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La commedia brillante “Fly Me to the Moon” e l’anteprima “Cattivissimo Me 4”

A cinquantacinque anni dal primo allunaggio, dalla missione Apollo 11 (20 luglio 1969), nelle sale italiane arriva un film a stelle e strisce che ne celebra l’evento, aprendo anche una riflessione sui “rumors” di falso storico in chiave ovviamente brillante. Parliamo di “Fly Me to the Moon. Le due facce della Luna” diretto da Greg Berlanti con Scarlett Johansson, Channing Tatum e Woody Harrelson, una produzione targata Columbia-Sony e Apple Studios. Un racconto che fonde l’anima del marketing e del mercato tipico del mondo statunitense con il patriottismo e l’idealismo per un bene superiore, il guadagno della scienza per la comunità. Riflessioni di senso e atmosfere frizzanti, in una commedia che recupera lo spirito della Hollywood classica. È atteso in sala invece ad agosto “Cattivissimo Me 4”, fortunata creatura della Illumination (Universal) lanciata nel 2010 e composta anche da due spin-off dedicati agli irresistibili guastafeste gialli, i Minions. Un racconto che unisce suggestioni alla James Bond e “action” animati come “Gli incredibili” targato Disney-Pixar, che poggia sul riuscito personaggio dell’ex cattivo Gru. Al centro di questo quarto capitolo la figura paterna e la costruzione di un dialogo, un legame fiduciario, con i più piccoli. A doppiare Gru è sempre Max Giusti. Il punto Cnvf-Sir.

“Fly Me to the Moon” (Cinema, dall’11 luglio)

Lo sbarco sulla Luna è stato al centro delle fantasie, o meglio fantasmagorie, del cinema. Basta richiamare “Le Voyage dans la Lune” del 1902 realizzato dal genio di Georges Méliès. A partire poi dalla missione spaziale Apollo 11, da quel 20 luglio 1969, in cui gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin toccarono il suolo lunare, la linea di racconto tra grande e piccolo schermo è esplosa. Tra i titoli più interessanti legati alla conquista dello Spazio – ribadendo la centralità di “2001: Odissea nello spazio” (1968) di Stanley Kubrick – ricordiamo di certo “Apollo 13” (1995) di Ron Howard, “Gravity” (2013) di Alfonso Cuarón, “Interstellar” (2014) di Christopher Nolan e “First Man. Il primo uomo” (2018) di Damien Chazelle. Dall’11 luglio arriva nei cinema con Eagle Pictures “Fly Me to the Moon. Le due facce della Luna” diretto da Greg Berlanti con Scarlett Johansson, Channing Tatum e Woody Harrelson, una commedia brillante che rilegge le ascisse e ordinate della storia dell’allunaggio, in un’America accesa dalla competizione febbricitante con l’Unione sovietica, nella polarizzazione della Guerra fredda.

La storia. Stati Uniti, fine anni ’60, la Nasa sta mettendo a punto la missione spaziale Apollo 11, che porterà gli astronauti Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins a mettere piede sul suolo lunare. Per alimentare la raccolta fondi e rendere il racconto della missione più partecipato, accattivante, viene assoldata l’esperta di marketing Kelly Jones (Johansson). Oltre a condurre un’operazione di maquillage del team spaziale “a stelle e strisce”, Jones deve segretamente allestire un set cinematografico dove si possa simulare lo sbarco sulla Luna. Il governo americano vuole, infatti, fugare ogni margine di errore e avere comunque a disposizione un documento audiovisivo da mandare in mondovisione. Nelle settimane trascorse alla Nasa la donna fa la conoscenza del direttore del programma di lancio, Cole Davis (Tatum), che manda in frantumi ogni certezza e proposito…

Scritto da Rose Gilroy, “Fly Me to the Moon” è una commedia sentimentale che si gioca nel perimetro della Storia. Mette a tema in maniera acuta quel sottobosco di teorie, ipotesi e dubbi a lungo circolati sull’allunaggio statunitense. Il film a ben vedere polverizza ogni ambiguità storica, sottolineando invece le capacità persuasive del linguaggio della pubblicità, scaltro nel plasmare ogni aspetto della vita umana pur di vendere un’idea e un prodotto. L’opera di Berlanti funziona per la componente formale, nel ricreare quello standard estetico in linea con il cinema americano classico, fatto di scenografie curate, vestiti e acconciature puntuali; inoltre, affrontando il potere di persuasione dei media e della pubblicità, l’opera coniuga complessità e leggerezza, confezionando un racconto agile e coinvolgente, dove trovano posto l’idealismo statunitense, l’etica personale e il bisogno di tessere relazioni. Vivere in comunità e non come isole. E proprio su quest’ultima linea tematica si attivano nuance romance che la coppia Johansson-Tatum governa con efficacia. A impreziosire il tutto le musiche di Daniel Pemberton.

Nel complesso, “Fly Me to the Moon” si posiziona sul tracciato del racconto rassicurante che esalta individuo e collettività-Paese, più simile all’impianto della commedia sociale “Il diritto di contare” (2016) di Theodore Melfi rispetto allo sguardo storico-introspettivo di “First Man. Il primo uomo” (2018) di Chazelle. Consigliabile, brillante, per dibattiti.

“Cattivissimo Me 4” (Cinema, dal 7 agosto)

Tra le saghe d’animazione si posiziona tra i primi posti per volumi di incasso. Parliamo di “Cattivissimo Me” (“Despicable Me”, 2010) firmato da Pierre Coffin e Chris Renaud, prodotto dalla Illumination, parte del mondo Universal. A distanza di quattordici anni dal primo titolo e con due spin-off all’attivo – “Minions” (2015) e “Minions 2. Come Gru diventa cattivissimo” (2022) –, ad agosto 2024 arriva nei cinema italiani “Cattivissimo Me 4” diretto ancora una volta da Chris Renaud, con un copione scritto da Mike White (sua è la fortunata serie “The White Lotus”) e Ken Daurio. Tra i doppiatori, confermatissimi Steve Carell nella versione originale e Max Giusti in quella italiana.

La storia. Gru non è più cattivo. Ora fa parte della Lega anti cattivi, è sposato con Lucy, insieme hanno tre figli, le ragazze Edith, Agnes e l’ultimo arrivato Gru Jr. Dal passato sbuca però un nemico invidioso e vendicativo, Maxime Le Mal. Per sfuggire alle sue minacce, Gru e la sua famiglia si rifugiano con false identità presso la cittadina di Mayflower, provando a condurre un’esistenza in incognito. Nel mentre, proseguono gli addestramenti dei Minions e cinque di loro sono chiamati a sperimentare un nuovo ritrovato della ricerca che li renderà dei Super Minions…

Così sottolinea il regista Renaud: “Il nostro obiettivo è di consolidare l’affetto degli spettatori per questi personaggi continuando a infondere nuovi elementi che possano rinvigorire la narrazione. In maniera simile alla profondità raggiunta dai personaggi dei film di James Bond, ci immergiamo nel mondo di Gru fatto di eroi e supercattivi, tessendo un’intricata dinamica con la sua vita familiare”. Il racconto ha una buona articolazione, attivando più linee narrative. Da un lato seguiamo la traiettoria di Gru e dei suoi familiari, che cercano di mimetizzarsi nell’ambiente sociale di Mayflower come una normale famiglia; a questo va aggiunto il tema, di fatto portante, del rapporto padre-figlio, del legame fiduciario tra Gru e Gru Jr. Seconda traiettoria è il tema della vendetta, della rivalsa rispetto a torti subiti in passato: è il percorso tragicomico di Maxime Le Mal, che non riesce a perdonare Gru per averlo mortificato a scuola da ragazzi. Infine, una buona porzione di racconto ruota sulle (dis)avventure irresistibili dei giallissimi Minions, tra agenti “ordinari” e nuovi supereroi.

Nel complesso, “Cattivissimo Me 4” ha un impianto abbastanza dinamico e accattivante, adatto per un pubblico di piccoli e grandi: basta sottolineare come i brani musicali – la colonna sonora è firmata da Heitor Pereira con Pharrell Williams – sono ovviamente diretti al mondo adulto, genitoriale, in particolare “Karma Chameleon” dei Culture Club, “Everybody Wants to Rule the World” dei Tears for Fears oppure “Cold Heart (Pnau Remix)” di Elton John in duetto con Dua Lipa.

A livello narrativo non tutto sembra brillare in maniera disinvolta; alcune situazioni denotano una certa stanchezza ideativa, quasi a voler tenere in vita una saga a tutti costi. Detto questo, il prodotto è buono, brillante e coinvolgente, in maniera simpatica, in grado di favorire una valida evasione familiare, in cerca di risate e suggestioni di senso. Consigliabile, semplice.

