Matese. ‘Boom’ turistico per ferragosto ma i servizi scarseggiano e la gente scappa

In migliaia da venerdì a domenica si sono riversati nelle fresche zone matesine e, in particolare, nelle località di Miralago, Bocca della Selva e Sella del Perrone per trascorrervi il week-end più importante dell’estate e farvi la classica e tradizionale scampagnata, godendosi un po’di frescura all’ombra di Monte Miletto, Monte Porco, della Gallinola e dell’intero massiccio matesino.

Tantissime persone, a bordo di centinaia di auto, in un torpedone che sembrava al mattino non finire mai, da venerdì pomeriggio scorso e fino a domenica mattina sono salite sin dalle prime ore dell’alba per la strada provinciale che, attraversando Piedimonte Matese, Castello Matese e San Gregorio Matese, conduce fino alle bellissime località di Miralago e, ancora più sopra, a Bocca della Selva dove il sole ed il fresco, con temperature intorno ai 16°, che hanno dato il senso dell’autunno più che dell’estate, complice anche la pioggia degli ultimi due giorni, si sono baciate in un’atmosfera di tranquillità.

Pur con il tempo instabile che ha fatto registrare precipitazioni tanto nel primo pomeriggio di sabato che nella mattinata domenicale, esauriti e posti al completo in tutti gli agriturismi ed i ristoranti della zona dove le prenotazioni per i tavoli sono iniziate ad arrivare già dagli inizi della settimana, anche se i ristoratori e gli operatori turistici si aspettavano ed erano pronti ad accogliere un flusso di gente così enorme e dalle dimensioni davvero straordinarie che hanno visto i locali stracolmi tanto sabato che domenica, quando si è chiuso un fine settimana importante per il turismo matesino.

Neanche a parlarne, invece, dei prati e dei boschi che costellano il Matese perché dalla riva di Miralago fino alle distese di verde che costeggiano le strade ed i viottoli di montagna di Letino e Gallo Matese, così come lungo la pista di sci di Bocca della Selva e sotto i faggi secolari che la circondano, non c’era un posto libero o un po’ di spazio non occupato da intere famiglie o gruppi di persone e di amici che pullulavano ovunque sotto la stretta sorveglianza delle guardie del Corpo Forestale dello Stato e dei lavoratori del servizio Anti Incendio Boschivo della Comunità Montana del Matese che hanno pattugliato l’intero Matese durante la settimana, prevenendo eventuali azioni di disturbo e di inquinamento del territorio e distruzione della folta vegetazione con piccoli roghi, e facendo sì che i tantissimi pic-nic non si trasformassero, alla fine, nelle solite azioni di depauperamento della montagna con il conseguente abbandono di rifiuti a terra, anche se non sono mancati i furbi ma, fortunatamente, una piccola e sparuta minoranza.

Nessuna difficoltà neppure per la viabilità nonostante l’altissimo numero di vetture ed il flusso ininterrotto di persone durato fino a lunedì.

Ma il boom di presenze a Ferragosto e nei giorni precedenti e successivi sembra ormai il replay di ciò che si verifica ogni anno di questo periodo e poi sovente a pasquetta, ma pur sempre indice di un turismo mordi e fuggi che pure deve fare i conti con tanti disservizi a livello logistico e funzionale, infrastrutturali e di servizi, a cominciare da quelli igienici che continuano a latitare con gli avventori costretti a servirsi di bagni e toilette messe giocoforza a disposizione di agriturismi, ristoranti e bar.