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vittoria

Attualità

Il plauso della sinistra italiana. Elly Schlein: “La destra si può battere” (Corriere). Marine Le Pen: vittoria “solo rinviata” (Le Figaro).






Good Morning Italia, 08 luglio 2024


Virata a gauche

Nel secondo turno delle elezioni legislative francesi la sinistra del Nuovo Fronte Popolare (NFP) si è affermata come prima coalizione, seguita dal blocco centrista Ensemble del presidente Emmanuel Macron e dall’estrema destra del Rassemblement National di Marine Le Pen (Reuters). Sono stati smentiti i sondaggi della vigilia, che indicavano la formazione di destra come primo partito. NFP ha ottenuto 177-192 seggi, Ensemble 152-158 e RN 138-145. Nessuno ha raggiunto la maggioranza assoluta di 289 seggi, necessaria per formare un governo (France 24). L’affluenza è stata del 67,5% (nel 2022 si era fermata al 46,23%), mai così alta dal 1981 (Le Figaro).

  • Il plauso della sinistra italiana. Elly Schlein: “La destra si può battere” (Corriere).

  • Marine Le Pen: vittoria “solo rinviata” (Le Figaro).

Rebus coalizione Il primo effetto delle elezioni è stato l’annuncio di dimissioni da parte del Primo ministro Gabriel Attal (Le Monde). Il leader de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, ha invitato Macron a nominare un nuovo Primo ministro del Fronte Popolare. Da oggi si aprono le trattative per la nascita di un governo.

  • Mèlenchon, Glucksmann e Ruffin: ritratto della nuova sinistra francese (Repubblica).
  • La creazione di una larga coalizione che vada da Ensemble alla sinistra è ostacolata dai veti incrociati tra Macron e Mélenchon (Guardian).

Destre europee Oggi Marine Le Pen e Matteo Salvini confermeranno l’ingresso nei Patrioti per l’Europa inaugurando così la terza formazione per numero di iscritti (82 in tutto, 4 in più dei Conservatori di Giorgia Meloni) al Parlamento europeo (Corriere).

Ripartenza britannica Nel suo secondo giorno da primo ministro britannico, il laburista Keir Starmer è stato in Scozia, prima tappa di un tour attraverso le diverse nazioni del Regno Unito, con cui negli ultimi hanni i rapporti del governo centrale sono stati spesso tesi (Bbc). A Edimburgo ha incontrato il primo ministro scozzese John Swinney con il proposito di “resettare i legami” (Ft).

Franchi tiratori

Si è tenuta a Washington una riunione tra i leader del Partito democratico statunitense, riuniti dal capogruppo dem alla Camera Hakeem Jeffries (Nyt). Almeno quattro dei partecipanti hanno detto che il presidente Joe Biden dovrebbe ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca a causa delle sue condizioni di salute. Secondo Axios l’annuncio potrebbe arrivare già venerdì. Ieri Biden era in Pennsylvania, uno degli Stati chiave in vista delle elezioni di novembre. “Il partito è con me, batteremo Trump”, ha detto il presidente (Cnn).Il nuovo Pence Donald Trump potrebbe annunciare a giorni la scelta del suo vice. Il favorito è il senatore dell’Ohio J.D. Vance, , apprezzato dalla classe lavoratrice e contrario alle forever wars (Nbc News), ma in lizza ci sono anche il senatore della Florida Marco Rubio e il governatore del North Dakota Doug Burgum (Wp+). Il futuro vicepresidente potrebbe guidare il ticket presidenziale nel 2028.

Tregua in vista

Il capo della Cia William Burns e i suoi omologhi del Mossad e dell’intelligence egiziana si vedranno mercoledì a Doha con il primo ministro del Qatar per discutere un possibile accordo tra Israele e Hamas per una tregua a Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi (Axios). Un alto funzionario di Hamas ha detto che il gruppo accetterà di negoziare sugli ostaggi anche in assenza di un cessate il fuoco permanente (Ap).Proteste a Tel Aviv A nove mesi dall’inizio della guerra, manifestanti israeliani hanno bloccato le autostrade nel Paese per chiedere al premier Benjamin Netanyahu di dimettersi e spingere per il rilascio degli ostaggi (France 24). Cinque manifestanti antigovernativi sono stati arrestati (Times of Israel).

  • Durante l’attacco del 7 ottobre, l’Idf avrebbe sparato sui suoi stessi soldati per impedire che fossero portati a Gaza e svelassero informazioni riservate (Haaretz).

Alleanze mobili

Inizia domani a Washington il summit per il 75° anniversario della Nato, l’ultimo con Jens Stoltenberg come segretario generale (Ap). Il vertice, che durerà fino a giovedì, sarà dedicato alla guerra tra Russia e Ucraina e al possibile ingresso di Kiev nell’Alleanza. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha detto di aspettarsi “un significativo rafforzamento delle capacità di difesa” di Kiev (Rbc Ukraine).

  • Il presidente estone Alar Karis ha affermato che il processo di adesione dell’Ucraina è “ormai irreversibile” (Err News).

Asse Delhi-Mosca Oggi e domani il primo ministro indiano Narendra Modi sarà in Russia per incontrare il presidente Vladimir Putin e riaffermare i legami commerciali tra i due Paesi (Guardian). Finora l’India ha sempre evitato di criticare pubblicamente l’invasione russa dell’Ucraina e si è avvicinata sempre più agli Stati Uniti, anche a causa dalle preoccupazioni per le mosse cinesi nell’Indo-Pacifico (Dw).

Tra due fuochi Da oggi a mercoledì la prima ministra del Bangladesh Sheikh Hasina sarà in Cina, dove incontrerà il suo omologo Li Qiang (Agenzia Nova). Secondo il ministro degli Esteri bengalese la visita servirà a rafforzare “le amichevoli relazioni” tra i due Paesi. Il viaggio ha anche una funzione riequilibratrice dopo le visite di Hasina in India, dove è stato due volte nell’ultimo mese (Nikkei Asia).

  • La Cina concederà un prestito di almeno 5 miliardi di dollari al Bangladesh (Time).

Orizzonti

Che prezzi! Mercoledì l’Istat pubblicherà il dato della produzione industriale di maggio e i dati sull’andamento dell’economia italiana a maggio e giugno. Lo stesso giorno sarà resa nota l’inflazione russa di giugno, mentre tra giovedì e venerdì quella tedesca, francese e statunitense (Wsj+).

Mondo reale

Incidenti mortali Boeing ha accettato l’accusa di colpevolezza per aver violato gli accordi sulla sicurezza che avrebbero potuto evitare i due incidenti mortali sui 737 Max, nei quali sono morte 346 persone. L’azienda pagherà una multa di 243,6 milioni di dollari (Bbc).Condizioni stabili È stato ricoverato in terapia intensiva dopo un infarto il cardinale 93enne Camillo Ruini, per oltre 15 anni alla guida della Conferenza episcopale italiana (Repubblica).

Sport

Di nuovo in vetta Lewis Hamilton ha vinto il Gran premio di Silverstone di Formula 1 davanti alla Red Bull di Max Verstappen e alla McLaren di Lando Norris (Sky Sport).

Pecco Bagnaia ha vinto il Gran premio di Germania di MotoGp davanti ai fratelli Marc e Alex Marquez, passando così in vetta al mondiale (Sport Mediaset).

 

Verso la finale Agli ottavi del torneo di Wimbledon, Jannik Sinner ha battuto l’americano Ben Shelton in tre set con il punteggio di 6-2 6-4 7-6. Ai quarti incontrerà il russo Daniil Medvedev (Rai News). Dopo il ritiro della statunitense Madison Keys, anche Jasmine Paolini passa ai quarti di finale.

Arrivo in volata Il francese Anthony Turgis ha vinto la nona tappa del Tour de France, con partenza e arrivo a Troyes e alcuni settori di strade bianche. Al secondo posto il britannico Thomas Pidcock (highlights). Tadej Pogačar ha conservato la maglia gialla.

Oggi

New York, nuova udienza del processo all’ex produttore cinematografico Harvey Weinstein;
Seul, sciopero presso Samsung;
Germania, commercio estero a maggio.