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‘Casertavecchia in fiore’ sabato ospita ‘Decameron: l’umana commedia nei luoghi di Pasolini

Nell’ambito dell’ottava edizione di “CASERTAVECCHIA IN FIORE“ LA MANSARDA TEATRO DELL’ORCO,
COMPAGNIA DI TEATRO PER LE NUOVE GENERAZIONI presenta “DECAMERON: L’UMANA COMMEDIA NEI LUOGHI DI PASOLINI“ Sabato 15 Giugno 2024, ore 18.30, Giardino adiacente Chiesa dell’Annunziata, Casertavecchia.

In occasione del Premio “ CASERTAVECCHIA IN FIORE” VIII Edizione, organizzato da Soroptimist International d’Italia, nei giorni 15 e 16 giugno, nel Borgo di Casertavecchia, la Compagnia La Mansarda-Teatro dell’Orco mette in scena lo spettacolo itinerante “Decameron: L’Umana Commedia nei luoghi di Pasolini”, con il patrocinio del Comune di Caserta.

La rappresentazione teatrale si terrà nel Giardino della Chiesa dell’ Annunziata alle ore 18.30.

Durante il percorso, gli spettatori, accompagnati da attori/guida e musici, assisteranno, nei luoghi prescelti, a rappresentazioni drammatizzate di alcune tra le più celebri novelle del Decameron, tra le quali Fra Cipolla, Peronella e la Botte, Lisabetta da Messina ed altre, in un susseguirsi di episodi, ora comici ora poetici, che coniugano alla perfezione letteratura e ambiente in una performance di sicuro impatto.

Non mancate e ricordate di prenotare!

Sabato 15 Giugno 2024 Decameron “L’Umana Commedia nei luoghi di Pasolini” dalle ore 18.30

Info e Prenotazione ai numeri: 3398085602 – 3498466500. COSTI: Biglietto Intero: 10,00€.

“DRAGHI, DAME E CAVALIERI”: Animazione teatrale, laboratori, giochi e spettacoli per tutta la Famiglia nel Borgo
Medievale di Casertavecchia.

Domenica 16 Giugno 2024, alle ore 11.00, Giardino adiacente Chiesa dell’Annunziata, Casertavecchia. Pronti a tuffarvi nel Medioevo? La Mansarda Teatro dell’Orco presenta l’evento “Draghi, Dame e Cavalieri”, con il Patrocinio del Comune di Caserta, Domenica 16 giugno, inizio alle ore 11.00, inserito negli appuntamenti dell’VIII Edizione Premio “Casertavecchia in Fiore”, organizzato da Soroptimist International d’Italia.

Un mondo magico con giochi medievali, laboratori creativi e lo spettacolo itinerante: “Il drago, Catello e la dama del Castello”, per piccoli e grandi, nel suggestivo Borgo medievale di Casertavecchia.

E, poi, ancora mille altre piccole sorprese per rendere magico questo evento di condivisione per tutta la Famiglia.

Vi aspettiamo e ricordate di prenotare:

Domenica 16 giugno 2024: “Draghi, Dame e Cavalieri”: ore 11.00.

Info e Prenotazione ai numeri: 3398085602 – 3498466500.

COSTI: Ingresso 10€ dai 3 anni in su, Adulti 5€.

(Salvatore Candalino – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Capua – Il regista francantonio ritorna al Teatro Ricciardi con la commedia “L’erede”

Il regista francantonio (all’anagrafe Franco Antonio) dopo il successo di pubblico e di critica ottenuto con la commedia napoletana “’Nu Bambeniello e tre San Giuseppe” rappresentata nei giorni 3 e 4 maggio 2024 al Teatro “Giuseppe Garibaldi” di Santa Maria Capua Vetere, questa sera alle ore 20.30 porta in scena al Teatro Ricciardi di Capua la commedia “L’erede”, della quale ha curato magistralmente l’adattamento e la regia.
La commedia scritta da Eduardo De Filippo, in lingua napoletana nel 1942 ed inserita dallo stesso autore nel gruppo che ha chiamato “Cantata dei giorni pari”, nel 1972 viene tradotta in lingua italiana e nel 1980 è diretta e interpretata da Enrico Maria Salerno.
Il Tema della commedia apparentemente ha come fulcro la beneficenza e chiama in causa coloro che la fanno e che la ricevono ma evidenzia, con sarcasmo propositivo, che l’altruismo è mescolato alla critica per la società borghese perché, pur di sentirsi la coscienza a posto, dona ipocritamente a chi ne ha bisogno soltanto gli avanzi della propria ricchezza,
Francantonio con la regia della commedia “L’erede”, che questa sera porta in scena, testimonia e conferma ulteriormente la sua “ars” teatrale e il suo brio artistico, la sua determinazione e convinzione che proporre il teatro come momento e azione divulgativa e formativa costituisce anche un’azione educativa per i giovani, in un contesto dove i valori e gli ideali sembrano che si siano completamente smarriti o che abbiano perso ogni significato.
Il regista francantonio, vanto e figlio di Calvi Risorta, porta sempre in scena, con acume e lungimiranza, momenti e circostanze comiche, dolorose, allegre, spensierate, drammatiche, luttuose, goliardiche e nel rappresentarle non fa mancare mai l’umorismo tipico napoletano del passato e proiettato positivamente nel domani.
Bisogna essere grati a francantonio, che con la passione e la verve artistica propone allo spettatore momenti di vero e appagante TEATRO.

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Sparanise – La Compagnia Teatrale “Amici del Teatro” di Francolise porta in scena la commedia “Uomo & Galantuomo”

La Compagnia Teatrale “Amici del Teatro” di Francolise porta in scena a Sparanise, Sala Teatro Istituto “Padre Giovanni Semeria”, via Martiri XXII ottobre n. 50, la commedia in tre atti di Eduardo De Filippo “Ho fatto il guaio? Riparerò!” ovvero “Uomo & Galantuomo”.
La commedia verrà rappresentata nei giorni venerdì 10 e 17 maggio 2024 alle ore 20.00, sabato 11 e 18 e domenica 12 e 19 maggio 2014 alle ore 19.00 e le prenotazioni dei posti si possono effettuare presso il bar-pizzeria “Bellavista” di Francolise, tel. 320.8662989 – 338.6964522
La Compagnia Teatrale “Amici del Teatro” di Francolise è un sodalizio artisticamente collaudato, è da diversi anni che allieta, in prospettiva culturale e di divertimento e con maestria e competenza, la cittadinanza di Francolise e gli abitanti dei restanti comuni dell’Agro caleno (Sparanise, Calvi Risorta, Rocchetta e Croce, Pignataro Maggiore, Giano Vetusto, Pastorano, Camigliano, Vitulazio, Bellona). Il personaggio “deus ex macchina” è Peppino Simeone (foto in evifenza) che nell’impegnativo ruolo di regista-attore mette in campo tutta la sua saggezza e bravura artistica e fa da collante, propositivo e proficuo, tra tutti i protagonisti che si calano egregiamente nel ruolo loro assegnato.
Completano il cast Tommaso Simeone (figlio d’arte), Salvatore De Pari, Paolo Natale, Salvatore Fontaniello, Andrea D’Antuono, Antonio Morelli, Elvira Moccia, Matilde Cesare, Veronica Fragnoli, Anna Nuzzo, Paola Fragnoli, Federica Morelli, Settimio Cesare e Guido Mandara.
Le scene sono curate con dovizia di particolari da Salvatore De Pari, Marco Senese, Renato D’Alterio, Cristofer Di Stasio, Salvatore Marandino; gli arredi da Eco 2000 di Mimmo Sorvillo; le luci e la fonica da Marco Senese; il palco e gli addobbi dalla Ditta Gennaro Ciccarelli; il trucco e il parrucco da Fatima Grande e Paola Fragnoli.
La commedia “Uomo & Galantuomo”, il cui titolo originale è “Ho fatto il guaio? Riparerò!”, che sarà riproposta per ben sei serate, venne scritta nel 1922 dal giovane Eduardo, appena ventiduenne, ancora attore della Compagnia del fratello, Vincenzo Scarpetta ed è legata agli schemi del teatro scarpettiano, realistico ma nello stesso tempo farsesco popolare e presenta scene irresistibili e di una comicità unica mosse da un drappello di personaggi coloriti e balordi e mostra, altresì, come l’uomo è in grado di perdere la propria dignità interiore pur di sfuggire al deturpamento della propria immagine pubblica e coinvolgerà il pubblico, già prenotatosi in numero sostanzioso, per due ore piacevoli e divertenti.

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Napoli. ‘Gli abitanti di Sfessania’: all’Auditorium ‘Marillac’ quattro workshop intensivi di commedia dell’arte

L’Auditorium Marillac ospiterà “Gli abitanti di Sfessania”, quattro workshop intensivi dedicati alla commedia dell’arte a cura di Luca Gatta e promosso e organizzato dall’Associazione teatrale Aisthetsis.

