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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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Cervinara. Omicidio Zeppetelli: iniziato il processo d’Appello dinanzi alla Corte d’Assise di Napoli

Padova. Fashion digitale, oltre 100 partecipanti: Il viaggio oltre il negozio fisico è iniziato!

Lunedì 25 Marzo ha segnato un momento cruciale per il settore del fashion digitale: l’evento “Oltre il Negozio Fisico: I segreti per espandersi nel mondo digitale” ha raccolto un’audience di 100 negozianti del comparto abbigliamento e 11 rappresentanti di aziende innovative nel panorama digitale della moda.
Questa giornata ha rappresentato un’opportunità unica di crescita professionale e personale, offrendo spunti di riflessione e strategie per navigare con successo nel contesto omnicanale.
All’evento organizzato da MagicStore ed Esc Group sono intervenuti Andrea Fossa (Amazon), Fabio de Majo (MagicStore), Meron Bereketab (Miinto), Laura Pianazza (LP Attitude).
La partecipazione e l’interazione tra i professionisti presenti hanno evidenziato l’importanza del confronto e della condivisione di esperienze per superare i limiti tradizionali del settore, spingendosi verso un orizzonte di innovazione e sviluppo costante!
I feedback positivi e l’entusiasmo generato dall’evento sottolineano il valore di queste iniziative nel promuovere una cultura di apprendimento continuo e di adattamento alle nuove dinamiche di mercato.
Considerando l’importante impatto che eventi simili hanno sullo sviluppo professionale è innegabile l’urgenza per le aziende del settore di cogliere queste opportunità di incontro e aggiornamento. La partecipazione attiva è fondamentale per rimanere al passo con le evoluzioni del mercato e per consolidare una posizione di rilievo nel contesto digitale globale.
L’obiettivo è continuare su questa strada di innovazione e crescita condivisa organizzando altri eventi dal vivo, che forniranno ulteriori occasioni per ampliare la propria rete, aggiornarsi sulle ultime tendenze e strategie di successo e contribuire attivamente al dibattito sul futuro del fashion digitale.
Per accedere al Vlog dell’evento cliccare sulla foto oppure sul seguente link: https://app.getresponse.com/click.html?x=a62b&lc=hlBJDc&mc=lC&s=7ylnJi&u=SRB2j&z=EGfNhMa&
(Giuseppe Celentano, Marketing Director – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Capua. Raid incendiario ai danni dei vicini e tentata estorsione: processo iniziato, prossimo ‘step’ a fine giugno

Venerdì l’udienza preliminare per le quattro persone di Capua arrestate alla fine di luglio scorso su richiesta del PM dott. ssa Gerardina Cozzolino e con ordinanza del GIP dott. Emilio Minio.

Tutti hanno anticipato in udienza di proseguire il giudizio a loro carico con il rito abbreviato dinanzi al Giudice dell’Udienza Preliminare dott. ssa Daniela Vecchiarelli.

I quattro imputati sono accusati del raid incendiario delle auto di alcuni vicino di casa e di tentata estorsione: C. S., 62 anni, noto culturista di Capua e titolare di un palestra ginnica, attualmente detenuto agli arresti domiciliari; sua moglie, A. F., 52 anni (difesi dall’avvocato Giuseppe Stellato); R. L., 26 anni e G. S., 39 anni, entrambi albanesi (difesi dagli avvocati Paolo Di Furia e Romolo Vignola).

Nel processo si costituiranno parte civili C.G., C.L., C.M., contro i due cittadini albanesi con l’avv. Gaetano Crisileo (nella foto).

Il processo è partito a seguito delle minacce gravi che sarebbero state rivolte al proprietario di un’abitazione ubicata in Capua da parte di S. e F., i quali avrebbero anche commissionato ai due albanesi di incendiare le autovetture delle persone offese.

Lo scopo, secondo l’accusa, era quello di acquistare l’abitazione dei vicini a un prezzo di gran lunga irrisorio.

S. e F. sono anche accusati di stalking rivolto alla famiglia delle persone offese (difesa dall’avvocato Gaetano Crisileo) con espressioni minacciose, atteggiamenti persecutori tali da cagionare loro un stato di paura e tale da ingenerare un fondato timore per l’incolumità loro e dei propri congiunti.

