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dissesto

Caiazzo-Piedimonte Matese. Dissesto idrogeologico: linea ferroviaria interrotta e sostituita da autobus

Linee Suburbane – Interruzione tratta Caiazzo-Piedimonte Matese.

Per consentire urgenti lavori di manutenzione straordinaria, a seguito di un improvviso grave dissesto idrogeologico per cause esterne non dipendenti da EAV, a partire dalle ore 07:00 del giorno 02 febbraio e per alcune settimane, verrà interrotta la tratta ferroviaria Caiazzo-Piedimonte Matese.

L’esercizio ferroviario fra le stazioni di Napoli Centrale RFI e Caiazzo sarà comunque assicurato durante tutto il periodo di interruzione.

Sulla tratta interessata da interruzione è stato istituito servizio sostitutivo operato dalla ditta D’Agostino.

Per consultare gli orari ed i punti di fermata del servizio sostitutivo visita il sito www.eavsrl.it, sezione Orari Ferrovia.

(Comunicato stampa EAV  (Foto di repertorio) -Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Campania. ‘Caro sindaco, ferma il dissesto’: presentata la mozione da inviare a tutti i Comuni

E’ stata presentata martedì mattina in consiglio regionale la mozione di Più Europa ‘Caro sindaco, ferma il dissesto’.

La mozione propone 5 impegni concreti per la salvaguardia del territorio nazionale, dalla riduzione del consumo di suolo e del rischio idrico, fino alla lotta all’abusivismo edilizio lungo i corsi d’acqua e nelle zone soggette a rischio idrogeologico.

A illustrarla sono stati il presidente di +Europa Federico Pizzarotti, insieme al coordinatore regionale Bruno Gambardella, il consigliere regionale Luigi Cirillo, il vicesegretario nazionale Piercamillo Falasca e la presidente dell’assemblea nazionale Manuela Zambrano.

La Campania è la prima Regione in cui presentiamo questa mozione – spiega Pizzarotti – pensata sia per Regioni che per Comuni con l’intento di contrastare il dissesto idrogeologico. E’ indirizzata ai sindaci ma è ovvio che la Regione ha grandi competenze sulla pianificazione e intervento territoriale fluviale, sul consumo di suolo. Serve attenzione e servono attenzioni concrete. Serve che i sindaci pianifichino, di certo non chiediamo che intervengano con le loro risorse economiche che sono scarsissime, che Regioni e Stato pensino ai finanziamenti per gli interventi”.

La mozione non è che una richiesta ai Comuni di essere in prima linea.

I Comuni – dice Cirillo – devono assumere l’impegno di chiedere allo Stato e alle Regioni aiuto nella pianificazione, nella programmazione e nella messa a disposizione di risorse. Come Più Europa ci impegniamo a verificare quali sono le criticità di leggi che ci sono, ma non vengono applicate e, per esempio, spingiamo, affinché anche il cittadino abbia accesso ai piani di evacuazione e in caso di emergenza sappia quali sono i punti di raccolta. Solo creando la giusta sinergia tra Istituzioni possiamo salvaguardare il territorio ed evitare rischi per le nostre comunità”.

E’ importante che le Istituzioni e le comunità discutano e affrontino il problema del rischio di dissesto idrogeologico.

Questa iniziativa mira a stimolare un dibattito tra gli enti locali – sostiene Gambardella – I Comuni sono le sentinelle del territorio, sindaci, consiglieri, strutture tecniche spesso troppo fragili poiché indebolite negli ultimi anni senza il dovuto ricambio. Questa è un’occasione per far discutere anche le comunità su un problema reale soprattutto in questa Regione. Senza andare troppo indietro nel tempo, abbiamo avuto grandi disastri. Non più di due anni fa quello di Monteforte Irpino e ogni inverno si verificano sempre gli stessi problemi perché il governo centrale non ha investito sulla manutenzione di territorio e oggi paghiamo il conto. Noi siamo per una politica di consumo territorio zero: rottamazione degli edifici vecchi, non di pregio, e la sostituzione con strutture più moderne e a basso impatto ambientale. Ovviamente non siamo contrari all’edilizia che rappresenta uno dei settori trainanti dell’economia italiana. Ma si può fare un ottimo lavoro sostituendo, riqualificando e non cementificando”.

Infine l’intervento di Falasca: “La Campania è una Regione che ha nel dissesto idrogeologico una delle sue piaghe. Io sono originario di Sarno e nel 1998 sono stato testimone e partecipe di una tragedia che ha dato il senso dell’emergenza che il nostro Paese vive. Se oggi i Comuni italiani e quelli campani volessero avere il livello di attenzione che Sarno ha avuto dopo l’alluvione dovremmo impiegare tutte le risorse del bilancio dello Stato e questo non è possibile. Bisogna lvaorare in termini di prevenzione affinché quelle tragedie non si verifichino con quei danni e con quella devastazione. E’ un lavoro culturale della politica e nei consigli comunali va fatta una scelta: consumo zero di suolo, che significa ripristinare ciò che esiste e non espandi oltre ciò che la natura consente.

