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Politica, economia, giustizia

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Trani. Malasanità, donna perde una gamba per mancata diagnosi di ischemia: risarcita con 75.000 euro

Il Tribunale riconosce il danno da “perdita di chance”: l’ASL condannata a risarcire gli eredi con 75mila euro

Il Tribunale civile di Trani, giudice Milillo, ha condannato l’ASL BAT a versare un risarcimento pari a 75mila euro agli eredi di una donna di Andria che, nel 2018, subì l’amputazione dell’arto inferiore destro per una diagnosi tardiva di ischemia acuta. La sentenza rappresenta un importante precedente in tema di responsabilità sanitaria perché riconosce il danno da “perdita di chance terapeutiche”.

La vicenda ha avuto origine nel dicembre 2017, quando la donna, all’epoca 79enne, si rivolse al presidio ospedaliero di Andria, struttura sanitaria dell’ASL BAT, lamentando dolore all’arto inferiore destro. Nonostante la chiarezza e l’urgenza dei sintomi, non furono disposti gli esami diagnostici necessari e non fu individuata tempestivamente la causa del problema: un’ischemia acuta, una condizione grave che, se affrontata in tempo, avrebbe potuto evitare l’amputazione.

Il Tribunale, accogliendo l’impostazione sostenuta dagli avvocati Davide Di Marco di Scafati (Foro di Nocera Inferiore) e Gerardo Belcore (Foro di Nocera Inferiore), assistiti dalla consulenza medico-legale del prof. Nicola Maria Giorgio, ha riconosciuto la responsabilità dell’ASL BAT per la “perdita di chance”.

Si tratta di una figura giuridica autonoma rispetto al danno biologico, che consiste nella concreta possibilità – pur non certa – che la paziente avrebbe avuto di evitare la conseguenza irreversibile dell’amputazione, qualora fossero state seguite le linee guida diagnostiche e terapeutiche del caso.

La causa, avviata nel 2020 dagli eredi dopo il decesso della donna, avvenuto nel corso del procedimento, è risultata complessa e delicata sul piano probatorio. La capacità del team legale e medico-legale di individuare in corso di causa una domanda subordinata, ovvero la perdita di chance terapeutica, ha consentito di far emergere con chiarezza come una tempestiva diagnosi avrebbe offerto alla donna concrete possibilità di evitare l’amputazione e le drammatiche conseguenze che ne sono derivate.

«Questa sentenza è un segnale forte e positivo – commenta l’avv. Davide Di Marco – perché afferma un principio importante: la tutela della salute è un diritto che appartiene a tutti, indipendentemente dall’età o dalle condizioni personali. La perdita di chance rappresenta una evoluzione fondamentale nella giurisprudenza in tema di responsabilità sanitaria, perché consente di risarcire non solo il danno certo, ma anche la concreta possibilità perduta. È un riconoscimento di dignità per la paziente e per i suoi familiari che, dopo una lunga battaglia, vedono finalmente riconosciuto ciò che hanno sofferto».

La vicenda giudiziaria, conclusasi definitivamente nei primi mesi del 2025 con il pagamento delle prime tranche del risarcimento stabilito dal Tribunale, rappresenta un precedente significativo, specialmente nei casi in cui il nesso causale diretto tra negligenza medica e danno non sia di immediata dimostrazione.

Il risultato è infatti frutto di un lavoro approfondito, condotto sia sul piano legale che su quello medico-legale. Particolarmente determinante si è rivelato il ruolo della consulenza tecnico-scientifica del prof. Nicola Maria Giorgio, medico legale responsabile scientifico della società AP Risarcimento & Consulenza, struttura con sede principale a Scafati, attiva nel settore della responsabilità sanitaria e nella tutela medico-legale delle vittime di errori sanitari.

La decisione del Tribunale ha affermato anche l’importanza di garantire attenzione diagnostica e terapeutica a ogni paziente, indipendentemente da età o condizioni personali, superando pregiudizi o stereotipi sull’ineluttabilità di certi esiti in età avanzata.

«Questo risultato – conclude l’avvocato Di Marco – deve essere un incoraggiamento per chiunque si trovi ad affrontare casi di malasanità: nessuno deve sentirsi solo di fronte alla sofferenza, perché la legge può riconoscere e tutelare anche la speranza mancata, se reale e concretamente dimostrabile».

(Marco Pirollo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caiazzo. Bancomat chiude prima della banca: urge ‘legalizzare’ i pagamenti al parcheggio multipiani

Spettabilee redazione, nel segnalare quanto segue, vi invito cortesemente a evidenziare la perdurante stuazione di illegalità persistente fin dal primo giorno al parcheggio multipiani dove tuttora, nonostante la legge lo imponga da tempo, è impossibile effettuare pagamenti con bancomat, postamat o altra carta, invocando URGENTI provvedimenti, se non dal sindaco, altri amministratori e/o funzionari del comune, quanto meno dai vigili, che non possono girarsi sempre dall’altra parte, come sembra evincersi dalla persistente pubblicità e quant’altro visibile presso la ex sede del Decò, lungo la provinciale 336, ormai da tempo annessa dal Tribunale al patrimonio del Comune che, pertanto ora, in modo assolutamente illegale, fa la propaganda per lo stesso supermercato in palese danno di tutti gli altri esercizi commerciali che pagano regolarmente le tasse allo stesso comune.

