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Treviso. Pino Donaggio con ‘I Solisti Veneti’ venerdì in concerto per la ‘Giornata Europea della Musica’

Venerdì 21 giugno, alle ore 20.45, l’auditorium ex Chiesa di Santa Croce ospiterà un concerto dell’Ensemble Vivaldi de “I Solisti Veneti”.

In occasione della Giornata Europea della Musica, l’Ensemble Vivaldi de “I Solisti Veneti” proporrà il seguente programma:

Giuseppe Tartini, Sonata a quattro in sol maggiore per archi: Antonio Vivaldi, Sonata in re minore op. 1 n. 12 “La Follia” per due violini e violoncello; Wolfgang Amadeus Mozart, Divertimento in fa maggiore KV 138 per archi; Joaquín Turina, “La Oración del Torero” per archi; Pino Donaggio, “Eccesso” per violino e archi; Pino Donaggio, “Lettera” per violoncello e archi; Giuseppe Tartini, Sonata in sol minore g5 “Il Trillo del Diavolo” per violino e archi;
Antonio Bazzini, “La Ronde des Lutins” Scherzo Fantastique op. 25 per violino e archi.

L’Ensemble Vivaldi de “I Solisti Veneti” è una formazione cameristica composta dai più popolari membri de “I Solisti Veneti”.

L’Orchestra, che celebra quest’anno la propria sessantacinquesima stagione concertistica, è stata fondata nel 1959 dal Maestro Claudio Scimone e da lui diretta fino al 2018, anno della sua scomparsa. Ha raggiunto rapidamente la vetta dei valori mondiali destando l’incondizionato entusiasmo di pubblico e di critica con circa 7.000 concerti in oltre 90 Paesi, la partecipazione ai massimi Festival Internazionali, una discografia di oltre 350 titoli in LP, CD e DVD, una ricca serie di attività̀ culturali e promozionali e di edizioni musicali e storiche.

Dal 2020 al 2023, “I Solisti Veneti” diretti da Giuliano Carella sono stati ospiti di alcune della maggiori rassegne ed istituzioni musicali italiane e straniere come: Rossini Opera Festival di Pesaro, Festival delle Nazioni di Città di Castello, Festival Pergolesi Spontini di Jesi, Stradivari Festival di Cremona, Emilia Romagna Festival, Teatro Pavarotti-Freni di Modena, Teatro Bibiena di Mantova, Teatro Verdi di Salerno, Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, Auditorium del Parco all’Aquila, Sala Tchaikovsky di Mosca, Auditorio Nacional de Música di Madrid, Ljubljana Festival, Fondation Gianadda di Martigny, Stavros Niarchos Foundation di Atene, Musikverein Kärnten di Klagenfurt, Festival de Musique di Toulon, Royal Opera House di Muscat, Festival de Música dos Capuchos di Lisbona, Tartini Festival di Pirano, Festival de las Velas di Segovia, Varna International Music Festival, solo per citarne alcune.

Dopo le storiche collaborazioni con artisti della musica leggera come Lucio Dalla, Gino Paoli e Massimo Ranieri, l’ultimo biennio ha visto nascere nuove collaborazioni e sperimentazioni che hanno portato l’Orchestra ad esibirsi insieme ai jazzisti di fama internazionale Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, ad effettuare registrazioni audio e video, dirette streaming e a partecipare alla realizzazione del nuovo disco di Amilcar Soto Rodriguez e Susana Baca, vincitrice di tre Latin Grammy Award.

Nel 2023 Nicola Piovani, ispirandosi ai Concerti per flauto di Vivaldi, ha scritto e dedicato a “I Solisti Veneti” e al flautista Massimo Mercelli tre composizioni inedite che il Premio Oscar, alternandosi alla guida dell’Orchestra con il Maestro Giuliano Carella, sta portando sui palchi di alcuni dei più importanti Festival internazionali e che presto saranno incise in studio.

Sarà presente al concerto il noto cantautore e compositore di colonne sonore Pino Donaggio, che con “I Solisti Veneti” ha esordito come brillante giovane violinista agli inizi dell’attività dell’Orchestra e che ha dedicato loro una molto varia di composizioni, raccolte nei due album “Lettere” (2016, Warner Music) e “Nel Cinema e nella Classica” (2019, Quartet Records), due delle quali sono presenti in programma.

Ensemble Vivaldi de “I Solisti Veneti”: Lucio Degani, Chiara Parrini, violini; Luca Falasca, viola; Giuseppe Barutti, violoncello.

Ingresso Euro 15.

