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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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SORPRESO IN AUTO CON NUMEROSI CAPI DI ABBIGLIAMENTO SCARPE CONTRAFFATTE. DENUNCIATO DAI CARABINIERI

Quando nel pomeriggio di ieri, a bordo dell’autovettura in uso ha incrociato la pattuglia dei carabinieri della Stazione di Rocca d’Evandro, in provincia di Caserta, ha tentato di coprirsi il volto accelerando improvvisamente la marcia, come se volesse evitare di essere riconosciuto ed allontanare il rischio di un controllo.

Il 35enne di Sessa Aurunca, già noto alle forze dell’ordine per la commissione di reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, è stato intercettato dai militari mentre procedeva in senso opposto lungo la SP 328, all’altezza di quel comune.

Il suo atteggiamento e l’ingiustificata accelerazione repentina hanno insospettito la pattuglia che, dopo aver invertito il senso di marcia, lo ha raggiunto dopo circa due chilometri.

L’uomo, resosi conto che sarebbe stato comunque fermato, ha accostato sul lato destro della carreggiata pochi istanti prima che i militari sopraggiungessero segnalando la loro presenza con i dispositivi luminosi ed acustici in dotazione.

Subito dopo l’identificazione i carabinieri hanno eseguito nei suoi confronti una perquisizione personale e veicolare rinvenendo, nel bagagliaio dell’auto, numerosi capi di abbigliamento e scarpe contraffatte.

I dodici capi, imbustati e confezionati, suddivisi in magliette, camice, jeans, pantaloni e berretti, così come le quattro paia di scarpe, che riportavano le grafiche di alcune delle più famose maison di moda, palesemente dei falsi, sono stati sottoposti a sequestro.

Inoltre, all’interno dell’auto, sono stati rinvenuti cinque smartphone, due assegni emessi bancari privi di intestazione e riportanti la somma di 2000,00 euro e quattro carte di pagamento attestate su di vari circuiti.

Il 35enne, accompagnato in caserma, è stato denunciato in stato di libertà. Dovrà rispondere di ricettazione, possesso ingiustificato di valori e uso di marchi o segni contraffatti.

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(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Rocca d’Evandro. Occultava in auto numerosi capi di abbigiamento e scarpe ‘taroccate’: denunciato 35enne

Quando, nel pomeriggio di mercoledì, a bordo dell’autovettura in uso, ha incrociato la pattuglia dei carabinieri della Stazione di Rocca d’Evandro, in provincia di Caserta, ha tentato di coprirsi il volto accelerando improvvisamente la marcia, come se volesse evitare di essere riconosciuto ed allontanare il rischio di un controllo.

Il 35enne di Sessa Aurunca, già noto alle forze dell’ordine per la commissione di reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, è stato intercettato dai militari mentre procedeva in senso opposto lungo la SP 328, all’altezza di quel comune.

Il suo atteggiamento e l’ingiustificata accelerazione repentina hanno insospettito la pattuglia che, dopo aver invertito il senso di marcia, lo ha raggiunto dopo circa due chilometri.

L’uomo, resosi conto che sarebbe stato comunque fermato, ha accostato sul lato destro della carreggiata pochi istanti prima che i militari sopraggiungessero segnalando la loro presenza con i dispositivi luminosi ed acustici in dotazione.

Subito dopo l’identificazione i carabinieri hanno eseguito nei suoi confronti una perquisizione personale e veicolare rinvenendo, nel bagagliaio dell’auto, numerosi capi di abbigliamento e scarpe contraffatte.

I dodici capi, imbustati e confezionati, suddivisi in magliette, camice, jeans, pantaloni e berretti, così come le quattro paia di scarpe, che riportavano le grafiche di alcune delle più famose maison di moda, palesemente falsi, sono stati sottoposti a sequestro.

Inoltre, all’interno dell’auto, sono stati rinvenuti cinque smartphone, due assegni emessi bancari privi di intestazione e riportanti la somma di 2000,00 euro e quattro carte di pagamento attestate su di vari circuiti.

Il 35enne, accompagnato in caserma, è stato denunciato in stato di libertà. Dovrà rispondere di ricettazione, possesso ingiustificato di valori e uso di marchi o segni contraffatti.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Casapesenna. Ministro della Cultura e numerosi politici di Fratellli d’Italia in visita istituzionale

Sabato 18 Maggio, presso il Centro Polivalente Area P.I.P., Sala Consiliare “Giuseppe Cirillo”, si è avuta la visita del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

All’incontro, organizzato da Fratelli d’Italia, hanno preso parte, oltre al Ministro, anche il Consigliere Regionale Alfonso Piscitelli, l’On. Gimmi Cangiano, l’On. Marco Cerreto. candidato alle Europee con Fratelli d’Italia; la Dott.ssa Raffaella Docimocandidata alle Europee con Fratelli d’Italia, il Resp. del Dipartimento Provinciale di Fratelli d’Italia con delega Casa, Grandi Infrastrutture e Lavori Pubblici Sebastiano Cilindro, il candidato consigliere della Lista Civica Rinnoviamo Casapesenna Saverio Piccolo, il candidato alla carica di Sindaco della Lista Civica Rinnoviamo Casapesenna Alessandro Cirillo e l’Arch. Davide Basco.

Presenti in platea anche l’ex Sen. Gennaro Coronella e l’Avv. Luigi Roma della Fondazione Real Sito di Carditello.

Ci vogliono tante giornate così”, ha esordito il Ministro della Cultura. Sono portatore di una cultura che fuoriesce da determinati ambiti e va nella direzione di valorizzare i territori – spiega il ministro Sangiuliano – noi abbiamo una cultura cristiana, il patrimonio culturale e la sua unicità rappresentano quello che noi possiamo dare al mondo. In ogni comune italiano abbiamo un tesoro che io ho il dovere di tutelare e valorizzare. La cultura fa la qualità della vita delle persone – ha concluso Sangiuliano – perché attraverso la cultura si innescano circuiti virtuosi”.