Questa è una responsabilità che i Comuni devono assumersi insieme alle Regioni“.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Napoli. ‘Caro sindaco, ferma il dissesto’: martedì conferenza stampa di +Europa con i big del partito

Martedì conferenza stampa di Più Europa per la presentazione della mozione “Caro sindaco, ferma il dissesto” con Pizzarotti, Gambardella, Falasca, Zambrano e Cirillo (nella foto).

Martedì 21 novembre alle ore 11.30, presso la sala stampa del Consiglio regionale della Campania, Più Europa presenterà la mozione “Caro Sindaco, ferma il Dissesto” che verrà depositata in tutti i Consigli comunali d’Italia, a cominciare proprio da quelli campani.

La mozione propone 5 impegni concreti per la salvaguardia del territorio nazionale, dalla riduzione del consumo di suolo e del rischio idrico, fino alla lotta all’abusivismo edilizio lungo i corsi d’acqua e nelle zone soggette a rischio idrogeologico.

La proposta verrà illustrata in dal presidente di +Europa Federico Pizzarotti, insieme al coordinatore regionale Bruno Gambardella e al consigliere regionale Luigi Cirillo. Saranno presenti anche il vicesegretario nazionale Piercamillo Falasca e la presidente dell’assemblea nazionale Manuela Zambrano.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

‘Caro sindaco, ferma il dissesto’: dalla Campania a tutta l’Italia l’appello di ‘Più Europa’

Martedì conferenza stampa di Più Europa per la presentazione della mozione “Caro sindaco, ferma il dissesto” con Pizzarotti, Gambardella, Falasca, Zambrano e Cirillo.

Martedì 21 novembre alle ore 11.30, presso la sala stampa del Consiglio regionale della Campania, Più Europa presenterà la mozione “Caro Sindaco, ferma il Dissesto” che verrà depositata in tutti i Consigli comunali d’Italia, a cominciare proprio da quelli campani.

La mozione propone 5 impegni concreti per la salvaguardia del territorio nazionale, dalla riduzione del consumo di suolo e del rischio idrico, fino alla lotta all’abusivismo edilizio lungo i corsi d’acqua e nelle zone soggette a rischio idrogeologico.

La proposta verrà illustrata dal presidente di +Europa, Federico Pizzarotti, insieme al coordinatore regionale Bruno Gambardella e al consigliere regionale Luigi Cirillo (nella foto).

Saranno presenti anche il vicesegretario nazionale Piercamillo Falasca e la presidente dell’assemblea nazionale Manuela Zambrano.

Per motivi organizzativi, si chiede a giornalisti, fotografi e operatori di confermare entro e non oltre il 19 settembre alle ore 20 la propria adesione indicando nome, cognome e testata di appartenenza al seguente indirizzo mail: “stampa.luigicirillo@gmail.com”.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Piana di Monte Verna. Comune, dissesto finanziario sancito: amara disamina della minoranza

Altra mortificazione per Piana di Monte Verna ed i cittadini pianesi.

Nonostante il Ministero dell’Interno abbia invitato il Comune di Piana di Monte Verna, a fine anno 2021, a liquidare tutti i debiti iscritti al passivo in conseguenza al dissesto finanziario, e il Commissario prefettizio ha provveduto a restituire all’ente oltre 650.000 euro nel 2021, ad oggi ci sono ancora creditori, legati al dissesto finanziario, non pagati.

Ciò potrebbe mettere a rischio l’ente a dover pagare interessi di mora per ritardato pagamento e soprattutto tiene ferme risorse economiche che potrebbero essere utilizzate a vantaggio della comunità pianese.

Altro caso di manifesta incapacità amministrativa!

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caiazzo Comune: il Consiglio scongiura il dissesto, o almeno ci prova: il sindaco ringrazia e ‘si appella’

Come ormai consueto, tramite facebook, il sindaco Stefano Giaquinto ha reso noto quanto segue:

Con l’approvazione della delibera di “ Rimodulazione del Piano di Riequilibrio finanziario“ possiamo dire di aver mosso un ulteriore passo che allontana lo spettro del dissesto finanziario e, anche se la strada è ancora lunga, siamo comunque oltre la metà del percorso che qualche anno fa abbiamo scelto di affrontare.
Sarebbe stato più comodo dichiarare il dissesto, preferimmo il percorso di una strada alternativa, fu quasi una scommessa con noi stessi, consapevoli però che, se fosse andata a buon fine, avrebbe messo in sicurezza i conti del Comune, evitandone il fallimento e il commissariamento del bilancio.
Oggi possiamo dire con orgoglio di aver visto giusto, e che è valsa la pena seguire quella strada alternativa che ci veniva indicata dal nostro capogruppo #Alfonso #Mondrone!
Adesso tutti insieme, e mi rivolgo agli amici amministratori, dobbiamo ancora una volta renderci protagonisti e traghettare definitivamente l’Ente Comune verso un futuro economico più sereno.
Doveroso ringraziare il capogruppo #Alfonso #Mondrone, con delega ai servizi finanziari che ha lavorato senza sosta, in collaborazione con i responsabili degli uffici comunali, fino a portarci al grande risultato che oggi stiamo raccogliendo!
Caiazzo ❤️
Caiazzo lì 2 Agosto 2023 – Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale.
Per accedere alla video registrazione della seduta, cliccare sulla foto o sul seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=apbS6LWEeAg
(News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

Caiazzo. Comune, impazzano i selfie del pre dissesto, ma passa anche il tempo di ‘Feste, Farina e Forca’

Infinita passerella, intervento ampio e massivo e selfie a go go, del primo cittadino, al timone di un comune, nella fase di pre-dissesto: durante il “Ricordando Don Peppe Jovinelli”, rivoltatosi nella tomba con un grande caiatino scomparso qualche mese fa (ignorato) e il compianto professore Giovanni Marcuccio, deus ex machina del Festival del Varietà intitolato al grande impresario nativo di Caiazzo, declassato dalla giunta Giaquinto a mero memorial.

E mentre Giaquinto si impadronisce del palcoscenico, a San Giovanni e Paolo è ancora buio pesto: la fontana si spegne, non si capisce se e quando è stato fatto il bando per l’assegnazione della gestione del chiosco, a chi è stata affidata la gestione, chi è l’intestatario della licenza per somministrare alimenti e bevande, a chi sono intestati i contatori di luce e acqua e lo stesso contratto d’affitto, si vorrebbe sperare debitamennte registrato, cosa invece il votato ai selfie NON ha fatto per riparare il guasto ai lampioni di via Santa Lucia e Via San Vito.

La signora del chiosco della vergogna, aperto oltre due mesi dopo le elezioni, insieme all’altro signore non dottore, risponda a questi interrogativi, essendo delegata per assicurare i disservizi alla frazione.

(Giuseppe Sangiovanni – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

 

Caiazzo. Comune, manovra disperata: riequilibrio-anticamera del dissesto finanziario?

Disordine, difficilmente sanabile, che compromette la vita economica di una comunità e comporta per i contribuenti tariffe alla massima aliquota ammissibile forse per i prossimi 30 anni?!?
Antisquilibrio! In atto il pre dissesto.
Il piano di riequilibrio finanziario pluriennale, detto anche “predissesto”, è una procedura amministrativa generale adottata dagli enti locali con lo scopo di risanare le finanze, per poter prevenire la condizione di dissesto finanziario.
Il disavanzo è di quasi 5 milioni di euro e, a quanto parrebbe, non tiene proprio conto di ingenti debiti e spese da considerare pr vari contenziosi “dormienti”, in primis la per struttura ex Decò, ora da demolire, mentre “cum grano salis” o, forse, senza paventati interessi contrapposti di chissà chi!), avrebbe potuto ospitare carabinieri, polizia locale, protezione civile pompieri e quant’altro, purché “di pubblica utilità”, se acquisita per tempo al patrimonio comunale, senza aspettare che venisse irreversibilmente sancita la natura agricola semplice dell’area di sedime, per difetto dell’ente, intestata in modo coatto al Comune.
SOS!
Ratifica della variazione di urgenza del bilancio, assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri.
Pensare di riequilibrare il “bilancio” (quasi 5 milioni di euro), stanando pochi evasori, risparmiando qualche stipendio (di chi andrà in pensione, cui intanto spetterà la liquidazione), ma assumendo intanto soggetti ben specifici (o, vox populi, amci di amici), puntualmente senza alcun pubblico concorso: bravi.
Con queste “grandi entrate”, si pensa di rimodulare il piano di riequilibrio pluriennale, attraverso l’invio di una nuova proposta al Ministero competente?
Dulcis in fundo, sarebbe possibile sapere come la stessa presidente ha potuto disporre la diretta in streaming,  anche di precedenti sedute, ben sapendo che il relativo regolamento sarebbe stato esaminato e, quindi, presumibilmente approvato solo nel corso di quella odierna?
Alla faccia della tanto sbandierata legalita!

Lo sa questo la segretaria, la presidente del consiglio, giovane si, ma pur sempre avvocato?

Certo non può ignorarlo il sindaco ultra veterano o forse nel frattempo hanno cambiato anche le regole?

O per caso qualcuno considera tutti i preposti “beati dormienti”, anche se la procedura sarà impugnata?