Info e prenotazioni 0422-513150; Info: Fondazione Cassamarca Treviso: Tel 0422-513103 – 327 7394022 –  Sito internet: www.fondazionecassamarca.

(Antonella Stelitano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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Napoli. ‘I tre Terones & Friends’: lo spettacolo di Lello Arena e Nino Frassica nel week end al teatro Cilea

Il nuovo appuntamento per la stagione teatrale 2023-2024 del Teatro Cilea di Napoli è con Nino Frassica e Lello Arena per un esilarante show comico che debutta dall’11 al 13 Aprile (l’11 e 12 aprile alle ore 21:00 e il 13 aprile un doppio spettacolo alle ore 18:00 e ore 21:00) dal titolo: I tre Terones & Friends
 
Per la prima volta insieme tornano in scena a Napoli due grandi attori della comicità italiana.
Se siete alla ricerca di una serata all’insegna delle risate, e della suspense, allora non potete perdervi lo spettacolo “I Tre Terones & Friends” con Nino Frassica e Lello Arena. I due giganti della comicità italiana si uniranno sul palco del Teatro Cilea di Napoli per regalare al pubblico una performance esplosiva. Ma c’è di più: il mistero del terzo Terones renderà lo spettacolo ancora più intrigante. Siete pronti a scoprire di cosa si tratta?

Due maestri della comicità italiana degli ultimi quarant’anni si uniscono per regalare al pubblico una serata indimenticabile. Nino Frassica e Lello Arena si “sfidano” tra gag irresistibili, risate, scherzi in un connubio comico come un fuoco d’artificio che esplode con una brillantezza unica.

Sul palco, i due attori, si scambiano battute fulminanti, creando un’atmosfera di allegria contagiosa che coinvolgerà gli spettatori. La loro abilità nel creare situazioni comiche è fuori dal comune, e il loro talento nel far ridere, è semplicemente straordinario.

Questo spettacolo è un appuntamento imperdibile per tutti coloro che amano la comicità italiana di alta qualità.

L’inedito duo è accompagnato da due giovani e talentuose cantanti e una band d’eccellenza: Giulia Cavallo (JC), Flora Donzelli, Massimiliano Jovine, Giuseppe Spinelli, Fabrizio Maria Mandara, Antonio Esposito, Enrico Sforza.

(Giulio Di Donna – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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Capua, 7 aprile: lezione-spettacolo ‘I come Impulso erotico’: entra in scena l’amore nel teatro del mondo

Si incentrerà sul tema dell’amore – diviso tra eros e àgape – l’ultima coppia di lezioni-spettacolo del XV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Omnia palco sacra. I “Quindici” di Marco Palasciano», dedicato ai quindici elementi chiave della formazione dell’homo universalis.
La puntata n. 14 – «I come Impulso erotico. Natura, aura virile, porno ed estasi» – vedrà l’Accademia Palasciania in collaborazione con Capuanova e FaziOpenTheater, tenendosi a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10).
L’appuntamento, a ingresso gratuito come sempre ma per stavolta vietato ai minori di quattordici anni, è per le ore 18.30 di domenica 7 aprile nella sala a pianterreno (mentre al piano superiore, alle ore 11.00, si inaugurerà a cura di Capuanova la terza mostra per la serie «Figure», una personale di Enzo Toscano).
Il titolo generale – in latino longobardo – del festival-laboratorio, «Omnia palco sacra», vuol dire «Tutte le cose sono sacre per il palcoscenico» (intendendo il barocco “theatrum mundi”); e suona simile, sia per forma sia per contenuto, all’«Omnia munda mundis» della pseudopaolina Lettera a Tito nella Vulgata, ossia «Tutto è puro per i puri». In tale spirito, soffermandosi sul primo gradino della scala di Platone, questa “penienultima” puntata tratterà di piacere fine a sé stesso – emblema di soprana libertà, invisa a chi confonde male e caos – nella sua più intensa declinazione, e delle pratiche vòlte ad ottenerlo, in ispecie omoerotiche.
Il tutto non tanto nell’ottica del fruitore disincantato, interna a una morale noeticamente cieca che disgiunge carnale e teologale, quanto del poeta mistico (vedi a es. i sufi della Persia medievale) o, quantomeno, del filosofo metafisico non digiuno di scienza contemporanea; per il quale il concetto di natura, su cui si gioca la sistemazione del tema, sarà ben altro da quello dell’episteme antidarwiniana. E se quest’ultima è ancor dura a morire nel XXI secolo, con quel che ne consegue in termini di barbarie erotofobica, non vi è da disperare tuttavia che – estinti gli ultimi focolai di antiumanesimo – il motto del XXII possa essere «Omnia vincit àmor».
Al termine della lezione sarà donato a chi più lo desìderi il volume dei «Quindici» di turno: «Cosa fanno gli uomini».
Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma completo di «Omnia palco sacra» è consultabile nel blog dell’Accademia.

