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Napoli. ‘Piano Mattei’, Marrone (Confapi): ‘Grandi aspettative, l’Italia aiuti la stabilità politica in Africa’

Il presidente della sezione di Napoli: “C’è bisogno di una nuova visione di governance”.

Le grandi aspettative create dal Piano Mattei stanno richiamando l’interesse di una molteplicità di attori che fino a ieri guardavano all’Africa come un mercato troppo problematico”. Lo dichiara Raffaele Marrone, presidente di Confapi Napoli.

Oggi l’Africa viene presentata come la terra delle opportunità di business grazie al suo potenziale mercato e le sue risorse naturali”.

“Come Confapi – continua – siamo già proiettati da tempo in un percorso di scambio di know-how con l’Africa, attraverso progetti di formazione, innovazione e modelli d’impresa. E’ importante che oggi l’Italia contribuisca a creare condizioni di equilibrio alla luce dei cambiamenti politici in atto nel continente africano. C’è bisogno di una nuova visione di governance che faccia leva non solo su progetti economici ma prima di tutto sulla stabilizzazione di questi paesi”.

Le risorse naturali, la manodopera, problema atavico delle nostre aziende, sono centrali nel nostro ragionamento. L’Italia, in questo scenario, si pone come ponte tra Africa ed Europa, oltre ad offrire un contributo fondamentale in termini di mediazione”.

L’auspicio è che il piano Mattei riesca a mettere insieme interventi coordinati all’interno di un quadro strategico.

L’Africa è destinata ad assumere nei prossimi anni un ruolo crescente nelle relazioni internazionali”.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Cancello Arnone. Appello ai concittadini dell’ex sindaco di Pasquale per tornare ai ‘grandi valori’

Non solo buona giornata e buon sano divertimento insieme, come una volta, specie in mezzo alla natura ed in mezzo alle nostre bellezze naturali ed opere artistiche italiane, gastronomia italiana; ma l’augurio, l’invito, a vivere nella semplicità e nel rapporto umano, nel rispetto delle nostre tradizioni religiose, nel rispetto di tutte le nostre tradizioni, nel rispetto delle leggi, del senso dello Stato, delle più semplici ed elementari regole del senso civico, del vivere insieme.

Senza rispetto di tutta la nostra storia non si vive insieme, non si vive bene, non si vive proprio. La nostra comunità ha bisogno di aria di valori, di umanità, di ritrovare la fede, che è vita e nostra tradizione, fede che significa amore e rispetto. Qui sta scomparendo tutto.

Al primo posto, da anni, sono entrati gli affari, che divorano per loro stessi e che divorano storia e sentimenti e persone e lasciano, dove passano, solo e solamente rovine.

L’appello a tutti, iniziando dai nostri iscritti e simpatizzanti, ma questo messaggio è universale per la nostra comunità, perchè comunità è unica famiglia.

I nostri valori, le nostre leggi, i nostri sentimenti, la libertà ed i diritti sono continuamente dissacrati.
E solo nel riempirci ancora dello spirito dei nostri valori e sentimenti, valori che sono ancora la base della nostra esistenza terrena, per poi ripartire veloci, come il vento, per raggiungere e continuare i buoni traguardi, esiste la speranza, la certezza, la vita di gioia assieme.

Come annunciato, ora è l’inizio, l’invito, da domani continuerà la nostra storia di valori ed ideali, mai fermati, per ritornare alla vita normale delle regole, della normalità, del rispetto, della vita, del vero significato di vita di comunità assieme, cioè vita di giustizia ed uguaglianza e legge, senza prepotenze ed illegalità e degrado.

Non facciamo offendere la nostra tradizione storica, la nostra vita quotidiana.

NON SI VIVE SENZA VALORI E RISPETTO DELLE LEGGI.

Usciamo fuori con la nostra forza spirituale-umana, con il nostro amore, da questa situazione brutta, per vivere veramente, come è nostra tradizione, tutti, la vita d’amore insieme.

Non lasciamo vivere agli altri la nostra vita, difendiamo tutto il bello e buono che è il nostro patrimonio culturale e soprattutto facciamo vivere, facciamo andare verso il futuro i giovani, che sono la nostra continuità storica, perchè attualmente i giovani sono minacciati dalla corruzione, dalla falsa moda.
A presto e… buon sano divertimento.

