Raviscanina. Condannati i tre soggetti denunciati per usura da un noto ristoratore costretto a cedere il locale

E’ giunto all’epilogo il processo per usura ed estorsione ai danni di Giovanni Russo, titolare del ristorante “I quattro venti” di Raviscanina che nel 2007, temendo per l’incolumità sua e dei propri familiari, denunciò di aver ricevuto minacce di morte da Michelangelo Gentile, di Alife, Luigi Robbio di Piedimonte Matese e Renato Corvino da Casal di Principe.

Secondo quanto trapelato, all’epoca i tre si sarebbero offerti per aiutare il ristoratore, che intendeva ristrutturare il proprio locale, a ottenere un cospicuo finanziamento dalla Comunità europea dopo che la pratica si era arenata nei meandri della burocrazia.

Per conseguenza Russo si sarebbe confidato ovvero avrebbe chiesto aiuto a Gentile e Robbio, suoi storici fornitori, che si misero a sua disposizione cominciando a prestargli soldi con tassi usurari.

Dopo tre anni di vessazioni, dal 2004 al 2007, e l’intervento di Corvino come finanziatore “occulto”, Russo perse anche il ristorante per saldare il debito intanto lievitato a 110.000 euro.

Il Tribunale oggi ha condannato i tre imputati a 3 anni e 8 mesi di carcere. A difendere i tre gli avvocati Mirella Baldascino, Michele Mozzi e Giuseppe Stellato.