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Piacenza. Arrestati 6 sindacalisti: ‘Scioperi per utilità personali’. Cobas e Usb: ‘Diritti attaccati’

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SI COBAS E USB. Tra le accuse, l’estorsione per aver chiesto miglioramenti al contratto nazionale. Ma non è contrattazione aziendale?

Un marcio nazionale: in ogni dove scioperi pretestuosi a scopo estorsivo: alcuni sindacati peggio della camorra?! 

Per la Procura si tratta di associazione a delinquere.
Per i rappresentanti dei lavoratori invece di un “attacco giudiziario” contro sindacati e il diritto di sciopero: i sei arresti domiciliari e le altre misure cautelari fatte scattare ieri dalla Procura di Piacenza nei confronti di alcuni dirigenti dei sindacati SI Cobas e Usb attivi nel polo logistico della città, sono già un caso politico specie per il tenore delle accuse: associazione a delinquere “finalizzata alla commissione di numerosi reati, tra cui violenza privata, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, sabotaggio, interruzione di pubblico servizio” al fine di “introitare i proventi derivanti dalle sostanziose conciliazioni lavorative e dal tesseramento dei lavoratori” con picchetti e scioperi pretestuosi organizzati per “aumentare il peso specifico dei rappresentanti sindacali” per perseguire “obiettivi di potere e arricchimento” personale.
Nel mirino le lotte avvenute nel polo piacentino negli anni 2014-2021, riguardanti anche colossi internazionali quali Gls, Amazon, Fedex-Tnt o Sda.
Secondo l’inchiesta, proteste solo “apparentemente volte alla tutela dei lavoratori” che avrebbero nascosto in realtà “azioni delittuose”.
Nonostante la Procura sottolinei come l’indagine non riguardi i sindacati, ma gli indagati che li avrebbero utilizzati “per perseguire finalità di carattere strettamente personale”, i due sindacati di base hanno subito accusato la procura di “offensiva” contro il sindacalismo di base e delle lotte della logistica, settore dove appalti e interessi contrapposti tra multinazionali e lavoratori la fanno da padrona.
Un impianto accusatorio non nuovo, quello dell’associazione a delinquere – sempre legata a picchetti, scioperi e concessioni contrattuali presumibilmente estorte –, per i due sindacati, che finora non ha portato condanne, ma ripetute assoluzioni e revoche delle misure cautelari.
Per due dei sindacalisti SI Cobas coinvolti erano arrivate l’anno scorso accuse di invasione di edifici, violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale, con arresti domiciliari poi revocati dal Tribunale del riesame. Mentre il dirigente Aldo Milani era stato arrestato perché accusato nel 2017 dal Tribunale di Modena di estorsione aggravata, ai danni di un datore di lavoro: venne assolto nel 2019.
In seguito agli arresti, sono scattati picchetti e manifestazioni.
I sindacati hanno proclamato uno sciopero generale di 24 ore iniziato alle 19 di ieri. Sabato si terrà una manifestazione.

 

(di Leonardo Byson – Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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