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‘Ladri informatizzati’. Tecnologia ‘al servizio’ dei malviventi! Da Caserta la ‘dritta’ inesorabile per difendersi

La nuova tecnica dei ladri è impressionante: porte blindate aperte in un minuto!

Furti in aumento grazie alla tecnica del key bumbing sempre più usata dai ladri. Ecco come funziona e come impedire le intrusioni.

Subire un furto in casa è sempre sgradevole. Tornare a casa e accorgersi della visita dei ladri è un qualcosa di davvero spaventoso. La casa a soqquadro, la sensazione di essere stati toccati nel privato, gli oggetti di valore o cari portati via. Purtroppo i furti in appartamento sono all’ordine del giorno.

Negli anni si è fatto tanto anche grazie all’ausilio della tecnologia per cercare di impedirli. Dotarsi di un buon sistema di allarme può essere una soluzione ma spesso non basta. Inoltre l’installazione di un sistema di allarme prevede dei costi che a volte non tutti possono permettersi. Una delle prime soluzioni inserite in abitazioni e appartamenti è una porta blindata.

Una porta blindata si crede possa essere davvero inattaccabile dai ladri e invece si è scoperto che non è così.

Negli ultimi tempi la Polizia di Stato ha scoperto una nuova tecnica sempre più in voga tra i delinquenti che riesce ad aprire una porta blindata nel giro di pochi minuti e soprattutto senza lasciare segni di effrazione.

Tale tecnica si chiama “key bumbing” proprio perché parte del sistema è una chiave, adulterata con della carta stagnola che permette di aprire la porta blindata senza lasciare segni di scasso.

La tecnica del key bumbing funziona in questo modo: viene innanzitutto appoggiato alla porta un dispositivo che crea delle vibrazioni in grado di far scattare i pistoni piccoli della serratura. Poi si infila una chiave opportunamente limata a dovere e con un urto secco su di essa si riesce a far saltare i pistoni superiori con la porta che a quel punto si apre. Una tecnica che non lascia segni di effrazione e permette ai ladri di agire indisturbati senza il pericolo di essere scoperti.

Le segnalazioni di furti in appartamento grazie all’ausilio di questa tecnica stanno diventando sempre più numerose. Come in un gioco di ruoli i ladri affinano sempre nuove tecniche per superare le barriere create dai produttori di porte blindate. Tali produttori sono già consapevoli di questa nuova tecnica e sono già al lavoro per trovare una soluzione valida che impedisca l’apertura della porta con la tecnica del key bumbing.

È evidente che ad oggi avere una porta blindata non è sinonimo di sicurezza. Che fare quindi?

Tra le migliori soluzioni per la sicurezza di abitazioni e aziende troviamo il sistema di monitoraggio Bor proposto da un’azienda casertana.

Si tratta di un servizio di guardiania attivo h24. Ogni volta che una persona non autorizzata si avvicina alla proprietà di un cliente, i guardiani virtuali praticano dissuasione acustica, per mezzo di sistema video audio bidirezionale, in tempo reale e da remoto.

In pochi secondi valutano se si tratta di un evento da classificare come pericoloso e in base agli accordi stipulati in precedenza con il cliente, si decide come intervenire.

Con il servizio di monitoraggio Bor non c’è ladro che sfugga agli occhi attenti degli operatori.

Per accedere al video di un recente furto sventato in una villa di Caserta cliccare sulla foto o sul seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=GBcEBX4RtUY/

(Alessandro Nuzzo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Attualità

Trentola Ducenta (CE) – Due ladri d’auto in trasferta dalla provincia di Napoli arrestati dai Carabinieri

L’atteggiamento sospetto di due persone che si aggiravano a bordo di un’autovettura per le strade di Trentola Ducenta, in provincia di Caserta, ha insospettito i Carabinieri della locale stazione, mentre stavano effettuando un servizio di controllo del territorio per la prevenzione e repressione dei reati predatori.
Il continuo girovagare dei due, anche con più passaggi nei pressi di autovetture in sosta, ha portato i Carabinieri, a bordo di un’auto “civetta”, a seguirli fino al Comune di Orta di Atella (CE), dove sono stati bloccati proprio mentre, con attrezzi da scasso, stavano tentando di rubare un’autovettura lasciata in sosta sulla pubblica via.
È accaduto in pieno pomeriggio e i due ladri, un quarantaquattrenne e un trentacinquenne, entrambi di Giugliano in Campania (NA), non si sono accorti di avere i militari alle costole e hanno tentato il colpo che ha fatto scattare le manette.
Gli arrestati, di cui uno già sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza, dovranno rispondere di furto in concorso e violazione degli o obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria. Entrambi sono stati accompagnati presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

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(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

AttualitàCronacaDall'Italia

Pordenone: Polizia di Stato e Carabinieri arrestano banda di rapinatori e ladri seriali. – Questura di Pordenone

Nelle ultime settimane in questo capoluogo, un gruppo composto da nove persone, due italiani e sette stranieri, tutti originari dell’africa sub-sahariana, gravati da precedenti penali e di polizia, alcuni dei quali senza fissa dimora, si sono resi autori di plurimi episodi di furti e rapine commessi sia in danno di provati cittadini che in danno di esercizi commerciali quali negozi e ipermercati che hanno destato notevole scalpore e allarme sociale nella cittadinanza pordenonese. 