I workshop sono aperti a tutti, non occorre requisiti specifici e si terranno nei seguenti giorni: dal 27 al 28 aprile, dal 4al 5, dall’11 al 12 e dal 18 al 19 maggio. Ogni fine settimana sarà dedicato ad una maschera e si inizia con I servi (Zanni, Arlecchino, Pulcinella e Servetta), successivamente con I nobili (Innamorati e Capitani), si prosegue con I vecchi (Pantalone e Balanzone) e si conclude con il Teatro delle partiture: sequenze, lazzi e gioco teatrale.

«Alcune maschere – come spiega il maestro – sono diventate patrimonio dell’umanità. Pulcinella, per citarne una, ha ispirato Mr Punch in Inghilterra, Petruska in Russia e Karagöz in Turchia. Ma la Commedia dell’Arte non è semplicemente un genere del teatro occidentale, bensì una vera e propria scuola dell’attore, un insieme di codici che ci aiutano non solo a intraprendere l’artigianato teatrale ma anche ad aprire nuove strade per la ricerca attoriale».

Durante questo percorso di formazione saranno ricostruite posture, movimenti e partiture che compongono il bios dei tipi fissi della Commedia. Partendo da un training di base i cui elementi costitutivi sono lo studio sul neutro, la scomposizione, i colpi di maschera, le onde (estroversa, introversa), le scale, gli elementi di Hata Yoga, si arriverà ad un training specifico per ogni personaggio indirizzato a incarnare e far “risuonare” l’archetipo.

Il corso sarà storico e antropologico insieme: si partirà dalle prime maschere che sono comparse sulla scena italiana per arrivare a personaggi più recenti e più complessi.

Il corso costituisce un percorso di conoscenza di un’arte antica e delle possibilità espressive del proprio corpo e della propria voce.

Lo studio sugli archetipi della Commedia dell’Arte ci spinge a forzare i nostri limiti espressivi amplificando il processo creativo attraverso un raffinamento dei nostri sensi.

Inoltre la Commedia dell’Arte è riletta in una dimensione transculturale, facendola interagire con le tradizioni di altri paesi, con l’obiettivo di costruire dei flussi culturali che transitano da una tradizione all’altra, al fine di creare un prodotto nuovo che sarà la sintesi dell’incontro tra le diverse culture.

I workshop prevedono un totale di 48 ore di formazione: le lezioni si terranno il sabato dalle 15 alle 19 e la domenica dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 18:30.

Il gruppo di lavoro potrà essere composto da un minimo di 8 allievi fino a un massimo di 15 allievi. Il costo per ogni singolo workshop è 150 euro; se si vuol partecipare a tutti e quattro i percorsi il costo complessivo è 400 euro.

Info e iscrizioni: mail: lucaaisthesis@gmail.com – tel.: +39 3475583396.

(Gabriella Galbiati – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caiazzo. ‘Giornalisti quasi disoccupati’ venerdì 5 aprile al teatro ‘Jovinelli’ la commedia di Ettore Massa

Si terrà il 5 aprile 2024, alle ore 20.00, presso il teatro Jovinelli di Palazzo Mazziotti, il settimo spettacolo della 6a Rassegna Teatrale 2023/2024 “Teatro Jovinelli”, promossa dall’APS Pro Loco Caiazzo “Nino Marcuccio”, per la direzione artistica di Enzo Varone, con il patrocinio del comune di Caiazzo: “Giornalisti quasi disoccupati”.

Commedia di e con Ettore Massa e Massimo Carrino, per la regia di Lucio Pierri, con la partecipazione di Giusy Freccia. Si tratta di un testo comico di estrema attualità.

FAKEPAGE.IT è una redazione giornalistica di provincia piena di debiti e sull’orlo del fallimento. I giornalisti per non essere licenziati trasformano la loro redazione in un giornale on-line, ma per guadagnare denaro devono aumentare le loro visualizzazioni sui social.

Decidono così di pubblicare fakenews, ovvero finti scoop, dove interpretano loro stessi i diversi personaggi presenti nei servizi realizzati (un politico, un virologo etc.).

Lo spettacolo mette in evidenza come il meccanismo dell’informazione sia stato completamente stravolto dai social media. Ormai è diventato quasi impossibile distinguere la verità dalla falsità, e le fakenews condizionano sempre di più la nostra vita e le nostre scelte, modificando anche i nostri rapporti intersociali.

Fakepage.it esiste realmente sui social media e sta riscuotendo sempre più consensi di pubblico e di critica. La sit-com televisiva in onda su Telecapri, grazie al successo riscosso, è alla sua terza stagione.

Per maggiori informazioni e prenotazioni dei biglietti è possibile contattare l’associazione APS Pro Loco Caiazzo “Nino Marcuccio” telefonicamente al numero 0823.862761, via mail all’indirizzo caiazzoproloco@gmail.com, o recandosi personalmente in sede, in piazza Santo Stefano Menecillo, n. 1.

L’associazione invita a seguire le attività che organizza consultando il sito www.caiazzoproloco.net e la pagina Facebook Pro Loco Caiazzo.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Napoli. ‘Verità comode’: venerdì 5 aprile al Teatro ‘Nuovo’ la commedia con Daniele Fabbri

Venerdì 5 aprile 2024, Teatro Nuovo di Napoli, Daniele Fabbri in “Verità comode”.

Fra i più apprezzati e seguiti esponenti della stand-up comedy italiana, il comico romano torna a Napoli con il suo nuovo, attesissimo spettacolo.

 Grande abilità mimica e umorismo sospeso tra black humor, comicità pop e satira demenziale. Questo è il biglietto da visita di Daniele Fabbri, che, dopo un tour in diverse città d’Italia, arriva al Teatro Nuovo di Napoli venerdì 5 aprile 2024 alle ore 21.00 con Verità comode, il suo nuovo spettacolo presentato da Altra Scena.

La comicità corrosiva di Fabbri, che non è solo uno stand-up comedian, ma anche un attore, autore, sceneggiatore e fumettista, torna sul palcoscenico partenopeo in un divertente spettacolo di stand-up comedy.

Niente scenografie, asta e microfono servono a Fabbri per raccontare, come la stand-up comedy vuole, il passaggio dagli enta agli anta. Ogni aspetto della vita ha un lato positivo e un lato negativo.

Eppure, la nostra smania di schierarci sempre dalla parte “giusta” ci fa vivere in una realtà polarizzata, che non corrisponde a verità. Va bene “ridere ma anche pensare”, solo che pensare troppo rende infelici. Il cioccolato fa ingrassare, però fa anche bene ai denti. Ascoltare musica ad alto volume può rendere una persona più felice e rilassata. I gatti fanno allergia, ma allontanano la depressione e aiutano a conciliare il sonno.

La stand-up comedy – sottolinea Daniele Fabbri – è un’arte male interpretata in Italia. Qualcuno sottovaluta la sua capacità di entrare nel cuore delle persone, pensando che si tratti semplicemente di battute. Qualcun altro la sopravvaluta, pensando che ci sia dietro il dovere passivo aggressivo di parlare di cose serie con la scusa delle risate. La verità, come al solito, è nel mezzo. Una verità comoda, appunto”.

Tutte cose che Daniele non sapeva, prima di compiere 40 anni e che adesso catapulta sul palco senza peli sulla lingua, con quell’ironia viscerale che gli è valsa la vittoria del prestigioso Premio Satira Forte dei Marmi 2023.

Ah, lo sapevate che la cacca dei gatti puzza più di quella dei cani, e sicuramente più di quella di Daniele? Queste e altre sono le curiosità che vi cambieranno la vita in Verità comode.

Stand-up comedian satirico da prima che fosse mainstream, Daniele Fabbri, classe ’82 e diplomato presso l’Accademia Internazionale di Teatro di Roma, è uno dei veterani della scena italiana.

Le sue caratteristiche principali sono una grande abilità mimica e performativa sulla scena, insieme a un umorismo poliedrico che spazia tra tutti i generi di comicità, senza distinzioni.

Daniele Fabbri in Verità comode,Venerdì 5 aprile 2024 – Teatro Nuovo Napoli, Via Montecalvario 16.

Inizio spettacolo ore 21.00, posto unico euro 15; Info 0814976267 email botteghino@teatronuovonapoli.it/

(Raimondo Adamo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Napoli. ‘Enrico l’inquilino del IV piano’: da sabato 23 marzo al Teatro Instabile la commedia musicale

Da sabato 23 marzo 2024, al Teatro “Instabile”: Enrico l’inquilino del IV piano di Tato Russo e Mario Brancaccio:  Conflitti, ripicche e interessi lontani un mondo dal caso umano del  Protagonista, che trova rifugio nella bellezza eterna e serena della musica.

Sarà il Teatro Instabile di Napoli a ospitare, sabato 23 marzo 2024 alle ore 20.00 (in replica domenica 24) il debutto di Enrico l’inquilino del IV piano commedia musicale di Tato Russo e Mario Brancaccio, anche interprete in scena con Lello Giulivo, Simona Esposito, Rita Corrado, Miriam Della Corte, per la regia di Aurelio Gatti.