Vogliamo ringraziare il Ministro Sangiuliano per aver accolto il nostro invito ad impegnarsi per far sorgere a Casapesenna un Teatro Comunale – precisa il candidato consigliere di Rinnoviamo Casapesenna e uno dei referenti di Fratelli d’Italia Saverio Piccolo– uno dei punti importanti del nostro programma elettorale. Abbiamo messo un altro tassello importante che testimonia la bontà del nostro modo di fare politica e l’attenzione massima per il nostro amato territorio -aggiunge Piccolo-”.

L’impegno per la città non passa attraverso i proclami e l’approdo del Ministro Sangiuliano racchiude il nostro modo di condurre una politica orientata a contribuire alla rinascita del territorio e alla risoluzione delle criticità che lo investono – precisano dal locale coordinamento di Fratelli d’Italia.

(Lucia Cerullo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

FRANCESCO RUSSO, il giovane attore sammaritano, impegnato in numerosi progetti, si racconta con estrema sincerità in un’intervista esclusiva a VelvetMAG di Arianna Varvesi  19 Aprile 2024






FRANCESCO RUSSO, il giovane attore sammaritano, impegnato in numerosi progetti, si racconta con estrema sincerità in un’intervista esclusiva a VelvetMAG di Arianna Varvesi  19 Aprile 2024

Francesco Russo, tra palco e macchina da presa: “cerco di portare me stesso e la mia creatività”

Nel mondo dello spettacolo italiano, Francesco Russo sta rapidamente emergendo come una delle figure più promettenti e ricercate. Con la sua creatività inesauribile e il suo talento innato, infatti, si sta guadagnando un posto di rilievo tra gli attori più richiesti del momento, conquistando il pubblico con ogni nuova interpretazione.

Noi della redazione VelvetMAG abbiamo avuto il piacere di incontrare Francesco Russo per conoscere meglio non solo i numerosi progetti che lo coinvolgono attualmente, ma anche per approfondire aspetti più intimi della sua personalità al di là del mondo della recitazione, sebbene quest’ultima, come lui stesso ci ha raccontato, rimanga pur sempre parte integrante e fondamentale della sua vita: “ho sempre detto ai miei genitori ‘voglio fare l’attore’ e avevo solo cinque anni”.

Francesco Russo ha di recente fatto parte del cast anche della seconda stagione di Call My Agent Italia su Sky, vestendo i panni del simpatico assistente Pierpaolo. In questo momento è sul grande schermo con Eravamo Bambini, il nuovo film diretto da Marco Martani, e sul palco del Teatro India di Roma con lo spettacolo Giunsero i Terrestri su Marte, diretto da Giacomo Bisordi, in scena dal 9 al 21 aprile. Inoltre, presto lo vedremo nella miniserie Sky Original M. Il Figlio del Secolo, del regista Joe Wright, tratta dal romanzo di Andrea Scurati, dove interpreterà Cesare Rossi, secondo nome del progetto dietro quello del Mussolini, interpretato da Luca Marinelli.

Intervista Francesco Russo su VelvetMAG: i primi passi nel mondo della recitazione

Come hai iniziato a interessarti alla recitazione?

Avevo cinque anni. Mia sorella era amica di uno scenografo di una compagnia amatoriale che aveva bisogno di un bambino per dire alcune battute per una famosa commedia napoletana, Miseria e nobiltà. Il bambino è Peppiniello e la battuta “Vincenzo m’è pate a me“ è quella che hanno recitato un po’ tutti i figli d’arte, il figlio di De Filippo, lo stesso De Filippo da piccolo. È la commedia che ha scritto Eduardo Scarpetta per far esordire il figlio a otto anni.

Quindi a cinque anni mi ritrovai a dire questa battuta e da allora dentro di me, ma anche fuori, ho sempre detto ai miei genitori “io voglio fare l’attore“.

“E in effetti un po’ lo facevo, nel senso che durante le elementari mi piaceva partecipare a tutti i progetti teatrali, imparare poesie a memoria, recitare. Che poi da bambino non sapevo davvero cosa significasse recitare. Ho continuato con gli amatoriali, quelli più adulti con loro mi divertivo anche a improvvisare. Quindi facevo cose che appartenevano alla sfera della recitazione senza accorgermene oppure dentro di me sapendolo”.

Dal palcoscenico alla macchina da presa

Cosa ti ha spinto a continuare e a trasformare questa tua passione in carriera

Ho continuato a recitare e mi sono appassionato a tante cose sempre inerenti alla sfera della recitazione: al liceo organizzavo dei reading di poesia dove mi imparavo a memoria su Wikipedia le biografie dei poeti e facevo finta di dirle a braccio. A 15 anni mi capitò un’esperienza alla prima professionale feci un piccolo spettacolo di cabaret con Gianfranco D’Angelo e Nina Moric, dove interpretavo un personaggio che veniva dal pubblico che chiedeva un autografo a Nina Moric. Pur non essendo figlio di artisti i mei genitori mi hanno sempre appoggiato e accompagnato ai provini. A 19 anni sono entrato in accademia alla Silvio D’Amico, ho fatto tre anni lì. E poi lì è successo che grazie a diversi casting ho iniziato con l’audio-visivo e da allora, avevo 22 anni adesso ne ho 31, mi divido un po’ tra palco e macchina da presa.

Come ho trasformato la mia passione in carriera Nulla di più del fatto che durante l’accademia c’era uno spettacolo dove una sera recitavo io, un’altra sera un mio collega. Interpretavamo lo stesso personaggio. Chi non recitava doveva spostare sedie, staccare i biglietti al pubblico all’ingresso e fare i cambi scena. La sera che io facevo i cambi scena venne una casting director, Valeria Miranda, e mi fece fare un provino. Quello che aveva visto era io che spostavo le sedie – scherza – e da allora ho iniziato a fare l’attore anche in televisione.

