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Aversa. Convento di S. Antonio al Seggio: dopo il restauro, venerdì la riconsegna

Cerimonia di consegna del Convento di Sant’Antonio al Seggio e dell’abside di San Domenico dopo il restauro voluto dalla Diocesi di Aversa.

La chiesa benedettina di San Biagio, sita al civico 35 dell’omonima via in Aversa, alle ore 11.30 di venerdì 21 marzo, ospiterà la cerimonia di Consegna del Convento di Sant’Antonio al Seggio e dell’abside di San Domenico.

Alla presentazione tecnica dei lavori eseguiti al complesso monastico di Sant’Antonio, interverranno:

  • Lucia Volpe, prefetto di Caserta
  • Mariano Nuzzo, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della provincia di Napoli e, ad interim, per le province di Caserta e Benevento
  • Claudio Joris, Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali di Napoli
  • Consolata Ammutinato, abbadessa del Monastero Benedettino di San Biagio di Aversa
  • Francesco Matacena, Sindaco di Aversa
  • Ernesto Rascato, Delegato Diocesano Beni Culturali Ecclesiastici

Al termine degli interventi, si terrà la solenne Liturgia di Benedizione presieduta da S. E. R. Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa.

Sorto nei primi anni del XIII secolo, secondo i canoni dell’architettura gotica, il monumentale complesso chiesa-convento, in origine è stato dedicato a Sant’Antonio Abate.

Con il simultaneo arrivo dei Frati Minori nella città normanna, dopo la canonizzazione del lusitano fra Antonio, proclamata nel 1232, la chiesa francescana detta Sant’Antonio al Seggio, è stata la prima chiesa al mondo consacrata al Santo di Padova.

 

Nel 1809, in applicazione delle leggi eversive emanate dal sovrano francese Gioacchino Murat, re di Napoli, allontanati i Frati Minori Conventuali, il convento venne adibito a diversi usi: caserma per i militari, scuola pubblica.

Gravemente danneggiato dal sisma del 23 novembre 1980, dopo un lungo e oculato restauro l’antico complesso chiesa-convento, riaperto e restituito alla città, è stato nuovamente affidato alla Provincia Religiosa di Terra di Lavoro dei Frati Minori Conventuali.

 

Negli ultimi anni, un cedimento strutturale di parte del chiostro e del primo piano di un’ala del convento, ha provocato il temporaneo allontanamento della comunità conventuale e la conseguente chiusura del complesso.

L’avvio nel dicembre 2023 dei necessari lavori di consolidamento dell’edificio e di restauro conservativo del chiostro ha comportato la presenza in loco di un frate.

All’evenienza, perché aversano d’origine, dal Definitorio Provinciale, allora presieduto dal Ministro Provinciale fra Cosimo Antonino, il compito di seguire le attività di cantiere è stato affidato a fra Mariano Del Piano.

Completato l’intervento, voluto dalla Diocesi di Aversa e realizzato con la sinergica interazione del Ministero dell’Interno – Fondo Edifici di Culto e del Ministero della Cultura, risultano evidenti i meravigliosi risultati conseguiti.

Sono ben ammirabili gli archi a sesto acuto del periodo gotico che ornano l’antico chiostro, a pianta rettangolare, e il rinvenimento di pitture murali, eseguiti nel corso del XVII-XVIII secolo.

(Fonte: Lo Speaker Corner – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Aversa. Centro ‘Caianello’: il comitato per la pubblica utilizzazione incontra il sindaco

Nella mattinata del 18 marzo 2025 i rappresentanti del Comitato per l’Utilizzazione Pubblica del Centro Culturale “Vincenzo Caianiello”, hanno incontrato il Sindaco di Aversa Francesco Matacena presso la Casa comunale, al fine di delle prospettive e delle future attività relative all’Auditorium Vincenzo Caianiello e alla sua destinazione d’uso.

Il primo cittadino ha dimostrato piena disponibilità nell’affrontare la situazione dell’ex Macello, ottenuta in via Lennie Tristano, confermando l’intenzione dell’amministrazione di destinare il Centro ad attività esclusivamente culturali, come previsto dal progetto originario e come richiesto dal Comitato nel documento programmatico appena presentato.

I rappresentanti del Comitato hanno dichiarato di essere contenuti dell’approccio collaborativo del Sindaco, con il quale avranno un nuovo incontro la prossima settimana, per una mappatura dettagliata dei beni pubblici della città disponibili per le associazioni, in primis, ovviamente, il Centro “Caianiello”.
In seguito, sarà richiesto un sopralluogo per valutare lo stato attuale della struttura di via Tristano e, se del caso, anche delle altre.

Nei prossimi giorni, sarà organizzata una riunione interna del Comitato per discutere quanto emerso nell’incontro di oggi, definire le modalità con cui il Comitato si presenterà nelle prossime fasi e pianificare i prossimi passaggi operativi.

Il Comitato è impegnato nella valorizzazione e nell’utilizzo pubblico dell’Auditorium “Vincenzo Caianiello”, e continuerà a lavorare per garantire che la struttura diventi un punto di riferimento per la cultura e la comunità cittadina. Per maggiori informazioni il Comitato può essere contattato alla mail:  comitatocaianiello@gmail.com  .

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Aversa. Nasce il comitato civico per l’utilizzazione pubblica del centro ‘Caianiello’

Nel cuore dell’Agro Aversano, territorio spesso segnato da una carenza cronica di spazi pubblici e culturali, nasce il Comitato Civico per l’Utilizzazione Pubblica del Centro “Caianiello”.

L’iniziativa risponde a una necessità ormai urgente: restituire alla cittadinanza luoghi di aggregazione e di espressione culturale, favorendo la partecipazione collettiva e la crescita sociale.

In una zona dove le opportunità di incontro e di sviluppo culturale sono spesso limitate, il recupero e la valorizzazione di uno spazio come il Centro “Caianiello” rappresentano un’opportunità cruciale per creare un punto di riferimento per giovani, famiglie e associazioni.