Presentato da T.T.R. Il Teatro di Tato Russo, l’allestimento, che si avvale dei costumi a cura di Annamaria Ciaramella, è ambientato all’interno di un cortile di un palazzo partenopeo e si adatta perfettamente alla conformazione naturale del Teatro Instabile Napoli.

Enrico conduce una vita comune a tante altre, ha un lavoro, una famiglia ed una passione molto forte per la musica. Una notte, rientrando con amici e famiglia da una serata in maschera dedicata alla musica americana degli Anni ’50, cade sulle scale e batte violentemente il capo.

L’uomo entra in uno stato di incoscienza per tre anni. Al risveglio è convinto di essere il celebre sassofonista Charlie Parker, scappa dall’ospedale in cui era confinato e fa perdere le sue tracce. Dopo quattro anni la figlia Rosa lo ritrova al quarto piano di uno stabile napoletano.

La moglie Laura e Rosa si fanno accompagnare dallo psichiatra Pino Laurenti che le ha convinte ad adottare uno stratagemma per tentare di far tornare in sé Enrico. Ma Enrico, pur in una lucida coscienza di sé e dei fatti accaduti, pur denunciando che il suo non era stato un incidente fortuito, ma era stato spinto da qualcuno volontariamente, non riesce o non vuole ritornare quello di prima. Ma nessuno di loro è più lo stesso.

La trama di Enrico l’inquilino del IV piano segue due tracce del capolavoro di Luigi Pirandello a cui si ispira: l’amore e la follia. Il testo evidenzia una caratteristica dell’uomo di oggi, la profonda solitudine.

La vita è una lotta, un combattimento contro tutto e tutti quelli che ostacolano il nostro avvenire. Tutti sono potenziali nemici sulla strada dei nostri obiettivi.

Enrico è il prototipo di questa società che per caso, per un puro incidente o un mancato omicidio è dapprima costretto a cambiar vita. In seguito non riesce più a rientrare nella logica dentro la quale il mondo e la sua famiglia continuano a vivere e fugge trovando rifugio nell’arte. La musica diventa una necessità per compensare i dolori ed i limiti della sua esistenza.

Enrico l’inquilino del IV piano di Tato Russo e Mario Brancaccio, 23>24 marzo 2024 – Teatro Instabile Napoli, Vico del Fico al Purgatorio 38.

Inizio spettacoli ore 20.00 (sabato), ore 18.00 (domenica);

Info e prenotazioni tel 3383015465, email info@teatroinstabilenapoli.it .

(Raimondo Adamo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caiazzo. ‘A regola d’arte’: venerdì 15 al teatro ‘Jovinelli’ la commedia di Ciro Liucci

Si terrà il 15 marzo 2024, alle ore 20.00, presso il teatro Jovinelli di Palazzo Mazziotti, il sesto spettacolo della sesta Rassegna Teatrale 2023/2024 “Teatro Jovinelli”, promossa dall’APS Pro Loco Caiazzo “Nino Marcuccio”, per la direzione artistica di Enzo Varone, con il patrocinio del comune di Caiazzo: “A regola d’arte”, commedia di e con Ciro Liucci, per la regia di Maria Autiero.

Questo spettacolo teatrale nasce dalla collaborazione tra il Teatro Theatr’On, diretto da Ciro Liucci e il Teatro Bellavista, diretto da Francesco De Cenzo.

Tale collaborazione unisce le risorse creative e artistiche di entrambi i teatri, con la collaborazione di Diego Sanchez: insieme, lavorano per portare sul palco una storia coinvolgente e divertente che cattura l’attenzione del pubblico.

Sul palco, accanto ai due attori principali, Ciro Liucci e Diego Sanchez, ci saranno Francesco De Cenzo, Claudia Liucci, Maria Teresa Iannone e Daniele Fiorentino. Lo spettacolo è incentrato su una storia che parla di amicizia, di amore, di tensioni e conflitti che nascono tra due amici Michele e Roberto.

La storia si accende quando Michele, aspirante attore con ideali e filosofie di vita tutte sue, chiede al suo migliore amico Roberto, proprietario della libreria “A regola d’arte”, di incontrare una persona nella sua libreria che potrebbe cambiargli la vita donandogli un vitalizio a scopo filantropico per permettergli di affrontare con serenità la sua carriera artistica.

Lo scontro tra scetticismo, razionalità e irrazionalità non tarda ad arrivare, soprattutto se a questo aggiungiamo i punti di vista di Gaetano, venale collaboratore di Roberto, nonché compagno di Flora, sorella di Roberto molto religiosa e Dafne, donna attraente contesa dai due protagonisti Michele e Roberto. Tensioni, conflitti, scetticismo e luoghi comuni creano un mix di comicità scoppiettante, dinamica e sempre attuale.

Per maggiori informazioni e prenotazioni dei biglietti è possibile contattare l’associazione APS Pro Loco Caiazzo “Nino Marcuccio” telefonicamente al numero 0823.862761, via mail all’indirizzo caiazzoproloco@gmail.com, o recandosi personalmente in sede, in piazza Santo Stefano Menecillo, n. 1.

L’associazione invita a seguire le attività che organizza consultando il sito www.caiazzoproloco.net e la pagina Facebook Pro Loco Caiazzo.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Rosa e Olindo-bis: soltanto tragica commedia dell’arte/L’avvocato: “Il nuovo in questa vicenda non esiste”






IN AULA A BRESCIA

Rosa e Olindo-bis: soltanto tragica commedia dell’arte

TRA REVISIONE E REALTÀ – Innocentisti vs colpevolisti schierati. Legali e magistrati ricordano gesta e minacce della coppia-killer. L’avvocato: “Il nuovo in questa vicenda non esiste”

DI SELVAGGIA LUCARELLI 

2 MARZO 2024

Azouz arriva in tribunale alle 8 e 30 del mattino, sotto la pioggia insistente di questi giorni. Maglione bianco a collo alto e occhiali da vista, sembra un raffinato bibliotecario. I giornalisti accreditati sono una settantina, ma nessuno viene fatto entrare in aula, solo le telecamere di Un giorno in pretura. Un tragicomico paradosso, dal momento che mai, probabilmente, i media sono entrati in un processo tanto quanto nel caso della strage di Erba. Gli innocentisti e i colpevolisti si dividono, separati da una linea immaginaria, occupando spazi diversi nella grande sala riservata alla stampa. Da una parte le iene vestite da iene, Felice Manti e TeleLombardia, ovvero i più infaticabili ultras di “Rosa e Olindo martiri della giustizia”. Piccola parentesi: è uscito anche un libro in questi giorni che si intitola Rosi, una necessaria chiacchierata con Rosa Bazzi per sapere di più di questa irresistibile figura. A tal proposito, Rosa Bazzi e Olindo Romano, dopo essersi concessi con generosità a Porta a porta e programmi di infotainment, hanno negato l’autorizzazione a essere ripresi.

L’influenza dei media e la recita da Oscar

Il primo a parlare è l’avvocato generale dello Stato Domenico Chiaro. Sottolinea la chiara influenza dei media su questa vicenda, evidenzia con stupore la decisione del consulente della difesa, il professor Giuseppe Sartori, di organizzare un incontro con gli studenti all’università di Padova per mostrare il contenuto delle consulenze alla base della revisione. Si lamenta di come la difesa tenti di far passare Rosa e Olindo per sciocchi nonostante abbiano dimostrato di essere invece furbi e lucidi in più frangenti. “Dategli l’Oscar” afferma ironico commentando la “falsa confessione” di Olindo. Spiega che Rosa è stata considerata individuo “con lieve ritardo mentale” sulla base di risposte a domande surreali quali (“Dov’è il Brasile?”,“Quanti km è larga la Sicilia) e invece “conduce le danze” nel corso del balletto degli interrogatori con una grande capacità mentale.

Prende la parola Guido Rispoli, procuratore generale di Brescia. Anche lui critica con una certa dose di sarcasmo le ipotesi alternative. Ironizza su Azouz che, intercettato subito dopo la strage della sua famiglia per una presunta vendetta nei suoi confronti dice “è il periodo più bello della mia vita”, dimostrando dunque di non essere troppo preoccupato all’idea che quella spietata banda criminale possa voler far fuori anche lui. Poi parla della piccola macchia di sangue trovata nell’auto dei Romano nonostante i coniugi si fossero lavati, dice “è come il famoso film di Woody Allen Matchball, la moneta può andare da una parte o dall’altra”, solo che il film era Matchpoint e la moneta in realtà era una palla da tennis, ma è chiaro comunque cosa voglia dire.

Anche l’avvocato generale Domenico Chiaro, riprendendo la parola, cita un film, ovvero Il grande bluff, per riaffermare l’assurdità degli elementi di (non) novità presentati nell’istanza. E commenta così la richiesta di audizione da parte della difesa dei tre giornalisti Manti, Montolli e Monteleone: “Persone che da anni soffiano sul vento innocentista, senza garanzie di attendibilità”. Quasi gli viene da ridere quando aggiunge “ma poi si tratta di testimoni che dovrebbero venirci a dire cosa hanno saputo da testimoni, ma a quel punto sentiamo i testimoni!”.