Molteplici le richieste d’aiuto giunte alle sale operative sia dei Carabinieri che della Polizia di Stato da parte di vittime, spesso stranieri o giovanissimi, che lamentavano di essere state derubate del telefono cellulare, o di capi d’abbigliamento o altri effetti personali. 

Il gruppo agiva con una ferocia e una violenza inaudita aggredendo le vittime che rifiutavano di consegnare, quanto  da loro richiesto; decine le denunce presentate negli ultimi mesi nei confronti dei componenti di gruppo che dimostrando un’assoluta spregiudicatezza e in spregio alla legge non esitavano a delinquere pochi minuti dopo essere stati controllati dalle forze dell’ordine che da tempo ormai monitoravano quotidianamente le loro azioni. 

Numerosi sono stati anche gli interventi da parte delle forze dell’ordine per furti consumati presso esercizi commerciali quali supermercati e piccoli market di generi alimentari. Anche in questo caso se il gruppo veniva scoperto non esitava a praticare violenza per guadagnare la fuga. 

In considerazione della gravità dei fatti denunciati la Procura di Pordenone, operando in maniera repentina e puntuale, coordinava l’attività investigativa congiunta della Squadra Mobile della Questura di Pordenone e del Comando Compagnia Carabinieri di Pordenone, richiedendo  ed ottenendo l’emissione di sette misure cautelari al Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Pordenone a carico degli appartenenti del gruppo. 

Oggi, all’esito di un intervento congiunto e sinergico effettuato da personale della Squadra Mobile e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volante della Questura di Pordenone e di militari  dalla Sezione Operativa e Sezione Radiomobile del NOR coadiuvati dalle Stazioni CC di Pordenone e Fiume Veneto (PN) cinque di loro, K. B. nato in Costa d’Avorio nel 2003, A. K. Nato in Ghana nel /1999, G. C. nato in Costa d’Avorio nel  1992, F. S. nato a Noto nel 2005 e B. R. nato in Ghana nel 2001, sono stati arrestati e tradotti in carcere.  

Altri due, H.Z. nato in Marocco nel 2000 e N. N. nato in Congo nel 2003 sono stati invece sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione presso la polizia giudiziaria.
Altri due componenti del gruppo, M.V. ventiquattrenne originario dell’Angola e D. S.. ventenne italiano, sono stati infine deferiti in stato di libertà per alcuni dei fatti contestati nell’ordinanza. 

Un impianto accusatorio ben articolato quello costruito dalla Procura di Pordenone: diciassette i capi d’imputazione formulati a carico del gruppo nella richiesta di misura cautelare avanzata dalla locale Procura e integralmente accolta dal Giudice delle Indagini Preliminari di Pordenone che nell’ordinanza ha in più passaggi evidenziato l’agire particolarmente cruento del gruppo che dimostrava elevata sfrenatezza e compulsione criminale. 

In particolare agli arrestati vengono contestate quattro rapine aggravate, cinque furti aggravati, un’ estorsione; in quattro episodi le vittime riportavano lesioni, anch’esse oggetto di specifica imputazione. Al K.B., viene contestato anche il reato di resistenza e di rifiuto di fornire le proprie generalità  Fatti commessi tutti tra febbraio e aprile di quest’anno. 

Gli arrestati agivano sempre con particolare crudeltà come quando lo scorso 26 aprile non esitavano a colpire ripetutamente con calci e pugni, e anche mediante un tirapugni, un cittadino pakistano che aveva richiesto la restituzione del pacchetto di sigarette poco prima rubatogli dal branco. Nell’occasione la vittima riportava la frattura delle ossa del metacarpo di entrambe le mani e varie contusioni ed escoriazioni con una prognosi di trenta giorni. 

In altre occasioni gli arrestati oltre a derubare e minacciare le vittime, sempre scelte a caso, avanzavano loro vere e proprie richieste estorsive come verificatosi in danno di un minore al quale era stato richiesto il pagamento della somma di 30 euro se avesse voluto ottenere la restituzione dell’iphone rubatogli poco prima degli stessi. 

In un’altra occasione il gruppo si rendeva autore di un tentato scippo della borsa di una donna in prossimità del ristorante I-Sushi in via Beato Odorico; la donna nell’occasione rovinava per terra rimanendo ferita. 

