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pizzaiolo

Cerreto (FdI) presenta una proposta di legge per il riconoscimento del pizzaiolo professionista

L’on. Marco Cerreto, di “Fratelli d’Italia” ha presentato una proposta di legge per il riconoscimento della qualifica di pizzaiolo professionista.

Ogni giorno in Italia – si legge nella relazione – si sfornano 8 milioni di pizze, tra pizzerie e consegne a domicilio e dopo un triennio in chiaroscuro dovuto alla pandemia e al contesto legato alla ripartenza economica, i dati 2023 registrano la nascita di oltre 3.700 nuove attività con pizza, su più di 18.200 nuove attività di ristorazione (il 20% del totale).

Con il termine «pizza» si intende notoriamente la pizza napoletana, per i motivi storici e culturali di ordine gastronomico che la legano alla civiltà partenopea, recepiti dalla normativa europea; infatti, le prime testimonianze relative all’esistenza della pizza si trovano già nei reperti ritrovati a Pompei ed Ercolano.

La pizza si presenta come un alimento con caratteristiche generali tipiche, originarie delle culture che storicamente si sono affacciate sul bacino del mare Mediterraneo, una grande via di comunicazione e fucina di civiltà.

Ma è in una delle capitali del mare Mediterraneo e dell’Europa, cioè Napoli, che la pizza ha trovato la sua patria e il punto di partenza per la sua diffusione in Italia e nel mondo intero”.

L’ obiettivo di questa legge è di tutelare un «lavoratore fantasma», il pizzaiolo, riconoscendo a esso la qualifica di professionista, restituendogli il prestigio che merita.

Solo così i pizzaioli potranno diventare ambasciatori dell’Italia e delle sue materie prime nel mondo.

La pizza – dichiara l’on. Cerreto, capogruppo in Commissione Agricoltura per Fratelli d’Italia – non è un semplice piatto ma testimonianza del potere della cultura e del cibo nel connettere le persone a livello globale”.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Bellona. Fermato per una violazione stradale, trovato con molta droga: arrestato pizzaiolo di Caiazzo

Passo breve da un normale controllo dell’auto al reperimento di mezzo chilo di hashish per i carabinieri di Vitulazio (nella foto il comandante Crescenzo Iannarella) che hanno poi eseguito una perquisizione domiciliare rinvenendo anche vari arnesi ritenuti idonei  al confezionamento di dosi da spacciare.

Doveva essere un semplice controllo di routine quindi, al massimo una multa per violazione del codice della Strada.

In pochi minuti, però, quest’azione dei Carabinieri si è trasformata in un arresto per spaccio di sostanze stupefacenti.

M. P., pizzaiolo quarantottenne di Caiazzo, infatti, è stato trovato in possesso di mezzo chilo di hashish in auto e altro “fumo” nella sua abitazione.

Essendo stato rinvenuto anche materiale, secondo i militari, utile per il confezionamento, inevitabile è stato l’arresto, con reclusione domiciliare, per spaccio di droga, in attesa dell’interrogatorio di garanzia o udienza di convalida del fermo.
(Fonte: https://casertace.net/il-nome-fermato-per-una-violazione-stradale-trovato-con-la-droga-arrestato-pizzaiolo/ – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

Corsi Par-Gol Regione Campania, alla Practical School si formano lavoratori: dal pizzaiolo all’operatore museale






 

Caserta, 13 marzo 2024 – In un contesto dove il mercato del lavoro si muove a ritmo incalzante, la formazione diventa cruciale. Le competenze rappresentano il passaporto per il futuro, richiedendo un’adeguata risposta alle esigenze delle imprese. E’ in questo contesto che prende vita un programma nazionale che viene declinato in tutta Italia attraverso le regioni con il piano attuativo regionale, ovvero il Par Gol che sta per Garanzia occupabilità dei lavoratori (Gol).

Un’opportunità unica anche in Campania dove i percorsi GoI coinvolgono oltre 175 figure professionali, con più di 23mila beneficiari attualmente in formazione. Oggi siamo andati in un centro di formazione con oltre 40 anni di attività, la Practical School e abbiamo incontrato il dottor Mario Aglione, responsabile dell’agenzia che ha formato e sta formando i futuri lavoratori.