Prime:

Corriere: Francia a sinistra, battuta Le PenRepubblica: Rivoluzione franceseLa Stampa: Respinta Le Pen, caos francese

Il Sole 24 Ore: Fisco, indagini finanziarie senza slancio

Il Messaggero: Francia, vince il fronte anti-Le Pen

Il Fatto Quotidiano: Le Pen sconfitta, Sinistra prima e nessun governo

Domani: In Francia trionfa il Fronte popolare. Flop Le Pen, la destra si può battere

Il Foglio: Più Mbappé, meno Le Pen

Il Giornale: Flop Le Pen, Macron prigioniero

Libero: Che bordel…

La Verità: Gli affari sulla pelle dei bimbi. Solo qui 10 vaccini obbligatori

Ft: France’s leftist alliance on track to halt rise of Le Pen’s RN, polls show

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(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

AttualitàCaserta e SannioIn EvidenzaTempo libero, sport, cultura, fede, salute, curiosità, eccetera.

Da San Leucio del Sannio (BN) ad Avellino grande vittoria del ‘Circolo Tennis’ nel campionato ‘DavUisp Cup’

La “Davuisp Cup” è giunta al termine nei giorni scorsi ad Avellino, luogo della finale tra l’ASD Play Sport di San Leucio del Sannio e San Nazzaro, a trionfare è stata la squadra composta da Gerardo Marca, Massimo Iannace, Mauro Zamparelli, Domenico Varricchio, Michele Iacicco e Nicola Barone, guidata dal capitano Antonio Catalano, presidente dell’A.S.D Playsport Circolo Tennis di San Leucio del Sannio con sede in Via Profiettolo 17/19 a San Leucio del Sannio.

La competizione, che vedeva al via otto compagini, si è sviluppata attraverso due gironi di qualificazione, quarti, semifinale e finale.

La vittoria degli uomini di Catalano è arrivata al termine dell’ultimo atto dove sono risultati decisivi i due singolari vinti da Nicola Barone e Domenico Varricchio contro Antonio Molinaro ed Ernesto Varricchio.

Per la società di San Leucio del Sannio, che ha raccolto anche il terzo posto con l’altra compagine schierata nella competizione e composta da Crescenzo De Lucia, Antonio Feleppa, Gianpiero Iuliano, Edoardo Torzillo, Clelio Polese e Vincenzo Iannace, si tratta di una bella soddisfazione che è figlia del prezioso lavoro svolto in questi anni da Antonio Catalano”.

Un plauso è giunto all’A.S.D. Play Sport da tutti i presenti e dalla comunità di San Leucio del Sannio per l’importante vittoria, il duro lavoro e l’impegno che l’Associazione Sportiva Dilettantistica conduce in San Leucio del Sannio, sempre accanto ai giovani e meno giovani per il bene della comunità.

Tanti infatti gli appuntamenti al Circolo Tennis di San Leucio del Sannio dove dai piccoli ai grandi si avvicinano allo sport del Tennis, grazie alle nozioni del Mister Catalano ed a numerose iniziative messe in campo, tra cui il Torneo di Tennis svolto nel Campo Sportivo Polivalente “Prof. G.Cavuoto” in Località Cavuoti di San Leucio, il Campo Estivo Sportivo dove i piccoli fanno esperienza imparando a stare insieme e praticare lo sport del tennis nelle attività ludiche e motorie di calcetto, tennis e pallavolo.

Non solo il tennis e le attività ludiche e sportive nel Campo Polivalente, l’associazione sportiva sarà presente anche nell’evento della Pro Loco Casale dei Collinari di San Leucio del Sannio, denominato Salsiccia Expererencie, dove vedrà Domenica 7 Luglio alle ore 16.30 un evento dedicato al tennis, aperto ai partecipanti di tutte le età e livelli di abilità.

(Giovanni Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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La sconfitta di Macron e la vittoria degli estremismi. Goubert (giornalista), “la Francia ha bisogno di pacificazione”

Il ministero dell’Interno francese ha comunicato i risultati definitivi del primo turno delle legislative anticipate che si sono svolte domenica 30 giugno. Emerge una vittoria schiacciante del Rassemblement National e dei suoi alleati di estrema destra con il 33,14% dei voti (pari a 255-295 seggi potenziali) mentre dall’altra parte il Nuovo Fronte Popolare della gauche ha preso il 27,99% dei voti (120-140 seggi). Tra i due schieramenti estremi di destra e di sinistra “Ensemble pour la République” del presidente Macron ha fatto registrare un 20,04% di preferenze elettorali (90-125 seggi). Ironia della sorte, era stato il presidente francese Emmanuel Macron a volere elezioni lampo, lo scorso 9 giugno, a seguito delle elezioni europee. Aveva parlato di “un momento di chiarimento essenziale”. Ma, dopo tre settimane di campagna elettorale, i risultati mostrano che “la scommessa del Presidente è fallita”. Così Séverin Husson, direttore aggiunto del quotidiano cattolico La Croix, scrive oggi sul giornale: “Il chiarimento chiesto dal Capo dello Stato ai francesi, la sera della sua sconfitta alle elezioni europee, gli si è ritorto contro. La decisione di sciogliere l’Assemblea Nazionale non ha fatto altro che amplificare l’aumento dei voti di estrema destra, invece di contenerlo”. Ciò che sorprende è il punteggio conquistato da Jordan Bardella, candidato premier del Rassemblement National che lo stesso Husson non esita a definire come “storico” con quasi 12 milioni di voti, 15 punti in più rispetto al 2022. Si tratta di una vittoria elettorale che “lo colloca, se non alle porte del potere, almeno in una posizione netta di forza”. Domenica 7 luglio si svolgerà il secondo turno in tutte le circoscrizioni che non hanno eletto un candidato al primo. Avranno accesso al ballottaggio non i due candidati che hanno ottenuto i migliori risultati al primo turno, come succede in Italia, ma tutti quelli che al primo turno hanno superato una certa soglia che è di fatto mobile, perché si sposta a seconda dell’affluenza. La partita dunque continua. Ne abbiamo parlato con il giornalista Guillaume Goubert, ex direttore de La Croix.

Come ha letto questa mattina i risultati di questa prima tornata elettorale?

La prima lettura è sicuramente il punteggio altissimo del Rassemblement National. Alle elezioni europee, si poteva immaginare che i francesi avevano votato per questo schieramento politico per rabbia, per esprimere il loro malcontento senza che questo voto avesse conseguenze politiche dirette, dato che si trattava di eleggere deputati europei. E’ stata senza dubbio questa la scommessa che Emmanuel Macron ha fatto con lo scioglimento dell’Assemblea nazionale, affermando che in un’elezione che riguarda direttamente il governo francese, una parte degli elettori del Fronte Nazionale avrebbe votato in maniera più centrista, più ragionevole, più realistica. Ebbene, questa scommessa è completamente fallita perché il Fronte Nazionale è ad un livello quasi pari a quello delle elezioni europee. Altra lettura è la partecipazione molto alta alle elezioni di domenica scorsa. Si tratta della più forte partecipazione dal 1978. Di questa fortissima partecipazione hanno beneficiato quasi equamente tutti i partiti politici.

Qual è il messaggio che gli elettori mandano da questo primo turno?

Il messaggio principale e più evidente è la condanna di Emmanuel Macron e del suo modo di governare il Paese. Perché stiamo davvero assistendo alla vittoria delle forze politiche opposte a Emmanuel Macron, siano esse di destra o di sinistra. L’atra cosa che emerge molto chiaramente è un aumento degli estremi in questo Paese. E’ vero che l’estrema destra sale più in alto dell’estrema sinistra, ma sono gli estremi a salire. La prima lezione è dunque una bocciatura da parte del Paese del governo Macron.

Uno sguardo ora al futuro, Bardella ha già fatto un discorso alla nazione da “Primo Ministro”. Cosa succederà adesso?

Rispondo con una prima osservazione. Mi fa molto piacere sentire Bardella parlare con un chiaro accento italiano. Perché ci ricorda che questa figura politica che ha posizioni molto dure nei confronti dei francesi di origine straniera, è lui stesso parte di una famiglia di origine straniera. Chiudo la parentesi. Non è ancora Primo Ministro. E anche le prime proiezioni dei seggi non danno una maggioranza assoluta evidente per il Fronte Nazionale. Rischia di trovarsi in una situazione di maggioranza relativa senza avere la maggioranza assoluta dei seggi nell’Assemblea nazionale. Quindi ci sono molte cose che accadranno in questi giorni ed è difficile al momento fare previsioni sul risultato finale.

