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giorgio magliocca

Caserta. Provincia, elezioni il 27 giugno ma già ‘mordono il freno’ i possibili candidati

Stabilita al 27 giugno la data per il rinnovo del Consiglio provinciale di Caserta, dopo le dimissioni del presidente Giorgo Magliocca (nella foto), pare perché inquisito, e il travagliato subentro di Marcello De Rosa, sindaco di Casapesenna, dopo una lunga controversia giudiziaria solo recentemente conclusa con sentenza in suo favore del Consiglio di Stato.

Ora “la parola” torna agli elettori, cioè ai sindaci o loro delegati di ciascun comune della provincia, che il 27 giugno saranno chiamati a scegliere il successore, essendo stato da tempo tolto il diritto di voto a tuti gli altri cittadini, mentra non è stato più soppressa come previsto l’istituzione di tutte le Province.

Prima però fra gli stessi dovranno esere ufficialmente individuati i candidati e presentati,  fra venerdì 6 e sabato 7 giugno, con almeno il 15 per cento dei voti altrui, all’ufficio elettorale della Provincia, che dovrà poi sancirne la legittimità per dare il via alla contesa, anche se da tempo circolano i nominativi dei potenziali interessati.

A partire dal sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Mirra, che però, in ambito cento sinistra, dovrebbe prevalere sull’ugualmente interessato sindaco di Cesa Antonio Guida; Adolfo Villani, sindaco di Capua; Marianna Dell’Aprovitola (Carinaro) e lo stesso Stafano Lombardi, sindaco di Piana di Monte Verna, che potrebbe contare sul sostegno di ANCI Giovani.

Nell’ultima tornata Mirra fu superato proprio da Magliocca, mentre Stefano Giaquinto, sindaco di Caiazzo che ugualmente partecipò a quella contesa, risultò, con pochi voti, ultimo fra i tre contendenti.

Ciononostante Giaquinto sarebbe seriamente intenzionato a riprovarci, in rappresetanza del centro destra, forse sperano di poter contare sull’apporto dei neo costituiti gruppi provinciali della Lega, suo nuovo partito. Giaquinto però dovrebbe prevalere non solo sul suo vicino ed ex collega di Forza Italia Angelo Di Costanzo, sindaco di Alvignano, ma anche sul collega di Maddaloni Andrea De Filippo.

Nel mentre si succedono gli incontri e i possibili accordi preliminare fra le parti, magari in previsione di importanti riconoscimenti nello stesso ambito provinciale, qualcuno addirittuta ipotizza una sfida proprio tra Giaqunto, in ambito centro destra, e Lombardi per il centro sinistra, relegando a un ruolo solo marginale qualche altra eventuale candidatura: sarà mera “fanta-politica”? Chi vivrà… vedrà!…

(News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

Caserta. Provincia: Dopo gli ultimi sviluppi, ricarica Palmesano: ‘Urge doppia commissione di accesso’

Enzo Palmesano al Prefetto e al Ministro dell’Interno: “Nominare una commissione d’accesso a carico dell’Amministrazione provinciale di Caserta e della disciolta amministrazione comunale di Pignataro Maggiore”.

Con un documento depositato al protocollo della Prefettura, Enzo Palmesano, giornalista professionista vittima di reato di tipo mafioso, avversario politico della massoneria, ha chiesto – riferisce un comunicato stampa – “al Prefetto di Caserta e al Ministro dell’Interno di valutare se esistano le condizioni per nominare una Commissione d’accesso a carico dell’Amministrazione provinciale di Caserta e della disciolta Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore”. Informata anche la Commissione parlamentare antimafia.

Indagato per gravi reati dalla magistratura, il sindaco di Pignataro Maggiore (famigerato paese tristemente conosciuto quale “Svizzera della camorra”) e Presidente dell’Amministrazione provinciale di Caserta, Giorgio Magliocca, si è dimesso da entrambe le cariche. Indagato con Giorgio Magliocca pure il dirigente comunale pignatarese Baldo Marcello, magliocchiano di ferro e cognato del pericoloso boss della camorra Pietro Ligato.

Giorgio Magliocca, inoltre, non è estraneo a rapporti con soggetti appartenenti ad ambienti massonici, la cui rilevanza – a giudizio di Palmesano – “andrebbe approfondita nelle vicende oggetto di indagini e nel resto del discusso esercizio del potere magliocchiano al Comune e alla Provincia”.

Il comunicato riferisce, inoltre, che Palmesano ha allegato alla sua istanza un volantino diffuso in data 18 settembre 2021 in 700 copie per le strade di Pignataro Maggiore (da solo), con il titolo: “La campagna elettorale della famiglia Lubrano-Nuvoletta”. Volantino che si rese necessario perché la testata giornalistica locale – alla quale Palmesano collaborava – www.caleno24ore.it decise di auto-silenziarsi mentre si occupava dei rapporti tra politica e camorra, come aveva sempre fatto. Una preoccupante e sintomatica coincidenza sulla quale varrebbe la pena indagare.