Tornando al problema ora segnalato, ricordo che, dopo la decisione unilaterale della Banca di trasferirsi ad Alvignano dal 21 giugno, da qualche tempo sul bancomat campeggia un avviso, peraltro sgualcito, con il quale si informa l’utenza che lo stesso sportello automatico sarà definitivamente chiuso ancor prima, cioè da giovedì 19 giugno.

Decadono così, per l’utenza, anche le vaghe speranze di qualche interessamento da parte del comune per consentire la permanenza almeno del bancomat, magari presso la casa comunale, che anni addietro ha ospitato l’intera sede bancaria e quindi deve intendersi più che idonea alla bisogna.

Questo perché evidentemente o al sindaco non interessa o lo stesso si ritiene incapace di fronteggiare gli interessi della banca perché evidentemente sprovvisto di spalle forti, fuon di metafora, politici regionali e nazionali in grado di tutelare gli interessi della comunità caiatina, salvo poi approfittare di ogni possibile situazione per farsi propaganda, anticipando di qualche mese la prossima campagna elettorale.

Solo per inciso ricordo che, anni addietro, quando era sindaco Sorbo, Caiazzo ottenne anche una seconda banca, grazie all’astuzia di quella amministrazione, composta non solo di “portavoti”, come di consueto, ma anche di uomini volti al solo interesse della colettività: uno per tutti il compianto Geppino Campana, il quale, come poi appreso, inserì nella convenzione con l’istituto di credito che si sarebbe aggiudicato il servizio di tesoreria comunale la clausola che lo stesso avrebbe dovuto avere anche uno sportello locale.

Espediente poi emulato nella vicina Limatola, dove, però, almeno lo sportello Bancomat è rimasto.

Così, dopo l’aggiudicazione, l’allora Banca di Ancona aprì lo sportello poi denominato UBI, ultimamente  confluito nella banca residua, che dal 21 giugno sarà annessa alla sede di Alvignano, città evidentemente ritenuta più attiva dell’attuale Caiazzo, che continua a perdere colpi a beneficio di questo o quel comune, ma sempre in danno della comunità caiatina.

Ad abundantiam si precisa che altrove, anche nel comprensorio, alla mancanza di banche si è ovviato favorendo l’arrivo di qualche banca privata, comunque utile per le quotidiane esigenze dei contribuenti.

In difetto di tutto questo, ovvero nel disinteresse generale, cioè non solo del sindaco ma anche degli altri amministratori comunali ed esponenti dei VARI PARTITI POLITICI, ora s’impone l’urgente ripristino della legalità finora violata al parcheggio multipiano, consistente nell’abilitazone del pagamento anche tramite ogni carta di credito/debito, bancaria o postale, come cioè la legge prevede per QUALUNQUE pagamento, perfino di un caffè.

Faccio presente che al riguardo non ha alcuna rilevanza se qualche parchimetro esterno ne fosse dotato: l’utenza del mutipiano infatti prevede una diversa modalità di pagamento e lo stesso pagamento mensile per gli abbonati.

Faccio presente che in difetto, come spiegatomi da un legale, non consentire l’uscita dal parcheggio di chiunque fosse impossibilitato al pagamento per altrui problemi, equivarrebbe al sequestro di persona.

(Lettera Aperta – Archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

Casal di Principe. Bene confiscato assegnato alla Pro Loco su donazione di un imprenditore

La cultura della legalità si costruisce anche con gesti concreti.

In un territorio che ha fatto della rinascita la propria missione, ogni gesto concreto diventa simbolo di un futuro possibile.

È in quest’ottica che si inserisce la donazione della cucina professionale, destinata al bene confiscato alla criminalità organizzata e affidato alla Pro Loco di Casal di Principe.

A compiere il gesto è stato l’imprenditore Angelo Martino, titolare del noto ristorante “Al 53” di piazza Dante a Napoli, figura attenta ai temi della responsabilità sociale.

La cucina donata rappresenta un elemento essenziale per avviare attività che daranno nuova linfa al bene confiscato: eventi enogastronomici, laboratori didattici, show cooking, percorsi di inclusione e iniziative aperte alla cittadinanza.

Il presidente e il direttivo della Pro Loco hanno espresso profonda gratitudine per il dono, definendolo “un atto concreto di sostegno alla cultura della legalità e alla valorizzazione dei beni comuni”.

Un gesto che va oltre il valore materiale, perché dimostra come il mondo imprenditoriale possa essere protagonista di una trasformazione sociale, accompagnando i percorsi di rigenerazione dei territori più fragili.

