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NASCE “TURCO PRODUCTION”: UNA MINI CINECITTÀ E UN NUOVO QUOTIDIANO PER L’AGRO AVERSANO.






NASCE TURCO PRODUCTION: UNA MINI CINECITTÀ E UN NUOVO QUOTIDIANO PER L’AGRO AVERSANO.

Un ambizioso progetto di sviluppo nel settore dell’intrattenimento e dell’editoria sta per prendere vita. L’editore radiotelevisivo italiano Nicola Turco ha annunciato la nascita di “Turco Production”, una nuova società dedicata alla realizzazione di film e telefilm, accompagnata dalla creazione di una mini Cinecittà e di un nuovo quotidiano dell’agro aversano.

Il progetto, interamente finanziato da capitali privati ed appoggiato da banche di primo livello, prevede la costruzione di un complesso di studi cinematografici su un’area di 20.000 metri quadrati a Lusciano, in provincia di Caserta.

“La Campania è una realtà dove oggi tutti i grandi produttori nazionali e internazionali investono in produzioni e realizzazioni di film, serie e telefilm,” ha dichiarato il patron Nicola Turco. “Avendo delle disponibilità di terreni, ho dato mandato ai miei consulenti e ad una società di Milano di preparare un progetto per una mini Cinecittà su un’area di circa 20 mila metri quadrati che si occuperà esclusivamente di produzioni cinematografiche di film, telefilm e serie tv.

Il complesso includerà anche un hotel, già in fase di completamento, ed un ampio parcheggio. Inoltre a soli 500 metri di distanza, una tenuta di un ettaro sarà collegata alle produzioni cinematografiche e televisive, mentre un’ulteriore area di 5.000 metri quadrati completerà il progetto.

Parallelamente, Turco ha annunciato il lancio di un nuovo quotidiano, sia online che cartaceo, con sede a Lusciano, la cui pubblicazione si concentrerà sulle notizie dell’agro aversano e fungerà da collegamento con il nuovo polo cinematografico.

“Questo porterà sviluppo, arriveranno personaggi importanti italiani del mondo dello spettacolo e tanti posti di lavoro,” ha aggiunto l’editore, sottolineando l’impatto positivo che l’iniziativa avrà sull’economia locale.

Con un’estensione totale di 40.000 metri quadrati, il progetto Turco Production si propone di trasformare l’agro aversano in un nuovo centro nevralgico per l’industria dell’intrattenimento cinematografico e televisivo italiano. Turco chiederà il Comitato di Ordine Pubblico prima di presentare il progetto al Comune di Lusciano.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Ventidue coltellate, inferte una alla volta a ritmo serrato, sul corpo della vittima, il pusher aversano Paolo Menditto, rimasto vivo fino ad una delle ultime pugnalate, quella letale, che colpì il suo cuore/ Servizio di Biagio Salvati da Il Mattino di oggi






Ventidue coltellate, inferte una alla volta a ritmo serrato, sul corpo della vittima, il pusher aversano Paolo Menditto, rimasto vivo fino ad una delle ultime pugnalate, quella letale, che colpì il suo cuore. E’ uno dei passaggi della deposizione del medico legale Raffaella Luce, consulente della Procura della Repubblica di Napoli Nord, sentita ieri come teste ad apertura del processo a carico del militare (sospeso) dell’Esercito Italiano, Paolo Scarano, 34 anni. L’uomo, accusato di omicidio aggravato dalla crudeltà, in furia ad un raptus di gelosia massacrò nel settembre dello scorso anno il pusher aversano Menditto dopo averlo sorpreso nel suo stesso appartamento nella zona delle «palazzine». Un omicidio, raccontò Scarano, motivato dal suo forte invaghimento per Mena, una ragazza di 26 anni, spesso senza fissa dimora, conosciuta appena 15 giorni prima di uccidere lo spacciatore che l’ex militare aveva trovato nudo alla porta quando, qualche giorno prima del delitto, andò a bussare per chiedere della ragazza che era salita proprio da Menditto. Quest’ultimo avrebbe ceduto dosi di sostanza stupefacente in maniera gratuitamente alla ragazza, dietro compensi di natura sessuale. Circostanza poi appresa da Scarano. Di qui la violenza scatenata con forti pugnalate che provocarono lesioni profondissime anche a fegato e polmoni e addirittura la frattura di una costola. Nel processo – che si sta svolgendo per ragioni logistiche davanti ai giudici della Corte di Assise di Napoli (presidente Concetta Cristiano, giudice a latere Valeria Scandone). in quanto Napoli Nord ne è sprovvista – sono impegnati nella difesa gli avvocati Natalina Mastellone e Giuseppe Cipullo e come parte civile l’avvocato Mario Griffo.

