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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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subito

«Ad oggi appena una coppia su quattro di quante si sposano lo fa con la comunione dei beni. Il che vuol dire che tre coppie su quattro decidono all’atto di sposarsi che quel che acquisteranno nella vita in comune non sarà in comune affatto, sarà rigorosamente dell’uno o dell’altro/a. Ecco quel che si dice mettere le cose in chiaro, da subito». Continua l’analisi di Roberto Volpi sulla crisi del matrimonio






 

 

VENERDÌ 3 FEBBRAIO 2024
Clamoroso
Nell’aria che circonda la Terra ci sono 13 mila chilometri cubici di acqua [Aluffi, Rep].In prima pagina
•• Bruxelles cede agli agricoltori. La Commissione non può permettersi di arrivare alle elezioni con delle proteste in corso. Si lavora a quattro interventi: le cosiddette condizionalità della Pac, gli oneri amministrativi, il rinvio dell’accordo con il Mercosur e gli incentivi per l’acquisto del diesel agricolo
• Anche in Italia la rivolta dei trattori continua. Ieri ci sono state mobilitazioni e presidi in Val di Sangro e in Val di Chiana, a Orvieto, Sassari, Ragusa, e alle porte di Milano. Per la settimana prossima, vogliono calare su Roma e sfilare per le vie della capitale. La Meloni sta pensando di abbassare di nuovo l’Irpef agricola
• Israele nella Striscia si sta impantanando. La guerriglia continua. Come ha dimostrato l’Afghanistan, come mostrano le difficoltà americane in Siria e Iraq, è impossibile debellarla quando conta su un vasto sostegno popolare. Bibi deve decidere se fermarsi o uccidere tutti
• Nella notte gli americani hanno bombardato le postazioni dei Pasdaran e alle milizie filo-iraniane in Siria e Iraq. Un attacco necessario, se Biden non voleva perdere la faccia. Ma fatto con mille cautele, per paura di provocare un allargamento del conflitto
• Sarà un ammiraglio italiano ad avere il comando operativo della missione Aspides contro gli Houthi nel Mar Rosso
• Il Consiglio dell’Unione ha dato via libera all’Ai Act, con cui l’Europa regolamenta l’intelligenza artificiale. Stando al testo i sistemi di IA vengono divisi in quattro categorie a seconda del potenziale rischio che rappresentano per la società
• L’Università di Padova ha conferito la laurea postuma in ingegneria a Giulia Cecchettin
• I legali di Ilaria Salis vogliono chiedere al governo italiano una lettera da allegare all’istanza per i domiciliari, nella quale venga sollecitato il rispetto di alcune garanzie, ma soprattutto venga assicurato che l’imputata sconterà i domiciliari in Italia
• Vittorio Sgarbi si è dimesso dalla carica di sottosegretario alla Cultura
• Concita De Gregorio ha annunciato che lascerà la direzione dell’Hollywood Reporter Roma. «Lavoro completato»
• Il vertice convocato ieri a Kiev non ha portato a nessun risultato. Il presidente Zelens’kij non ha ancora licenziato il capo delle forze armate generale Valery Zaluzhny
• Le autorità turche hanno arrestato 25 persone sospettate di avere un legame con l’uccisione di un uomo domenica mattina nella chiesa cattolica italiana di Santa Maria, nel quartiere Sariyer di Istanbul
• A Vigevano, in provincia di Pavia, dove un uomo è stato trovato morto in una zona periferica della città vicino ai binari della ferrovia. Era completamente nudo
• A Bastia, in Corsica, è stato arrestato un boss della mafia garganica protagonista di una clamorosa evasione dal carcere di Nuoro circa un anno fa. Era al ristorante con una donna
• Giovedì sera al Teatro Sociale di Trento, l’attore Paolo Pierobon si è accasciato sul palco. Soccorso e trasferito all’ospedale Santa Chiara, è stato sottoposto ad accertamenti e dimesso nella giornata di ieri
• Serie A, a Lecce i padroni di casa sono riusciti a battere la Fiorentina per 3 a 2
• È stato trovato un accordo per costruire a Cortina d’Ampezzo la pista da bob, skeleton e slittino per le Olimpiadi del 2026
• Carl Weathers, l’attore che interpretava Apollo Creed in Rocky, è morto nel sonno a Los Angeles. Aveva 76 anni

Titoli
Corriere della Sera: Sgarbi, dimissioni e accuse
la Repubblica: Meloni cede ai trattori
La Stampa: Inchieste e gettoni d’oro / alla fine Sgarbi si dimette
Il Sole 24 Ore: Nomine, via alla corsa per 500 posti
Avvenire: La Chiesa dei bambini
Il Messaggero: I trattori puntano su Roma
Il Giornale: Italia nel mirino di Hamas
Qn: I trattori bloccano porti e frontiere
Il Fatto: FUORI UNO
Libero: Prendi i soldi e scappa
La Verità: Nelle carte segrete di Bergamo / le bugie di Conte, Speranza e Pd
Il Mattino: Accordo Ue sui fondi a Kiev
il Quotidiano del Sud: I trattori pagati dall’Europa / Tutti in marcia contro l’Europa
il manifesto: Porcellum con le ali
Domani: Meloni vuole il premier “fortissimo” / Così la riforma azzera il parlamento

IN TERZA PAGINA
Facci dice la sua sugli autovelox. La Gergolet spiega che Erdogan sta finanziando un partito in Germania per muovere politicamente la sua base di due milioni di turchi-tedeschi. Di Stefano parla del liceo milanese in cui – incredibile! – sono i professori a contestare gli studenti. Pascale difende gli agricoltori, affogati in una burocrazia degna di Kafka. Per finire: le pulci di Lorenzetto
IN QUARTA PAGINA
«Ad oggi appena una coppia su quattro di quante si sposano lo fa con la comunione dei beni. Il che vuol dire che tre coppie su quattro decidono all’atto di sposarsi che quel che acquisteranno nella vita in comune non sarà in comune affatto, sarà rigorosamente dell’uno o dell’altro/a. Ecco quel che si dice mettere le cose in chiaro, da subito». Continua l’analisi di Roberto Volpi sulla crisi del matrimonio
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(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Brucellosi e tubercolosi bufalina, gli allevatori del sud uniti: ‘commissariamento nazionale, subito’

Basta con la vergogna di piani fallimentari su BRC e TBC che stanno uccidendo l’allevamento e le comunità rurali del sud.