Flessibilità e creatività per affrontare le numerose variazioni di ruolo e genere

Come affronti la sfida di interpretare sempre ruoli diversi in vari generi e come lavori per adattarti ad essi?

Io mi adatto al tipo di progetto, cerco di non essere dogmatico sul mio lavoro. Mi lascio guidare anche dal regista. Ci sono progetti che prevedono un grande lavoro sul testo altri che riguardano una trasformazione fisica o linguistica del personaggio. Ogni tanto mi è capitato di lavorare in vari dialetti diversi dal mio. Ci sono lavori che prevedono una totale aderenza sentimentale al personaggio. Ad esempio, ne L’amica geniale c’è stato un lavoro esclusivamente basato su un aderire a dei sentimenti che già c’erano su carta e invece in altri lavori i sentimenti sono più nascosti tra le battute. In questo caso bisogna andarli a scovare. Ci sono i lavori storici, la serie di Mussolini, ad esempio, dove ho lavorato sulle fotografie d’epoca per capire quali erano gli atteggiamenti veri e non quelli che posso immaginare adesso che erano.

A teatro anche ci sono dei progetti che devono essere più dei classici, ma magari capire drammaturgicamente come arrivare al pubblico contemporaneo senza fare i cialtroni. Ci sono progetti che, invece, si basano, come quello in cui sono impegnato adesso, sull’improvvisazione in cui il testo si è scritto durante le prove. Insomma, cerco di essere il meno dogmatico possibile. E questo mi dà molta libertà, ma soprattutto mi rinfresca il cervello, così non diventa la solita routine in cui si devono fare sempre le stesse cose e ogni progetto diventa un’esperienza diversa.

Dietro le quinte di Call my agent Italia 2: com’è andata sul set?

Call my agent era un progetto che mi interessava fare, io ho visto la serie francese che mi è piaciuta molto. È stato bello arrivare sul set perché c’è un gruppo di colleghi meravigliosi. Siamo tutti affiatatissimi, ragioniamo, quasi come una compagnia teatrale, dove il problema di uno diventa un problema di tutti. È stato veramente divertente anche se è un lavoro molto complesso perché si girano tante scene in modo parecchio veloce. È come uno strumento di un’orchestra ogni personaggio e quindi sa quando mettere il suo suono nella scena. C’è stata una troupe disponibilissima. Quest’anno io ho dovuto avere una parrucca e nessuno se ne è reso conto perché per un progetto precedente ho dovuto rasare completamente i capelli.

Nella serie interpreti l’assistente dell’agenzia, Pierpaolo, che spinto da un incoraggiamento di Muccino… nel tuo percorso professionale, c’è stato qualcuno che ti ha dato consigli costruttivi su come affrontare la tua carriera di attore?

Tantissimi. Chiunque ho incontrato mi ha lasciato qualcosa. Non, però, perché sono stati loro a dirmi qualcosa, ma perché sono stato io che ho preso qualcosa da loro vedendoli a lavoro. Non c’è stato mai qualcuno che mi ha detto “devi fare questo e non questo” oppure se me l’ha detto io me lo sono fatto entrare da un orecchio e uscire dall’altro perché non credo né nei maestri né negli allievi. Sicuramente ho imparato vedendo all’opera molti attori, registi. Ho captato dei tipi di professionalità diversi.

Anna Marchesini in accademia al secondo anno ci fece fare un lavoro dove ognuno doveva scriversi un monologo, ma noi facevamo recitazione e quindi c’era della refrattarietà da parte di alcuni miei compagni di classe. Lei, però, ci disse quando ha iniziato era molto rifiutata. Voleva fare l’attrice di teatro del tipo di teatro di Ferrari, Tino Buazzelli, allievi di Orazio Costa, ma è sempre stata molto rifiutata. Quindi per farlo si è dovuta da sola reinventare il lavoro, questo è stato un grandissimo insegnamento ovvero “il lavoro ve lo dovete creare anche voi“.

Francesco Russo è al cinema con Eravamo Bambini e presto sbarcherà sul piccolo schermo come coprotagonista di M. il figlio del secolo

In questo momento sei al cinema con il film Eravamo bambini di Marco Martani che racconta la storia di alcuni ex bambini dal passato difficile. Com’è stata invece la tua infanzia

Facevo l’attore stavo una bomba. Era un bambino serenissimo giocavo da solo con i giocattoli inventandomi storie e adesso gioco da solo con me stesso. Una volta quando era bambino e giocavo da solo c’erano i miei genitori che dicevano “che bello un bambino tranquillo” adesso che mi isolo lo stesso per giocare da solo, ad esempio, leggere dicono “mamma mia che palle questo”.

Il tuo ruolo come Cesare Rossi nella miniserie M. il figlio del secolo porta con sé un’importante responsabilità, essendo il secondo nome del progetto dopo il Mussolini interpretato da Luca Marinelli. Hai sentito questo peso aggiuntivo e come vedi questa opportunità nel contesto della tua carriera

Un progetto che sicuramente mi è piaciuto tanto fare e devo dire che il regista Joe Wright mi ha preso per mano e mi ha fatto sentire subito a mio agio, non come un pesce fuor d’acqua. Come un collega avevo la possibilità di dire la mia. Si provavano le scene con grande professionalità ed è stato bellissimo anche lavorare con Luca Marinelli, attore di grandissimo impatto. Non ho sentito un peso aggiuntivo perché avevo lavorato tanto. Avevo un dialetto diverso, un personaggio particolare. Sono stato tre, quattro mesi a studiare quindi avevo chiara la direzione. Ho fatto delle scelte nel racconto del personaggio e me ne prendo la responsabilità.

Ritorno sul palcoscenico con lo spettacolo Giunsero i terrestri su Marte

Attualmente sei impegnato con la spettacolo Giunsero i terrestri su Marte al Teatro India di Roma in scena fino al 21 aprile. Cosa ti spinge a tornare sul palcoscenico?

