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Ruviano. Tragedia sfiorata nella scuola comunale difforme: tutto ‘normale’ anche per i Carabinieri?

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Riceviamo e pubblichiamo: Sono la mamma di una bambina che frequenta la scuola primaria di Caiazzo ma segnalo qualcosa di clamoroso che si è verificato nel plesso scolastico comprensivo di Ruviano dove invece, per comodità, una mia conoscente che risiede quasi a metà strada, ha iscritto la propria bambina.

Ebbene devo segnalare che venerdì scorso, mentre i bambini erano in classe, all’improvviso dal soffitto si è distaccata una pesante plafoniera dell’illuminazione che solo per fortuna ha solo sfiorato la bambina, frantumandosi accanto alla stessa.

Immaginabile il panico dei bambini e la paura di tutti, prima che l’insegnante avvertisse la dirigente che, dopo aver disposto l’immediata evacuazione dell’aula, ha prontamente allertato il Comune e, se non lo ha fatto qualcuna delle mamme accorse a riprendere i propri bambini appena si è diffusa la notizia, gli stessi Carabinieri, che evidentemente avranno pure verbalizzato il tutto.

L’indomani, mentre si svolgevano normalmente le lezioni, come se nulla fosse accaduto, la solita ditta è intervenuta per assicurare più fermamente tutte le plafoniere del plesso, facendo spostare i bambini nei corridoi o in un’altra aula, dopo di che, a quanto pare, tutto è finito nell’oblio.

Anzi no perché, come per incanto, nei bagni dei bambini sono comparsi degli asciugamano elettrici, chissà se installati dalla stessa ditta, in nero o nel rispetto della legge sulla prevenzione, in particolare negli ambienti scolastici inferiori.

Qualcuno, intanto, avrebbe anche invitato i genitori a non dire niente a nessuno, altrimenti si rischiava a chiusura della scuola, con grosso danno per i bambini e per gli stessi genitori che, dovendoli tenere a casa, avrebbero avuto problemi anche per andare al lavoro.

SI vocifera addirittura che i lavori fatti dalla ditta, evidentemente compiacente, non sarebbero stati fatti risultare, cioè effettuati abusivamente, senza alcun conforme incarico e quindi senza pagamento né tampoco certificazione, anche se obbligatoria per legge sulla prevenzione e sicurezza.

Sicurezza e prevenzione che per la verità sarebbero insussistenti e neanche certificabili, a quanto appreso da un’amica dell’amica, in difetto di infissi anti panico dove non è possibile sostituirli, salvo a creare danni maggiori, per assoluta mancanza di spazio.

Spazio che peraltro rappresenta un “optional” impossibile per i bambini anche se per farli stare meno stretti, hanno fatto togliere anche armadi e scaffali dalle pareti ma, ciò nonostante, lo spazio “pro capite” sarebbe di molto inferiore al limite minimo previsto dalla legge per le strutture scolastiche.

Struttura scolastica, come tutti sanno, frettolosamente ricavata per concedere (o regalare?!?) agli stessi Carabinieri il grosso e confortevole edificio appositamente realizzato con ingenti fondi pubblici mentre i bambini sono costretti a convivere con il pericolo.

Anzi con “i” pericoli, considerato che qualche tempo fa la finestra di un’aula al piano superiore si staccò dalla cornice restando in bilico finché fortunatamente non riuscirono a fermarla in qualche modo, per poi farla sistemare, a quanto pare, anche allora “aumm aumm” cioè senza che nulla risultasse da nessuna parte al riguardo.

Il tutto sembra ancora più grave poiché sono previste figure professionali profumatamente pagate per controllare (ed attestare) la regolare esecuzione dei lavori pubblici ma, scusate, chi controlla i controllori?

L’opposizione forse?

E meno male che la struttura è antisismica, che però cade a pezzi senza neanche un venticello o una “scossa di testa”!

Ogni mia esitazione nel segnalare il tutto è scomparsa quando ho appreso dalla televisione che un bambino era precipitato dalla ringhiera di una scuola evidentemente non costruita o progettata per condizioni di massima sicurezza considerata la giovanissima (e indifesa utenza), ma spero che al riguardo di tutto quanto segnalato intervengano anche i Carabinieri per assicurare i genitori e soprattutto i bambini e gli stessi preposti alla loro protezione, almeno sulla carta e di fronte alla Giustizia Giusta.

Molte grazie per l’ospitalità e… speriamo che anche stavolta non finisca tutto… a taralluci e vino

(Lettera Aperta – Archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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