Il Comitato si pone l’obiettivo di trasformare questo spazio in un centro polifunzionale aperto a tutti, dove arte, cultura e socialità possano trovare un luogo di espressione e condivisione. Pubblichiamo il comunicato ricevuto dal gruppo di associazioni e privati cittadini

“Come gruppo di associazioni e privati cittadini, siamo lieti di annunciare la nascita del Comitato Civico per l’Utilizzazione Pubblica del Centro Culturale “Vincenzo Caianiello”, spinti dal forte impegno per la nostra comunità e dalla passione per la cultura, con l’intento di restituire alla cittadinanza uno degli spazi pubblici più importanti per la cultura e la socialità.

L’obiettivo principale è la riapertura dell’auditorium, e tenerlo aperto ogni giorno grazie alla gestione condivisa delle associazioni del territorio. Lo scopo è rendere il luogo una vera e propria “Casa delle Associazioni”, ovvero uno spazio dinamico dove possano svolgersi attività, laboratori e progetti che coinvolgano e stimolino la cittadinanza da un punto di vista culturale.

Questo progetto si ispira al valore originario del Centro Culturale, che doveva essere un punto di riferimento per tutti e a tutti aperto. Per tale motivo, ci distanziamo dalle proposte di utilizzo pervenute nel corso degli anni che, per quanto nobili, ne snaturerebbero la funzione e la vocazione iniziali.

Riteniamo che Aversa abbia bisogno di spazi pubblici dedicati alla cultura, specie in vista di una potenziale candidatura della città come Capitale italiana della cultura nel 2030.

Il Centro “Caianiello” (o Ex Macello), oggi inutilizzato, rappresenta una risorsa fondamentale per la crescita culturale di Aversa, e il nostro comitato intende ridare vita a questo luogo, affinché diventi il cuore pulsante delle iniziative di interesse culturale della città.

A tal proposito, chiediamo un incontro con l’amministrazione comunale, nella speranza che ci sia disponibilità all’ascolto e alla collaborazione. Il nostro intento non è solo quello di riaprire uno spazio, ma di valorizzarlo e farlo diventare un punto di riferimento stabile per la cultura ad Aversa, oltre a un luogo di partecipazione, inclusione e sviluppo.

Invitiamo, pertanto, tutte le associazioni e i cittadini che condividono il progetto a unirsi a noi, così da restituire insieme alla città un centro culturale vivo e partecipato. Siamo convinti che solo attraverso la collaborazione e la valorizzazione dei beni comuni possiamo costruire un futuro degno di essere scritto per la nostra città

Per informazioni e adesioni, è possibile contattarci all’indirizzo mail: comitatocaianiello@gmail.com

Il Comitato Civico per l’Utilizzazione Pubblica del Centro Culturale “Vincenzo Caianiello”

(Fonte: Belvederenews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Aversa. Durante la ‘movida’ rapinano due minorenni: una persona arrestata e due denunciate

Sono stati accerchiati da tre malviventi, uno dei quali brandiva una bottiglia in vetro, che dietro minaccia hanno preteso gli consegnassero quanto di valore in loro possesso, compreso i telefoni cellulari.

E’ quanto accaduto nella serata di domenica 16 marzo al parco pubblico “Pozzi” di Aversa dove, due studenti minorenni, un 17enne e un 16enne, sono rimasti vittime di una rapina ad opera di tre individui.

A chiedere l’intevento dei carabinieri della Stazione di Aversa sono stati gli stessi ragazzi che, dopo aver raccontato quanto accaduto, hanno fornito una dettaglia descrizione dei rapinatori, indicando anche la via di fuga.

I carabinieri, apprese le informazioni necessarie alla loro individuazione, si sono messi alla ricerca.

E’ stato poi in via Filippo Saporito, proprio in prossimità dell’uscita principale del grande parco pubblico, che i militari dell’Arma hanno individuato, bloccato e arrestato uno dei malviventi.

In particolare, ad essere stato arrestato è il 19enne di origini tunisine domiciliato in Gricignano d’Aversa che, poco prima, brandendo una bottiglia in vetro si era fatto consegnare il telefono cellulare e il portafogli dalle due vittime.

Successivamente, i carabinieri hanno anche individuato i suoi due complici, di cui uno minorenne, che sono stati denunciati in stato di libertà per concorso in rapina.

Gli investigatori stanno adesso approfondendo le indagini per verificare il loro coinvolgimento in altri episodi delittuosi commessi, nell’ultimo periodo, durante le serate della movida aversana.

L’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Aversa. Cronaca nera anno 1949: il veleno diretto al padre uccise la nonna (di Ferdinando Terlizzi)

Aversa, 1949. Il veleno diretto al padre uccise la nonna. Calunniosi rapporti incestuosi con il genitore che fu condannato ad un anno. Era stata invece deflorata dal fidanzato che però fu assolto. La ragazza fu condannata  ad anni 13 di reclusione.