Venerdì 13 ottobre 2023, come annunciato nei giorni precedenti, è stata presentata in Sicilia presso la Sala Consiliare del Comune di Cesarò (ME) la piattaforma interregionale degli allevatori meridionali con al centro la richiesta al Presidente del Consiglio on.le Giorgia Meloni ed al Ministro prof. Orazio Schillaci di dare seguito alla nomina del commissario Nazionale per l’eradicazione della BRC e della TBC in tutte le regioni dove (da trent’anni) i Piani di eradicazione sono falliti esponendo i cittadini a rischi crescenti e ricacciando i sistemi di allevamento territoriali ad una crisi drammatica ed al rischio di chiusura.

Gianni Fabbris, portavoce del Coordinamento Unitario in Difesa della Bufala Campana, a nome della Rete Interregionale Salviamo l’Allevamento di Territorio e del Forum per il Piano Partecipato (costituiti presso il Real Sito di Carditello in Provincia di Caserta al termine di forum durati tre mesi), ha illustrato le richieste degli allevatori.

Gli allevatori chiedono al Governo che si dia seguito agli impegni già assunti dalla politica in conseguenza dell’Ordine del Giorno votato all’unanimità dall’Aula del Senato a Febbraio (su proposta del Presidente della IX Commissione del Senato presso cui è istruita la Commissione di Indagine Conoscitiva sul disastro dei Piani di eradicazione in Campania)) da tutti i partiti, discussi nell’incontro al tavolo del Ministero convocato dal Sottosegretario Gemmato e sollecitati da parlamentari campani eletti nei diversi partiti (FdI, Lega, FI, PD. Verdi Sinistra Italiana, M5S). In particolare chiedono che il Governo, come ha fatto in altre occasioni per esempio nel caso del rischio della Peste Suina, nominbi il Commissario Nazionale con il Compito di affrontare  i problemi irrisolti da decenni nelle regioni in cui ancora dilagano BRC e TBC

Durante la conferenza stampa è stato spiegato nel merito quanto già denunciato dagli allevatori nell’invito a seguire l’evento. Si legge nell’invito: “Si legge nell’invito alla stampa: ‘Negli ultimi venti anni in tutta Italia si sono aperti 11.734 focolai di Brucellosi. Di questi il 94,57% sono concentrati fra Sicilia (61,47%), Campania (18,34%), Calabria (9.05%) e Puglia (5,71%) con le Regioni limitrofe (Basilicata, Molise, Abruzzo e Lazio) che registrano insieme il 4,89%. Una catastrofe, una vergogna per tutto il Paese che si ritrova ad avere le ultime aree contagiate in Europa.A questo va aggiunto il dato più impressionante: su 11.734 focolai aperti solo nell’1,44% è stato in realtà isolato il batterio della BRC; dato, questo, in linea con quelli acquisiti dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere a seguito di una denuncia di Altragricoltura che ha certificato come alle analisi post mortem solo nell’1,4% degli animali macellati per BRC (ma poi avviati regolarmente al mercato con grande vantaggio della speculazione industriale) è risultato positivo alla malattia. Cosa vuol dire? Che la BRC e la TBC non esistono? No. Purtroppo esistono. Vuol dire, piuttosto, che la mattanza di animali non è finalizzata a risolvere i problemi ma a tenere in piedi un sistema che sta alimentandosi di finanziamenti pubblici garantendo carriere dirigenziali, rendite speculative a molti privati senza scrupoli senza che si risolvano i problemi. Anzi, come abbiamo più volte denunciato, i problemi non si debbono risolvere per il principio per cui “fin che ci sono BRC e TBC c’è Business’. Un sistema che da decenni non ha mai reso conto dei suoi fallimenti (La BRC e la TBC si estendono invece che risolversi) e per cui gli allevatori e la società, ormai, reclamano trasparenza e chiarezza e le soluzioni”.

Alla Conferenza stampa sono intervenuti i sindaci di Cesarò (Avv. Katia Ceraldi) e di San Teodoro (Salvatore Agliozzo) che hanno sottolineato l’importanza dell’iniziativa per i territori siciliani come quelli da loro amministrati in cui l’Allevamento è ancora una parte tanto importante della tenuta economica, sociale, ambientale e culturale delle comunità ed hanno offerto il loro sostegno.

Sono, anche, intervenuti due componenti del Coordinamento Regionale Siciliano della Rete Salviamo l’Allevamento (l’Avvocato Gabriella Regalbuto e l’Allevatore Sebastiano Lombardo) che hanno messo in evidenza la condizione specifica della Sicilia, i gravissimi ritardi di un Piano fermo agli anni ’90 che continua a non risolvere i problemi ed hanno fissato gli obiettivi concreti per l’apertura di una vertenza regionale e annunciato l’impegno del Coordinamento Siciliano a fianco dei loro colleghi delle altre regioni coinvolte.

A conclusione della Conferenza Stampa sono state annunciate le prossime iniziative in Sicilia:

lunedi 16 ottobre 2023 viene inviata al Presidente della Regione Sicilia una lettera con la piattaforma di richieste e la proposta di un incontro per confrontare i documenti su cui gli allevatori stanno aprendo la vertenza

martedi 17 ottobre 2023, Gaetano Lombardo, a nome della Rete Siciliana parteciperà alla Conferenza Stampa presso la Camera dei Deputati in cui verranno consegnati ai Parlamentari due documenti, quello sul fallimento del Piano della Regione Campania e la petizione ricvolta al Governo che dalla sera di martedi viene lanciata on line da Casal Di Principe (CE)

– mercoledi 18 ottobre alle ore 18 Si avvia la mobilitazione Siciliana a fianco di quella Campana con un’Assemblea convocata nella Sala Consigliare del Comune di San Teodoro.

Durante la Conferenza stampa di venerdì, Gianni Fabbris ha annunciato che nei giorni successivi le iniziative si estenderanno a tutte le altre principali regioni coinvolte dalla nomina del Commissario Nazionale, sottolineando che nell’agenda della mobilitazione non si esclude alcuna forma di iniziativa nei territori regionali ed a Roma.