VIVA LA NOSTRA COMUNITA’ DEI VALORI E DELL’AMORE E SOPRATTUTTO DELLA NOSTRA FEDE MILLENARIA E DELLA NOSTRA STORIA , CHE E’ STORIA D’ITALIA E DEL MONDO.

(Lettera Aperta – Archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

Kokono: la culla che salva i neonati in Uganda

Una culla innovativa, progettata e brevettata in Italia da De-Lab – società benefit specializzata in consulenza nel settore della cooperazione allo sviluppo e dell’economia di scopo, con base a Milano – e realizzata e distribuita localmente in Uganda, in grado di proteggere i neonati dalla malaria e da altre potenziali cause di morte, costruita in plastica biodegradabile e multifunzione: è Kokono, progetto di imprenditoria sostenibile e ad impatto unico nel suo genere, che proprio nel paese dell’Africa sub-sahariana ha le sue radici. Ad oggi sono 1.500 le culle prodotte e distribuite nei contesti più poveri dell’Uganda, dagli slum di Kampala alle aree rurali. Un numero destinato presto a raddoppiare grazie a una strategia di scale-up promossa da De-Lab e dalla Ong Amref Health Africa e vincitrice nei giorni scorsi di un contributo nell’ambito della call “Sprint. Consolidamento di soluzioni sostenute nell’ambito del Progetto Innovazione per lo sviluppo” promossa da Fondazione Cariplo e Fondazione Compagnia di San Paolo. Ora la fondatrice di De-Lab, Lucia Dal Negro, punta ad attrarre anche nuovi partner finanziari per far crescere ulteriormente il progetto.

Come funziona Kokono
Kokono, grazie a una zanzariera “di serie”, difende i bambini da 0 a 12 mesi dalle malattie infettive – tra cui la malaria che incide ancora per il 20% sulla mortalità nel continente – ma anche da altre minacce come gli incidenti domestici o il soffocamento dovuti all’assenza di un riparo specifico per i neonati e gli attacchi degli animali come insetti, rettili e roditori. Queste sono le principali cause della mortalità infantile che in Uganda colpisce ogni anno 200mila bambini sotto i 5 anni, di cui 45mila muoiono entro il primo mese di vita. Oltre ad essere un riparo per i neonati, Kokono è anche sostenibile nei confronti dell’ambiente: grazie ad un polimero organico che rende la plastica di cui è composta biodegradabile, la culla si trasforma in compost dopo una decina di anni trascorsi in ambiente aerobico.
“Kokono è un modello replicabile in tutti i contesti vulnerabili del continente africano e del mondo, grazie a un modello che nasce dal basso, a partire dall’ascolto delle necessità delle famiglie più povere”, sottolinea la fondatrice di De-Lab Lucia Dal Negro. “Una soluzione che unisce alla sostenibilità sociale e ambientale anche quella economica – prosegue Dal Negro –, visto che permette di creare un circuito virtuoso di produzione e vendita in Uganda, con grandi potenzialità in termini di ricadute economiche e occupazionali sulla popolazione locale. Per questo De-LAB è alla ricerca di nuovi partner anche finanziari che credano e investano in Kokono”. Ogni dollaro investito in Kokono, è stato calcolato, genera 2,88 dollari in termini di ritorno sociale dell’investimento e questo senza ancora calcolare gli impatti ambientali positivi.

La storia e le partnership
La storia di Kokono – che in un dialetto ugandese significa “zucca vuota” – ha inizio nel 2018 quando l’idea viene perfezionata insieme ai suoi utilizzatori finali durante una serie di focus-group che coinvolgono quasi 200 persone in quattro distretti dell’Uganda: la capitale Kampala, Hoima, Fort Portal e Gulu. Un percorso di ricerca che ha fatto emergere la necessità di un design multi-funzione – Kokono si utilizza come culla portatile, come letto, come vasca per il bagno e come spazio per il gioco –, e un prezzo accessibile per una fascia di popolazione a medio-basso reddito.

