Teleradio-News ♥ qui mai spam o pubblicità molesta

'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

Teleradio-News ♥ qui mai spam o pubblicità molesta

diventato

Siccità in Sicilia. Mons. Marciante: “Fenomeno diventato insostenibile, valutare l’uso della dissalazione e basta sprechi”

La Sicilia alle prese con la più grave siccità degli ultimi decenni. Dopo il Pergusa e l’Ogliastro anche il lago Fanaco, che fornisce acqua a 15 comuni, è ai suoi minimi storici. Nell’agrigentino l’acqua è sempre più razionata, in alcuni casi arriva ogni 2/3 settimane, e sempre più cittadini devono far ricorso alle autobotti, il cui costo è triplicato. Intanto, si spreca oltre il 50% delle risorse idriche, tra continui guasti alle condutture, in tanti casi vetuste. Ne parliamo con il vescovo di Cefalù e delegato dei vescovi siciliani per i Problemi sociali, mons. Giuseppe Marciante.

Perché si è arrivati a una situazione di emergenza di siccità in Sicilia

Non è la prima volta che in Sicilia si vive l’allarme siccità. Scorrendo la cronologia degli eventi climatici estremi in Sicilia dal 1970 ad oggi, quasi ogni dieci anni è stato registrato un periodo di scarsità di piogge seguito da siccità. Mi ricordo che da bambino mia mamma mi mandava alla fontana perché la riserva d’acqua, nella cosiddetta “giara” collocata sul terrazzo di casa era finita. Per giorni, insieme a mio fratello, facevamo questo servizio specialmente per l’uso domestico e igienico. Nel decennio 1950 – 1960 il sociologo Danilo Dolci condusse una delle battaglie più appassionate perché, sotto il dominio della mafia, l’acqua era diventata un affare e la si elemosinava. Dolci fece capire che la lotta per l’acqua aveva un alto valore simbolico come atto di liberazione dal potere mafioso. L’acqua liberata fu chiamata “democratica” perché appartenente al popolo e non più appannaggio di privati o, peggio, della mafia.

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Col cambiamento climatico il fenomeno della siccità è diventato insostenibile perché diminuiscono le piogge e le temperature diventano sempre più calde. La gravità, soprattutto in estate, ha ormai raggiunto livelli insopportabili e ha messo a rischio tutto il settore agricolo, zootecnico e forestale profondamente provati anche dalla triste piaga degli incendi.

La situazione idrica è inoltre aggravata da deficienze strutturali che vanno dai sistemi di irrigazione dispersivi al numero insufficiente di invasi attivi o inservibili perché, negli anni, è mancata la manutenzione. A ciò si aggiungano anche la dispersione delle acque reflue, l’assenza di dissalatori e le condutture obsolete e danneggiate.

Quali interventi auspica

Innanzitutto le cose più semplici. Prima di tutto è necessario limitare lo spreco dell’acqua: nel settore ortofrutticolo bisognerebbe utilizzare in modo intelligente e diffuso l’irrigazione a goccia e la coltivazione in serra. Aumentare poi il numero dei laghetti artificiali in modo da accumulare una riserva nel periodo invernale. Specialmente per l’agricoltura e gli usi civici bisogna riutilizzare le acque reflue degli impianti di depurazione così da risparmiare altre risorse preziose per cucinare e per l’uso domestico e igienico.

Auspico, per il fatto che la Sicilia sta in mezzo alle acque marine, che si valutino i vantaggi resi possibili dall’uso della dissalazione all’interno di un sistema integrato di fonti e da soluzioni di approvvigionamento.

