Droga: dalla valle telesina al Matese; da Napoli a Novara sette persone arrestate per detenzione e spaccio

Questi i nomi degli arrestati, ora ai domiciliari, nell’ambito dell’operazione denominata “Pony Express”: Raffaele Cavaiuolo, 55 anni, di Solopaca, ma di fatto domiciliato a Novara; Erminio Cavaiuolo, 30 anni; Basilio Tanzillo, 40 anni; Gianfranco Di Donato 26 anni, e Guido Santagata, 22 anni, tutti residenti a Solopaca; Gennaro Barone, 27 anni, residente a Villaricca; Denis Di Donato, 30 anni, residente a Gioia Sannitica.

L’attività d’indagine, condotta dalle Stazioni dei Carabinieri di Telese Terme e Solopaca nel 2013, ha permesso di delineare, come spiegato in una nota della Dda di Napoli, l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti con base operativa nella Valle Telesina, in particolare a Solopaca.

Le indagini, basate su intercettazioni, nonché su diversi sequestri di stupefacente con arresto in flagranza per spaccio e segnalazioni ai sensi dell’articolo 79 del Dpr 309/90, hanno consentito di accertare numerosi episodi di cessione al dettaglio confronti di acquirenti, soprattutto giovanissimi della provincia sannita.

Le investigazioni, condotte dai militari dell’Arma, hanno fatto luce sulle dinamiche criminali che regolavano le condotte illecite del sodalizio, in particolare l’approvvigionamento della sostanza che avveniva nel quartiere di Secondigliano e tramite un organizzato servizio di corriere veniva consegnato e successivamente spacciato nella Valle Telesina attraverso una rete di pusher, coordinati dai capi organizzatori della medesima.

Il capitano Alfredo Zerella ha tenuto una conferenza stampa al comando di via Meomartini per spiegare i dettagli dell’operazione.

La droga veniva acquistata a Secondigliano e, poi, rivenduta ai giovanissimi della Valle Telesina, grazie ad una fitta di rete di pusher.

Il trasporto nel Sannio avveniva grazie a dei furgoni di una ditta di spedizione che faceva capo ad uno degli arrestati.

L’indagine, come detto, è partita nel gennaio 2013, a seguito del rinvenimento, sul territorio, della droga.

In particolare due episodi hanno destato l’interesse degli inquirenti: la scoperta di un corriere diretto in Valle Telesina con un carico di stupefacente proveniente da Napoli; l’altro, invece, è stato il rinvenimento di una pistola a salve modificata e quindi idonea a sparare proiettili calibro 7.65.

La droga veniva acquistata direttamente da un uomo del gruppo che operava nel napoletano e poi veniva ceduta ad altri membri dell’organizzazione che si occupavano del trasporto e dello spaccio.

Per il trasporto, come già scritto, venivano utilizzati dei mezzi di una ditta di spedizioni appartenente ad uno degli arrestati, preceduti e seguiti da altre due autovetture per avvisare in merito alla presenza o meno delle Forze dell’ordine.

Il capitano Zerella ha poi spiegato che per lo spaccio veniva utilizzato un linguaggio in codice, chiamando le partite di droga con i termini “stucco” o “pantaloni”.

Nel sodalizio, però, non esistevano figure predominanti rispetto ad altre, tutte agivano con compiti specifici.

Tra alcuni degli arrestati ci sono anche vincoli di parentela.

Sono state effettuate anche quattro perquisizioni domiciliari: una a Solopaca, una a Gioia Sannitica, una a Novara ed una a Villaricca, in provincia di Napoli.

Sono state sequestrate circa 100 dosi di hashish e crack.

Il giro d’affari del gruppo ammontava a diverse migliaia di euro a settimana.