 

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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É finalmente disponibile il libro ‘Programma X’, di Giorgio Vita, edito da ‘I Quaderni del Bardo’

Esce il libro “Programma X”, di Giorgio Vita edito da “I Quaderni del Bardo, Edizioni di Stefano Donno” nella collana “Universo del Mistero” a cura di Mario Contino.

L’autore, Giorgio Vita per l’appunto, ha deciso di condividere la sua esperienza traumatica all’interno di una psico-setta che ha minato la sua libertà e la sua stessa sicurezza. Con coraggio e determinazione, ha trovato la forza di fuggire e di raccontare la sua storia per mettere in guardia altre potenziali vittime e per tentare di contribuire a smantellare il sistema di manipolazione e controllo che caratterizza queste organizzazioni.

Il volume con la prefazione di Antonia De Palma è a cura del Dr. Mirco Turco (Psicologo, Criminologo, Direttore Scientifico del Forensics Group e Criminal Meet, Direttore Editoriale di Obscura – periodico di criminologia)

E con la consulenza della Dr.ssa Alessandra Abatelillo (Avvocato, Criminologa, Grafologa Socio del Forensics Group e membro di Criminal Meet)

Dr.ssa Federica Perrucci (Esperta in Analisi Comportamentale e membro di Criminal Meet)

I Quaderni del Bardo, edizioni di Stefano Donno, presentano, nella collana Universo del Mistero a cura di Mario Contino, “Programma x” di Giorgio Vita, a a cura di Mirco Turco; prefazione di Antonia Depalma.

I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, è lieta di annunciare l’uscita di Programma X di Giorgio Vita.

Ho scritto questo libro perché sento il dovere di condividere la mia esperienza e mettere in guardia gli altri.

Sono stato trascinato in un mondo oscuro e pericoloso, dove l’occultismo e l’alta finanza si intrecciano per manipolare e sfruttare le persone vulnerabili.

Ho pagato un prezzo alto, sia fisicamente che mentalmente, e non voglio che altri facciano la stessa fine. Questo libro, che consegno ai lettori e alla scienza, è la mia testimonianza, un monito per chiunque possa trovarsi a vivere quello che ho vissuto. Spero che la mia storia possa essere d’aiuto a qualcuno” (Giorgio Vita)

Programma X” è un’opera che narra di un’esperienza che, apparentemente, valica i confini della razionalità di cui è stato protagonista e testimone l’autore Giorgio Vita. Il racconto, riportato per scelta editoriale nella sua integra genuinità e autenticità, apre delle finestre verso la comprensione dell’incredibile, ignoto ed eccezionale, lavorìo della mente umana.

Partendo dalla propria storia, l’autore delinea a chiari tratteggi la sua personalità la quale è il prodotto di un’equazione riportante la determinazione del “sé”, oggetto d’indagine e studi approfonditi da parte della filosofia, sociologia e psicologia. Molti punti del racconto dell’esperienza vissuta dall’autore di “Programma X” offrono delle prospettive che potrebbero essere lette ed identificate con l’aiuto e il supporto dato dalle teorie delle scienze umane: emergono, infatti, aspetti inerenti alle dinamiche del gruppo, al concetto di devianza sociologica, alla situazione psicologica del protagonista e, persino, a quelle che possono apparire come dinamiche settarie; il culmine del racconto è, infatti, il cosiddetto “rituale”, che relativamente alla narrazione associa a sé delle peculiarità che talvolta assumono dei caratteri che spaziano dal magico-paranormale all’improbabile o surreale. (dalla prefazione di Antonia Depalma)

Il nostro autore ha deliberatamente (attraverso il suo flusso di coscienza) plasmato il suo libro come un enigma, un puzzle da comporre e un rebus da risolvere. Attraverso le pagine di questo libro, Vita ha intessuto un intrico di simboli, enigmi e riferimenti occulti, sul vissuto di qualcosa che esula da qualsiasi indagine razionale, creando una narrazione che sfida la logica del lettore. Tuttavia, Giorgio Vita ha fatto una scelta audace e inusuale: ha deciso di tralasciare all’interno del libro il rituale di cui è stato vittima. Questa omissione è il risultato di due motivi cruciali che l’autore ha voluto condividere con il suo pubblico.