Una lunga indagine da parte dei carabinieri di Capua con captazioni telefoniche, pedinamenti e continuo monitoraggio sotto la direzione del Pubblico Ministero dott.ssa Cozzolino ha consentito di inchiodare C. S. ed i suoi presunti complici, finiti anche in carcere.

La prossima udienza è fissata per il 28 giugno, quando molto probabilmente si discuterà il giudizio abbreviato e si perfezioneranno le costituzioni di parte civili.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Capodrise. Strangolò la madre: processo iniziato per Plumitallo, secondo i periti infermo di mente

Strangolò la madre: Francesco Plumitallo è comparso mercoledì dinanzi alla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere: secondo i periti era totalmente infermo di mente al momento del fatto ma è socialmente pericoloso.

Spetta alla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere composta dal presidente dottor Roberto Donatiello, Giudice a Latere Honoré Dessi e sei giudici popolari, decidere le sorti del giovane ventinovenne di Capodrise, Francesco Plumitallo, reo confesso di aver strangolato la propria madre Patrizia Lombardi Vella, detta Rosa, di 55 anni.

Per la Procura della Repubblica in udienza era presente il Pubblico ministero dottor Giacomo Urbano, titolare dell’indagine, con il quale la difesa ha concordato una sorta di “patteggiamento probatorio” con l’acquisizione di tutti gli atti compiuti nella fase delle indagini preliminari che sono stati acquisiti al fascicolo del dibattimento.

Per la cronaca l’omicidio accadde il mattino di martedì 14 novembre scorso in un appartamento in via Santa Maria degli Angeli.

Secondo quanto ha raccontato Francesco, egli stava facendo colazione con la mamma. A un certo punto senza motivo egli le si avvicinò e la strangolò’ e quando ambedue finirono a terra il giovane l’accarezzò senza rendersi conto di quello che aveva commesso.

Fu lo stesso giovane poi a chiamare la polizia per confessare l’accaduto mentre era in preda a una crisi confusionaria.

Il Giudice per le Indagini Preliminari, la dott.ssa Grammatica con incidente probatorio dispose la perizia psichiatrica nei confronti di Francesco Plumitallo e accolse la richiesta di immediato esame del Pubblico Ministero dott. Giacomo Urbano.

Durante l’incidente probatorio venne sentito il perito del Giudice, lo psichiatra dottor Raffaele Sperandeo, poi il consulente della difesa, dottor Giovanni D’Angelo, e ambedue conclusero che Francesco era completamente infermo di mente al momento dei fatti perché affetto da schizofrenia cronica.

A chiedere la perizia – durante l’udienza di convalida – erano stati i difensori di Plumitallo, gli avvocati Raffaele (nella foto) e Gaetano Crisileo che martedì hanno partecipato alla prima udienza dibattimentale.

Francesco attualmente è nell’articolazione psichiatrica del carcere sammaritano e in udienza è apparso completamente assente, con lo sguardo nel vuoto.

Dopo l’udienza de qua. in cui le parti hanno presentato le loro rispettive prove, il processo è stato aggiornato al 18 marzo prossimo.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

 

Rapinoso ra-pi-nó-so SIGNIFICATO Travolgente, impetuoso; repentino; che domina suscitando entusiasmo ETIMOLOGIA da rapina, voce dotta recuperata dal latino e derivata di ràpere ‘strappare, ghermire, portar via’. «Il concerto è iniziato con una sfilza di brani rapinosi.»






Rapinoso

ra-pi-nó-so

SIGNIFICATO Travolgente, impetuoso; repentino; che domina suscitando entusiasmoETIMOLOGIA da rapinavoce dotta recuperata dal latino e derivata di ràpere ‘strappare, ghermire, portar via’.

  • «Il concerto è iniziato con una sfilza di brani rapinosi.»

Il fatto è che il nesso con la rapina calamita la nostra attenzione, e mette fretta alla nostra immaginazione — rapina nel senso giuridico, dico: impossessamento con violenza o minaccia di cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, per profitto. Il rapinoso però ci rappresenta qualcosa che per ampiezza precede la rapina — e quando spunterà un parente inatteso sarà tutto più chiaro.