La mattina dell’11 maggio del 1949 venivano ricoverati nell’ospedale civile di Aversa Angelina Menditto e suo genero Giovanni Francese i quali presentavano chiari sintomi di avvelenamento. Il sanitario, sulla scorta delle dichiarazioni dei predetti, diagnosticava, per entrambi, “gastrite acuta per avvelenamento da verderame”, ingerito con cibo cotto in utensile di rame non perfettamente stagnato. La mattina successiva, il 12 maggio, alle ore 10:15, la Menditto decedeva, mentre il Francese, che aveva rifiutato il ricovero, si ristabiliva rapidamente. Si accertava in primo luogo che la sera del 10 maggio del 49, Giovanni Francese messosi a tavola, dopo alcuni bocconi aveva avvertito uno strano sapore della minestra ed aveva sospeso il desinare. La suocera Angelina Menditto sopraggiunta nell’intervallo volle controllare se quanto il genero lamentava fosse esatto e trovando la minestra di suo gusto ne digeriva gran parte della detta pietanza. Pochi minuti dopo il Francese e la Menditto, venivano colti da disturbi. Il primo, restituiva quello che aveva mangiato; la seconda riaccompagnata a casa sua nel corso della notte si aggravava. Il ricovero in ospedale non impediva che la poveretta cui si è detto decedeva la mattina del 12 maggio. La Maria Francese finiva col confessare di aver volontariamente mescolato alla minestra posta in serbo per il padre il disinfettante allo scopo di procurargli dei disturbi viscerali che gli impedissero quella stessa sera di portarsi in campagna con lei – come progettato – col palese proposito di abusare di lei medesima. Maria Francese confermava quanto tempo addietro aveva rivelato al maresciallo Nicola Minucci e al brigadiere Aniello Romanucci circa le insane voglie del genitore nei suoi riguardi. Sulla scorta delle acquisite circostanze i carabinieri denunciavano in stato di arresto Maria Francese all’autorità giudiziaria accusata di omicidio premeditato in persona della nonna Angela Menditto e di tentato omicidio in persona del padre Giovanni Francese.

Fu a questo punto disposta una perizia “chimico-tossicologica ed istologica” sul cadavere della Menditto affidata al Prof. Dott. Mario Covelli, titolare di Chimica Farmaceutica e Tossicologica nelle Università e al Prof. Armando Fasanotti, dell’Istituto di Istologia e Anatomia Patologica all’Università di Napoli. All’esito i periti accertavano che la morte della donna era stata cagionata da “avvelenamento acuto da arsenico”, avendo ingerito con gli alimenti una dose letale di “anidride arseniosa”. Ed ecco il colpo di scena. Il 3 dicembre del 1949 Maria Francese chiedeva, tramite il direttore delle carceri, di essere nuovamente interrogata dal giudice istruttore, preannunciando interessanti rivelazioni. Infatti il 19 dicembre rendeva le sue nuove dichiarazioni assumendo che fu Francesco Sagliocco, suo fidanzato, a suggerirle di propinare al padre una polvere bianca che intanto le consegnava la quale agendo come “una fattura” avrebbero indebolito colui inducendolo a prestare il suo consenso alle nozze resesi urgenti a seguito dell’intervenuta deflorazione consumata dal Sagliocco. Veniva pertanto instaurato procedimento penale nei confronti di Francesco Sagliocco, al quale si contestava il concorso nel delitto ascritto alla ragazza e nei riguardi di Giovanni Francese cui veniva addebitato ildelitto di maltrattamenti in pregiudizio della figliola Maria, vittima delle bramosie e delle violenze di costui. Francesco Sagliocco si proclamava innocente assumendo di avere sempre ignorato le mire concupiscenti del Giovanni Francese cui la figlia addebitava soltanto una immotivata persecuzione. Disposta in una perizia sullo stato di mente della Maria Francese, affidata allo psichiatra Prof. Antonio Colucci, concludeva la sua indagine tecnica asseverando che la giovane “non presentava alcuna tara patologica che ne minava la capacità di intendere e di volere”, essendo, però, un soggetto, per quanto incolto e primitivo, fornito di malizia e capace di simulazione. Chiusa la formale istruzione, Maria Francese e Francesco Sagliocco venivano rinviati al giudizio della Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere per rispondere, in concorso tra loro, di omicidio aberrante in persona di Angelina Menditto. Giovanni Francese per rispondere anche di maltrattamenti in pregiudizio della figliola Maria. Esaurita l’assunzione delle prove, il pubblico ministero chiedeva affermarsi la colpevolezza della Maria Francese e con la diminuente della minore età e l’attenuante dei motivi di particolare valore morale e sociale affermarsi la colpevolezza di Giovanni Francese. Assolversi Francesco Sagliocco dal concorso in omicidio per insufficienza di prove. La difesa della Maria Francese invocava ritenersi l’ipotesi dell’omicidio preterintenzionale con i benefici delle attenuanti generiche, dei motivi di particolare valore morale sociale e della provocazione; per Giovanni Francese si chiedeva l’assoluzione per insufficienza di prove; per il Sagliocco l’assoluzione con la formula piena. La Corte di Assise (composta dal Presidente, Giovanni Morfino; giudice a latere, Victor Ugo De Donato; Pubblico Ministero, Nicola Damiani) emise un verdetto di condanna per Maria Francese, colpevole del delitto di omicidio aberrante plurilesivo con la diminuente della minore età, della provocazione, del motivo di particolare valore morale e sociale; per Giovanni Francese, colpevole del delitto di maltrattamenti. Condannava la Maria Francese alla pena di anni 13 e mesi sei di reclusione, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e da quella legale, durante la pena; Giovanni Francese, in concorso con la contestata recidiva aggravata e reiterata ad anni 1 uno e mesi 6 di reclusione.  Sospendeva infine il Giovanni Francese dall’esercizio della patria potestà per un tempo pari al doppio della pena inflitta; assolveva Francesco Sagliocco dal concorso nel delitto ascritto alla Maria Francese per non aver commesso il fatto. Nel processo furono impegnati gli avvocati: Andrea Della Pietra, Generoso Iodice, Giuseppe Garofalo, Alberto Narni Mancinelli, Enzo Nerone e Antonio Simoncelli.

Ferdinando Terlizzi – Delitti in bianco & nero a Caserta – Prefazione di Ugo Clemente – Edizioni Italia – 2017 –

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Aversa. Rifiuti speciali, trasporto illecito: autocarro scoperto e sequestrato dai Carabinieri

Nel corso di un pattugliamento del territorio volto al contrasto dei reati in danno all’ambiente, in agro del comune di Aversa (CE), e precisamente lungo la strada Porta San Giovanni, i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Marcianise (CE) hanno notato un autocarro modello Ducato con il cassone completamente scoperto carico di quelli che presumibilmente erano rifiuti di tipo metallici.