Innanzitutto, Vita confessa di temere per la sua incolumità. Rivela l’esistenza di una misteriosa psico-setta dell’alta finanza, potentemente radicata in un’importante capitale europea in cui lui ha vissuto per qualche tempo, e che potrebbe raggiungerlo per ostacolarlo o, peggio ancora, infliggere danni a lui e ai suoi cari. Il suo timore è palpabile nelle pagine del libro che lo riguardano direttamente con il suo contributo, e ciò aggiunge un elemento di suspense e pericolo al già intrigante contesto psicologico, che non è fiction ma tracciato biografico ed autobiografico reale.

In secondo luogo, l’autore ha espresso il desiderio di riservare il racconto del rituale per le presentazioni pubbliche del libro. Preferisce condividere questa parte fondamentale della sua esperienza di persona, nel contesto di eventi dedicati ai lettori più attenti e curiosi. In questo modo, oltre a svelare il mistero, Giorgio Vita desidera instaurare un rapporto più intimo con il suo pubblico, creando un’esperienza unica e coinvolgente durante le presentazioni di “Programma X”.

A cura del Dr. Mirco Turco (Psicologo, Criminologo, Direttore Scientifico del Forensics Group e Criminal Meet, Direttore Editoriale di Obscura) e con la consulenza della Dr.ssa Alessandra Abatelillo (Avvocato, Criminologa, Grafologa Socio del Forensics Group e membro di Criminal Meet), Dr.ssa Federica Perrucci (Esperta in Analisi Comportamentale e membro di Criminal Meet).

INFO LINK: https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2024/03/programma-x-di-giorgio-vita-cura-del.html/

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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Termini Imerese (PA). Raddoppia sabato ’30 libri in 30 giorni’ che presenta il libro ‘I Siculi’ e propone una visita guidata

Nell’ambito dell’iniziativa di BCsicilia “30 libri in 30 giorni” presentazione del volume “I Siculi” e visita guidata al Dolmen e al Muro megalitico.

Organizzato da BCsicilia, Università Popolare e Casa Editrice Don Lorenzo Milani, nell’ambito dell’iniziativa “30 libri in 30 giorni”, sarà presentato, sabato 23 marzo 2024 alle ore 18 presso la Chiesa di S. Maria della Misericordia in via Mazzini  a Termini Imerese, il volume di Claudio D’Angelo “I Siculi. Indoeuropei della penisola italica”.

Sono previsti gli interventi di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia e di Francesco Torre, Presidente del Consorzio Universitario della provincia di Trapani. Sarà presente l’Autore.

La presentazione sarà preceduta da una visita guidata al Dolmen e al Muro megalitico. L’appuntamento è alle ore 15,00 in Piazza S. Antonio a Termini Imerese. La visita sarà effettuata con mezzo proprio. Prenotazione obbligatoria.

Per informazioni: segreteria@bcsicilia.it – Tel. 346.8241076. Fb BCsicilia.

Il libro

Con questo volume Claudio D’Angelo ha inteso percorrere, insieme al lettore, il cammino dell’uomo fin dai suoi primi passi, rivivendo i momenti più salienti della sua storia. Dal Paleolitico al Neolitico fino all’età dei metalli, un viaggio affascinante e misterioso che vede quei primi uomini, in continuo movimento alla ricerca della selvaggina, abbandonare il nomadismo e raggrupparsi in centri legati all’agricoltura e al matriarcato. Negli anni, queste comunità ebbero la sventura di imbattersi nelle drammatiche vicende vissute con il diluvio universale, ma la loro fuga verso nuovi e più sicuri territori consentì la loro diffusione dando origine a nuove entità culturali. Sarà la volta delle varie ondate migratorie indoeuropee, esse giunsero nell’antica Europa fondendosi con le genti matriarcali presenti nella penisola balcanica; quando queste nuove stirpi, con due differenti ondate migratorie varcarono i territori della penisola italiana, dettero origine a un popolo che gli storici dell’antichità indicarono con il nome di “Siculi”. Nella prefazione di questo testo il Prof. Francesco Torre scrive: ‹‹Questo ultimo impegno di Claudio D’Angelo nasce dopo tantissimi anni di ricerca su lavori di grande interesse pubblicati dai maggiori studiosi di Preistoria, Protostoria, dell’Età dei metalli e studiosi di Etruscologia. Cosa non semplice da compattare in sole 300 pagine. Un libro con tantissime foto e con una descrizione chiara e semplice, tale da poterla leggere sia lo studente delle medie, sia lo studente universitario e sia lo studioso››.