Il ràpere latino è un , uno strappar via con impeto, un portar via. Ha un  d’assalto, che si declina nel significato del rapire così come in quello dell’appropriarsi — ma l’ampiezza della sua concezione ha un tratto poetico da : questo prendere così violento viene usato in latino anche nel senso di prendere colore, prendere fuoco. È un prendere e portare di peso come fa tanto la mano della giustizia quanto il cocchio — un prendere il sole, prendere l’onda. L’intensità è alta, ma qui non ci appiattiamo sul saccheggio.

Tanto rilevante è piuttosto l’energia e la velocità fulminea, in questo verbo latino, che ne traiamo nientemeno che il rapido, che non ha praticamente più nulla di rapinoso: si è votato alla sveltezza .
Il rapinoso  direttamente alla fonte di questo moto veloce che trascina via, ci offre una  irresistibile che porta con sé. È rapinoso il torrente gonfio per la pioggia, che strappa gli argini e i ponticelli; è rapinoso il tempo della serata lieta, come anche il ritmo dei , e rapinosa la danza; è rapinosa la narrazione invincibile che ci travolge, rapinosa l’opera che ci tiene in un fervore avvinto, rapinoso un sentimento che non si contrasta, rapinosa una passione, o una realizzazione spirituale. Un dominio di ferro che può prendere quindi anche le pieghe dell’, dell’esaltazione umana su ogni piano d’esperienza.

Non di rado ricorriamo all’immagine di qualcosa ‘che rapisce’ — espressione di metafora tanto chiara da essere . Il rapinoso rapisce senz’altro, ma offre una complessità di  superiore. Offre il gesto rapido e trascinante dell’onda, del vento e del fiume, che ghermisce, che seduce, davanti a cui si accendono  e rassegnazione.
Una finezza complessa e completamente accessibile.

FONTE:

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Anno iniziato all’insegna della sicurezza grazie ai controlli serrati dei Carabinieri

Un inizio anno all’insegna della sicurezza e della legalità per la città di Caserta, dove le 20 pattuglie della Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile impiegate dalla locale Compagnia Carabinieri tra la notte del 31 dicembre e la giornata di lunedì hanno consentito di denunciare, in stato di libertà, cinque persone ritenute rispettivamente responsabili di evasione dagli arresti domiciliari, ricettazione, porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere e detenzione di stupefacenti.

I due giovani, di nazionalità tunisina, denunciati per ricettazione sono stati sorpresi a bordo di un ciclomotore e in possesso di uno smartphone, entrambi provento di rapina avvenuta poche ore prima ai danni di una giovane donna. La loro localizzazione è stata possibile, a seguito della denuncia presentata dalla vittima, grazie alla geolocalizzazione del dispositivo gps presente nel telefono. Il mezzo e lo smartphone recuperati sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari.

Di porto abusivo di armi, invece, dovrà rispondere il minore fermato in strada per un controllo e trovato in possesso di un coltello a serramanico. L’arma è stata prontamente sequestrata.

Il particolare servizio ha altresì consentito di identificare 100 persone e di procedere al controllo di 80 autovetture con l’elevazione di 18 contravvenzioni al codice della strada per importo complessivo di euro 17.750,00 e il sequestro di 10 veicoli.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

CRONACA GIUDIZIARIA. INIZIATO A ROMA IL PROCESSO D’APPELLO PER IL DELITTO DI ARCE / SPUNTA UN NUOVO TESTIMONE





Si è riaperto a Roma – dopo l’appello presentato da accusa e parti civili – il processo per l’omicidio di Serena Mollicone, la diciottenne di Arce, in provincia di Frosinone, trovata priva di vita nel giugno del 2001. Di nuovo sotto processo cinque persone. Tre sono i componenti della famiglia Mottola di Teano: l’ex comandante della caserma dei carabinieri di Arce, oggi maresciallo in pensione Franco Mottola; la moglie Annamaria e il figlio Marco che svolge l’attività di piccolo imprenditore locale. Sono imputati per favoreggiamento l’appuntato Francesco Suprano e il maresciallo Vincenzo Quatrale. Quest’ultimo è imputato anche per induzione al suicidio del brigadiere Santino Tuzi.

Tutti gli imputati sono assolti in primo grado. La famiglia Mottola è difesa dagli avvocati Francesco Germani, Piergiorgio Di Giuseppe, Mauro Marsella ed Enrico Meta e dal criminologo Carmelo Lavorino. Suprano è difeso dagli avvocati Cinzia Mancini ed Emiliano Germani; Quatrale è assistito dai legali Francesco Candido e Paolo D’Arpino.