Prontamente procedevano a far sostare l’autocarro in argomento per sottoporre a controllo i rifiuti trasportati. In particolare, sul cassone dell’autocarro risultavano presenti rifiuti speciali pericolosi costituiti da RAEE (lavatrice non bonificata, televisore a tubo catodico, nr. 3 stufe alogene, nr. 1 friggitrice ad aria, nr. 1 monitor pc) miscelati a rifiuti costituiti da barre di allumino e barre in ferro arrugginite.

Alla richiesta dei militari circa atti autorizzativi e/o Formulari di Identificazione dei Rifiuti che potessero consentire di addivenire alla tracciabilità dei rifiuti, il conducente e proprietario del mezzo, nulla era in grado di esibire.

Inoltre, la visura in banca dati effettuata sulla targa dell’autocarro ha permesso di accertare che lo stesso non era iscritto all’Albo dei Gestori Ambientali, obbligatoria per l’operazione di trasporto rifiuti che si stava ponendo in essere.

Alla luce di quanto sopra, essendo emerse a carico del conducente, proprietario dell’autocarrio, precise responsabilità penali in ordine al reato di gestione illecita di rifiuti pericolosi e non pericolosi mediante attività di carico e trasporto degli stessi a mezzo di autocarro non iscritto all’albo gestori ambientali, i militari procedevano al sequestro d’iniziativa dell’autocarro e dei rifiuti.

Il responsabile è stato deferito a piede libero per la suindicata ipotesi di reato contravvenzionale.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Aversa. Igiene alimentare: controlli, sanzioni e chiusura di un negozio da parte dei Carabinieri

Mirati controlli sono stati eseguiti nella giornata di venerdì dai Carabinieri della Compagnia di Aversa che, unitamente a personale dell’U.O.V. della ASL di Caserta, nell’ambito dei servizi predisposti in materia tutela dell’igiene pubblica, hanno effettuato accessi ispettivi presso alcuni esercizi commerciali della città normanna.

Sotto la lente è finito un negozio di generi alimentari, dove a seguito delle irregolarità riscontrate circa il mancato rispetto delle vigenti disposizioni normative volte alla tutela della salute dei cittadini, i militari hanno disposto l’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale.

In particolare gli accertamenti hanno consentito di rilevare anche l’occupazione abusiva del suolo pubblico e l’attività di panificazione abusiva. Sono stati sottoposti a sequestro penale il laboratorio di panificazione e la cucina dove venivano preparati gli alimenti in pessime condizioni igienico-sanitarie.

Sono stati rinvenuti, inoltre, stoccati in precarie condizioni igieniche, circa 500 chili di generi alimentari e bevande scadute, pedane in legno e residui di stoffe e plastiche utilizzate per la panificazione.

I militari hanno elevato al responsabile del negozio di alimentari sanzioni ammnistrative per 7.121,00 euro.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Aversa. Interessante disamina del PD sulla situazione politico-economica causata dal governo

PD Aversa: coordinare partecipaizone pubblica attorno a missioni strategiche contro crollo della produzione causato dal governo e mancanza di politiche industriali

 Economia e industria saranno punti cruciali per la forza e la credibilità del progetto di governo alternativo a quello della Destra, per questo il rilancio delle politiche industriali deve riguardare innanzitutto il Sud, partendo dal coordinamento della partecipazione pubblica attorno a grandi missioni strategiche”.

È questa la sintesi della discussione sulle politiche industriali, uscita dall’evento conclusivo del ciclo sulle cinque priorità per l’Italia dal titolo “Non ci resta che piangere. Quali politiche industriali nel Sud?”, che si è tenuto lo scorso venerdì 21 febbraio nella sede del PD di Aversa e racchiusa nelle parole del senatore Antonio Misiani, già Viceministro all’economia e attuale Responsabile nazionale PD Economia, Finanze, Imprese e Infrastrutture.

I primi due anni del governo Meloni – ha spiegato Misiani, che è anche Commissario PD Campania – sono stati molto deludenti, dal punto di vista economico e industriale e la legge di bilancio 2025 un disastro, particolarmente penalizzante per il Mezzogiorno e la Campania.

L’evento è stato introdotto da una breve relazione del commissario PD Aversa Eugenio Marino, che ha esplicitato le basi della discussione spiegando come “il Sud Italia è strutturalmente la parte più fragile, meno sviluppata, economicamente debole e meno industrializzata del nostro Paese. Per accorciare le distanze con il Nord Italia non si può pensare – come spesso abbiamo sentito raccontare – che occorre puntare sul turismo e l’enogastronomia. Sono settori importanti e sicuramente da valorizzare, ma che non possono bastare. Per sviluppare un territorio ed evitarne lo spopolamento serve industrializzarlo. L’industria, al contrario del turismo o di altri settori, genera professionalità ad alta specializzazione, ricerca, innovazione, infrastrutture e un ampio e articolato indotto”.

Il Mezzogiorno non è un deserto industriale, esiste un tessuto di imprese competitive in diversi settori strategici, dall’ Agroindustria, al Navale, alla Cantieristica, all’Aerospazio, fino all’Automotive – ha spiegato nella sua relazione il Direttore generale dello SVIME Luca Bianchi –. Ma rischia di diventarlo se non si rimettono al centro politiche industriali in grado di accompagnare le imprese nella transizione verso un’economia sostenibile. La filiera dell’Automotive è il primo settore sul quale si giocherà la sfida europea nel cambiamento strutturale del sistema produttivo e il futuro industriale del Mezzogiorno”.

È poi intervenuto il Deputato nazionale della locale sezione del PD, Stefano Graziano, che ha sottolineato come “la crisi dell’automotive sta mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro, e servono risposte immediate per tutelare i lavoratori e il settore”. Per questo motivo, ha aggiunto Graziano “il salario minimo non è più rinviabile: garantire una retribuzione dignitosa significa dare certezze a milioni di persone”.

Per la presidente del Consorzio ASi Caserta, Raffaela Pignetti, sono necessari “Investimenti e formazione: una nuova visione strategica per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno {che} deve fondarsi su questi elementi.

