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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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laboratorio

MUSICA PER TUTTI IL LABORATORIO DELL’ACCADEMIA MUSICALE YAMAHA ALL’ISTITUTO MATTIA DE MARE A SAN CIPRIANO D’AVERSA

«Musica per tutti è il laboratorio della Yamaha all’istituto comprensivo Mattia De Mare di San Cipriano d’Aversa, diretto dalla dirigente Antonella Cerrito. I bambini hanno la possibilità di imparare a suonare la tastiera». Così la professoressa Mena Santacroce, direttrice dell’Accademia Yamaha con sede a Caserta e San Nicola la Strada.
E aggiunge: «L’obiettivo principale del laboratorio, oltre a quello di fare amare la musica, è quello dello sviluppo dell’orecchio musicale, una capacità che non abbandonerà i bambini per tutta la vita. In ambiente giocoso e divertente i piccoli imparano a coordinare esercizi di ritmo, imparano a cantare e a suonare melodie insieme ai loro compagni. Il laboratorio di tastiere è permanente e attrezzato con 25 tastiere grazie a una convenzione stipulata tra l’istituto comprensivo De Mare, l’Accademia Musicale Città di Caserta e la Yamaha Music Branch Italia».
Per il terzo anno consecutivo il laboratorio ha visto la partecipazione di più di cento bambini tra scuola materna ed elementare. Quest’anno le lezioni sono state tenute dal maestro Carmine Dente, abilitato alla metodologia Yamaha, che con grande professionalità e dedizione ha coinvolto i bambini con lezioni giocose e stimolanti. «Al termine delle lezioni – dice poi la professoressa Santacroce – si è tenuto un saggio alla presenza dei genitori, che hanno potuto verificare attraverso le esibizioni dei loro figli la validità del metodo e la grande valenza educativa». Le parole della dirigente dell’istituto De Mare: «Musica per tutti in collaborazione con l’Accademia Musicale Yamaha di Caserta, diretta sapientemente dalla professoressa Mena Santacroce, è un progetto ambizioso che avvicina gli alunni al linguaggio universale della musica. Da quest’anno vede poi la partecipazione degli alunni della scuola dell’infanzia». E ancora: «È un progetto che si inserisce nell’ampia e variegata offerta formativa del nostro istituto. Ha registrato un’ottima ricaduta sui percorsi formativi degli alunni e ha ottenuto la totale e piena soddisfazione delle famiglie che hanno contribuito alla sua realizzazione. Gli alunni, oltre ad apprendere in modo giocoso il linguaggio musicale, partendo dalla pratica prima ancora che dalla teoria, hanno potuto sviluppare talenti e migliorare le capacità relazionali contribuendo a creare un ambiente e un contesto di apprendimento sereno e stimolante. Per noi è un vero fiore all’occhiello ed è un’assoluta novità sul territorio. Dalla collaborazione con l’Accademia è nata un’esperienza positiva che mi auguro possa continuare e crescere nel tempo».

L’Accademia ha sede a Caserta alla via Caduti sul Lavoro 110 (0823/325824) e a San Nicola la Strada alla via Napoli 8 (0823/422193).

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Fucina fu-cì-na SIGNIFICATO Focolare da fabbro, forno fusorio, laboratorio da fabbro; luogo che crea o favorisce la formazione di personalità importanti, idee, opere ETIMOLOGIA dal latino officina. «Quella scuola è una fucina di talenti.»






Fucina

fu-cì-na

SIGNIFICATO Focolare da fabbro, forno fusorio, laboratorio da fabbro; luogo che crea o favorisce la formazione di personalità importanti, idee, opere

ETIMOLOGIA dal latino officina.

  • «Quella scuola è una fucina di talenti.»

Che immagine potente, quella della fucina! Luogo rovente in cui si forgia, non senza rischio, qualcosa di formidabile — chiave della  di una comunità. È tanto divertente notare la differenza con la più semplice officina, a cui anche il nonno maneggione ha adibito una stanza, e che bazzichiamo quando l’automobile manda un rumore strano, o quando ci si è storta la ruota della bicicletta.