Di cosa ha bisogno oggi la Francia

La risposta è ovviamente legata alle mie convinzioni. Penso che la Francia abbia bisogno di pacificazione. Abbiamo un’estrema destra, un’estrema sinistra e un estremo centro. E tra gli estremi, compreso il centro estremo, è difficile parlare. La sfida oggi è quella di riuscire – nonostante le appartenenze a forze politiche diverse – a prendersi tutto il tempo necessario per discutere e avviare progetti di governo che sono assolutamente necessari al Paese. Si potrebbe immaginare qualcosa di questo tipo ma purtroppo, il livello di violenza verbale che abbiamo raggiunto nel dibattito politico francese rende le cose estremamente difficili.

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Attualità

Vittoria di Naïf all’XI Trofeo Principato di Monaco di Vincenzo Carbone inviato a Venezia 






 

Vittoria di Naïf all’XI Trofeo Principato di Monaco di Vincenzo Carbone inviato a Venezia 

Lo sloop Naïf (1973) di Ivan Gardini conquista l’Overall del Trofeo Principato di Monaco le Vele d’Epoca in Laguna Coppa BNL BNP Paribas Wealth Management, Aon Special Award bissando la vittoria ottenuta lo scorso anno. Questa edizione della regata, promossa dal Console Onorario del Principato di Monaco a Venezia Anna Licia Balzan, si è confermata un appuntamento imperdibile per gli armatori delle più belle vele d’epoca dell’Alto Adriatico segnando un nuovo record con 31 imbarcazioni partecipanti costruite tra il 1858 e gli anni 2000.

Le regate in programma si sono svolte con condizioni meteo-marine ottimali, mare calmo e brezza sostenuta hanno permesso al pubblico di ammirare dalle rive di San Marco la tradizionale veleggiata che quest’anno ha visto due eccellenze italiane sfilare in passerella: le Signore del Mare sono state accompagnate da una flotta di cinquanta Riva storici, i motoscafi in legno creati da Carlo Riva e diventati un’icona mondiale grazie a divi del cinema, re, sceicchi e imprenditori. Molto apprezzate anche le coloratissime passere, nate come imbarcazioni da pesca nella seconda metà dell’800.

Classifiche

Yacht Classici: 1º Naïf, 2º Nembo II, 3º Al Na ‘ir II

Yacht Epoca: 1º Serenity, 2º Ciao Pais, 3º Bettina II

Spirit of Tradition 1: 1º Agos, 2º Angelica II, 3º Nichy

Spirit of Tradition 2: 1º Capriccio, 2º Palaia Tyche, 3º Return

Enoshima Trophy 5.5 S.I. 1º Manuela V, 2º Volpina III, 3º Rabicano

La manifestazione si è conclusa in Arsenale con l’assegnazione dei premi realizzati dalla storica vetreria muranese Barovier & Toso. “Siamo giunti all’undicesima edizione con 31 barche schierate sulla linea di partenza,” ha commentato Anna Licia Balzan durante la premiazione “per il Trofeo Principato di Monaco è un record assoluto che testimonia ancora una volta quanto la passione per le vele d’epoca sia in perfetta armonia con il legame indissolubile che la Serenissima ha con il mare.”  L’AON Special Award è stato assegnato al celebre cardiochirurgo Gino Gerosa per le sue doti umane e professionali e per la sua grande passione per il mare e per la vela.

Il Trofeo è stato organizzato con la direzione sportiva di Mirko Sguario, presidente dello Yacht Club Venezia e patron della Venice Hospitality Challenge, in collaborazione con il Circolo Velico PortodiMare, Salone Nautico Venezia, Vela Spa e con i patrocini della Marina Militare, Le Città in Festa, e di A.I.V.E. Associazione Italiana Vele d’Epoca. Presidente del Comitato di Regata Giancarlo Frizzarin coadiuvato dai giudici Emilia Barbieri e Belinda Maniero. I risultati delle singole regate concorreranno al punteggio per l’assegnazione della Coppa A.I.V.E. dell’Adriatico 2024.

Questa edizione del Trofeo ha visto per la prima volta al suo fianco la partecipazione di Aon con uno Special Award, il sostegno confermato di Nature’s, Villa Sandi, Mure a Dritta, Barovier e Toso per i premi di regata, sponsor tecnici Canella, Dolomia, il Palato Italiano, Zur Kaiserkron, Batzen. Un’attenzione particolare è stata riservata all’ambiente grazie a Mureadritta che ha fornito agli equipaggi l’abbigliamento tecnico ottenuto dal riciclaggio delle bottiglie di plastica in PET.

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FONTE:  (Credit Photo: Giorgio Mostarda).
Link video https://we.tl/t-A4jcs3FLGci
Ufficio Stampa XI Trofeo Principato di Monaco
Sandro Bagno            bagnosandro@gmail.com                             Mob.+39 339 5089835
Paolo Maccione          maccione.paolo@gmail.com                         Mob.+39 347 4218095

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AttualitàCaserta e SannioCronacaIn Evidenza

Benevento. Avvelenamento al cinema San Marco: confermata la condanna, vittoria delle parti civili.

La Suprema Corte di Cassazione, nell’ambito del processo nei confronti di Gina Pompeo Faraonio, amministratrice delegata della Società che gestisce il Cinema S. Marco di Benevento, ha rigettato il ricorso proposto dagli avvocati Angelo Leone e Dario Vannetiello, legali della Faraonio, ed ha confermato la condanna a sei mesi di reclusione e al risarcimento dei danni nei confronti delle parti civili, che era stata già inflitta dalla Corte D’Appello di Napoli.

La Faraonio era imputata delle lesioni cagionate a molti studenti dei Liceo del Sannio, a causa delle emissioni di monossido di carbonio, sprigionato dal sistema caldaia-canna fumaria mal funzionante, che aveva cagionato l’intossicazione da monossido di carbonio a molti studenti Sanniti che avevano partecipato nel febbraio del 2016 al Secondo Festival Filosofico del Sannio, tenuto presso il Cinema S. Marco di Benevento.

In primo grado, il Giudice Monocratico del Tribunale di Benevento, con sentenza del 19/01/2021, aveva assolto la Faraonio.

A seguito della celebrazione del processo d’Appello, su impugnazione del Pubblico Ministero, a seguito delle sollecitazioni dei difensori delle parti civili, la Seconda Sezione della Corte D’Appello di Napoli, dopo l’ultima e lunga discussione degli Avvocati Vittorio Fucci (nella foto) e Vincenzo Regardi, difensori di numerose parti civili, e dopo la discussione degli Avvocati Angelo Leone e Dario Vannitiello, difensori della Faraonio, accogliendo la tesi dei difensori degli studenti, costituiti parte civile, ha ribaltato la sentenza di Primo Grado, riformandola e condannando la Faraonio a sei mesi di reclusione, al risarcimento dei danni patiti dei giovani e alla refusione delle spese legali.

Alle precedenti udienze avevano discusso gli altri difensori delle altre parti civili.

Oltre agli Avvocati Vittorio Fucci e Vincenzo Regardi, hanno rappresentato le parti civili anche gli Avvocati: Alessandro Della Ratta, Nicola Covino, Isidoro Taddeo, Elena Cosina, Roberto Polcino, Covino, Pietro Farina, Antonio Biscardi, Francesco Saverio Iacuzzio, Maurizio Giannatasio, Daniela Martino, Martino Lucio Giuseppe, Teresa Napolitano, Antonella Maffei, Paolo Abbate, Fiorita Luciano, Mario Izzo, Giovanni Palma, Nunzia Meccariello, Angelo Montella, Katia Iannotti, Giuseppe Sauchella.

