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Sgominata gang che spadroneggiava dalla valle telesina all’agro caiatino: 5 arresti e 15 denunce

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furti-15x10-carabinieri-15A conclusione d’indagini, nell’ambito dell’operazione denominata “Telesia”,

all’alba di martedì 3 novembre i Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita hanno eseguito, nelle province di Benevento, Belluno e Foggia, cinque ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del Tribunale di Benevento su richiesta della locale Procura, nei confronti di altrettante persone.

Sono ritenute responsabili di estorsioni, rapine consumate e tentate, furti commessi e danneggiamenti anche con l’uso di materiale esplodente, nei confronti d’imprese edili, agricole ed abitazioni private.
Reati, questi, commessi in Valle Telesina e nella confinante provincia casertana, in particolar modo nell’agro caiatino e nella vicina Gioia Sannitica.
A finire in manette sono stati: Salvatore Maria Izzo, 27enne di San Salvatore Telesino, rintracciato a Cortina d’Ampezzo e condotto presso il carcere di Belluno; Giovanni Santangelo, 21enne di Benevento; Morrys Pettorelli, 26enne di Faicchio; Cosimo Zotti (fermato a Vieste in provincia di Foggia) 23enne, Egidio Di Mezza, 28enne entrambi di Telese Terme ed ora ai domiciliari.
Quindici le persone denunciate.
L’attività dei militari dell’Arma è iniziata nel dicembre 2014 e si è sviluppata a seguito di vari furti commessi, soprattutto in orari notturni, presso capannoni, rimesse e abitazioni, nei confronti di cittadini e aziende sannite.
Le indagini – scrive il procuratore aggiunto presso il Tribunale di Benevento, Giovanni Conzo – hanno consentito di far luce sulla banda, composta da giovani dallo spiccato profilo criminoso, indiziati di episodi delittuosi tra i quali furti di auto, motoveicoli e mezzi agricoli“.
In un’occasione -spiega ancora- un agricoltore di San Lorenzello avrebbe dovuto pagare circa 2.500 euro per riavere il suo trattore che era stato rubato.
I furti sarebbero stati commessi a danno d’imprese edili di San Lorenzello e Cerreto Sannita, alle quali hanno portato via anche ingenti quantitativi di gasolio per autotrazione.
Negli uffici di una delle ditte derubate, avrebbero anche lasciato un bigliettino nel quale si prendevano gioco del titolare.
In un altro episodio i malviventi avrebbero tentato di rubare la cassa self service di un distributore di carburanti a Pietraroja, dove la banda avrebbe prima provato a forzare la struttura con arnesi per lo scasso e poi a farla esplodere utilizzando una bombola di gas; ‘colpo’ non riuscito grazie all’intervento dei militari dell’Arma.
A Pontelandolfo, invece, è stato utilizzato materiale esplodente per far deflagrare la cassa di un distributore automatico di sigarette e impossessarsi dell’incasso.
Il gruppo criminale avrebbe anche danneggiato diverse auto, tra le quali anche quella del sindaco di Cusano Mutri e di un cittadino di San Salvatore Telesino.
In alcuni casi hanno utilizzato un fucile a canne mozze con matricola abrasa, scoperto martedì mattina nel corso di una perquisizione domiciliare.
Sin qui i dati dell’operazione.
Maggiori dettagli sono stati forniti nel corso di una conferena stampa cui hanno preso parte il procuratore aggiunto Conzo e il comandante della Compagnia dei Carabinieri Cerreto Sannita, maggiore Alfredo Zerella.
Conzo ha rimarcato l’abilità di fermare un gruppo che realizzava reati predatori sul territorio, creando un forte allarme sociale:
Queste persone si sono prese gioco delle vittime, ma in questa partita lo Stato ha vinto; i miei complimenti al maggiore Zerella ed ai Carabinieri di Cerreto Sannita“.
Zerella ha spiegato che si trattava di un gruppo che ha operato sicuramente dall’ottobre 2014 fino al giugno 2015 e che si trattava di reati odiosi e di rilevanza sociale.
C’è stata una vera escalation, partendo da una serie di furti alla tentata rapina e poi alle rapine vere e proprie.
Zerella ha poi aggiunto: “Era un gruppo coeso che operava senza grosse paure. Per loro era una sorta di sfida“.
Sui “pizzini” ha ricordato che “negli uffici di una delle ditte derubate hanno lasciato un bigliettino nel quale hanno scritto: A vita è na partita, s’edda sapè perd”.

(Comunicato Stampa – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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