(Giuseppe Sangiovanni – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

Alife. Elezioni locali, De Felice denuncia: ‘Comune, dissesto finanziario dichiarato’

L’avvenuto dissesto…  l’enorme danno e il continuo inganno!

Come è ben noto a tutti i cittadini di Alife che ne abbiano memoria, il “dissesto” dichiarato nell’aprile del 2017 dall’allora Sindaco Cirioli era stato motivato come “inevitabile” perché vi sarebbero stati oltre 10 milioni di debiti insanabili;

quindi, entro le pieghe normative ma ben oltre l’etica democratica, con soli 5 Consiglieri presenti su 13, ed in seconda convocazione, veniva dichiarato il DISSESTO, senza nemmeno provare preventivamente ad attivare (come sarebbe stato più cauto, da buon “padre di famiglia”) lo strumento preventivo del predissesto  (che la norma mette a disposizione proprio per cercare evitare il dissesto e non portare estremi disagi ed aumenti di tasse ai cittadini).

Bene (anzi male!), nulla da dire se i numeri negativi tanto pubblicizzati all’epoca fossero rimasti tali; invece, oggi, dopo 6 anni dall’aprile 2017, sabato scorso (29/04/2023)  sul palco del comizio durante la campagna elettorale in corso per la elezione del nuovo Sindaco e della nuova Amministrazione comunale, lo stesso Cirioli (oggi alla seconda candidatura a Sindaco dopo che nel 2017 venne sfiduciato)  ha enunciato due numeri che da soli SMENTISCONO l’enorme, grave e distorto scenario paventato all’epoca del dissesto:

– 1.046.000,00 euro effettivamente liquidati dalla OSL (organismo ministeriale gestore della liquidazione e chiusura del dissesto) a tutto il 31.12.2022;

– 550.000,00 euro circa per le rimanenti transazioni da definire nel 2023;

la cui somma è circa 1,6 milioni (MLn) di euro; trattandosi di transazioni medie al 50% dell’importo di debito originario si può facilmente desumere, senza tema di smentita,  che la massa debitoria accertata dalla OSL è di 3,2 MLn  (e non oltre 10 MLn come dichiarati e annunciati nella delibera dell’aprile 2017).

Ma vi è di più.

L’aver voluto perseguire direttamente la strada del dissesto ha determinato, purtroppo, una serie di conseguenze negative (come qualsiasi procedura fallimentare), tra cui, senza pretesa di esaustività e/o prevalenza:

●  aumento alle aliquote massime di tutti i tributi comunali e delle addizionali sui redditi, che i cittadini ben conoscono perché subiti direttamente durante questi ultimi 6 anni;

●  blocco delle assunzioni per l’amministrazione comunale, con conseguenze disastrose sull’efficienza della macchina amministrativa e delle altre attività straordinarie che un Ente ha facoltà di porre in essere;

●  parziale prescrizione dei tributi ancora da incassare alla data di dichiarazione del dissesto;

●  ingente costo della stessa OSL, a carico del Comune, riassumibile in non meno di 300 mila euro (tra compensi e rimborsi spese).

Quindi, la domanda che oggi ci si pone, alla luce dei predetti numeri accertati, è: ma con soli 3,2 milioni di massa debitoria perché il Comune di Alife, con le sue dimensioni, fu portato al dissesto?

La risposta di oggi non può che essere: la scelta di allora fu in gran parte determinata dalla “incapacità” di assumersi responsabilità proprie di pubblico amministratore e dalla “fobia giustizialista“.

In conclusione è semplice affermare che non si può “consegnare” nuovamente l’amministrazione del Comune di Alife a chi, pur alla luce dei numeri accertati di oggi, persevera in maniera ingannevole a difendere le sue scelte sbagliate di allora e che tanti danni ha già procurato alle “tasche” dei cittadini alifani.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Pontelatone, l’ombra del dissesto finanziario sul Comune

di
Mimmo Iodice
Sono
in molti ad esprime preoccupazione per la situazione finanziaria del
Comune di Pontelatone, paventando la possibilità di un prossimo
dissesto finanziario a carico dell’ente


PONTELATONE
– Recuperare un milione di euro e farlo in fretta. Questo
l’obiettivo dell’amministrazione guidata da Amedeo Izzo per il
Comune di Pontelatone, che deve fronteggiare una crisi economica
senza precedenti. Una condizione finanziaria disastrosa che, se non
risolta in fretta, farà diventare l’ombra del dissesto finanziario
una realtà.



Noi
di Oggi Chest’è, su queste pagine, abbiamo sempre richiamato
l’attenzione su questo problema. Certo se si dovesse materializzare
il dissesto, ne risentirebbe ogni cittadino dei pesanti limiti che
per un lungo periodo sarebbero imposti all’ente.
Il
paese attende con il fiato sospeso e con una spada
di Damocle sul capo.