Dopo la prima fase di ideazione, prototipazione e sviluppo, De-LAB ha acquistato, grazie alla vittoria di un grant dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), lo stampo industriale per produrre la culla in modo seriale. In seguito alla sospensione dovuta alla pandemia, nel 2021 si completano il design del prodotto e la definizione della catena di fornitura locale, e avviene la registrazione da parte di De-LAB del brevetto di invenzione e del trademark “Kokono” sia in Italia che all’estero. L’anno seguente iniziano la produzione e la vendita, promossa in loco grazie alla collaborazione con l’ambasciata d’Italia in Uganda, e viene aperto un negozio a Muyenga, quartiere di Kampala, anche grazie ai fondi del bando Coopen di Fondazione Cariplo. Nel frattempo, grazie alla collaborazione tra De-Lab e le Ong Amref Health Africa Italia e Uganda, le culle vengono distribuite in contesti in difficoltà, tra cui lo slum di Kawempe.
Più di recente è stata attivata una collaborazione con Unfpa – United Nations Population Fund, l’agenzia dell’Onu per la salute sessuale e riproduttiva, grazie a cui è stata avviata la distribuzione di alcuni esemplari di Kokono nei campi profughi dell’Uganda, che conta oltre 1,5 milioni di rifugiati su una popolazione di 45 milioni di abitanti, una delle quote più alte al mondo.

 

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Napoli. Da venerdì alla Mostra d’Oltremare ‘Pizza Village’ con tante grandi personalità

Pizza Village, evento sempre più social, al via venerdì 16; Rovazzi e Berti sul palco, ma anche influencer e opinion leader.

Tutto pronto alla Mostra d’Oltremare per l’undicesima edizione della manifestazione, che apre alle ore 18, con oltre 50 opinionisti dei social connessi e leader del web in presenza.

Mancano pochi giorni all’inizio dell’ undicesima edizione del Pizza Village Napoli, in programma alla Mostra d’Oltremare, dal 16 al 25 giugno.

Gli organizzatori Claudio Sebillo e Alessandro Marinacci, entrambi ceo di Oramata Grandi Eventi, la società che ha ideato e gestisce il progetto Pizza Village, sono pronti a confermare la sfida di promozione della città, di rilancio turistico ed economico, anche nella nuova sede della kermesse.

La manifestazione, infatti, rappresenta oramai il più grande evento cittadino che Napoli offre ai suoi abitanti ed ai visitatori, italiani e stranieri, che giungono in città. Anni di promozione hanno reso l’appuntamento un riferimento irrinunciabile per chi vuole visitare la città ad inizio estate, tanto che anche i tour operator internazionali l’hanno inserita nelle loro proposte di viaggio.

Ma se alcune delle novità del Pizza Village, come il cambio di sede, l’elenco delle pizzerie e pizzaioli, il programma d’intrattenimento, di spettacolo musicale e culturale, e quello degli eventi e congressi sono state già svelate, le sorprese non sono ancora finite. A pochi giorni dall’inaugurazione, ad esempio, trapelano altri nomi dei big della musica nazionale presenti sul palco del Pizza Village e di RTL 102.5, come il duo Rovazzi e Orietta Berti che si esibiranno la sera di venerdì 23 e che implementano il fitto calendario degli ospiti nazionali e internazionali presenti.

Tra le sorprese previste dall’organizzazione anche quelle legate all’allestimento. Il villaggio sarà, infatti, teatro di diverse soluzioni scenografiche come quelle legate all’illuminazione.

Il grande spettacolo delle luci del Lungomare sarà riproposto, con adattamenti e potenziamenti negli spazi della Mostra – confermano Marinacci e Sebillo -, sarà arricchito ed impreziosito dal lavoro fatto dai nostri light designer con alcune sorprese. Un doppio video mapping verrà proiettato sulla Torre delle Nazioni, uno sarà visibile da viale Augusto e l’altro, invece, allieterà il pubblico presente al villaggio accompagnando le esibizioni sul palco. Ma non basta. Abbiamo montato impianti luminosi sulla porta d’ingresso di piazzale Tecchio con i nostri caratteristici fasci di luce, ma anche previsto un impianto di riflettori che illumineranno la fontana dell’Esedra impreziosendo così lo sfondo del grande palco dello spettacolo dove saliranno cantanti, ospiti e partner dell’evento”.

Tra le news, anche quelle legate al mondo social, un’ulteriore piattaforma di promozione che sostiene la manifestazione  Pizza Village Napoli Sono oltre 50 gli influencer, tra mondo cibo e lifestyle, che promuovono da giorni con post, video e reel, sulle piattaforme dei social network, gli appuntamenti in programma.

