Teleradio-News ♥ qui mai spam o pubblicità molesta

'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

Teleradio-News ♥ qui mai spam o pubblicità molesta

annuncia

Capodrise. Comune, il gruppo ‘Alleanza’ annuncia e motiva l’imminente voto di sfiducia per il sindaco

I consiglieri comunali Maria Belfiore e Gaetano Argenziano di Alleanza per Capodrise, in un post sulla pagina Facebook del gruppo consiliare, annunciano il voto favorevole, e ne spiegano le motivazioni, alla mozione sfiducia al sindaco Vincenzo Negro in discussione nel consiglio comunale di martedì 5 settembre.

La mozione – dichiarano Belfiore e Argenziano – è l’atto conclusivo di una crisi amministrativa che ha origini lontane. Una crisi che Alleanza per Capodrise ha previsto e denunciato, qui e altrove, in tempi non sospetti.

Lo scorso aprile, in un manifesto pubblico che cristallizzava l’analisi, lucida e impietosa, del primo anno e mezzo di amministrazione, parlavamo di un ‘fallimento mascherato’ e della paralisi in cui era scivolata, suo malgrado, la città.

E già allora ci chiedevamo, con forti riserve, se il sindaco Vincenzo Negro fosse in grado di ricoprire il ruolo che le
elettrici e gli elettori di Capodrise gli avevano legittimamente attribuito.

Noi riteniamo che i cittadini abbiamo sempre ragione e che il risultato delle urne, quando è il frutto dell’espressione democratica, ancorché non condivisibile, vada rispettato.

Quindi, sin dall’inizio, senza nessun pregiudizio e nel rispetto dei ruoli, gli abbiamo teso la mano al sindaco, offrendogli collaborazione istituzionale. In diverse circostanze, abbiamo cercato di metterlo in guardia da azioni, atti e procedure che confliggevano con la legge; gli abbiamo segnalato disservizi, disagi e lamentele, proponendogli, ogni volta, soluzioni per risolverli.

Ma al confronto, alla dialettica, al dialogo, il sindaco ha preferito la demonizzazione dell’avversario, l’offesa personale e finanche la rissa.

In 23 mesi di scellerata gestione, il Consiglio comunale si è trasformato in un luogo, quasi decorativo, di ratifica delle decisioni del sindaco e del suo ‘cerchio tragico’.

Lo svilimento a guscio vuoto dell’organo cardine dell’amministrazione comunale è stato persino rivendicato con un vanto da Negro; in realtà, era l’emblema di una smisurata sete di potere e di una visione personalistica e miope della politica che ha dimostrato tutta la sua inconcludenza.

Anche su questo Alleanza per Capodrise – assicurano Belfiore e Argenziano – ha provato a intervenire, esortando il sindaco a scendere dal palcoscenico e a uscire dalla narrazione autocompiaciuta che troppo spesso ha afflitto l’aula consiliare.

Chi oggi alimenta lo spettro del commissariamento come se fosse una catastrofe biblica finge di non rendersi conto che la città era, di fatto, già commissariata.

La conferma è arrivata non dalla minoranza, bensì dai consiglieri comunali che si sono candidati nella sua lista, firmatari della mozione, che nelle ultime settimane, a più riprese e con minuzia di particolari, hanno stigmatizzato
l’arroganza di Negro, che ha scelto di non essere il sindaco di tutti ma il delegato di qualcuno.

E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: un’escalation di guasti che non ha precedenti nella storia di Capodrise”.

I due consiglieri elencano fatti e circostanze:

– La sconfitta al Consiglio di Stato, per un avviso pubblico infarcito di illegittimità, ha riportato al punto di partenza la riqualificazione del campo sportivo Sant’Andrea.

– A fronte di quasi un milione di euro spesi, della ricostruzione della scuola elementare “Elpidio Jenco” restano i proclami, ma la campagna elettorale è finita da un pezzo.

– Per la riqualificazione dell’area ex Carrefour è stata scelta una procedura speculativa che risponde a logiche clientelari, con il rischio di un danno erariale che ricadrà su quegli amministratori che hanno sostenuto
in buona fede l’operazione.

– Il Tar Campania ha bocciato l’iter di approvazione del Rendiconto 2021, accogliendo il ricorso presentato dalla minoranza.

– Per il Rendiconto 2022 il Prefetto ha dovuto commissariare la giunta, risultata non in grado di approvarlo entro i termini di legge.

– Il disavanzo d’esercizio, solo nell’ultimo anno, è cresciuto di 2 milioni di euro, senza nessun controvalore in termini di servizi offerti al cittadino, al netto della mensa scolastica.

– È stato impedito ai giovani di Capodrise di partecipare ai concorsi pubblici per la copertura di tre posti da impiegato comunale a tempo pieno e a contratto a tempo indeterminato.