‘Fucina’ in effetti deriva dal latino officina — arcaicamente opificina, che così si nota essere peraltro sorella dell’opificio, che però ha iniziato ad essere un ambiente più altolocato, stabilimento , o per lo svolgimento di arte raffinata. Potremmo aggiungerci che qui s’incontra anche l’ufficio, in quanto officium è contrazione di opificium, ma non impelaghiamoci. Si tratta comunque di laboratori — opus è il termine latino più comune per ‘lavoro’ — e però c’è laboratorio e laboratorio.

Che la fucina, fornace e luogo della fornace, non sia un posto come gli altri, è chiaro praticamente da sempre. Anche chi ci lavora ha uno status particolare — il fabbro è il  del protagonista di una fiaba di antichità remota (certi studi la riportano all’Età del Bronzo) comunemente classificata come ‘Il fabbro e il diavolo’. In questa narrazione il fabbro riesce, grazie a poteri speciali, a mettere in scacco demoni di vario genere — ne esistono decine, centinaia di versioni, ma gira e rigira è anche la materia prima per il Faust.

L’officina ci dà l’idea di un locale attrezzato per  e riparazioni, e certo è un genere di bottega in cui può risuonare qualche  — anche se le piante  non si trovano nell’officina meccanica, ma nel silenzio in quella farmaceutica.
Nella fucina invece le  sono estreme e univoche: le braci rosseggiano e affocano l’aria, sprizzano baleni , le energie che agiscono rendono i materiali incandescenti — fusi, travasati, percossi, raffreddati — e i prodotti che escono da questo turbine di violenze elementali hanno proprietà eccezionali, addirittura  e resistenti come sono. Si capisce bene che succede qualcosa di grosso, qui, e che senz’altro si gioca sullo stesso piano di spiriti e demoni.

Ecco, presa in metafora la fucina ci rende la meraviglia di un luogo in cui si crea o raffina qualcosa di formidabile. È un qualcosa di materia sottile: idee, , opere alte (non solo roba positiva eh, anche maligna). Posso raccontare di come la collega sia una fucina di idee, di come quell’associazione sia stata una fucina d’intelletti di prim’ordine, di una piccola comunità che è una fucina di poeti o di opere d’arte, di un giornale che è una fucina di menzogne.

Anche se noi nelle fucine non mettiamo piede, di solito, continuiamo così a frequentarle idealmente —  il solco tracciato nell’immaginario. E nelle nostre narrazioni, più o meno fantasiose, continuano ad essere luoghi fondamentali.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Avviso Pubblico finalizzato alla creazione di una masterclass di giovani compresi tra i 18 e i 34 anni per la partecipazione alle attività di laboratorio cine-reading e workshop gratuiti di contro narrazione cinematografica presso la mediateca civica Santa Sofia

Avviso Pubblico finalizzato alla creazione di una masterclass di giovani compresi tra i 18 e i 34 anni per la partecipazione alle attività di laboratorio cine-reading e workshop gratuiti di contro narrazione cinematografica presso la mediateca civica Santa Sofia.

Scadenza: entro e non oltre le ore 12:00 del 01.09.2024

(Fonte: Comune di Napoli – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Grazzanise. Inaugurato laboratorio per casari da un’azienda agricola dismessa: esulta Coldireti

Grande presenza di pubblico per l’evento a Grazzanise dove, giovedì mattina, è stato inaugurato un laboratorio per casari dell’istituto ad indirizzo agrario, costituito in un’azienda agricola zootecnica non più in funzione.

Si tratta di uno dei molti beni confiscati al clan dei Casalesi che, in questo modo, tornerà ad avere una nuova vita.
All’evento hanno partecipato il Presidente di Coldiretti Campania, Ettore Bellelli, insieme al direttore della Federazione di Coldiretti Caserta, Giuseppe Miselli, e ai segretari di zona, Emilio Pezone e Bruno Della Volpe, tutti presenti in questa mattina piovosa ma importante per segnare un ulteriore passo verso rilancio della comunità della nostra provincia.
Alla cerimonia hanno presenziato anche il Sindaco di Grazzanise Enrico Petrella, insieme ai primi cittadini del comprensorio.
Le istituzioni non sono mancate in questo giorno cruciale. Presente, infatti, anche il Prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, il Questore Andrea Grassi e Sua Eccellenza il vescovo di Caserta, Don Pietro Lagnese.
All’inaugurazione del laboratorio è intervenuto anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, accompagnato dal Presidente del Consiglio Regionale, Gennaro Oliviero, e dal Consigliere Regionale Giovanni Zannini.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