Tra loro anche tre protagonisti del mondo virtuale dei social, come Giggiolone. il fenomeno virale di Tik Tok con i suoi 6 milioni di like, al grido di “Buongiorno pescheria” trasformato in “Buongiorno pizzeria”, ma anche New Martina, con circa 4 milioni di follower, produttrice di cover e pellicole per smartphone che sarà presente sabato 17 e regalerà 500 dei suoi prodotti agli ospiti del Pizza Village, e non ultimo Donato, su Tik Tok seguito da circa 3 milioni di persone, noto per il suo slogan “Con mollica o senza”, che realizzerà al Pizza Village, domenica 18, 100 dei suoi speciali panini.

Pizza Village Napoli si svolge con il supporto del Title Sponsor Mulino Caputo; del Main Sponsor Coca-Cola; dei Top Sponsor: Leffe e Latteria Sorrentina; degli Official Sponsor: Algida, Ciao il Pomodoro di Napoli e Caffè Kenon; Official Media Partner: RTL 102.5. Official car: Dacia; Technical Partner: Aera e Forni Marigliano; Partner: Malvarosa; Technical Media Partner: Horeca.it. L’evento è patrocinato da Ministero della Cultura, Ministero del Turismo, Regione Campania, Agenzia Regionale Campania Turismo, Città Metropolitana di Napoli, Comune di Napoli, ASL Regione Campania 1 Centro.

(Fabrizio Kuhne – Brunella Bianchi – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Teno, Capua, Sessa Aurunca. Domenica e martedì tre grandi concerti con una ‘piccola orchestra’

Pocket Orchestra con il Wind Young Ensemble: brani sinfonici per piccoli organici.

PROGRAMMA

Domenica 11 Giugno, ore 11.00: Teano, Museo Archeologico di Teanum Sidicinum *

Domenica 11 Giugno, ore 18.30: Capua, Chiesa di S. Giovanni a Corte **

Martedì 13 Giugno, ore 20.00: Sessa Aurunca Cappella del SS. Rosario.

Wind Young Ensemble dell’Orchestra da Camera di Caserta: Antonio Troncone flauto, Pierdavide Falco oboe, Emanuele Palomba clarinetto, Alfonso Valletta fagotto, Giovanbattista Cutolo corno.

Fran Joseph Haydn: Sinfonia n.3 in sol maggiore;

Wolfgang Amadeus Mozart: Sinfonia n. 40 in sol minore KV 550.

* In concomitanza con la Mostra Ohnezeit / Anima Arcaica di Maurizio Dusio
** In concomitanza con la Mostra L’ Arte ridà vita a S. Giovanni a Corte di Gustavo Delugan

Ingresso libero

CONTATTI

Associazione Anna Jervolino, Orchestra da Camera di Caserta – www.autunnomusicale.com
info@autunnomusicale.com – 0823 361801.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Telese-Cancello. Cantiere FS: discenti e professionisti studiano le grandi opere ferroviarie

FS, cantieri parlanti: studenti e ingegneri sulla nuova linea Napoli-Bari Alte Velocità – Alta Capacità:  

  • oltre cento laureandi e professionisti in visita ai cantieri;
  • nei lotti Cancello – Frasso – Telese e Apice – Hirpinia.

I Cantieri parlanti della nuova Linea Alta Velocità/Alta Capacità Napoli – Bari hanno aperto ieri le porte a un gruppo di studenti della Facoltà di Ingegneria dell’Università del Salento e a una delegazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lecce.

Dopo l’arrivo al campo base di Telese, in provincia di Benevento, il gruppo si è spostato alla volta del viadotto in costruzione sul fiume Calore per poi raggiungere l’imbocco di una galleria artificiale (lotto Cancello – Frasso – Telese).

La visita si è conclusa nel cantiere dell’imbocco della galleria di Grottaminarda, in provincia di Avellino, (lotto Apice – Hirpinia) dove è in corso il montaggio della talpa meccanica (TBM).

Non succede tutti i giorni di vedere dal vivo cantieri di grandi opere di interesse nazionale, dicono Stefano e Giacomo, studenti del secondo anno magistrale di Ingegneria Civile presso l’Università del Salento. Un’esperienza altamente formativa, affine al nostro percorso di studi che speriamo si possa ripetere anche in futuro per i nostri colleghi”.

Il progetto

Cantieri Parlanti è un progetto del Gruppo FS (con le società RFI e Italferr), in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i Commissari Straordinari di Governo e le imprese coinvolte nei lavori. La nuova linea AV/AC Napoli – Bari, nei diversi lotti in cui è stata suddivisa, vede coinvolte imprese come WeBuild Italia S.p.A., Partecipazioni Italia S.p.A., Pizzarotti S.p.A., Ghella S.p.A., Itinera S.p.A., EDS Infrastrutture S.p.A., Salcef S.p.A., Coget Impianti S.p.A.