 

Ieri, in aula, impassibile c’era anche l’imputato, l’ex caporale detenuto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere ma erano assenti i parenti della vittima. Il medico legale Luce, dopo aver confermato il contenuto della relazione autoptica al pubblico ministero, ha spiegato – rispondendo ad una precisa domanda dell’avvocatessa Mastellone – che la vittima sopravvisse alcuni secondi prima di morire, durante quella terribile raffica di coltellate: dunque non ci fu morte istantanea. Circostanza che collima anche con quanto dichiarò Scarano davanti al gip dopo l’arresto avvenuto il giorno dopo il delitto: «Dopo averlo accoltellato mi ha guardato e mi ha detto, ‘ma che fai vuoi uccidermi?’, era assolutamente cosciente ed ancora in vita ed a quelle parole ho smesso di colpirlo e sono scappato. Ho saputo della sua morte solo il giorno dopo, quando ho letto la notizia cercando su internet». Il gip del tribunale di Napoli Nord, a seguito dell’interrogatorio di garanzia, aveva escluso la premeditazione nel delitto, classificandolo come d’impeto, così come aveva chiesto la difesa accettando la tesi dell’accusa,ovvero l’aggravante della crudeltà.

La ragazza «contesa», quando seppe che Scarano aveva ucciso il pusher, attraverso il telefono della madre, inviò un messaggio al militare in cui gli scrisse «vergognati». L’arma del delitto, una lama da 15 centimetri, ben descritta da Scarano fu gettata in un cassonetto giallo sulla variante di Aversa.

Dopo il delitto l’ex militare si cambiò fuori la porta di casa della madre e si liberò anche degli abiti rinchiudendoli in un sacchetto gettato nel cassonetto dei rifiuti. Non sono mai più stati ritrovati abiti ed il coltello arma del delitto. Durante la colluttazione e il feroce accoltellamento si sarebbe ferito leggermente ad una mano. Il processo riprenderà a fine settembre con la testimonianza di alcuni appartenenti alla Polizia Giudiziaria del Commissariato della Polstato di Aversa.

FONTE: di Biagio Salvati cronista giudiziario

 

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Agro aversano. Elezioni comunali. ‘Wake Up’ lascia libertà di scelta a tutti i propri associati

La neonata associazione Wake Up in merito alle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno chiariscono che qualunque associato ha assoluta libertà individuale nel sostenere il partito che più rispecchia i propri ideali politici:

Vista la nostra assidua presenza sui territori dell’agro aversano e atellano, abbiamo preso visione della situazione politica attuale: ci sentiamo in dovere di esprimere la nostra opinione in quanto siamo un’associazione eterogenea composta da giovani con idee politiche diverse. Sono momenti in cui è necessario ponderare ogni passo, ogni parola, ogni decisione.

Wake Up, in qualità di associazione socio-politico-culturale, non può disinteressarsi a tutto questo. Ci troviamo in un momento molto importante per i nostri territori, un momento fatto di scelte, riflessioni, che guardano al futuro, che potrebbero portare ad un cambiamento importante, forte. Le elezioni comunali sono tutto questo: rappresentanza, scelta e, soprattutto, futuro. Uno dei nostri motti, fin da subito, è stato “Vivendo i territori”, perché è quello il nostro scopo, il nostro unico obiettivo.

Per farlo bisogna essere presenti, bisogna metterci coraggio, determinazione, amore. Ed è proprio questo che ha accomunato tutti noi, l’amore verso le nostre comunità, la voglia di essere protagonisti e di cambiare le cose. La presenza di cui abbiamo appena parlato, però, ha varie sfaccettature, e noi in questo caso abbiamo deciso di scegliere la più forte, la più coraggiosa.

Abbiamo deciso di guardare un po’ più da lontano, di non farne parte a pieno come associazione, di non essere parte integrante di una determinata lista, di un preciso progetto politico. Siamo nati da poco, siamo in crescita, siamo all’inizio di un percorso che abbiamo sempre sognato, un percorso in cui metteremo tutti noi stessi, con sogni e ideali che ci contraddistinguono fin da piccoli.

