Teleradio-News ♥ mai spam o pubblicità molesta

'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

Teleradio-News ♥ mai spam o pubblicità molesta
AttualitàCaiazzo & DintorniIn EvidenzaTempo libero, sport, cultura, fede, salute, curiosità, eccetera.

Da Caiazzo a Montevergine. Pellegrinaggio a piedi: un atto di fede che non può fermarsi

Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!

Il pellegrinaggio a piedi da Caiazzo a Montevergine ha origini antiche ed era molto sentito dalla cittadinanza caiatina, tanto che, prima della guerra, i gruppi che partivano erano due; fino ai primi anni ’60 lo organizzava Lorenzo Mastroianni e vi partecipavano tra gli altri il figlio Raffaele e Gino Mirto, allora decenne, che mi ha raccontato questi ricordi.

Proprio sulla scorta di quell’esperienza vissuta da bambino, circa 25 anni, fa Gino Mirto e Raffaele Mastroianni pensarono di riprendere il pellegrinaggio coadiuvati da Giuseppe Cristillo, Stefano Ciaramella e Rosa Bruno.

L’ultimo di questi pellegrinaggi organizzato da Gino risale al 2017; i due anni successivi ad occuparsene è stato Pierino Rolli.

La pandemia ha imposto all’evento uno stop che dura da quattro anni.

Per tradizione il pellegrinaggio partiva l’ultimo venerdì di luglio, data rimasta immutata negli anni.

Intorno alle ore 15,30 ci si riuniva in piazza Santo Stefano e ci si recava in Cattedrale per la benedizione dei pellegrini da parte del parroco (per tantissimi anni è stato don Antonio Chichierchia) per poi partire, con un antico gagliardetto in testa, per il cammino religioso.

Oltre ai caiatini partecipavano a questo pellegrinaggio persone provenienti da Ruviano, Alvignanello, Piana di Monte Verna e due gruppi: uno da Limatola e uno da Sant’Agata dei Goti, che si riunivano ai pellegrini nel momento in cui il corteo passava per quei luoghi.

E’ stato un evento che ha coinvolto mediamente 70-80 persone con un picco di 110 in un anno.

Scendendo per via Monte, che porta a Cesarano, i pellegrini, costeggiando la fontana “della Fistola”, si dirigevano a est della frazione percorrendo la strada che da Cesarano porta a Squille e attraversavano il fiume sul ponte di Limatola.

In questa località si faceva una sosta di 10 minuti per ricompattarsi. Il percorso continuava poi per la località Cantinelle, verso Sant’Agata dei Goti: 3-4 chilometri prima di entrare in quest’ultimo abitato si faceva una sosta di 15-20 minuti.

A Sant’Agata c’era la sosta serale; in precedenza i pellegrini venivano ospitati dalle suore mentre negli ultimi anni in locali scolastici messi a disposizione dal Comune.

Vi si arrivava intorno alle 22:30, si cenava per poi riposare fino all’una di notte, quando si riprendeva il cammino prendendo la strada per Moiano.

Giunti in quel luogo si faceva una sosta di mezz’ora e si ripartiva per Bucciano, dove c’era una sosta più lunga pari a circa 1 – 1,5 ore, prima di prendere la strada per Montesarchio, dove si arrivava tra le 5,30 e le 6 del mattino del sabato.

La tappa successiva era San Martino Valle Caudina, dove si giungeva alle ore 9,30-10 e si faceva una sosta di 1,30-2 ore, per poi ripartire per Pannarano, luogo in cui si giungeva tra le ore 12,30-13, quando c’era una sosta lunga per il pranzo e il riposo, che durava fino alle ore 17-17,30, in base alle condizioni meteorologiche.

Il pellegrinaggio riprendeva quindi in direzione Pietrastornina e poi Sant’Angelo a Scala, dove si cenava per poi proseguire verso Summonte ma, lungo il tragitto, c’è una curva da cui si vede il Santuario, dove ci si fermava non appena si vedevano le luci del Santuario e, tutti in ginocchio, si recitava il Pater Noster e si ringraziava la Madonna per essere giunti fino a quel punto.

Si giungeva infine a Ospedaletto s’Alpinolo. luogo in cui era programmata l’ultima sosta notturna.

L’appuntamento per la salita verso il Santuario era di buon’ora, alle 6 della domenica, dalla piazzetta di Ospedaletto.

Alle 7, dopo essersi ricongiunti con i familiari provenienti da Caiazzo con le auto, tutti a piedi i pellegrini prendevano la salita verso il Santuario, facendo una prima sosta a metà strada, nel luogo in cui si trova la “sedia della Madonna”, dove tutti recitavano le consuete, tradizionali  orazioni.

I pellegrini giunti in autobus, poichè impossibilitati a farlo a piedi, invece, raggiungevano direttamente la Basilica.

Ripresa la salita, il gruppo arrivava alla Via Crucis dove, divisi in due file, i pellegrini partecipavano attivamente alla omonima funzione religiosa per poi giungere alla Scala Santa, che veniva percorsa in ginocchio da tutti, continuando, sempre in ginocchio, fino all’interno dell’antica Basilica, per fermarsi davanti al quadro della Madonna.

Il tempo successivo veniva impiegato nelle confessioni e nel pranzo.

Nel pomeriggio veniva celebrata la Messa dal parroco di Caiazzo, giunto con i pellegrini in autobus, e quindi si tornava tutti indietro con lo stesso mezzo o con le auto che avevano seguito il pellegrinaggio a piedi per poi raggiungere il Santuario.

A Caiazzo i pellegrini si ritrovavano al  largo Foro Boario, da dove ripartiva la processione di ritorno fino alla Cattedrale: durante tale ultimo tragitto le campane le suonavano a festa per accompagnare questo momento.

In Cattedrale c’era la benedizione con cui terminava questa tre giorni di fede.

Ringrazio Gino Mirto per il grande contributo datomi nel descrivere il percorso e per i suoi ricordi personali oltre che per le tante foto fornite sia attuali (scattate da Rosano Orchitano, che parimenti ringrazio), che di un tempo.

Dal suo racconto emerge la fede che sta alla base del pellegrinaggio, fede che non fa sentire la fatica, che non può non esserci dopo aver percorso tanti chilometri a piedi.

C’è da augurarsi che questo atto di fede, che per tanti anni ha accompagnato il popolo caiatinom venga ripristinato perché le tradizioni vanno mantenute e perché questa in particolare fa solo bene al corpo e all’anima.

Cliccare di seguito per “slideshow”:

(Michele Russo – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

 

Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!

Teleradio News

tel. (+39) 0823 862832; 333 148 1414 - 393 2714042 - 334 539 2935; mail to: info@tr-news.it - info@teleradio-news.it - http://teleradionews.info - web: www.tr-news.it - htps://www.teleradio-news.it e vari siti web collegati