Gli avvocati delle difese si sono opposti al rinnovo del dibattimento, perché hanno bollato le richieste dell’accusa come inammissibili, illogiche e non previste dal codice di procedura penale. I giudici della Corte d’Assise di Appello di Roma (presidente Vincenzo Gaetano Capozza), dopo una camera di consiglio, hanno invece ammesso il rinnovo dibattimentale fissando la prossima udienza al 20 novembre, quando verranno ascoltati i consulenti delle parti. Alla luce di queste audizioni si deciderà se procedere anche con testimoni, così come sollecitato dal procuratore generale Francesco Piantoni.

Tra quelli individuati dall’accusa c’è anche il luogotenente Gabriele Tersigni, ex comandante della stazione dei carabinieri di Fontana Liri, a cui il brigadiere Santino Tuzi, morto suicida nel 2008, aveva affidato le sue confidenze dopo gli interrogatori del 28 marzo e del 9 aprile di quell’anno. L’ex maresciallo Mottola e i familiari non si sono presentati al processo d’Appello e sono rimasti nella loro residenza di Teano.

La difesa si è detta delusa per la proposta d’Appello contro quelle che loro definiscono evidenze contrarie. Per i difensori, esistono molte criticità, come la persistente insistenza su dettagli insignificanti, la scelta errata di considerare la porta della caserma come arma del delitto e il fatto che le impronte digitali trovate non corrispondano a quelle degli imputati. Nel processo prenderà parte – affiancando il procuratore generale – anche il pm del processo di primo grado, Beatrice Siravo. La Corte ha detto “no” alla richiesta di una nuova perizia ingegneristica robotica. «Valutate voi se non sia il caso di eseguire – ha detto in aula il pg – una perizia sul calco del pugno di Franco Mottola fatta da un esperto da voi nominato», per effettuare un confronto con l’impronta sulla porta dell’alloggio della caserma di Arce. «Sono molto contento. Speriamo si faccia molta più luce, perché avere preclusioni?», ha commentato Antonio Mollicone, zio di Serena, mentre Sandro Salera, legale della sorella di Serena, Consuelo, mette in luce il fatto che «non è così frequente la riapertura di un processo, la Corte vuole rendersi conto dell’attendibilità» della sentenza di primo grado.

FONTE: di Biagio Salvati

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Reggia: Iniziato il restauro di otto lanterne del secondo cortile, dopo quelle del primo e del quarto

Al via il restauro di otto lanterne del secondo cortile della Reggia di Caserta

La Reggia è un cantiere in continuo movimento. È iniziato il restauro delle otto lanterne (lampioni) del secondo cortile, in corrispondenza dell’accesso al Parco reale.

La stessa attività è stata effettuata lo scorso anno nel primo e quarto cortile, a ridosso dei due androni di accesso da piazza Carlo di Borbone, nell’ambito dello stralcio del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC).

Proseguono così, secondo il programma stabilito, le attività di restauro, recupero e riadeguamento di ambienti ed elementi architettonici, decorativi e funzionali del Complesso vanvitelliano. Mentre è in stato avanzato l’opera di risanamento e valorizzazione delle facciate, delle coperture e del sottotetto, è stata avviata quella sulle iconiche lanterne dei cortili.

L’attività ha previsto la rimozione delle vernici ossidate e compromesse, il consolidamento dei sostegni metallici delle lanterne, la sostituzione dei vetri con nuove lastre in supporto safety e il ripristino dei corpi illuminanti.

Il lavoro si pone in continuazione con quello eseguito sugli altri otto lampioni in prossimità degli androni laterali all’ingresso principale della facciata della Reggia, nel 2022, e fa riferimento al medesimo progetto con apposito programma diagnostico preliminare.

Seguiranno, in altri stralci di finanziamento, gli interventi sulle restanti lanterne in facciata, nei cortili e lungo la galleria porticata, il cosiddetto “cannocchiale”.

I lavori rientrano tra le attività del Programma Operativo Complementare di azione e coesione 2014-2020 al PON Cultura e Sviluppo 2014-2020 e sono eseguiti dalle ditte F.lli Navarra srl e I.CO.RES.

L’opera di risanamento e valorizzazione delle facciate, delle coperture e del sottotetto, è, invece, attualmente in corso sul braccio del Palazzo reale che affaccia sui Giardini della Flora.