 

 

 

 

 

 

 

 

Alessandro Zagaria Casapesenna arte galleria

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

É giapponese la prima pizzeria dell’area ‘Asia-Pacifico’, ma è filippino il pizzaiolo dell’anno

50 Top  Pizza Asia – Pacific 2024: the Pizza Bar on 38th a Tokyo si conferma migliore pizzeria dell’area asia-pacifico; in seconda posizione “Crosta Pizzeri” a Makati, nelle Filippine; tTerzo posto per “RistoPizza” a Tokyo.

Il pizzaiolo dell’anno è Yuichi Ito, di “Crosta Pizzeria” nelle Filippine; la Pizza dell’Anno è la Provola e Pepe di “Fiata” by Salvatore Fiata a Hong Kong; a Fresca, nella Valle del Giordano, va il premio “One to Watch”.

The Pizza Bar on 38th si conferma la migliore pizzeria per 50 Top Pizza Asia – Pacific 2024. Si tratta della pizzeria più piccola del mondo, con solo 8 posti, guidata da Daniele Cason, executive chef del Mandarin Oriental Tokyo. Nel corso della cerimonia di premiazione, presentata da Imma Romano e svoltasi presso l‘Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, in Giappone, 50 Top Pizza, la più influente guida di settore del mondo pizza, ha svelato la classifica delle 50 migliori pizzerie dell’area Asia-Pacifico per il 2024.

Al secondo posto si posiziona Crosta Pizzeria, a Makati, nelle Filippine, guidata da Yuichi Ito, che si aggiudica anche il premio speciale Pizza Maker of the Year 2024 – Ferrarelle Award. A completare il podio, RistoPizza a Tokyo, la nuova apertura di Giuseppe Errichiello.

Al quarto posto Fiata by Salvatore Fiata a Hong Kong, che si è aggiudicata anche il premio Pizza of the Year 2024 – Latteria Sorrentina Award, con la sua Provola e Pepe; ad occupare il quinto posto, ex aequo, Al Taglio, di Silvio Groppelli a Sydney, e 48h Pizza e Gnocchi Bar di Michele Circhirillo e Fabio Biscaldi, a Melbourne. Quest’ultima si è aggiudicata anche il premio Best Beer Service 2024 – Peroni Nastro Azzurro Award; per la sesta posizione ci spostiamo a Auckland, in Nuova Zelanda, con Dante’s Pizzeria Napoletana, guidata da Enis Baçova; la settima posizione va a Massilia a Bangkok, in Thailandia, guidata da Luca Appino e Michele Fernando, che si è aggiudicata anche il premio speciale Best Fried Food 2024 – Il Fritturista – Oleificio Zucchi Award; ancora in Giappone per l’ottava posizione, che va a Pizzeria Braceria CESARI!! a Nagoya, di Pasquale Makishima, a cui è andato anche il premio Best Dessert List 2024 – Cremoso – La Dispensa Award; nona posizione per Bottega, dei fratelli Paolo e Daniele Salvo a Pechino, in Cina; chiude la top ten Pizzeria Mazzie a Bangkok, in Thailandia, dell’americano Jon Spearman.

Il premio speciale Performance of the Year 2024 – Robo Award è andato a Spacca Napoli a Seoul, in Corea del Sud, guidata da Giulio Lee, che occupa anche l’undicesima posizione; il premio Best Pasta Proposal 2024 – Pastificio Di Martino Award è andato alla pizzeria a mano di Makati, nelle Filippine, di Amado Forés, che occupa la dodicesima posizione; Il premio New Entry of the Year 2024 – Solania Award è andato a Le Parùle Baku a Baku, in Azerbaigian, guidata da Giuseppe Pignalosainfine, il premio One to Watch 2024 – Monte Bussan Award, è stato assegnato a Fresca di Yoni Avraham, nella Valle del Giordano, in Israele.

Il Green Oven 2024 – Goeldlin, riconoscimento che viene assegnato alle pizzerie con una forte attenzione alle pratiche di sostenibilità ambientale, è andato ad Al Taglio a Sydney, in Australia.