Abbiamo già qualche esempio virtuoso: i due dissalatori inaugurati a Lampedusa e Pantelleria nel 2014 hanno sostituito l’approvvigionamento tramite navi cisterna, abbattendo notevolmente i costi e il rischio di restare a secco in caso di cattive condizioni del mare. La manutenzione delle condutture e degli invasi per evitare la dispersione che dal 30% oggi è stimata al 50%. Siamo ancora indietro rispetto a paesi come la Spagna, Israele e l’Arabia. Nelle Madonie esiste l’incompiuta diga di Blufi, un vero e proprio “monumento dello spreco”, specialmente oggi in un contesto in cui l’Isola fa i conti con la più grave emergenza idrica. Quest’opera avrebbe dovuto raccogliere le acque del fiume Imera e convogliarle in una vasta area interna così da alimentare le province che, più di tutte, soffrono oggi la siccità: Agrigento, Caltanissetta, ed Enna. Il progetto è degli anni ’70, ma i lavori iniziarono soltanto negli anni ’90 per poi interrompersi nel 2002. Da allora i lavori, costati ben cinquecento miliardi di lire, sono fermi. È stato distrutto un patrimonio agricolo espropriato e abbandonato. Per completare il progetto pare che servano ulteriori centocinquanta milioni di euro. Si farà mai?

Quale messaggio rivolge alla politica

La politica deve operare in modo efficace ed economico: deve ben programmare gli interventi strutturali in parte descritti. Deve andare cioè oltre la gestione dell’emergenza come per gli incendi superando tempestivamente gli ostacoli burocratici. Bisogna valorizzare le competenze e la ricerca e operare in modo organizzato e coordinato attraverso la prevenzione; come in campo sanitario è meglio prevenire che curare. Auspico infine che gli Enti preposti vigilino con attenzione su eventuali speculazioni sull’acqua che possano danneggiare i cittadini.

Come può ciascun siciliano fare qualcosa

Innanzitutto deve fortemente essere convinto che l’acqua è un dono e un bene prezioso e non va sprecata. Bisognerebbe ritornare a progettare le abitazioni come un tempo cioè con una riserva idrica. Ogni siciliano deve difendere la sua dignità col coraggio di lottare e partecipare alla soluzione dei problemi e, non ultimo, vivere la solidarietà anche nel consumo dell’acqua. Non posso non riferirmi a un’icona biblica commovente: quella della vedova di Sarepta (1Re 17,8-16) evocata da Gesù: “C’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone”. (Lc 4,25-26). Al tempo di Elia vennero giorni di grande siccità e il Signore indicò al profeta la casa di una povera vedova dove avrebbe trovato ristoro. La donna condivise prima l’acqua, poi alla richiesta del pane disse: “Per la vita del Signore, tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po’ d’olio nell’orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo”. Il profeta Elia apprezzo la generosità della donna e così la benedisse in nome di Dio: “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra”. La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elia. Dove regna l’amore si attira la benedizione di Dio.

The post Siccità in Sicilia. Mons. Marciante: “Fenomeno diventato insostenibile, valutare l’uso della dissalazione e basta sprechi” first appeared on AgenSIR.

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Napoli. Rissa tra donne in un noto lido di Varcaturo per un lettino sulla riva: il video è diventato ‘virale’

Violenza fuori controllo di due donne che si mettono le mani addosso per una sdraio in prima fila.

La situazione è degenerata, tanto che la lite è durata addirittura 30 minuti.

Con l’inizio della stazione estiva e delle relative vacanza, ha preso il via anche la lotta per le sedie a sdraio in spiaggia.

Che ombrellone e sdraio in prima fila sulla spiaggia siamo ambiti dai più è cosa ormai nota.

Tuttavia a Varcaturo, in provincia di Napoli, due donne sono arrivate alle mani per contendersi un posto il prima fila.

La situazione è totalmente degenerata tanto che due donne sono addirittura arrivate alle mani per contendersi il posto.

La lite ha raggiunto livelli talmente violenti che sono addirittura dovute intervenire le forze di sicurezza.

Il “combattimento”, durato ben 30 minuti, è stato ripreso da altri bagnanti e postato sui social.

Secondo quanto riportato dai media locali, le due donne puntavano agli stessi posti in prima fila e hanno addirittura «molestato» gli altri bagnanti per cercare di ottenerli.

Il personale della struttura in spiaggia ha però rifiutato una loro richiesta ed a quel punto è scoppiata l’accesa discussione.

Il video, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è diventato subito virale. Nelle immagini si vedono le due donne in abbigliamento da spiaggia che si picchiano e lottano a terra.