La struttura della Reggia è coperta da un sistema a doppia falda per la maggior parte della sua estensione le cui luci superano in alcuni casi i 20 metri.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Scuole, anno iniziato, ‘tuona Colombo, garante dei disabili: ‘Rischio discriminazione per gli alunni con disabilità’

Siamo all’inizio di un nuovo anno scolastico: mercoledì 13 settembre gli studenti della Campania sono tornati sui banchi. L’auspicio è che anche i circa 30mila alunni con disabilità possano iniziare le lezioni in condizioni di parità
con i loro coetanei. Senza ritardi e senza incertezze.

Non sappiamo che cosa accadrà. Ma la nostra esperienza negli anni passati e le prime segnalazioni ricevute a fine luglio ci fanno temere che, ancora una volta, molte alunne e molti alunni con disabilità si troveranno in una
condizione di svantaggio e discriminazione rispetto ai loro compagni“, dichiara l’avvocato Paolo Colombo, Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania.

Una delle principali difficoltà (con cui le famiglie devono fare i conti ogni anno) è il ritardo nell’assegnazione degli insegnanti di sostegno, che spesso avviene ad anno scolastico già iniziato e con supplenze temporanee, a causa della mancanza di figure qualificate.

Durante l’anno scolastico 2021/2022, ad esempio, erano oltre 70mila i supplenti senza specializzazione a livello nazionale. Quello che succede in alcuni casi è che a un solo insegnante di sostegno vengono assegnati due o più alunni con disabilità.

Anche per quanto riguarda l’assistenza educativa può succedere che l’assistente (figura fondamentale per garantire la frequenza scolastica degli alunni con disabilità) venga assegnato in ritardo, con un numero di ore insufficiente
rispetto a quelle stabilite nel Pei o che debba farsi carico di più alunni all’interno dello stesso plesso.

La carenza di queste figure professionali fa crescere il rischio che gli alunni con disabilità vengano portati fuori dalle loro classi per ‘facilitare’ la loro gestione da parte del personale dedicato.

Queste situazioni non rappresentano semplicemente un disagio: si tratta di situazioni che espongono bambini e
ragazzi con disabilità a una discriminazione, che può essere sanzionata ai sensi della legge 67/2006, che vieta ogni forma di discriminazione basata sulla disabilità.

Occorre inoltre ricordare che nessun problema di carattere gestionale, economico o politico può giustificare la mancata attivazione dei servizi necessari o il mancato riconoscimento di diritti fondamentali, quali il diritto allo studio.

Conclude l’avv. Paolo Colombo: “E’ il caso di fare un plauso enorme al Capo della Stato, perché inclusione è la parola d’ordine della scuola dell’autonomia nel 2023/2024.

Ma per realizzarla servono più risorse umane, stabilità e adeguata formazione, interventi su indennità e stipendi degli insegnanti. È quello che chiedono anche gli alunni con disabilità“.

(Avv. Paolo Colombo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Marcianise. Liceo ‘Quercia’: nuovo anno scolastico iniziato con gli auguri del dirigente Diamante Marotta

Al Liceo ” Federico Quercia”, di cui è’ Dirigente Scolastico il dottor Diamante Marotta, mercoledi 13 settembre 2023 è’ suonata la campanella del primo giorno di scuola.

Alle ore 8,20 il Dirigente Scolastico Diamante Marotta e il collaboratore vicario professor Pasquale Delle Curti hanno accolto, nell’auditorium della scuola, le ”matricole” ovvero gli studenti del primo anno e le loro famiglie.

Diamante Marotta ha  salutato tutti gli studenti presenti augurando loro un proficuo anno di lavoro e poi ha chiamato alunno per alunno di ciascuna classe prima ed il docente in servizio alla prima ora li ha accompagnati nell’aula della classe.

Ma non è tutto.

 

Nel corso della mattinata, la comunità del Liceo ”Federico Quercia” ha ricevuto la visita di una delegazione del  Consiglio Comunale di Marcianise che ha consegnato a Diamante Marotta uno stendardo con la scritta a caratteri cubitali: «Solo un piccolo uomo usa violenza sulle donne per sentirsi grande: no alla violenza sulle donne».