Per approfondire: https://altragricoltura.net/articoli/presentata-con-i-sindaci-in-sicilia-la-piattaforma-interregionale-degli-allevatori-mobilitazione-da-martedi/

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Antibiotico-resistenza. Ricciardi: “Se non si agisce subito, entro il 2050 sarà la prima causa di morte a livello globale”

Lo sviluppo e l’impiego degli antibiotici, a partire dalla seconda metà del XX secolo, ha rivoluzionato l’approccio al trattamento e alla prevenzione delle malattie infettive e delle infezioni, permettendo un’evoluzione dirompente della medicina moderna. Tuttavia, la resistenza agli antibiotici (Amr, AntiMicrobial Resistance), ossia la non suscettibilità ad almeno un agente di tre o più categorie antimicrobiche, rischia di vanificare queste importanti conquisteNegli ultimi anni, infatti, il fenomeno dell’antibiotico-resistenza (Amr) è aumentato notevolmente, rendendo necessaria una valutazione del suo impatto sulla salute pubblica. In Europa, secondo l’Oms, si verificano ogni anno più di 670mila infezioni da germi antibiotico-resistenti che causano circa 33 mila decessi (di cui quasi un terzo in Italia a causa dell’uso eccessivo e spesso improprio degli antibiotici), e sono responsabili di un significativo assorbimento di risorse (sanitarie e non) che ammontano a circa 1,5 miliardi di euro l’anno.

Un problema complesso, spiegano da Vihtali– Value in Health Technology and Academy for Leadership and Innovation, spin off dell’Università Cattolica che oggi, 6 luglio, promuove a Roma l’evento “Antimicrobico-resistenza e One Health, sfide attuali e prospettive future”. Molteplici le cause: l’aumentato uso degli antibiotici, nonché l’uso inappropriato, sia in medicina umana che veterinaria; il loro utilizzo in zootecnia e in agricoltura; la diffusione delle infezioni correlate all’assistenza (Ica) causate da microrganismi antibiotico-resistenti; una maggiore diffusione dei ceppi resistenti dovuto all’aumento degli spostamenti internazionali.

foto Università Cattolica

“La buona notizia – afferma Walter Ricciardi, ordinario di Igiene generale e applicata in Cattolica e presidente del nuovo Osservatorio nazionale sull’antimicrobico resistenza (Onsar).- è che 3 decessi su 4 di quelli correlati alle antibiotico-resistenze potrebbero essere prevenuti; la cattiva è che,

se non agiamo subito, entro il 2050 la resistenza agli antibiotici potrebbe diventare più letale del cancro e prima causa di morte nel nostro Paese”.

Oggi, osserva, “andare in ospedale è pericoloso perché è alto il rischio di infezione correlata all’assistenza, con l’elevata possibilità di non poterla curare perché resistente ai farmaci disponibili”.

“Nel 2050 l’Amr rappresenterà la principale causa di decesso a livello globale, mentre già oggi l’Oms lo considera tra le 10 principali minacce alla salute globale”, avverte l’esperto. Di qui l’urgenza di identificare strategie utili al controllo dell’Amr nel nostro Paese anche in risposta al nuovo Piano nazionale di contrasto all’antimicrobico-resistenza (Pncar). Basato su un approccio “One Health” che considera in modo integrato la salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente, e seguendo le raccomandazioni dell’Oms e dell’Unione europea, nel 2017 è stato approvato nel nostro Paese questo Piano d’azione per contrastare l’antibiotico-resistenza (2017-2020), prorogato fino al 2021 e recentemente aggiornato con un nuovo Piano che sarà valido fino al 2025.

Secondo il Piano, è necessario uno sforzo congiunto di più discipline professionali (medicina umana e veterinaria, settore agroalimentare, ambiente, ricerca e comunicazione, economia e altre) che operano a livello locale, nazionale e globale. L’antibiotico-resistenza impone ormai un cambiamento culturale cui tutti sono chiamati, medici e pazienti, per conseguire tre obiettivi prioritari: prevenire e ridurre le infezioni, soprattutto quelle correlate all’assistenza sanitaria; promuovere e garantire un uso prudente degli antimicrobici; ridurre al minimo l’incidenza e la diffusione dell’antibiotico-resistenza e i rischi per la salute umana e animale a essa correlati.

In concreto, come agire? “È necessario uno sforzo congiunto da parte delle istituzioni, a livello internazionale e nazionale, per mettere in campo politiche volte a favorire lo sviluppo di nuovi antibiotici, l’incremento delle coperture vaccinali che ridurrebbe la necessità di utilizzare antibiotici e aiuterebbe a combattere l’aumento delle infezioni da batteri resistenti ai farmaci”, risponde Ricciardi, ma anche “un’intensa attività di sensibilizzazione rivolta alla popolazione e l’impegno degli operatori sanitari perché si diffonda e consolidi una gestione responsabile e appropriata delle prescrizioni antibiotiche”.

Cruciale investire nella produzione di nuovi antibiotici anche attraverso politiche che supportino il valore, l’accesso e l’innovazione di questi nuovi antibiotici contro le resistenze batteriche, ma è inoltre necessario “modificare la metodologia di valutazione dei nuovi antibiotici contro i ceppi batterici resistenti” utilizzando “indicatori specifici capaci di misurare efficacemente il grado di innovatività dei nuovi antibiotici” anche sulla base “degli indicatori pubblicati annualmente dall’Ecdc sui patogeni antibiotico-resistenti”. Last but not least, conclude Ricciardi, occorre “identificare modalità di rimborso che garantiscano agli sviluppatori un ritorno economico tale da aumentare e mantenere nel tempo gli investimenti in ricerca e sviluppo in quest’area”.

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Santo subito (di Stelio W. Venceslai)





Santo subito

(di Stelio W. Venceslai)

 

Questo Paese si copre di ridicolo ad ogni occasione. Rettifico, non è il Paese, ma i media che imperversano, data la gustosa occasione di parlare di Berlusconi, abitudine che non perdono da decenni.

La tradizione dello sparlare continua, con dotte riflessioni al più alto livello, con saggie elucubrazioni, perché, perbacco, le meglio menti del Paese si stanno applicando sul feretro. È una festa, un po’ lugubre, che fa torto al buon senso.

Cominciamo dai funerali di Stato. Una decisione forse eccessiva ma comprensibile dato il governo di destra vigente e il fatto che Berlusconi è stato, in fondo, l’inventore della destra stessa, che ha ricondotto nell’alveo della politica nazionale. Meno comprensibile è la decisione di sospendere le attività parlamentari. I nostri deputati non hanno certo bisogno di vacanze.

Poi, la generale constatazione che il defunto era Qualcuno, dopo 35 procedimenti giudiziari astrusi e condotti con feroce determinazione giustizialista, sa di giaculatorie, quando il caro (?) estinto diventa er mejo post mortem.

Berlusconi era un uomo con tutte le virtù coraggiose e i difetti gravi di ogni uomo vero. Il fatto è che di uomini veri, in giro, ce ne sono pochi. I più, come diceva Totò, sono solo ominicchi. Quando ne appare uno, è un disastro. Tutti gli danno addosso, ma è l’invidia. Nel caso di Berlusconi, poi, troppi soldi, troppo successo, troppe donne, troppo diverso dai pregatori moralisti comuni.