LAZIO, VIA LIBERA AL PROGETTO “LABORATORIO DEL SAPERE”

La Giunta regionale del Lazio ha approvato il progetto di alta formazione “Laboratorio del Sapere” per il quale è stato destinato un finanziamento pari a 4,5 milioni di euro complessivi nel triennio 2024-2026.

KappaelleNet

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Laboratorio mobile LM01 – Barra (NA) – Istituto Comprensivo 70 Marino Santa Rosa

A seguito degli incendi divampati in prossimità dell’ex campo Rom
di Via Mastellone nel quartiere Barra nei mesi di luglio e
novembre, l’amministrazione comunale ha sottoscritto una
convenzione con l’ARPAC per l’effettuazione di un monitoraggio
straordinario della qualità dell’aria nell’area attraverso
l’installazione di una centralina mobile presso Istituto
Comprensivo 70 Marino Santa Rosa.

Di seguito si riporta il link dei dati rilevati dal laboratorio
mobile:
https://www.arpacampania.it/web/guest/laboratori-mobili

(Fonte: Comune di Napoli – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Casapesenna. Violazioni ambientali: sequestrato dalla Forestale laboratorio per lavorazione di metalli

Militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Marcianise, durante l’espletamento di un’attività di sopralluogo finalizzata al contrasto dei reati in danno all’ambiente, hanno proceduto al sequestro di un laboratorio artigianale per lavorazione metalli, ubicato nella prima periferia del comune di Casapesenna, per riscontrate violazioni ambientali.

All’atto dell’accesso, l’impresa era in funzione, in particolare erano in corso operazioni di lavorazione ad un cancello da parte del titolare dell’attività.

All’interno dell’attività esercitata in un locale di circa 100mq, oltre alle materie prime ed ai rifiuti prodotti dalle lavorazioni, sono risultati presenti: utensili e strumentazioni varie. Tra queste ultime sono state anche rinvenute nr. 3 saldatrici, di cui due a filo continuo ed una ossiacetilenica. Tali strumentazioni producono emissioni gassose per le quali è prescritto, per la salute dei lavoratori e dell’ambiente, sistemi di abbattimenti dei fumi che non sono stati rinvenuti, così come la necessaria autorizzazione regionale per le emissioni in atmosfera.

Pertanto, avendo ravvisato l’integrazione dell’ipotesi di reato connessa all’effettuazione di un’attività di lavorazione del ferro con l’utilizzo di saldatrici in assenza della prescritta autorizzazione dal Testo Unico in materia ambientale, i militari, oltre a procedere al sequestro del laboratorio e di quanto in esso contenuto, hanno deferito il titolare in stato di libertà per la predetta ipotesi di reato.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

S.Lorenzello (BN). ‘Laboratorio erbe officinali del Matese’, interviene il tribunale: adìto dal Comune

“Laboratorio delle erbe officinali del Matese”: il Comune di San Lorenzello ottiene l’intervento del tribunale  per l’opera rimasta finora incompiuta.

Per il “Laboratorio delle erbe officinali del Matese”, rimasto finora incompiuto, il Comune di San Lorenzello ha richiesto ed ottenuto l’Accertamento tecnico preventivo (in acronimo, l’Atpdel Tribunale di Benevento, dopo un confronto protrattosi per anni con il Parco regionale del Matese.

Il Parco-Matese è affidatario in concessione di un immobile di proprietà comunale, l’edificio della ex scuola elementare, da adibire a “Laboratorio delle erbe officinali del Matese”.

L’obiettivo principale del Comune di San Lorenzello è ora quello di ottenere la completa riacquisizione al patrimonio comunale di tale struttura, dove per l’appunto si intendeva realizzare il laboratorio, rimasto finora incompiuto.