Un messaggio chiaro ed inequivocabile dell’amministrazione comunale  per condannare, ma anche per prevenire, la violenza contro le donne; messaggio che i ”querciani” hanno accolto con la consueta passione civile che già nel corso degli anni ha visto il prestigioso liceo  guidato da Diamante Marotta intraprendere iniziative culturali e formative finalizzate a contrastare la violenza di genere.

Lo stendardo, già dal 30 agosto 2023, è stato affisso dall’amministrazione comunale di Marcianise sulla facciata del municipio in piazza Umberto I.

La delegazione comunale che ha consegnato lo stendardo presso il liceo ”Quercia” era composta da:

 

Avv. Carmen Posillipo, Assessore alle Politiche della Famiglia e al Contrasto alla Violenza di Genere; Prof.ssa Francesca Cicchella, Assessore alla Pubblica Istruzione; Dott.ssa Maria Luigia Iodice, Consigliere Comunale nonché Consigliere Regionale; Dott. Vincenzo Letizia, Consigliere Comunale e Presidente del Consiglio di Istituto del Liceo ” Quercia”; Dott.Giovanni Pratillo, Consigliere Comunale; in rappresentanza del Sindaco Dott. Antonio Trombetta, il suo Portavoce Dott. Riccardo Stravino.

Ad accogliere la delegazione comunale, il Dirigente Scolastico Dott.Diamante Marotta e il Collaboratore Vicario Prof. Pasquale Delle Curti.

Presenti, altresì anche la Prof.ssa Giovanna Paolino – Funzione Strumentale Area 5 con delega ai Rapporti con il Territorio e con gli Enti Esterni, oltre che le Proff. Irene Cecere e Lina Raucci componenti lo staff della dirigenza.

Lo stendardo dell’Amministrazione Comunale contro la violenza alle donne è stato collocato nell’atrio del Liceo ”Federico Quercia” come monito  rivolto quotidianamente agli studenti che frequentano la scuola.

 

” Dopo i recenti fatti di stupro – hanno dichiarato Assessori e Consiglieri Comunali- la nostra amministrazione non poteva tacere. Il  nostro messaggio è quello di uomini e donne che si dicono indignati di essere associati a questi individui che di umano hanno ben poco. Siamo fortemente convinti che bisogna partire dall’educazione e dare messaggi inequivocabili che escludano ogni tipo di violenza. Il nostro impegno è finalizzato ad individuare   traiettorie e strumenti di intervento migliorativi  al fine di rafforzare il sistema complessivo della prevenzione, protezione e sostegno delle donne nonché del perseguimento degli autori delle violenze”.

Siamo felici di iniziare l’anno scolastico con questo messaggio che vede scuola e istituzioni impegnarsi in modo continuativo per contrastare e prevenire la violenza di genere– ha dichiarato  Diamante Marotta.

Il  ruolo cruciale del sistema educativo entra in gioco a diversi livelli e con diverse modalità: come luogo di emersione di situazioni violente in famiglia o nelle relazioni di coppia tra giovanissimi, ma anche e soprattutto come istituzione chiamata a cambiare la cultura che giustifica e sostiene la violenza contro le donne, a combattere le diseguaglianze e discriminazioni che ne sono all’origine, e a promuovere lo sviluppo in ragazzi e ragazze di competenze relazionali fondate sul rispetto delle differenze, sulla cultura della parità e sulla mediazione non violenta dei conflitti,

(Fonte & Aggiornamenti: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥  il tuo sito web © diritti riservati all’autore)

Caiazzo. Il ‘Mercato della Maddalena’: concluso prima di iniziare o iniziato alla conclusione?

Si sarà rivoltato nella tomba il compianto Sindaco Giuseppe Cervo, cui insieme all’altro compianto Nino Marcuccio (presidente di quella Pro Loco che produceva spettacoli e manifestazioni di elevato spessore, non solo teatrale, parimenti rimpiante), si deve il riancio della Fiera vera, quella che passo dopo passo, a ritroso, i successori son stati capaci di trasformare in Mercato della Maddalena, emblema del fallimento della politica caiatina.

Mercato “organizzato” in pochi giorni (Marcuccio, Cervo e gli storici comitati “ad hoc” cominciavano a pensare alla successiva edizione prima ancora che si concludesse la precedente), chiudendo i battenti in tempi record; secondo qualche sito web addirittura prima di cominciare o, viceversa, iniziata quando stava per finire, evidemente per comunicazione istituzionale del tutto carente, come dimostrano le foto (occhio alle date!).

