Quest’anno pare che gli inciampi sul palco dell’Ariston stiano preoccupando tutti tanto che molti cantanti e ospiti evitano di attraversarle.
La scenografia del palcoscenico sanremese ha sempre acceso i riflettori sul carpet esibizione e le prime vittime di questa kermesse canora aveva coinvolto durante le prove Francesca Michielin che ha riportato una distorsione alla caviglia dopo una caduta, e il frontman Kekko Silvestre dei Modà.
La stessa Francesca Michielin aveva ironizzato sui social: “Non c’è nessun grado di separazione tra me e le scale dell’Ariston: sono caduta anche stavolta. Sanremo, non smetti mai di regalarmi emozioni! Pronta a partire”.
Invece Kekko ha riportato una contusione al torace che non gli aveva permesso di potersi esibire alla sfilata del “Green Carpet.
Questa scala innovativa, progettata da Riccardo Bocchini, che assume 12 configurazioni diverse e con ogni scalino che si muove in modo indipendente, continuerà a fare vittime…
Oppure il tutorial “serissimo”, fatto da Maria Sole Pollio, conduttrice del “PrimaFestival” insieme a Bianca Guaccero e a Gabriele Corsi, è servito per insegnare a combattere il nemico numero uno.
Il dramma dei furti nelle attività commerciali è ormai una piaga di molti comuni dell’hinterland napoletano.
Per affrontarlo l’inviato di Striscia la Notizia Luca Abete ha messo su un’idea provocatoria: una fantomatica antologia del furto reperibile in edicola.
Ingressi con spaccata, con piede di porco, con sega circolare o a mani nude, sono solo alcune delle situazioni terribili documentate con tanto di immagini e testimonianze dei derubati.
Le minicar per minorenni non dovrebbero superare i 45 km/h. Eppure, come ci racconta Luca Abete, molte vengono modificate per raggiungere velocità molto maggiori.
Tali modifiche rendono i mezzi instabili e i freni di serie inadatti.
Per capire se le minicar sono state elaborate esiste il banco di prova della motorizzazione che però, a quanto pare, non viene proprio utilizzato.
I controlli su strada sono cominciatiproprio sollecito di “Striscia la Notizia”.
Emerge un dato sconcertante: il 30% dei mezzi sono illegali.
Per accedere al servizio trasmesso da Canale 5 cliccare sulla foto oppure sul seguente link;
L’inviato di “Striscia la Notizia” Luca Abete ha smascherato negozi di generi alimentari che vendono alcolici di lusso accettando pagamenti con il “sussidio dello Stato” destinato alle famiglie povere, con il quale è vietato l’acquisto di determinate categorie di beni.
Dopo aver raccolto le prove dello stratagemma utilizzato per eludere i controlli e dialogato con un’improbabile “Giorgia Meloni” furibonda per l’abuso, Luca Abete ha portato ai venditori il “Prosecco di inclusione” di Striscia La Notizia.
I dettagli nel servizio in onda venerdì 7 febbraio dopo il tg serale.
Secondo i risultati inquietanti di uno studio appena pubblicato il nostro Paese sembra preferire la sottomissione alla formazione.
I dati rivelano che le ricerche online di “Mistress” superano quelle per lezioni private, mentre una dominatrice può guadagnare fino a tre volte un insegnante, grazie a quasi il doppio di praticanti BDSM rispetto agli studenti universitari: una tendenza che solleva giusti interrogativi sul nostro Paese…
Gli italiani preferiscono la sottomissione alla formazione. A dirlo i dati di un recente studio, che rivela come le ricerche online di “Mistress” superano quelle per lezioni private. Con quasi il doppio di praticanti BDSM rispetto agli studenti universitari, la tendenza solleva interrogativi sulle priorità economiche e culturali del nostro Paese. Soprattutto in vista del fatto che una dominatrice può guadagnare fino a tre volte rispetto ad un insegnante.
Un mercato che non conosce crisi per le Mistress
L’Italia si trova ad affrontare una crisi di produttività lavorativa senza precedenti. Secondo gli ultimi dati OCSE, il Paese è tra quelli con la crescita della produttività più lenta d’Europa, una condizione aggravata da un alto tasso di analfabetismo funzionale, che colpisce circa il 28% della popolazione.
