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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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Questura di Caserta: rientra in Italia dopo essere stato espulso, arrestato a Castel Volturno dalla Polizia di Stato.

La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato un 47enne, di origine serba, in esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dall’Autorità giudiziaria.

La Squadra Volante del Commissariato di pubblica sicurezza di Castel Volturno è intervenuta, su richiesta al numero di emergenza 113, di una donna, che ha segnalato il comportamento aggressivo e minaccioso del proprio compagno, in stato di ebbrezza.

L’uomo è stato accompagnato in Ufficio, dove, all’esito delle procedure di identificazione, è emerso che aveva violato il divieto di reingresso sul territorio nazionale, in seguito ad una pregressa espulsione giudiziaria, comminata in alternativa alla detenzione. La misura è stata revocata dall’Autorità giudiziaria, che ha rispristinato la detenzione.

L’uomo è stato arrestato e associato alla Casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Il soggetto verrà espulso dal territorio nazionale, una volta espiata la pena detentiva.

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Questura di Caserta: tentano di rubare in casa, due arresti della Polizia di Stato.

La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato, nel pomeriggio di ieri, due persone, originarie della provincia di Napoli, di 49 e 35 anni, ritenute responsabili di tentato furto.

In seguito alla segnalazione sul numero di emergenza 113 della presenza di persone sospette in un condominio della zona “167” di Caserta, sono intervenuti sul posto poliziotti della sezione “Falchi” della Squadra Mobile, per un controllo dell’area.

Individuato il condominio, hanno intercettato due persone, che, alla vista dei poliziotti, hanno provato a scappare. Dopo un inseguimento, sono stato bloccati e condotti in Questura.

Gli accertamenti hanno consentito di verificare che, poco prima, i due avevano provato ad entrare in un appartamento del quarto piano dello stabile. Sono stati trovati in possesso di numerose attrezzature utili ad aprire serrature, tra cui “chiavi bulgare” e cacciaviti di varie dimensioni, che sono state sequestrate. I due sono risultati essere gravati da numerosissimi precedenti per reati contro il patrimonio, commessi in numerose città.

All’esito delle formalità, sono stati associati alla Casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, in attesa del giudizio di convalida dell’Autorità giudiziaria.

Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, che gli odierni indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e che la misura cautelare è stata adottata senza il contraddittorio che avverrà innanzi al Giudice, che potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati

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Questura di Caserta: rissa nei giardini della Reggia durante la “movida”, emessi 3 “daspo urbani” del Questore

Il Questore della Provincia di Caserta, Andrea Grassi, ha emesso tre “Daspo Urbani”, provvedimento che vieta l’accesso alle aree urbane, nei confronti di altrettante persone, di cui due minorenni di nazionalità straniera, ospiti di “case famiglia” della provincia di Caserta.

Nella serata di sabato scorso, nei giardini antistanti il palazzo della Reggia di Caserta, i tre avevano partecipato ad una rissa, scaturita in seguito alle provocazioni scambiate tra due gruppi di giovani. L’intervento della Polizia di Stato in servizio per il controllo del territorio in occasione della “movida”, ha evitato il degenerare della situazione, consentendo di fermare tre persone, un giovane italiano e due minorenni di origine nordafricana, denunciati all’Autorità giudiziaria di Santa Maria Capua Vetere e, per i due minorenni, di Napoli. Uno dei minori è stato medicato per un trauma facciale, a causa di un colpo ricevuto durante il litigio.

In occasione degli accertamenti sulla vicenda, la Divisione Anticrimine della Questura ha avviato l’istruttoria finalizzata ad emettere la misura di prevenzione, al fine di evitare il ripetersi di simili episodi. All’esito, sono stati emessi tre “Daspo urbani” per i giovani fermati nella piazza, due dei quali minorenni. I provvedimenti vietano l’accesso agli esercizi pubblici e locali di intrattenimento, come bar, ristoranti e pub, presenti nel centro di Caserta, dalle 18.00 alle 6.00, nonché di stazionare nelle immediate vicinanze dei locali, per la durata di 1 anno.

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La Squadra Mobile della Questura di Caserta e lo SCO, coordinati dalla D.D.A. di Napoli, catturano un pericoloso latitante, reggente del clan camorristico Massaro, condannato in via definitiva per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.