Le citazioni (una anche sbagliata) dei film

Critica la richiesta di revisione di Tarfusser (di cui non riesce a pronunciare il cognome, “non sono abituato a parlare tedesco”) affermando che non era soggetto titolare del potere di chiederla.

Parlano infine gli avvocati della famiglia Frigerio (Adamo De Rinaldis) e quello della famiglia Castagna (Massimo Campa). Quest’ultimo regala alla corte la terza citazione cinematografica: “qui non è Inception, non c’è Leonardo DiCaprio a inserire dei ricordi nella testa di Frigerio”. Ricorda i pregressi: le minacce continue di Rosa e Olindo ai Castagna (“Ti strangolerò” a Carlo Castagna. “Ti ammazzo” a Raffaella). Le aggressioni fisiche. Quella volta in cui Rosa lanciò un vaso sul terrazzo di Raffaella che stava festeggiando il suo compleanno. Quella volta in cui lei e Olindo l’avevano seguita in macchina, da stalker quali erano. Ricorda che la tv (il riferimento alle Iene è chiaro) ha accusato Pietro Castagna di essere l’assassino. Afferma con trasporto che il movente dei Romano era un odio atavico, casalingo, tanto che la vendetta è stata consumata con armi casalinghe. “Il nuovo in questa richiesta di revisione non esiste”, dice. “Questa è commedia dell’arte, però tragica”. E la commedia dell’arte si chiude con l’ultimo atto, quello in cui l’avvocato di Azouz spiega che dovrebbe essere ascoltato il testimone Abdi Kais, ex compagno di cella di Azouz, pronto ad affermare che sì, c’era una guerra tra bande dedite allo spaccio, ma “Azouz non spacciava, però sapeva”.

FONTE:

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

La commedia degli equivoci “Romeo è Giulietta” firmata Veronesi e l’action “Madame Web”

Il primo pensiero va a “Shakespeare in Love” (1998) di John Madden, seguito dai cult “Tootsie” di Sydney Pollack e “Victor Victoria” di Blake Edwards, entrambi del 1982. Sono le suggestioni cinematografiche che vengono alla mente accostandosi a “Romeo è Giulietta”, commedia degli equivoci dalle sfumature sentimentali firmata da Giovanni Veronesi. L’autore compone un brillante omaggio al mondo del teatro e al testo del Bardo, introducendo anche uno sguardo sul nostro presente, raccontando i ventenni tra sogni, legami e insicurezze. Tra i protagonisti una convincente Pilar Fogliati, che firma anche il copione insieme a Veronesi, e un magnifico Sergio Castellitto. In sala arriva anche “Madame Web”, action al femminile diretto da S.J. Clarkson con Dakota Johnson, Sydney Sweeney e Tahar Rahim. Nuova declinazione dal mondo Spider-Man, dai fumetti Marvel, dopo il ciclo “Venom” e “Morbius”. Torna centrale il tema dell’eroe e dei suoi doveri: “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”. Il punto Cnvf-Sir.

“Romeo è Giulietta” (Cinema, 14.02)

Giovanni Veronesi, dopo la fortunata trilogia “Manuale d’amore” (2005-11), torna a confrontarsi con i sentimenti nella commedia “Romeo è Giulietta”, scritta insieme a Pilar Fogliati e Nicola Baldoni. Un’incursione nel mondo di William Shakespeare, accostandosi al dramma degli innamorati di Verona, ma soprattutto un grande omaggio alla tradizione teatrale, raccontando scena e quinte. Protagonisti Pilar Fogliati, Sergio Castellitto, Domenico Diele, Maurizio Lombardi, Geppy Cucciari, Serena De Ferrari e Alessandro Haber. Una produzione Indiana, Capri Entertainment, Vision Distribution e Sky.

La storia. Roma, il noto regista teatrale Federico Landi Porrini annuncia il ritiro dalle scene con il suo ultimo spettacolo “Romeo e Giulietta”. Le idee sono poche e le aspettative alte, così con il suo fidato aiuto regista Lorenzo, suo compagno nella vita da 10 anni, Landi Porrini inizia a fare le selezioni, ma manda via quasi tutti i candidati con scatti d’ira e commenti pungenti. Vittoria, respinta malamente per il ruolo di Giulietta (per un errore commesso in passato), è determinata a fargliela pagare, così con l’aiuto della truccatrice Gloria si (ri)presenta nelle vesti di Otto Novembre per il ruolo di Romeo. A complicare le cose è la presenza del fidanzato Rocco, ingaggiato come Mercuzio…

(@Enrico-De-Luigi-EDL)

“Questo era il film giusto per affrontare con dolcezza e cattiveria un mondo che conosco bene, e fare un mio personalissimo omaggio al teatro che ho frequentato molto in gioventù, dormendo quasi sempre”. Con la sua inconfondibile ironia, Veronesi dà la linea del suo nuovo film, una commedia degli equivoci dalle pennellate di sentimento che richiama in testa il canovaccio di “Shakespeare in Love”, ovviamente traslato al presente, ma anche le performance di Dustin Hoffman in “Tootsie” e di Julie Andrews in “Victor Victoria”. Alla base, infatti, c’è il travestimento della protagonista, costretta a fingersi uomo per essere accettata in scena; un camuffamento che l’autore ha voluto leggere non solo nella tradizione teatrale o cinematografica, ma anche con uno sguardo indagatore al nostro presente, dove rintraccia nei ventenni potenzialità e, allo stesso tempo, molte frustrazioni, sogni e ansia da prestazione, al punto da volersi nascondere dietro maschere o identità altre. Un tema complesso quello dell’identità, in tutte le sue sfaccettature, che Veronesi governa con abilità, servendosi di un copione ben strutturato, che possiede ritmo, dinamica e compattezza. Al di là di qualche furbizia, il racconto viaggia spedito, trovando grande fascino e trasporto soprattutto nella messa in scena dello spettacolo teatrale, tra estenuanti provini, prove costume e la vita che si consuma ai margini delle quinte.

Punto di forza del film, oltre alla bravura della Fogliati, che mostra una chiara crescita artistica, è soprattutto l’interpretazione di Sergio Castellitto: l’attore sagoma Federico Landi Porrini condividendo ricordi di palcoscenico e richiami ai grandi della scena – in testa Luchino Visconti e Franco Zeffirelli –, calcando l’accento sul lato istrionico, vanesio, acuto e iracondo in maniera ilare del personaggio, che vive del suo sogno d’arte. Castellitto di fatto regge il peso del film, e lo fa con una recitazione puntuale, convincente ed esilarante. Nel complesso, “Romeo è Giulietta” è una commedia degli equivoci che funziona, scorre in maniera godibile, superando qua e là qualche inciampo di banalità o furbizia. Consigliabile, problematico-brillante.

“Madame Web” (Cinema, 14.02)



Targato Columbia Pictures, “Madame Web” è il nuovo adattamento dai fumetti Marvel, nel perimetro dell’universo Spider-Man. Un action a “stelle e strisce” che vira al femminile, con protagonista Dakota Johnson, affiancata da Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela Merced, Tahar Rahim e Adam Scott. Alla regia c’è S.J. Clarkson, al suo debutto al cinema dopo una carriera Tv: tra i suoi lavori “Collateral” (2018) e “Anatomy of a Scandal” (2022), miniserie entrambe su Netflix.

La storia. New York, anni Duemila. Cassandra Webb è una donna paramedico sulla trentina. Rimasta orfana dalla nascita, diffida degli altri e non si affeziona a nessuno. Lavora gomito a gomito con l’amico Ben Parker. Rischiando la vita durante un soccorso stradale, Cassandra scopre di avere dei poteri straordinari che però non controlla: anticipa il futuro, rivivendo più volte gli stessi accadimenti. Spaventata, si rifugia in se stessa. Salendo poi su un treno, si imbatte in tre giovani – Julia, Anya e Mattie –, che di lì a breve saranno aggredite dallo spietato Ezekiel Sims. Cassandra scorge il pericolo grazie a una visione e così fa di tutto per mettere in salvo le ragazze, esponendosi anche lei alla furia vendicativa dell’uomo…

(MADAME WEB – Copyright Columbia pictures)

Dopo “Venom” (2018, 2021) e “Morbius” (2022), prosegue lo sviluppo da parte della Columbia Pictures di progetti legati ai fumetti Marvel. “Madame Web” viaggia, infatti, lungo tale binario, richiamando molti degli aspetti tipici dei kolossal da fumetto. Il film mette al centro un’eroina apparentemente ordinaria, chiamata a venire a patti con poteri inaspettati, ossia la possibilità di anticipare e cambiare corso a eventi imminenti, e al contempo ad affrontare i rimossi del passato, dall’abbandono materno alla sfiducia nei legami affettivi. Oltre a cammino di formazione e scoperta di sé, Cassandra apprenderà la grammatica dei sentimenti trovandosi forzatamente a condividere le giornate con le tre adolescenti. Dal fastidio iniziale, passerà a un ingovernabile istinto di protezione sino ad avvertire tenerezza e attaccamento.