La cultura della legalità – dichiara Luigi Corvino, Presidente della Pro Loco – si costruisce ogni giorno, anche attraverso gesti come questo, che restituiscono dignità ai luoghi e fiducia alle comunità. La cucina donata da Angelo Martino sarà il cuore pulsante di tante iniziative che coinvolgeranno giovani, famiglie e operatori culturali”.

La Pro Loco di Casal di Principe rinnova così il proprio impegno nella restituzione alla collettività dei beni confiscati, trasformandoli in presidi di cittadinanza attiva, memoria e speranza. Con il contributo di chi crede in un Sud che cambia davvero.

(Lucia Cerullo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore) 

Marcianise. Commissariato PS, nuova sede: i chiarimenti del competente assessore Farro

Nota dell’Assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica Stefano Farro

In merito al progetto della futura sede del Commissariato di P.S. di intervenire per chiarire alcune affermazioni basate su considerazioni non supportate da informazioni documentali, al fine di fornire un quadro corretto e completo, senza entrare in polemica.

1. Classe d’uso dell’edificio e verifica sismica:

Circa la classificazione dell’edificio, si evidenzia che, non trattandosi di un intervento strategico né di un edificio con funzioni operative in caso di emergenza, si può attribuire ragionevolmente la classe d’uso II, come attestato formalmente dal Servizio Tecnico Logistico e Patrimoniale della Polizia di Stato.

Tale inquadramento, perfettamente conforme alle NTC 2018, non comporta l’obbligo di redazione di una verifica di vulnerabilità sismica, in quanto non vi è né incremento della classe d’uso né variazione significativa dei carichi strutturali esistenti. Ogni diversa interpretazione non trova riscontro nella normativa vigente.

2. Ristrutturazione e interventi previsti:

Il progetto non comporta aumenti rilevanti dei carichi verticali, né modifiche significative alla struttura portante tali da rientrare tra i casi previsti per la verifica obbligatoria della sicurezza strutturale ai sensi delle Norme Tecniche per le Costruzioni. Eventuali future opere accessorie (es. tettoie, archivi, eccetera) saranno oggetto di valutazione tecnica e autorizzazione secondo quanto previsto dalle normative vigenti, comprese quelle strutturali e geotecniche.

(Francesca Cicchella – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore) 

Caserta. 12 nuovi agenti di Polizia per rafforzare la sicurezza, Piccerillo (Lega): ‘segnale concreto di attenzione’

Grazie al Governo di centrodestra, arrivano nuovi rinforzi per le forze dell’ordine nella provincia di Caserta: 12 agenti che contribuiranno a rendere più efficace il controllo del territorio, rispondendo alle richieste di maggiore presenza e sicurezza da parte dei cittadini.

Un intervento importante che conferma la volontà di rafforzare la rete della legalità in un’area che chiede attenzione e protezione. Le nuove unità saranno impiegate nelle sedi operative di Caserta, Santa Maria Capua Vetere, nella Polizia Stradale, nella Postale e negli uffici tecnici, con l’obiettivo di aumentare la capacità di azione e di prevenzione.

È un segnale chiaro: la sicurezza non è più solo una promessa, ma un’azione concreta. La Lega continuerà a sostenere con determinazione le forze dell’ordine, portando avanti un impegno costante per dotarle di uomini, strumenti e risorse adeguate.

Continueremo a difendere la sicurezza come bene imprescindibile per la crescita e il benessere della nostra comunità”. Lo ha dichiarato il Consigliere regionale della Lega, Antonella Piccerillo.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Pollena Trocchia. Cimitero comunale, ampliamento al rush: pubblico sorteggio il 24 luglio

Il Consiglio comunale all’unanimità ha fissato un periodo di tempo entro cui terminare le assegnazioni.
«Chi prova oggi a intestarsi i meriti dell’individuazione di un termine per la consegna dei loculi in corso di realizzazione al cimitero comunale di Pollena Trocchia, o ancor peggio, la ripresa dei lavori di ampliamento del sito, non racconta la verità».
Così Carlo Esposito, sindaco del paese vesuviano, commenta l’esito del consiglio comunale monotematico sull’ampliamento del cimitero cittadino.
«Già prima della riunione della pubblica assise locale, e precisamente dal 4 giugno, i lavori di ultimazione dell’opera pubblica erano ripresi. Sabato scorso, inoltre, tutti i partecipanti al bando per la concessione di loculi, ossarietti e suoli per cappelle hanno potuto visionare direttamente presso l’area cantiere l’avanzamento dei lavori, ricevendo chiarimenti e risposte dal sottoscritto e dal direttore dei lavori in un fondamentale momento di trasparenza e partecipazione» ha spiegato il primo cittadino di Pollena Trocchia, che ieri sera in consiglio comunale ha ribadito questi passaggi.
«A testimonianza della nostra volontà di chiudere nel giro delle prossime settimane il capitolo ampliamento cimitero avevamo già indicato – ha proseguito la fascia tricolore di Pollena Trocchia – la data del sorteggio pubblico delle concessioni: il 24 luglio. Ora, così come votato all’unanimità da tutti i gruppi consiliari presenti in consiglio comunale, l’ulteriore impegno a far sì che gli uffici concretizzino le assegnazioni entro il prossimo 8 agosto».
Una data, questa, che deriva dalla modifica proposta dal presidente del consiglio comunale Pasquale Busiello su richiesta congiunta e firmata dai tre capigruppo della datazione inizialmente proposta dalla minoranza in consiglio comunale, modifica che ha ottenuto l’unanimità dei voti della pubblica assise.
«Se, come dai banchi della minoranza si vuole far credere, bastasse chiedere la convocazione di un consiglio comunale e proporre una data per portare a compimento opere pubbliche, tutto sarebbe più facile, ma ovviamente non è così. Solo il duro lavoro e l’assiduo impegno pagano, anche quando sono dispiegati senza la luce dei riflettori» ha concluso il sindaco Esposito.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Volla (NA). Elezioni comunali, Silvestro: FI è tornata a presentarsi con il proprio simbolo