Ci devo tornare ogni tanto altrimenti muoio e poi Giacomo Bisordi lo trovo uno dei migliori registi che girano in Italia, ma soprattutto uno dei più innovatori. Quindi quando mi ha chiamato, io senza sapere nulla sono andato. È uno spettacolo molto particolare, non è intrattenimento, non è consolatorio. È uno spettacolo pieno di silenzi, di giochi, quasi installazione artistica performance. Io sono contentissimo di fare un mestiere che è veramente catartico per me. Vedere come reagisce il pubblico in modi totalmente differenti.

Come confronti questa esperienza con quella del cinema e della televisione?

A teatro c’è un processo di prove e poi si arriva allo spettacolo. Al cinema ci sono le prove poi si gira, poi di nuovo prove e si rigira è tutto un po’ mischiato. C’è proprio una questione di forma che è diversa. Anche se la recitazione che io porto, il mio modo di recitare è sempre lo stesso. Io cerco di portare sia me stesso sia la mia creatività che poi mi porta a uscire da me stesso. Queste sono cose che cerco sempre di portare sia al cinema che a teatro affidandomi poi al gusto, all’occhio all’esperienza del regista.

Qual è la tua opinione sullo stato attuale del teatro e del suo impatto sulla cultura di oggi?

C’è uno stato culturale molto conservatore. Nel senso che molti spettacoli che vengono proposti sono spettacoli di tradizione. Sicuramente ci sono delle ottime proposte dal punto di vista culturale, ma dal mio punto di vista il paesaggio culturale è molto desolato. È una desolazione perché quelli che si propongono come nuova cultura appartengono a nicchie e se lo vedono tra di loro.

C’è un ruolo o un progetto nel quale speri di poter lavorare in futuro?

A me piacerebbe lavorare con gente con cui ho già lavorato perché significherebbe che ho lavorato bene con loro e quindi si potrebbero mettere dei tasselli in più e andare avanti.

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FONTE: Francesco Russo Intervista esclusiva a Francesco Russo – VelvetMAG.it
Foto crediti: Ufficio stampa Biancamano e Spinetti

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Coldiretti: missione fruttuosa al Brennero: in numerosi TIR erano stipati prodotti non italiani

Ha funzionato e ha portato risultati rilevanti il controllo che la Coldiretti e le forze dell’ordine hanno portato avanti lunedì e martedì al valico del Brennero.

Infatti, durante le ispezioni dei camion che arrivavano in Italia, alla ricerca di prodotti che, falsamente, riportavano la provenienza italiana, attività alla quale ha partecipato anche una delegazione della Coldiretti Caserta, guidata dal presidente Enrico Amico e dal direttore Giuseppe Miselli, sono stati diversi i camion che, al loro interno, avevano alimenti storicamente prodotti nel nostro paese, ma che, invece, di italiano non avevano nulla.

Dall’inquietante pomodoro San Marzano proveniente dall’Olanda, alla carne di maiale congelata e alla ricotta fresca che arriva dal Nord Europa, fino ad arrivare addirittura al pane di Altamura prodotto in Repubblica Ceca e destinato proprio alla nota località pugliese celebre per il suo pane dop.

Nei due giorni sono stati quasi cento i tir e le autobotti aperti alla presenza degli iscritti Coldiretti, con il supporto della Guardia di Finanza, dei Carabinieri dei NAS, ma anche della Polizia e dei Vigili del fuoco.

L’idea che prodotti legati a Caserta e alla sua storia possano provenire da chissà quale posto in giro per il continente, e non solo, ha reso necessario l’operazione al Brennero“, ha spiegato il direttore della federazione di Caserta di Coldiretti, Giuseppe Miselli.

Con la mobilitazione al confine è partita anche una grande raccolta firme – ha aggiunto il presidente Enrico Amico – e vogliamo arrivare a un milione di sottoscrizione per spingere l’Europa rispetto a una maggiore trasparenza sui prodotti e sulle importazioni sleali“.

Come anticipato dal presidente Amico, infatti, Coldiretti sta lavorando a una proposta di legge europea di iniziativa popolare che porti a estendere l’indicazione dell’origine in etichetta su tutti i prodotti in commercio nell’Unione Europea.

Ma la richiesta è anche di imporre un netto stop alle importazioni sleali di cibo prodotto secondo modalità vietate in Italia e in Europa, dall’uso di sostanze vietate, allo sfruttamento del lavoro e dell’ambiente.

La madre di tutte le battaglie della Coldiretti a Bruxelles è però l’abolizione del concetto di ultima trasformazione sostanziale per gli alimenti, quello che tecnicamente si chiama codice doganale: “Non è possibile che si spacci per italiano un cibo che non è stato coltivato o allevato in Italia“, ha chiarito a gran voce il direttore Miselli.

Coldiretti Caserta è già attiva per pubblicizzare e spingere questa importante proposta.

La mobilitazione potrà essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti e sarà promossa anche sui social media con l’hashtag #nofakeinitaly.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

CASTEL VOLTURNO (CE): I CARABINIERI FORESTALE E A.S.L. SCOPRONO IN UN’ABITAZIONE LA DETENZIONE DI NUMEROSI CANI MALTRATTATI E AD AILANO (CE): I CARABINIERI FORESTALE E A.S.L. ACCERTANO UN’ILLECITA GESTIONE DEGLI EFFLUENTI ZOOTECNICI BUFALINI E LA IRREGOLARE PRESENZA DI SUINI 






CASTEL VOLTURNO (CE): I CARABINIERI FORESTALE E A.S.L. SCOPRONO IN UN’ABITAZIONE LA DETENZIONE DI NUMEROSI CANI MALTRATTATI 

Militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Castel Volturno (CE) e del Nucleo CITES di Napoli, unitamente a personale del Servizio Veterinario ASL di Caserta, presso un’abitazione privata in comune di Castel Volturno (CE), hanno svolto un controllo sul benessere animale dovuto all’elevato numero di cani di razza iscritti in banca dati anagrafe canina. Al momento dell’accesso sono risultati presenti e identificati mediante lettura di microchip, n. 25 cani in totale, di cui solo 16 sono risultati intestati al conduttore dell’abitazione ed altri 9 risultati intestati ad altri soggetti.

