Dragoni. Ponte Margherita: riapertura fattibile, anche se limitata, ma Di Costanzo vuole un nuovo ponte

scaturita dalla chiusura del Ponte Margherita, la struttura al fiume Volturno che da sabato scorso taglia in due il Matese dal Monte Maggiore ed il resto di Terra di Lavoro. Nell’immediato si sta cercando di individuare la possibilità, anche minima, di riaprire il ponte al transito almeno delle sole auto ed anche limitatamente ad una delle due corsie, contestualmente si stanno già reperendo le risorse necessarie alla ricostruzione della struttura che dovrebbe avvenire in un tempo massimo di due anni.

Ad illustrare l’azione messa in campo sin da subito dall’amministrazione provinciale è stato il presidente Angelo Di Costanzo nel corso della conferenza pubblica svoltasi l’altra sera in una stracolma sala consiliare del comune di Dragoni, affiancato dal sindaco e consigliere provinciale Silvio Lavornia e dall’altro consigliere con delega alla Viabilità Stefano Giaquinto.

Presenti numerosi sindaci, tra i quali Francesco Imperadore di San Potito Sannitico, Michelangelo Raccio di Gioia Sannitica, Anastasio Napoletano di Raviscanina, Anna De Simone di Roccaromana e Nicola D’Ovidio di Riardo, in rappresentanza anche del comune di Pietramelara, Antonio Diana di Liberi, Fausto Perrone di Letino, i vice sindaci di Alife Emilio Del Giudice, accompagnato dall’assessore Angelo Giammatteo e di Baia e Latina Raffaele D’Onofrio, di Dragoni Pierino Piucci e di tanti altri amministratori locali, i massimi vertici dell’Ente di Corso Trieste hanno illustrato le varie fasi che hanno portato all’interdizione del passaggio veicolare e pedonale sul ponte, le motivazioni di tale decisione adottata dal dirigente del settore Viabilità e sulla quale l’amministrazione non è potuta minimamente intervenire, mostrato rilievi fotografici ed esibire le relazioni tecnico-scientifiche che non sembrano ammettere appello o intravedere via di scampo rispetto al definitivo divieto di passaggio sulla struttura.

Lavornia, Giaquinto e Di Costanzo hanno assicurato che faranno tutto il possibile, se le nuove verifiche sulla resistenza del calcestruzzo avviate proprio martedì ed affidate ad un diverso laboratorio di analisi, sempre autorizzato dal ministero delle Infrastrutture, lo permetteranno, per riaprire alle auto almeno una corsia del ponte, così da venire incontro alle legittime esigenze di imprenditori, agricoltori e cittadini arrabbiati perché interessati dall’emergenza che sono state spiegate anche dal rappresentante del comitato Pro Ponte Pino Della Rossa, nel corso di un intervento sull’ulteriore crisi che attende il tessuto produttivo dell’intera area afferente al ponte.

Quanto al futuro, il presidente della Provincia ha informato la platea degli esiti dell’incontro tenuto in mattinata presso l’assessorato Lavori Pubblici della Regione Campania, in cui ha esposto la problematica ed ottenuto rassicurazioni sulla possibilità di avere un finanziamento di circa 8 milioni di euro per rifare il ponte entro la fine del 2017.

Una novità importante che ha trovato il pieno sostegno dei sindaci, tutti pronti ad affiancare la Provincia in questa battaglia in favore del territorio, e che è stata accolta dai tanti cittadini presenti in maniera positiva, fermo restando l’esigenza di trovare una soluzione immediata per evitare conseguenze peggiori sul versante economico per le attività produttive presenti in loco.