Non ci sentiamo di dover prendere alcun tipo di posizione nei confronti di un determinato programma elettorale: come abbiamo detto fin dal giorno della nostra inaugurazione, siamo per la gente che ha come obiettivo quello di valorizzare i nostri territori, che ha nel cuore e nella testa quell’amore di cui parlavamo prima, un amore per noi indispensabile nella realizzazione di determinati progetti”.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Agro aversano. ‘Stretta’ della Benemerita. diverse persone nei guai per reati di vario genere

Cinque sono stati i comuni interessati dal servizio coordinato di controllo del territorio messo in atto dai Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe nel pomeriggio di giovedì.

I militari dell’Arma, attraverso l’impiego di dieci pattuglie, supportate da personale del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno battuto le principali arterie di comunicazione che collegano i centri di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Casapesenna, Villa Literno e Cancello ed Arnone.

Nel corso delle attività, volte principalmente a prevenire e reprimere la commissione di reati contro il patrimonio e lo spaccio di sostanze stupefacenti, sono state identificate 100 persone, controllati 60 veicoli e elevate 10 contravvenzioni per violazioni al codice della strada.

In particolare i militari dell’Arma hanno proceduto al deferimento, in stato di libertà di sei persone sorprese, rispettivamente, alla guida della propria autovettura in stato di ebrezza alcolica, alla guida senza patente in costanza di recidiva nel biennio, alla guida di ciclomotore privo di targa e con numero di telaio abraso; raccolta, trasporto e recupero di rifiuti senza la prescritta autorizzazione, a bordo di mezzo privo di targa e con numero di telaio alterato, porto abusivo di arma da sparo scenica priva di tappo rosso.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

RICICLAGGIO PER IL CLAN DEI CASALESI, 8 ARRESTI: DUE IN CARCERE E 6 AI DOMICILIARI. OPERAZIONE TRA CALVI RISORTA E L’AGRO AVERSANO.






RICICLAGGIO PER IL CLAN DEI CASALESI, 8 ARRESTI: DUE IN CARCERE E 6 AI DOMICILIARI. OPERAZIONE TRA CALVI RISORTA E L’AGRO AVERSANO: SEQUESTRATI ANCHE OROLOGI E AUTO SUPERLUSSO OLTRE A QUOTE DI 6 SOCIETA’. AI RAGGI X SOCIETÀ E ATTIVITÀ DI RIFIUTI CON PRESTANOME GIÀ INTERDETTA IN PASSATO PER COLLEGAMENTI CON IL CRIMINE ORGANIZZATO VICINO A MICHELE ZAGARIA. 11 MILIONI IL VALORE DEI BENI SEQUESTRATI.

 

Blitz e sequestro da 11 milioni di euro, la scorsa notte, tra l’agro Caleno e l’agro Aversano, da parte dei militari del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Roma – con il supporto locale del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta – nell’ambito di una indagine della Procura antimafia partenopea che ha colpito otto persone indiziate di appartenere a una organizzazione dedita ai reati di riciclaggio di denaro, frode fiscale ed intestazione fittizia di beni, aggravati dalla finalità di agevolare il clan dei Casalesi. Il provvedimento firmato dal gip del tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, scaturisce da un’indagine che ha raccolto elementi ritenuti probatori «a carico di un gruppo di imprenditori, con base organizzativa in provincia di Caserta, dedito in modo sistematico alla commissione di reati tributari». Oltre a conti correnti, immobili, beni di lusso come orologi (Rolex, Cartier) e danaro in contanti, i finanzieri hanno anche sequestrato alcune potenti autovetture (Audi, Maserati, Ferrari, Lamborghini) nella disponibilità di un imprenditore, Nicola Iorio operante in passato nel settore dei rifiuti. E stata proprio la cucitura con la società di gestione e smaltimento di rifiuti fittiziamente – intestata a un «prestanome» ma, di fatto, riconducibile ad una compagine familiare vicina ad ambienti camorristici del clan dei Casalesi . a far scattare l’aggravante camorristica. Secondo gli inquirenti. gli ingenti flussi finanziari originati dalle attività illecite, venivano successivamente riciclati attraverso una rete di persone fisiche e giuridiche accomunate da una medesima regia.