Ora, la platea dei commentatori scopre che era un grande imprenditore, un grande politico, un grande protagonista, anzi, il protagonista della vita politica nazionale. Facciamolo santo e non se ne parli più.

Purtroppo, l’eredità di quest’uomo è pesante e lascia un grande vuoto.

Le fortune della Fininvest faranno gola a molti. La famiglia le difenderà a spada tratta ma gli appetiti crescono con il passare delle ore. La Fascina si porterà via una fetta consistente: la villa, si parla di 100 milioni di euro ed altri ammennicoli. Un colpo di fortuna. Forse, aspira anche all’eredità politica, ma li ci saranno altri cani rabbiosi a contendersi l’osso e i debiti. Già, perché Forza Italia è indebitata fino al collo con la famiglia Berlusconi. Continuerà la famiglia a pagare gli sfizi politici del suo fondatore? Anche questa è un’eredità da soppesare.

Politicamente, che succederà? Forza Italia farà ancora la stessa politica di destra centro oppure cambierà il vento? A giudicare dalle dichiarazioni dei suoi principali attori, tutto dovrebbe restare nel solco della tradizione. Ma si sa come sono i politici, si smentiscono appena possono, versipelle come Conte.

I rancori sono duri a morire. Penso proprio a Conte, alla Bindi, che non sono andati ai funerali, alla Bonino, ai Bonelli ed altri, rancorosi fino all’ultimo. Eppure, dovrebbero essere grati a quest’uomo che ha permesso loro di vivere di antiberlusconismo e ha dato al PD l’unica politica che ha fatto in questi ultimi vent’anni: la costante denigrazione di Berlusconi, il caimano. Che ne pensa Moretti?

Di fronte alla morte, che ci accomuna all’improvviso, il silenzio sarebbe d’obbligo. Che Berlusconi appartenga o meno alla storia è qualcosa che mi lascia indifferente. Non saremo noi a giudicarlo, ma quelli che verranno. E la cronaca, lasciamola stare. Ormai è sepolta con lui.

Piuttosto preoccupa il vuoto che lascia nell’agone politico. Da buon imprenditore sapeva negoziare e raggiungere un certo equilibrio fra le parti. I nuovi reggitori di Forza Italia saranno all’altezza della nuova situazione? Avevo una certa simpatia per Brunetta, ma se ne è andato, sbattendo la porta. Peccato. Sarebbe stato un buon sostituto.

Guardando intorno vedo solo mezze calzette. Politici navigati, certamente, ma in una nave non basta aver navigato per vent’anni se poi non si sanno leggere le carte nautiche e, alle brutte, non si è in grado di orientarsi guardando le stelle. Il capitano non c’è, è andato via, e la nave ballonzola sulle onde.

In realtà, l’esempio non quadra, perché la nave è il nostro Paese e naviga su acque oscure.

Se un consiglio è possibile dare al nostro Presidente del Consiglio, suggerirei di non imbarcare i profughi da Forza Italia. Queste migrazioni di convenienza portano male. Fratelli d’Italia sembra, almeno al momento, un partito coeso. Annacquarlo è pericoloso.

Roma, 15/06/2023

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Milano. Ritrovato il corpo di Giulia Tramontano: messo alle strette, il fidanzato ha confessato l’omicidio

Il barman confessa: «La ragazza L’ho uccisa io».

Il corpo di Giulia Tramontano, la ragazza scomparsa alle porte di Milano, è stato trovato. Il fidanzato ha confessato di averla ammazzata.

Alessandro Impagnatiello, 30 anni, barman dell’Armani Bamboo di Milano – rooftop di proprietà di Re Giorgio di via Manzoni – è indagato per omicidio volontario aggravato, occultamento cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale.

Ha ammazzato la fidanzata, Giulia Tramontano, 29 anni, incinta al settimo mese, scomparsa da Senago tra sabato e domenica.

Nella serata di ieri tracce di sangue della donna sono state trovate nel loro appartamento della coppia, in via Novella 14, a Senago.

Il suo cadavere è stato ritrovato intorno all’una di questa mattina, grazie ai cani molecolari: era in via Monte Rosa, sempre a Senago, nascosto in una intercapedine dietro un edificio che ospita alcuni box. Interrogato dai magistrati, l’uomo ha confessato: «Sì, ho ucciso io Giulia».

Giulia aveva scoperto che Alessandro la tradiva, aveva una relazione parallela con una ragazza straniera. Le due donne avevano avuto anche un confronto, proprio nella giornata di sabato. Forse lui l’ha uccisa durante una lite.

Il fidanzato ha confessato di averla ammazzata. Secondo mia moglie – che credo interpreti il pensiero di tante altre mamme – non sarebbe necessario un processo e sarebbe inutile condannarlo all’ergastolo. Ma andrebbe subito ucciso in una camera a gas.

Credo che abbia ragione e nonostante la mia esperienza di cronista giudiziario (con all’attivo oltre 300 delitti raccontati nei miei libri con i relativi processi) debbo convenire che qualcosa non funziona e che molte leggi sarebbero da rivedere.

Perchè – ci si domanda – dovremmo spendere,  tempo e soldi per fare un processo ad un individuo reo confesso?

Perchè dovremmo dare la possibilità all’avvocato difensore di inventare una malattia psichiatrica

Perchè la collettività dovrebbe sobbarcarsi l’onere di mantenerlo per tutta la vita in carcere?

Piuttosto dare un aiuto, un contributo per mantenere i figli rimasti orfani e cancellare per sempre il nome di questo soggetto (non mi va di chiamarlo uomo) dalla società cosiddetta civile (ma che civile non sembra essere) se tollera e protegge simili mostri?

(Ferdinando Terlizzi, Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Emilia Romagna: l’emergenza per le persone con disabilità. Locatelli (ministro): “Attività e servizi devono ripartire subito”

“C’è una tragedia che ha colpito tutti ed è una emergenza nazionale. Ma nessuno parla di un dramma nel dramma: le persone con disabilità che sono rimaste coinvolte nelle alluvioni e hanno dovuto abbandonare casa e strutture residenziali”. A denunciare la situazione in Emilia Romagna è il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli.

(Foto ANSA/SIR)

Che realtà stanno vivendo le persone con disabilità dopo le alluvioni?
Tante strutture di accoglienza e centri diurni sono in crisi. Se non poniamo l’attenzione sulla condizione che stanno vivendo le persone con disabilità in Emilia Romagna, rischieremmo di condannarle all’oblio. Con la conseguenza che nessuno si occupi delle loro necessità. E, invece, il tema c’è e deve essere prioritario.

Quali sono i numeri?
Un nuovo aggiornamento dei dati sarà condiviso dalla Regione nei prossimi giorni.

Al momento, circa una ventina di strutture sono state gravemente colpite per un totale di 12/15 milioni di euro di danni.

Si tratta di strutture di accoglienza per persone con grave e gravissima disabilità, di tipo residenziale e diurno. Non possiamo lasciarle in una condizione di estremo isolamento.

Ci sono stati trasferimenti in altre strutture?
Le persone con disabilità e con disturbi psichici sono state portate via o non possono accedere a quelle che sono le loro attività quotidiane. Qui c’è una tragedia che riguarda tutti, l’Emilia Romagna e l’intero Paese, ma è giusto far notare che ci sono situazioni complesse che meritano un’attenzione particolare. Persone che non sono in grado di comprendere pienamente quello che è successo e si ritrovano sbalzate in una realtà completamente diversa dalla loro, come nel caso di ragazzi con disturbi dello spettro autistico.

Quali iniziative sono state messe in campo per fronteggiare questa prima fase dell’emergenza
Ci sono persone che hanno dovuto lasciare la propria abitazione con la famiglia e sono state ospitate negli alberghi, ma anche questi sono cambiamenti difficili. Per chi frequentava i centri diurni è ancora più problematico interrompere la routine quotidiana, le attività e le terapie.

Abbiamo emesso un provvedimento per garantire – nei mesi di maggio, giugno e luglio – la possibilità che i Comuni e le Regioni continuino ad erogare le quote delle rette ai centri diurni, seppur chiusi, affinché gli educatori abbiano la possibilità di svolgere le attività a domicilio o in strutture diffuse sul territorio, in modo che i ragazzi possano comunque ritrovare un certo equilibrio, rivedere i loro compagni e potersi tenere impegnati.

Ha avuto modo di confrontarsi con il mondo del terzo settore?
Sono in contatto con Fish e Fand, per tenere i rapporti con il mondo delle associazioni e raccogliere le informazioni attraverso le loro ramificazioni territoriali. Ho parlato con Anffas e con il mondo dell’associazionismo cattolico, che si è messo subito all’opera. È un dramma nel dramma: un conto è una famiglia che affronta quello che è successo in maniera razionale, una situazione dolorosa ma che si è in grado di gestire per ripartire. Un’altra situazione è quella in cui all’interno della famiglia c’è qualcuno che non ha questa possibilità. L’Emilia Romagna ha messo a disposizione una rete importante e coordinata di assistenza anche nel mondo del terzo settore, che come al solito è straordinario nel dare risposte.

Che impegno si sente di assumere come ministro?
Spero di poter raggiungere a breve il territorio per poter incontrare le persone e le associazioni più duramente colpite, anche per capire se ci sono altre necessità che possiamo affrontare. Nella tragedia che ha colpito tutti, che ha colpito le imprese, gli esercizi commerciali, i cittadini, le case, le strade, le montagne, che ha distrutto tantissime realtà e la quotidianità di tante persone, c’è una sofferenza di chi fa ancora più fatica.

Serviranno risorse per far ripartire i servizi il prima possibile, perché altrimenti i familiari non potranno neanche provare a riprendere il loro lavoro, la vita quotidiana, perché dovranno occuparsi di nuovo a tempo pieno dei propri cari con grave e gravissima disabilità. I servizi devono ripartire subito.

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Alluvioni in Emilia Romagna. Card. Zuppi: “I fondi stanziati arrivino subito”

“Mi auguro che i fondi stanziati arrivino subito, al di là della nomina tecnica di un Commissario”. Così il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha risposto alle domande dei giornalisti sulla tragedia che ha colpito l’Emilia Romagna, e che “come dimensione e come numero di sfollati questa tragedia non ha precedenti”.

“È fondamentale – ha auspicato durante la conferenza stampa di chiusura dell’Assemblea dei vescovi italiani– che si lavori insieme e nella maniera migliore, in una logica di buon senso. Di fronte a problemi di queste dimensioni, bisogna mettere da parte qualunque lettura ideologizzata o piccinerie”.

Illustrando i lavori dell’assiste episcopale che si è appena conclusa, e che è stata caratterizzata – per la prima volta – dalla doppia presenza di Papa Francesco, all’apertura e alla chiusura – il presidente della Cei è tornato, come aveva già fatto nell’introduzione ai lavori, sul tema della guerra in Ucraina, rivelando che il coinvolgimento del Santo Padre, e la conseguente speranza di pace, è arrivato “fino alle lacrime”. A proposito della missione di pace in Ucraina che gli ha affidato Papa Francesco, Zuppi ha sottolineato – sulla scorta del relativo comunicato del direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni – che si tratta di una missione “in accordo con la Segreteria di Stato, come tante altre esperienze formali e informali del passato”. L’obiettivo, ha confermato il cardinale, è quello di “contribuire ad alleviare le tensioni del conflitto in Ucraina, nella speranza – mai dimessa dal Santo Padre – che questo possa avviare percorsi di pace”. Una speranza, ha rivelato Zuppi, che è arrivata “fino alle lacrime”. Numerose le domande dei giornalisti sul caso di abusi emerso a Tivoli. L’atteggiamento della diocesi, a partire dalle dichiarazioni del vescovo e poi del responsabile della tutela sui minori, ha sottolineato il cardinale, “è stato quello della grande e immediata attenzione all’assunzione di responsabilità nella condanna e nell’affronto del problema”, ha detto Zuppi.

“La Chiesa di Tivoli e tutta la Chiesa italiana ha rispetto per la giustizia, ma non possiamo accettare l’accusa di atteggiamento omertoso”,

ha precisato il presidente della Cei. “È un tema che ci preoccupa e ci addolora”, ha confermato mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, rendendo noto che

nelle diocesi, ma anche nelle associazioni, a cominciare dall’Azione Cattolica, si stanno mettendo in atto specifiche “prassi, protocolli e linee guida” sugli abusi,

in accordo con quelle elaborate a livello nazionale: “la maggior parte sono state consegnate anche al Dicastero per i laici”. “Naturalmente la vigilanza non è mai sufficiente, e anche un solo caso di abuso è motivo per un’azione più serrata”, ha aggiunto il vescovo. Quanto all’obbligo di denuncia, Baturi ha fatto notare che in Italia “non esiste un obbligo giuridico, ma i vescovi già nel 2019 hanno parlato di obbligo morale, a cui ci atteniamo, e di collaborazione con le autorità statali”. Tutto ciò, ha spiegato, “con alcuni vincoli: la verifica che l’accusa sia fondata, dopo l’indagine previa; che la denuncia non incontri l’opposizione del minore; che non sia in gioco la salute del minore per un rischio imminente”. Dopo il primo Report nazionale sugli abusi, ha ricordato inoltre il segretario generale della Cei, durante l’Assemblea straordinaria in programma ad Assisi dal 13 al 16 novembre verrà diffuso il secondo Report, stilato anche grazie alla collaborazione di enti di ricerca qualificati, come l’Istituto Innocenti di Firenze e il Centro interdisciplinare di ricerca sulla vittimologia e la sicurezza dell’Università di Bologna. Nel corso della conferenza stampa, insieme al comunicato finale, sono stati diffusi anche i dati sull’otto per mille a favore della Chiesa cattolica, che – ha reso noto mons. Baturi “ha registrato un calo di 100 milioni di euro”, che però non intaccheranno le attività caritative della Chiesa italiana, la quale “compenserà con altri fondi”.

