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Napoli. ‘Pizza Rá Salute’: grande successo per l’iniziativa filantropica della Fondazione ‘Polito’

Il Presidente Davide Polito: “La Pizza della Salute” a sostegno del Passaporto Ematico”.

Una pizza a sostegno del passaporto ematico. Il progetto è della Fondazione Fioravante Polito di Castellabate che promuove la “Pizza della Salute” per sensibilizzare le persone sull’importanza della prevenzione in ambito sportivo. Ad aderire all’iniziativa promossa dal presidente Davide Polito è la pizzeria “Fermento” di Santa Maria di Castellabate, dove ieri sera il presidente Polito ed i titolari dell’attività commerciale, Salvatore Martuscelli e Gianmarco Mazzeo, hanno avviato ufficialmente questo percorso di collaborazione.

La “Pizza della Salute” rappresenta un simbolo perfetto della nostra missione: unire il piacere della buona tavola con l’attenzione per la salute. Questa pizza, con la sua bontà intrinseca arricchita di omega 3 e altri ingredienti salutari, non è solo un piacere per il palato, ma anche un vero e proprio toccasana. I suoi condimenti, scelti con cura per massimizzare i benefici nutrizionali, includono mozzarella di bufala, datterini gialli, granella di noci, acciughe e un cucchiaio di colatura di alici in uscita. Ogni boccone offre un’esperienza gustativa che celebra i sapori mediterranei, contribuendo al benessere generale.

L’obiettivo di questa iniziativa è duplice: da un lato, vogliamo sensibilizzare le persone sull’importanza della prevenzione in ambito sportivo attraverso il nostro progetto del Passaporto Ematico, uno strumento fondamentale per monitorare la salute degli sportivi; dall’altro, desideriamo promuovere uno stile di vita sano e consapevole, che passa anche attraverso l’alimentazione.

Sono orgoglioso di annunciare che i clienti dei locali aderenti potranno richiedere la “Pizza della Salute” a un prezzo scontato e, contemporaneamente, ricevere informazioni sulle nostre iniziative. Questo permette di diffondere ulteriormente il nostro messaggio, raggiungendo un pubblico sempre più ampio e coinvolgendo attivamente la comunità.

Il successo di questo evento non sarebbe stato possibile senza il supporto e la partecipazione di tutti voi. Voglio ringraziare di cuore i proprietari della pizzeria Fermento, gli chef che hanno creato questa meraviglia culinaria e tutti coloro che hanno partecipato alla serata. Il vostro impegno e la vostra passione sono la forza trainante della nostra Fondazione.

Insieme, possiamo continuare a fare la differenza, promuovendo la prevenzione e uno stile di vita sano. La “Pizza della Salute” è solo l’inizio di molte altre iniziative che abbiamo in programma per il futuro. Restate sintonizzati e continuate a sostenerci in questo importante viaggio verso un mondo più sano e consapevole.

(Nicola Arpaia – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Sanità e medici in fuga dal Ssn. Fnomceo-Censis: “Stop all’aziendalizzazione e ritorno al primato della salute”

Nuovo paradigma.Tra contratti temporanei in aumento e crollo delle retribuzioni in termini reali, è boom fuga di medici dal Servizio sanitario nazionale. “La sanità non deve continuare a rispondere solo a priorità di carattere economico. È necessario un nuovo paradigma:

prima occorre definire gli obiettivi di salute e gli strumenti assistenziali; poi, partendo da questi, allocare le risorse necessarie”,

il monito di Filippo Anelli, presidente nazionale Fnomceo (Federazione nazionale ordini medici chirurghi e odontoiatri), intervenuto questa mattina al convegno “Dall’economia al primato della persona. Cambiare il paradigma per rilanciare il Servizio sanitario nazionale”, in corso a Roma per iniziativa della Federazione. Nel corso dell’evento è stato presentato il secondo rapporto Fnomceo-Censis, “Il necessario cambio di paradigma nel Servizio sanitario: stop all’aziendalizzazione e ritorno del primato della salute”. “L’84,5% degli italiani – si legge nel report – è convinto che avere troppi medici con contratti temporanei o intermittenti indebolisca la sanità. L’87,2% reputa prioritario migliorarne le condizioni di lavoro. Per il 92,5% occorre assumere subito medici e infermieri nel Servizio sanitario, per dare un taglio rapido alle liste di attesa”.

La spesa totale per le retribuzioni dei medici nella Pubblica amministrazione tra il 2012 e il 2022 è rimasta sostanzialmente invariata, registrando un +0,2%, con -2,5% tra il 2012 e il 2019 e un +2,8% tra il 2019 e il 2022. Addirittura,

tra il 2015 e il 2022 le retribuzioni dei medici nel Ssn sono diminuite, in termini reali, del 6,1%.

Del resto, si legge nel report, “posto pari a 100 il valore delle retribuzioni dei medici dipendenti italiani, nei Paesi Bassi è pari a 176, in Germania a 172,3 e Irlanda a 154,8: i medici italiani guadagnano molto meno dei colleghi di altri paesi omologhi”. Per riempire i vuoti lasciati da quelli “in fuga” si è fatto ricorso a contratti temporanei e addirittura a forme di forniture di servizi. Considerate le unità annue di lavoro a tempo determinato e interinali, per le figure sanitarie si registra, dal 2012 al 2022, un balzo di +75,4%. Nello stesso periodo, le figure sanitarie stabili, a tempo indeterminato, sono aumentate solo del 2,6%, mentre la spesa per lavoro a tempo determinato, consulenze, collaborazioni, interinale e altre prestazioni provenienti dal privato è stata pari a 3,6 miliardi di euro nel 2022, con un incremento del +66,4% rispetto al 2012. Nello stesso periodo, la spesa per il personale permanente è aumentata solo del 6,4%.

Foto Fnomceo/SIR

Un approccio “aziendalistico”, spiega la ricercatrice Sara Lena illustrando il Rapporto, che “impone il rispetto dei vincoli di bilancio e il primato economico sulla tutela della salute, vincolando l’autonomia decisionale dei medici” e ponendoli “in posizione subordinata rispetto ai responsabili economico-finanziari della sanità”. Ecco perché il presidente Fnomceo insiste sulla necessità di “un nuovo paradigma che metta al primo posto la centralità assoluta della tutela della salute, della prevenzione e del follow up, introducendo i principi del governo clinico nella gestione delle risorse e l’attribuzione ai medici di un ruolo essenziale in questi processi decisionali”.