Due persone sono finite in carcere Antonio Caliendo, 38 anni, di Casal di Principe, e Luca Antonio Iorio, 49 anni di Calvi Risorta. Domiciliari per Gaetano Marrapese, 49 anni, di Pastorano (prestanome di una società di Iorio); Ersilia Carano, 59 anni, di Casal di Principe; Nicola Ferri, 68 anni di San Marcellino; Nicolino Iorio, 79 anni padre di Luca Antonio; Alfonsina Russo, 34 anni di Casal di Principe e Silvana Delia Corvino, 68 anni di Casal di Principe, madre di Caliendo. I fatti si riferiscono ad un periodo che va dal 2020 al 2022 e coinvolge società di Iorio come l’Ambienta ritenuta la naturale continuazione della Casertana Recuperi (destinataria di interdizione antimafia in passato in quanto avrebbe avuto una compartecipazione il settantenne di San Prisco, V.A. ritenuto vicino al boss Michele Zagaria. Quest’ultimo non indagato nel procedimento, come Nicola Schiavone, detto «U’Russ» – ritenuto in affari con Caliendo – nipote dell’ex primula rossa Francesco Sandokan Schiavone detenuto da 25 anni. Una serie di false fatture, per un importo di 7 milioni e mezzo di euro emesse dalle società di Caliendo, secondo gli inquirenti, sarebbero servite per aumentare costi dell’Ambienta necessari per il riciclaggio. Si parla anche di prelievi in contanti per circa tre milioni di euro in tre annicon le società «cartiere» come Caliendo Appalti, Edil Scavi, Geca Costruzioni Scavi e Three Sister. Operazioni con trasferimento di flussi di danaro per oltre 900 mila euro anche su conti correnti esteri come Bulgaria, Regno Unito, Polonia, Germania, Belgio e Lituania. Sotto sequestro, con orologi e auto, anche le quote di partecipazione di 6 società. Le indagini tecniche e di tipo bancario hanno comunque consentito di appurare il rimpatrio di buona parte dei capitali di verosimile provenienza illecita, attraverso movimentazioni di denaro contante. Le operazioni di sequestro sono proseguite fino alla tarda serata di ieri.

In carcere sono finiti: Antonio Caliendo, 38enne di Casal di Principe, e Luca Antonio Iorio, 49enne di Calvi Risorta. Ai domiciliari, invece, Gaetano Marrapese, 49enne di Pastorano; Ersilia Carano, 59enne di Casal di Principe; Nicola Ferri, 69enne di San Marcellino; Nicolino Iorio, 79enne di Calvi Risorta e padre di Luca Antonio; Alfonsina Russo, 34enne di Casal di Principe; Silvana Delia Corvino, 68enne di Casal di Principe e madre di Antonio Caliendo.

FONTE: di Biagio Salvati – Il Mattino del 3 febbraio 24 

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Agro Aversano. Violenza di genere, Cangiano (Fdi) – Cerullo e Vigliotti (RiseUp): escalation preoccupante

«Deve trovarci molto attenti l’escalation di violenza di genere che in questi giorni sta interessando l’agro aversano.
La sequenza di atti violenti registrati a Casal di Principe, Castel Volturno e Villa Literno non è da considerarsi un fenomeno isolato, ma va vista come il chiaro segnale di una problematica strutturale che affonda le sue radici nelle dinamiche sociali e culturali della nostra Regione e dei nostri contesti territoriali.
Proprio l’episodio verificatosi nelle scorse ore a Villa Literno è la punta di un iceberg che non può più sorprenderci inermi ed indifferenti.
Solo il coraggio della vittima e la prontezza di intervento delle Forze dell’Ordine hanno evitato che si sfociasse in una ennesima tragedia annunciata.
Ma è arrivato il momento di intraprendere sinergicamente ogni azione possibile per contrastare questo clima di violenza e di silenzio. Serve l’interazione tra le associazioni, le comunità e le istituzioni per mettere in atto politiche di informazione, prevenzione, e tutela delle vittime.
È necessario utilizzare gli strumenti normativi già previsti, e studiarne dei nuovi se possono servire a contrastare fenomeni così pericolosi ed inquietanti. È necessario incrementare la formazione e la preparazione degli operatori del settore, puntando sul ruolo centrale che svolgono i centri Antiviolenza, gli sportelli di supporto e le Associazioni di settore.
La violenza di genere, un tempo rara ed episodica, sta diventando una costante preoccupante nella vita quotidiana dell’agro aversano. La risposta deve essere perciò rapida e decisa, perché solo con un impegno collettivo sarà possibile provare ad invertire la rotta».
Lo dichiarano in una nota congiunta il deputato casertano di FdI Gimmi Cangiano e Lucia Cerullo ed Alessandra Vigliotti, dell’Associazione “RiseUp!”.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Le Zone Economiche Speciali e la rinascita dell’agro-aversano/ Gli interessanti interventi dell’On. Salvatore Aversano  e del Dottor  Umberto Pagano dello studio Ansaldi & Partners di Napoli di Ferdinando Terlizzi – 