Un risultato politico importante, che conferma il lavoro di radicamento e ricostruzione che stiamo portando avanti in tutta la provincia di Napoli, in linea con il percorso nazionale del partito.
Al primo turno la nostra lista ha sfiorato il 10%, e al ballottaggio il nostro candidato ha raccolto quasi 5.000 preferenze: numeri che testimoniano la credibilità della proposta e la forza del simbolo“.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Francesco Silvestro. “La candidatura di Lino Donato è nata da questa visione: una persona libera, fuori dalle vecchie logiche locali. Abbiamo scelto un progetto pulito e coerente, senza alleanze forzate né scorciatoie. Una strada più difficile, ma autentica. A volte non basta un’elezione per cambiare le cose, ma il seme è stato piantato. Forza Italia continuerà a lavorare valorizzando persone serie e competenti, per costruire una classe dirigente all’altezza delle sfide della Campania. La politica vera richiede tempo, ascolto, visione. Noi siamo qui per questo“, conclude Silvestro.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caiazzo. Basket, squadra in serie B ma strutture comunali inadeguate: interviene l’ex assessore Ponsillo

Spettabile redazione, in segiuto al grande successo ottenuto dalla squadra di Basket “Step Back” Caiazzo con il passaggio in serie B intervengo per segnalare che sono pochissima cosa i complimenti fatti tramite Facebook dal sindaco, che invece avrebbe dovuto da subito preoccuparsi per assicurare alla squadra tutto il sostegno possibile dall’amministrazione, che pure di soldi ne spreca tanti, non solo a livello ecomomico ma anche e  suprattutto per assicurare allo “Step Back” Caiazzo strutture sportive idonee al affrontare il campionato e quindi il cimento con le altre squadre di Serie B.

Per fortuna lo ha fatto l’ex assessore Luigi Ponsillo con un post attraverso il quale, sempre su facebook, si rivolge direttamente all’assessore allo sport, segnalando una grossa opportunità da non lasciarsi sfuggire con poche ma eloquenti parole e lo stralcio di un bando “Comune di Caiazzo: Assessore allo sport questa opportunità sta per scadere!“.

Già, perché, come spiegato da un esperto, “La struttura attuale non è idonea, per renderla idonea serve il parquet, zona tifosi ospiti e locali e inoltre occorre adeguare le dimensioni del rettangolo di gioco“.

Il bando sport e periferie prevede l’adeguamento di strutture già esistenti ma chiaramente non si riuscirà per questo anno, sempre ché non si registrerà un forte interesse della politica verso lo sport tanto più che la serie B rappresenta una grossa opportunità di visibilità per Caiazzo.

Per la cronaca, analogo bando era stato emanato anche per gli anni passati ma allora, in difetto di grosse prospettive per una compagine locale, si poteva pure tollerare che i preposti comunali “sonnecchiassero”, sebbene avrebbero potuto (e ancora potrebbero) sfruttare i fondi ottenibili anche per altre esigenze utili alla collettività.

Sarebbe quindi un errore e peccato gravissimo indugiare anziché prodigarsi con ogni possibile mezzo per accedere alle grosse potenzialità previste dal bando pubblico, lavorando a più non posso nel poco tempo residuo, dopo di che non resterebbe che mangiarsi le mani facendo “mea culpa”.

Il sollecito del Professore Ponsillo  tende anche a questo, va ben oltre i banali complimenti fatti dal sindaco, giacché senza idonei e urgenti correttivi l’anno prossimo la squadra sarebbe senza campo, dovrà cercarne uno in prestito e giocare praticamente sempre in trasferta, non potendo competere equamente con i vari antagonisti.

