Piedimonte Matese. Scandalo Asl: ottiene i domiciliari Cesarini che ha compiuto 70 anni
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Versava in uno stato precario di salute ed era monitorato costantemente
presso l’infermeria del carcere di Secondigliano, Orlando Cesarini, 70enne di Piedimonte Matese, coinvolto nello scandalo scoppiato a gennaio dello scorso anno presso l’Azienda Ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta.
Il legale di fiducia, avvocato Ercole Di Baia, confidava però che in questo mese, avendo l’indagato compiuto 70 anni, fosse rivalutata la sua detenzione presso la casa circondariale di Napoli e, infatti, così è andata.
Cesarini era già affetto da gravi patologie prima che venisse gravato dall’ordine di custodia cautelare che, per legge, non prevede la custodia ai domiciliari se le accuse riguardano anche l’associazione camorristica.
Dopo oltre un anno di detenzione, però, le condizioni di Cesarini si erano aggravate ed era ricoverato in infermeria, in attesa che si liberasse un posto nel reparto ospedaliero dello stesso carcere di Secondigliano, ma ora finalmente i giudici hanno accolto l’istanza della difesa, concedendo all’indagato i domiciliari.
Resta in carcere, invece, Domenico Ferraiuolo (nella foto a destra), l’altro indagato di Piedimonte, trasferito presso la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino: per lui la carcerazione preventiva dura due anni dall’inizio della fase processuale.
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