Le Zone Economiche Speciali e la rinascita dell’agro-aversano/ Gli interessanti interventi dell’On. Salvatore Aversano   e del Dottor  Umberto Pagano dello studio Ansaldi & Partners di Napoli di Ferdinando Terlizzi – 

 

Prima delle festività natalizie si è svolto un importante evento dedicato alle Zone Economiche Speciali e alla rinascita della mobilità urbana e della socialità cittadina di Villa Literno e dell’agro-aversano. Per le aree interne del casertano, le Zone economiche speciali possono divenire uno strumento economico e giuridico per la crescita sostenibile dei territori, generando nuove opportunità di sviluppo sostenibile e innovativo. All’interno delle Zone Economiche Speciali dell’agro-aversano, le imprese già operative o di nuovo insediamento possono beneficiare di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative. Si è tornato a riflettere e ad approfondire le opportunità economiche e fiscali delle Zes durante il recente evento di confronto dedicato alla crescita economica del casertano, organizzato da Salvatore Aversano, consigliere regionale della Regione Campania, alla presenza di numerosi imprenditori e consulenti d’impresa che hanno rilanciato la necessità di favorire la creazione di condizioni economiche, logistiche e di mobilità sostenibile per le aree del Sud Italia e della Campania.

Ai lavori di analisi e confronto con la cittadinanza ha partecipato anche l’esperto Umberto Pagano, culture di diritto societario e internazionalizzazione delle imprese dello Studio Ansaldi & Partners di Napoli, che sta ponendo una grande attenzione alla tematica dello sviluppo economico locale e alla rinascita sociale e urbana dei territori dell’aversano. Grazie alla sinergia tra istituzioni ed esperti del territorio, avviata dal consigliere regionale Salvatore Aversano, particolarmente importante risulta il recente finanziamento di 110.000 euro approvato per Villa di Briano. Nella cittadina, grazie alla sinergia con l’assessore cittadino Laudante Tina, si svolgerà l’AgroFestival, definito un evento territoriale straordinario che consentirà di far conoscere e promuovere tutte le aziende agricole e agroalimentari del territorio dell’agro-aversano. Un altro importante finanziamento è stato approvato a Villa Literno, grazie alle sinergie istituzionali con Iolanda Regina Griffo, Pietro Musto ed Amalia Fabozzi, che hanno ottenuto 40.000 euro per sostenere e implementare le opportunità di crescita provenienti dal Carnevale Liternese.  Nell’Agro Aversano, storia e modernità si fondono sorprendentemente. Questo territorio, arricchito dal passato normanno, ha visto svilupparsi la contea di Aversa, cuore pulsante dell’area di “Terra di Lavoro”. Il territorio rappresenta un fulcro economico e culturale per l’intera Regione Campania, dove l’agricoltura convive con l’industria locale e moderna. “Riuscire a rilanciare il ruolo delle Zes con la ricrescita istituzionale e infrastrutturale del territorio è una chiave di volta estremamente interessante e generatrice di nuove opportunità economiche. La sinergia avviata dal consigliere regionale Salvatore Aversano con le realtà istituzionali comunali del territorio dell’agro-aversano è un fatto che merita estrema attenzione e conoscenza: un modello replicabile anche in altre realtà amministrative della regione”, ha dichiarato l’esperto economico e giuridico Umberto Pagano.