“I dati di quest’anno sono riferiti al 2020, l’anno dell’esplosione della pandemia e del blocco delle attività industriali, con ovvie ricadute sul gettito totale dell’Irpef”,

ha precisato il vescovo: “Se il gettito totale diminuisce, diminuisce anche l’otto per mille, e quindi la quota dell’otto per mille destinata alla Chiesa cattolica”. “Siamo comunque i principali destinatari dell’otto per mille, visto che la firma a favore della Chiesa cattolica riguarda il 71% degli italiani”, ha puntualizzato il segretario generale della Cei:

“I milioni di euro in meno che riceviamo non vanno però ad incidere sulla destinazione della carità, perché la Cei ha deciso di compensare questi mancati introiti con altre risorse. La Cei destinerà per la carità altri fondi, perché i più poveri non ne abbiano a soffrire. L’otto per mille fa tanto bene: faremo di tutto per non farne di meno”.

Il calo dell’otto per mille, secondo Baturi, “è un ulteriore riflesso della mancanza dello spirito di partecipazione che si registra anche in altri ambiti della vita democratica. Questo deficit di partecipazione attiva ci preoccupa”. A margine della conferenza stampa, i giornalisti hanno interpellato il presidente della Cei sulla maternità surrogata, e in particolare sul recente “no” a tale pratica sancito dalla Corte Costituzionale. “Resta un’indicazione importantissima”, ha commentato Zuppi: “Ci vuole un po’ di buon senso.

La vita non si compra mai”.

 

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

NON OCCORRE IL PROCESSO BISOGNA IMPICCARLI SUBITO: Il crollo del ponte Morandi si poteva evitare. In tribunale l’ammissione shock di dell’ex braccio destro dei Benetton Gianni Mion.





MARTEDì 23 MAGGIO 2023
Clamoroso
In Italia un medico di base su tre ha più di 66 anni [Bocci, Rep].

In prima pagina

• Il crollo del ponte Morandi si poteva evitare. In tribunale l’ammissione shock di dell’ex braccio destro dei Benetton Gianni Mion. Era dal 2010 che i vertici sapevano di un difetto strutturale di progettazione, nessuno ha fatto niente

• In Romagna l’acqua si sta pian piano ritirando, ma l’allerta rossa rimane, 42 comuni sono ancora allagati, 23 mila persone sono ancora sfollate. Oggi a Palazzo Chigi il governo decreterà lo stato di emergenza
• Laura Pausini devolverà il cachet dei suoi prossimi tre concerti (il 30 giugno, il 1° e il 2 luglio, in piazza San Marco, a Venezia) ai comuni romagnoli colpiti dall’alluvione. Il 5 agosto, a Imola, grande concerto di beneficienza
• Caso Plusvalenze, la Corte d’appello della Figc ha inflitto 10 punti di penalità alla Juventus. I sette dirigenti tutti prosciolti. In classifica la Juve passa dal secondo al settimo posto
• Mattarella in visita a Milano per 150 anni dalla morte di Manzoni tiene un discorso in cui sembra lanciare varie frecciatine contro il governo
• Silvio B., tornato a casa dopo il ricovero, dichiara il suo amore per l’onorevole Fascina: «Marta ha superato sé stessa, mi è stata accanto con una cura e una dedizione senza eguali»
• Pechino ha vietato ai suoi operatori delle «infrastrutture chiave» di acquistare prodotti dell’azienda Usa Micron Technology
• Esplosioni nelle regioni russe di Belgorod, Bryansk e Kursk. Mosca accusa Kiev, ma alcuni dissidenti russi rivendicano gli attacchi. Si parla di 39 sabotatori identificati e uccisi
• Prigožin ha dichiarato che le forze Wagner lasceranno Bakhmut all’esercito regolare tra il 25 maggio e il 1° giugno. Attacchi nella regione di Kherson e di Dnipropetrovsk. Le centrale di Zaporižžja è rimasta per ore senza elettricità
• WhatsApp ora permette di correggere i messaggi già inviati
• Arrestato a Catania mafioso di 26 anni. Gli hanno trovato in casa un arsenale composto da due potentissimi fucili, uno a pompa e un Kalashnikov, quattro pistole e vasto munizionamento
• Possibile svolta nel caso della piccola Maddie McCann. In Portogallo si setaccia una diga
• Jeffrey Epstein ricattò Bill Gates per per una liaison con una giocatrice di bridge russa. Lo scoop del Wsj
•L’ultranazionalista turco Sinan Ogan ha annunciato ieri il suo sostegno a Recep Tayyip Erdogan nel ballottaggio di domenica
• Empoli Juventus è finita 4 a 1, Roma Salernitana 2 a 2
• Tennis, Carlos Alcaraz torna n. 1 del mondo. Il giovane spagnolo supera Novak Djokovic, scivolato al terzo posto

Titoli
Corriere della Sera: Alluvione, tutte le misure
la Repubblica: «Basta parlare di etnia»
La Stampa: «Morandi, noi sapevamo»
Il Sole 24 Ore: Tumori, in arrivo il diritto all’oblio per 1 milione di guariti
Avvenire: Così la Chiesa apre il cantiere sinodales
Il Messaggero: Alluvione, stop alle bollette e fondi per ripartire 
Il Giornale: L’Europa frena sui fondi del Pnrr
Leggo: Attacco al vino
Il Fatto: Meloni vuole addestrare piloti ucraini in barba alle Camere
Libero: L’addio acido della velina di Fazio
La Verità: Pure i sindaci del Pd gridano: «Meno fuffa CO2 e più dighe»
Il Mattino: Da Motta a Italiano, il casting di DeLa
il Quotidiano del Sud: Dissesto e Pnrr, Anno Zero
il manifesto: Buio fitto
Domani: Solo cento milioni per l’alluvione / Sul governo pesa l’incognita Pnrr