L’autore

Claudio D’Angelo è nato a Trapani nel marzo del 1956, dopo avere vissuto per molti anni a Macerata (Marche) e San Biagio Platani (Agrigento), oggi vive a Trapani, sua città di origine. Appassionato della storia e delle radici della sua terra, dopo avere intrapreso un percorso di apprendimento della lingua siciliana e un’esperienza nel mondo della poesia siciliana, si è dedicato allo studio e alla ricerca del popolo dei Siculi. A lui si deve il volume “La Storia dei Siculi fin dalle loro origini” uscito nel 2018, unico nel suo genere, dove emerge un’indagine e un’analisi densa di riscontri che mettono in luce la peculiarità di questo popolo. Notevoli i successivi saggi “Epopea dei Siculi” e “Gli Shekelesh e la rivoluzione dei Popoli del Mare”. Il primo dei due testi, scritto a quattro mani unitamente al geoarcheologo prof. Francesco Torre e al glottologo prof. Enrico Caltagirone, e con la preziosissima prefazione da parte del compianto dr. Sebastiano Tusa, si pone lo scopo di restituire ai Siculi il posto che meritano nella storia. Il secondo saggio è uno studio di notevole spessore storico e archeologico, esso si avvale in modo prioritario dei riferimenti che provengono dai mondi Ittita, Cananeo, Mitanno e Miceneo, differenziandosi notevolmente dalle ipotesi espresse dalla quasi totalità dei ricercatori che hanno trattato l’argomento sui Popoli del Mare e che hanno seguito quasi esclusivamente i riferimenti Egizi. Con il volume “I Siculi – Indoeuropei della penisola italica”, Claudio D’Angelo ci parla dell’arrivo degli indoeuropei nella nostra penisola, stirpi che gli storici antichi indicano come legate al popolo dei Siculi.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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Napoli ‘I am a man! Oltre i muri della discriminazione’: giovedì la ‘giornata d’azione contro il razzismo’

In occasione della XX Settimana di Azione contro il Razzismo (18-24 marzo 2024), promossa dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, il Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell’Università di Napoli Federico II propone l’evento “I AM A MAN! Oltre i muri della discriminazione” finalizzato al contrasto delle discriminazioni su base etnica.

La manifestazione rientra nelle iniziative culturali del Museo di Antropologia volte a decostruire l’antica “teoria delle razze umane” e a diffondere valori quali la multiculturalità, l’inclusione e la coesione sociale con l’obiettivo primario di sostenere la lotta alle intolleranze e al razzismo.

L’evento, che ha ricevuto il Patrocinio dell’UNAR, è diretto alle scolaresche, agli studenti universitari e alla cittadinanza e si svolgerà il 21 marzo nel Salone Monumentale del Real Museo Mineralogico con inizio alle ore 10.00.

Dopo i saluti istituzionali del Direttore del Centro Musei, Prof. Piergiulio Cappelletti, e del Delegato del Rettore alle Problematiche e Politiche inerenti migranti e rifugiati del nostro AteneoProf. Francesco Dandolo, l’argomento della giornata, introdotto dalla Dott.ssa Lucia BorrelliDirettrice Tecnica del Museo di Antropologia, sarà affrontato da diverse prospettive grazie agli interventi di studenti universitari, scrittori e ricercatori universitari.

Racconteranno la loro esperienza di integrazione nel nostro Ateneo e nella città Hafiza Mahdiyar, dell’Afghanistan, studentessa del Corso di Laurea Triennale in Economia aziendale e Thierno Mamoudou Diallo, della Guinea, studente del Corso di Laurea Magistrale in Relazioni Internazionali e Analisi di Scenario. A seguire, la Dott.ssa Anna Maria Gehnyei, autrice del romanzo autobiografico “Il corpo nero”, converserà di discriminazione con il giornalista e scrittore Michelangelo Iossa . Infine, il Dott. Renato Raffaele Amoroso dell’ Università di Napoli Federico II e il Dott. Mattia Muscherà della Sapienza Università di Roma, con due distinti contributi, analizzeranno in chiave storica e nel presente la sussistenza di muri che discriminano e isolano popolazioni e gruppi etnici.