(Lettera Aperta – Archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

Arpaise (BN) in controtendenza nazionale: grande maturità dei cittadini per i Referendum

Ad Arpaise i cittadini in occasione del referendum con i quesiti sul lavoro e la cittadinanza, hanno dimostrato una grande maturità, di scegliere e valutare l’importanza della partecipazione al voto.

Il risultato tra i più alti in assoluto in termini di percentuale dimostra come, quando informati in maniera democratica e trasparente, scelgono il voto come lo strumento più importante per esprimersi.

La partecipazione è arrivata ad un soffio dal quorum che rappresenta un ingiustizia rispetto ad altre scelte elettorali, che permettono di avere risultati con percentuali molto più basse.

C’è stato un lavoro capillare dei referendari e i cittadini di Arpaise hanno saputo dimostrare distanza da altri tipi di problematiche e di scegliere quello che era più giusto, soprattutto a favore dei più giovani, a favore dei precari, di quelli che rischiano tutti i giorni di essere licenziati senza giusta causa e di avere gli strumenti normativi per avere un reintegro o un indennizzo.

Hanno saputo guardare senza pregiudizi al diritto di tanti giovani, figli di extracomunitari, che sono nati, vanno a scuola, frequentano i nostri ragazzi e non hanno il diritto di essere cittadini in un tempo più adeguato, cinque anni al posto di dieci, mentre il mondo cammina a un’alta velocità.

Naturalmente il risultato nazionale non è purtroppo quello più alto della nostra piccola comunità, ma in ogni caso è la base per pretendere delle leggi più giuste dal parlamento, così dichiara la Professoressa Filomena Laudato di Arpaise, Rappresentante di Lista per il Si del Comitato Referendario Provinciale, in un intervista a Giovanni Russo.

Il risultato finale rispetto ai singoli quesiti, si può dire che i quattro in relazione al lavoro hanno raggiunto percentuali alte, tra 90 e 92%, il quinto invece vede il 65% di si e il 35 % di no.

(Giovanni Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore) 

Baronissi (SA). ‘AttivaMente’, la Sindaca Anna Petta: ‘al via il centro estivo per bambini da 4 a 11 anni’

La Sindaca Anna Petta: “Al via martedì le pre-iscrizioni al centro estivo promosso dal Comune, pensato per offrire ai più piccoli un percorso educativo e ricreativo tra gioco, natura e scoperta. Attività dal 23 giugno all’8 agosto presso la Scuola Donato Cosimato”.

Partono martedì, presso il Comune di Baronissi le pre-iscrizioni per “AttivaMente 2025”, il nuovo progetto estivo rivolto a bambine e bambini di età compresa tra i 4 e gli 11 anni, residenti nel territorio comunale.

Si tratta di un’iniziativa che unisce educazione e divertimento, finalizzata a promuovere, durante i mesi estivi, un’esperienza coinvolgente e stimolante per i più piccoli, in un contesto sicuro e accogliente.

Il progetto si svolgerà dal 23 giugno all’8 agosto presso la Scuola “Donato Cosimato” in Via Unità d’Italia, con un’organizzazione settimanale che prevede la partecipazione di un massimo di 50 bambini per volta.

È possibile pre-iscriversi anche per una o più settimane, ma, per garantire la continuità e il miglior svolgimento delle attività, sarà data priorità a chi richiede la pre-iscrizione per l’intero periodo.

Il centro estivo “AttivaMente 2025” nasce con l’intento di offrire ai bambini un’occasione di crescita personale attraverso attività educative, ludiche e creative, studiate per sviluppare competenze trasversali e favorire la socializzazione, l’inclusione e il benessere psicofisico.

Il programma è stato ideato con cura per stimolare la curiosità e valorizzare le inclinazioni di ogni bambino: teatro, pittura, disegno, laboratori di ceramica, cinema, sport, giochi all’aria aperta, attività multisensoriali e percorsi di neuropsicomotricità si alterneranno in un calendario ricco e dinamico.

A rendere ancora più speciali le giornate saranno le escursioni nella natura e le sessioni di ippoterapia, pensate per rafforzare il legame con l’ambiente e offrire momenti di contatto diretto con il mondo animale, in un clima di rispetto, empatia e scoperta.

Con AttivaMente 2025 – ha dichiarato la Sindaca di Baronissi, Anna Petta – vogliamo offrire ai nostri bambini una proposta educativa di qualità, che sappia coniugare apprendimento e svago, crescita personale e relazioni significative.

È una novità che l’amministrazione ha fortemente voluto e che rappresenta una delle azioni concrete con cui intendiamo accompagnare le famiglie nel percorso educativo dei loro figli, anche durante il periodo estivo, con il coinvolgimento di tante realtà associative del territorio che cureranno i vari laboratori.

Offrire loro un luogo sicuro, pieno di stimoli e di opportunità, significa costruire le basi di una comunità più consapevole, unita e orientata al futuro.

Come Ente abbiamo previsto un supporto finanziario importante per la realizzazione dell’iniziativa, per sostenere le famiglie e limitare la quota di compartecipazione degli utenti».