Ad annunciare ufficialmente lo sviluppo degli eventi in materia è il sindaco di San Lorenzello, Antimo Lavorgna.

«Il nostro territorio sorge alle pendici del monte Erbàno – racconta il sindaco Lavorgna -, il cui nome significa proprio “monte delle erbe officinali”. Nacque, dunque, l’idea di realizzare un laboratorio tematico; e fu conseguente, nel 2004, la stipula della specifica convenzione con il Parco regionale del Matese».

Il primo cittadino laurentino menziona il fatto che il conseguente progetto elaborato fu finanziato ed appaltato. Furono quindi avviati i lavori per la sua concretizzazione.

«Ma la procedura improvvisamente si bloccò – evidenzia ancora il sindaco Lavorgna -. Ma oggi, come riferisce il vicesindaco Rosario Festa, con l’ottenimento dell’Atp del Tribunale di Benevento, avremo finalmente il confronto tra il Consulente tecnico d’ufficio (in acronimo, il Ctu) nominato dal giudice e i periti incaricati dal Comune di San Lorenzello e dal Parco regionale del Matese. Sarà così possibile effettuare la valutazione ufficiale e definitiva dello stato dei luoghi ed individuare e quantificare i danni subiti dal nostro Comune».

Il primo cittadino laurentino sottolinea che questo risultato è stato conseguito, «in particolare, grazie all’alacre impegno amministrativo, politico e personale profuso dal vicesindaco Rosario Festa, a cui esprimo la mia profonda e sentita gratitudine. Auspico che il Comune di San Lorenzello possa avere, se non più il paventato “Laboratorio delle erbe officinali del Matese”, la restituzione dell’immobile al patrimonio comunale, con l’eventuale risarcimento dei danni. Lo meritiamo ampiamente, poiché il comportamento del nostro Comune si è sempre caratterizzato per il pieno rispetto delle norme».

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Sannio. ‘Futuridea’ lancia il LIT, Laboratorio di Innovazione Territoriale di imprese e sistemi produttivi

“Futuridea” opera da anni per un nuovo protagonismo dei territori fragili, perseguendo l’idea di attivare nel Mezzogiorno ed in tutte le aree fragili del Paese spazi di innovazione territoriale, di sperimentazione intelligente orientata ad una nuova visione strategica.

Insieme al Gal Molise – afferma Francesco Nardone, Responsabile Rapporti Istituzionali di Futuridea – abbiamo costituito LIT, il ‘Laboratorio di Innovazione Territoriale delle imprese e dei sistemi produttivi’ con l’obiettivo di migliorare la capacità e la qualità produttiva delle imprese agricole, della trasformazione agroalimentare e dell’artigianato in ambito rurale, contribuendo ad accrescere le competenze degli operatori locali, ad aumentare il valore aggiunto delle produzioni attraverso innovazioni nel prodotto, nel processo, nell’organizzazione e nel marketing, a migliorare i servizi alle imprese e a valorizzare le biodiversità territoriali.

E proprio pochi giorni fa – continua Nardone – il Prof. Domenico Cersosimo, economista, autore del volume ‘Lento Pede – Vivere nell’Italia estrema’ ipotizza per la propria regione (Calabria) la nascita di laboratori di sviluppo sostenibile, orientati ad una visione strategica per sperimentare nuove idee per aree demograficamente rarefatte.

E’ importante dunque affermare con forza questa nuova visione e il LIT al Gal Molise è la prima esperienza in Italia su questo, nato in una regione straordinaria come il Molise, ma che può diventare modello per tutto il Paese di innovazione territoriale orientata alla definizione di BioTerritori intelligenti, inclusivi ed ospitali.

Futuridea – conclude Nardone – è pronta ad avviare nuovi laboratori in molti comuni del Sannio, finanziati dal MiC a valere sul Bando Borghi per attività di rigenerazione culturale e sociale dei territori”.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Napoli. ‘Sabato dei depositi’ a Palazzo Reale con visite guidate ai quadri e al Laboratorio di restauro

Come ogni terzo sabato del mese il 20 gennaio il Palazzo Reale di Napoli propone l’iniziativa “Il sabato dei depositi. Visite guidate ai depositi di arredi e opere d’arte”.