All’esito degli accertamenti effettuati è stato accertato il reato di maltrattamento degli animali ivi presenti, in quanto: 20 esemplari di cani sono risultati essere detenuti in pessime condizioni igienico sanitarie, nonché privi delle cinque libertà connesse al benessere degli stessi (fame, sete, libertà di movimento, stress e paura), così come descritto nel referto redatto dai medici veterinari dell’ASL.

In particolare nel cortile dell’abitazione due cani: un Pastore del Caucaso ed un Mastino Tibetano erano detenuti con catena. Sei cuccioloni di razza Mastino Tibetano erano detenuti in 3 gabbie (due soggetti per gabbia) con una superficie a disposizione di circa 1 metro quadro, con impossibilità di movimento. Sul terrazzo dell’abitazione, in box di muratura prefabbricata con copertura non idonea al mantenimento di temperatura omogenea, esposti all’intemperie, sono stati rinvenuti ulteriori n. 15 cani di razza barboncino ed un cane maltese. Riposti all’interno di gabbie per allevamento di conigli.

Alla luce di quanto accertato, i predetti militari hanno proceduto al sequestro giudiziario dei cani di razza affidando la custodia degli stessi al canile convenzionato del Comune di Castel Volturno (CE). Il detentore dei cani è stato deferito in stato di libertà perché ritenuto responsabile della ipotesi di reato di maltrattamento di animali.

AILANO (CE): I CARABINIERI FORESTALE E A.S.L. ACCERTANO UN’ILLECITA GESTIONE DEGLI EFFLUENTI ZOOTECNICI BUFALINI E LA IRREGOLARE PRESENZA DI SUINI 

I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Alife (CE), unitamente ai medici veterinari dell’ASL Caserta – “U.O.V. Matesino di Piedimonte Matese (CE), hanno svolto una verifica presso un’azienda zootecnica sita in comune di Ailano (CE), riscontrando un’illecita utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici prodotti dall’allevamento bufalino per mancata Comunicazione al competente ufficio provinciale della Regione Campania e per carenze anche di natura strutturali e sanitarie. Il legale rappresentante è stato ammesso alla procedura delle prescrizioni ambientali che consentono, ove assolte nei termini prescritti, alla estinzione del reato previo pagamento di una sanzione amministrativa.

Inoltre, è stata accertata anche la presenza di un allevamento di suini non registrato presso la competente ASL/CE – Unità Operativa Veterinaria di Piedimonte Matese, della consistenza di nr. 12 capi, di cui due scrofe, un verro e nove maialetti lattanti di circa due mesi di età, che sembrerebbero appartenere ad una razza molto pregiata nota come il “Suino Nero dei Nebrodi”. Detti animali sono stati sottoposti a sequestro amministrativo ai fini della tutela della salute pubblica e del patrimonio zootecnico, tempestivamente trasmesso alle autorità sanitarie regionali competenti in materia, in considerazione degli obblighi derivanti dall’emergenza sanitaria vigente per la peste suina, giusta Ordinanza Ministeriale nr. 5 del 24 agosto 2023, e successive proroghe della stessa.

 

 

 

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Castelvolturno. Numerosi cani mal detenuti e maltrattati: i Carabinieri sequestrano tutto

Militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Castel Volturno (CE) e del Nucleo CITES di Napoli, unitamente a personale del Servizio Veterinario ASL di Caserta, presso un’abitazione privata in comune di Castel Volturno (CE), hanno svolto un controllo sul benessere animale dovuto all’elevato numero di cani di razza iscritti in banca dati anagrafe canina.

Al momento dell’accesso sono risultati presenti e identificati mediante lettura di microchip, n. 25 cani in totale, di cui solo 16 sono risultati intestati al conduttore dell’abitazione ed altri 9 risultati intestati ad altri soggetti.

All’esito degli accertamenti effettuati è stato accertato il reato di maltrattamento degli animali ivi presenti, in quanto: 20 esemplari di cani sono risultati essere detenuti in pessime condizioni igienico sanitarie, nonché privi delle cinque libertà connesse al benessere degli stessi (fame, sete, libertà di movimento, stress e paura), così come descritto nel referto redatto dai medici veterinari dell’ASL.

In particolare nel cortile dell’abitazione due cani: un Pastore del Caucaso ed un Mastino Tibetano erano detenuti con catena.

Sei cuccioloni di razza Mastino Tibetano erano detenuti in 3 gabbie (due soggetti per gabbia) con una superficie a disposizione di circa 1 metro quadro, con impossibilità di movimento.

Sul terrazzo dell’abitazione, in box di muratura prefabbricata con copertura non idonea al mantenimento di temperatura omogenea, esposti all’intemperie, sono stati rinvenuti ulteriori n. 15 cani di razza barboncino ed un cane maltese. Riposti all’interno di gabbie per allevamento di conigli.

Alla luce di quanto accertato, i predetti militari hanno proceduto al sequestro giudiziario dei cani di razza affidando la custodia degli stessi al canile convenzionato del Comune di Castel Volturno (CE).

Il detentore dei cani è stato deferito in stato di libertà perché ritenuto responsabile della ipotesi di reato di maltrattamento di animali.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Napoli. ‘Ma Io Cosa Faccio’: iniziativa sostenuta da numerosi sodalizi locali

Dalla Campania, Centro Polis, Oltreilmuro Autismo, Cdu e Comitato tecnico scientifico del Progetto “Libera Italia”, sostengono l’iniziativa “Ma Io Cosa Faccio”?

Una domanda dal Sud Italia che nasce da uno stato d’animo. Inclusione Lavoro Disabilità.