– Diverse promesse elettorali non mantenute, a partire dall’isola ecologica e dal Piano urbanistico comunale, un groviglio di conflitti di interessi.

– Il 3 luglio il sindaco si è dimesso, perché, parole sue, non sussistevano più i presupposti e le condizioni politico-amministrative per portare avanti l’incarico. Il 21 luglio le ha ritirate, senza aver risolto un bel niente.

– Il 1 agosto l’assessora Luisa D’Angelo ha annunciato su Facebook di aver denunciato il capogruppo di maggioranza Michele Di Paolo.

– La Corte dei conti, nella delibera pubblicata il 4 agosto, ha rilevato nei conti pubblici di Capodrise «irregolarità contabili e finanziarie che potrebbero pregiudicare gli equilibri economico-finanziari del Comune».

– L’11 agosto l’assessore e vicesindaco Nicola Cecere e l’assessora Margherita Nero, «per assenza di condivisione, di confronto e di dialogo», si sono dimessi dalla giunta.

– Il 22 agosto cinque consiglieri di maggioranza (Nicola Cecere, Margherita Nero, Luisa Palazzo, Donato Russo Raucci e Michele Di Paolo) hanno presentato una mozione di sfiducia al sindaco.

Fino ad oggi – proseguono Belfiore e Argenziano –, il sindaco ha ‘amministrato’ con un esecutivo dimezzato, senza una maggioranza in Consiglio e privo di ogni connessione con la volontà popolare e con le forze che hanno determinato la sua elezione; e quando manca la visione e l’ancoraggio politico al territorio, amministrare diventa solo un esercizio di gestione dannoso per la comunità.

Capodrise, invece, ha un estremo bisogno di una guida solida e di un governo che sappia dare risposte alle cittadine e ai cittadini, soprattutto a coloro che vivono in difficoltà: persone che non si lasciano abbagliare dalle luci fatue di un centro commerciale.

Certo, quello che stiamo vivendo questa sera non è un passaggio felice, per nessuno; l’averlo previsto e denunciato non suscita in noi nessuna forma di compiacimento. È un passaggio doloroso ma necessario: grazie alla mozione, il Consiglio comunale ha riacquistato la sua centralità nel dibattito politico e sta per assumersi la responsabilità
di decidere le sorti della città, senza lo spauracchio dei fondi del PNRR e i ricatti morali sulle fantomatiche ricadute negative sullo sviluppo e sull’occupazione.

Essendo, ormai, inevitabile, la parentesi commissariale può essere un’occasione preziosa per ritornare alla politica: senza la contrapposizione dei ruoli, in una condizione di pari dignità tra le parti, sarà più facile, è il nostro auspicio, rimettersi a un tavolo e discutere su come Capodrise possa e debba ripartire. Che questa vicenda così amara sia da monito ad ognuno di noi”.

(Maria Belfiore – Gaetano Argenziano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

LA POLIZIA DI STATO ANNUNCIA LA VENDITA DEL CALENDARIO ISTITUZIONALE 2024 – Questura di Ascoli Piceno

Calendario 2024

La Polizia di Stato annuncia la vendita del calendario istituzionale 2024, una delle iniziative editoriali più significative nell’attività di comunicazione istituzionale.

Il calendario istituzionale della Polizia di Stato rappresenta uno tra i progetti editoriali più significativi dell’attività di comunicazione della Polizia di Stato, in esso si coniugano le immagini dell’attività operativa dei nostri poliziotti con lo splendore degli scenari della nostra bell’Italia.

Per il piano editoriale del calendario 2024 è stato scelto il fotografo Massimo Sestini, vincitore nel 2015 del prestigioso premio “World Press Photo”, a cui è stata affidata la realizzazione dei dodici fantastici scatti che ci accompagneranno nei mesi del prossimo anno. Essi avranno come sfondo paesaggi e scorci suggestivi tra i più belli d’Italia.

Come tutti gli anni il calendario avrà finalità sociali e solidali, rivolte all’aiuto verso i bambini meno fortunati e le loro famiglie.

Chiunque potrà prenotare il calendario da parete (costo 8 euro) e il calendario da tavolo (costo 6 euro), entro il prossimo 21 settembre, effettuando un versamento sul conto corrente postale nr. 745000, intestato a “Comitato Italiano per l’Unicef”.

Sul bollettino dovrà essere indicata la causale “Calendario della Polizia di Stato 2024 per il progetto “Nigeria – Per ogni bambino e bambina: un futuro” per migliorare l’accesso all’istruzione, garantire la sicurezza delle scuole e ampliare le infrastrutture scolastiche di quel paese. Copia dell’attestazione di versamento dovrà poi essere presentata all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) della Questura di Ascoli Piceno, dove saranno consegnati i calendari prenotati.

Tutte le informazioni sull’acquisto del calendario sono riportate sul sito istituzionale www.poliziadistato.it


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

La Polizia di Stato annuncia l’avvio delle vendite del Calendario 2024 realizzato da Massimo Sestini. – Questura di Varese

Calendario 2023

Il calendario istituzionale è uno tra i progetti editoriali più rappresentativi dell’attività di comunicazione della Polizia di Stato, coniugando il racconto per immagini dell’attività operativa con la bellezza degli scenari naturali ed artistici che vengono scelti di volta in volta come “sfondo” dei poliziotti al lavoro. Senza dimenticare le finalità solidali, da sempre legate all’aiuto a bambini meno fortunati ed alle loro famiglie.

Negli ultimi anni il calendario è stato realizzato da diverse categorie di autori: fotografi molto celebri, fotoreporter di fama internazionale, fumettisti e poliziotti-fotografi. Per il calendario 2024 la Polizia di Stato ha scelto il fotografo Massimo Sestini, vincitore nel 2015 del prestigioso premio World Press Photo, a cui è stata affidata la realizzazione di dodici spettacolari fotografie che accompagneranno i mesi del prossimo anno che avranno come sfondo paesaggi mozzafiato e scorci suggestivi tra i più belli d’Italia

Chiunque potrà prenotare il calendario da parete (costo 8 euro) e il calendario da tavolo (costo 6 euro), entro il prossimo 21 settembre, effettuando un versamento sul conto corrente postale nr. 745000, intestato a “Comitato Italiano per l’Unicef”. Sul bollettino dovrà essere indicata la causale “Calendario della Polizia di Stato 2024 per il progetto “Nigeria – Per ogni bambino e bambina: un futuro” per migliorare l’accesso all’istruzione, garantire la sicurezza delle scuole e ampliare le infrastrutture scolastiche di quel paese. Copia dell’attestazione di versamento dovrà poi essere presentata all’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Questura.

Tutte le informazioni sull’acquisto del calendario sono riportate sul sito della Polizia di Stato www.poliziadistato.it.
 


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Giornata mondiale della Fotografia – la Polizia di Stato annuncia la vendita del calendario 2024 – Questura di Avellino

Cal 24

Al via le prenotazioni per l’acquisto del calendario realizzato dal fotografo Massimo Sestini

La Polizia di Stato annuncia l’avvio delle vendite del Calendario 2024 realizzato da Massimo Sestini. Il calendario istituzionale è uno tra i progetti editoriali più rappresentativi dell’attività di comunicazione della Polizia di Stato, coniugando il racconto per immagini dell’attività operativa con la bellezza degli scenari naturali ed artistici che vengono scelti di volta in volta come “sfondo” dei poliziotti al lavoro. Senza dimenticare le finalità solidali, da sempre legate all’aiuto a bambini meno fortunati ed alle loro famiglie. Negli ultimi anni il calendario è stato realizzato da diverse categorie di autori: fotografi molto celebri, fotoreporter di fama internazionale, fumettisti e poliziotti-fotografi. Per il calendario 2024 la Polizia di Stato ha scelto il fotografo Massimo Sestini, vincitore nel 2015 del prestigioso premio World Press Photo, a cui è stata affidata la realizzazione di dodici spettacolari fotografie che accompagneranno i mesi del prossimo anno che avranno come sfondo paesaggi mozzafiato e scorci suggestivi tra i più belli d’Italia. Chiunque potrà prenotare il calendario da parete (costo 8 euro) e il calendario da tavolo (costo 6 euro), entro il prossimo 21 settembre, effettuando un versamento sul conto corrente postale nr. 745000, intestato a “Comitato Italiano per l’Unicef”. Sul bollettino dovrà essere indicata la causale “Calendario della Polizia di Stato 2024 per il progetto “Nigeria – Per ogni bambino e bambina: un futuro” per migliorare l’accesso all’istruzione, garantire la sicurezza delle scuole e ampliare le infrastrutture scolastiche di quel paese. Copia dell’attestazione di versamento dovrà poi essere presentata all’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Questura competente. Tutte le informazioni sull’acquisto del calendario sono riportate sul sito della Polizia di Stato raggiungibile attraverso: : www.poliziadistato.it. Eventuali ulteriori delucidazioni potranno essrere fornite contattando anche la Questura di Avellino al seguente nr. telefonico 0825206487


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Levano il pane ai poveri e danno 4-6 miliardi a Berlino per i Leopard A CHI TOLGONO E A CHI DANNO – In due settimane Meloni cancella il reddito di cittadinanza via sms e annuncia investimenti straordinari per la guerra





SPESE DI STATO

Levano il pane ai poveri e danno 4-6 miliardi a Berlino per i Leopard

A CHI TOLGONO E A CHI DANNO – In due settimane Meloni cancella il reddito di cittadinanza via sms e annuncia investimenti straordinari per la guerra

DI TOMMASO RODANO 
31 LUGLIO 2023

Questione di priorità. La politica è principalmente il mestiere di allocare risorse scarse: scegliere dove tagliare e dove investire. Questo governo ha il pregio, per usare un eufemismo, delle idee chiare: con una mano cancella una misura di contrasto alla povertà, con l’altra pianifica nuove spese per alimentare la guerra. Da una parte toglie a chi vive in condizioni di marginalità sociale, dall’altra è generoso con i produttori di armi.

È una semplificazione, è chiaro: le scelte di finanza pubblica non sono dritte come un rettilineo, gli equilibri del bilancio dello Stato sono infinitamente più complessi, ma a volte semplificare aiuta ad accorgersi di qualcosa che è proprio davanti ai propri occhi. In poco più di due settimane, dal 12 luglio a oggi, il governo italiano ha prima annunciato un investimento miliardario per dotarsi di carri armati “di ultima generazione” e poi accompagnato alla porta 169mila famiglie, avvisandole con un sms dell’interruzione del reddito di cittadinanza e invitandole ad attendere “l’eventuale presa in carico da parte dei servizi sociali”.

La prima operazione è stata resa pubblica a seguito di un’interrogazione parlamentare del M5S a cui ha risposto la sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti (Fratelli d’Italia) mercoledì 12 luglio. A partire dal 2024, l’Italia acquisterà una partita di tank tedeschi Leopard 2 A8 di ultima generazione. Non è ancora chiaro quante unità: più di 100, almeno 125, ma alla fine potrebbero arrivare fino a 200. L’investimento, ha spiegato Rauti “verrà ricompreso tra quelli di previsto avvio nel DPP 2023-2025 (documento programmatico pluriennale) di prossima emanazione”. La spesa oscillerà tra i 4 e i 6 miliardi di euro.

Sono interessanti le parole con cui la sottosegretaria ha spiegato l’acquisto dei carri armati: “Il deterioramento del quadro di sicurezza internazionale, principalmente a causa del conflitto russo-ucraino, ha reso necessaria una ulteriore riflessione sullo stato di efficienza complessivo dello Strumento militare”. Il clima di tensioni internazionali legate alla guerra – traduciamo – costringono l’Italia a investire sulla difesa per rendere più affidabile la sua dotazione militare. Non c’è una corrispondenza diretta tra le armi inviate a Kiev e l’investimento nei Leopard. Quella è un’altra partita, altre risorse che bisognerà mettere da parte per ricomprare quanto è stato donato all’Ucraina (l’ha ammesso Guido Crosetto, ministro della Difesa, in un’audizione a gennaio: “L’aiuto che abbiamo dato in questi mesi all’Ucraina ci impone di ripristinare le scorte che servono per la difesa nazionale”).

Questi tank, invece, parola di Rauti, serviranno ad affrontare con meno preoccupazione “il deterioramento del quadro di sicurezza internazionale”.

La seconda operazione, che dice tanto della mentalità della destra al governo, è lo stop al reddito di cittadinanza per i percettori “occupabili” a partire dal primo agosto. Misura annunciata con la legge di bilancio e ricordata ai diretti interessati con un messaggino sul telefono. Per l’anno in corso, l’entità del risparmio è modesta: 734 milioni. Il reddito sarà eliminato per tutti dal primo gennaio 2024, ma le risorse liberate non sono trascendentali.

Sarà sostituito da due strumenti palliativi introdotti dal governo Meloni: l’assegno per l’inclusione sociale e il supporto per la formazione al lavoro. Riguarderanno una platea molto inferiore, con paletti e requisiti più stringenti rispetto al rdc, ma sono comunque costosi: l’annunciato risparmio “di miliardi” è solo uno slogan.

L’assegno di inclusione sociale costerà 5,5 miliardi dal 2024 (a salire fino a 6 miliardi nel 2033), mentre il supporto per la formazione al lavoro costerà 1,5 miliardi il prossimo anno (a decrescere fino a 600 milioni di euro nel 2033). Nel complesso, le nuove misure costeranno 7 miliardi nel 2024 e una cifra molto simile negli anni a seguire. Invece, nel triennio in cui è stato erogato a pieno regime, il reddito di cittadinanza è costato in media circa 8 miliardi di euro l’anno. Il governo, cancellandolo e sostituendolo con misure più esigue e meno efficaci, risparmierà quindi poco più (o poco meno) di un miliardo l’anno. In pratica, per finanziare i nuovi tank, ci vorranno quattro, cinque o sei anni di schiaffi alla povertà. Questione di priorità, appunto.

FONTE:

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)