A queste parole si unisce l’Assessora alle Politiche Sociali, Maria Chiara Barrella, che sottolinea: «Siamo particolarmente orgogliosi di un progetto che riflette l’impegno costante dell’amministrazione verso l’infanzia.

Le attività previste permetteranno ai bambini di mettersi in gioco in tante forme: potranno essere piccoli attori, scienziati curiosi, giovani atleti o artisti in erba.

Ognuno avrà l’opportunità di esplorare se stesso e il mondo che lo circonda in modo creativo e costruttivo.

Invitiamo le famiglie a cogliere questa opportunità e a presentare la domanda di partecipazione: investire oggi nei più piccoli significa garantire domani cittadini più felici, solidali e preparati”.

Le pre-iscrizioni saranno aperte a partire da domani, martedì 10 giugno. Si potrà presentare il modello di domanda di pre-iscrizione (scaricabile dal sito internet del Comune di Baronissi) esclusivamente a mano presso l’Ufficio Informagiovani, situato al piano terra della Casa Comunale, entro e non oltre le ore 12:00 del 16 giugno 2025.

L’ammissione al progetto sarà comunicata dagli uffici comunali tramite e-mail, utilizzando l’indirizzo indicato nel modulo di pre-iscrizione.

La graduatoria sarà stilata in base all’ordine cronologico di arrivo delle domande. In caso di ammissione, il pagamento della quota di compartecipazione dovrà essere effettuato entro le ore 12:00 del 20 giugno 2025; il mancato versamento entro i termini previsti comporterà l’esclusione dal progetto.

Il pagamento potrà essere effettuato online collegandosi al sito del Comune di Baronissi, cliccando sul banner “PagoPA/Pagamento Spontaneo” e selezionando il servizio “Centro estivo”, oppure direttamente presso l’Ufficio Informagiovani con pagamento tramite POS.

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Campania. Chiusura Punti nascita, Cangiano (FdI): De Luca mistifica e ignora le vere criticità sanitarie

«In merito alla chiusura dei Punti Nascita, il governatore De Luca continua a fare pura speculazione politica. E, a giudicare dalle sue affermazioni dichiarazioni, sembra anche vittima di gravi fraintendimenti.
Alla sua richiesta di uscire dal Piano di Rientro, il Ministero della Salute ha risposto evidenziando numerose criticità ancora irrisolte dalla Regione Campania, senza mai indicare i Punti Nascita da chiudere, come falsamente afferma De Luca.
I tavoli tecnici hanno semplicemente ribadito che la Regione dovrà chiudere il 50% dei Punti Nascita sotto standard, lasciando a Palazzo Santa Lucia la scelta, secondo i criteri stabiliti dal Decreto Balduzzi — guarda caso voluto dal PD, lo stesso partito del governatore.
La Regione ha già beneficiato in passato di deroghe per strutture sub-standard in zone disagiate, che non rientrano nel piano di razionalizzazione. Sorprende, però, che De Luca si soffermi solo sui Punti Nascita, ignorando altre gravi lacune del sistema sanitario campano: assistenza residenziale per over 75 inadeguata, centri di senologia sotto soglia, screening oncologici ben al di sotto dei target nazionali.
Ammettere i propri fallimenti richiede onestà e umiltà. De Luca, invece, preferisce mistificare per salvare la faccia».
Lo dichiara Gimmi Cangiano, deputato campano di Fratelli d’Italia.
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Tumore non diagnosticato, morto 14enne: la famiglia porta lo Stato alla Corte Europea dei Diritti umani

Lo annuncia lo Studio Associati Maior: “Violati i diritti alla vita e a un processo equo”.

È stato formalmente inviato lunedì alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, tramite Corriere Espresso, il ricorso presentato dalla famiglia di Carmine P., il ragazzo di 14 anni deceduto per un tumore mai diagnosticato in tempo.

Il ricorso, che supera le 4.000 pagine tra atti e allegati, è stato redatto dallo Studio Associati Maior, rappresentato dagli avvocati Michele Francesco Sorrentino, Pierlorenzo Catalan e Filippo Castaldo, con il supporto tecnico del medico legale Dott. Marcello Lorello.

I familiari citano in giudizio lo Stato Italiano per la grave archiviazione delle indagini sui sanitari che ebbero in cura il giovane, dei quali solo uno è stato ritenuto responsabile, nonostante le evidenti omissioni diagnostiche e terapeutiche da parte di più professionisti.

La famiglia sostiene che vi sia stata una responsabilità medica collettiva nell’omessa diagnosi tempestiva e nella mancata asportazione del tumore. Il ricorso denuncia la violazione degli articoli 2, 6 e 13 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, in relazione al diritto alla vita, al diritto a un processo equo e al diritto a un ricorso effettivo.

Particolarmente grave la circostanza che il giudice che ha disposto l’archiviazione non fosse territorialmente competente, in violazione del principio del giudice naturale precostituito per legge.