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Dopo la vittoria Claudia Sheinbaum in Messico la Chiesa chiede un’agenda di pace

Maggioranza qualificata: ad alcuni giorni dalla vittoria di Claudia Sheinbaum alle elezioni presidenziali del Messico, netta nei numeri e di grande impatto internazionale, ma al tempo stesso annunciata con precisione, per una volta, millimetrica dai sondaggi, è questa la domanda che aleggia nella politica messicana. Che è, poi, la stessa, che i più attenti osservatori si facevano una settimana fa, prima di un voto che già appariva scontato. Sheinbaum, con la sua coalizione imperniata sul partito progressista Morena avrà i numeri, in Parlamento, per riformare la Costituzione, portando a termine quello che per il suo popolarissimo predecessore, Andrés Manuel López Obrador, detto Amlo, era solo un sogno? I numeri “ballano” ancora, la maggioranza sembra alla portata alla Camera, più difficile, anche se di pochissimo, al Senato. Bisognerà attendere il conteggio definitivo e la proclamazione degli eletti. Per il momento, la nuova presidente si gode il trionfo, appunto ampiamente annunciato, ma non per questo meno dirompente. In Messico si è materializzato un risultato che nell’attuale crisi della democrazia rappresentativa è quasi un unicum: gli elettori, per una volta, non hanno punito le forze di Governo, che, anzi, hanno avuto una conferma plebiscitaria, con numeri più altisonanti rispetto a sei anni fa, sfiorando il 60% dei consensi e staccando di oltre trenta punti l’attuale opposizione, che peraltro si presentava in gran parte unita (e imperniata su Pan e Pri, un tempo acerrimi rivali), attorno a Xóchitl Gálvez. I candidati di Morena di sono anche imposti in sei Stati su otto, nelle elezioni per il governatore.

Il vento populista. Rodolfo Soriano-Núñez, sociologo e scrittore, spiega al Sir: “L’anomalia, in realtà, è solo apparente, dato che queste elezioni, per molti aspetti atipiche, hanno in ogni caso confermato il vento populista che si respira in tutto il Continente. Il presidente uscente López Obrador è stato molto abile nel cavalcare questa tendenza. Il pacchetto di riforme approvato in febbraio ha attinto all’armamentario del ‘buon populista’, a cominciare dalla diminuzione del numero dei parlamentari. L’attuale maggioranza punta al voto di coloro che non hanno fiducia nella politica. Per esempio, nelle politiche per la sicurezza, ha spinto la popolazione ad avere fiducia cieca nelle forze armate e nelle politiche di militarizzazione. Ma i sei anni di Governo di Amlo hanno avuto 70 mila morti in più del periodo nero del presidente Felipe Calderón”. Per questo, la grande domanda è “se Claudia Sheinbaum avrà la maggioranza per mettere in atto una serie di riforme istituzionali”. Prospettiva che desta alcune preoccupazioni, proprio per questo approccio populista, vera cifra di una maggioranza che viene convenzionalmente definita progressista, ma che, in realtà, è piuttosto anomala ed eterogenea. Certo, la nuova presidente si presenta in modo diverso rispetto al suo predecessore, spesso rozzo e volgare, “ma la nuova presidente deve molto a López Obrador, finora ha guidato Città del Messico, non conosce il resto del Paese”.

Il “patrimonio” di un’enorme popolarità. Insomma, è singolare che di fronte alla novità della prima donna presidente del Messico in duecento anni, il fulcro della politica del Paese sia l’ex presidente, come spiega Javier Santiago Castillo, politologo, docente all’Università autonoma metropolitana Unidad-Iztapalapa, già consigliere dell’Istituto nazionale elettorale, che però non esclude sorprese. “Un fatto è certo. Amlo gode di una popolarità enorme, inferiore solo a quella del generale Lázaro Cárdenas, presidente negli anni Trenta del secolo scorso. Si può essere d’accordo o meno con lui, ma nei ceti popolari ha ricostruito l’immaginario della rivoluzione messicana. Ha attuato alcune politiche assistenzialiste, attente alle classi sociali più bassi, mescolate a elementi di nazionalismo”. Ora, il testimone passa a Sheinbaum. Sarà solo un’esecutrice degli ordini del predecessore? Il politologo è prudente: “Questa è la vera incognita. Chi studia i processi politici, sa che di solito chi sta seduto sulla poltrona comanda. Gli esempi sono molti. Al tempo stesso, però, Amlo ha una grande popolarità nel Paese, e la presidente non potrà non tenerne conto”. L’attesa è quella di una forte continuità, almeno all’inizio, su sicurezza, economia, infrastrutture, e di una maggiore attenzione su welfare e transizione ecologica. Curiosità anche per le scelte geopolitiche, data la vicinanza geografica del Messico agli Stati Uniti e il suo ruolo chiave nelle rotte migratorie e del narcotraffico.

La Chiesa e l’agenda di pace. Altro tema chiave sarà il rapporto con la Chiesa, in un Paese istituzionalmente “laico”, ma con una grande maggioranza di fedeli cattolici. López Obrador ha avuto incontri con i vescovi, ma anche alcune polemiche molto “dirette”: “È stato astuto – aggiunge Soriano-Núñez – perché ha fatto in modo che la liberalizzazione dell’aborto avvenisse per sentenza giudiziaria della Corte Suprema. In tal modo, non ha messo in crisi la sua variegata maggioranza. Inoltre, ha sempre speso parole di ammirazione per Papa Francesco”. Sheinbaum, di famiglia ebrea, viene da una storia di “battaglie laiche” e femministe, ma ha firmato l’agenda per la pace elaborata dalla Chiesa messicana. Proprio su questa priorità si è incentrata la nota della Conferenza episcopale messicana, Cem, dopo le elezioni. “Desideriamo congratularci con lei per la sua vittoria elettorale hanno scritto i vescovi rivolgendosi direttamente alla nuova presidente -. La maggioranza di coloro che hanno esercitato il diritto di voto domenica ha espresso la propria fiducia in lei per rendere il Messico un Paese vivibile, attraverso un lavoro serio e coordinato per la sicurezza, la giustizia e il tessuto sociale. La responsabilità è immensa, ma lo è anche l’opportunità di costruire insieme ai diversi settori del Paese”.
I vescovi ricordano che durante il processo elettorale del 2024, “il Dialogo nazionale per la Pace ha unito il Messico in uno sforzo monumentale per promuovere la pace in tutto il Paese. Tutte le candidature alla Presidenza del Messico, tutte le candidature ai governatorati e 641 candidature alle presidenze municipali, insieme ad altri candidati a cariche elettive, hanno sottoscritto un impegno storico”. In 199 comuni di 28 Stati, si sono svolti eventi per la firma dell’impegno per la pace, che hanno riunito più di 28 mila persone. “Convocato e promosso da Chiese, organizzazioni della società civile, università, imprese e collettivi di vittime, l’impegno per la pace che avete sottoscritto non si esaurisce con le firme. Questo è solo l’inizio di uno sforzo continuo, impegnativo e corresponsabile per costruire un Messico più sicuro e più giusto per tutti”, concludono i vescovi, che manifestano disponibilità al dialogo e a incontrare la presidente eletta nelle prossime settimane.

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AttualitàCaserta e SannioIn EvidenzaPolitica, economia, giustizia

Capodrise. Elezioni comunali: Nicola Cecere chiude venerdì in piazza De Filippo, fiducioso nella vittoria

“Capodrise saprà scegliere”. Nicola Cecere chiuderà, alle 19:00, in piazza Andrea De Filippo. La stessa piazza in cui, a fine marzo, fu resa pubblica la sua candidatura a sindaco.

Il leader di “Capodrise insieme” avrà al suo fianco i candidati al Consiglio comunale Vincenza Abussi, Orazio Costantino, Pasquale De Filippo, Rosa Di Cesare, Michele Angelo Di Paolo, Tommaso Fattopace, Silvestro Ferraro, Marcela Gigliano, Federica Montebuglio, Margherita Nero, Luisa Nicolò, Luisa Palazzo, Vincenzo Perri, Vincenzo Rossetti, Donato Russo Raucci e Michelangela Topa.

Prenderanno la parola Luisa Nicolò, Vincenzo Perri, Vincenzo Rossetti e Donato Russo Raucci.