Il tutto è durato ben 30 minuti.

Per accedere al video della lite, cliccare sulla foto o sul seguente link: https://www.itemfix.com/v?t=g76n5d&jd=1

[video_player file=”https://www.teleradio-news.it/wp-content/uploads/2024/07/varcaturo-lite-spiaggia-1.mp4″]

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

E in commissione Antimafia la politica fa il “cane da guardia” del giornalismo. INCHIESTA PARLAMENTARE SUL CASO “DOSSIERAGGI” – Sentito Fittipaldi direttore di “Domani”. Rastrelli “Ma Lei in che modo è diventato direttore?” DI ANTONIO MASSARI 23 APRILE 2024






CASO STRIANO

E in commissione Antimafia la politica fa il “cane da guardia” del giornalismo. INCHIESTA PARLAMENTARE SUL CASO “DOSSIERAGGI” – Sentito Fittipaldi direttore di “Domani”. Rastrelli “Ma Lei in che modo è diventato direttore?”

DI ANTONIO MASSARI
23 APRILE 2024

Se in altri paesi il giornalismo è considerato il “cane da guardia del potere”, ieri a Palazzo San Macuto, è stato il “potere” a muoversi come il “cane da guardia” del giornalismo. “La presente inchiesta” esordisce la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo, dinanzi al direttore di Domani, Emiliano Fittipaldi, “non è sorta per nostra iniziativa, ma scaturisce dalle sollecitazioni che i procuratori Giovanni Melillo e Raffaele Cantone hanno rivolto alla Commissione”. Verissimo. Altrettanto vero che non hanno scelto loro di convocare il direttore del quotidiano che conta ben tre cronisti indagati per aver concorso con il finanziere Pasquale Striano nell’accesso abusivo alle banche dati della Dna. La questione è nota.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha nei fatti chiesto alla Procura di Roma di individuare la fonte delle notizie, che riguardavano i suoi compensi, pubblicate dal quotidiano diretto da Fittipaldi. Poi la procura di Perugia (competente per territorio) ha individuato il finanziere Pasquale Striano (è indagato per accesso abusivo al sistema informatico in concorso con l’ex procuratore aggiunto della Pna Antonio Laudati). Striano era il responsabile dell’ufficio segnalazioni operazioni sospette (Sos) della Procura nazionale antimafia. È l’estrema sintesi dello scandalo “dossieraggi” (nel quale la Procura non ha mai stato contestato alcun dossier, né corruzioni, mandanti o associazione per delinquere).

Ieri la Commissione antimafia ha interrogato Fittipaldi e quel che colpisce non sono le risposte, ma le domande. Colosimo gli chiede se all’interno della sua redazione abbia avviato una riflessione etica, un cambio di rotta, se l’editore Carlo De Benedetti sia intervenuto.

Fittipaldi risponde quel che dovrebbe essere ovvio: ai suoi cronisti chiede solo di trovare notizie vere, verificate, d’interesse pubblico e di sentire le persone coinvolte nei loro articoli affinché possano raccontare la propria versione. Quindi nessuna riflessione etica, né interventi dell’editore.

Il vice presidente Mauro D’attis (FI) ha un sospetto: “Striano per quantità di filestrasferiti sembra quasi uno della redazione”. “Uno Stato che chiede notizie sulle fonti” obietta Fittipaldi “rende difficile l’esercizio del giornalismo, ma comunque: Striano non faceva parte della redazione, aveva rapporti con dei cronisti, lo dico solo perché è agli atti”. Poi aggiunge: “Ci siamo occupati di Crosetto come nuovo potente, probabile ministro, le mie fonti in Leonardo mi hanno dato le cifre dei suoi compensi e ho cercato di verificarle. Per Crosetto denunciare è un diritto, certo, ma non lo trovo opportuno: si tratta di individuare le fonti di un giornalista. E qui, rispetto alla libertà di stampa, c’è anche la responsabilità della magistratura. E se ogni volta un ministro cerca di individuare le fonti, dobbiamo forse smettere di cercare notizie?”.