L’archiviazione, inoltre, si è basata su valutazioni non equilibrate, privilegiando le perizie disposte dal Pubblico Ministero, senza possibilità di ricorso in Cassazione, anche a fronte di reati gravissimi.

Lo Studio Maior ha quindi richiesto alla Corte di condannare lo Stato Italiano, stabilendo un equo risarcimento per la mancata tutela giurisdizionale e l’adozione di misure individuali e generali, inclusa la possibile riapertura del procedimento penale.

La morte di Carmine non può restare senza giustizia – dichiarano i legali –. Se in Italia non è stato possibile ottenere un processo equo, sarà Strasburgo a doverlo garantire”.

(Nicola Arpaia – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Da Alvignano a Caserta. Elezioni provinciali, Angelo Di Costanzo: depositata la candidatura quale presidente

Angelo Di Costanzo, sindaco di Alvignano, ha formalmente presentato la sua candidatura alla presidenza della Provincia di Caserta.
La candidatura di Di Costanzo è il frutto di una importante sintesi fra i sindaci dell’area casertana che si riconoscono in una coalizione che ha un modo di fare politica con la P maiuscola, inclusivo e fondato sulla condivisione delle scelte.
Una scelta che nasce da un profondo senso di responsabilità verso il territorio di Terra di Lavoro e dalla consapevolezza che, in un momento particolarmente delicato per l’Ente provinciale, sia necessario garantire una guida stabile, concreta e capace di affrontare con decisione le sfide che attendono la Provincia di Caserta.
È da qui che vuol ripartire l’ingegnere di Alvignano Angelo Di Costanzo: dal confronto vero con i territori, dagli amministratori, dalle comunità, per costruire una Provincia più vicina ai cittadini e alle amministrazioni, più autorevole e all’altezza degli obiettivi futuri.
Nei prossimi giorni Di Costanzo presenterà a tutti gli amministratori dei comuni della provincia le priorità programmatiche attraverso un confronto diretto e chiaro condividendo la sua visione di territorio.
A noi di “Oggi Chest’è” risulta che un’attenzione particolare sarà data a temi importanti come strade e viabilità, scuole ed edilizia scolastica, pianificazione territoriale, ambiente, turismo e cultura.
Perché migliorare la percorribilità del territorio, puntare a un maggior decoro degli spazi pubblici e rendere i plessi scolastici più accessibili e moderni, sono alcune delle importanti sfide future.
Tutto ciò con la convinzione che Caserta e la sua Provincia meritano progettualità serie, visione e competenza che da sempre hanno contraddistinto un politico di razza come Di Costanzo.
(Mimmo Iodice –  News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore) 

Caiazzo. Monte Carmignano: intesa per il recupero della masseria integrata nella ‘Festa della Musica’

Nuovo evento molteplice, perché teso a promuovere la cultura musicale ma anche l’intesa fra Comune e Sovrintendenza per il recupero dell’ormai cadente masseria di Monte Carmignano, a quanto reso noto  dal sindaco Stefano Giaquinto