Per l’economista Stefano Zamagni, “la salute è una funzione con 5 variabili: sanità, stili di vita, condizioni di lavoro, ambiente e strutturazione sociale; è quindi necessaria un visione globalista per non scaricare tutte le responsabilità sulla sanità”. Di “bellissima occasione per riflettere sulla centralità della persona, sul percorso di cure e sulla capacità di sacrificio del personale sanitario”, parla il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. “Non ci sarà una sanità efficiente e per tutti se non saranno create le condizioni per un’espansione del numero di medici, convinti che val la pena lavorare in modo permanente nel Servizio sanitario”, il monito di Francesco Maietta, responsabile area consumi, mercati e welfare del Censis. Di qui alcune “indicazioni operative molto precise, da intendersi come altrettante priorità: avere più medici con retribuzioni più gratificanti in linea con quelle di un numero consistente di paesi europei; impegnare più risorse pubbliche per ampliare la capacità di erogare prestazioni e accogliere pazienti in una sanità alle prese con gli effetti dell’intenso invecchiamento della popolazione”. Infine,

ridare centralità al medico restituendogli autonomia decisionale sulle prestazioni appropriate,

oggi limitata dai vincoli di budget e da altri lacci  imposti dal primato dell’economia.

Foto Fnomceo/SIR

Autonomia differenziata. Tra i medici desta preoccupazione il futuro della sanità alla luce dell’autonomia differenziata: “Siamo contrari al fatto che una professione come quella medica possa essere gestita in maniera differente da Regione e Regione”, afferma Anelli. “L’esercizio della professione medica – spiega – fa riferimento al codice di procedura civile che rientra nelle competenze statali. Credo sia importante definire meglio cosa possa significare una delega sulle professioni” perché, conclude,

“non vorremmo domani avere 21 professioni mediche diverse in tutto il Paese”.

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(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Ceppaloni (BN). Strepitoso successo per il Saggio di Danza tenuto dall’A.S.D. ‘Salute in Movimento’ di Sara Zollo

In una calda serata estiva, alla presenza della numerosissima cittadinanza dei paesi limitrofi e dei familiari delle allieve della palestra, nell’Anfiteatro di San Giovanni di Ceppaloni, è andato in scena nei giorni scorsi, il saggio di Danza di fine anno dell’A.S.D. (Associazione Sportiva Dilettantistica) Salute in Movimento di Sara Zollo di San Leucio del Sannio con sede in Via Piano Alfieri a San Leucio, con lo spettacolo dal titolo “Qui il futuro è passato”, in collaborazione con Vittorio Zollo e Ylenia Varricchio.

L’A.S.D Salute in Movimento è diretta dalla giovanissima ragazza di San Leucio del Sannio Sara Zollo insegnante di Scienze Motorie e Formatrice ufficiale ArsGymnica, nonché titolare della Palestra “Salute in Movimento“. Lo spettacolo andato in scena col titolo “Qui il futuro è passato” è una riflessione sul nostro presente tecnologico, mentre ci muoviamo a ritroso nel tempo, ci interroghiamo sul futuro che ci aspetta. Dove ci porterà questa incessante evoluzione tecnologica? È davvero un progresso o stiamo perdendo qualcosa di prezioso lungo la strada? In questo spettacolo, la danza diventa il nostro mezzo per esplorare queste domande, ogni movimento, ogni passo racconta una storia, solleva un dubbio, offre una riflessione, man mano che ci spingiamo verso il futuro, vediamo che l’identità di genere diventa sempre più sfumata, quasi dissolvendosi.

Ed è da lì che parte il nostro viaggio, da un futuro remoto in cui queste distinzioni sono superate, dove siamo solo spirito, pura essenza. Le barriere che oggi ci sembrano insormontabili svaniranno, e l’umanità troverà una nuova forma di espressione, libera da vincoli e categorie, oggi più che mai, con l’avvento dell’intelligenza artificiale e della tecnologia avanzata, ci chiediamo: si stava meglio quando eravamo offline? È una nostalgia del passato o una necessità di ritrovare un equilibrio perduto?.

Il futuro è arrivato! È qui! Siamo nel 2024, in pieno tsunami digitale, tra intelligenza artificiale e realtà virtuale. Nella serata si è intrapreso un viaggio straordinario attraverso il tempo, insieme a loro abbiamo attraversato epoche diverse, esplorando il ruolo e il significato della donna in ogni era, è un viaggio non solo nel passato, ma anche nel profondo di noi stessi, alla ricerca di risposte che forse non troveremo mai del tutto.

Quanto abbiamo vissuto, raccontano i presenti, è stato un qualcosa di unico, magnifico, sublime, uno spettacolo fatto di luci, musiche, danze dai molteplici colori, coreografie d’eccezzione, racconti coinvolgenti tuffandoci nel passato per arrivare al futuro, ad oggi. È stata una bellissima, magnifica serata per riscoprire nel tema dello spettacolo anche il nostro animo, è stato bello partecipare e vedere la bravura di coloro che nel corso dei giorni e delle settimane in palestra fanno tutt’altro dalla danza, come si fa nella scuola di ballo.

Salute in Movimento non è una scuola di ballo ma è una vera e propria palestra dove si svolgono tutte le discipline sportive per la salute del corpo, della mente e dell’animo, tra cui ginnastica posturale, pilates, tonificazione, total boy, bola, spinning, step aerostrong, functional training, fit boxe e ginnastica artistica per le bambine. I presenti entusiasti hanno rivolto scroscianti applausi per la bravura delle ragazze della palestra, che varia tra piccole bambine, ragazzi, ragazze e signore, congratulandosi con Sara e tutte le sue allieve ed istruttrici per la loro bravura, professionalità, simpatia e passione in ciò che svolgono ed hanno saputo portare sul palco in scena, anche diverse loro attività sportive trasformate per l’occasione in danze uniche, grazie a tutte voi per ciò che di bello svolgete per le comunità non solo di San Leucio ma anche per i territori limitrofi, segno del vostro amore e dedizione, l’augurio è di proseguire sempre al meglio con numerosi successi, con la vostra giovane età possiate essere da esempio per le nostre giovani generazioni.