Consegnato anche il riconoscimento Pizza Community 2024 – Stefano Ferrara Forni alle dieci pizzerie di Australia e Nuova Zelanda che, nel mese di settembre 2023, hanno dato vita a 50 Top September Pizza Extravaganza, un festival che ha messo in evidenza il senso di comunità a cui 50 Top Pizza è particolarmente legato: Al Taglio a Sydney, Shop225 a Melbourne, Lil Franky Pizzeria a Sydney, Maestro Sourdough Pizza a Perth, Il Caminetto a Melbourne, +39 Pizzeria a Melbourne, Gigi’s a Sydney, Queen Margherita of Savoy a Sydney, Dante’s Pizzeria Napoletana a Auckland, 48h Pizza e Gnocchi Bar a Melbourne.

Sono 17 i diversi Paesi che rappresentano l’area Asia-Pacifico. Il paese più rappresentato è il Giappone con 13 indirizzi, seguito dall’Australia con 10 e la Thailandia con 5. Prima volta per Azerbaigian e Vietnam, ciascuno presente con una pizzeria. Tokyo si conferma la capitale della pizza di qualità nell’area Asia-Pacifico con 9 pizzerie presenti in guida.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Da Napoli a Brescia, per il suo onomastico, Ciro il pizzaiolo presenta la ‘Mano di Dios’ dedicata a Maradona

Rivive la “Mano de Dios”: per il suo onomastico Ciro presenta la pizza a forma di mano dedicata a Maradona.

Diventa virale il video del pizzaiolo napoletano. Ciro di Maio, che oggi lavora a Brescia ed è impegnato nell’insegnare l’arte bianca ai carcerati, ha realizzato per la sua città natale, Frattamaggiore, la pizza che racchiude sul palmo la mozzarella di Bufala Campana dop di Mondragone. Di Maio: “La mozzarella è il simbolo del mondo”. L’idea piace anche ai lombardi.

Mondiali di calcio, quarti di finale di Messico 1986, Inghilterra-Argentina, era il 22 uscita. Maradona salta, è più basso di venti centimetri rispetto al portiere, ma tocca prima il pallone, e segna. Di mano. L’arbitro non se ne accorge. Maradona convince i compagni ad esultare con lui “sennò l’arbitro non lo convalida”, disse loro. A fine partita (fu una storica vittoria per 2-1, alla fine l’Argentina vinse i mondiali), in conferenza stampa, el Pibe de Oro, in risposta a chi gli chiedeva come aveva fatto a far gol, pronunciò una frase che divenne

La “Mano de Dios”, appunto: se ne parlò per decenni, si fecero film. Ebbene, al culto popolare per la “Mano de Dios” si aggiunge adesso una novità. La propone Ciro di Maio, pizzaiolo originario di Frattamaggiore, nel Napoletano, che oggi ha aperto a Brescia la sua “San Ciro”, una pizzeria fucina di progetti sociali.

Ciro idolatra Maradona e ascoltando le sue canzoni ha deciso di creare una innovativa pizza, la “Mano de Dios”, la pizza fatta a forma di mano che tiene sul palmo un’enorme e succosa mozzarella di Bufala Campana dop di Mondragone, che viene decorata con una scarpetta di pomodorini datterini fatti direttamente alla San Ciro, basilico fresco in uscita e olio dop Terra di Bari a sigillare una pizza unica, semplice ed emozionante. Ciro ha presentato sui social la propria idea con un video nel quale racconta in napoletano la propria creatura, in pochi minuti ha ricevuto centinaia di like ed è diventato virale, come peraltro è capitato anche ad altri video di Ciro.

Amo Napoli, amo Frattamaggiore, amo la mia terra, amo Maradona e per questo ho deciso di creare questa pizza, per dedicarla alla mia gente e a chi ama la pizza”, dice Ciro di Maio, orgoglioso della propria creatura. Va detto che l’idea piace anche ai ha proposta in menù, in molti stanno facendo chilometri per provare a degustare la simpatica iniziativa culinaria di Ciro. Lui spiega a tutti i clienti le sue motivazioni. “La mozzarella sul palmo della mano è come il mondo, come se il mondo stesso fosse capace di esser bloccato dalla Mano de Dios, dalla mano di Maradona che tutti abbiamo amato”.

È questa l’ultima iniziativa di Ciro Di Maio, pizzaiolo classe 1990. Nel 2015 decide di cercare nuove opportunità trasferendosi in Lombardia.

Così è cominciata l’avventura di “San Ciro”. Il nome del locale è un omaggio ai nonni di Ciro, sia dal lato materno che paterno, figure fondamentali nella sua vita. Suo padre, in particolare, ha dedicato il suo tempo al volontariato e all’aiuto dei giovani tossicodipendenti, collaborando con una comunità per offrire loro una possibilità di uscire dalla droga e ricostruire una vita migliore.