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FONTE:  Domenico Letizia.  Giornalista. Communication Manager. Consulente export e internazionalizzazione. Consulente esterno del Global Network of Water Museums (UNESCO) per la promozione del turismo sostenibile e Media Relation Manager del Future Food Institute. Rappresentante d’interessi presso la Camera dei Deputati per la Confederazione Imprese Italia.
Biografia Domenico Letizia dal Think Tank “Trinità dei Monti”: http://trinitamonti.org/persona/domenico-letizia/
website: www.domenicoletizia.it
mobile: +39 338 416 28 41
abitazione: +39 0823/43 22 99
mail: do.letizia@gmail.com

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(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Caserta, ‘Un posto al Sole’ per il dottor Aversano, premio ‘Master in Angiologia’ della ‘Cattolica’

Il giovane medico casertano è vincitore del Premio Master in Angiologia, Università Cattolica.

È di Caserta il giovanissimo medico specialista, primo vincitore del Premio Master – secondo livello – in Angiologia, promosso dalla prestigiosa Università del Sacro Cuore.

Pubblicazione riguardante una tecnica chirurgica innovativa, premiata dalla commissione, composta dai Professori: Paolo Tondi, Direttore del Master di Angiologia, Maurizio Pagano, Presidente della Società Italiana di Flebolinfologia e Cappello.

Figlio d’arte: talis pater, talis filius: buon sangue non mente!

Il giovane, brillante medico casertano è figlio del noto dottor Enzo Aversano, responsabile UO Chirurgia Vascolare presso la Clinica “Villa Fiorita” di Capua.

Padre e figlio: due eccellenti figli di Ippocrate, la scienza della medicina nel Dna, due volti da fiction!

Premio che rappresenta, un grande onore per Aversano junior, per la famiglia, per i parenti e per l’intera Caserta, troppo spesso massacrata dai media nazionali.

Il Master universitario in Angiologia e diagnostica vascolare fornisce un approfondimento teorico-pratico degli aspetti fisiopatologici, clinici, diagnostici e terapeutici delle malattie vascolari arteriose, venose e linfatiche.

Gli sbocchi professionali, previsti per coloro che hanno conseguito il titolo di Master universitario in Angiologia e diagnostica vascolare, sono rappresentati dalla possibilità di lavorare presso strutture di Angiologia, Cardiologia, Medicina Interna o branche affini su pazienti, affetti da patologie vascolari, dal punto di vista clinico e diagnostico strumentale.

(Giuseppe Sangiovanni – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Agro aversano. Deteneva 26 dosi di ‘crack’: arrestato 42enne di Casaluce

Continuano i servizi antidroga in agro aversano da parte dei Carabinieri della locale Compagnia.

Questa volta a finire in manette è stato un 42enne di Casaluce, in provincia di Caserta, trovato in possesso di 26 dosi crack.

É accaduto nella tarda serata di mercoledì quando i carabinieri della Stazione di Teverola, nel corso dei controlli, hanno notato nei pressi dell’abitazione del 42enne, già ristretto ai domiciliari per reati in materia di sostanze stupefacenti, movimenti sospetti da parte di alcuni giovani che si
allontanavano furtivamente dallo stabile.

A seguito dell’immediata perquisizione domiciliare i militari dell’Arma hanno rinvenuto nella disponibilità dell’arrestato 26 dosi di crack e la somma di euro 434,00 in contanti, suddivisa in banconote di vario taglio.

All’interno dell’abitazione era presente anche un videocitofono utilizzato per l’identificazione degli avventori.

Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro, ma questa volta per il 42enne niente domiciliari: è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere a disposizione della
competente autorità giudiziaria.

Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Agro Aversano. Le ZES come strumento per la ricrescita economica: lo assicurano gli esperti

Interessanti riflessioni di Salvatore Aversano, Consigliere Regionale della Campania, e dell’esperto Umberto Pagano sull’importanza delle ZES per l’agro aversano e la Campania.

Le ZES come strumento per la ricrescita economica dell’agro-aversano

Salvatore Aversano e Umberto Pagano sostengono lo sviluppo industriale e innovativo del territorio

Le Zone economiche speciali possono divenire uno strumento economico e giuridico per la crescita dei territori dell’agro aversano. All’interno delle Zes dell’agro-aversano, le imprese già operative o di nuovo insediamento possono beneficiare di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative.

