Caiazzo. Comune, impazzano i selfie del pre dissesto, ma passa anche il tempo di ‘Feste, Farina e Forca’
Infinita passerella, intervento ampio e massivo e selfie a go go, del primo cittadino, al timone di un comune, nella fase di pre-dissesto: durante il “Ricordando Don Peppe Jovinelli”, rivoltatosi nella tomba con un grande caiatino scomparso qualche mese fa (ignorato) e il compianto professore Giovanni Marcuccio, deus ex machina del Festival del Varietà intitolato al grande impresario nativo di Caiazzo, declassato dalla giunta Giaquinto a mero memorial.
E mentre Giaquinto si impadronisce del palcoscenico, a San Giovanni e Paolo è ancora buio pesto: la fontana si spegne, non si capisce se e quando è stato fatto il bando per l’assegnazione della gestione del chiosco, a chi è stata affidata la gestione, chi è l’intestatario della licenza per somministrare alimenti e bevande, a chi sono intestati i contatori di luce e acqua e lo stesso contratto d’affitto, si vorrebbe sperare debitamennte registrato, cosa invece il votato ai selfie NON ha fatto per riparare il guasto ai lampioni di via Santa Lucia e Via San Vito.
La signora del chiosco della vergogna, aperto oltre due mesi dopo le elezioni, insieme all’altro signore non dottore, risponda a questi interrogativi, essendo delegata per assicurare i disservizi alla frazione.
(Giuseppe Sangiovanni – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)
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