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Caserta. Processo a Nicola Cosentino: due sacerdoti definiscono l’ex sottosegretario anche loro ‘benefattore’

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cosentino-camorra-governo-1-300x200Importanti testimonianze si sono registrate nell’udienza-fiume a carico dell’ex segretario

Nicola Cosentino di Forza Italia.

In aula si sono presentati in qualità di testimoni Franco Cundari, Mario Vaccaro e Carlo Savoia.

A prendere la parola anche don Delio Pellegrino, parroco della Chiesa Santissima Maria Preziosa di Casal di Principe, il quale ha dichiarato: “Durante la confessione appresi di rifiuti tossici sversati di notte a Santa Maria la Fossa nella discarica di Parco Saurino, e di contadini che venivano prelevati e minacciati con il mitra per agevolare le operazioni”.

Il parroco, amico fin da piccolo di don Peppe Diana, ha riferito, in qualità di teste della difesa, della protesta che tra la fine del 2003 e l’inizio del 2004 i cittadini di Casal di Principe fecero contro la riapertura della discarica di Parco Saurino.

La Chiesa fu tra i promotori della protesta, che durò un mese -ha dichiarato il sacerdote- e Cosentino fu tra i politici che ci diede il maggior supporto, anche economico, in quanto provvedeva alla nostre primarie necessità.

La puzza era insopportabile, la gente era stanca. Poi durante la confessione, e non in confidenza, seppi di sversamenti di rifiuti tossici nell’invaso, nonostante fosse chiuso, di camion che arrivavano di notte e persone minacciavano con le armi i contadini che vivevano attorno alla discarica.

Così, come Chiesa, scendemmo in campo”.

Anche l’ex parroco Mario Vaccaro ha confermato il ruolo di Cosentino nella protesta.

Mercoledì inoltre è stato sentito anche l’ex presidente del Consorzio rifiuti Caserta 3, Francesco Cundari, il quale ha dichiarato: “Fui nominato al vertice del Consorzio nel 1998 su indicazione dell’allora sindaco di Caserta Luigi Falco, non di Cosentino, che tra l’altro non mi ha mai segnalato ne’ aziende ne’ persone da far lavorare”.

Carlo Savoia, ex presidente per della società Eco 4, braccio operativo del Consorzio rifiuti Caserta 4 controllato dai fratelli Sergio e Michele Orsi, imprenditori legati al clan Bidognetti, ha invece asserito di “essere stato indicato in quel ruolo da Cosentino” e di aver assunto alcune persone su indicazione dell’ex sottosegretario.

Fui mandato via da Eco 4 e Cosentino restò molto amareggiato, per contrasti con gli Orsi, che sprecavano i soldi pubblici provenienti dal Ce4 in auto di lusso, o pagavano prima i fornitori, tra cui comparivano anche loro società, invece di pagare le e tasse e i contributi ai lavoratori”.

Dopo l’udienza-fiume tenuta presso il tribunale sammaritano, c’è ora attesa per la conclusione della fase dibattimentale e per quella che sarà la requisitoria del pubblico ministero, a margine delle numerose dichiarazioni e dettagli acquisiti.

(Ma.Pi. – News archiviata in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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