Lo scorso gennaio ci fu la richiesta indirizzata alla Prefettura di Caserta e alla Regione Campania,
da parte di alcuni amministratori tra cui il sindaco di Liberi Antonio Diana, il sindaco di Dragoni Silvio Lavornia e il Vice Sindaco di Castel di Sasso Domenico Ragozzino, di convocare un urgente tavolo tecnico per denunciare l’ennesimo disagio che colpisce diversi comuni del Monte Maggiore e del Matese a causa della carenza idrica di acqua potabile.
La richiesta di convocare un incontro a cui partecipassero anche i rappresentanti di Acqua Campania, concessionaria della Regione per la gestione dell’acquedotto della Campania Occidentale, e del Consorzio Idrico di Terra di Lavoro, fa appello al senso di responsabilità politica che dalle Istituzioni e dagli organi competenti sembra venir meno rispetto ad una fetta di popolazione che si aspetta, come tutti i cittadini del mondo, di poter godere di servizi e non di ripetuti disservizi.
Una questione che riguarda molti comuni dell’Alto Casertano come Alife, Alvignano, Baia e Latina, Castel di Sasso, Dragoni, Liberi, Formicola, Piana di Monte Verna e Pontelatone.
La riunione tenuta presso il Palazzo del Governo, però, è stata improduttiva in quanto sono mancati proprio i rappresentanti di Acqua Campania e del Consorzio Idrico di Terra di Lavoro, tanto che il sindaco di Liberi ha chiesto al vice prefetto, Stefano Italiano, che presiedeva la riunione, di riconvocarla a breve.
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