IN TERZA PAGINA

La Cina si espande in Asia Centrale (Ferrari)
Il parco salvato da Antonio Ricci (Ricci)
Gli intellettuali di oggi son femminucce (Langone)
Le pulci di Lorenzetto

IN QUARTA PAGINA

È ARRIVATA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
MA LA STUPIDITÀ NATURALE.
NON CI HA MAI LASCIATO
di Vito Mancuso

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LO SCRITTORE CIRO PERNA CONFERMA CHE SAVIANO E’ NU GRAND PALLISTA!!! -OCCORRE SUBITO REVOCARE LA SCORTA A QUESTA LOTA





LO SCRITTORE CIRO PERNA CONFERMA CHE SAVIANO E’ NU GRAND PALLISTA!!! -OCCORRE SUBITO REVOCARE LA SCORTA A QUESTA “LOTA” (*)

Lo scrittore Ciro Perna – autori di libri sull’eroe di carta alias Roberto Saviano con l’onorevole Maurizio Gasparri al quale mostra un suo libro su Saviano dal titolo:”Roberto sei un bugiardo”

Vittorio Pisani nuovo capo della polizia, ha catturato Iovine e Zagaria. Polemizzò per la scorta a Saviano – ilNapolista https://www.ilnapolista.it/2023/05/vittorio-pisani-nuovo-capo-della-polizia-ha-catturato-iovine-e-zagaria-polemizzo-per-la-scorta-a-saviano/#.ZF8rxREtFvw.whatsapp

Certo che un giornale che riporta le notizie date da Saviano…
Le dichiarazioni di Renzi e Martina… che accusa di fake news un giornalista come Arnaldo Capezzuto..c’e’ da riderci sopra per mesi.
In questo articolo di Fanpage.it ci sono delle fake news, ma come suo stile sono del signor Roberto Saviano.

<<La Mobile di Napoli, secondo Il24.it, in una relazione avrebbe rilevato che non persiste “alcun rischio sicurezza” per Saviano dunque potrebbe essere tolta la scorta e che “c’è da aspettarsi possa essere declassata in vigilanza saltuaria”.

In realtà, sia fonti del Viminale che lo stesso Saviano smentiscono questa ricostruzione e affermano che “non ci sono novità o decisioni di alcun tipo”. Lo scrittore ha confermato Fanpage.it che quella diffusa da Il24.it è una “fake news” e che “Pisani (l’ex capo della squadra Mobile di Napoli finito al centro di polemiche dopo alcune dichiarazioni sulla mancata scorta a Saviano risalenti a oltre 10 anni fa, ndr) durante il processo per le minacce aveva detto che non era stata fatta alcuna valutazione”.

Io non credo che Capezzuto si riferisse a quella dichiarazione di Pisani di nove anni prima, ma ad una un pò più attuale.
Sulla vicenda di Pisani nè parlo nel mio libro e dimostro come il signor Saviano sia passibile di reato di falsa testimonianza.
Infatti nel mio libro riporto la sua dichiarazione(sotto giuramento),nella causa da lui intentata contro i giornalisti Ferdinando Terlizzi e Biagio Salvati.
Ad un certo punto si parla dell’intervista rilasciata da Vittorio Pisani al corriere del Mezzogiorno, intervista dal titolo emblematico.
14 Ottobre 2009
www.corriere.it
<<Saviano non doveva avere la scorta>>
Saviano, ripeto, sotto giuramento dichiara :
“Vittorio Pisani è stato chiamato anche lui come testimone della difesa di Bidognetti Francesco e Antonio Iovine e in quell’occasione gli è stato chiesto di intervenire sulla vicenda sempre scorta e lui ha smentito, lui ha detto che non ha mai preso posizione su questa vicenda.”

Invece, come si può controllare nel video della trasmissione “Un giorno in pretura”,Vittorio Pisani in quella deposizione confermò esattamente quello che aveva dichiarato nell’intervista.

Ecco la dichiarazione di Vittorio Pisani nel Maggio 2014
<<Io in quella intervista ricordavo che quando fummo delegati ad effettuare degli accertamenti, li abbiamo effettuati e ci furono dei riscontri negativi.
Questo voglio dire e oggetto del mio patrimonio di conoscenze, poi l’attribuzione della scorta ad un soggetto viene deciso nel comitato dell’ordine per la sicurezza pubblica, io ho espresso quello che era il patrimonio di conoscenze della squadra mobile>>

Quindi quel giorno in aula il capo della squadra mobile confermava in tutto e per tutto le sue parole in quella famosa intervista.

Roberto Saviano non c’era, c’era il suo avvocato che avrà riportato al Saviano stesso o’ cazz’ pa’ banc’ e’ l’acqua…cioè non aveva capito una sega di quello che aveva detto il signor Pisani.
Tanto che Saviano, ripeto, sotto giuramento dichiara “lui ha detto che non ha mai preso posizione sulla vicenda”.
Un fatto gravissimo.
Da reato penale.
Quindi per il signor Pisani già nel 2006 non vi erano le condizioni, i motivi per far dare una scorta al signor Saviano, ma che all’epoca, come ora, non spettava alla Questura assegnare o meno una scorta ma al comitato dell’ordine per la sicurezza pubblica.
Quindi caro Saviano a distanza di 4 anni continui ancora a mentire dichiarando “aveva detto che non era stata fatta alcuna valutazione”.
Una volta si diceva …si nu’ grand’ pallist’…
Adesso si dice… sei un gran divulgatore di fake news…
Sei sempre lo stesso, cambiano gli anni e peggiori, come l’aceto…

(*) LOTA: TRADUZIONE: MERDA!!!

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Guerra a Gaza. P. Romanelli (parroco): “Subito il cessate-il-fuoco. Un incendio non si doma usando benzina”

“Stiamo bene nonostante la situazione sia davvero brutta e non solo per le bombe, ma soprattutto per il dolore per le vittime e i feriti che si sono avuti da una parte e dall’altra. Chiediamo uno stop alle armi, un cessate il fuoco per dare respiro alle popolazioni e se possibile un po’ di quiete. Chiediamo pace e giustizia per tutti”.