C’è bisogno – ha aggiunto Pignetti – di finanziamenti importanti per realizzare infrastrutture moderne ed efficienti e di puntare sulla formazione dei giovani, mirata, per accrescere le loro competenze in relazione alle maggiori vocazioni del nostro territorio”.

Per l’ingegner Gianfranco Ferro, poi, serve il complesso di “Infrastrutture, formazione ed educazione, politiche fiscali favorevoli, ricerca e innovazione, stabilità politica e legale, accesso al credito per le PMI: un ecosistema che determina il successo dello sviluppo dell’industria in un dato territorio.

Considerarli collettivamente ed armonizzarli in una politica di Sviluppo Economico con strategie chiare a livello locale e nazionale, anche settoriali, è un’orchestrazione non semplice e certamente di lungo periodo”.

Le politiche industriali – ha inoltre sottolineato Elena Caterino, del PD Aversa e moderatrice della discussione – sono un elemento strutturale e di primaria importanza per l’Italia. Nel contesto geopolitico globale è necessario dotare il Paese di una linea chiara su queste politiche, di una visione di sviluppo per la crescita e l’industria, per creare e proteggere il lavoro. Oggi, purtroppo, osserviamo un’azione di Governo che manca di una vera visione, manca di un’idea di quello che debba essere il futuro della nostra industria”.

L’evento di venerdì ha confermato, in linea con i precedenti, che il locale PD Aversa intende continuare a essere l’unico luogo politico serio e strutturato, nel quale si discute dell’Italia e della città in modo aperto e alla presenza di iscritti, militanti, cittadini, consiglieri comunali, parti sociali, soggetti economici, studiosi, imprenditori, categorie sociali, società civile e alleati del centrosinistra.

E sulla base di questo il PD intende essere sempre di più un luogo, un soggetto e uno strumento a disposizione della città e del bene comune, aperto al contributo di chiunque voglia avvicinarsi e impegnarsi per il futuro di Aversa. Nel futuro prossimo e anche sulla base dei suggerimenti arrivati in questo primo ciclo, il PD avvierà iniziative di discussione su temi di carattere più propriamente cittadino.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Aversa. Il ‘Principe Brut Millesimato’ di Cantine Vitematta sul podio delle ‘Sparkling Star’

Da Casal di Principe al firmamento delle sparkling star, classifica delle migliori bollicine d’Italia.

506 spumanti in sfida per diverse categorie per il concorso del Touring Club ‘Vota la tua Sparkling Star’,

realizzato in collaborazione con Verallia in occasione di Vinitaly.

 

Nella categoria metodo classico al secondo posto per l’anno 2024 c’è Il Principe Brut Millesimato di Cantine Vitematta.

Tra le migliori cantine italiane si fa spazio da Casal di Principe un’eccellenza tutta campana: Vitematta che da un vitigno eroico e con una storia ricca di coraggio e voglia di riscatto produce l’Asprinio di Aversa.

Il Principe Millesimato di Vitematta si posiziona al secondo posto in una classifica di tutto rispetto.

 1) Soldati La Scolca d’Antan Brut Blanc de Blancs Millesimato 2012 – La Scolca;
2) Il Principe Brut Millesimato 2022 – Cantine Vitematta;
2) Nebbiolo d’Alba Doc Spumante Rosé Brut 2019 – Sara Vezza;
3) Ribolla Gialla Extra Brut 2021 – Le Favole;
3) Gaudensius Pas Dosè – Firriato.

 Le premiazioni si terranno lunedì 17 febbraio presso il Radisson Collection Hotel, Palazzo Touring Club di Corso Italia 10 a Milano.

Vincenzo Letizia, responsabile di Vitematta: “Siamo onoratissimi di essere con il nostro Principe Millesimato tra i migliori spumanti dell’edizione 2024 dei Vini buoni d’Italia. Un traguardo di tale importanza ci gratifica ulteriormente per il nostro intenso lavoro di riscatto territoriale, di inclusione di persone sistematicamente escluse dalla società, per la nostra missione di salvaguardia dell’Asprinio e la qualità del nostro vino. Essere tra le star delle bollicine ci riempie di orgoglio. Ringrazio la giuria per aver apprezzato tanto il nostro spumante”.

(Monica Riccio – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Aversa. PD: Allargare la sfera dei diritti per rendere più giusta e progredita la società

Vogliamo allargare e rafforzare la sfera dei diritti sociali e civili includendo anche chi oggi ne è escluso, perché una società è tanto forte, giusta, coesa ed economicamente avanzata quanto più ampia e certa è la platea dei cittadini che ne fanno parte”.

Con queste parole, il commissario del PD Aversa, Eugenio Marino, ha introdotto e sintetizzato il tema del quinto dibattito del ciclo “Cinque priorità per l’Italia”, che si è tenuto lo scorso venerdì 7 febbraio nella sede del PD di Aversa, alla presenza del Responsabile della Segreteria nazionale del PD per i Diritti, l’europarlamentare Alessandro Zan e della senatrice e commissaria del PD Caserta Susanna Camusso.

Proprio la Commissaria Camusso ha spiegato che non vi è contrapposizione tra diritti sociali e diritti civili e che chi li mette in alternativa lo fa per creare un restringimento dei diritti favorendo il privilegio.
Il Presidente di Rain Arcigay Caserta ODV, Raoul Piccirillo, ponendo l’accento sulla discriminazione di genere, ha invece sottolineato come si continui a influenzare profondamente l’accesso al mondo del lavoro per le persone transgender, chiedendo con forza e passione la necessità di politiche inclusive e di un cambiamento culturale volto a garantire pari opportunità a tutti.

Carmine De Angelis, dell’Associazione famiglie arcobaleno, ha invece ribadito come il riconoscimento delle famiglie arcobaleno non sia una questione ideologica, ma di uguaglianza, che metta tutte le persone e tutti i bambini nelle condizioni di godere dei medesimi diritti e opportunità, indipendentemente da come sia composto il loro nucleo familiare.