Mentre le aziende lamentano la difficoltà di trovare lavoratori qualificati e l’istruzione fatica a tenere il passo con le esigenze del mercato,secondo un studio appena pubblicato da MistressAdvisor – il portale di riferimento per trovare annunci di Mistress corredati da recensioni verificate – gli italiani sembrano essere più interessati al mondo BDSM e ai servizi di dominazione che alla formazione personale e professionale.
Un trend che emerge non solo dai guadagni dei professionisti del settore, ma anche dall’analisi delle ricerche online e delle preferenze di spesa delle famiglie, che dimostrano una chiara predilezione per la sottomissione piuttosto che per l’investimento nello sviluppo di competenze.
Mistress o professori? Ecco chi vince la sfida economica
Le cifre parlano chiaro. Secondo un sondaggio condotto da Mistress Advisor, in Italia una Mistress professionista guadagna in media 5.530€ al mese, considerando una tariffa media di 182€ a sessione e una media di 7,6 sessioni a settimana.
In confronto, un insegnante di scuola secondaria guadagna tra 1.350€ e 1.960€ al mese, a seconda della fascia di anzianità (fonte: MIUR). La differenza di reddito è evidente: una mistress può guadagnare fino a tre volte un professore.
Le ricerche sul Web per le Mistress sempre al top
Un’analisi dei dati di Google Trends mostra che il termine “mistress” ha un volume di ricerca costantemente superiore rispetto a “ripetizioni” e “lezioni private” in tutto il Paese.
La domanda di Mistress è costantemente più alta rispetto a termini legati alla formazione, come “ripetizioni” o “lezioni private”, con picchi significativi nei fine settimana e nei periodi festivi.
Questa tendenza è confermata guardando ai dati delle singole città come Milano, Roma e Napoli. In poche parole, gli italiani sembrano decisamente più attratti dall’essere sottomessi che dall’investire nella propria formazione, che si tratti di imparare una lingua, suonare uno strumento o semplicemente ripassare le materie scolastiche e universitarie.
Ma chi è il cliente tipo?
Secondo i dati raccolti da Mistress Advisor, il profilo più comune è quello di un uomo over 50, sposato e con figli, spesso con un lavoro ben retribuito e un alto livello di responsabilità. Questo suggerisce che molti clienti appartengano a una fascia socio-economica medio-alta, dove la pressione lavorativa e familiare potrebbe alimentare la ricerca di esperienze alternative e di evasione.
I dati di Semrush offrono uno spaccato sorprendente sulle priorità di ricerca degli italiani. A Roma, la parola chiave “Mistress Roma” viene cercata 18.000 volte al mese, quasi alla pari con “Sapienza Università di Roma”, che registra 18.100 ricerche mensili.
In confronto, termini legati alla formazione accademica e professionale come “Ripetizioni Roma” (260 ricerche) e “Corsi di formazione Roma” (240 ricerche) sembrano quasi irrilevanti, segnalando un interesse estremamente basso per l’istruzione. Ancor più sorprendente è il confronto con il turismo: “Colosseo biglietti”, una delle attrazioni più visitate al mondo, si ferma a 12.100 ricerche mensili, ben al di sotto dell’interesse per le mistress. Questi dati mettono in evidenza come il desiderio di esperienze trasgressive superi nettamente la volontà di investire in crescita personale o in attività culturali.
Un paese di sottomessi? Il BDSM supera l’università
Le cifre raccolte da MistressAdvisor non si fermano qui: in Italia ci sono circa 3,6 milioni di praticanti BDSM, mentre gli iscritti all’università nell’anno accademico 2022/2023 erano 1.909.360 studenti (fonte: MIUR).
In altre parole, ci sono quasi il doppio di italiani coinvolti nel mondo del BDSM rispetto agli studenti universitari iscritti.
Secondo Codacons, la spesa media annua delle famiglie italiane per l’istruzione è di circa 450€, mentre secondo i dati raccolti da MistressAdvisor, la spesa per intrattenimento per adulti, escort e BDSM è quasi cinque volte superiore. Questo evidenzia una discrepanza tra le priorità economiche delle famiglie italiane, che sembrano investire di più nel piacere che nell’educazione.
Le regioni e città più trasgressive d’Italia
Secondo i dati di Google Trends, le regioni più trasgressive in Italia sono Liguria, Lombardia e Piemonte. Tra le città meno scontate ma con un alto numero di ricerche e richieste di servizi BDSM spiccano Ladispoli, Pordenone e Cantù.
