Castel di Sasso-Liberi. Penuria idrica: adiscono il prefetto i sindaci

È il caso di Liberi e Castel di Sasso, centri del Monte Maggiore interessati da una cronica carenza idrica che ha spinto i rispettivi sindaci, Antonio Diana e Francesco Coletta, a rivolgersi direttamente al Prefetto di Caserta per la convocazione immediata di un tavolo istituzionale per concertare con gli altri enti preposti il da farsi per cancellare i disservizi sin qui verificatisi troppo spesso.

L’iniziativa è stata assunta nella giornata di venerdì e portata a conoscenza anche del competente settore della Regione Campania, del presidente e del direttore generale del Consorzio idrico “Terra di Lavoro” per cercare insieme di superare quella che ha assunto ormai i contorni di una vera e propria emergenza senza fine.

“È inconcepibile – scrivono i primi cittadini al massimo rappresentante del Governo in Terra di Lavoro – che interi comuni restino privi della distribuzione dell’acqua senza preavviso e per di più per periodi che si protraggono per sempre più giorni, facendo assumere ormai alla perdurante della carenza idrica ricadute di ordine pubblico, dal punto di vista igienico-sanitario, di proporzioni enormi.

Le fasce tricolori dei due comuni dove i rubinetti sono a secco ormai da tempo, portano a conoscenza di De Felice che la situazione igienica e sociale “nei territori colpiti dalla carenza idrica non è ancora degenerata solo ed esclusivamente grazie alla sorprendente comprensione dimostrata dalla popolazione ormai stremata dal disagio e non più disposta a tollerare deficienze in un servizio di fondamentale importanza e tali da determinare conseguenze di ordine pubblico da non sottovalutare“.