Seguirà il saluto dei rappresentanti delle quattro forze che sostengono la coalizione: Siamo Capodrise, il Partito democratico, Alleanza per Capodrise e Capodrise futura. Ma l’intervento più atteso è quello di Cecere.

L’appuntamento, dunque, è per venerdì 7 giugno, dalle ore 19:00, in piazza De Filippo.

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Attualità

Martedì 4 giugno, a Roma, nella Sala Giulio Cesare (via Vittoria Colonna 11) dell’Università degli studi Guglielmo Marconi Associazione nazionale forense (Anf) e Unimarconi, prima Università digitale italiana, organizzano un incontro per analizzare e discutere il ddl governativo sulla separazione delle carriere: con Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale e  Giuseppe Santalucia, magistrato e presidente Anm






 

SEPARATI O DIVISI?

Associazione nazionale forense (Anf) e Unimarconi, prima Università digitale italiana, organizzano un incontro per analizzare e discutere il ddl governativo sulla separazione delle carriere.

Martedì 4 giugno, a Roma, nella Sala Giulio Cesare (via Vittoria Colonna 11) dell’Università degli studi Guglielmo Marconi, dialogheranno avvocatura, magistratura, dottrina giuridica e politica nell’ottica di avvicinare posizioni distanti fra loro e di comprendere i profili giuridici e costituzionali della questione.

Sarà un “dialogo aperto sulla separazione delle carriere tra avvocatura e magistratura”, inquadra l’evento Giampaolo Di Marco, segretario generale Anf. “E’ necessario confrontarsi per capire se è giunto il tempo della separazione o se è necessario che la stessa sia discussa insieme ad altri aspetti della Giustizia. Accademia, magistratura, avvocatura e politica possono e devono confrontarsi serenamente in maniera franca e garbata. La posta in gioco è molto alta e rendere la questione come mero scontro politico-elettorale non rende ‘Giustizia’ ad un tema estremamente delicato”, sottolinea Di Marco.

SAVE THE DATE

Martedì 4 giugno ore 16.00

Sala Giulio Cesare, via Vittoria Colonna, 11 (1°piano), Roma

Università degli Studi Guglielmo Marconi

 

“Separati o Divisi?” – Riflessioni sul ddl governativo sulla separazione delle carriere. Dialogo tra Avvocatura, Magistratura, Dottrina Giuridica e Politica

Introduce

Luigi Ludovici, avvocato, professore Associato di diritto processuale penale USGM

Modera

Giampaolo Di Marco, avvocato, Segretario Generale Associazione Nazionale Forense

Relatori

 Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale

– Giuseppe Santalucia, magistrato e presidente Anm

– Marco Lepri, consigliere dell’Ordine degli Avvocati Roma e presidente Anf Roma

– Pierantonio Zanettin, senatore FI

 Walter Verini, senatore Pd

FONTE: ufficio stampa – 3406288237 – 3346534322)

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Attualità

“Le Vele d’Epoca dell’Alto Tirreno – Trofeo Valdettaro”, vittoria di Margaret tra le ‘Epoca’ e Crivizza tra le ‘Classiche’di Vincenzo Carobe inviato a Porto Venere






“Le Vele d’Epoca dell’Alto Tirreno – Trofeo Valdettaro”, vittoria di Margaret tra le ‘Epoca’ e Crivizza tra le ‘Classiche’ di Vincenzo Carbone inviato a Porto Venere

Numeri importanti per “Le Vele d’Epoca dell’Alto Tirreno – Trofeo Valdettaro”, svoltosi dal 24 al 26 maggio 2024 alle Grazie di Porto Venere, nel Golfo della Spezia. Due le regate disputate con sole e brezze fino a circa 10 nodi di intensità, una flotta di 45 imbarcazioni, che comprendeva 23 yacht d’epoca e classici, tra cui 5 vele storiche della Marina Militare, 15 gozzi a vela latina, 6 scafi della classe 5.50 Metri Stazza Internazionale (tre le prove disputate) e la goletta Pandora come “nave appoggio” per la flotta dei gozzi. Circa 300 i membri di equipaggio che nella serata di sabato hanno partecipato alla grande cena presso il Cantiere Valdettaro, da dove presto riprenderà il mare il Corsaro II della Marina Militare. Tre le mostre allestite per l’occasione. La prima, realizzata da e all’interno del Cantiere della Memoria, era intitolata “Straulino, figlio del mare e amico del vento“, sulla figura e le imprese dell’Ammiraglio medaglia d’oro olimpica nella classe Star, a 110 anni dalla nascita e a 20 anni dalla scomparsa (la mostra rimarrà aperta tutta l’estate).

Nella seconda, anch’essa allestita dal giornalista Corrado Ricci, “anima” del Cantiere della Memoria, il modellista Ornello Ferraresi ha esposto modelli di mezzi scafi realizzati nel suo laboratorio di costruzione. La terza era dedicata al restauro della goletta Vera Mary del 1932, tornata a navigare dopo cinque anni di lavori eseguiti da Valdettaro.

L’evento è stato organizzato da Marina Nord – Se.Ve.Spezia, e dalla Federazione Italiana Vela (FIV), che ne ha demandato l’organizzazione in mare all’affiliata Asd Forza e Coraggio delle Grazie di Porto Venere con la collaborazione dell’Associazione Italiana Vele d’Epoca (AIVE), del Comitato Internazionale del Mediterraneo (CIM), dell’Associazione Vele Storiche Viareggio, di Vela Tradizionale Scuola di Marineria, della classe 5.5m S.I. e della Lega Navale Italiana sezione della Spezia. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Porto Venere che proprio 20 anni fa ha dichiarato con una delibera assembleare questa località “Comune delle Vele d’Epoca”, è stata resa possibile grazie al contributo di Valdettaro Group e Cantieri Navali Sanlorenzo oltre alla collaborazione di Porto Venere SVI, Borgata Marinara La Spezia Centro, Comitato Circoli Velici del Golfo della Spezia, Garmin, Osculati, Olimpic Sails, Cantiere della Memoria, Massucco Azienda Agricola, Extrema Ratio, Rivelami, Pro Loco Le Grazie, Lucchi & Guastalli, Margini Teloni, Cisita, Birrificio del Golfo, Riso Scotti, La Nave di Carta, RZ Custom Design, C.L.S.A. U.Maddalena, Obiettivo Spezia, Sail Store, Portido, Tecnoseal, International Yacht Paint.

Di seguito i piazzamenti di tutte le imbarcazioni partecipanti a “Le Vele d’Epoca dell’Alto Tirreno – Trofeo Valdettaro”. Presidente del Comitato di Regata era Marco Poma, vicepresidente e direttore sportivo dello Yacht Club Santo Stefano. A Maria Cristina Sabatini il compito di moderare la cerimonia di premiazione. Di seguito le classifiche 2024:
Yachts Epoca: 1. Margaret (1926) – 2. Alcyone (1952) – 3. Barbara (1923) – 4. Ilda (1946)
Yachts Classici: 1. Crivizza (1966) – 2. Penelope (1965) – 3. Artica II (1956) – 4. Rabbit (1965) – 5. La Fenice (1963)
Vele Storiche ‘A’: 1. Freya (1981) – 2. Rondine II (1948) – 3. Half Moon (1982) – 4. Tulli (1960)
Vele Storiche ‘B’: 1. Mariaganciona (1974) – 2. Gioconda (1973) – 3. Sula (1972) – 4. Seven Seas (2000)
Classic IOR: 1. Ojalà II (1973) – 2. Gemini (1983) – 3. Chaplin (1974) – 4. Midva (1982)
Classe 5.50 S.I. Classici: 1. Manuela V (1961) – 2. Violetta IV (1956) – 3. Volpina 3° (1963)
Classe 5.50 S.I. Evolution: 1. Whisper (1983)
Categoria Gozzi (lungh. > 5,20 mt): 1° Bianca – 2° Don Giovanni – 3° Lazzaro – 4° Prospero – 5° Lascia Perde
Categoria Gozzetti (lungh. < 5,20 mt): 1° Donono – 2° Beigua – 3° San Giuseppe – 4° Peu – 5° Robilù e Sant’Alberto – 6° Canapone – 7° San Pietro
Categoria Lance: 1° Clara (classe Lupa del 1946)

Ai primi classificati di ogni categoria sono stati donati i mezzi scafi di Grifone (ITA-42), realizzati dagli allievi della 2^ Classe “Operatore del Legno” del Cisita della Spezia coadiuvati dal maestro d’ascia Francesco Buttà. Oltre ai premi offerti da Lucchi & Guastalli, ogni scafo ha ricevuto un quadro a ricordo della partecipazione.