Striscia Gaza, padre Gabriel Romanelli (Foto parrocchia SF)

È l’appello del parroco latino di Gaza, padre Gabriel Romanelli, raccolto dal Sir dopo un’altra notte di bombardamenti israeliani in risposta al continuo lancio di razzi da parte della Jihad islamica. Nel frattempo si discute della possibilità di uno stop alle armi, mediato dall’Egitto. Muhammad al-Hindi, esponente del Comitato politico della Jihad Islamica, ha affermato che la Jihad Islamica accetterà un cessate il fuoco dalla Striscia di Gaza solo se Israele metterà fine agli omicidi mirati dei suoi dirigenti. Dal versante israeliano la risposta è arrivata dal ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, che ha detto che non si opporrà a un cessate il fuoco se la Jihad Islamica smetterà di lanciare razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele.

Trovare il coraggio della pace. “La nostra comunità sta bene – aggiunge il religioso di origini argentine -. Ma come ripeto spesso, i nostri fedeli vivono le stesse cose del resto degli abitanti della Striscia. A causa delle bombe le scuole sono chiuse e anche le varie Istituzioni della Striscia. Anche nella nostra parrocchia della sacra Famiglia e nelle nostre scuole abbiamo sospeso ogni atto accademico. Per oggi era fissato un incontro sulla vita familiare ma è stato rimandato perché le persone evitano di uscire. Sono andato a portare la Comunione ad una anziana della parrocchia e le strade erano tutte deserte. Tuttavia ci sono dei quartieri popolari dove la vita sembra non essersi fermata, nelle strade ci sono bambini che giocano”. “Purtroppo – afferma padre Romanelli – nessuno sa cosa accadrà in futuro, le minacce si susseguono da una parte e dall’altra. Speriamo in un cessate il fuoco. Il nostro cordoglio va a tutte le vittime, ai loro familiari”. Davanti a tanta distruzione, conclude il parroco, “deve cambiare il nostro modo di pensare e di agire perché un incendio non si doma gettando benzina sulle fiamme. Serve trovare il coraggio della pace, non c’è pace senza giustizia e non c’è giustizia senza perdono, diceva san Giovanni Paolo II. Le notizie che arrivano sono scoraggianti, sembra prevalere la logica della violenza per la violenza. Che il Signore cambi il cuore di tutti. Un giorno, ne sono certo, questo avverrà”.

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• Ieri notte due droni hanno tentato di colpire il Cremlino. L’attacco è stato sventato, Mosca ha subito accusato Kiev. L’Ucraina smentisce e sostiene che siano stati lanciati dai partigiani russi. Potrebbe trattarsi di una simulazione russa





GIOVEDì 4 MAGGIO 2023
Clamoroso
A Trevignano è nato un comitato No Madonna [De Rosa, Foglio].In prima pagina
• Ieri notte due droni hanno tentato di colpire il Cremlino. L’attacco è stato sventato, Mosca ha subito accusato Kiev. L’Ucraina smentisce e sostiene che siano stati lanciati dai partigiani russi. Potrebbe trattarsi di una simulazione russa
• Incoronazione di Carlo III: alla maggior parte degli inglesi non interessa
• Ieri sera la Lazio ha battuto il Sassuolo per 2 a 0, gol di Anderson e Basic. La festa del Napoli è rinviata ancora
• Ultime sull’alluvione in Emilia-Romagna. L’area più colpita va da Bologna a Ravenna. Due le vittime. Circa 500 persone hanno dovuto lasciare le proprie case. Il ministro Musumeci ha firmato un decreto per una mobilitazione nazionale della Protezione civile
• La Camera, con 213 sì, ha approvato la fiducia posta dal governo sul decreto Cutro. Oggi il via libera definitivo alla conversione
• Oggi il dl Lavoro verrà pubblicato in Gazzetta. I sindacati mobilitano le piazze
• La Fed alza i tassi dello 0,25%. Chiusura positiva per le Borse europee
• Dopo gli scontri scatenati dalla morte di Khader Adnan israeliani e gruppi armati palestinesi hanno concordato un cessate-il-fuoco a Gaza
• Blitz della Dda di Reggio Calabria contro le cosche della ’ndrangheta: 108 arresti e milioni di euro di beni sequestrati in mezza Europa
• Una bimba appena nata, probabilmente sudamericana, è stata lasciata nella «culla per la vita» della Croce Rossa di Bergamo
• A Pisa 10 mila persone hanno partecipato alla fiaccolata in ricordo della psichiatra Barbara Capovani, uccisa da un paziente. Mobilitazioni dei dottori in tutta Italia
• È terminato ieri a Livorno lo sbarco dei 35 migranti dalla Life support di Emergency, accompagnati poi alla Stazione marittima per la prima accoglienza e l’identificazione
• È il canadese fra’ John Dunlap l’81° Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta
• Michael Douglas, 78 anni, riceverà la Palma d’oro speciale a Cannes 2023 come tributo alla carriera
• Jamie Foxx, 55 anni, tre settimane fa ha avuto un malore, da allora è ricoverato in un ospedale di Atlanta
• Leclerc lascerà la Ferrari? Durante un’intervista, sul tema, è stato molto elusivo. Fioccano retroscena
• È morto il regista Alessandro D’Alatri. Aveva 61 anniTitoli
Corriere della Sera: Droni sul Cremlino, attacco a Putin
la Repubblica: Attacco al Cremlino
La Stampa: «Droni sul Cremlino per uccidere Putin»
Il Sole 24 Ore: Tassi, la Fed rialza e pensa alla pausa
Avvenire: Lampi sul Cremlino
Il Messaggero: Droni sul Cremlino, alta tensione
Il Giornale: Soldi e Coop, trema il Pd
Il Fatto: La Dia sulle stragi: “Graviano ‘copre’ B., non vuole tradirlo” 
Libero: La CgiElly in piazza contro i tagli alle tasse
La Verità: I soldi del Pnrr per dare armi a Kiev
il Quotidiano del Sud: Il mondo e l’Italia in una cortina fumogena
il manifesto: Oltre la linea rossa
Domani: Il commissario di Meloni e la Bmw / Così Valenti aiutò i suoi benefattori

IN TERZA PAGINA

Agnellismo tossico (Masneri)
Alle domande dei giornalisti non risponde mai nessuno (S. Merlo)
Re Carlo parla con le piante (Sabadin)
Quelli che ridono in tivù (Grasso)

IN QUARTA PAGINA

AL BANO RACCONTA I SUOI 80 ANNI
A Milano con la valigia di cartone, la volta che si confessò con padre Pio, la volta che aprì un concerto dei Rolling Stones, il successo, Romina che faceva la maglia, il voto per il Pci di Berlinguer, la sera in cui conobbe Putin, provare a menare Roberto D’Agostino, fare causa a Michael Jackson, la promessa fatta a Dio quando era piccolo

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