“ Presentazione accordo “Masseria di Monte Carmignano“.
La Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Caiazzo, aderisce alla #Festa #della #Musica, proponendo una significativa iniziativa con l’obiettivo di mettere in risalto, attraverso il linguaggio musicale e documentale, le peculiarità della storia, della tutela e della valorizzazione della cittadina ai piedi del Monte Grande.
Un’occasione per presentare l’accordo di collaborazione tra i due Enti per il recupero, ai sensi dell’articolo 15 della Legge n. 241 del 1990, della #Masseria di #Monte #Carmignano, teatro dell’eccidio nazista del 13 ottobre 1943, sottoposto a vincolo dalla Sabap, giusto D.M. 23 dicembre 2004 n. 57, emesso ai sensi del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.
La Soprintendenza, responsabile della salvaguardia del patrimonio storico, artistico e paesaggistico, ha inserito ed ottenuto, con la Programmazione Triennale – Annualità 2025, giusto DM 37 del 31 gennaio 2025, un finanziamento per il recupero dei luoghi e per preservare la testimonianza tangibile della strage, mentre il Comune, in qualità di Ente proprietario, ha disposto un progetto tecnico-architettonico di livello definitivo ed esecutivo, con il supporto dell’Ambasciata tedesca in Italia, in virtù del consolidato e quasi trentennale gemellaggio con Ochtendung, comune della Renania-Palatinato.
A partire dalle ore 11, nell’aula consiliare del Comune di Caiazzo, saluteranno i presenti il sindaco Stefano Giaquinto e il Console della Repubblica Federale Tedesca Stefano Ducceschi, con conclusioni affidate al Soprintendente Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento Mariano Nuzzo.
Nel corso dei lavori saranno illustrati i dettagli del protocollo, teso a promuovere lo sviluppo della cultura e il ripristino dell’integrità della Masseria, nel rispetto dei suoi elementi strutturali, architettonici e artistici, favorendone la pubblica fruizione.
L’evento è stato inserito nelle celebrazioni della Festa della Musica poiché la melodia da sempre ravviva e stimola il ricordo storico, evocandone l’impatto emotivo e sottolineando al contempo la traumaticità del tragico evento, considerato il più grave tra i dieci episodi di violenza avvenuti tra il 2 e il 13 ottobre 1943 nella zona.
Il tema della trentunesima edizione, organizzata da AIPFM – Festa della Musica Italia e promossa dal Ministero della Cultura, con coordinamento a cura della Direzione Generale Musei, Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale, è: “I mestieri della musica”, per valorizzare le professioni, i lavori artigianali, i mestieri scomparsi, le innovazioni, i documenti e le testimonianze orali o scritte, raccolti in un unico diversificato contenitore per la diffusione della conoscenza.
Al termine dell’evento e della sottoscrizione in situ, è previsto un momento musicale con trio d’archi: Domenico Ventrone (violino), Angela Musco (viola) e Luigi Varallo (violoncello) proporranno melodie a tema, inerenti la lotta per i diritti civili, contro le discriminazioni o le varie forme di violenza, un inno alla pace e alla fratellanza.
Il Soprintendente Mariano Nuzzo ha dichiarato: “Attraverso questo accordo e la musica veicoliamo tasselli importanti della nostra storia, esperienze di persone, per garantire e tramandare a tutti un patrimonio sociale e culturale che non andrà mai perduto.
La nostra sfida è quella di salvaguardare i beni culturali materiali e immateriali, una memoria da custodire e un’eredità da tramandare dal punto di vista emozionale, fisico e valoriale.
Perchè… la capacità di restituire il passato dipende in primis dalla coscienza.
Caserta – Caiazzo 9 giugno 2025.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Italia concentrata sull’addio a Spalletti: così distratta da provocare il clamoroso ‘flop’ referendario?!

Si, mi viene da ridere. Ma è un riso amaro.

L’argomento di oggi che spopola sui social ma anche sui media ad alto ascolto è l’esonero di mister Spalletti dopo la disastrosa sconfitta della modesta nazionale contro il gigante norvegese.

E rido amaramente perché anche quando l’arma di distrazione di massa è spuntata ancora funziona alla grande.

Così passano in sordina i problemi veri del Paese, quelli che abbiamo tutti, e quelli Mondiali, che interessano tutti.

Ma tutti chi? Un Popolo che non esercita i propri diritti e che delega in bianco sui propri bisogni non è un popolo.

È un miscuglio di individualità che sperano di farla franca e non si arrende nemmeno di fronte alla evidenza giornaliera.

È il popolo dei prestiti per andare in vacanza, per l’auto potente e la TV di ultima generazione, che vive in un sogno non capendo che è un incubo.

Viva l’Italia. Ma quando si riuscirà a fare gli italiani?

165 anni mi sembrano tantini. È evidente che c’è qualcosa che non va.

(Michele Russo – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

Varcaturo (NA). Giovane ucciso sulla spiaggia, Cangiano (FdI): ‘occorre agire contro disagio sociale, culturale e generazionale’

«L’estate sulle spiagge campane inizia con un gravissimo episodio di sangue che scuote la tranquillità di una giornata di sole e di mare.
A Varcaturo un giovane di 18 anni è stato ucciso a coltellate da un suo coetaneo.
Le ragioni del gesto, che pare siano legate a dissapori pregressi, sono ancora sconosciute e al vaglio degli inquirenti.
Ma a prescindere da ogni futile motivo, è inconcepibile che un giovane ragazzo esca di casa armato di coltello e che con quel coltello decide volontariamente di porre fine alla vita di un altro giovanissimo.
Nel pieno di quell’età che dovrebbe essere caratterizzata dal desiderio di vivere la vita, immaginando con un pizzico di paura il futuro ancora da costruire, ci troviamo oggi a raccontare invece un destino che vede due vite spezzate e due famiglie distrutte.
Non è possibile. Non è concepibile. Troppe ancora sono quelle realtà territoriali in cui il disagio sociale e culturale è più forte della curiosità di vedere cosa ha in serbo la vita. 
Il Governo in questi mesi ha messo in campo tanti provvedimenti per contrastare questa tendenza e per restituire speranza e fiducia a chi magari non ha mai avuto la possibilità di guardare oltre.
Ma evidentemente c’è bisogno di fare altro, di fare di più e di farlo in fretta. Siamo stanchi di piangere giovani vite e di assistere inermi ad una escalation di violenza che non ci appartiene.
Urge una seria riflessione che non può e non deve lasciarci indifferenti. E credo che nessuno di noi, a prescindere dai ruoli e dai posizionamenti, possa tirarsi indietro».
Lo dichiara l’On Gimmi Cangiano, deputato Campano e Presidente Provinciale di FdI Caserta.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)