Queste città, nonostante le loro dimensioni più contenute, dimostrano una domanda crescente per esperienze alternative, evidenziando come il fenomeno non sia limitato alle grandi metropoli.
Guardando invece ai dati degli annunci, secondo Mistress Advisor (www.mistressadvisor.it), in Italia sono attualmente attivi circa 6.500 annunci di dominatrici. Come prevedibile, le città con il maggior numero di annunci sono Milano (1.200 annunci), Roma (1.000 annunci) e Torino (750 annunci), confermando il loro primato come epicentri del mercato BDSM italiano.
Tuttavia, a sorpresa, Padova emerge tra le città con il più alto numero di annunci, con 420 Mistress attive, superando persino città più grandi come Napoli (380 annunci) e Bologna (350 annunci). Questo dato suggerisce una domanda particolarmente elevata per questi servizi nella città veneta, riflettendo un interesse meno visibile, ma profondamente radicato.
Perché gli italiani usano i servizi delle Mistress?
Un sondaggio condotto da MistressAdvisor su oltre 6.525 utenti ha rivelato le principali ragioni per cui gli italiani ricorrono ai servizi di una Mistress.
La motivazione più diffusa (35%) è la ricerca di evasione dalla routine, seguita dal 25% che è spinto da fantasie di sottomissione e controllo. Un altro 15% desidera esplorare nuove esperienze sessuali, mentre il 10% cerca nel BDSM una soluzione all’insoddisfazione nella propria vita sessuale. L’8% lo considera un meccanismo di punizione o auto-disciplina, mentre il 5% lo pratica per feticismi specifici. Infine, un 2% ha motivazioni più personali.
Questi dati evidenziano come il BDSM sia più di una semplice trasgressione: per molti rappresenta un modo per sfuggire allo stress quotidiano, soddisfare desideri inconfessabili o trovare una nuova forma di equilibrio personale.
Quali sono i servizi più richiesti?
Secondo il sondaggio condotto da MistressAdvisor, su un campione di 3.236 uomini, che hanno usufruito dei servizi di una Mistress, è possibile tracciare una chiara mappa delle preferenze degli italiani nel mondo BDSM.
L’analisi ha rivelato quali siano le pratiche più richieste dai clienti, evidenziando trend e inclinazioni che riflettono desideri sempre più specifici e sofisticati:
Bondage e costrizione – richiesto nel 40% dei casi
Sessioni di umiliazione verbale e fisica – 25%
Ruoli di dominazione/sottomissione strutturata – 15%
Feticismo dei piedi e pratiche correlate – 10%
Giochi di ruolo con scenari specifici (medici, disciplinari, aziendali) – 7%
Altro – 3%
Il nostro paese sta cambiando le priorità?
Questi dati provocano una riflessione sulla società italiana. È giusto che un’educazione di qualità sia meno remunerativa rispetto a servizi di dominazione?
La domanda crescente di mistress rispetto all’istruzione evidenzia un cambiamento nelle priorità degli italiani, con una forte preferenza per il piacere immediato rispetto all’investimento sul lungo termine nella cultura e nella formazione.
Ci ritroveremo dunque, in un futuro prossimo, ad avere sempre più frustini e meno libri nelle nostre case?
Dal Grande Fratello al “Grande Cancello”: passo breve per Canale 5 grazie al nuovo scoop di Luca Abete.
Protagonista di questa puntata de “Il Grande Cancello”, come ci racconta lo stesso Abete, è un detenuto, condannato all’ergastolo per omicidio, che, come lui stesso afferma, trasmette in live su TikTok direttamente dal carcere.
Siamo riusciti ad effettuare una chiamata privata con l’uomo che ci spiega come vengono introdotti telefoni e droghe nei penitenziari.
Per accedere al servizio trasmesso da Striscia la Notizia (Canale 5) cliccare sulla foto o sul seguente link:
La vita ‘social’ di un ergastolano: la denuncia di Striscia la Notizia per la piaga dei cellulari nelle carceri ha cominciato a dare i suoi frutti visto che l’attenzione all’interno dei centri è cresciuta con indagini e sequestri.
Ancora tanti però sono i detenuti in possesso di smartphone che sfacciatamente operano sui social network con dirette streaming.