A richiamare l’attenzione sulla tematica è il Consigliere regionale Salvatore Aversano che ha ribadito: “Le Zes nell’Agro Aversano rappresentano al momento la più grande opportunità di rilancio delle imprese e dello sviluppo del territorio. Con l’istituzione delle Zes, la città di Mielec in Polonia, 60.000 abitanti in tutto, nel 2017 è riuscita a fare circa 5 miliardi di export con 16000 nuovi occupati. Sono questi i modelli a cui dobbiamo ispirarci ed io ho dato tutto me stesso per dotare di tali strumenti le imprese del territorio”.

Durante un recente evento di dialogo e confronto dedicato alla crescita delle imprese meridionali, organizzato dal Consigliere Salvatore Aversano, numerosi imprenditori hanno rimarcato la necessità di favorire la creazione di condizioni speciali in termini economici, finanziari e amministrativi per lo sviluppo di alcune aree del nostro Sud Italia e della Campania.

Tra i principali esperti anche Umberto Pagano, esperto in diritto societario e internazionalizzazione delle imprese dello Studio Ansaldi & Partners di Napoli, che sta ponendo una grande attenzione alla tematica evidenziando che “per le imprese del territorio scoprire le modalità tecniche di presentazione di una pratica diretta ad una ZES attraverso lo Sportello Unico Digitale dedicato, rappresenta una opportunità importante per la propria crescita”.

Durante l’iniziativa dedicata allo sviluppo economico delle imprese dell’agro-aversano, numerosi imprenditori, stakeholder del territorio e le aziende interessate alle nuove dinamiche fiscali e produttive si sono confrontati sull’importanza di poter incrementare anche l’occupazione locale.

Peraltro, come ribadito dal consigliere Salvatore Aversano, nell’ultima legge di bilancio sono stati confermati i bonus a favore del Mezzogiorno e sono stati prolungati di un anno i crediti d’imposta alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali e in attività di R&S, nonché quelli nelle Zone economiche speciali e per gli impianti di compostaggio.

In funzione delle aree individuate dal piano strategico regionale, la ZES Campania interessa una quarantina di comuni dei 550 della Regione Campania. Le superfici interessate si estendono in misura prevalente nelle zone retroportuali di Napoli e Salerno, per proiettarsi nelle realtà interne, espressione dei fondamentali agglomerati industriali e piattaforme logistiche della regione, in un’ottica di sviluppo della macroarea.

I benefici fiscali e le semplificazioni amministrative previsti per le imprese già insediate e quelle che si insedieranno all’interno delle Zone economiche speciali consentiranno di creare le condizioni migliori per generare grande attrattività di investimenti e occupazione.

Le azioni politiche, fiscali e giuridiche che portano all’istituzione delle Zone economiche speciali si aggiungono al grande lavoro che le imprese e gli imprenditori del territorio stanno facendo per migliorare la rete infrastrutturale dell’area industriale dell’agro-aversano con l’obiettivo di creare nuove strategie di sviluppo sostenibile, innovativo e digitalizzato.

(Domenico Letizia – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Le ZES come strumento per la ricrescita economica dell’agro-aversano.  Salvatore Aversano e Umberto Pagano sostengono lo sviluppo industriale e innovativo del territorio. Servizio giornalistico  di Ferdinando Terlizzi





Le ZES come strumento per la ricrescita economica dell’agro-aversano.  Salvatore Aversano e Umberto Pagano sostengono lo sviluppo industriale e innovativo del territorio.

Servizio giornalistico  di Ferdinando Terlizzi

Le Zone economiche speciali possono divenire uno strumento economico e giuridico per la crescita dei territori dell’agro aversano. All’interno delle Zes dell’agro-aversano, le imprese già operative o di nuovo insediamento possono beneficiare di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative. A richiamare l’attenzione sulla tematica è il Consigliere regionale Salvatore Aversano che ha ribadito: “Le Zes nell’Agro Aversano rappresentano al momento la più grande opportunità di rilancio delle imprese e dello sviluppo del territorio. Con l’istituzione delle Zes, la città di Mielec in Polonia, 60.000 abitanti in tutto, nel 2017 è riuscita a fare circa 5 miliardi di export con 16000 nuovi occupati. Sono questi i modelli a cui dobbiamo ispirarci ed io ho dato tutto me stesso per dotare di tali strumenti le imprese del territorio”. Durante un recente evento di dialogo e confronto dedicato alla crescita delle imprese meridionali, organizzato dal Consigliere Salvatore Aversano, numerosi imprenditori hanno rimarcato la necessità di favorire la creazione di condizioni speciali in termini economici, finanziari e amministrativi per lo sviluppo di alcune aree del nostro Sud Italia e della Campania. Tra i principali esperti anche Umberto Pagano, esperto in diritto societario e internazionalizzazione delle imprese dello Studio Ansaldi & Partners di Napoli, che sta ponendo una grande attenzione alla tematica evidenziando che “per le imprese del territorio scoprire le modalità tecniche di presentazione di una pratica diretta ad una ZES attraverso lo Sportello Unico Digitale dedicato, rappresenta una opportunità importante per la propria crescita”.