Ciro si considera oggi un privilegiato e ha deciso di offrire ai meno fortunati la possibilità di trovare lavoro. Nei primi mesi del 2023, infatti, ha insegnato l’arte della pizza ai detenuti del carcere Canton Mombello di Brescia, grazie a un progetto sviluppato in collaborazione con Luisa Ravagnani, garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Brescia, e sostenuto dalla direttrice del carcere, Francesca Paola Lucrezi.

SCHEDA SAN CIRO 

Ciro Di Maio nasce a Frattamaggiore, un comune del Napoletano, nel 1990. Mamma casalinga, papà dal passato burrascoso. Le sue prime esperienze nel lavoro sono a 14 anni, poi si iscrive all’Alberghiero, ma a 18 anni lascia gli studi e inizia a lavorare.  Nel 2015, la svolta: trova un lavoro da pizzaiolo per una grossa catena in Lombardia, poi riesce a rilevare quella pizzeria assieme a sei soci, infine diventa titolare unico.

È così che è iniziata l’avventura “San Ciro”, il suo locale a Brescia (vicino al multisala Oz, in via Sorbanella) che oggi impiega una quindicina di persone ed è noto per la veracità delle sue pizze, ma anche per il suo menù alla carta di alta cucina. Un locale amato perché rappresenta la tradizione napoletana, a partire dagli ingredienti: olio dop, mozzarella di bufala campana dop, pomodorino del Piennolo, ricotta di bufala omogeneizzata e porchetta di Ariccia Igp.

Fondamentale è la umidità di giornata. In menù ha la pizza verace, ma anche il battilocchio, la pizza fatta da un impasto fritto nell’olio bollente e subito servito avvolto in carta paglia. Le pizze sono tutte diverse, sono fatte artigianalmente. Ciro lo ripete spesso.

Mi piace tirare le orecchie alle pizze, ognuna ha il suo carattere e deve mostrarlo, odio le pizze perfettamente rotonde e se c’è più pomodoro da una parte rispetto ad un’altra è perché usiamo pomodori veri”.

Molti i vip che lo amano, le pareti del suo ristorante sono piene di fotografie. Tra le altre anche Eva Henger, che è stata a cucinare pizze una sera da lui. Senza dimenticare i giocatori del Brescia Calcio, che, quando possono, anche dopo le partite, lo passano a salutare.

Ciro ama le iniziative benefiche. Oltre al lavoro in carcere per formare i detenuti a diventare pizzaioli, Ciro si è dedicato anche alla formazione nel Rione Sanità di Napoli, un quartiere che gli ricorda la strada in cui è cresciuto, via Rossini a Frattamaggiore.

L’istituto che ha accolto il suo progetto è stato l’Alberghiero D’Este Caracciolo,dove ha portato a termine delle lezioni online ai ragazzi che seguono l’indirizzo enogastronomico e l’indirizzo “sala e accoglienza”.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

A Maddaloni apre ‘Pizza Ebbasta’: pizzaiolo no stile influencer, poche chiacchiere, solo gusto e sapore

Pizza Ebbasta: l’essenza del Sapore della pizza a Maddaloni: Salvatore Picillo, accende i forni della tradizione in città

Maddaloni (Caserta) –  Un nuovo capitolo culinario si apre a Maddaloni con l’inaugurazione di “Pizza Ebbasta”, aperto il 3 novembre: un tempio dedicato alla celebrazione della vera pizza napoletana, guidato dalle mani esperte del pizzaiolo Salvatore Picillo. La vera risposta all’esibizionismo da social dove tutto sembra gourmet.

In un’epoca in cui i pizzaioli sono influencer, Salvatore, con i suoi 18 anni di esperienza e un talento indiscusso nel lievitare la perfezione, sceglie la strada del “poche chiacchiere”. “Pizza Ebbasta” non è solo il nome della sua pizzeria da asporto; è una filosofia, un invito a tornare all’autenticità, dove non servono fronzoli per impressionare.