Grazie di cuore a Sara che nei giorni in cui la paura e l’ansia hanno contraddistinto la vita di ognuno di noi, nell’epidemia da Covid-19, ha pensato ad una valida alternativa alla classica lezione in palestra, portando la palestra nelle nostre case, con lezioni interattive online,divertendoci e continuando a prenderci cura di noi stessi, questo è stato un buon modo per garantire il benessere psico-fisico alle allieve che rimanendo in casa hanno tutelato la loro salute e quella della collettività senza andare incontro alla noia. Grazie per aver contribuito a farci sentire meno il disagio a cui siamo stati costretti ad assistere.

La stessa Sara Zollo, al termine dello spettacolo ha voluto ringraziare l’Amministrazione Comunale di Ceppaloni per avergli messo a disposizione l’Anfiteatro, tutti i numerosi presenti, ma ancor più un sincero e doveroso grazie a Dolores D’avorio e Ida Varricchio le mie due grandi collaboratrici, istruttrici della palestra, a Giada balducci per il prezioso aiuto con le bambine, a Vittorio Zollo e Ylenia Varricchio , voci narranti dello spettacolo che hanno saputo con pensieri profondi e poesia cucire e strappare il tempo, grazie ad Alessandro Russo e Davide Maio per il mixaggio musica service audio video e per la genialità che hanno nel trasformare tutto in un grande spettacolo. Vi aspetto in Palestra per svolgere l’attività fisica e divertirci tutti insieme.

(Giovanni Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Ceppaloni (BN). Venerdì sera a S.Giovanni saggio di danza dell’ASD ‘Salute in Movimento’ (Sara Zollo)

Venerdì 21 Giugno dalle ore 21.00 presso l’Anfiteatro di San Giovanni di Ceppaloni,  l’Associazione Sportiva Dilettantistica “Salute in Movimento” di Sara Zollo, con sede in Via Piano Alfieri di San Leucio del Sannio, presenterà il suo spettacolo dal titolo “Qui il futuro è passato”, in collaborazione con Vittorio Zollo e Ylenia Varricchio.

Sara Zollo giovane ragazza di San Leucio del Sannio è insegnante di Scienze Motorie e Formatrice ufficiale ArsGymnica, nonché titolare della Palestra “Salute in Movimento“, dopo diversi anni e stop a causa della pandemia degli anni covid, ritorna a portare in scena il saggio di danza, dopo un anno intenso di lezioni fatte per la salute del corpo e della mente, grazie alla bravura di Sara e delle sue allieve che hanno a cuore non solo la salute del movimento che fa bene al corpo, ma anche al sociale e allo stare insieme.

Così Sara Zollo scrive nel suo invito ai cittadini fatto tramite i canali social dell’A.S.D. “Dopo diversi anni siamo tornati, é con grande orgoglio che vi presentiamo il nostro spettacolo ‘Qui il futuro é passato’.

Vi aspettiamo venerdì 21 Giugno dalle ore 21:00 presso l’Anfiteatro di San Giovanni di Ceppaloni“.

(Giovanni Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. ‘Giornata della Salute’ sabato, presso la chiesa di via Kennedy, promossa dal Circolo ACLI

Sabato 11 maggio 2024, dalle 10:00 alle 14:00, presso la Chiesa Parrocchiale “Nostra Signora di Lourdes” in Via John Fitzgerald Kennedy 42, Caserta, si svolgerà la “Giornata della Salute”, promossa dal circolo ACLI Benessere, Solidarietà e Sviluppo, in collaborazione con il parroco Don Antonello Gianotti e la Cooperativa “Onlus Medical Care”. Il Dott. Canneva garantirà la presenza dell’equipe medica necessaria.

Durante l’evento, saranno disponibili visite gratuite da parte dei seguenti professionisti: Dott. Marco Pandisicia, Odontoiatra; Dott. Donato Casiere, Specialista in Medicina Interna – Cardiologo; Dott. Francesco Abati, Optometrista; Dott. Vincenzo Rago, Chirurgo.

Per partecipare, è necessario prenotare la propria visita gratuita chiamando il numero 351 356 4931 o inviando un’e-mail all’indirizzo bss.aclice@gmail.com.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Chirurgo casertano insignito del premio ‘Recti Eques’ con altri illustri ‘Paladini della Salute’