(Michelangelo Iossa – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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Napoli. ‘I Macbeth’: da giovedì 21 marzo 2024 al Teatro ‘Nuovo’ lo spettacolo di Francesco Niccolini

Cronaca di come un’ossessione si trasforma in una strage e una strage in uno spaventoso gioco di specchi, dove è impossibile distinguere il vero dal riflesso.

In una stanza vuota Lady Macbeth vive la sua follia cercando di incollare i pezzi della memoria, mentre Macbeth è ossessionato dai fantasmi della sua mente. Ispirandosi alla tragedia di Shakespeare, l’autore Francesco Niccolini, con Enzo Vetrano e Stefano Randisi alla regia, hanno immaginato l’estrema confessione della coppia di amanti per la messa in scena de I Macbeth, in scena da giovedì 21 marzo 2024 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 24) al Teatro Nuovo di Napoli.

Presentato da Arca Azzurra in collaborazione con Cooperativa Le Tre Corde/Compagnia Vetrano-Randisi e Teatro Comunale di Imola Lo Stignani, l’allestimento vede interpreti in scena Enzo Vetrano, Raffaella d’Avella, Giovanni Moschella, Giulio Germano Cervi, con le scene e i costumi a cura di Mela Dell’Erba, le luci di Max Mugnai.

I Macbeth è un lavoro sull’ossessione, e su stragi che si spiegano solo per ossessione, ieri e oggi: un trono, un’eredità, dei compagni di scuola, dei vicini troppo rumorosi, preghiere a un altro dio. Poco cambia, il risultato è sempre lo stesso, un massacro: furia, sangue, incubi, odio, altro sangue, lutti e notti insonni.

Come nel Riccardo3, anche in questo spettacolo tutto è già avvenuto, fin dall’inizio. In quello stesso luogo di cura, di espiazione, di catarsi, quattro assassini cercano di ricucire i frammenti della loro memoria.

«Nell’accostarci alla riduzione del Macbeth che Francesco Niccolini ha scritto per noi – così Vetrano e Randisi in una nota – ci siamo chiesti come rendere vero e comprensibile l’orrore e l’efferatezza dei crimini compiuti da Macbeth e dalla Lady. Come raggiungere il cuore della complicità, dell’ossessione, della perdita di coscienza che può portare due individui a compiere un assassinio e poi un altro, un altro e un altro ancora».

A partire dalle domande senza risposta che s’inseguono nel Macbeth dalle parole infuocate dell’antica Lady, dalle esitazioni inquiete del suo nobile consorte, cercano un perché al crimine efferato che hanno compiuto.

Come si fa a ricostruire una vicenda così antica e così dolorosa da non ricordarne più i contorni, le motivazioni, le conseguenze? Chi può rivivere storie lontane come quella di Macbeth e della sua Lady o raccontare storie vicinissime a noi, che ritroviamo in fatti di cronaca nera che quotidianamente ci stordiscono?

Ci vuole qualcuno, al di fuori di queste storie, che possa riavvolgere il nastro per farlo ricominciare daccapo. È necessario guardare indietro alle proprie azioni come se fossero state compiute da altri, distribuirle a corpi diversi, in un gioco di specchi, per liberarsi delle proprie colpe.

I Macbeth di Francesco Niccolini – 21 ˃ 24 marzo 2024 – Teatro Nuovo Napoli, Via Montecalvario 16.

Inizio spettacoli ore 21.00 (giov), ore 18.30 (ven e dom), ore 19.00 (sab).

info 0814976267 email botteghino@teatronuovonapoli.it .

(Raimondo Adamo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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Capua. ‘I giorni di marzo’: sabato alla clinica ‘Villa Fiorita’ si presenta il romanzo di Lina Angela Barbieri

L’autrice racconterà la sua esperienza contenuta nel libro biografico sabato 16 marzo, ore 10,30, e nell’occasione sarà in mostra anche il quadro “Amazzone ferita” realizzato dall’artista Gianni Pontillo proprio per l’occasione.

Un libro biografico che narra la sua tragica esperienza che la vide un giorno dover combattere con un cancro.

È la storia personale contenuta in “I Giorni di Marzo”, il romanzo scritto da Lina Angela Barbieri, che verrà presentato sabato 16 marzo, con inizio alle ore 10,30, nella sala convegni della Casa di Cura “Villa Fiorita” di Capua.

L’iniziativa, promossa dalla clinica capuana in collaborazione con l’associazione casertana Quercus Vitae, sarà moderata proprio dalla presidente del sodalizio e giornalista Maria Laura Labriola e vedrà la presenza de3ll’autrice del libro che si confronterà con i relatori presenti, dopo aver illustrato lo scorcio di vita vissuta condensato nel romanzo.