Un convegno, programmato nel cortile del palazzo Savastano, come se non ci fossero state a pochi metri strutture comunali ove tenerlo senza fare altri debiti (perché, in un modo o nell’altro, il privato si paga) o nella vicina ex chiesa dell’Annunziata, del quale non si è saputo il resto di niente, neanche l’argomento (che possiamo però immaginare: promozione del territorio, bla, bla, bla) al quale ha partecipato il solo sindaco di Piana, oltre qualche forestiero, evidentemente disinteressato, e alcuni amministratori locali; qualche strimpellata per le strade e un notevole magna magna in quasi tutti i punti della fiera non fiera.

Presenti alcuni ambulanti (nell’accezione positiva del termine), rispetto al gran numero di qualificati espositori registrati ai tempi del compianto e rimpianto sindaco Giuseppe Cervo: veterinario, docente, conduttore di un rinomato frantoio. che – per servire al meglio la collettività – si metteva in aspettativa scolostica, rinunciando quindi allo stipendio da docente oltre che a quello da sindaco, forse neanche mai immaginato, proprio come Marcuccio, e del furgone aziendale si serviva per recarsi in regione, quando, vox populi, poteva sembrare opportuno “oliare con caiazzano” alcuni meccanismi, mentre, quando non serviva, dalla periferia al comune veniva sempre a piedi, di buon mattino, di solito dopo aver percorso in stivali, con un addetto, il tratto di rete idrica comunale -dalle vasche di accumulo, fatte costruire in alto, al centro, alla ricerca di perdite o altri problemi anche solo potenziali, per contenere i danni, con il solo personale in organico, cioè senza lucrosi appalti esterni, ora dicono consueti, a beneficio di chissà chi…

Il compianto sindaco Cervo, infatti, sorprendeva quanti (non conoscendolo) lo vedevano in strada anche prima dell’alba, curvo in qualche buca, a individuare perdite di acqua poi riparate dagli operai comunali, come del resto accadeva anche per i pozzetti della rete fognaria, la pulizia delle strade e dei vicoli, anche nelle frazioni, il trasporto scloastico, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e quant’altro in seguito si è preferito “esternalizzare” magari svendendo o peggio rottamando costosi scuolabus, autocompattatori e spazzatrici, acquistati contraendo mutui di solito trentennali, poi rinegoziati, cioè che pagheranno forse anche i nostri nipoti.

Tutti i santi giorni il compianto sindaco Cervo, che certo non usurpava l’appellativo di dottore, arrivava al comune a piedi, senza macchinone scuro, senza tagliando, che indicasse ai sudditi il ruolo di sindaco!

La Fiiera della Maddalena, come del resto il mercato bi settimanale, poteva essere una opportunità per il territorio,ma è stata gradualmente stravolta e declassata, fino a trasformarla in uno spot per politicanti.

Della serie “tre per due uguale uno” cioè una tre giorni (nei propositi), ridotta in sostanza ad un giorno?

La Rregione ha sborsato 120 mila euro per un giorno (o forse anche meno) di effettiva attività fieristica? Come sono stati spesi?

Bancarelle spacciate per stand, si dice, profumatamente pagate dagli “espositori”? Ma non si era detto che la ex palestra comunale era a dsposizione gratuita di tutti? peccato che sia rimasta chiusa come ogni santo giorno.

Nelle vendite, prevalsa la gastronomia, con in testa Franco Pepe (almeno nel nome, perché pare che non vi fosse alcuno stand con le sue pizze): cioè della vera Fiera nemmeno l’ombra?

Flop per gli altri partecipanti e soprattutto per i sempre più disorganizzati organizzatori?

(Giuseppe Sangiovanni – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

 

Frattamaggiore. É iniziato un percorso culturale ampio all’Università ‘San Raffaele’

Ha preso il via con la prima giornata di apertura al pubblico intitolata “Cultura e Arte”, la serie di iniziative dell’Università San Raffaele a Frattamaggiore, tesa a proporre la sede universitaria come polo culturale a tutto tondo e che rappresenti un luogo di aggregazione per coltivare cultura.