Il consigliere comunale di Teverola, Pasquale Gnasso, invitato a portare anche una testimonianza sulla situazione dell’omofobia nella provincia di Caserta, ha spiegato come siano un problema l’indifferenza diffusa e la tendenza a negarE l’esistenza dell’omofobia e come esse vadano contrastate anche con una legge contro tutte le forme di discriminazione.

Le conclusioni sono state tracciate dall’europarlamentare PD Alessandro Zan che, tra le altre cose, ha insistito sul fatto che con le leggi che vuole approvare questa maggioranza di Governo si vuole impedire persino la disobbedienza civile, cioè la contestazione di chi, non avendo diritti, protesta in modo non violento per provare a ottenerli.

E per questo ha invitato tutti a mobilitarsi e adoperarsi per non permettere che i riflettori si spengano su questi temi e a sottolineare che i figli di Meloni, Salvini e Piantedosi non hanno più diritti dei figli della Famiglie Arcobaleno, perché la Costituzione assegna diritti alla persona e non alle categorie e dunque, i diritti devono essere per tutti, altrimenti se sono per pochi diventano privilegi.

L’evento è stato moderato da Francesco Del Franco, del locale PD Aversa, che ha sottolineato come anche in questo quinto e penultimo incontro la sede del Partito Democratico di Aversa si sia affollata di militanti e cittadini interessati a discutere di politica e di argomenti che interesano la vita concreta delle persone.

Per questo ha ringraziato tutti i relatori che hanno accettato di discutere con il PD, oltre che gli intervenuti che, con la loro presenza e interesse, confermano la bontà Di queste iniziative e ha ricordato come il Partito Democratico di Aversa sia aperto a contributi di tutti e ha dato appuntamento al prossimo evento sulle politiche industriali, che si terrà il prossimo 21 febbaraio sempre alle 18.00 nella sede del PD e al quale parteciperà il senatore Antonio Misiani, Responsabile nazionale PD Economia, Finanze, Imprese e Infrastrutture e Commissario PD Campania.

(Eugenio Marino – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Aversa. Cura dell’ictus: premiato l’ospedale ‘Moscati’, il plauso dell’Ordine dei Medici

«Un bel riconoscimento!

Complimenti all’Unità Operativa di Neurologia del Presidio Ospedaliero di Aversa per il premio riconosciuto dalla European Stroke Organisation per il secondo anno consecutivo».

Così il presidente dell’Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Caserta Carlo Manzi commenta lo status “Diamante” ottenuto dal nosocomio aversano per il trattamento dell’ictus ischemico.

Il Presidente aggiunge: «Attualmente quella di Aversa è l’unica Unità Operativa di Neurologia dell’Asl di Caserta. In provincia abbiamo attive attualmente due strutture per l’urgenza neurologica, quella dell’Azienda Ospedaliera di Caserta e quella appunto di Aversa. Un lavoro importante quello della Neurologia di Aversa che ha raggiunto livelli eccezionali, come emerge dai dati dei pazienti trattati».

E poi: «Si tratta di interventi salvavita, quindi assolutamente importanti per l’aumento dell’aspettativa di vita e anche per il miglioramento della qualità della vita di persone che hanno problemi di questo genere».

Cinquecento i ricoveri, tutti in setting di urgenza. Nell’80% la patologia trattata era di tipo cerebrovascolare. Inoltre, sono stati effettuati 85 trattamenti trombolitici e di questi più del 70% è stato effettuato entro l’ora, almeno il 50% entro 45 minuti dall’arrivo in ospedale. Il Presidente ancora: «Un lavoro importante, dunque, fatto in tempi estremamente brevi.

Mi complimento con il dottore Giovanni Cerullo, responsabile dell’Unità Operativa, nonché tesoriere dell’Ordine dei Medici di Caserta. Nel giro di qualche anno ha attivato l’Unità Operativa, poi la Stroke Unit, fino ad avere un reparto con capacità di ricovero, soprattutto per pazienti con ictus ischemici ed emorragici».

Il dottor Giovanni Cerullo sottolinea: «Sono orgoglioso di aver raggiunto con l’intera Unità questo riconoscimento europeo per il secondo anno. Il tutto è stato possibile in un’ottica di gioco di squadra. Innanzitutto, mi sento di ringraziare tutti gli operatori che a vario titolo partecipano all’Area Stroke, dai medici del 118 ai colleghi del Pronto Soccorso, a quelli della Radiologia e a tutto il personale della Neurologia.

Il mio ringraziamento va a tutta la Direzione Strategica, dal direttore generale Amedeo Blasotti a quello sanitario Saverio Misso, all’amministrativo Giuseppe Tarantino, ma anche alla direttrice sanitaria di presidio Stefania Fornasier, che ci supportano quotidianamente e non ci fanno mancare mai il loro sostegno. Questa è la ricetta vincente che ci ha portato così in alto confermandoci a questi livelli».

(Maria Beatrice Crisci – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Aversa. ‘Open Day’ riuscitissimo sabato 8 al Liceo Artistico IIS ‘Leonardo da Vinci’

Day 2025 al Liceo Artistico IIS Leonardo da Vinci di Aversa: un ponte tra passato e futuro.

Sognare di tornare nel proprio liceo dopo il diploma è  un desiderio che si è  avverato per i due protagonisti dell’ Open Day dell’ 8 febbraio 2025 al Liceo Artistico IIS Leonardo da Vinci di Aversa, diretto dalla dirigente scolastica, prof.ssa Margherita Montalbano.

La storia di Massimiliano Junior Ciullo e Armando Ibello, due ex studenti che, grazie all’ invito della prof.ssa Rosalba Corvino, responsabile dell’ orientamento in ingresso per il Liceo Artistico, hanno avuto l’ opportunità di condividere la loro esperienza con i futuri allievi.