Maria Sole è un avvocato, moglie di Francesco e madre delle adolescenti Eleonora e Ginevra. L’equilibrio della sua serena famiglia viene sconvolto, quando nel marzo del 2016, in seguito a normali controlli medici di routine, a Maria Sole viene diagnosticato un carcinoma al seno che la trascina nel punto più basso della sua esistenza. Grazie all’amore e al supporto dei suoi cari, trova la forza per reagire con determinazione e affrontare tutte le difficoltà per tornare a “vita nuova” dopo la malattia.

La presentazione del libro “I Giorni di Marzo” sarà aperta dai saluti istituzionali dell’assessore alla Cultura della Città di Capua, Vincenzo Corcione, della presidente del CdA della Clinica “Villa Fiorita”, e del direttore sanitario della struttura sanitaria capuana che ospita l’evento, Daniela Percesepe.
Porteranno il loro contributo Annamaria Ferriero, assessore alla Cultura del Comune di Santa Maria C.V.; Don Nicola Galante, cappellano di “Villa Fiorita”; Gabriella Di Buccio, radioterapista della clinica capuana, e Luigi De Lucia, oncologo presso la stessa struttura sanitaria.

Lina Angela Barbieri nasce a San Lorenzello, ridente borgo del beneventano. Dopo la maturità classica conseguita presso il liceo Luigi sodo di Cerreto Sannita, prosegue gli studi alla facoltà di Giurisprudenza presso la Federico II di Napoli, città dove vivrà per una quindicina di anni. In seguito al matrimonio nel 1993, dal quale nascono due figlie si trasferisce in provincia di Caserta e comincia ad esercitare la sua professione di avvocato presso il foro di Santa Maria Capua Vetere.

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Napoli. ‘Le Storielle’ giovedì 14 alla libreria ‘S. I.’ il libro della counselor-pedagogista Stefania Guarracino

Giovedì 14 marzo 2024 la rassegna letteraria Tre mesi in Libreria presenta “Le Storielle” il libro della pedagogista e counselor Stefania Guarracino: un nuovo incontro promosso da Jack Edizioni negli spazi della napoletana Libreria S.I. di via Bernardo Cavallino.

“Tre mesi in Libreria” è il titolo della rassegna letteraria organizzata dalla napoletana Libreria S.I. di Paolo De Martino in collaborazione con la Jack Edizioni che accompagnerà i lettori fino alla fine del mese di marzo.

Giovedì 14 marzo 2024 alle 18.30, la counselor e pedagogista Stefania Guarracino presenterà “Le Storielle”, il primo volume pubblicato dalla Jack Edizioni specificamente destinato ai bambini e alle scuole. Una raccolta di storie, poesie, giochi, testi teatrali nati da una più che ventennale attività di laboratorio tenuta dall’autrice nelle scuole di ogni ordine e grado, che consentirà di parlare ‘a tutto tondo’ della didattica negli anni Venti del XXI secolo.

Ad affiancare la Guarracino sarà la professoressa Antonella Aliperti, docente di italiano e latino. La presentazione avrà come moderatrice la giornalista Silvia De Martino, ‘voce’ di tutti gli appuntamenti della rassegna “Tre mesi in libreria”.

Tre mesi in Libreria, Libreria S.I. e Jack Edizioni. 

INGRESSO LIBERO

Libreria S.I., via Bernardo Cavallino 80, 80131 Napoli.

Informazioni: 081.193 61 865.

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Monreale (PA). ‘I Mulini nella Valle dell’Oreto’: sabato conferenza, domenica Trekking urbano

Promossa da BCsicilia, Comune di Monreale, Forum contratto Fiume Oreto, Circolo di Cultura Italia, si terrà sabato 24 febbraio 2024 ore 17.00, presso il Circolo Cultura Italia, in Piazza Vittorio Emanuele a Monreale, la conferenza “I Mulini della Valle dell’Oreto Emergenze di archeologia industriale e beni etno-antropologici”.

Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione di Romina Lo Piccolo, Presidente di BCsicilia di Monreale, sono previsti le relazioni di Giuseppe Castellese, che parlerà su “L’uso delle acque e l’insediamento umano nella valle dell’Oreto”; Rosario Favitta, che relazionerà su “Dalla ‘prisa’ o ‘lavaturi’: il funzionamento del mulino grazie alla forza motrice dell’acqua”; Ernesta Morabito, che relazionerà su “Il paesaggio del fiume Oreto ieri e oggi”, ed infine Francesco Liotti proporrà una riflessione su: “Il recupero dei mulini storici all’interno del Contratto di Fiume e di Costa dell’Oreto”.