 Il personale del Museo accompagna i visitatori attraverso percorsi solitamente non accessibili al pubblico, che prevedono alternativamente un mese la visita guidata al Deposito quadri e al Laboratorio di restauro e ed un mese al Deposito Foriera, dove sono riposti gli arredi del Palazzo.

Il prossimo sabato sarà possibile visitare il laboratorio di restauro e l’attiguo deposito quadri nel piano ammezzato dell’edificio e ritornati in funzione nel 2014 a seguito di importanti lavori di ristrutturazione.

Le visite sono effettuate per gruppi di massimo 25 persone dalle 10,00 alle 11,30 e dalle 11,30 alle 13,00. La prenotazione è obbligatoria fino ad esaurimento posti al link:

https://www.coopculture.it/it/prodotti/il-sabato-dei-depositi/; oppure presso la biglietteria (in caso di disponibilità residua).

La visita guidata ha un costo di 3,00 euro ed è necessario munirsi anche del biglietto di accesso al Museo acquistabile on line (al link www.coopculture.it) ovvero presso la biglietteria.

Il punto d’incontro è nel Cortile d’Onore davanti alla Fontana della Fortuna

1. Si informano i visitatori che i locali non sono accessibili a persone con mobilità ridotta.

2. I visitatori sono gentilmente invitati ad anticiparsi in modo da avere il tempo di acquistare il biglietto e raggiungere in orario il punto di raduno.

Per info e contatti: https://palazzorealedinapoli.org/

(Diana Kune – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Gioia Sannitica. Laboratorio di micro-imprenditorialità femminile: venerdi se ne parla al Comune

“Futuridea” a Gioia Sannitica per il laboratorio di micro-imprenditorialità femminile.

Venerdì a Gioia Sannitica si terrà un incontro sul laboratorio di micro-imprenditorialità femminile relativo al progetto “Non solo Parco” – PNRR Borghi – Rigenerazione Culturale e Sociale mediante manifestazioni e servizi sul territorio anche con rifunzionalizzazione di spazi pubblici previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e resilienza Missione 1- Componente 3 (M1C3) Investimento 2.1 dal titolo “Attrattività dei Borghi”, che mira alla rivalutazione dei borghi italiani e dello sviluppo culturale e turistico, finanziato dall’Unione Europea e a cui Futuridea partecipa in qualità di soggetto affidatario del servizio di organizzazione e animazione del Laboratorio.

Un progetto che vede insieme appunto il Comune di Gioia Sannitica, Il Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope e Futuridea con l’obiettivo di supportare il tessuto imprenditoriale, artigianale e commerciale al fine di creare ricadute occupazionali sul territorio affinché ragazze e giovani donne si indirizzino verso la neo-imprenditorialità.

Per Futuridea parteciperà la dottoressa Maria Beatrice Fucci (nella foto), referente dello sportello “Resto al Sud”.

Premesso che la finalità di promuovere ed attuare una strategia di sviluppo territoriale passa anche attraverso il miglioramento della competitività del tessuto produttivo e la crescita della densità imprenditoriale – afferma la Fucci – l’obiettivo del laboratorio è quello di predisporre uno strumento che possa supportare lo slancio di chi non vuole abbandonare il proprio territorio e nel contempo ha un’idea che può essere trasformata in business.

Un laboratorio d’impresa che aiuti, prima di tutto, a definire l’idea nel modo più preciso possibile da un punto di vista operativo e a valutarla in funzione del mercato.

Non un accompagnamento volto solo alla ricerca dell’incentivo, del contributo, o meglio non solo quello – continua Fucci – ma in prima battuta un laboratorio che trasferisca la cultura d’impresa, che stimoli la creatività, la riflessione critica e costruttiva in contesti evolutivi, che trasmetta la capacità di pianificare, di organizzare, di assumere le decisioni accettandone le relative responsabilità.