Nell’insieme il film “Madame Web” presenta una buona confezione formale-visiva e validi effetti speciali; se gli attori in parte contribuiscono alla riuscita del racconto, a latitare un po’ è il copione che si perde in lungaggini e in soluzioni poco convincenti. Il film soffre per una lunga introduzione, per poi avvitarsi sbrigativamente nelle sequenze finali; uno sbilanciamento che toglie compattezza e ne depotenzia il pathos. Consigliabile, semplice.

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Napoli. ‘Non è vero ma ci credo’: al teatro ‘Cilea’ Enzo Decaro nella commedia di Peppino De Filippo

Sesto appuntamento per la stagione teatrale 2023-2024 del Teatro Cilea di Napoli con Enzo Decaro che dal  25  al 28 gennaio sarà in scena con lo spettacolo “Non è vero ma ci credo” di Peppino De Filippo.

Foto di Enzo Decaro e dello spettacolo

Quattro appuntamenti per il ritorno teatrale di Enzo Decaro che con Massimo Troisi e Lello Arena è stato tra i protagonisti della nuova scuola napoletana della comicità moderna. Fino a La Smorfia la comicità di Napoli era ad appannaggio di artisti del calibro di Totò, Nino Taranto e Peppino De Filippo autore, appunto, di questa commedia che Decaro porterà per la prima volta in scena sul palco del rinomato teatro vomerese. Lo spettacolo dal titolo “Non è vero ma ci credo” ha la regia di Leo Muscato il quale ha iniziato la sua carriera nella compagnia di Luigi De Filippo.

In scena (in o.a.) Carlo Di Maio, Roberto Fiorentino, Carmen Landolfi, Massimo Pagano, Gina Perna, Giorgio Pinto, Ciro Ruoppo, Fabiana Russo, Ingrid Sansone.

Le scenografie sono di Luigi Ferrigno mentre i costumi di Chicca Ruocco e il disegno luci di Pietro Sperduti.

Dal 25 gennaio al 28 gennaio 2024 Enzo Decaro in scena per la prima volta al Teatro Cilea

Interessasnti al riguardo le seguenti dichiarazioni di Enzo Decaro:

<< “Non è vero ma ci credo” è uno spettacolo diretto da Leo Muscato che ha debuttato con la compagnia di Luigi De Filippo, scomparso nel 2018. Insieme – racconta Decaro – abbiamo voluto fare un omaggio sia a Luigi che a Peppino De Filippo che ne fu autore originale. In questa tragi-commedia tutta da ridere la scaramanzia la fa da padrone.

Personalmente – continua Decaro – sono talmente poco superstizioso che, addirittura, ritengo che esserlo porti male. Lo spettacolo è una macchina da guerra della comicità dove gli autori enfatizzano i danni che possono scaturire dall’esasperazione di una credenza; dalla superstizione che è una tara di ignoranza tramandata di generazione in generazione, capace in certi casi di trasformarsi in un incubo non solo per chi è scaramantico ma ma anche per chi gli sta accanto. Lo spettacolo viene trasportato dalle ambientazioni anni Venti agli anni 80 rispettando i canoni della tradizione napoletana ma dandogli un sapore contemporaneo – conclude l’attore –   portando avanti gli obiettivi di Luigi De Filippo: riunione l’ingegno del padre Peppino con la commedia di verità dello zio Eduardo >>.

SINOSSI

Lo spettacolo rispetta i canoni della tradizione del teatro napoletano, ma dal sapore più contemporaneo. Il racconto è una tragedia tutta da ridere, popolata da una serie di caratteri dai nomi improbabili e che sono in qualche modo versioni moderne delle maschere della commedia dell’arte.

Il protagonista di questa storia assomiglia tanto ad alcuni personaggi di Molière. L’avaro, avarissimo imprenditore Gervasio Savastano, vive nel perenne incubo di essere vittima della iettatura. La sua vita è diventata un vero e proprio inferno perché vede segni funesti ovunque: nella gente che incontra, nella corrispondenza che trova sulla scrivania, nei sogni che fa di notte. Forse teme che qualcuno o qualcosa possa minacciare l’impero economico che è riuscito a mettere in piedi con tanti sacrifici.

Qualunque cosa, anche la più banale, lo manda in crisi. Chi gli sta accanto non sa più come approcciarlo. La moglie e la figlia sono sull’orlo di una crisi di nervi; non possono uscire di casa perché lui glielo impedisce. Anche i suoi dipendenti sono stanchi di tollerare quelle assurde manie ossessive. A un certo punto le sue fisime oltrepassano la soglia del ridicolo: licenzia il suo dipendente Malvurio solo perché è convinto che porti sfortuna.

L’uomo minaccia di denunciarlo, portarlo in tribunale e intentare una causa per calunnia. Sembra il preambolo di una tragedia, ma siamo in una commedia che fa morir dal ridere. E infatti sulla soglia del suo ufficio appare Sammaria, un giovane in cerca di lavoro.

Sembra intelligente, gioviale e preparato, ma il commendator Savastano è attratto da un’altra qualità di quel giovane: la sua gobba. Da qui partono una serie di eventi paradossali ed esilaranti che vedranno al centro della vicenda la credulità del povero commendator Savastano.

Peppino De Filippo aveva ambientato la sua storia nella Napoli un po’ oleografica degli anni 30. In una versione più attuale del figlio Luigi De Filippo invece l’ambientazione era di una ventina d’anni più avanti. Noi seguiremo questo sua intuizione avvicinando ancora di più l’azione ai giorni nostri, ambientando la storia in una Napoli anni 80, una Napoli un po’ tragicomica e surreale in cui convivevano Mario Merola, Pino Daniele e Maradona. Lo spettacolo concepito con un ritmo iperbolico condenserà l’intera vicenda in un solo atto di 90 minuti.

Biglietti:

25 gennaio Platea € 25, Galleria € 21 + d.p. Inizio ore 21;

26 gennaio Platea € 30, Galleria € 25 + d.p. Inizio ore 21;
27 gennaio Platea € 30, Galleria € 25 + d.p. Inizio ore 21;
28 gennaio Platea € 30, Galleria € 25 + d.p. Inizio ore 18;

Prevendite https://teatrocilea.it/spettacoli/enzo-decaro/

TEATRO CILEA, LA GRANDE STAGIONE: https://teatrocilea.it/campagna-abbonamenti-23-24/

Prosa, musica, comicità e tante emozioni: questi gli ingredienti del cartellone 2023/2024 che propone al pubblico il Teatro Cilea di Napoli per una stagione ricca di imperdibili appuntamenti, tra novità e ritorni attesi.

Lello Arena, ancora una volta alla guida della storica sala vomerese come direttore artistico, firma una rassegna adatta ad un pubblico di tutte le età grazie ad un cartellone che vanta molti nomi della comicità napoletana di grande popolarità affermati su scala nazionale.

“Il viaggio del papà” di Maurizio Casagrande invece andrà in scena dal 1 febbraio al 4 febbraio 2024 con una commedia toccante che racconta il rapporto tra padre e figlio. Dal 29 febbraio al 3 marzo 2024 con uno spettacolo scritto da Stefano Sarcinelli in scena Francesco Paolantoni in “O… Tello O… Io” con Stefano Sarcinelli, Felicia del Prete, Raffaele Esposito, Arduino Speranza per una serata filo…drammatica è uno spettacolo ispirato alla commedia dell’arte. “Balcone a tre piazze” invece è lo spettacolo che vede protagonista Biagio Izzo. Scritto di Mirko Setaro e Francesco Velonà, con la regia di Pino L’Abbate, è una divertentissima commedia che andrà in scena dal 4 aprile.

I Tre Terones & Friends” invece è lo spettacolo inedito con Lello Arena e Nino Frassica che prevede un terzo attore comico che verrà svelato a sorpresa. A chiudere la stagione teatrale del Cilea ci sarà Serena Autieri. Dal 9 maggio l’attrice e cantante napoletana sarà in scena con la regia di Gino Landi in “La Sciantosa” spettacolo scritto da Vincenzo Incenzo dove rilegge Elvira Donnarumma, detta “‘a capinera napulitana”, regina indiscussa dei cafè chantant d’inizio 900, anticonformista e antidiva, amata da Eleonora Duse e Matilde Serao.