Recti Eques – Paladini Italiani della Salute”: Celebrata a Roma l’Eccellenza nella Ricerca Medica. Anche il chirurgo casertano Luigi Marano (nella foto) tra gli insigniti.
Si è tenuta giovedì, nella Sala della Protomoteca, in Campidoglio, la cerimonia della seconda edizione del prestigioso premio “Recti Eques – Paladini Italiani della Salute”. L’evento, dedicato a celebrare l’impegno e l’innovazione nel campo della ricerca medica, ha riunito una vasta gamma di luminari medici, scienziati e autorità istituzionali.
Organizzata dall’associazione culturale Liber, in collaborazione con la casa editrice Rde dell’editore Riccardo Dell’Anna, e con il patrocinio del Ministero della Salute, Farmindustria, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Istituto Superiore di Sanità, Roma Capitale, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Federazione Italiana Medici di Medicina Generale e ben 17 Università Italiane, l’iniziativa è stata condotta dalla giornalista Alda D’Eusanio.
Partecipato dai protagonisti celebrati come Paladini Italiani della Salute, da diverse autorità e dalla stampa, l’evento ha visto anche l’intervento istituzionale del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. L’intera celebrazione è stata introdotta dai saluti della presidente di Liber Verdiana Dell’Anna, del giudice costituzionale e presidente del Comitato d’Onore, Angelo Buscema, e dell’editore Riccardo Dell’Anna. Ha preceduto la cerimonia di consegna del Premio una tavola rotonda intitolata “Integrare ricerca, innovazione, educazione e comunicazione in sanità per ottimizzare prevenzione, diagnosi, trattamento delle malattie e potenziare i sistemi sanitari”, alla quale hanno relazionato dirigenti ministeriali, accademici ed esponenti dell’industria farmaceutica e del Terzo Settore.
Tra i ricercatori insigniti del titolo di “Paladini Italiani della Salute”, a seguito di una selezione da parte di un autorevole Comitato Scientifico presieduto dal prof. Francesco Cognetti, Presidente della Federazione degli Oncologi, Cardiologi ed Ematologi, e composto da luminari della Medicina italiana, accademici (rettori, presidi delle facoltà di Medicina, direttori di dipartimenti), presidenti di società scientifiche, direttori di scuole di specializzazione medica, direttori di cliniche universitarie, spicca il nome di Luigi Marano, già Professore Associato dell’Università di Siena ed attualmente Prorettore alla Internazionalizzazione nel campo delle scienze mediche e Professore di Chirurgia Generale presso la Academy of Applied Medical and Social Sciences – AMiSNS Akademia Medycznych i Społecznych Nauk Stosowanych, Elblag, Polonia. La sua dedizione e il suo contributo alla ricerca hanno ottenuto il plauso delle Istituzioni e della comunità medico-scientifica nazionale.
Il riconoscimento gli è stato consegnato dal dottor Giovanni LeonardiCapo Dipartimento della Salute Umana, della Salute Animale e dell’Ecosistema (One Health) e dei Rapporti Internazionali e ad interim Capo Dipartimento della Prevenzione, della Ricerca e delle Emergenze Sanitarie del Ministero della Salute, insieme a Marcello CattaniPresidente di Farmindustria, e Andrea PiccioliDirettore Generale dell’Istituto Superiore di Sanità.
A ricever il Premio Recti Eques, anche aziende, enti e associazioni, per i meriti conseguiti nei rispettivi campi di operatività, segnatamente attraverso azioni a tutela della salute e dell’incolumità pubblica. In particolare, sono state premiate: Amplifon, per i risultati tecnico-scientifici raggiunti e l’alto valore di servizio dimostrato a sostegno della salute uditiva;  Dental Manifacturing, per i diversi progetti di larga ricaduta sociale, attivati nel Polesine già da nove anni, con riferimento alla protesica dentale; La Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-medico, per aver saputo integrare le attività assistenziali, didattiche e di ricerca, mettendo al centro di tutto la persona umana; la Comunità di Sant’Egidio, per essere diventata, dal 1968 ad oggi, presidio di umanità militante nelle periferie e tra gli ultimi di oltre 70 paesi nel mondo; La Guardia Costiera, per l’attività di salvaguardia dell’incolumità marittima e per l’azione di difesa della salute, operata attraverso la vigilanza igienico-sanitaria sull’intera filiera della pesca e sui carichi mercantili; Il corpo dei Vigili del Fuoco, per le alte competenze interdisciplinari e l’efficace capacità organizzativa volte alla tutela della salute pubblica, dimostrate in azioni sia di pronto intervento sia di prevenzione; L’Avis, per l’insostituibile servizio di promozione e organizzazione della donazione di sangue e plasma, capace di assolvere a circa il 70% del fabbisogno nazionale.
Questi eccellenti ricercatori e organizzazioni hanno dimostrato un impegno straordinario nella promozione della salute, dell’ambiente, della sostenibilità e dell’integrazione sociale. Il Premio Recti Eques-Paladini Italiani della Salute rappresenta un tributo alla dedizione e al talento di coloro che lavorano instancabilmente per promuovere il benessere della società. Con l’impegno e la passione dei premiati, l’Italia continua a emergere come un faro di eccellenza nella ricerca medica e nella promozione della salute.
(Health Med Press – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Tortoreto (TE). ‘Abruzzo in salute’: dal 22 al 26 aprile campagna gratuita di prevenzione sanitaria

Nell’ambito della campagna di prevenzione nei Comuni del territorio dell’ASL di Teramo, da sabato 20 a venerdì 26 aprile 2024, fa tappa a Tortoreto (TE)  il Progetto “Abruzzo in salute”, finanziato dalla Regione Abruzzo e realizzato in collaborazione con l’ASL di Teramo per una campagna di prevenzione attivata attraverso un truck attrezzato con ambulatori.
🚑Il “camper della salute” sarà a Tortoreto – Largo Marconi, nei giorni 20/22/23/24 e 26 aprile.
🕘🕔 Le visite e gli esami nel camper si potranno effettuare dalle ore 9:00 alle ore 17:00
🚻 I residenti del comune potranno eseguire gratuitamente e senza impegnativa una serie di prestazioni sanitarie.
👩‍⚕️👨‍⚕️prestazioni sanitarie assicurate:
Mammografia; Pap/Hpv test; Consegna Kit colon retto; Spirometria; Controllo nei sospetti; ECG.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Il sistema sanitario inglese interrompe l’uso dei farmaci bloccanti della pubertà. Dippe: “Possono provocare seri problemi di salute”

Una decisione storica che, soltanto fino a qualche anno fa, sarebbe stata impensabile. “Nhs England”, il sistema sanitario pubblico inglese, ha deciso, qualche giorno fa, di interrompere l’uso dei farmaci bloccanti della pubertà (come la triptorelina) per bambini e minori che soffrono di disforia di genere in centri specializzati e autorizzati dallo Stato. Un dietrofront molto significativo se pensiamo che, per anni, presso la Clinica Tavistock di Londra, a centinaia di minori, alcuni anche soltanto di 10 o 11 anni, è stato consentito di avviare il processo per cambiare genere, senza che venissero loro garantite sessioni di counselling, cioè aiutare chi ne ha bisogno a prendere decisioni riguardo scelte di carattere personale. Per capire le ragioni di questa inversione di marcia abbiamo intervistato Tim Dieppe, responsabile delle politiche di “Christian Concern”, una delle più importanti realtà (charities) del movimento per la vita.

Come mai questa decisione?
Nel 2022, il governo britannico aveva affidato una commissione d’indagine a Hilary Cass, pediatra di fama, il cui lavoro, a differenza di quanto sostenuto da più parti, aveva evidenziato che non c’erano state sufficienti ricerche sui farmaci bloccanti della pubertà e in particolare sugli effetti irreversibili su chi ne fa uso. L’inchiesta si era conclusa con la richiesta di chiusura della clinica Tavistock che li somministrava, troppo facilmente, a pazienti molto giovani incerti sulla loro identità sessuale. Lo sviluppo sessuale veniva, così, bloccato per consentire ai giovani di scegliere il sesso che volevano. Un approccio sbagliato secondo la commissione Cass perché, nella grande maggioranza dei casi, questa incertezza sulla propria identità sessuale non persisteva nell’adolescenza. Interpretare quindi questa ambiguità come prova che i minori dovevano cambiare sesso produceva, sempre secondo la commissione, conseguenze devastanti e irreversibili se si introducevano bloccanti ormonali e operazioni chirurgiche come la mastectomia.