La prima edizione del Trofeo Valdettaro, un challenge che verrà rimesso in palio alla prossima edizione dell’evento, è stata vinta da Crivizza, prima assoluta in tempo compensato. A consegnarlo agli armatori Gigi Rolandi e Ariella Cattai sono stati Alessio Donno e Daniela Laganà, in rappresentanza di Ugo Vanelo titolare dell’omonimo cantiere. Dopo l’improvvisa scomparsa lo scorso 29 febbraio di Giancarlo Lodigiani, presidente dell’AIVE, a lui è stato intitolato il Premio Gentlemen, assegnato a Giulio Baldi, armatore di Margaret. A Lodigiani è stato inoltre dedicato il lancio di fiori in mare in occasione della parata di domenica mattina davanti a Porto Venere, con il commosso saluto via VHF alla flotta da parte di Gigi Rolandi, presidente AIVE in carica. Per l’eleganza dimostrata in mare e a terra, il Memorial Roberta Talamoni, dedicato all’ex Segretario Generale dell’AIVE anch’essa mancata nel febbraio 2023, quest’anno è stato assegnato a Monica Montemartini, armatrice con Adalberto Pironi di Tulli del 1960. La Coppa Sergio Guazzotti, consegnata dalla figlia Annalisa e conferita al primo classificato tra i Classic I.O.R. dello S.V.M.M., è stata vinta da Gemini. Manuela V si è aggiudicata sia il Trofeo Volpina (1° classificato assoluto tra tutti i 5.50m S.I.) che il Trofeo del Presidente dell’A.S.D. Forza e Coraggio (1° classificato nella classe metrica più numerosa, in questo i 5.50m S.I. a chiglia lunga). Questo sodalizio ha inoltre assegnato a Freya il Trofeo Gianfranco Vecchio, intitolato al graziotto che tanto si è speso per la cultura del mare. Tra gli intervenuti alla manifestazione il sindaco di Porto Venere Francesca Sturlese e il vice sindaco Emilio Di Pelino, il vice presidente AIVE e direttore di Marivela Capitano di Vascello Giuseppe Cannatà, il presidente della Sezione Velica Marina Militare della Spezia Capitano di Vascello Roberto Savella, il 94enne Commodoro AIVE Giorgio Balestrero, presidente del Comitato Circoli Velici del Golfo della Spezia, il delegato LNI della Liguria Ammiraglio Roberto Camerini e Marco Regine, presidente ANMI (Ass. Naz. Marinai d’Italia) di Ravenna regatante su Seven Seas. Ringraziamenti e riconoscenza sono stati espressi nei confronti di chi da mesi era coinvolto nell’organizzazione, da Attilio Cozzani al 1° Luogotenente Michele Renna, da Fanja Raffellini di Vela Tradizionale a Marina Misenti, responsabile ufficio Porto.

UFFICIO STAMPA BARCHE D’EPOCA 
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AttualitàDalla CampaniaIn EvidenzaPolitica, economia, giustizia

Casoria. Elezioni comunali, Anna Caputo e Umberto De Maria: meriti, personali per la vittoria!

In Campania fari puntati sulle elezioni comunali di giugno 2024 del Comune di Casoria in provincia di Napoli: una società che vuole rinnovarsi deve avere il coraggio, la forza, l’entusiasmo di dare spazio alle aspirazioni di nuovi personaggi come Anna Caputo e De Maria Umberto, alla capacità di questo straordinario mondo di saper portare nel quotidiano quel patrimonio di idee e di contenuti che solo i nuovi hanno.

Le prossime elezioni amministrative interesseranno territori della provincia di Napoli: sembrano qualcosa in cui tutto è scontato e prevedibile, invece si attende con ansia e speranza l’esito delle stesse.

I candidati sono conosciuti e lo scontro tra di essi sarà prevedibilmente sempre più acceso sino al termine dell’ultima settimana di maggio: si sfrutterà ogni piccola occasione per far risaltare i difetti degli avversari e le proprie qualità, alcune volte fittizie se non addirittura inesistenti.

La politica, soprattutto locale, è potere, capacità di sfruttare le situazioni, gestire i rapporti di forza, dare per avere, ma, soprattutto promettere anche aldilà delle possibilità concrete.

Il cittadino, anche il più umile e semplice, è diventato oggigiorno più cinico, smaliziato crede assai poco alle chiacchiere numerose ed indistinte che piovono da tutte le parti: si fa un’idea ben definita in base alle conoscenze che nei piccoli centri alimentano il vivere comune e alle opportunità che il candidato potrà fornirgli in un futuro prossimo.

Sarebbe auspicabile che ci fosse a Casoria la possibilità di un confronto diretto immediato tra le parti in concorrenza per conoscere le differenze tra gli schieramenti, quello di Raffaele Bene e gli altri.

É necessario individuare i vari punti di vista per determinare qual‘è la posta in gioco e quali gli interessi che si muovono in vista di un risultato che dovrebbe essere il bene generale: il faccia a faccia tra i vari candidati mette in risalto la volontà e la capacità di arrivare allo scopo finale.

Forse i candidati Anna Caputo e Umberto De Maria rappresentano gli elementi nuovi e vitali, sanno di non aver nulla da perdere e di poter contare sulla convinzione delle idee e sulla volontà di portarle a termine in maniera positiva.

A prima vista le posizioni degli schieramenti, soprattutto in queste tornate amministrative, si muovono su linee guida di facile presa sull’opinione pubblica però le finalità alla fine verranno a galla e la personalità, la giovinezza, il nuovo che avanza tramite Caputo e De Maria potrebbero venire allo scoperto.

Un “in bocca al lupo” sincero, spontaneo e soprattutto meritato per Anna Caputo e Umberto De Maria!

(Giorgio Mellucci – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

Attualità

Phishing: le vittime sono oggetto di attacchi mirati, ING condannata al risarcimento: vittoria storica di ‘Codici’

Nuovo successo dell’associazione Codici in merito alle truffe bancarie.

Nello specifico si tratta di una frode da circa 15mila euro subita da un cliente di Ing Bank che, grazie all’assistenza di Codici, è riuscito a riottenere circa 12mila euro.

L’aspetto importante su cui si concentra l’intervento dell’associazione Codici è il riconoscimento da parte del Tribunale di Genova delle modalità con cui avvengono queste truffe, ovvero attacchi mirati e non comunicazioni massive.

Un cambio di passo che rende necessario, da parte degli istituti di credito, un intervento per rafforzare le misure di sicurezza per proteggere i dati dei clienti.

Bankitalia ora deve prendere atto che si devono garantire i clienti con misure maggiori

Sentenza fondamentale ottenuta dall’associazione Codici nell’attività di tutela dei consumatori vittime di truffe bancarie. Nella giornata di mercoledì il Tribunale di Genova ha pubblicato un provvedimento, a firma del Giudice Chiara Russo, che riguarda la frode subita da un cliente di NG Bank, protagonista di un caso di SMS spoofing. Si tratta di una tecnica che prevede l’invio di SMS trappola, facendolo risultare spedito da un mittente certificato, come ad esempio la propria banca. In questo modo il messaggio appare sullo smartphone della vittima nella chat di quel mittente, con cui esiste già uno scambio di messaggistica più o meno rilevante, facendo cadere immediatamente in errore il destinatario. Il Tribunale di Genova ha disposto il rimborso del cliente, che è riuscito a recuperare circa 12mila euro, aggiungendo un elemento di novità importantissimo nelle truffe bancarie, ovvero stabilendo che le vittime di questo tipo di frodi sono oggetto di attacchi mirati. Una sentenza che l’associazione Codici evidenzia per mettere in guardia i consumatori e richiamare l’attenzione di Bankitalia.