Accompagnati dal loro ex docente di italiano, prof. Francesco Pio Ferreri, i due illustratori, oggi in formazione presso la Scuola Internazionale di Comix e già  autori di un portfolio di tutto rispetto,  hanno incantato il pubblico con una coinvolgente lezione di disegno e acquerello, conquistando applausi e ammirazione.

Talenti in mostra: il successo degli ex studenti

L’ Open Day di quest’ anno ha voluto sottolineare le opportunità universitarie e lavorative che il liceo offre ai suoi studenti. Dopo aver celebrato in passato talenti come la scultrice Rita Passarelli, il pittore Giovanni Merenda, il critico d’arte Vincenzo Pirozzi, il fotografo Salvatore Diana e l’ architetto Marco Gisonni, quest’ anno il palco è stato dedicato ai due illustratori, esempio concreto di come passione e impegno possano trasformarsi in una carriera di successo.

Letteratura e storia: la voce del Dipartimento di Lettere

L’ evento ha visto anche la partecipazione attiva del Dipartimento di Lettere: la prof.ssa Veronica Mele e gli studenti del corso C hanno dato vita a una lettura drammatizzata su Ippolita Sforza, Duchessa di Calabria, nell’ ambito di un progetto realizzato in collaborazione con la Rete dei Licei della Provincia di Caserta e il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’ Università Vanvitelli, esplorando la tematica del Regno di Napoli angioino-aragonese.

Laboratori aperti e creatività senza confini

I visitatori hanno potuto immergersi nell’ atmosfera vibrante della scuola esplorando i laboratori di architettura, design, pittura, scultura, serigrafia, scenografia, calcografia e grafica. Nei porticati della sede centrale, gli studenti hanno raccontato le loro esperienze e mostrato le proprie creazioni artistiche, testimoniando la vivacità e il talento che animano il liceo.

Un viaggio tra arte, teatro e musica

L’ evento ha rievocato il successo delle passate edizioni, come la performance teatrale “Tutti i colori di Frida”, che aveva incantato il pubblico con una sfilata di moda a tema, organizzata durante la Settimana dello Studente. In quell’occasione, il noto artista Jenny Romano aveva incontrato gli studenti, regalando un momento unico con letture accompagnate da brani musicali eseguiti dagli stessi ragazzi.

La soddisfazione della dirigente e il riconoscimento ai talenti emergenti

Siamo già arrivati a un ottimo risultato  ha dichiarato la dirigente Margherita Montalbano e ci riteniamo pienamente soddisfatti del numero delle iscrizioni. Per questo, voglio ringraziare la Funzione Strumentale e la commissione orientamento, il mio staff, tutti i docenti e, soprattutto, gli studenti, instancabili veicolatori di creatività  e passione.

A coronare la giornata, la premiazione degli studenti delle scuole medie vincitori del Concorso artistico-letterario “Salviamo il Mondo”, giunto alla sua quinta edizione. Fotografia, disegno, fumetto e poesia sono state le categorie in gara, e a distinguersi sono stati gli alunni delle scuole De Curtis di Aversa, Pestalozzi Don Milani di Sant’Antimo, Cante di Giugliano e Don Giovanni Bosco di Trentola Ducenta. Il concorso è stato ideato e promosso dalle docenti Annamaria Cavaliere e Rosalba Corvino.

Un futuro ricco di opportunità

Al termine della giornata, la dirigente ha sottolineato con orgoglio anche il successo del Liceo Scientifico di Trentola, che fa parte dello stesso istituto, evidenziando come entrambi gli indirizzi abbiano già raggiunto un numero significativo di iscritti.

L’evento si è  concluso con la visita del Sindaco Francesco Matacena, accompagnato dalla consigliera Federica Turco e dall’ assessore Giglio. Il primo cittadino si è complimentato per  l’ eccellente lavoro svolto e ha proposto nuove iniziative per valorizzare ulteriormente l’ istituto, attraverso mostre ed eventi artistici che possano estendere il talento degli studenti anche fuori dalle aule.

Tra foto di rito e sorrisi, si è chiusa una giornata che ha saputo raccontare il passato, il presente e il futuro del Liceo Artistico IIS Leonardo da Vinci, una scuola che continua a ispirare e formare i talenti di domani.

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Aversa. Danni al patrimonio culturale ed opere illecite: i Carabinieri denunciano due persone

Due persone, ritenute responsabili di reati in danno del patrimonio culturale, realizzazione di opere illecite e in assenza di autorizzazione, sono state denunciate in stato di libertà nella mattinata di sabato dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli.

Gli immediati accertamenti eseguiti dai militari dell’Arma nell’ambito del monitoraggio dei monumenti nella provincia di Caserta con il supporto di funzionari della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, hanno consentito di accertare l’avvenuta realizzazione, a vario titolo da parte dei denunciati, di opere illecite sul Campanile e Arco dell’Annunziata della città normanna, facenti parte del complesso monumentale “della Real Casa dell’Annunziata” – bene tutelato ai sensi del codice dei beni culturali.

Tali realizzazioni, consistenti nell’installazione abusiva di luminarie ed addobbi vari, sono risultante, peraltro, non compatibili con il carattere storico dell’edificio.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Aversa. Rapina aggravata in banca con arma, sequestro di persona e ricettazione: arrestato napoletano 58enne

Nell’ambito di attività di indagine diretta da questa Procura della Repubblica, i Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Aversa, in data 5 febbraio 2025, hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari che dispone la misura della custodia cautelare in carcere per M.G., cittadino napoletano di 38 anni.

Le indagini – condotte tra i mesi di gennaio e ottobre 2024 – hanno consentito di raccogliere gravi elementi di colpevolezza nei confronti dell’indagato in ordine alla commissione dei reati di rapina aggravata, sequestro di persona, porto e detenzione abusiva di armi e ricettazione.

In particolare, il destinatario del provvedimento è gravemente indiziato di aver compiuto – unitamente ad un complice fermato dai militari a pochi giorni dall’evento – una rapina aggravata con l’uso di una pistola presso la filiale aversana della Banca Popolare di Bari di via Saporito il 5 gennaio 2024, facendosi consegnare il denaro contante contenuto nella cassaforte.