Particolarmente interessante poi è il taglio rivolto alle donne – spiega la Fucci – poiché l’imprenditoria femminile è una linfa vitale per l’economia del futuro su cui bisogna investire.

L’empowerment femminile non è solo lo strumento principale per far emergere le risorse ancora latenti ma è anche uno dei fattori chiave per raggiungere gli obiettivi del PNRR.

La parità di genere è infatti la pietra angolare per la costruzione del benessere collettivo.

I benefici che nascono dal sostenere azioni che promuovano il ruolo attivo delle donne – conclude Maria Beatrice Fucci – si rifletteranno positivamente su tutti. Nessuno escluso”.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Bagheria (PA). ‘Sussa di Miele’: laboratorio teorico-pratico per la realizzazione del tipico dolce siculo

“Cosi ruci” è l’iniziativa organizzata dalla Sede di BCsicilia di Bagheria e dall’Università Popolare Termini Imerese per conoscere, apprezzare e salvaguardare la produzione dolciaria del territorio.

Si terrà mercoledì 10 gennaio 2024 dalle ore 15,30 alle ore 19,30 presso la Dimora Storica, Cirrincione–Mineo, in via Sant’ Elia 5 di Bagheria il laboratorio teorico-pratico tenuto dal Pastry Chef Giovanni La Rosa per la realizzazione della “Sussa di miele” il Dolce-Biscotto inventato a Bagheria presso la pasticceria del Bar Aurora, locale, oggi non più esistente, ricostruito nel suo interno dal regista Tornatore nel film Baària.

Il laboratorio prevede la storia del Dolce-Biscotto, preparazione degli ingredienti, impasto e cottura, confezionamento e degustazione.

Ai  partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

E’ obbligatoria la prenotazione (entro il 3 gennaio) e il contributo di  € 30.

Per informazioni Tel. 394121267 – Email: bagheria@bcsicilia.it.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Malta. Un “Laboratorio della Pace” nel cuore del Mediterraneo, dove il migrante non è un numero ma una persona

Malta, Padre Dyonisius, fondatore di “PeaceLab” (Foto Sir)

(da Malta) È un via vai continuo di ragazzi che bussano alla porta o chiamano al telefono. Nonostante i suoi 93 anni e un corpo piegato dalla lunga vita, padre Dionysius Mintoff, frate francescano, risponde, fa domande e dà indicazioni chiare su dove andare e cosa fare. Il problema principale per tutti è ottenere un documento di richiedente asilo. Senza quello, ripete con voce forte e decisa, o si torna indietro o si viene lasciati per strada. Siamo nel Centro di accoglienza per migranti “Giovanni XXIII Peace Lab”. Un laboratorio di pace. Forse più semplicemente, un posto dove trovare rifugio e aiuto e da dove ripartire per costruire un futuro. È venuto qui anche Papa Francesco durante la sua visita a Malta nell’aprile del 2022. Siamo ad Hal Far, la zona dove si trova l’aeroporto. Poco lontano da qui fino ad un mese fa, nel campo profughi c’erano 12 mila migranti. Ora non c’è praticamente più nessuno. I ragazzi che arrivano al Centro di padre Dionysius vengono da Mali, Eritrea, Etiopia, Senegal, Sudan, Somalia. L’elenco è una geografia di Paesi messi duramente alla prova da guerre, instabilità politiche, cambiamenti climatici, povertà spesso estreme. I ragazzi – racconta il sacerdote – hanno alle spalle mesi, addirittura anni di viaggio, detenzioni, maltrattamenti. Mentre il francescano parla, alla porta si affaccia un ragazzo. Ha 26 anni. Viene dal Sudan. In jeans e felpa rossa, riesce a dire con voce incrinata dall’emozione, solo una parola: “casa”. Poi fa vedere un documento. Sembra un passaporto. Lo mostra come fosse la cosa più preziosa che ha. Ma il francescano gli dice che quel documento qui non vale a niente, che deve assolutamente richiedere un documento di asilo e che se viene preso senza quel “foglio”, rischia di tornare da dove è venuto, mandando in fumo tutto.

Malta, padre Dionysius con un giovane della Somalia (Foto Sir)

Al Peace Lab attualmente ci sono 54 ragazzi. Ma i numeri variano di continuo. Di mattina, c’è poca gente perché lavorano quasi tutti. Al centro possono mangiare, dormire, addirittura pregare in chiesa o in moschea. Ogni giorno, 4 medici garantiscono a turno un’assistenza sanitaria in una piccolissima clinica adibita nel centro. Per loro, ci sono anche sale dove possono incontrarsi e frequentare una scuola di lingua inglese e “general skills” per aiutarli ad affrontare la vita nei diversi paesi di approdo. Da una stanza esce Hasan. Ha 24 anni e viene dalla Somalia. Con il ragazzo sudanese fa da traduttore in arabo. La sua è una vita in viaggio difficile da seguire tra campi profughi, rotte in barca, tappe. Solo la destinazione finale è certa: ora vive qui. Ride quando gli si chiede se ha un sogno. “Non lo so”, risponde. “Sarei contento di poter vivere una buona vita”.

Malta, la Chiesa nel centro PeaceLab (Foto Sir)

“La guerra fa male, molto”, dice con faccia serissima padre Dionysius. “Fa male a tutti, ai vincitori e ai vinti. Uccide gli innocenti. Genera sofferenza, distruzione, morte. E più aumentano le guerre nel mondo, più aumentano le persone in fuga che vengono a bussare alle porte dei nostri paesi per chiedere aiuto”. Forte è il ricordo della giornata vissuta con Papa Francesco. “Doveva stare qui una mezzora”, racconta il francescano. “È rimasto tre ore e ha potuto parlare con i nostri ragazzi, conoscere le loro storie”. In quella occasione il papa parlò dell’importanza dei “luoghi di umanità”, luoghi dove le persone non sono trattate “come dei numeri, ma per quello che sono”, cioè volti, storie, “semplicemente uomini e donne, fratelli e sorelle”. “Siamo qui per dare testimonianza”, aggiunge padre Dionysius, “per rendere credibili le parole del Vangelo laddove Gesù dice: ‘Ero straniero e mi avete accolto’. I problemi non si risolvono con i seminari e i discorsi. Le ingiustizie e le povertà si affrontano solo andando a vivere con chi le subisce”. Tra le carte, il francescano prende un quaderno di appunti scritti a mano. Ne tira fuori uno scritto tanti anni fa:

“Devi vivere con la gente per conoscere i loro problemi. Devi vivere con Dio, per risolverli”.

Vuole dire qualcosa oggi a Papa Francesco? “Gli vorrei dire che il sabato e la domenica, la chiesa è pienissima di persone che pregano sempre per lui. Che Dio gli dia la forza perché possa continuare a diffondere, soprattutto laddove ci sono povertà e guerre, semi di amore e di speranza, e possa vederli crescere robusti e duraturi”.

 

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Napoli. ‘Festival della Fotografia Nomade’: laboratorio fotografico di comunità alla III edizione di ‘Molichrom’

Fino al 10 dicembre il Molise è il centro della fotografia internazionale e contemporanea per la direzione artistica di Eolo Perfido.
Il progetto “Molichrom: sguardo sul quartiere”, laboratorio fotografico di comunità che coinvolgerà per una annualità venti ragazze e ragazzi del popoloso quartiere del capoluogo regionale sulla street photography e sui risvolti sociali e artistici della fotografia.
“Molichrom: sguardo sul quartiere” è una iniziativa dell’Associazione di promozione sociale Tèkne, realizzata grazie al contributo della Fondazione Banco Napoli.
Partner dell’iniziativa l’Associazione Il Mio Quartiere San Giovanni e la preziosa collaborazione dell’Istituto Comprensivo Francesco Jovine.
 
Sarà presentato martedì 21 novembre alle ore 10,30 presso gli spazi dell’Istituto Comprensivo ‘Francesco Jovine’ in Via Friuli Venezia Giulia a Campobasso, il progetto “Molichrom: sguardo sul quartiere”.
Alla conferenza stampa parteciperanno il presidente della Fondazione Banco di Napoli Orazio Abbamonte, i consiglieri generali FBN Maria Vittoria Farinacci e Luigi Perrella, il direttore artistico Eolo Perfido, il presidente Aps Tèkne Michele Messere, la presidente dell’Associazione San Giovanni, Carmen Gioia e la dirigente scolastica IC Jovine Anna Gloria Carlini.