A riprova della particolare ferocia del gruppo, del tutto privo di freni inibitori, quanto accaduto lo scorso mese di marzo quando gli arrestati dopo aver sottratto delle bottiglie dagli  scaffali di un market del centro cittadino di fronte alla richiesta del titolare dell’attività di ottenere il pagamento delle bottiglie lo colpivano con un violento pugno al volto procurandogli gravi lesioni e si davano alla fuga.

Oggi per loro si sono aperte le porte del carcere; dopo essere stati bloccati e controllati in prossimità della Stazione FS all’esito di un intervento congiunto di Carabinieri e Polizia i cinque sono stati associati presso le case circondariali di Pordenone e di Udine a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Contestualmente personale della Compagnia Carabinieri di Pordenone dava esecuzione alla misura dell’obbligo di presentazione alla P.G. a carico degli altri due.

(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Attualità

LA SPREMUTA DEI GIORNALI DI GIORGIO DELL’ARTI

Clamoroso
Numero di referendum su cui gli Stati Uniti sono chiamati a votare oggi: 124.
Oltre al voto sulla presidenza, sulla Camera, su un terzo del Senato, su undici governatori e su cinquemila seggi relativi ai parlamenti locali.

In prima pagina
• Il presidente degli Stati Uniti ancora non c’è: alle 6 di stamattina (ora italiana) né Trump né Biden avevano conquistato 270 grandi elettori. Gli stati chiave sono Michigan, Wisconsin e Pennsylvania che spoglieranno i voti posta forse addirittura fino a venerdì.
• Il Dpcm che entrerà in vigore da domani imporrà il coprifuoco nazionale dalle 22 alle 5, la didattica a distanza al 100% per le superiori, la chiusura dei centri commerciali nel weekend. Il decreto prevede regole diverse per aree, denominate rosse, arancioni e verdi
• Ieri in Italia 28.244 nuovi casi con 182.287 tamponi. Il tasso di positività scende al 15,5% dal 16,4 di lunedì. I morti sono 353, (mai così tanti dal 6 maggio), un terzo in Lombardia
• Con i 207 ricoverati in più di ieri, è stata superata la soglia critica delle terapie intensive: il 31% dei posti sono occupati
• Il cardinale Bassetti, presidente della Cei, è in terapia intensiva
• Allarme dal Gemelli: «Stiamo per fallire»
• L’Europa ha superato gli 11 milioni di contagi. La Francia torna a trasferire i malati in Germania. In Corea del Nord 10.462 test e zero positivi
• L’attacco terroristico di Vienna sarebbe stato opera di una sola persona. L’ha detto il ministro dell’Interno austriaco. L’attentatore ucciso dalla polizia si chiama Fejzulai Kujtim, ha 20 anni, origini macedoni, cresciuto in Austria. L’Isis ha rivendicato l’azione. L’Italia ha deciso di intensificare i controlli alle frontiere
• La Cassazione conferma la condanna a sei anni e mezzo per Denis Verdini. L’ex senatore si è costituito ed è stato rinchiuso nel carcere di Rebibbia
• Una rapina in banca a Milano è finita con i ladri in fuga con il bottino
dalle fogne
• Ieri era il primo giorno in cui si poteva fare richiesta per il bonus mobilità. E ci sono stati enormi problemi, il sito è andato in tilt
• Il vicario del vescovo di Macerata, don Andrea Leonesi, durante un’omelia ha detto che «l’aborto è più grave di un atto di pedofilia»
• Il gruppo ultranazionalista turco dei Lupi grigi diventerà illegale in Francia
• Alassane Ouattara è stato eletto presidente della Costa d’Avorio per la terza volta
• Maradona rimane ricoverato ma sta meglio e non è in pericolo di vita, assicura il suo medico personale, che parla di un forte «stress emotivo»
• L’ex stella del Manchester United Ryan Giggs è stato arrestato per violenza domestica (botte alla compagna)
• La Procura della Figc ha aperto un’inchiesta sulla Lazio per eventuali violazioni al protocollo Covid nella gestione dei tamponi ai giocatori

Titoli
Corriere della Sera: Battaglia negli Stati in bilico
la Repubblica: Referendum sull’America
La Stampa: Coprifuoco dalle 22 alle 5 Il Nord Ovest è zona rossa
Il Sole 24 Ore: Covid, chiusure e 1,5 miliardi di aiuti
Avvenire: Il lockdown si fa a strati
Il Messaggero: Chiusure e coprifuoco alle 22
Leggo: Zone rosse in lockdown
Il Giornale: Un virus, tre Italie
Qn: La lista delle regioni rosse (di rabbia)
Il Fatto: Regioni sediziose: “Potere di veto”
Libero: Abolita la libertà
La Verità: A letto alle 22. E senza cena
Il Mattino: Campania i ristoranti e i bar verso lo stop
il Quotidiano del Sud: Doppiogiochisti
il manifesto: La sottile linea rossa
Domani: Trincee, chat e carcere Così l’Isis ha formato i soldati anche in Italia