La vicenda risale al giugno 2021 – spiega l’avvocato Carmine Laurenzano, legale di Codici – quando il nostro assistito riceve un SMS, proveniente da un numero riferibile allo stesso istituto, in cui viene informato di tentativi di accesso al conto. Questo avviso è accompagnato dall’invito a collegarsi all’App della banca, confermando i propri dati attraverso un link. L’SMS era in coda a tutti quelli ricevuti in precedenza, motivo per cui il cliente si è fidato della comunicazione ed ha cliccato sul collegamento, inserendo i propri dati per sventare la truffa. Tempo pochi minuti ed arriva la chiamata di un sedicente operatore di Ing Direct, che conferma l’accesso fraudolento da un dispositivo sconosciuto. Dopo un nuovo SMS, sul medesimo thread di messaggi da cui riceve comunicazioni da parte della banca, che conferma il blocco delle operazioni indesiderate, una nuova chiamata dal sedicente operatore Ing, sempre dalla stessa utenza telefonica, comunica il buon esito dei blocchi sulle operazioni indesiderate. All’apparenza tutto risolto, ma in realtà è l’ultimo atto della truffa, che si concretizza nel giro di poche ore in un bonifico di 14.900 euro a favore di un conto corrente intestato ad un soggetto sconosciuto.

Da qui il disconoscimento dell’operazione, che ha innescato una serie di azioni che hanno permesso di arrivare a recuperare quasi l’intera somma rubata. È bene sottolineare che l’operazione che ha innescato la truffa non è stata autorizzata né tramite invio di codici PIN né Token. Il nostro assistito non ha rilasciato nessun codice di autenticazione cosiddetto ‘forte’. Le presunte operazioni per bloccare gli accessi fraudolenti, invece, sono state fatte sulla App ufficiale di Ing Bank, in seguito a SMS ricevuti sul thread riferibile al numero ufficiale dell’istituto. Dal canto suo la banca non ha notificato né bloccato i movimenti sospetti. Come rilevato dal giudice del Tribunale di Genova, aprendo finalmente un nuovo scenario nella tutela del consumatore, l’istituto non ha adottato tutti i migliori accorgimenti della tecnica per scongiurare il rischio di impiego fraudolento degli strumenti di pagamento e del comportamento fraudolento o gravemente colposo dell’utilizzatore, tale da escludere la sua responsabilità”.

Il nodo centrale della questione, che emerge in maniera netta dalla sentenza del Tribunale di Genova, sono le modalità con cui avvengono le truffe. La vittima non è stata oggetto di una comunicazione massiva, ma di un attacco mirato, in questo caso fatto con SMS e chiamate specifiche e precise. Il truffatore ormai sa perfettamente chi contattare. Questo significa che, come rilevato dal Giudice, i malviventi riescono ad impossessarsi di dati personali e contatti non attraverso il cliente-vittima, ma sfruttando le lacune dei sistemi di sicurezza delle banche. Ed è qui che l’associazione Codici ritiene si debba intervenire.

Bankitalia deve prendere atto che si devono garantire i clienti con misure maggiori e gli istituti devono migliorare gli strumenti di difesa. Le campagne informative sono senz’altro preziose, ma purtroppo da sole non bastano a mettere al riparo i clienti dalle truffe, sempre più difficili da riconoscere e, come dimostra questa vicenda, soprattutto mirate, volte a colpire bersagli specifici.

L’associazione Codici fornisce assistenza ai consumatori vittime di truffe bancarie. È possibile segnalare il proprio caso e richiedere aiuto telefonando al numero 065571996 oppure scrivendo all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.

(Francesco Serangeli – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

AttualitàDall'ItaliaIn EvidenzaLavoro & Sindacato

Napoli. Studio ‘Maior’, nuova vittoria legale: recuperati 150.000 euro da buoni postali prima negati perché prescritti

Lo Studio Associati Maior annuncia una significativa vittoria legale che ha permesso il recupero di risparmi familiari storici tramite buoni fruttiferi postali. Lo studio è stato contattato da un individuo che ha comunicato la scoperta di vecchi buoni fruttiferi postali, emessi tra il 1999 e il 2000, durante delle pulizie nell’attico di famiglia.

Si è appreso che una parte consistente dei risparmi di una vita, pari a circa 50.000 milioni, era stata investita in buoni fruttiferi postali dal padre del nostro cliente e dal defunto nonno. Inizialmente, sembrava che molti di questi buoni fossero scaduti, tuttavia, grazie anche all’applicazione di una legge straordinaria emessa durante l’emergenza Covid, è emerso che non tutti i buoni erano prescritti.

Dopo un primo rifiuto da parte delle poste, lo Studio Maior ha presentato reclami presso l’Arbitro bancario e finanziario e altri enti competenti, ottenendo infine la liquidazione dei buoni.

Questo successo non è stato privo di sfide, poiché sono state risolte questioni relative alla co-titolarietà e alla trasmissione ereditaria di parte dei buoni.

Il cliente, dopo attenti calcoli e ricalcoli degli interessi, ha ricevuto un’importante liquidazione di circa 150.000 euro, che riteneva perduti in modo irrimediabile.

Questa vittoria legale rappresenta un importante risultato per il nostro studio e soprattutto per il nostro cliente“, hanno dichiarato gli Avvocati Michele Francesco Sorrentino, Pierlorenzo Catalano e Filippo Castaldo.

Siamo fieri di aver potuto contribuire al recupero di risparmi familiari che erano stati considerati persi. Questo caso dimostra l’importanza di una consulenza legale specializzata e della perseveranza nella difesa dei diritti dei nostri clienti”.

(Nicola Arpaia – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Attualità

Roma – Altra vittoria per L.R.M., trasferito in strutture alberghiere personale Strade Sicure

Un’altra vittoria per il Sindacato Libera Rappresentanza dei Militari a beneficio dei propri iscritti.
Dopo una serie di interlocuzioni con lo Stato Maggiore Esercito e con il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, è arrivato il trasferimento del personale del 152° RGT Fanteria Sassari dalle strutture fatiscenti della Base dell’Aeronautica di Capodichino alle strutture alberghiere individuate dalla Forza Armata Esercito.
“Un risultato che premia il dialogo e l’ascolto – afferma il Segretario Generale LRM, Marco Votano – ma soprattutto un impegno che il Sindacato aveva assunto con i propri iscritti e che oggi puntualmente mantiene.
Grazie al nostro impegno – commenta – a beneficiare di questo cambio di rotta saranno non solo i colleghi della Brigata Sassari, ma anche coloro che arriveranno in futuro e che daranno loro il cambio. Questo farà, certamente, comprendere, anche ai più scettici, l’importanza di aderire e dare forza alle Associazioni Sindacali che, come nel caso di L.R.M., perseguono seriamente obiettivi comuni a difesa dei propri iscritti.
Un particolare ringraziamento – conclude Votano – va al Comitato Regionale Sardegna ed ai Dirigenti che si sono prontamente attivati e prodigati per la risoluzione della problematica”.

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(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

AttualitàCaserta e SannioIn EvidenzaLavoro & SindacatoPolitica, economia, giustizia

Caserta. Allevatori bufalini preparano denuncia per diffamazione dopo la nuova vittoria in Tribunale

Nuova nota al vetriolo dei sodalizi tutori degli allevatori bufalini contro i politici che li hanno ostacolato:
I Giudici sventano l’ennesimo tentativo di intimidazione contro il movimento degli allevatori ristabilendo la verità.
Ora diamo mandato agli avvocati del Soccorso Contadino per predisporre denunce per diffamazione contro chi ha mentito e valutiamo ulteriori iniziative legali.

Si è tenuta nella mattinata del 5 aprile, come previsto, la Conferenza Stampa del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino cui, oltre Gianni Fabbris portavoce del Movimento, hanno partecipato gli Avvocati Cipriano Di Tella e Francesco Di Tella del Soccorso Contadino e difensori di undici fra i sedici imputati.