Salvatore, o “Salvo” come lo chiamano gli amici, è un ragazzo del posto, cresciuto fra le mani in pasta e i forni a legna del quartiere. Lui parla poco, perché, come in una vera love story italiana, lascia che sia la sua pizza a fare la conversazione. Con un sorriso timido e una passione che trasuda da ogni poro, Salvatore è l’emblema del pizzaiolo perbene, quel gran lavoratore che conosce ogni segreto dell’impasto perfetto e che ha fatto della sua vita un inno al pomodoro e alla mozzarella.

Il segreto di Salvatore? “La semplicità”, dice mentre inforna una margherita che sembra fluttuare sul pala. “Ogni pizza è una promessa mantenuta”, aggiunge, e chi l’ha assaggiata sa che non è retorica.

“Pizza Ebbasta” è la risposta alla moda del gourmet complicato. Qui non troverete pizze con ingredienti esotici o impasti rivoluzionari, ma la rassicurante certezza di una pizza che sa di casa, di quelle cene in famiglia e delle serate fra amici.

L’articolo A Maddaloni apre ‘Pizza Ebbasta’: pizzaiolo no stile influencer, poche chiacchiere, solo gusto e sapore proviene da Terra&Gusto.

(Fonte: Terra e Gusto – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Casavatore. Nuove pizze e frittatine autunnali di Farinati: in cucina Renato Ruggiero: pizzaiolo e ‘re dei fritti’

Tra le novità la pizza con zucca, noci, speck e cacioricotta, la montanara “allardiata”, la “focaccia polacca”.
Antipasti sfiziosi: frittatina con zucca e salsiccia, la cacio e pepe con crema di tartufo e quella con salsiccia e friarielli. Altra novità la “palla di riso” con riso Venere, un cuore di stracciata di bufala, alici di Cetara e zeste di limone.
Autunno in tavola: zucca, friarielli e tartufo in pizza e fritti di stagione.

L’autunno di Farinati è cominciato con zucche paesane campane, materie prima di ottima qualità anche a km zero, impasti a lunga lievitazione, farine selezionate, alta digeribilità.  In tavola, nel ristorante guidato dal pizzaiolo e “re dei fritti” Renato Ruggiero, a Casavatore, la pizza e la frittatina alla zucca sono servite. La prima condita con noci, speck e cacioricotta, la seconda arricchita con la salsiccia.

«L’autunno  rappresenta per la cucina un momento di grande rinnovamento – spiega Ruggiero – complice l’utilizzo di prodotti, che portano in tavola un’esplosione di sapori e colori, e che offrono al pizzaiolo la possibilità di sbizzarrirsi nella composizione delle ricette».

Gli ingredienti di stagione sono un mantra, tutte da gustare in questo periodo: la frittatina cremosa cacio e pepe al tartufo, e quella con salsiccia e friarielli. Nel nuovo menù, spicca “l’antipasto alternativo”: “palla di riso” con riso Venere, un cuore di stracciata di bufala, alici di Cetara e zeste di limone. In tavola anche la “pizza porcina” con fiordilatte, funghi conditi con aglio, olio e peperoncino, veli di capocollo di Martina Franca, basilico, olio evo. 

Non mancano le pizze classiche, come la speciale montanara, che in autunno diventa “allardiata”, prima fritta e poi cotta al forno, condita con pomodori datterini saltati in padella con olio e aglio, lardo di colonnata, cacioricotta, e pepe nero. Buono e fragrante il “ruotillo di margherita”, la pizza è cotta a una temperatura più bassa, perché risulti leggermente croccante e “panosa”, a richiamare quelle dei forni quartieri di Napoli. E poi la pizza nel ruoto Ariccia napoletana” con doppio strato, farcito con porchetta, crema di friarielli, stracciata di bufala campana.

Per dessert Ruggiero lancia la “focaccia polacca”, pizza croccante con crema e amarene, un omaggio al famoso dolce aversano. 

Nel locale degli imprenditori Gennaro Del Buono e Giovanni Pianelli, ideato con l’esperto di startup Paolo Santorelli, grande attenzione è prestata anche ai piatti senza glutine con forno e cucina dedicati e tutto il team segue periodicamente corsi di aggiornamento.

(Federica Riccio – Alessandro Savoia – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

’50 Top Pizza Asia-Pacific 2023′, è italiano il pizzaiolo dell’anno: Salvatore Fiata, con esercizio ad Hong Kong

’50 Top Pizza Asia-Pacific’: ‘The Pizza Bar on 38th’ di Tokyo è la migliore pizzeria dell’area.