Perché non va bene prescrivere i bloccanti ormonali?
Perché disturbano la pubertà, che è un processo naturale, possono provocare seri problemi di salute e i minori, di solito, non sono consapevoli di questi effetti. Una percentuale tra l’80% e il 90% dei bambini e adolescenti, che soffre di disforia di genere, esce da questa incertezza proprio grazie alla pubertà. Durante questa fase infatti si accorgono che non possono combattere contro la natura o il loro corpo.

Vi sono stati anche casi famosi come quello di Keira Bell.
Si. La storia di questa sedicenne, ricorsa ai giudici sostenendo che la Tavistock le aveva prescritto bloccanti ormonali per consentirle una mastectomia, senza però darle le necessarie sessioni di counselling che le avrebbero consentito di capire fino in fondo il valore della sua fertilità. Una storia emblematica che ha contribuito alla decisione presa dal governo. Inoltre the “World Professional Association for Transgender Health”, “Associazione Professionale Mondiale per la Salute dei Transgender”, che studia la disforia di genere, ha denunciato che i bloccanti ormonali possono dare problemi alla salute e provocare il cancro e che i minori, spesso, non capiscono l’impatto che possono avere sulla loro fertilità. Il volume “Time to think”, “Tempo di pensare”, di Hannah Barnes, dedicato proprio alla clinica “Tavistock”, ha denunciato come il 99% di chi prende I bloccanti ormonali poi procede sulla strada del cambiamento di sesso. Insomma esiste un’accelerazione del processo di cambiamento di genere, senza che vi sia tempo per pensare.

Perché l’approccio era cosi liberale prima delle nuove restrizioni?
Perché i medici della “Tavistock” erano preoccupati che sarebbero stati accusati di seguire terapie di conversione, che sono proibite, se non avessero consentito ai minori l’accesso ai bloccanti ormonali. L’opinione pubblica poi è rimasta scioccata dall’idea che ragazzi giovanissimi, in pochi appuntamenti, potevano ottenere bloccanti ormonali. Questi ultimi, tuttavia, non sono completamente banditi ma sono disponibili a pagamento e, spesso, vengono offerti in via sperimentale ai minori. Molti genitori insistono perché i figli possano approfittarne, se sono convinti che i figli abbiano bisogno di cambiare sesso.

 

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(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Cannabis. Bolognese: “Sfatiamo il mito che non sia dannosa per la salute”

Il Bundestag, la Camera bassa del Parlamento tedesco, ha votato a favore del rilascio controllato della cannabis in Germania. Il possesso e la coltivazione della droga dovrebbero diventare legali per gli adulti soggetti a requisiti, a partire dal 1° aprile. La legge dovrebbe arrivare al Consiglio federale il 22 marzo. Non è necessaria alcuna approvazione, ma in linea di principio la Camera regionale potrebbe convocare la commissione di mediazione presso il Bundestag e rallentare il processo. La riforma è stata ampiamente criticata, in particolare dalle associazioni mediche e dalla magistratura. La nuova legge conferisce alla Germania uno dei sistemi legali più liberali d’Europa, seguendo le orme di Malta e Lussemburgo, che hanno legalizzato la cannabis a scopo ricreativo rispettivamente nel 2021 e nel 2023. Sui rischi legati all’uso della cannabis abbiamo interpellato Antonio Bolognese, professore onorario di Chirurgia alla Sapienza e responsabile scientifico della Commissione dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Roma e Provincia per la valutazione, prevenzione e divulgazione delle conseguenze dell’uso della cannabis e di altri disturbi dell’area delle dipendenze.

(Foto: Antonio Bolognese)

Professore, tra le droghe più diffuse tra i giovani c’è la cannabis che ora viene legalizzata in Germania.

Certamente, la cannabis è la sostanza tra le più utilizzate nella popolazione giovanile dopo l’alcol ed è preoccupante il suo uso nella fascia di età soprattutto tra gli 11 e i 15 anni. Nella Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia anno 2023 (dati 2022) del Dipartimento per le politiche antidroga, si evidenzia che la cannabis è stata consumata dal 24% degli studenti e da oltre un quarto dei 18-24enni. Dall’analisi qualitativa è emersa una importante variabilità del quantitativo di principio attivo contenuto nei campioni con un sostanziale incremento medio di quello rinvenuto nei sequestri di hashish che dal 2018 è passato da una concentrazione media del 17% al 29%. Inoltre, c’è da tener presente che il contenuto del principio attivo Thc, che determina psicosi e dipendenza, è ben diverso dal contenuto che la cannabis aveva negli anni Ottanta-Novanta: allora questo principio attivo era intorno al 4% in peso mentre oggi è intorno al 20-25% in peso, con un incremento notevole. Non solo: questo è quello che si valuta quando le forze dell’ordine fanno dei sequestri, ma i ragazzi possono trovarlo su internet con concentrazioni di Thc molto più elevate che può arrivare fino al 50-55%.

Quindi, bisogna smascherare il falso mito che la cannabis non sia dannosa per la salute…

È assolutamente un falso mito.

Il nostro cervello si sviluppa fino all’età di 24/25 anni. Quindi se c’è un insulto tossicologico come quello provocato dalla cannabis in un’età così esposta come quella adolescenziale/giovanile, si registreranno problematiche importanti sullo sviluppo del cervello. I danni scientificamente dimostrati che queste droghe determinano sui ragazzi sono molteplici. Tra di essi, la cannabis interferisce con la normale maturazione cerebrale negli adolescenti, modifica la loro personalità e la loro capacità decisionale, i disturbi sono tanto più gravi quanto più precoce è la prima assunzione e quanto più è frequente e duratura, crea un deficit dell’attenzione, della memoria e quindi dell’apprendimento, determina una difficoltà di concentrazione, perfino una diminuzione del quoziente intellettivo di circa 8-9 punti in chi fa uso costante della cannabis ricreativa. Ancora, altera la percezione e l’interpretazione della realtà, riduce la motivazione a impegnarsi e ad affrontare i problemi. Il primo campanello di allarme che i genitori o gli insegnanti debbono cogliere è quella che viene definita la sindrome amotivazionale: un ragazzo, che prima andava bene a scuola, aveva interessi molteplici, amava fare attività sportiva, frequentare persone, avere amici, si isola, si rinchiude in se stesso, non vuole uscire dalla propria camera, non vuole continuare a studiare. Sono problemi che l’insegnante e l’istruttore di sport devono essere capaci di intercettare. Soprattutto la famiglia deve essere edotta sui rischi e saper riconoscere i segni. Il danno più importante che determina la cannabis è la schizofrenia e stati dissociativi, un disorientamento spazio-temporale, stati di ansia, attacchi di panico. Ovviamente una parte dei danni che la sostanza determina è definita anche da una componente individuale genetica. La cannabis crea dipendenza attraverso il principio attivo Thc, che determina gli effetti psicotici, mentre il Cbd, l’altro componente che c’è nella cannabis, non determina effetti psicotici anzi contrasta quello il Thc.