Ulteriormente, le indagini hanno consentito di raccogliere gravi indizi di reato in ordine alla sua partecipazione ad un secondo evento delittuoso il 27 marzo 2024, nel corso del quale il Direttore della medesima filiale era stato sequestrato al suo arrivo nei pressi dell’Agenzia e costretto a salire in macchina da due rapinatori, i quali lo minacciavano con l’uso di una pistola, al fine di farsi consegnare il contante presente in filiale.

1 due rilasciavano il Responsabile dell’Agenzia solo dopo qualche ora, a Napoli, avendo ceduto alla pressione investigativa delle ricerche immediatamente avviate dai militari dell’Arma e desistito dal loro intento criminale.

In entrambe le occasioni, l’intervento tempestivo del militari e gli accertamenti tecnici immediatamente effettuati sul posto in seguito alla commissione dei reati unitamente alle attività tecniche di sopralluogo hanno consentito di ricostruire meticolosamente le concitate fasi dell’azione criminale.

Per accedere al video della rapina e della fuga dei malviventi, cliccare su una delle foto, oppure sul seguente link:

(Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord – Il Procuratore della Repubblica Dott.ssa Maria Antonietta Troncone – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Aversa. Venerdì 7 febbraio dibattito sui diritti sociali e civili promosso dal locale circolo PD

I diritti sociali e quelli civili di persone e lavoratori, che vanno dalla necessità di riconoscere la persona in quanto tale, senza discriminazione alcuna e nella piena applicazione dello spirito della Costituzione, sia nella sfera privata e pubblica che in quella del mondo del lavoro.

Saranno questi i temi di discussione del prossimo evento di venerdì 7 febbraio alle ore 18.00, nella sede del Partito Democratico di piazza municipio ad Aversa.

Vogl’essere chi vogl’io… e lavorare. Ognuno ha diritto a realizzarsi per ciò che è e in ciò che vuol fare”: questo il titolo del dibattito al quale sono chiamati a discutere il Responsabile della Segreteria nazionale del PD per i Diritti, l’europarlamentare Alessandro Zan, la Commissaria provinciale del PD Caserta Susanna Camusso, il presidente di Rain Arcigay Raoul PiccirilloCarmine De Angelis dell’associazione famiglie arcobaleno, il Direttore della Caritas diocesana di Aversa, Don Carmine Schiavone e il consigliere comunale di Teverola, Pasquale Gnasso, che porterà una testimonianza diretta sulla situazione dell’omofobia nel casertano.

La discussione sarà introdotta da Angela Falco e moderata da Francesco Del Franco, entrambi del PD Aversa.

(Eugenio Marino – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Aversa. Vittime della strada: ‘ancora pochi controlli e scarso impegno delle istituzioni’

A seguito del tragico incidente avvenuto venerdì 31 gennaio in via Atellana, che ha visto un’altra vittima sulle strade di Aversa, Biagio Ciaramella, esponente dell’associazione “Famigliari Vittime della Strada”, ha lanciato un nuovo allarme sulla sicurezza stradale nel territorio.

“Questa mattanza sulle strade non finisce mai – ha dichiarato Ciaramella – e purtroppo anche l’incidente di oggi rappresenta un ennesimo campanello d’allarme per la sicurezza stradale.

Da anni denunciamo la situazione critica ad Aversa e nell’agro aversano, chiedendo maggiori     controlli e interventi concreti, ma nulla sembra cambiare”.

 CODICE DELLA STRADA POCO RISPETTATO: L’ APPELLO ALLE ISTITUZIONI   

Nonostante l’approvazione definitiva del nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre, secondo Ciaramella sul territorio di Aversa le nuove regole non stanno avendo  l’impatto sperato: “Vediamo ancora troppi automobilisti usare il cellulare alla guida, non indossare la cintura di sicurezza e superare i limiti di velocità.

Il codice della strada sembra non essere preso sul serio. Abbiamo inviato una nota al Questore di Caserta e al Prefetto lo scorso 27 gennaio per capire perché i controlli siano così scarsi, ma ad oggi non abbiamo risposte concrete”.

      STRADE  DISSESTATE E MANCANZA DI INTERVENTI   

Un altro problema evidenziato dall’Associazione è lo stato delle strade di Aversa, piene di buche e tratti dissestati, che potrebbero contribuire agli incidenti: “Se una strada è disastrata e causa una perdita di controllo del veicolo,  questa deve essere considerata una concausa dell’incidente. È inaccettabile che la manutenzione sia così carente”.

CRITICHE ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Ciaramella ha anche espresso delusione nei confronti dell’attuale amministrazione comunale, in carica da circa sei mesi, accusandola di non aver ancora preso provvedimenti concreti per migliorare la      sicurezza stradale: “Siamo amareggiati. Non vediamo nessun intervento a tutela dei cittadini e ci     chiediamo come si stiano organizzando il Comune, i Vigili Urbani, i Carabinieri e la Polizia Locale per garantire più sicurezza. La movida e altre problematiche sono sotto i riflettori, ma la sicurezza stradale viene trascurata”.

L’ASSOCIAZIONE: “SAREMO SEMPRE LA VOCE DELLE VITTIME”

L’Associazione Familiari Vittime della Strada ribadisce il proprio impegno nel monitorare la situazione e nel sostenere le famiglie delle vittime: “Noi continueremo a lottare affinché le istituzioni facciano la loro parte e affinché si possano salvare vite umane. Anche una sola vita salvata fa la differenza”.

Il tragico incidente di via Atellana rappresenta dunque un’ennesima conferma di quanto sia urgente intervenire per prevenire altre tragedie sulle strade di Aversa.

L’auspicio dell’Associazione è che le istituzioni passino dalle parole ai fatti, attuando controlli più rigorosi e investendo nella manutenzione stradale prima che si verifichino nuovi drammi.

(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)