Sergio Rastrelli (Fd’I) chiede: “Com’è diventato direttore? Il suo predecessore Stefano Feltri è scaduto in maniera normale? C’è stata un’accelerazione? Conosce le logiche dell’avvicendamento? Nella scelta del suo editore può aver influito l’esistenza della vicenda giudiziaria”. Fittipaldi replica che la sua nomina è antecedente alla divulgazione dell’inchiesta su Striano. Poi aggiunge: “Banalmente, accade che un vice direttore diventi direttore”.

Per Gianluca Cantalamessa (Lega) il comportamento di Striano è “aberrante”: un “attacco alla democrazia” nel quale “gli unici ad avere un ritorno sono i giornalisti”. È una “anomalia”, continua, che a Striano, finanziere della Dna, i cronisti non chiedessero notizie sulla mafia, ma “sui politici”. Una “anomalia”. Poi punzecchia (facendo riferimento agli articoli sulla Lega): “Qualcuno, in malafede, potrebbe dire: solo su alcune parti politiche”. Fittipaldi replica di aver pubblicato notizie sul Pd e di averle cercate pure su Elly Schlein: “Su di lei non le abbiamo scritte perché non le abbiamo trovate”. A Maurizio Gasparri invece interessa solo sapere se Fittipaldi abbia mai conosciuto l’ex Procuratore nazionale antimafia, oggi parlamentare del M5S e componente della Commissione, Federico Cafiero De Raho. Risposta deludente: “No”.

FONTE:

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Sanremo 2024: un sogno diventato realtà con il professore Stefano Serra… e con ‘Dream Massage’

Tutto avrà inizio martedì 6 febbraio alle ore 18, presso il Grand hotel “Des Anglai”s all’interno della Luxury “Somnia Aura” Spa, con il taglio del nastro ad opera della madrina del Festival dei Sogni, la bellissima Miss Italia 2023 Francesca Bergesio.

Al festival della canzone italiana non si poteva scegliere migliore madrina per rappresentare il benessere e la bellezza in Italia.

Giunti alla sesta edizione del Master massaggiatore professionista dello spettacolo e dei grandi eventi edizione Festival di Sanremo e al decimo anno del “Dream Massage” dello spa manager Stefano Serra nella città dei fiori.

Si prospetta un’edizione da record  già per il numero delle richieste di partecipazione, che ha toccato quasi quota mille, per solo 10 partecipanti provenienti da tutta Italia e dalla vicina Svizzera (Rita Amorevole, Simona Beltrami, Patrizia Brucale, Monica Capitanio, Carmela Maria Cicino, Marion Lamorgese, Yadan Mollaian, Patrizia Pinto, Carlo Rossi e Cristiana Tassi).

Ma la vera novità di quest’anno è il coinvolgimento di partner di grande prestigio internazionale del mondo della salute, del benessere e della medicina al punto di dare vita alla prima filiera del benessere e della salute in Italia: il Dottor Umberto De Rosa responsabile cardiovascolare ed esperto di medicina estetica; il Dottor Lorenzo Fornasari, fisioterapista di Lugano;  la Dottoressa Sandra Tosi, osteopata e docente universitaria.

Grande supporto anche del Dottor Bovero di life excellence spa. In occasione del Festival dei Sogni, Andrea Bovero e Susanna Longo presenteranno il loro ultimo libro: “Beauty Chef: da operatori del benessere a imprenditori di successo”, il manuale dell’eccellenza per i professionisti Beauty & Wellness.  Gli autori omaggeranno una copia autografata del testo a tutti gli studenti del Master Massaggiatore Professionista dello Spettacolo e dei Grandi Eventi.

Come ogni anno non potevano mancare i ragazzi delle edizioni passate che si sono messi in evidenza per professionalità e qualità umane.

I tutor (Dott Nazzareno Bartolaccini, Sonia Campaniello, Katiuscia Faverio, Barbara Maio e Susanna Petruzzella).

Ma la vera grande novità sarà rappresentata dall’ambasciatrice del Dream Massage e del festival dei sogni,, Simona Puttolu, che oltre a presidiare presso il Grand hotel “Des Anglais”, sarà anche a bordo della Costa Smeralda, al largo di Sanremo.