Ci sono effetti solo sulla salute mentale?

No, quelli che abbiamo citato finora sono i danni sulla salute mentale, ma la cannabis determina anche dei danni importanti per la sfera sessuale, sia nei ragazzi sia nelle ragazze, nello sviluppo endocrinologico, ad esempio una diminuzione del numero degli spermatozoi nei ragazzi, oppure una riduzione dello sviluppo ovarico nelle ragazze. Gli studi scientifici hanno messo a fuoco in tutto il mondo questo problema. Negli Stati Uniti ci sono casi sempre più frequenti di problemi cardiaci, di ischemie, di infarti del miocardio in età giovanile, soprattutto per l’uso di queste canne con altissimo contenuto di Thc.

L’uso di queste droghe è anche tra le cause dell’aumento di incidenti e altro?

Secondo il Ministero della Salute, recentemente c’è stato un aumento dei ricoveri in condizioni di emergenza nei Pronto Soccorso: il 16% dei ricoveri arriva per intossicazione acuta da droga generalmente considerata, l’incremento è in gran parte legato alla cannabis. Questo si vede soprattutto nei fine settimana, con un aumento di incidenti stradali oppure di risse nella movida o nelle discoteche. Gli effetti sono pesanti ed evidenti, bisogna conoscerli.

Ma i danni da cannabis sono irreversibili?

Chi ha iniziato a farne uso molto presto e ha continuato a fare uso di questa sostanza con elevata presenza di Thc e con una genetica particolarmente favorevole può manifestare problemi schizofrenici che difficilmente vengono controllati, negli altri casi gli effetti nocivi possono regredire, a patto che il ragazzo o la ragazza smettano totalmente di utilizzare la cannabis perché altrimenti la dipendenza non si vince. La malavita istiga i minori davanti alle scuole, già all’età di 10-11 anni, a fumare la cannabis perché diventano dipendenti, saranno clienti per tutta la vita e influenzeranno altri ragazzi, così il mercato si diffonde a macchia di olio. Per recuperare i deficit accumulati con l’uso della cannabis, oltre che smetterne l’uso, è importante rivolgersi ai centri di salute mentale, presenti in ogni Asl, sia per ottenere una diagnosi sia per avere terapie. Se parliamo solo di cannabis c’è la possibilità di ottenere risultati positivi.

Da quanto ci ha spiegato, la legalizzazione della cannabis non può essere una buona notizia in Germania né una buona idea a cui pensare in altri Paesi…

In Germania c’è stata una sollevazione da parte della comunità scientifica rispetto al progetto di legge che dovrebbe entrare in vigore il 1° aprile. Nel caso tedesco vengono presi in considerazione problemi più sotto il profilo economico, più sociali, rispetto ai problemi della salute che queste sostanze determinano. Quindi ci si concentra sulla possibilità di coltivazione, per dare ai contadini l’opportunità di incrementare la propria attività perché la cannabis ha un notevole sviluppo di crescita in poco tempo. Per avere un’idea di cosa significa la legalizzazione della cannabis bisogna guardare a quei Paesi, gli Stati Uniti soprattutto, dove già c’è stata: la percentuale di accessi ai Pronto Soccorso è aumentata, soprattutto da parte di giovani. Nei reparti pediatrici c’è un aumento del ricovero di bambini, anche molto piccoli, perché erroneamente prendono in casa dei cioccolatini che contengono cannabis, magari di genitori o fratelli maggiori.



Che attività di prevenzione si può fare?

Abbiamo elaborato un progetto pilota per la prevenzione primaria precoce nelle scuole contro le dipendenze come Commissione dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Roma e Provincia per la valutazione, prevenzione e divulgazione delle conseguenze dell’uso della cannabis. Andiamo nelle scuole e nei centri sportivi a divulgare un messaggio scientifico ai giovani, spiegando quello che la cannabis determina sulla salute mentale e sul cervello. Anche l’Agidae ci ha chiamati a formare gestori e insegnanti dei propri istituti nei campus estivi a Venezia nel 2022 e a Genova nel 2023. Con il progetto pilota nel 2023 abbiamo raggiunto 1.100 studenti dalle terze medie alle superiori di vari istituti, 90 allievi di circoli sportivi, 290 genitori di studenti e circa 150 insegnanti. Il progetto, che prosegue ed è sempre più attivo, prevede l’azione di prevenzione attraverso l’intervento di psichiatri e psicoterapeuti che nelle scuole attuano la strategia dell’educazione tra pari che si svolge durante il periodo scolastico da ottobre a giugno. In attività di laboratorio dei ragazzi preparano video con cui parlano ai loro compagni e sono loro gli attori che parlano delle problematiche legate alle dipendenze perché il linguaggio dei giovani arriva più direttamente ai coetanei. Il nostro obiettivo è fare una prevenzione primaria precoce, andando in molte scuole e coinvolgendo sicuramente i ragazzi delle medie dall’età di 12-13 anni, ma noi vogliamo intervenire ancor prima, nelle scuole elementari, a partire dalla quarta e dalla quinta elementare perché l’Oms ci dà questo input.

Dobbiamo far capire ai ragazzi che la cannabis non serve a rilassarsi o a vincere l’ansia.

Il progetto pilota è romano, ma abbiamo intenzione di diffonderlo in campo nazionale attraverso il coinvolgimento di tutti gli Ordini dei medici di Italia, che potranno adattarlo alle loro realtà e anche grazie a un nostro manuale formativo sull’educazione tra pari nelle scuole.

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SE TI FERISCI A SANTA MARIA MENTRI RAGGIUNGI IL PRONTO SOCCORSO A CASERTA MUORI / Aveta e Crisileo al ministro Schillaci: “Mancata tutela del diritto costituzionale alla salute”






Ospedale Melorio, sos di Aveta e Crisileo al ministro Schillaci: “Mancata tutela del diritto costituzionale alla salute”

 

 

Mancata tutela del diritto costituzionale alla salute, rischio di sprechi di risorse pubbliche per reparti nuovissimi e non occupati, sofisticate attrezzature inutilizzate negli ambulatori di medicina specialistica. Sono le motivazioni che hanno spinto Raffaele Aveta e Italo Crisileo, consiglieri comunali di “Alleanza per la città – M5S” a Santa Maria Capua Vetere, a scrivere al ministro della Salute, Orazio Schillaci, sollecitando la sua attenzione sul progressivo depauperamento dell’Ospedale Melorio, specialmente dopo la trasformazione in Presidio Covid e la chiusura del pronto soccorso.