Seconda Bottega a Pechino; chiude il podio Pizzeria “Peppe – Napoli sta’ ca” a Tokyo.

É stata pubblicata 50 Top Pizza Asia-Pacific 2023, la classifica che raccoglie le 50 Migliori Pizzerie dell’area Asia-Pacifico, firmata 50 Top Pizza.

50 Top Pizza è una guida on line delle migliori pizzerie italiane e del mondo senza alcuna preferenza di stile.

La guida non ha principi ideologici, si ispira al concetto del buono in senso ampio, ma predilige chi punta ai prodotti di territorio e stagionali.

Gli ispettori della guida, circa un migliaio divisi nei vari continenti, sono invitati a considerare la pizzeria nel suo insieme e a indicarla sulla base della sua capacità di garantire il benessere del cliente in base ad una sua scelta alimentare consapevole.

Il lavoro di 50 Top Pizza parte con un primo grande sondaggio tra circa mille persone nel mondo, divise in panel Nazionali. Le visite delle pizzerie vengono effettuate in anonimato.

La metodologia di giudizio: la bontà della pizza (lievitazione e materie prime), il servizio, l’ambiente, l’eventuale attesa, la carta del bere.

Il pizzaiolo dell’anno è Salvatore Fiata, della pizzeria Fiata by Salvatore Fiata ad Hong Kong. Il premio pizza dell’anno va nelle Filippine, a Crosta Pizzeria. A 48h Pizza e Gnocchi Bar va il premio Made in Italy.

The Pizza Bar on 38th è la migliore pizzeria per 50 Top Pizza Asia-Pacific 2023.

Nel corso della cerimonia di premiazione, presentata da Aya Shigefuji e svoltasi presso l‘Istituto Italiano di Cultura a Tokyo, in Giappone, 50 Top Pizza, la più influente guida di settore del mondo pizza, ha svelato la classifica delle 50 migliori pizzerie dell’area Asia-Pacifico per il 2023.

Al secondo posto Bottega, a Pechino; a completare il podio, Pizzeria Peppe – Napoli sta’ ca”, a Tokyo, a cui va anche il premio speciale Source of Inspiration 2023 – Stefano Ferrara Forni Award, assegnato a Giuseppe Errichiello, patron della pizzeria.

Al quarto posto 48h Pizza e Gnocchi Bar, a Melbourne, che ha ritirato anche il premio Made in Italy 2023 – Monte Bussan Award; quinto Fiata by Salvatore Fiata, a Hong Kong, pizzeria di Salvatore Fiata, che si è aggiudicato anche l’ambito Pizza Maker of the Year 2023 – Ferrarelle Award; al sesto posto Via Toledo Enopizzeria, a Dubai, a cui va anche il premio New Entry of the Year 2023 – Solania Award; settima posizione per Dante’s Pizzeria Napoletana, ad Auckland, a cui è stato assegnato il premio Best Fried Food – Il Fritturista 2023 – Oleificio Zucchi Award; in ottava posizione Pizza Massilia, a Bangkok, che ha ricevuto anche il premio Best Service 2023 – Goeldlin Award; al nono posto Pizzeria Mazzie, a Bangkok; chiude la top ten Crosta Pizzeria, a Makati, che si è aggiudicato anche il premio Pizza of the Year 2023 – Latteria Sorrentina Award.

Il premio Best Beer and Drink Service 2023 – Birrificio Fratelli Perrella Award è stato consegnato alla pizzeria Al Taglio, a Sydney; Pizza Strada, a Tokyo, ha ricevuto il premio Performance of the Year 2023 – Robo Award; Il Caffè, a Dubai, si è aggiudicato il premio Best Pasta Proposal 2023 – Pastificio Di Martino Award; il premio Best Wine List 2023 – Asti DOCG Award è stato conferito a L’OLIVA Bangkok, a Bangkok; Da Susy, a Gurugram, infine, si è aggiudicato il premio One to Watch 2023 – Fedegroup Award.

Sono 15, i diversi Paesi che rappresentano l’area Asia-Pacifico. Il paese più rappresentato è il Giappone con 14 indirizzi, seguito dall’Australia con 10 e la Thailandia con 4. Prima volta per India, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Israele. Tokyo si conferma la capitale della pizza di qualità con 10 pizzerie presenti in guida.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)