“Molichrom: sguardo sul quartiere” è una iniziativa dell’Associazione di promozione sociale Tèkne, realizzata grazie al contributo della Fondazione Banco Napoli. Partner dell’iniziativa l’Associazione Il Mio Quartiere San Giovanni, con la preziosa collaborazione dell’Istituto Comprensivo Francesco Jovine.

Il progetto educativo ed artistico di street photography illustrato questa mattina a Campobasso dal presidente dell’Aps Tèkne Michele Messere e del direttore artistico Eolo Perfido, ha visto l’intervento del professore Orazio Abbamonte, presidente della Fondazione Banco di Napoli e dei consiglieri generali FBN Maria Vittoria Farinacci e Luigi Perrella.

Un percorso che si svolgerà per un’annualità prevalentemente sul territorio del quartiere San Giovanni di Campobasso, che ingloba una delle zone più popolose e densamente abitate della città, sviluppatasi con estrema rapidità dagli anni ’80. Un luogo sul quale sono emerse realtà come l’Associazione “Il mio quartiere San Giovanni”, che ha svolto e continua a svolgere un ruolo determinante di stimolo, presenza e accompagnamento nell’attivazione di percorsi virtuosi culturali ed educativi.

In questo contesto urbano la Street art ha assunto una grande importanza negli ultimi anni grazie all’opera dell’Associazione Malatesta: quelli che prima erano grigi palazzoni sono ora opere d’arte conosciute e riconosciute in tutto il mondo, divenute oggetto di visite scolastiche provenienti da tutta Italia.

Obiettivo del progetto è di contribuire sempre di più alla costruzione di una “comunità” e di una rete solidaristica di intervento e di crescita della comunità stessa, che possa offrire ai più giovani gli strumenti per leggere la fotografia e comprendere le differenze tra i diversi generi, così da diventare essi stessi non solo fruitori, ma anche soggetti e elaboratori di percorsi fotografici nel corso degli anni.

In questa direzione Molichrom: sguardo sul quartiere presenta una serie di iniziative laboratoriali, che si rivolgono a venti ragazzi dai dieci ai diciassette anni e che diventeranno il fulcro intorno al quale ruoteranno una serie di altre iniziative, tra cui una mostra per la quarta edizione di Molichrom 2024, individuati grazie all’aiuto di associazioni e istituzioni che già da tempo operano nel quartiere.

IL PERCORSO

I/le partecipanti saranno introdotti alla Street Photography, un genere fotografico che da più di 100 anni racconta la nostra quotidianità e quanto di straordinario ci circonda senza a volte accorgercene. I ragazzi e le ragazze impareranno a cercare e riconoscere gli attimi di bellezza che si manifestano come sussurri tra i rumori della città. Capiranno che la fotografia non è solo forma, ma può essere delicata poesia visuale i cui versi sono ombre, movimenti e sguardi. I loro sensi saranno stimolati con l’obiettivo di renderli sensibili a tutte quelle sfumature del reale che a volte si celano nascosti agli occhi di chi non è predisposto a vederli. Si toccheranno i vari generi della Street Photography come anche il Ritratto di Strada, parte integrante di questa disciplina e banco di prova di qualità non solo strettamente fotografiche ma anche di relazione.
Per rendere ancora più accessibile il workshop, i docenti costruiranno un percorso ad hoc da poter svolgere utilizzando il più comune dei mezzi fotografici ovvero il proprio telefono cellulare, non più solo uno strumento da puntare a se stessi ma una lente da dirigere verso l’esterno alla ricerca di stimoli e opportunità spesso a portata di mano ma non per questo facilmente accessibili senza i giusti strumenti culturali.

IL PROGETTO

Le attività saranno divise in due momenti:
– la Formazione;
– il Laboratorio Permanente.

(Francesca Grispello – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)