Durante l’iniziativa dedicata allo sviluppo economico delle imprese dell’agro-aversano, numerosi imprenditori, stakeholder del territorio e le aziende interessate alle nuove dinamiche fiscali e produttive si sono confrontati sull’importanza di poter incrementare anche l’occupazione locale. Peraltro, come ribadito dal consigliere Salvatore Aversano, nell’ultima legge di bilancio sono stati confermati i bonus a favore del Mezzogiorno e sono stati prolungati di un anno i crediti d’imposta alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali e in attività di R&S, nonché quelli nelle Zone economiche speciali e per gli impianti di compostaggio. In funzione delle aree individuate dal piano strategico regionale, la ZES Campania interessa una quarantina di comuni dei 550 della Regione Campania. Le superfici interessate si estendono in misura prevalente nelle zone retroportuali di Napoli e Salerno, per proiettarsi nelle realtà interne, espressione dei fondamentali agglomerati industriali e piattaforme logistiche della regione, in un’ottica di sviluppo della macroarea.  I benefici fiscali e le semplificazioni amministrative previsti per le imprese già insediate e quelle che si insedieranno all’interno delle Zone economiche speciali consentiranno di creare le condizioni migliori per generare grande attrattività di investimenti e occupazione. Le azioni politiche, fiscali e giuridiche che portano all’istituzione delle Zone economiche speciali si aggiungono al grande lavoro che le imprese e gli imprenditori del territorio stanno facendo per migliorare la rete infrastrutturale dell’area industriale dell’agro-aversano con l’obiettivo di creare nuove strategie di sviluppo sostenibile, innovativo e digitalizzato.

FONTE:

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Premio “Trofeo del Mediterraneo”, podio per il barbiere Aversano

Castel Volturno – Passi da gigante per il titolare del salone “New Style”, Umberto Aversano, barbiere professionista che fin da bambino ha amato e praticato l’arte delle forbici, grazie anche alla scuola di suo padre Antonio, ha ottenuto una vittoria importante, partecipando alla seconda edizione del premio “Trofeo del Mediterraneo”.
La competizione, ideata e diretta dal professionista Peppe Barba con la collaborazione dei fratelli Enzo e Genny Testa, si è tenuta presso “Villa la Lanterna” a Villaricca. La gara ha visto la partecipazione di diversi professionisti del mestiere, tra cui Umberto, il quale partecipò all’evento già nel 2020, arrivando quarto classificato. Questa volta, il giovane barbiere, attraverso la dimostrazione di varie pettinature al modello Nohak Russo, è salito sugli scalini del podio, aggiudicandosi, il secondo posto per la sezione “Taglio moda commerciale” e il primo posto per la gara “Total Look”. Insomma, una vittoria che segna la crescita professionale di Aversano.
“Per me – afferma il premiato – questo evento è stato particolarmente importante. Sono tre anni che non gareggia; l’ultima volta fu nel febbraio 2020, arrivando quarto classificato per la sezione ‘fantasy fade’. Questa volta ho colto l’occasione di riscattarmi. Ma non solo, mi mancava il confronto con i colleghi. Queste occasioni, infatti, sono sempre momenti di crescita, non solo professionale, ma anche umana; si imparano cose nuove e ci si mette alla prova con sé stessi”.
Aversano ha affermato: “Ci tengo a dedicare questa vittoria a tutte le persone che mi circondano e a tutti i miei clienti che da anni, ormai, mi supportano e credono in me, e di questo io ne sono grato. Inoltre, ci tengo a ringraziare anche il mio modello Nohak Russo e i miei formatori ovvero i fratelli Testa e il fondatore del premio, Peppe Barba; loro sono dei Maestri dai quali non si smette mai di imparare. Adesso, si torna a lavoro, cercando di fare sempre meglio, sempre di più”.

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