In particolare l’inviato Luca Abete è riuscito a raccogliere addirittura la testimonianza di un ergastolano che, senza peli sulla lingua, ha raccontato di agenti infedeli e corrotti che guadagnano anche 5000 mila euro a settimana per smerciare droga e cellulari nelle celle.
La mancata chiusura delle scuole di pochi giorni fa per l’allerta meteo ha mandato su tutte le furie gli studenti che si sono scagliati contro i sindaci con raffiche di insulti gravissimi.
Luca Abete è stato a Giugliano in Campania, dove insulti e minacce non sono mancati neanche davanti alle telecamere di Canale 5 e a San Giorgio a Cremano dove il sindaco è stato sommerso da una pioggia di insulti omofobi.
Un gruppo di scienziati ha scoperto i neuroni ‘tentatori’, una sorta di memoria interna del cervello che ci lega indissolubilmente ai cibi ipercalorici.
In Italia è possibile acquistare un frutto contenente una sostanza psicoattiva che provoca devastanti conseguenze per la salute: si tratta della noce della pianta di Areca, comunemente detta noce di Betel.
Il nostro Abete è riuscito a documentare come nel napoletano sia possibile comprarla con facilità.
«All’interno è presente l’arecolina, un alcaloide che viene introdotto in una foglia insieme a idrossido di calcio», dichiara Simona Pichini, direttore del centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto Superiore di Sanità. che aggiunge:
«È una sostanza certamente pericolosa per la salute, spesso posta all’interno della guancia e tenuta in bocca tutto il giorno. È associata al cancro della bocca e a sintomi di astinenza nei neonati di mamme che ne fanno uso durante la gravidanza».
Per vedere il servizio completo, trasmesso da Canale 5, cliccare sulla foto oppure sul seguente link:
La mancata chiusura delle scuole di pochi giorni fa, per l’allerta meteo, ha mandato su tutte le furie gli studenti che si sono scagliati contro i sindaci con raffiche di insulti gravissimi.
Luca Abete è stato a Giugliano in Campania, dove insulti e minacce non sono mancati neanche davanti alle telecamere di Canale 5 e a San Giorgio a Cremano dove il sindaco è stato sommerso da una pioggia di insulti omofobi.
Vedrete i dettagli nel servizio in onda stasera su Canale 5, dopo il telegiornale.
Quando nasce ufficialmente il bar in Italia Cosa lo differenzia dai bar europei e dai bar all’americana Quali cocktail sono nati sui banconi dei bar italiani? Qual è stato il periodo di maggior splendore dei bar italiani?
A queste domande risponde Domenico Maura, Food and Beverage Manager del Grand Hotel Parco dei Principi & SPA, già consigliere e formatore per A.I.B.E.S. Oggi si occupa Management della ristorazione presso la Business School della Luiss.
Maura, spinto dalla sua grande passione per il mondo dei bar, dopo meticolose ricerche e interviste, ha messo nero su bianco un vero e proprio viaggio nei bar italiani, partendo dall’inizio del Novecento fino ad arrivare ad oggi.
Nasce così il volume “Storia del bar in Italia – Con ricette e racconti” (Edizioni Lswr), da oggi disponibile in libreria.
Quando nasce ufficialmente il bar in Italia
Quali differenze aveva rispetto ai bar europei americani?
Il vero e proprio bar all’americana – cioè il bar dove venivano servite le “nuove” bevande cha arrivavano dall’America – arriva in Italia solo alla fine dell’Ottocento e si tratta di pochissime realtà.
Nel resto d’Europa la situazione era diversa, perché in paesi come Francia, Inghilterra e Germania, questa tipologia di bar era molto più presente e affermata.
Tutto questo per motivi geopolitici e culturali che portarono i cocktail ad affermarsi con ritardo nel nostro Paese.
Come si evolve il bar italiano nel tempo?
Dopo un periodo iniziale abbastanza in sordina, nei primi anni del Novecento cominciano ad affermarsi questa tipologia di bar, che erano presenti soprattutto all’interno delle più importanti e lussuose strutture alberghiere che venivano aperti nelle più importanti città italiane. Questi locali erano alla portata di un numero esiguo di persone, quelle più facoltose. “Da lì fu un crescendo, seppur lento e contrastato anche da tanti personaggi che non vedevano di buon occhio l’affermarsi di queste bevande a discapito dell’italianissimo vino. Un ulteriore rallentamento al loro sviluppo si ebbe con le due Guerre Mondiali, che ne moderarono la crescita” spiega Maura.