Il Dott. Gaetano Marotta, rappresentante del Centro Polis per la Campania, Presidente Associazione Oltre il Muro Autismo, fondatore del Comitato tecnico scientifico indipendente del progetto Libera Italia, Referente Comitato disabilità progetto Libera Italia, Vice Presidente della Cdu (Comitato disabilità unite), sostengono l’iniziativa Ma Io Cosa faccio? del dottor Domenico Saldutto, già HR Specialist (esperto per le dinamiche del mercato del lavoro) per il Comitato tecnico scientifico indipendente da orientamenti ideologici e schieramenti politici.

Il sostegno alla iniziativa “Ma Io Cosa Faccio?” rimarca l’inclusione: lavoro per tutti, rimettere la funzione sociale del lavoro, ripartire dalla questione meridionale conoscendone le dinamiche, confrontarsi sulla disabilità e le condizioni dei giovani autistici ma non solo, essendo genitore di un figlio Salvatore autistico con tratti Asperger.

Sostengo le linee guida con “Io cosa faccio” e tecnologie informatiche individualizzate, comunicazione integrata tendente a facilitare con tutti i mezzi le persone autistiche, nella scuola, lavoro, vita, e devono autorappresentarsi, e quindi esiste il mondo autistico, che parla con gli Asperger, e scrive e comunica con tutte le forme di autismo aiutandoli con programmi adattati al loro mondo che è geniale ma neurodiverso e comincia a essere maggioranza.

Orientare e indirizzare i giovani, autistici e non, fornendo loro gli strumenti per la formazione e l’inserimento e il reinserimento lavorativo.

Il lavoro carente è una piaga della società, che provoca malessere causa delle crisi alimentando ansia e attacchi di panico, sovraccarico, bisogna ridare dignità alle condizioni di tutti al lavoro, e questo.

Si può fare creando un partenariato pubblico e privato, creando dei presìdi per il lavoro di supporto e assistenza tramite una rete, e degli spazi di incontro e aggregazione per tutti, partendo dalla creazione di una struttura funzionale e di utilità sociale come la Città del Sole, un sogno a cui lottiamo da sempre per ridare centralità ai bisogni dei giovani autistici e non, e creando lavoro e benessere sociale per tutti.

(Domenico Saldutto – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Da Casal di Principe a Cancello Arnone Carabinieri in azione di notte: numerosi sequstri e denunce

Controlli serrati dei carabinieri della Compagnia di Casal di Principe sono stati eseguiti nella notte fra sabato e domenica in quel comune e in quelli di San Cipriano d’Aversa, Casapesenna, Villa Literno e Cancello ed Arnone.

Le otto pattuglie impiegate, appartenti alle Stazioni territorialmente competenti e al Nucleo operativo e Radiomobile della locale Compagnia, per un totale di 25 militari, hanno eseguito un servizio coordinato di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e al contrasto dei reati contro il patrimonio e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

I posti di controllo fissi, dislocati sulle principali arterie di comunicazione tra i centri interessati dalla particolare attività, hanno consentito di identificare 150 persone e procedere al controllo di 60 veicoli.

Nella circostanza i militari dell’Arma hanno contestato 20 infrazioni al codice della strada e sequestrato, per le irregolarità riscontrate, 4 patenti di guida.

Sono stati sottoposti a sequestro anche 1 veicolo e 2 ciclomotori.

Le ulteriori verifiche hanno portato alla denuncia, in stato di libertà, di 8 persone poiché sorprese, rispettivamente, alla guida di un’autovettura senza patente, poiché mai conseguita; alla guida di uno scooter Piaggio Liberty privo di targa e con numero di telaio alterato; a bordo di un Ape Car privo di targa e con telaio abraso; impegnati in attività di raccolta, trasporto e recupero rifiuti senza la prescritta autorizzazione; possesso ingiustificato di un machete, possesso di sostanze stupefacenti quali hashish e cocaina, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Ancora un nuovo richiamo del Ministero della Salute per salmonella in numerosi lotti di uova

L’allerta alimentare sulle uova di alcuni giorni fa, si è estesa coinvolgendo un’altra marca venduta al supermercato per un rischio microbiologico. Le uova ad essere state richiamate sono state quelle dell’azienda Fattoria Salentine SARL, provenienti da allevamento a terra. L’allerta è stata diramata per “rischio microbiologico” che viene segnalato ogni qual volta si sospetta la contaminazione da parte di un batterio, di un virus o di un altro agente patogeno, considerati pericolosi per la salute umana. Il richiamo in questione è stato, in particolare, effettuato per la possibile contaminazione dal batterio della Salmonella typhimirium. Questo batterio è colpevole dell’insorgere della salmonellosi, una sorta di gastroenterite, che può portare, nelle persone che ingeriscono i cibi contaminati, all’insorgere di una varietà di sintomi. Solitamente, tali sintomi non sono gravi, ma possono essere molto fastidiosi. La salmonellosi, infatti, può provocare l’insorgere di mal di pancia, diarrea, febbre, dolori addominali e altri sintomi associati alle gastroenteriti. In alcuni, rari e gravi casi, invece, può portare anche all’insorgere di malattie più pericolose, come le batteriemie o le meningiti. Il batterio della salmonella può trovarsi nella carne cruda, nelle uova, nel formaggio, così come nella frutta e nella verdura. Nel dettaglio il righiamo riguarda un rischio microbiologico dei lotti delle uova. Il marchio del prodotto è Alicom. Le confezioni ritirate sono di diverso tipo: confezioni da 6 o dieci uova e cartoni da 180, 200, 360 o denominate “S”, “M”, “L” e “XL”. Il nome o la ragione sociale dell’OSA – Operatore del Settore Alimentare a nome del quale il prodotto è commercializzato è Fattorie Salentine SARL. Il marchio di identificazione dello stabilimento / del produttore è Alicom, mentre il nome del produttore è Fattorie Salentine S.A.R.L con stabilimento attivo in provincia di Lecce, all’indirizzo Contrada Piritta SP Veglie-Novoli Km 3. I numeri dei lotti di produzione ritirati sono i seguenti: 34101, 34201, 34301, 34401, 34501, 34601, 34701, 34801, 34901, 35001, 35101, 35201, 35301, 35401, 35501, 35601, 35701, 35801, 35901, 36001, 36101, 36201, 36301 e 36401. Il motivo del richiamo, è la non conformità dei prodotti venduti con i parametri ammessi. In particolare, riguarda l’esito positivo all’analisi della Salmonella Tiphymirium. A scopo precauzionale, Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare le uova con le scadenze e i numeri di lotto segnalati. I consumatori e le consumatrici in possesso dei prodotti richiamati possono restituirli al punto vendita d’acquisto o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale. La sicurezza alimentare è una priorità fondamentale e richiede l’impegno congiunto non soltanto dei produttori e autorità di controllo, ma anche dei consumatori, a cui consigliamo di restare informati e agire prontamente in risposta agli avvisi.