«Abbiamo deciso di appellarci al ministro – spiega Aveta – pur essendo ben consapevoli della divisione delle competenze tra le varie istituzioni, perché in questo caso riteniamo che sia violato un principio fondamentale dettato dalla Costituzione: circa 150mila cittadini dell’area sammaritana sono stati privati di un presidio di pronto soccorso, ma anche degli ambulatori di Oculistica e Gastroenterologia, pur dotati di sofisticate attrezzature. In previsione c’è anche la chiusura del reparto Utic di Cardiologia, peraltro funzionante e pienamente operativo».

«Già più volte – continua Crisileo – abbiamo investito della problematica il direttore generale dell’Asl, ottenendone solo vaghe ed evasive risposte. E, a parte la drastica riduzione del livello assistenziale nel territorio sammaritano, qualcuno dovrà pur spiegarci come mai vengono effettuati lavori di ristrutturazione per posti letto che restano vuoti e comprate apparecchiature che restano inutilizzate».

«C’è anche – conclude Aveta – un evidente problema di utilizzo delle risorse pubbliche ed è anche per questo che insistiamo nel chiedere la riattivazione del pronto soccorso, con almeno sei posti di osservazione breve, il potenziamento della chirurgia multidisciplinare, l’attivazione di quattro posti di terapia intensiva, la riattivazione degli ambulatori di Gastroenterologia ed Oculistica, nonché l’immediata utilizzazione dei posti letto già completati al terzo piano, disponibili per tutte le attività connesse alla Pneumologia (10 posti), la Lungodegenza (28 posti) e la Terapia subintensiva (13 posti), per un totale di 51 posti letto».

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Torino. ‘Asse microbiota-intestino-cervello e salute’: seduta scientifica l’8 marzo all’Accademia Medica

Venerdì 8 marzo alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una seduta scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “Asse microbiota-intestino-cervello e salute”. Dopo l’introduzione a cura di Giuseppe Poli, Professore di Patologia generale e socio dell’Accademia di Medicina di Torino, interverranno come relatori Fiorella Biasi, Professoressa di Patologia Generale, Davide Ribaldone, Professore di Gastroenterologia, e Marinella Clerico (nella foto qui sopra), Professoressa di Neurologia, Università di Torino.

È ormai riconosciuto che esiste una stretta relazione tra i nostri stili di vita, tra cui l’alimentazione, la composizione del microbiota (flora) intestinale e le conseguenze sulla nostra salute. Un microbiota alterato favorisce la progressione delle malattie infiammatorie croniche intestinali, con incidenza e prevalenza particolarmente elevate nei paesi occidentali, dove il grasso animale viene consumato in abbondanza. Inoltre, fa differenza se la nostra dieta è ricca o povera di fibre, cibi raffinati, grassi, carboidrati.

Le reazioni infiammatorie provocate nell’intestino dalla combinazione di microbiota alterato e dieta squilibrata sconvolgono la corretta permeabilità della barriera intestinale, innescando anche una risposta immunitaria anomala. Quest’ultimo evento, insieme alle molecole pro-infiammatorie derivanti da un binomio microbiota-dieta poco bilanciato, è infatti in grado di influenzare il grado di gravità e la progressione di malattie come la Sclerosi Multipla, l’Alzheimer, il Parkinson e l’Emicrania, sfruttando la connessione strutturale e funzionale esistente tra intestino e cervello, l’oggi ben noto asse intestino-cervello.

Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), sia collegandosi da remoto al sito www.accademiadimedicina.unito.it.

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Caiazzo. ‘Cibo e salute’: sabato 24 febbraio al Liceo convegno sul ruolo della dieta mediterranea

Nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Caiazzo in sinergia con il Liceo scientifico P. Giannone, sul tema della Salute, si terrà il 24 febbraio 2024, alle ore 10.30, presso il Liceo scientifico di Caiazzo, ad indirizzo biomedico e linguistico, il convegno “Cibo e salute. Il ruolo della Dieta mediterranea”.

Prima degli interventi ci saranno i saluti istituzionali della Dirigente, Dott.ssa Marina Campanile e del sindaco Stefano Giaquinto.

Introdurrà i lavori il vice-presidente del Consiglio comunale, delegato alle politiche sanitarie, Vito De Filio; mentre coordinerà gli interventi la presidente dell’APS Pro Loco Caiazzo “Nino Marcuccio”, Maria Grazia Fiore.

Relazioneranno sull’importanza della dieta mediterranea, considerata fattore di prevenzione per varie patologie e disturbi, il Prof. A. D’Amore, Direttore Generale AORN Cardarelli, la Dott.ssa E. Speranza, nutrizionista AORN Cardarelli con “Nutrire la salute con la Dieta mediterranea: la piramide alimentare” , il Prof. F. Pirozzi, Direttore Chirurgia AORN Cardarelli, con “Ruolo e gestione della Dieta in chirurgia”, il Dott. A. Puorto, pediatra, con “L’alimentazione modifica l’espressione genica?”, la Dott.ssa D. Palazzo, psicologa clinica e dell’età evolutiva, con “Mens sana in corpore sano: le buone abitudini per la prevenzione dei DCA”, la Dott.ssa A. Maffeo, presidente LILT Caserta, con “Prevenzione primaria: guadagnare salute con la LILT”.

Interverranno Franco Pepe, titolare della pizzeria Pepe in grani, con la sua “Pizza mediterranea”, sottolineando il suo interesse per il consumo di cibi sani e a basso contenuto di grassi saturi e l’Onorevole Nicola Caputo, Assessore regionale all’agricoltura con “Funzionalità alla salute delle produzioni agro-alimentari”.

Per maggiori informazioni è possibile contattare l’associazione APS Pro Loco Caiazzo “Nino Marcuccio” telefonicamente al numero 0823.862761 o via mail all’indirizzo caiazzoproloco@gmail.com.