Quale periodo è particolarmente rilevante per la storia del bar italiano?
Sicuramente gli anni Sessanta, il periodo della Dolce Vita e del Boom economico.
Furono anni incedibili di crescita anche per il bar, che si affermava sempre di più. Roma e Via Veneto divennero il centro del mondo. Grandi bar, grandi locali, grandi barman e grandi personaggi che frequentavano questi luoghi unici.
Anche in altre città ci fu il boom: Milano, Napoli, Firenze e Torino divennero città dove era possibile bere un grande drink seduti in un bar.
Cosa differenzia e caratterizza il bar italiano?
Il bar italiano ha una sua storia molto diversa rispetto a quella degli altri Paesi. La caratteristica principale è nella creatività e nel gusto italiano che nel tempo ha fatto la differenza.
“È vero che oggi città come Londra, Parigi o New York (solo per citarne alcune) hanno dei locali di livello altissimo, ma da noi, all’interno dei nostri bar, sia nelle grandi città che nei piccoli centri, gli ospiti troveranno sempre quell’accoglienza di stile italiano che non ha uguali nel mondo!” spiega l’autore.
Quali cokctails sono nati nel bar italiano?
Americano, Negroni e Bellini sono ancora oggi tra i più conosciuti e bevuti. Sono drink che hanno fatto la storia della miscelazione mondiale. Il Negroni Sbagliato e il Cardinale, per esempio, sono entrati nella lista dei Cocktail Ufficiali I.B.A. (l’Associazione dei Barmen Mondiali).
Poi c’è lo Spritz che negli ultimi anni è diventato un drink di fama mondiale.
Perché leggere un libro sulla storia del bar?
“La storia del bar è la storia di un fenomeno sociale, un luogo d’incontro magico. È il luogo dove personaggi importanti di tutto il Novecento hanno passato momenti unici, creando una connessione con i barman che non avevano con nessun altro, raccontando segreti che non avrebbero mai rivelato a nessuno. Davvero tanti sono gli aneddoti accaduti all’interno dei bar di tutto il mondo, particolari, piacevoli, divertenti o curiosi. Conoscere la storia del bar e dei suoi personaggi arricchisce la conoscenza della nostra storia, per me imprescindibile pe capire il presente!“.
A chi raccomanda la lettura
“È un libro per tutti! È sia per gli appassionati di bar sia per i curiosi, che vogliono saperne di più su un settore che rappresenta una parte importante della nostra società e della nostra storia” spiega l’autore.
Romano e appassionato fin da piccolo del mondo dei bar, ha lavorato in diversi hotel in tutta Europa e ha completato la sua formazione frequentando master universitari in Management alberghiero.
Consigliere Nazionale A.I.B.E.S. nel triennio 2010-2013, è stato presidente della Commissione Didattica Nazionale della stessa associazione e formatore presso la Scuola di Alta Formazione Alberghiera di Promoter, ente di formazione di Confcommercio.
Dopo essere tornato al Grand Hotel Via Veneto per rilanciare il bar e dopo una fruttuosa esperienza al Dorchester Eden di Roma, è oggi Food and Beverage Manager del Grand Hotel Parco dei Principi & SPA.
Si occupa anche di formazione per A.I.B.E.S. e altri enti regionali e si occupa di Management della ristorazione presso la Business School della Luiss.
Il libro Storia del bar in Italia Con ricette e racconti
di Domenico Maura, Edizioni Lswr
ISBN 9791254911990
uscita > gennaio 2025
A Napoli chi chiede una “coperta” in hotel rischia di usare una frase in codice che equivale a richiedere compagnia femminile direttamente in stanza.
È una pratica. purtroppo. a volte ancora valida. come ci racconta Abete.
Nell’albergo che ha trovato il nostro inviato, il pagamento avviene direttamente nella struttura ricettiva e in questo caso sono gli albergatori stessi a chiamare la professionista salvo poi negare di fronte alle telecamere.
Per accedere al servizxio, trasmesso da Striscia l Notixzia, cliccare sulla foot oppure sul seguente link: