Caiazzo. Duomo gremito, commozione e reiterati applausi per l’addio al grande Nino Marcuccio

Non solo la commozione, ma anche il profondo senso di impotenza, di fronte all’ineluttabile fato, traspariva dagli occhi lucidi

e i volti tirati dei congiunti, come dei tantissimi estimatori, amici, conoscenti, che affollavano il duomo e la piazza antistante, giovedì pomeriggio, per tributare l’ultimo addio a Giovanni Marcuccio cioè al professore per antonomasia o meglio a Nino o Ninuccio, come soprattutto i meno giovani solevano chiamare il compianto, versatile Uomo che tanto a dato alla sua amata Caiazzo in molteplici campi dello scibile umano: dalla politica di partito alla pubblica amministrazione, dalla promozione turistica a quella culturale, dal teatro alla pittura, alla letteratura, alla poesia, all’educazione ed alla formazione giovanile, non solo scolastica, come ben testimoniava la presenza ai funerali di tanta gente di ogni età e ceto sociale.

Ma più di tutto eloquenti si sono rivelati gli scroscianti, reiterati applausi spontaneamente partiti ad ogni spunto, mentre il sindaco leggeva alcune toccanti frasi, sentite quanto apprezzate, rivolte al compianto anche a nome della cittadinanza, in difetto -giustamente rilevato da molti- di qualunque pensiero da parte dei vertici, locali, provinciali, regionali e nazionali dell’Unione Pro Loco, sodalizio praticamente fondato e cresciuto in Caiazzo, per poi estendersi gradualmente nell’intero comprensorio, sotto l’egida del nostro per circa mezzo secolo.

Il momento più commovente, però, si è registrato allorché, mentre il corteo si formava spontaneamente nonostante il saluto concordato nel duomo, l’ennesimo applauso ha squarciato il silenzio triste del frangente quando il carro funebre si è soffermato per qualche istante innanzi alla sede della Pro Loco, giustamente definita seconda casa, per anni, del suo compianto deus ex machina, dal primo cittadino, nel citato messaggio di commiato, di seguito riportato testualmente:

IN RICORDO DI NINO MARCUCCIO

In questo momento triste per i familiari e per tutta la nostra comunità, è doveroso il tributo dell’Amministrazione Comunale, del Presidente del Consiglio Comunale dottoressa Sibillo e mio personale per la scomparsa di un uomo che nella sua vita è stato marito, padre, nonno ma anche maestro, pittore, regista, scrittore, drammaturgo, scenografo, presidente PRO-LOCO, onesto amministratore comunale ma soprattutto, amico di tutti.

Non intendo avventurarmi in ricostruzioni retoriche e noiose, ciò che mi preme sottolineare di più è l’esempio che Nino ha dato: di non avere sprecato la sua vita neanche per 1 minuto.
Caiazzo gli deve molto.

Oggi tutti parlano di promozione turistica, cultura, teatro, valorizzazione della gastronomia locale, ma 30 anni fa ciò era considerato una perdita di tempo e Nino invece già cercava di mettere in luce le peculiarità di questa nostra meravigliosa cittadina recuperando tradizioni, giochi, cibi, costumi locali, trascinando generazioni di giovani in quello che credo sia stato, dopo gli affetti familiari naturalmente, il suo amore più grande: il TEATRO.

Dalla sua direzione artistica sono passati sia ragazzi, giovani e adulti che si cimentavano per la prima volta su un palcoscenico, sia veri cultori della materia rivelatisi poi valenti professionisti, tutti sono transitati dal professore Marcuccio.

La sua casa non era in Via Umberto I ma nella sede Pro Loco di piazza Giuseppe Verdi sempre alle prese con copioni, costumi, bozzetti, organizzazioni di eventi come le sue indimenticabili commedie, il Festival Jovinelli, il Premio Letterario e i Piatti tipici del Volturno, per citarne alcuni.

Che dire di Ninuccio… ci sarebbe da scrivere un libro per illustrare le sue molteplici attività, a me piace ricordare soprattutto il suo bellissimo rapporto con i giovani che a loro volta lo rendevano giovane.

Con le sue passioni che trasmetteva anche agli altri, ha acceso il sacro fuoco dell’arte in tante generazioni, svolgendo una funzione non solo culturale ma anche sociale di grande portata.

Insieme abbiamo lavorato molto per la nostra città.

Nino era instancabile e lo è stato fino ai primi mesi del 2015, quando ha dovuto passare il testimone della Presidenza Pro-Loco ma anche dopo, fino alla fine, ha dipinto, ha scritto, ha consigliato, ha accolto tutti nella sua casa.

Oggi scompare un amico e un pezzo di cultura, non quella spocchiosa e superba, ma quella semplice e vera, siamo sicuri che la sua figura e il suo esempio non lo dimenticheremo mai.
Grazie Nino da tutta la Città di Caiazzo.

Caiazzo, 1 settembre 2016 – Tommaso Sgueglia – Sindaco di Caiazzo

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