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Torino. ‘Educazione alla salute’: da giovedì corso proposto dalla locale Accademia di Medicina

Mercoledì 21 febbraio, alle ore 15, in via Po 18, a Torino, inizia un corso di “Educazione alla salute” organizzato dall’Accademia di Medicina di Torino e dal CE.SE.DI. (Centro Servizi Didattici) della Città Metropolitana di Torino.

Il corso è pensato per approfondire il ruolo di docenti referenti per l’educazione alla salute, per docenti di materie scientifiche in generale, per tutti quanti hanno a cuore una strategia complessiva di promozione alla salute.

Interviene Giancarlo Isaia, Presidente dell’Accademia di Medicina di Torino, sul tema “Adolescenza e stili di vita”.

Seguiranno al medesimo orario il 28 febbraio una conferenza di Alessandro Mauro, Professore di Neurologia, Università di Torino e Paola Rocca, Professore Ordinario di Psichiatria, Università di Torino sul tema “Alcool e sistema nervoso centrale” e il 6 marzo una conferenza di Elsa Viora, Presidente SIGO (Società Italiana Ginecologia Ostetricia), sul tema “Malattie sessualmente trasmesse”.

I docenti interessati sono pregati di far pervenire al CE.SE.DI. l’apposito modulo online scaricabile al seguente link: https://bit.ly/iscrizione-corsi-cesedi .

(Piergiacomo Oderda – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

 

Napoli. Martedì 6 all’Università ‘Vanvitelli’ corso sulla ‘salute digitale’ con il Sindacato Unitario Giornalisto

Le declinazioni della Salute Digitale: dalla comunicazione al monitoring, è il titolo del corso organizzato dal SUGC in collaborazione con l’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli.

La lezione del neurologo Luigi Lavorgna si terrà a Napoli presso l’aula Bottazzi del chiostro di SantAndrea delle Dame (Via De Crecchio 6).

Lavorgna, tra i più apprezzati studiosi campani nella sua disciplina, farà il punto su come la rivoluzione digitale ha cambiato la Medicina. Quello del 6 febbraio è il secondo di una serie di corsi che si terranno in collaborazione con l’Ateno.

Saluti:
Claudio Silvestri segretario aggiunto FNSI; Fabrizio Cappella responsabile formazione SUGC.

Relatore: Luigi Lavorgna, neurologo Università Vanvitelli.

Per prenotarsi accedere alla piattaforma www.formazionegiornalisti.it con le proprie credenziali e cliccare sul seguente link: https://www.formazionegiornalisti.it/giornalisti/corsi/dettaglio/88f711b6-3719-412a-84db-617fb071d664/

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Campania. Si rinnova UGL Sanità: Gerardo Marino è il nuovo Segretario del comparto ‘Salute’

Ho ritenuto di individuare in Marino – dichiara il Segretario Nazionale della Ugl Salute Gianluca Giuliano – la persona adatta per dare slancio e vigore alla nostra Federazione su un territorio complesso come quello campano dove la criticità della sanità sono particolarmente accentuate da anni di gestione inadeguata del SSR. Gerardo ha una notevole esperienza sindacale maturata sul campo e indiscusse capacità. Sono certo che con lui alla guida la UGL Salute Campania crescerà e si radicherà con sempre maggiore forza”.

Il nuovo Segretario ringrazia: “Accolgo la nomina – dice Gerardo Marino – con un grande senso di responsabilità, in un momento in cui non si spengono le proteste sulla mancata erogazione dell’anticipo del rinnovo contrattuale spettante ai dipendenti pubblici. Grazie alle nostre sollecitazioni, unica sigla sindacale del territorio a metterci la faccia, è arrivata in Consiglio Regionale l’interrogazione alla Giunta De Luca, durante un question time, sull’argomento.

Non abbassiamo certo la guardia su questo tema e su tutti gli altri che affliggono una sanità territoriale allo sbando. Il mio impegno sarà quello di essere una costante spina nel fianco, a difesa di diritti e della dignità degli operatori sanitari, perché si possa presto cambiare marcia e dare nuova linfa ad un SSR agonizzante. La nostra sfida in Campania per la giustizia sociale inizia ora”.

(Fabrizio Fabbri – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Pietravairano. ‘Officine della Salute’: sugli scudi il pediatra Iannotta di Piedimonte Matese

Invitato dalla dott.ssa Veronica Pone (con me nella foto), Presidente del Comitato Alto Casertano e Matese della Croce Rossa,
ho partecipato domenica 19 novembre all’inaugurazione delle OFFICINE della SALUTE, un luogo sicuro in cui le persone con fragilità sociali e sanitarie possono trovare una risposta alle loro necessità.
Presso di esse saranno effettuate visite gratuite di medicina generale e specialistiche da medici volontari in un ambulatorio attrezzato con ecografo e elettrocardiografo; sarà disponibile una farmacia solidale per il primo intervento in caso di urgenze. Non mancheranno, inoltre, sostegno alimentare e supporto psicologico.
Trattasi, in sostanza, di un’ampia rosa di servizi integrati tra loro per costruire un percorso personalizzato verso il superamento dello stato di necessità.
Nel mio intervento, portando i saluti e l’incoraggiamento dell’Amministrazione di Piedimonte Matese, mi sono complimentato per la lodevole iniziativa, ricordando le iniziative promosse nelle mie pregresse funzioni di Presidente dell’Ambito Sociale C4, condivise con la Croce Rossa e con altre organizzazioni del mondo del volontariato e dell’associazionismo, per dare un tetto, l’assistenza e i beni di prima necessità a cittadini in stato di assoluta precarietà.
Purtroppo le lunghe liste di attesa, la desertificazione sanitaria nei comuni montani e nelle aree interne, le carenze ataviche di personale dell’ospedale di Piedimonte Matese, la trasformazione del presidio ospedaliero di Teano in ospedale di comunità, il sottofinanziamento del SSN determinano spesso una risposta non tempestiva e parziale alle esigenze di salute nei nostri territori. Peraltro abitati soprattutto da anziani.
Territori dove sempre di più peserà l’abolizione del reddito di cittadinanza e dove già adesso spesso una parte sostanziale della popolazione deve scegliere tra le spese mediche e un pasto a tavola.
Ben vengano pertanto queste lodevoli iniziative e certamente è doveroso per le Amministrazioni, l’Ambito Sociale e le Istituzioni sostenerle e incentivarle.
(dott. Emilio Iannotta, pediatra, già Presidente dell’Ambito Sociale C4 – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)