Tutti i cantieri del Polo Infrastrutture del Gruppo FS “parlano” un linguaggio semplice, trasparente e immediato, condiviso con i territori, per raccontare la loro storia e la loro mission e per rendere i cittadini e gli stakeholder più consapevoli e aggiornati sull’importanza delle opere in corso.  I cantieri  diventano hub di comunicazione e aggregazione, identificabili attraverso il claim “L’Italia del futuro è in corso”, con un sito dedicato alle opere strategiche del Paese Napoli – Bari.

La nuova linea AV/AC Napoli – Bari

La nuova linea AV/AC Napoli – Bari è parte integrante del Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavo – Mediterraneo e ha un investimento complessivo di circa 5,8 miliardi di euro, finanziati anche con i fondi del PNRR. Da agosto 2022 tutti i cantieri sono in fase di realizzazione. L’attività della Gestione Commissariale ha consentito un’accelerazione dei lavori che ha portato al completamento, nel 2017, dei primi due interventi dell’itinerario: il nodo di interscambio di Napoli/Afragola e il lotto Bovino – Cervaro. Con la prima fase di attivazione della Cancello – Frasso Telesino entro il 2024 sarà possibile realizzare il collegamento diretto tra Napoli e Bari permettendo di viaggiare tra i due capoluoghi in 2 ore e 40 minuti. L’opera costituisce già oggi un volano di sviluppo per il territorio e per la creazione di posti di lavoro: nel progetto sono impegnate circa 5mila persone tra ingegneri, tecnici e operai, oltre a una filiera di 2mila imprese tra fornitori e subfornitori.

(Ivan Noviello, Ferrovie dello Stato Italiane – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Marcianise. Pomeriggio di grandi emozioni al Liceo Quercia con Alessandro Tartaglione

Docenti e studenti del liceo “Federico Quercia” di Marcianise, di cui è Dirigente Scolastico il dott. Diamante Marotta, hanno avvolto con un lungo e caldo applauso il giornalista e autore Alessandro Tartaglione, che martedì pomeriggio, 23 maggio 2023, è stato protagonista dell’appuntamento culturale “Incontro con l’Autore”, organizzato dal Dipartimento di Lettere del prestigioso Liceo. Alessandro Tartaglione, infatti, ha presentato nell’Aula Magna del “Quercia” il suo ultimo libro , “Marcianisano doc : riflessioni ordinarie e storie straordinarie” (Wood & Stein Editore). In rappresentanza del Dirigente Scolastico, il Collaboratore Vicario, Prof. Pasquale Delle Curti, che egregiamente  ha coordinato i lavori di riflessione e di confronto fra l’autore e la gremita e molto attenta platea. Presenti le Docenti del Dipartimento di Lettere Proff. Delle Curti MariaAlberico Anna, Blosio Francesca, Cecere Raffaela, De Biase Monica che hanno accompagnato gli studenti del triennio. L’autore ha saputo coinvolgere ed emozionare il pubblico intrecciando mirabilmente racconti, storie, memoria, costume, ma anche impegno civile e passione. Dal suo racconto è emersa la storia di un città, appunto Marcianise, i cui grandi nomi Alessandro Tartaglione menziona con accurata ricerca delle fonti documentali, senza, però, dimenticare anche la storia di quel marcianisano che stava per farcela e non ci è riuscito. “Riteniamo – ha dichiarato il vicario Pasquale Delle Curti – che il libro di Alessandro Tartaglione rappresenti una testimonianza di storie e vicende universali espressioni di una città variegata come Marcianise”. L’incontro si è concluso con l’abbraccio dei querciani ad Alessandro Tartaglione, voce inconfondibile delle virtù marcianisane. “Sono molto soddisfatto di questo incontro – ha dichiarato l’autore -Per recuperare la storia di processi o avvenimenti non bastano documenti e manuali, perché dietro le pagine spesso si celano vissuti ed esperienze personali che costituiscono una parte fondamentale della memoria storica individuale e sociale. Ogni vissuto cela un significato che chi lo narra ha il dovere di far emergere e chi lo ascolta ha il diritto di “accogliere”.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)