Conclusioni di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia.

L’iniziativa, che si inquadra nel processo di indagine e conoscenza del territorio portato avanti dall’associazione, nasce dalla necessità di recuperare la memoria dei “luoghi” per potenziare il senso di consapevolezza verso la tutela delle rilevanti risorse territoriali e di conseguenza ristabilire   quelle connessioni, prima esistenti, tra l’abitato ed il suo hinterland.

Il tema individuato ha infatti l’obiettivo di puntare una luce su questi grandi manufatti, realizzati in un luogo e in un tempo di grande armonia tra uomo e natura: infatti, perfettamente integrati nel contesto paesaggistico del territorio, i mulini ad acqua restano i simboli architettonici di un’antica realtà rurale nonchè la testimonianza della produttività agricola siciliana.

Il giorno successivo, domenica 25 febbraio, è invece in programma un Trekking urbano alla scoperta dei Mulini della Sabbùcia. Appuntamento alle ore 9,30 presso la piazza di Aquino.

Partenza alle 9.45 e ritorno previsto entro le ore 12.00 sempre presso la piazza di Aquino.

La visita sarà guidata da Giuseppe Castellese e  Andrea Arcangelo per conto di BCsicilia di Monreale. Il percorso è di circa 6 Km (tutti su strada tranne 300 m su sentiero) con un dislivello positivo e negativo di circa 90 metri.

Partendo dalla Cartiera Grande e proseguendo per la vecchia cartiera, il trekking consentirà ai partecipanti di apprezzare tratti di “saia”, su arcate e altri in trincea, ed alcuni punti di “prisa”, tutti elementi costituenti il sistema dei mulini ad acqua

Si consiglia abbigliamento comodo, scarpe da trekking o da ginnastica e riserva d’acqua.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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Capua. Sabato pomeriggio il cast de ‘I limoni d’inverno’ incontra il pubblico del Teatro Ricciardi

Il cast de “I limoni d’inverno” incontra il pubblico del Ricciardi : al teatro capuano un nuovo incontro dedicato al cinema d’autore si terrà sabato 17 alle ore 18.30. 

Teresa Saponangelo e Marina Carone sono le ospiti della rassegna diretta da Francesco Massarelli. L’attrice e la regista racconteranno l’esperienza sul set del film I limoni d’inverno.

Tra i protagonisti anche Cristian De Sica per la pellicola dedicata alla gentilezza trasgressiva dell’amore. 

Pietro Lorenzi è un professore di lettere in pensione e dopo il divorzio dalla moglie vive da solo in un bell’appartamento romano con un terrazzo che accudisce con cura, dedicandosi alle sue piante.

Sta scrivendo un libro su “quattro donne di talento che nella vita sono state sottovalutate” – Zelda Fitzgerald, Hedy Lamarr, Alice Guy, Tina Modotti e Hilma at Klint – ma fa piccoli errori di ortografia, e quando fa ricerca in biblioteca si smarrisce fra gli scaffali. Nell’appartamento di fronte a quello di Pietro si trasferisce una coppia più giovane: Luca, fotografo d’arte contemporanea, ed Eleonora, che ha studiato pittura e disegno all’Accademia ma ad un certo punto ha smesso di creare, “perché non era abbastanza brava”.

Luca ed Eleonora custodiscono un dolore segreto e non riescono a parlarsi più: lei pensa che lui la dia per scontata, lui la vede sempre “incazzata col mondo”.

Quando Luca parte per preparare una personale a New York, Eleonora e Pietro cominciano a frequentarsi, fra terrazzi e orti botanici, il bar sotto casa e un ristorante d’atmosfera.

Seguo da molti anni il lavoro di Caterina Carone – confessa il direttore artistico del cinema capuano, Francesco Massarelli – una regista giovane che penso stia portando uno sguardo nuovo ed interessante, mettendo la sua profonda sensibilità umana al centro dei suoi racconti. Il  film parla di gentilezza e della capacità di prendersi cura dell’altro. Le interpretazioni degli attori come Saponangelo e De Sica  regalano allo spettatore due personaggi indimenticabili. È per questo che siamo particolarmente felici di ospitare Caterina e di dare il bentornata a Teresa a cui avevamo già dedicato una serata d’onore in occasione del nostro Capua Film Fest, nello scorso mese di luglio“.

(Dott.ssa Dalia Coronato – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)