Ecco il testo del volantino di Enzo Palmesano:

“LA CAMPAGNA ELETTORALE DELLA FAMIGLIA LUBRANO-NUVOLETTA”

A Pignataro Maggiore (CE), famigerato paese tristemente conosciuto quale “Svizzera dei clan”, in vista delle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre 2021, numerosi esponenti della potente famiglia Lubrano-Nuvoletta hanno espresso pubblicamente con i “mi piace” su Facebook il loro sostegno alla lista “Ricoloriamo Pignataro – Giorgio Magliocca sindaco”. Sostenitori che sono figli, nipoti, parenti dei defunti capimafia consuoceri Vincenzo Lubrano e Lorenzo Nuvoletta, referenti dei “corleonesi” di Totò Riina in Campania. Ai Lubrano-Nuvoletta si sono aggiunti i loro amici, tifosi, prestanome e associati per delinquere di stampo mafioso.

Tale inquietante sostegno non è stato respinto da nessuno dei componenti della lista “Ricoloriamo Pignataro – Giorgio Magliocca sindaco”, nemmeno dal sindaco uscente Giorgio Magliocca (Forza Italia) che da presidente della Provincia di Caserta fa parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza con il Prefetto, il Questore e i Comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza. Silenzio anche da parte dei candidati che si fregiano della divisa di carabinieri, poliziotti e ufficiali dell’Esercito.

Neppure i candidati dell’altra lista in campo, “Mazzuoccolo sindaco – Aria Nuova – Ambiente – Cultura – Territorio”, hanno fatto conoscere il loro pensiero sulla pesante campagna elettorale della famiglia Lubrano-Nuvoletta. Il loro silenzio è altrettanto grave.

Io sono un giornalista professionista, vittima di reato di tifo mafioso, non voglio piegarmi all’omertà imperante, mentre è in corso la minacciosa manovra politico-mafiosa per mettere a tacere tutta la stampa; e i giornalisti pignataresi sono esposti a pericoli mortali.

Ho pertanto già inviato una denuncia alle forze dell’ordine, alla magistratura e al ministro dell’Interno facendo i nomi di numerosi soggetti riconducibili alla famiglia Lubrano-Nuvoletta che si sono espressi politicamente in questa campagna elettorale”.

(Enzo Palmesano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Provincia, Zinzi (Lega): ‘Di Monaco fuori dal partito, siamo alternativi a Magliocca

Chiunque appoggi o anche solo pensi di condividere la gestione Magliocca è fuori dalla Lega.

Non possono esserci accordi con chi ha messo in piedi un simile sistema di gestione della Provincia.

In questi minuti abbiamo appreso dagli organi di stampa della nomina del consigliere provinciale Gaetano Di Monaco, tesserato Lega, a nuovo vice presidente della Provincia di Caserta.

È d’obbligo chiarire che è un accordo di carattere meramente personale, tra lo stesso consigliere e il presidente Magliocca, di cui il partito non era a conoscenza e che comunque non avrebbe mai – in nessun caso – avallato.

La decisione di Di Monaco – che ricordiamo non è stato eletto nella lista di riferimento della Lega – risulta pertanto in aperto dissenso rispetto alla linea politica del partito”: così il deputato e coordinatore regionale della Lega, Gianpiero Zinzi.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Operazione ‘doppia’ Talpa: intrecci e misteri nell’inchiesta a carico di Giorgio Magliocca?

Operazione Talpa. Un’indagine caratterizzata dalla presenza di due “talpe”, una dalla parte degli indagati e l’altra dalla parte degli investigatori, quanto emerge dal decreto di perquisizione notificato a 10 persone, tra cui il presidente della provincia e sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca.

Secondo la tesi accusatoria della Procura di Santa Maria Capua Vetere, retta da Pierpaolo Bruni, Magliocca sarebbe stato informato dell’indagine a suo carico da un finanziere impiegato proprio nella centrale ascolti della procura, Mattia Parente, cugino di Giuseppe Parente, costruttore in stretti rapporti con il presidente della provincia. Non sapevano, per, che gli inquirenti li ascoltavano in tempo reale grazie a una microspia installata su uno degli indagati, che gi nella prima fase dell’indagine aveva deciso di collaborare con gli investigatori. Si tratterebbe di Antonio Scialdone, sindaco di Vitulazio, gi coinvolto e poi prosciolto in una precedente indagine sulla criminalit organizzata.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i 10 indagati sarebbero responsabili di vari reati, dalla corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio alla frode nelle pubbliche forniture, fino al subappalto non autorizzato. Giuseppe Parente avrebbe ricevuto diversi lavori dalla provincia e avrebbe ricambiato con varie utilit. Anche un altro imprenditore di Marcianise, Cosimo Rosato, destinatario di almeno tre lavori, avrebbe ricambiato il presunto favore con una donazione di 40.000 alla squadra del Vitulazio, dove Macca avrebbe sponsorizzato un allenatore proveniente dai Gladiatori, squadra dove giocava il figlio del presidente della provincia. Quest’ultimo sarebbe stato poi ingaggiato proprio dal Vitulazio insieme al suo ex allenatore.

L’inchiesta è alle battute iniziali e si tratta di mere ipotesi accusatorie, anche se gli elementi raccolti sono molteplici e concordanti.

(Fonti: Tgr Campania – CasertaSette – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)