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Pollena Trocchia. Festività ravvivate dai numerosi eventi di successo promossi dalla civica amministrazione

Natale e nuovo anno: successo per le iniziative allestite a Pollena Trocchia: negli eventi musica, risate, animazione per bambini e tradizione.
Note, risate, luci ed emozioni: è questa la ricetta di successo delle feste di Natale e di inizio anno a Pollena Trocchia, che hanno saputo regalare momenti di gioia e spensieratezza alla cittadinanza, ma anche ai tanti ospiti venuti da fuori paese, e sono state premiate da grande successo di pubblico.
Dopo la tre giorni a Piazza Donizetti, con “Lezioni di napoletanità”, spettacolo comico di Lino D’Angiò, Alan De Luca e Amedeo Colella, il concerto di Iacentino e della Virtual Band e l’esibizione di Rosalia Porcaro, il calendario di eventi natalizi ha dato spazio alla rievocazione della sacra natività con il presepe vivente organizzato in collaborazione con la parrocchia di San Gennaro nel borgo di via Molli, al villaggio di Babbo Natale in Piazza Don Luigi Russo e all’entusiasmante concerto di Sal Da Vinci il primo giorno del nuovo anno, che ha visto Piazza Amodio letteralmente invasa da una moltitudine di persone diverse per età e provenienza, ma accumunate dalla passione per la buona musica.
«Il nostro lavoro di programmazione è stato premiato dal successo di pubblico che gli eventi hanno saputo riscuotere, segno che la nostra idea di mettere in piedi un calendario variegato, con iniziative completamente gratuite, capaci di coinvolgere tutti, al di là dell’età, si è rivelata vincente: dalla comicità agli spettacoli di cabaret, dall’animazione per i più piccoli, alle note per gli amanti della buona musica, passando per la tradizione rappresentata dal presepe vivente: tutto ha contribuito a rendere questo periodo dell’anno, già di per sé così affascinante, ancora più bello.
È giusto, a tal proposito, ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione delle iniziative: dipendenti comunali, polizia locale, volontari di Croce Rossa e Protezione Civile, forze dell’ordine: è anche grazie a loro che il Natale a Pollena Trocchia è stato un successo» ha detto il vicesindaco del comune vesuviano con delega agli eventi e alla promozione del territorio, Francesco Pinto.
«Grazie agli eventi messi in calendario e alle luminarie istallate nelle principali piazze e aree pubbliche, Pollena Trocchia ha vissuto un lungo periodo di festa, intenso e coinvolgente, reso possibile mettendo accanto a risorse comunali i proventi di due diversi finanziamenti, uno della Città Metropolitana di Napoli e l’altro della Regione Campania, che ci hanno consentito di promuovere iniziative di valore, per tutti, contenendo i costi diretti dell’Ente e, ancora una volta, dar lustro al nostro territorio e offrire occasioni di svago e socialità ai suoi abitanti» ha concluso il sindaco di Pollena Trocchia Carlo Esposito.
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Battuta SIGNIFICATO Colpo, battito, con numerosi usi figurati; in musica, unità ritmica variabile del tempo, che si indica con il movimento della mano; sinonimo di ‘misura’; nella moderna notazione musicale, spazio del pentagramma compreso tra due stanghette verticali ETIMOLOGIA dal participio passato del verbo battere. «Bravo, bella battuta!»






Battuta

SIGNIFICATO Colpo, battito, con numerosi usi figurati; in musica, unità ritmica variabile del tempo, che si indica con il movimento della mano; sinonimo di ‘misura’; nella moderna notazione musicale, spazio del pentagramma compreso tra due stanghette verticali

ETIMOLOGIA dal participio passato del verbo battere.

  • «Bravo, bella battuta!»

Conosciamo questo termine in espressioni come battuta di cacciabattuta salace o battuta d’inizio. È un sostantivo femminile derivante dal participio passato di battere, verbo acquisito dal latino popolare battĕre ‘battere’. L’inglese beat, così simile fonicamente e con lo stesso significato, risale invece all’antico inglese bēatan, d’origine germanica.

Riguardo alla prima attestazione nella lingua italiana, conviene lasciare da parte la «battutella musicale» del 1305 circa, che sembra sia un falso seicentesco bello e buono, prodotto dal genio  di Francesco Redi (anche allora esistevano i fake). Possiamo credere, in compenso, a Francesco da Barberino. Tra il 1318 e il 1320 il letterato toscano scrisse Reggimento e costumi di donna, sorta di galateo per signore di ogni età e ceto, in cui una vedova si lamenta dicendo «Chi stangnierà [fermerà] queste lagrime mie? Chi ratterrà le battute del core?» L’invenzione letteraria di Barberino coniuga il ritmo con il cuore, organo umano  del sentimento.