Il Giudice di Santa Maria Capua Vetere, valutate le carte, i fatti e i documenti, prima ancora di iniziare il dibattimento, ha emesso la sentenza che pone fine ad una montatura orchestrata da ambienti politici vicini al Governo Regionale della Campania. La sua sentenza, chiara e senza fraintendimenti.” sostiene l’avvocato Cipriano Di Tella, riferendo le stesse parole usate dal giudice “Va messo in evidenza che l’attuale procedimento traeva origine dalla denuncia-querela sporta dal Sig. Lavagna Francesco, in qualità di sindaco del Comune di Mondragone, in ordine ad un blocco stradale che veniva messo in atto da allevatori bufalini, …. i quali avrebbero impedito la circolazione stradale, nonché avrebbero ostacolato la circolazione per raggiungere il Pronto Soccorso, … le normali sedi di lavoro, le scuole, i centri per effettuare le terapie oncologiche”.

Ora la verità è certficata dal giudice ed è parte del dispositivo della sentenza. Scrive il giudice: “..Invero, dalle notazioni di P.G., redatte per ogni singolo giorno di protesta, emergeva che sin dall’inizio della manifestazione veniva predisposto un sistema di viabilità alternativo per limitare i disagi alla cittadinanza, salvaguardando in tal modo il passaggio dei mezzi di primo soccorso e dei cittadini con casistiche paricolari; gli stessi operanti davano atto che trattavasi di una manifestazione pacifica senza alcuna criticità per l’ordine pubblico…”. In nome della “tenutià dell’offesa” dunque il giudice proscioglie tutti prima ancora del dibattimento

Osserva Fabbris: “Ma guarda! E dove erano la violenza? I comportamenti delinquenziali? Non c’erano. Nessuno ha impedito ai cittadini di muoversi o di andare in ospedale. Ed ora che la verita (lungamente raccontata dal Coordinamento) è stabilita da una sentenza di un tribunale come spiega il sindaco Lavagna la sua denuncia? Perché ha raccontato il falso?

Aggiunge Fabbris: “Se il Sindaco di Mondragone dovrà spiegare e dare conto dei propri comportamenti, bisogna anche capire in quale contesto è avvenuta la sua denuncia contro gli allevatori e se quella azione non sia iscrivibile dentro un piano più articolato e con livelli diversi di complicità per intimidire gli allevatori e screditare il movimento”.

Il Coordinamento ricorda che gli allevatori che chiedevano da mesi l’incontro con il Presidente della Regione presso la Prefettura, esasperati dalle continue prese in giro del Dott. De Luca che nella sua veste di Presidente Regionale avrebbe potuto (dovuto per dovere istituzionale) in mezz’ora tenere un incontro e ascoltare le loro ragioni ma che invece sceglieva provocatoriamente di vestire i panni dello sceriffo contro fantomatici camorristi, erano scesi spontaneamente in strada. Il Coordinamento, intervenuto per evitare che la irresponsabilità della Regione Campania portasse al degenerare della protesta, riusciva a contenerne le forme ed a canalizzarle verso modalità, ancora una volta, rispettose dei cittadini e orientata a chiedere al Governo Nazionale, un intervento che, in effetti, è arrivato con la convocazione di un tavolo di confronto tenuto al Ministero della Salute il 22 maggio.

Grazie al lavoro messo in campo in quei giorni dal Comitato, pur in un clima crescente di provocazioni da parte di ambienti a volte riconducibili direttamente al Presidente della Regione o altre volte anonimi e nell’ombra, mentre qualcuno soffiava sul fuoco , gli allevatori non sono caduti nella trappola che li avrebbe voluti violenti e dai comportamenti delinquenziali.

In quei giorni sui social fantomatici “cavalieri mascherati dall’improbabile nome di SBUFALE” provocavano in continuazione, le pagine facebook del movimento furono messe sotto attacco e oscurate (tutto oggetto di denuncia alla polizia postale da parte del Movimento), il Consigliere regionale Zannini aveva più volte invocato l’intervento repressivo contro i pericolosi allevatori rei di protestare addirittura contro il Presidente della Regione, fino ad invocare e annunciare la denuncia da parte del sindaco di Mondragone; denuncia puntualmente arrivata”.

Se questa è la realtà raccontata dal Sindaco con la sua denuncia querela, le cronache del tempo (da noi tutte documentate) raccontano le testimonianze di cittadini e nostre che documentano il contrario; apiuttosto, i nostri comunicati davano conto di espisodi inquietanti su cui adesso andrà fatta luce per capire, per esempio, come mai tutti i cittadini che venivano filtrati dai Carabinieri, dalla Finanza e dalla Polizia e si presentavano dagli allevatori venivano fatti passare (interi autobus di turisti e tantissimi studenti e lavoratori che non potevano fare i percorsi alternativi comunque predisposti) solo i vigili urbani di Mondragone ne impedivano il passaggio dicendo loro “Prendetevela con gli allevatori”. E come è possibile che, senza che gli allevatori ne sapessero niente, proprio dal presidio dei vigili di Mondragone partiva l’annuncio che un bambino malato oncologico sarebbe stato salvato e portato eroicamente in ospedale nonostante i cattivi allevatori che bloccavano le strade? Il Coordinamento ha tutto documentato e, dunque, sarà interessante accertare i fatti.

L’Avvocato Francesco Di Tella chiarisce il quadro in cui questi episodi sono accaduti: “Un quadro che da tempo sta vedendo crescere un clima di intimidazione e ritorsione nei confronti degli allevatori che hanno osato alzare la testa e protestare denunciando contro il disastro messo in campo dalla Regione Campania. Cosi è accaduto in questi ultimi mesi che diversi esponenti particolarmente esposti del Coordinamento sono stati oggetto di querele da parte di soggetti sottoposti a critica dagli allevatori. Contro Giuseppe Pagano e Adriano Noviello sono state intentate azioni legali e presentate querele puntualmente tutte rigettate dalla magistratura. Ma se questa è la parte che emerge, in realtà in maniera subdola e sommersa da mesi è in atto una massiccia azione ritorsiva contro le aziende allevatrici che fanno ricorsi o che si espongono nelle mobilitazioni. Puntualmente nei loro confronti si mettono in campo denunce ed elevate multe salate con le motivazioni a volte surreali ed evidentemente pretestuose come quelle di multe da migliaia di euro per piccole macchie di umidità nella stalla non ritinteggiate adeguatamente. Il risultato è quello di un clima di paura degno non dell’esercizio di funzioni istituzionali ma di ben altre culture ricattatorie che assumono un significato ancora più inquietante in ragione del fallimento sempre più evidente del piano (negli ultimi due mesi oltre venti nuovi focolai aperti soprattutto in aziende che hanno applicato alla lettera le inutili norme del piano fallimentare imposto a suon di azioni repressive”.

Conclude Fabbris: “Se il Sindaco di Mondragone ha raccontato una versione surreale smentita dalla sentenza dei giudici, come può spiegare il Consigliere Regionale Zannini l’azione continua in cui si è profuso in quei giorni con la richiesta di azioni di repressione contro i comportamenti delinquenziali degli allevatori chiedendo a gran voce la denuncia del sindaco fino ad anticiparla con un post sui social la sera prima? Denuncia poi regolarmente arrivata.

Era in buona fede o cercava solo di coprire gli interessi della Regione a impedire che si aprisse quel tavolo che (invece e con scorno di De Luca) poi si è aperto?

Non ne sono sicuro e non posso dirlo” sostiene Fabbris “ma siccome legittimamente ne ho il sospetto , a nome di Altragricoltura di cui sono dirigente e del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino, do mandato agli avvocati del Soccorso Contadino del Casertano (Cipriano e Francesco Di Tella) di valutare la presentazione di una denuncia querela per diffamazione per tutelare l’onorabilità e gli interessi della mia organizzazione e degli allevatori. Perchè delle due l’una: o abbiamo impedito di andare al Pronto Soccorso , a scuola, al lavoro e finanche ad accedere alle cure oncologiche compiendo atti delinquenziali o qualcuno ha mentito. Se poi avesse mentito in accordo con altri magari impegnate nelle istituzioni regionali per coprire gli interessi di una cordata arrivata a mettere in campo una orchestrata regia intimidatoria e diffamatoria, allora i cittadini hanno diritto di vederci chiaro”.

approfondisci e vedi il video della conferenza stampa: https://altragricoltura.net/articoli/i-giudici-sventano-lennesima-intimidazione-contro-gli-allavatori-ora-valutiamo-azioni-contro-chi-ha-mentito/

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