Teatro Cilea, Via San Domenico 11, Napoli, info tel. 081 714 1801.

www.teatrocilea.it – www.facebook.com/TeatroCileaNapoli

(Giulio Di Donna – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Napoli. Separati… ma non troppo’: al Teatro Cilea l’esilarante commedia con Paolo Caiazzo

Quinto appuntamento per la stagione teatrale 2023-2024 del Teatro Cilea di Napoli con Paolo Caiazzo che dal 18 gennaio al 21 gennaio sarà in scena con lo spettacolo “Separati… ma non troppo”.
Quattro appuntamenti per l’esilarante commedia firmata da Paolo Caiazzo che si esibirà sul palco del rinomato teatro vomerese con lo spettacolo “Separati… ma non troppo”. 
La regia dello spettacolo è di Caiazzo che lo ha scritto a quattro mani con Francesco Procopio.
In scena anche Gennaro SilvestroDaniela IoiaFiorella Zullo con la partecipazione di Maria Bolignano.
 
Dal 18 gennaio al 21 gennaio 2024 Paolo Caiazzo torna in scena al Teatro Cilea
 
Un titolo tendente all’ossimoro suggerisce una storia che viaggia sul filo del rasoio tra amore ed odio, tra passione e rivalsa tra complicità e ripicche di due ex coppie – dichiara Paolo Caiazzo
Il tentativo di recuperare una rapporto matrimoniale conduce i quattro a comportamenti maldestri e ambigui che sviluppano una comicità serrata ed irresistibile.
È una storia di amori persi e ritrovati con l’aiuto di una folle vicina di casa, che però non riesce a tener testa all’imprevedibilità del cuore. Una commedia irriverente ma allo stesso tempo rispettosa degli stati di animo di chi vive le difficoltà di un matrimonio passato.
Due ore di sane risate per affrontare un problema dei nostri giorni con  il mio stile di sempre: ‘leggerezza ma non banalità’ “
SINOSSI
Le partite di calcetto settimanali di atleti vintage si sono trasformate da Scapoli Vs Ammogliati in Separati Vs Ammogliati. Giulio a cinquant’anni litiga con la moglie ed è costretto a cambiar casacca chiedendo ospitalità ad un suo ex avversario. Nicola, separato da tempo, occupa un appartamento di proprietà della vicina Carmela con probabili disturbi psicologici. Per dividere le spese sempre più insostenibili, con l’aggravante di alimenti da passare alla ex, Nicola accetta la proposta di convivenza del neo separato. Giulio però scopre ben presto l’equilibrio precario della casa dovuto alle folli incursioni della proprietaria. In questo instabile habitat cercano comunque di superare la crisi esistenziale e depressiva dovuta alla nuova situazione da single ritrovata in tarda età. Il nuovo stile di scapoloni galvanizza i due rendendoli affiatati e complici nell’affrontare le ex compagne, ma dopo un iniziale periodo d’euforia, i due assumono ritmi più lenti e sobri come qualsiasi coppia di fatto. Nel tentativo di regalarsi una serata trasgressiva accettano un incontro al buio con due donne conosciute su Tinder. Scoprono ben presto di aver però agganciato le proprie ex. La serata prende una piega inaspettatamente piacevole ma le donne mostrano attrazione per l’ex marito dell’altra. I difetti dell’uno appaiono pregi per quella e viceversa scoprendo così affinità incrociate. In totale confusione, rivalità, e ritrovata gelosia, i due uomini non riescono a gestire l’anomala situazione fino a trovarsi di fronte ad un’insana proposta: Lo scambio di… ex coppie! Accetteranno?
 
Biglietti: Platea € 25, Galleria € 21 + d.p.
Inizio spettacolo ore 21, la domenica ore 18.
TEATRO CILEA: LA GRANDE STAGIONE
 
Prosa, musica, comicità e tante emozioni: questi gli ingredienti del cartellone 2023/2024 che propone al pubblico il Teatro Cilea di Napoli per una stagione ricca di imperdibili appuntamenti, tra novità e ritorni attesi. 
Lello Arena, ancora una volta alla guida della storica sala vomerese come direttore artistico, firma una rassegna adatta ad un pubblico di tutte le età grazie ad un cartellone che vanta molti nomi della comicità napoletana di grande popolarità affermati su scala nazionale. 
Per la prima volta al Cilea dal 25 gennaio al 28 gennaio 2024 Enzo Decaro in “Non è vero ma ci credo”, commedia di Peppino De Filippo.
 “Il viaggio del papà” di Maurizio Casagrande invece andrà in scena dal 1 febbraio al 4 febbraio 2024 con una commedia toccante che racconta il rapporto tra padre e figlio.
Dal 29 febbraio al 3 marzo 2024 con uno spettacolo scritto da Stefano Sarcinelli in scena Francesco Paolantoni in “O… Tello O… Io” con Stefano Sarcinelli, Felicia del PreteRaffaele Esposito, Arduino Speranza peruna serata filo…drammatica è uno spettacolo ispirato alla commedia dell’arte. “Balcone a tre piazze” invece è lo spettacolo che vede protagonista Biagio Izzo. Scritto di Mirko Setaro e Francesco Velonà, con la regia di Pino
L’Abbate, è una divertentissima commedia che andrà in scena dal 4 aprile.
I Tre Terones & Friends” invece è lo spettacolo inedito con Lello Arena e Nino Frassica che prevede un terzo attore comico che verrà svelato a sorpresa.
A chiudere la stagione teatrale del Cilea ci sarà Serena Autieri. Dal 9 maggio l’attrice e cantante napoletana sarà in scena con la regia di Gino Landi in “La Sciantosa” spettacolo scritto da Vincenzo Incenzo dove rilegge Elvira Donnarumma, detta “‘a capinera napulitana”, regina indiscussa dei cafè chantant d’inizio 900, anticonformista e antidiva, amata da Eleonora Duse e Matilde Serao. 
Teatro Cilea, Via San Domenico 11, Napoli, info tel. 081.7141801; www.teatrocilea.it
(Giulio Di Donna – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Arzano. dal 26 al 28 dicembre al Teatro ‘Eduardo De Filippo’ I Ditelo Voi con la commedia ‘Bang Bank

Natale al Teatro Eduardo De Filippo di Arzano con I Ditelo Voi in “Bang Bank” dal 26 al 28 dicembre, ore 20:45.

Il Natale al Teatro Eduardo De Filippo di Arzano, sito in via Giuseppe Verdi n. 25-37, diretto artisticamente da Roberta Stravino, è all’insegna del divertimento e della comicità.

Sotto l’Albero troviamo I Ditelo Voi che da martedì 26 a giovedì 28 dicembre, sempre alle ore 20:45, saranno in scena con “Bang Bank”, commedia scritta e diretta dal trio comico e da Francesco Prisco che vede in scena Francesco De Fraia, Mimmo Manfredi, Lello Ferrante e Federica Citarella.

In una banca del Centro Direzionale è in corso una rapina con ostaggi. Il rapinatore (Mimmo Manfredi), mitra sottobraccio e giubbetto imbottito di esplosivi, urla esagitato ai poliziotti all’esterno che, se non gli daranno un’auto per scappare col malloppo, si farà esplodere provocando la morte dei due prigionieri: un impiegato della banca (Lello Ferrante) e un cliente abituale (Francesco De Fraia). Con il passare dei minuti la pressione cui si sottopone diventa insostenibile, così Mimmo, di punto in bianco, decide di arrendersi. Ma è proprio davanti all’intenzione di resa del bandito che lo smaliziato cliente avanza una proposta: se dividerà la refurtiva – 3 milioni di euro – gli reggeranno il gioco fino a quando riuscirà a fuggire.

Quei soldi cambierebbero la sorte a chiunque, figuriamoci a tre come loro che vivono una vita ben al di sotto delle loro aspettative.

Una divertente idea regalo per tutta la famiglia e gli amici.

Teatro Eduardo De Filippo – Via G. Verdi 25-37 Arzano, Napoli; Info e prenotazioni 3389007997 – 081 0140898.

botteghino@teatroeduardodefilippo.it – https://www.teatroeduardo.it/stagione-teatrale/

Per l’acquisto online https://www.etes.it/sale/list/events/6856/Teatro-Eduardo-De-Filippo .