Andando sul pratico, anche chi è a digiuno di musica distinguerà facilmente le cosiddette battute. Graficamente sono delimitate da stanghette verticali (dette appunto ‘spezza battute’) sul . Ma prima di diventare segno grafico, la battuta esisteva nella prassi esecutiva.

Nel Cinquecento la figura di riferimento per la battuta era la semibreve (ancora oggi, una battuta moderna di 4/4 contiene una semibreve, oppure due minime o quattro semiminime, e via di seguito come in questo schema).

Ciò vuol dire che il tempo era scandito dal succedersi regolare di semibrevi o di più figure equivalenti. Il magister chori indicava la battuta, che poteva essere uguale o ineguale, col movimento della mano in su e in giù. Se il su e il giù avevano uguale durata, l’andamento ritmico era binario; se il giù durava il doppio del su, la battuta era ineguale, ossia ternaria. La battuta in Germania si chiamava takt o alla latina tactus, in Francia mesure e in Spagna compás.

Tuttavia in momenti particolari, come avviene ancora oggi nei recitativi e nelle , non si rispetta la regolarità della battuta, ma si va a piacere oppure ad libitum o senza misura. Il solista può aver bisogno di uno spazio ad hoc per dimostrare la sua capacità espressiva o il suo virtuosismo tecnico. Perciò sin dal primo Seicento i musicisti prescrissero eccezioni alla battuta. Per eseguire le sue Toccate e partite d’intavolatura di cimbalo, Girolamo Frescobaldi chiedeva di non suonare «soggetto a battuta», ma di variarla a seconda degli «, o senso delle parole» portandola «or languida, or veloce». Anche Claudio Monteverdi voleva che il Lamento della ninfa fosse «cantato al tempo dell’affetto dell’animo, et non a quello della mano». Insomma, come scrisse Giovan Battista Marino, il barocco ricercava stupore e : «È del poeta il fin la meraviglia… Chi non sa far stupir, vada a la striglia».

Eppure l’equilibrio non è mai stato una  di questo mondo e le licenze espressive a volte diventarono esagerate. Jean-Jacques Rousseau testimoniò che la battuta era responsabile di una significativa differenza tra la musica italiana e quella francese. In Italia, la regolarità della battuta rendeva charmante l’esecuzione; in Francia, al contrario, il musicista governava la battuta, stravolgendone il flusso senza scrupoli. Soggiunse con  che l’Opéra di Parigi era l’unico teatro d’Europa dove si batteva il tempo senza seguirlo, mentre in tutti gli altri posti si seguiva senza batterlo!

Ma… ormai siamo alle battute finali dell’anno, perciò non ci resta che augurare a tutti un  Anno Nuovo con le magiche battute della musica per i Fuochi d’artificio di Georg Friedrich Händel!

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Pozzuoli (NA). Panchina ‘della Memoria’ offerta da numerosi intellettuali: l’accetterà il Comune?

I sottoscritti avv. Giuseppe Catapano, Rettore dell’Università degli Studi Popolari di Milano; Prof. Giorgio Mellucci, presidente dell’Associazione culturale sociale” Meridiano”; Dott. Paolo Napolitano, presidente dell’Associazione culturale un “Giorno”, Carmine Gaudiosi, presidente dell’Ente Morale D.p.R. UNPIMC _ Unione Nazionale Profughi Invalidi Mutilati Civili di Napoli; Prof. Domenico Iannicelli, Segretario Provinciale del Sindacat”o GILDA degli insegnanti e vice presidente della Pro loco di Avella; avv. Marco Mea e con l’Ente di formazione Campania Futura” di Napoli, hanno proposto al Comune di Pozzuoli, protocollando la richiesta il 31 ottobre 2023, l’installazione di una panchina blu in ricordo del signor Antonio Arcone, originario di Licola, scomparso nel 2021 tragicamente in un incidente stradale.
(Giuseppe Catapano, Giorgio Mellucci, Domenico Iannicelli, Carmine Gaudiosi, Marco Mea e Paolo Napolitano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

PROSEGUE L’ATTIVITA’ DI CONTRASTO AI REATI PREDATORI DA PARTE DELLA POLIZIA DI STATO: ARRESTATO IL RESPONSABILE DI NUMEROSI FURTI COMMESSI NEL CENTRO DI AREZZO E DENUNCIATE ALTRE DUE PERSONE CON SPECIFI PRECEDENTI DI POLIZIA – Questura di Arezzo

Nella giornata di ieri la Polizia di Stato di Arezzo ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla sezione penale del Tribunale, in aggravamento ad altra misura cautelare, nei confronti di un quarantenne responsabile di numerosi furti, commessi nei confronti di esercizi commerciali del centro città.

L’uomo, sebbene sottoposto al divieto di dimora in Arezzo, continuava a perpetrare condotte illecite negli esercizi commerciali locali; rintracciato da personale della Squadra Mobile, veniva condotto presso la casa circondariale “San Benedetto” a disposizione della Autorità Giudiziaria.

Le Volanti della Questura intervenivano, invece, presso la CONAD di via Guido Monaco dove era stato segnalato un uomo che aveva asportato prodotti alimentari senza pagare. I poliziotti identificavano nell’occasione un noto personaggio, pluripregiudicato per furto, già destinatario di avviso orale del Questore di Perugia, che “in trasferta” continuava a delinquere. Per lui è scattata l’ennesima denuncia per furto.

A Sansepolcro, infine, a conclusione di una celere attività di indagine cominciata a inizio mese, gli uomini del Commissariato di PS diretti dal Vice Questore Tiberio Salticchioli hanno identificato e denunciato una persona che in più occasioni nel corso dell’anno si era reso responsabile di furti aggravati all’interno del Bocciodromo biturgense.

Acquisite alcune immagini, era emerso che il malfattore, dopo aver forzato gli infissi dell’ingresso principale dell’impianto sportivo, scardinando una seconda porta, si era introdotto all’interno del bar dove da ultimo aveva scassinato il registratore di cassa e tentato di asportare un televisore. 


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)