Il complesso, infatti, si presta perfettamente alla convivialità, perchè i locali della storica e bella Villa Laura, tra giardino, aule della struttura principale e sala congressi, sono adatti a diversi tipi di incontri, dalla presentazione di libri – come quella che si terrà il 29 giugno alle ore 18,30 con lo scrittore e giornalista Michelangelo Iossa, che presenterà il suo saggio “La Rai a Napoli” – ad altri appuntamenti che seguiranno, come conferenze, mostre d’arte, concerti e piccole fiere.

Con il primo appuntamento l’8 giugno scorso si è onorato l’anno accademico appena terminato e i prossimi che verranno, grazie anche al patrocinio morale della Regione Campania, del Comune di Napoli e del Comune di Frattamaggiore.

L’evento organizzato dalla Scuola Paritaria Don Bosco partner dell’iniziativa, ha visto la partecipazione delle istituzioni e della cittadinanza tutta, tra imprenditori, giovani ed invitati a vario titolo, sottolineando in ogni fase dell’iniziativa l’importanza della cultura, come ribadito anche dalla moderatrice del convegno Rossella Giaquinto, che ha ribadito l’importanza della conoscenza in tutte le fasi della vita, dalle scuole elementari fino al percorso di laurea.

Con la partecipazione del Vice Sindaco e Assessore alla Cultura di Frattamaggiore Michele Granata, l’Assessora Agnese Caserta con delega alla Pubblica Istruzione, Legalità e Tutela dell’Ambiente,  i rappresentanti della realtà universitaria, tra cui il prof Luigi Arionte, l’avvocato Salvatore Cennamo, amministratore unico della Scuola Don Bosco, il professor Paolo Russo, Ordinario di Pedagogia Generale all’Università di Cassino, la dott.ssa Antonella Esposito Presidente consorzio Jamboree, il dottor Luciano Chiappetta consulente Miur Roma, il dottor Renato Rivieccio Presidente Fondazione Lions, il Comandante Luigi Casale dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, del dottor Alberto Bottino già direttore scolastico della Regione Campania, il prof Raffaele Bonanni, Docente straordinario di Diritto del Lavoro presso l’Università Mercatorum, già Segretario Generale della CISL, il docente Giuseppe Radin referente scuola del Coni Campania, delegato provinciale Napoli Cip Campania e delegato Napoli pallamano.

Oltre naturalmente all’intervento straordinario dell’artista Domenico Sepe con la sua mostra di sculture in bronzo rappresentanti lo scultore Vincenzo Gemito e il pittore Giacinto Gigante, per sottolineare l’importanza e il ruolo sociale di uomini di cultura del passato, esempi per tutti di conoscenza, talento e successo.

(Annalisa Tirrito – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Marcianise. Elezioni locali. Il cambimento è già iniziato’ con Lina Tartaglione e i 5 Stelle

“Il cambiamento è già iniziato”: questo il titolo dell’incontro avvenuto nel pomeriggio di mercoledì 10 maggio presso il comitato del Movimento Cinque Stelle di Marcianise.

Un appuntamento che ha visto il confronto tra la candidata sindaca Lina Tartaglione, la Senatrice del M5S Paola Taverna e il vicecapogruppo del M5S Onorevole Agostino Santillo.

All’incontro erano presenti anche i candidati della lista del M5S.

“Ringrazio la senatrice Taverna e l’Onorevole Santillo per la loro presenza”-ha dichiarato la candidata sindaca Lina Tartaglione-“ noi saremo un’amministrazione trasparente: i cittadini dovranno avere le idee chiare su ciò che avviene all’interno dell’Ente comunale, per questo vogliamo che sia un vero e proprio palazzo di cristallo.”- ha precisato la candidata sindaca.

La senatrice Taverna, ha esordito dichiarando:- “Il M5S ha l’obiettivo di ripartire dai territori e dai comuni; a Marcianise ci sono persone che sono scese in campo, hanno fatto squadra e si sono messe in gioco.

E’ un punto di partenza significativo quello che vedo in questa città perché tu Lina, hai saputo creare un solido punto di incontro nella tua coalizione”-ha sottolineato la senatrice del M5S rivolgendosi alla candidata sindaca, per poi aggiungere:-“lascia perdere gli attacchi strumentali, il vero lavoro è quello che stai facendo ora, in questi giorni”.

L’Onorevole Agostino Santillo ha messo in evidenza le grandi potenzialità industriali della città di Marcianise per poi rivolgersi a Lina Tartaglione con queste parole : “Tu saprai fare il meglio per Marcianise”.

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