(Gabriella Galbiati – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Casapulla – Successo di pubblico e di critica alle rappresentazioni de “La Commedia Umana”

Questa sera, domenica 10 dicembre 2023, calerà il sipario sulle rappresentazioni teatrali de “La Commedia Umana”, portata in scena dalla Compagnia “Il Sipario” di Casapulla, emanazione della locale Associazione Culturale Sportiva “Orizzonti”, nella Sala del confortevole e funzionale locale Teatro Comunale, ubicato in via Enrico Fermi n. 20, a ridosso della Strada Statale n. 7 Appia e ai confini con i comuni limitrofi di Curti e di San Prisco.
La rappresentazione de “La Commedia Umana”, come le precedenti: domenica 3, venerdì 8, sabato 9 dicembre 2023, si avvale della maestria e dell’esperienza artistica di francantonio (all’anagrafe Franco Antonio) per la regia e per l’adattamento; della dedizione e della disponibilità di Serena Dragone e di Marco Santillo per l’aiuto regia; dell’abilità e della premura di Giampiero Vigliotti per le luci e per l’audio, della dedizione e della competenza di Gianfranco Tecchia per la direzione artistica e dei motivati ed entusiasti attori protagonisti: Mara Iannotta, Pasquale Laganà, Gianfranco Tecchia, Aniello Scudieri, Salvatore Rauccio, francantonio, Marilena Natale, Luca Sorbo, Maria Gravina, Massimo Musco, Claudio Nacca, Simona Orlando, Margherita Merola, Lorenzo Cecere, Marika Martucci che si calano magistralmente nel ruolo che interpretano.
La commedia prende lo spunto dal “grande” Eduardo De Filippo e porta, anzi conduce, lo spettatore a vivere, anche se per pochi attimi, i personaggi che nella sua lunga e brillante carriera ha dato voce, ruolo e funzione quali Mennillo – Tommasino: “voglio ‘a zuppa ‘e latt” e Luca Cupiello a Tommasino: “te piace ‘o presepio” nell’intramontabile commedia “Natale in casa Cupiello”, opera tragicomica scritta nel 1931.
Gli attori si calano, perfettamente e con viva partecipazione, nel protagonista e nel ruolo che portano in scena e che rappresentano e riescono, altresì, a presentare la comicità, la serietà, i costumi, gli atteggiamenti, le modalità, l’ambiente familiare, il vicinato, le dicerie, il pettegolezzo, le credenze, la malafede, l’ospitalità, il comportamento le usanze e le abitudini che, poi, per convenienza diventano accettabili, anzi “cose” normali, condivisibili e fatte proprio.
Il regista e attore francantonio, al termine della rappresentazione di venerdì 8 dicembre 2023, alla quale ha avuto il piacere e la gioia di assistere anche lo scrivente, ha vivamente ringraziato, non riuscendo a nascondere completamente l’emozione, i tantissimi (i 4/5 della sala) compaesani, cittadini di Calvi Risorta, per la loro presenza, calda e affettuosa, e si è detto non poco amareggiato e dispiaciuto che la “sua” amata cittadina non sia ancora stata dotata di una sala di recitazione e ciò porta all’emigrazione degli “artisti caleni” verso altri centri urbani della provincia.
Il Direttore artistico, Gianfranco Tecchia, nel far scendere il sipario sulla rappresentazione ha ringraziato gli addetti alla sala, alla ricezione, al controllo e al ristoro per il fattivo contributo che forniscono e ha presentato l’XI Stagione Teatrale 2023/2024 con rappresentazioni nei giorni: martedì 26 dicembre 2023 con “Finché corna non ci separi”, compagnia dei Guitti, regia Jury Monaco; domenica 14 gennaio 2014 con “Un uomo tranquillo” produzione e regia di Toni Laudadio; domenica 4 febbraio 2024 “Grossi affari in famiglia”, compagnia Quelli che … il Teatro, regia di Marco Lanzuise; domenica 3 marzo 2024 con “Quando il gioco si fa duro”, compagnia Ernesto Cunto, regia di Ciro Esposito; domenica 7 aprile 2024 “Berretto a sonagli”, FSSL compagnia teatrale, regia di Domenico Palmiero; domenica 12 maggio 2024 con “O’ scarfalietto”, compagnia teatrale Il Sipario, regia di Enzo Varone.

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Casapulla – L’attore e regista francantonio porta in scena “La Commedia Umana”

L’Associazione culturale “Orizzonti” nasce a Casapulla nel 1994 come gruppo teatrale del “Circolo Giovani” e nel 2004, dopo anni di silenzio, il gruppo si riforma all’interno dell’Associazione e prende il nome di “Il Sipario”, con sede sociale in via Enrico Fermi.
La Compagnia “Il Sipario”, emanazione e costola dell’Associazione culturale “Orizzonti”, con il patrocinio della locale Amministrazione civica, rappresenterà nei giorni di domenica 3 dicembre – ore 18.30, venerdì 8 dicembre – ore 18.30, sabato 9 dicembre ore 20.30 e domenica 10 dicembre – ore 18.30 “La Commedia Umana” che prende ispirazione dalla commedia di Eduardo De Filippo “Le bugie con le gambe lunghe” del 1948 e si sviluppa lungo il filo conduttore dell’omonimo lavoro letterario del 1974 “La Commedia Umana” dello scrittore e drammaturgo statunitense William Saroyan (1908- 1981).
Le quattro rappresentazioni della commedia avverranno nella confortevole e funzionale sala del Teatro Comunale di Casapulla, via Enrico Fermi n. 20. Il cast dei protagonisti è di notevole spessore. Francantonio, vanto e orgoglio della cultura artistica della sua terra nativa, Calvi Risorta, ne cura la regia e l’adattamento forte di un curriculum non comune: frequenza del corso di laurea in Storia, scienza e tecniche della musica e dello spettacolo alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi “Tor Vergata” di Roma; corso di recitazione “Liberascenaensamble”, Napoli, diretto da Renato Carpentieri e Lello Serao; “La materia dei sogni” su William Schakespeare diretto da Renato Carpentieri; Laboratorio “Ricerche D’Equilibrio”, Caserta, diretto da Enrico Ianniello e Toni Laudadio. Ha ricoperto per diversi anni l’incarico di esperto esterno di teatro dei progetti scolastici e insegna recitazione al Teatro Comunale di Casapulla e dal 2017 al Teatro Ricciardi di Capua. Inoltre ha al suo attivo significative e valide esperienze lavorative svolte in campo artistico (lavori e spettacoli) tra le quali “Arsenico e vecchi merletti” – vincitore del I Festival del Teatro Comico – Episcopio di Salerno, 1996; L’Ispettore Generale di Nicolaj Vasil’evic Gogol, 1996; Museum, Sale teatrali per un museo mentale – progetto di Renato Carpentieri, I futuristi, Museo San Martino di Napoli, 2004; Il ramo d’oro, progetto Pulcinella al Teatro Mercadante di Napoli, regia di Renato Carpentieri, 2004; Tre surece dint’a nu mastrillo di Antonio Petito, progetto Pulcinella al Teatro Mercadante di Napoli, 2005; La Tabernaria di Gian Battista Della Porta, regia di Renato Carpentieri, 2005; L’inferno di Dante nelle Grotte di Pertosa, spettacolo itinerante, 2006 – 2008; A Morte dinto’ ‘o lietto ‘e Don Felice, da Antonio Petito, regia di Renato Carpentieri, 2007; Museum – Sale teatrali per un museo mentale, progetto di Renato Carpentieri: 1) La sala d’attesa, 2) La sala delle ceneri, 2007; Compagnia Mauri – Sturno, Faust di William Goethe, 2007 – 2008; Napoli Teatro Festival Italia, Qui rido io (ispirato alla vita di Eduardo Scarpetta), 2008; Museum – Sale teatrali per un museo mentale, progetto di Renato Carpentieri: 1) Mattatoio n. 5, 2) Il circolo Pickwick, 2008; Museum – Sale teatrali per un museo mentale, progetto di Renato Carpentieri: 1) I futuristi, 2) La sala delle preferenze e i rifiuti, 2009; Omaggio a due teste (Cum Figuris), Breve viaggio in compagnia di Raffaele Viviani e Bertolt Brecht, regia di Renato Carpentieri, 2009; Viaggio nel tempo: in compagnia di medici, giullari, cantanti, cerusici, sovrani, regia di Renato Carpentieri, 2009; Museun – Sale teatrali per un museo mentale, progetto di Renato Carpentieri, museo San Martino di Napoli, 1) La sala della spigolatrice, 2) La sala degli innocenti, 2010; Museum – Sale teatrali per un museo mentale, progetto di Renato Carpentieri, museo San Martino di Napoli, La sala degli incantatori, 2011; Il Diavolo e la Vergine, Teatro Sala Uno, Roma, 2012; Uno Nessuno Centomila, Accademia Belle Arti, Napoli, 2013; Spoon river a Lampedusa (cortometraggio), regia di Rosario Santella, 2017; L’Arte di strisciare, regia di Rosario Santella e di francantonio, dicembre 2015, gennaio 2016 e aprile 2019.
Francantonio nella messa in scena dell’intrigante e suggestivo lavoro teatrale “La Commedia Umana” si avvale del valido contributo di Serena Dragone e Marco Santillo quali aiuti registi, Mimmo Maccariello e Antonio Pisciotta per le scenografie, Giampiero Vigliotti per le luci e l’audio, Gianfranco Tecchia per la direzione artistica e dei protagonisti teatrali Mara Iannotta, Pasquale Laganà, Gianfranco Tecchia, Aniello Scudieri, Salvatore Rauccio, Marilena Natale, Luca Sorbo, Maria Gravina, Massimo Musco, Claudio Nacca, Simona Orlando, Margherita Merola, Lorenzo Cecere e Marika Martucci.
Per prenotazioni: tel. 391.7598486 – 338.8475830.

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