Alife. Biodigestore: continua la querelle nonostante il fermo ‘no’ dei residenti: ‘spodestati’ in casa propria?
Infatti è stata pubblicata la nota emessa dalla Soprintendenza di Caserta inerente il tanto contestato biodigestore di Alife e dalla quale emergono poche certezze.
La Soprintendenza, infatti, come Ponzio Pilato, al momento pare essersene lavata le mani.
A differenza di quanto pareva essere emerso nelle prime ore, con tale comunicazione in realtà non si emette alcuna sentenza contro l’impianto, ma neanche a favore.
Infatti, nel prendere atto del parere contrario della Commissione per il paesaggio di Alife, il Ministero per i Beni Culturali, rinvia ogni decisione alla Regione che dovrà convocare la Conferenza dei servizi e solo allora il Soprintendente sarà tenuto ad esprimere il parere di competenza come previsto dalla legge del 7 agosto 1990, n. 241 (nuove norme sul procedimento amministrativo).
Resta il dubbio del motivo di tale rinvio che però potrebbe essere dettato dal buon senso del Soprintendente e dalla consapevolezza che la Commissione per il Paesaggio di Alife non sia stata oggettiva nei confronti del biodigestore, infatti, la sua eventuale bocciatura per motivi paesaggistici, avrebbe comportato una diversa applicazione della norma rispetto a molti altri casi, che nell’ASI di Alife ha visto approvare progetti altamente più invasivi.
Di tale discordanza di trattamento dovrebbero poi rispondere tutti.