Quest’anno la sinergia con l’azienda tricologica “Vitality’s” e l’azienda di cosmesi “Allegro Natura” porterà ancor più prestigio all’evento formativo.

A vestire i sogni e i meravigliosi operatori del Festival dei Sogni sarà “Magma Sport”, con a capo il Dottor Sole, che porterà a Sanremo le nuove linee di abbigliamento eleganti e confortevoli, nei minimi particolari.

Oramai una grande eccellenza italiana che veste società professionistiche e nazionali italiane.

Al festival dei sogni sono state aperte le porte del benessere festivaliero a due grandi eccellenze dell’osteopatia e della fisioterapia con il Polispecialistico di osteopatia “Atman Medical” di Nettuno della Dottoressa Tosi e il centro Reactiv di Lugano del Dottor Fornasari, eccellenza made in Switzerland.

La Svizzera sarà presente anche con una vecchia conoscenza del master e di Sanremo grazie alla presenza di Rosy Severo e il suo centro estetico di Lugano “Erresse Esthetique”.

Altra grande eccellenza mondiale sarà “dōTERRA” con i suoi oli essenziali rappresentati dall’esperienza del campo della salute e del benessere di aromi della terra di Marco e Sabrina Petrollini.

Se parliamo di sogni anche quest’anno non poteva mancare, come ormai dal 2020, chi i sogni li costruisce cioè “Aquaspecial” spa industry di Marco Gabbriellini.

Quest’anno gli operatori alloggeranno nella ridente Bordighera, in due location luxury da sogno presso “Villa Gaia” e “Uponente “spa resort e agriturismo.

Non resta che aspettare il taglio del nastro per vivere questo sogno sanremese chiamato “Dream Massage”.

(Veronica Caprio – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Recanati. Un uomo diventato donna ha sposato una donna diventata uomo: lei è una buona spanna più alta di lui

News salienti dall’Italia e dal mondo di lunedì ottobre 2023 selezonate da “Cronache Agenzia Giornalistica”.

Clamoroso

I clan criminali presenti a Roma sono settantacinque (dato della Direzione nazionale antimafia) [Grignetti, Sta].

In prima pagina

• Hamas e la Jihad Islamica hanno lanciato un’offensiva su larga scala contro lo Stato di Israele. Migliaia di razzi lanciati. Incursioni via terra. Centinaia di guerriglieri hanno sfondato la barriera che li teneva dentro. Morti, feriti, dispersi. Israele colto impreparato. A Gerusalemme il governo ha decretato lo stato di guerra
• Il mondo arabo anti-sionista in fermento. Si teme che gli Hezbollah possano aprire un nuovo fronte. In Libano dei facinorosi hanno costretto i militari italiani in missione di pace a passare sopra la bandiera israeliana
• Vertice straordinario alle Nazioni Unite, gli americani gireranno armi e munizioni a Israele, l’Iran è l’unico Paese che si congratula apertamente con Hamas
• Giorgia Meloni ha convocato una riunione di emergenza a palazzo Chigi. Le misure di sicurezza intorno alla sinagoghe sono state innalzate, stretta sulle associazioni filo-palestinesi
• La banca d’affari statunitense Citi ieri ha consigliato di restare «corti» sui Btp. Tradotto: non detenere debito italiano in portafoglio. Almeno per ora, data l’incertezza sulla Finanziaria
• Dopo due mesi di lavoro il Cnel ha pubblicato un documento in cui boccia il salario minimo
• Sabato l’immunologo Francesco Le Foche, massacrato di botte nel suo studio da un energumeno, è stato operato per la seconda volta
• Nel finesettimana sono venuti fuori altri due video: in uno si vede la giudice Iolanda Apostolico scagliarsi contro i poliziotti e urlare qualcosa di incomprensibile, nell’altro si vede la giudice scandire: «Siamo tutti antifascisti»
• Ieri ci sono state le elezioni locali in Baviera e in Assia. In entrambi i Länder sono stati riconfermati i partiti già al governo, Cdu e Csu. In entrambi Afd è il secondo partito
• Un forte terremoto di magnitudo 6.3 ha colpito l’Afghanistan occidentale
• A Frosinone un bambino di 15 mesi è finito in overdose dopo aver ingerito un pezzetto di hashish

• A Recanati sabato un uomo diventato donna ha sposato una donna diventata uomo. Lei è una buona spanna più alta di lui

• Il Milan in testa alla classifica. A Cagliari la Roma ha battuto i padroni di casa per 4 a 1, all’Olimpico la Lazio ha battuto l’Atalanta per 3 a 2. La Fiorentina ha vinto 3 a 1 al Maradona, ora è terza in classifica insieme alla Juve. Le altre partite: Frosinone Verona 2 a 1, Monza Salernitana 3 a 0.
• Verstappen è diventato campione del mondo di Formula 1 per la terza volta.
• È morto Luca Goldoni, giornalista, scrittore, specializzato nell’ironizzare sul malcostume degli italiani. Aveva 95 anni.
• Se ne è andato anche Pierfrancesco Pacini Battaglia, banchiere, definito dal pool di Mani Pulite «un gradino sotto Dio». Aveva 89 anni.

Titoli

Corriere della Sera: Israele, oltre 700 morti
la Repubblica: Il dramma degli ostaggi
La Stampa: Massacro in Israele
Il Sole 24 Ore: Israele, tank e jet / su Gaza. Lotta / totale ad Hamas
Il Messaggero: Caccia agli ostaggi
Il Giornale: La rabbia e l’orgoglio
Leggo: Israele in guerra, bombe su Gaza
Qn: Massacro e ricatto
Il Fatto: Hamas, strage degli innocenti / E Israele processa Natanyahu
Libero: Basta dare soldi alle belve di Gaza
La Verità: Il nuovo Olocausto
Il Mattino: Israele in guerra punta su Gaza
il Quotidiano del Sud: Il conflitto mondiale di civiltà
Domani: La rabbia d’Israele

IN TERZA PAGINA

Il maratoneta più veloce del mondo (Audisio)
Una scuola senza voti (Mascheroni)
Vajont, 60 anni dopo (Pasqualetto)
La pandemia è passata, i no-vax no (Fasano)

IN QUARTA PAGINA

LA GUERRA, SPIEGATA BENE.

A cosa mirano i jihadisti? Come risponderanno gli israeliani? Cosa significa in arabo Hamas? È vero che quando i miliziani hanno assaltato una caserma dentro c’erano solo donne in pigiama

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Digital detox

Sul limitare del bosco, nei prati che sovrastano il piccolo abitato di Malosco (Tn), mi incuriosisce un cartello realizzato in plastica trasparente. Riporta i simboli dei principali social media (Instagram, Facebook e Twitter) e la scritta “In Val di Non, nei luoghi più belli, il cellulare non prende. Ritorna ad apprezzarli con gli occhi, con il cuore e con la mente”. Quello che poteva essere un disagio è stato qui trasformato intelligentemente in un’opportunità, in un valore aggiunto a qualche giorno di riposo e di vacanza immersi nella natura. A fianco, un altro cartello indica cosa fare nel caso di incontro con un orso. Il rischio oggi è, per tutti, indubbiamente molto alto. Non quello di un faccia a faccia con un plantigrado, ma quello di vedere e di vivere sempre le cose attraverso la mediazione di un dispositivo elettronico (del suo schermo e della sua fotocamera) e di dover in tempo reale “condividere” con altri quello che si sta vedendo, facendo, perfino mangiando. Quasi che, se gli altri non lo sanno, la mia esperienza sia meno reale, il panorama meno bello, il mio pasto meno gustoso. E siamo sinceri, questo non è (solo) un problema dei giovani. Il cellulare, o sarebbe meglio dire lo smartphone, ovvero questo dispositivo elettronico che per sbaglio funge anche da telefono, ma che ci permette di scattare foto e realizzare filmati, ascoltare musica e guardare video, compiere pagamenti e altre operazioni bancarie, trovare la strada giusta, consultare il meteo, monitorare la nostra attività fisica e mantenere appunto in ogni momento attiva la nostra rete sociale attraverso i social e svariate app di messaggistica – incorporando così in un unico aggeggio le funzioni di telefono, macchina fotografica, cinepresa, sveglia, computer, TomTom e iPod (e chi se li ricorda più questi ultimi?), barometro e cardiofrequenzimetro… – è diventato per la maggior parte di noi una sorta di protesi, inseparabile e indispensabile. Tanto che quando non c’è rete, quando WhatsApp non funziona o addirittura quando è lo stesso telefono a non volerne sapere di accendersi (pare che moltissime persone non lo spengano mai neppure di notte), l’ansia e il panico si diffondono rapidamente, a tutte le età. Ma è proprio in quei luoghi e in quei momenti che puoi avere la grazia di riprendere contatto con la realtà, di renderti conto che il mondo esiste, gli altri esistono e perfino tu esisti, anche quando sei disconnesso e non raggiungibile; che i panorami si possono fissare nella mente e nel cuore; che il silenzio può diventare la più bella colonna sonora di un momento speciale. La buona notizia è che questa condizione può essere non solo il positivo effetto collaterale di un disservizio tecnologico, ma anche il frutto di una libera scelta. Gli esperti di comunicazione la chiamano “digital detox”, ovvero “disintossicazione digitale” e pare sia praticata da un numero crescente di persone di tutte le età che decidono per un periodo più o meno lungo (in genere un weekend o un’intera settimana di ferie) di spegnere del tutto o limitare al massimo l’utilizzo del telefono, del computer e di ogni altro dispositivo elettronico. E per non “cadere in tentazione” si può addirittura decidere di lasciarli a casa, comunicando, come si faceva un tempo, un proprio recapito in caso di autentiche emergenze. All’inizio potrà risultare difficile, ma i benefici, assicurano gli psicologi, saranno una maggior attenzione a ciò che ci circonda, meno ansia, miglior capacità di rilassarsi e più disponibilità nel vivere a pieno il rapporto con chi si ha vicino. E forse anche una maggiore facilità di “connessione” con Dio. Penso proprio valga la pena provare!

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Via Santagata è’ diventato parcheggio gratuito per turisti

Caserta. “ Via Santagata è’ diventato ormai un parcheggio per i turisti”’. Questa e’ la segnalazione che ogni giorno arriva alla nostra redazione da parte dei residenti che ogni qualvolta tornano a casa si trovano a “ giocare alla caccia al posto” per parcheggiare la proprio auto .

Procediamo con ordine .

Via Santagata si trova sulla Nazionale Appia in una traversa che dista pochi centinaia di metri da Piazza Carlo III e quindi dall’ entrata principale delle Reggia . Quasi tutti i giorni i turisti provenienti, in gran parte ,dall’ uscita autostradale di Caserta Nord lasciano la propria auto parcheggiata nella strada per intere giornate gratuitamente recando un danno enorme ai residenti che a quel punto non hanno nessuna possibilità’ di sostare  se non in divieto .

”E’ già’ accaduto più di una volta – ha dichiarato un nostro lettore- che la Polizia Municipale è’ intervenuta ed ha sanzionato e fatto rimovere dal carro attrezzi L’ auto di qualche residente che esasperato dal fatto che i posti utili erano occupati  L’ aveva lasciata in divieto di sosta”

È’ possibile che L’ amministrazione comunale non sia a conoscenza di tale , seria problematica?. Perché il Sindaco o chi per esso non interviene a tutela dei propri cittadini ?.

Caserta citta’ Turistica e poi permettiamo a chi arriva da fuori di sostare gratuitamente a pochi metri dal monumento a discapito dei nostri concittadini?. E’ senza dubbio un controsenso , i turisti dovrebbero aiutare a far girare L’ economia , dovrebbero portare ricchezza alle attività’ al comune alla città’ e invece spesso si limitano ad una striminzita visita al Palazzo Reale

Speriamo che il nostro articolo denuncia possa arrivare a chi di dovere e che lo stesso possa trovare tempestivamente una soluzione .

 

 

L’articolo Via Santagata è’ diventato parcheggio gratuito per turisti proviene da BelvedereNews.