Per delega del Procuratore della Repubblica di Napoli, si comunica che gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Caserta e dello SCO, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli, hanno arrestato il latitante Raffaele PISCITELLI, detto “o Cervinar”, condannato con sentenza passata in giudicato lo scorso marzo, a 12 anni e 7 mesi di reclusione per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.

L’arrestato è ritenuto l’attuale reggente del clan camorristico MASSARO, egemone nella Valle di Suessola (CE). Poco prima della condanna, l’interessato si era reso irreperibile ed era già sfuggito ad alcuni blitz effettuati negli ultimi mesi da altre forze di polizia.

L’uomo è stato catturato nel comune beneventano di Dugenta, nei pressi di un casolare rurale, dove si recava saltuariamente. Durante le fasi dell’arresto, il catturato ha provato ad opporre resistenza, tentando invano la fuga. Nel nascondiglio del latitante sono stati rinvenuti denaro contante, armi e droga. Arrestate, inoltre, due persone, un uomo e una donna, di 58 e 56 anni, proprietari dell’immobile ove si nascondeva il latitante, per favoreggiamento e detenzione abusiva di armi.

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Insieme alla Polizia di Stato per la sicurezza sulle strade – Questura di Mantova

Sabato 18 novembre, in occasione della “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada” arriverà nella nostra bella piazza Sordello il Pullman Azzurro della Polizia di Stato.

Sarà un importante momento di riflessione sul triste e purtroppo sempre attuale fenomeno degli incidenti stradali, ma ancor più sarà l’occasione per non dimenticare le persone che ne sono state coinvolte e che a causa di essi sono tragicamente decedute.

La Polizia Stradale di Mantova, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, il Servizio 118 e l’ACI cittadino, i familiari delle vittime dell’Associazione Verona Strada Sicura, tutti insieme trascorreranno una giornata insieme ai ragazzi delle classi quarte e quinte degli Istituti Superiori cittadini, per sensibilizzarli sulle tematiche legate alla sicurezza stradale.

La manifestazione, quindi, si svolgerà nella centralissima Piazza Sordello, ove stazionerà il Pullman Azzurro della Polizia di Stato, adibito per l’occasione ad aula multimediale itinerante e dove gli Agenti della Polstrada racconteranno le insidie che la guida disattenta, o addirittura sconsiderata, può celare, utilizzando fotografie e video raccolti nel susseguirsi dei servizi operativi svolti su strada, durante le pattuglie quotidiane sulle strade del nostro Paese.

Nel “villaggio della sicurezza” allestito nella piazza, gli studenti, attraverso un simulatore di guida fornito dall’’ACI di Mantova, potranno addirittura cimentarsi in una guida virtuale.

I giovani, futuri utenti della strada, assisteranno anche alla ricostruzione di un incidente stradale sul quale i Vigli del Fuoco mostreranno l’estrazione delle persone ferite dai mezzi e quindi soccorse dal personale medico e infermieristico del 118.

Nel corso della stessa mattina si apriranno poi le porte del meraviglioso Palazzo Ducale, ove i ragazzi ascolteranno le testimonianze dei familiari che hanno perso i loro cari in occasione degli incidenti stradali, riuniti nell’Associazione Verona Strada Sicura, nonché i racconti degli atleti diversamente abili del GSC Giambenini di Pescantina (Vr), essi stessi vittime di sinistri.

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Caltanissetta, la Polizia di Stato denuncia titolare e gestore di una sala scommesse priva di licenza del Questore in quanto mancante dell’autorizzazione dei Monopoli. – Questura di Caltanissetta

Caltanissetta, la Polizia di Stato denuncia titolare e gestore di una sala scommesse priva di licenza del Questore in quanto mancante dell’autorizzazione dei Monopoli.

Il controllo è stato eseguito unitamente alla Polizia Municipale, all’Ispettorato Territoriale del lavoro e all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Emesse sanzioni per diverse centinaia di euro.

I poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa della Questura, nel corso dei controlli eseguiti presso le sale gioco del Capoluogo, hanno denunciato titolare e gestore di una sala scommesse priva di licenza del Questore in quanto mancante dell’autorizzazione dei Monopoli. I controlli sono stati eseguiti unitamente a personale della Polizia Municipale, dell’Ispettorato Territoriale del lavoro e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Nel corso dei controlli il personale operante ha riscontrato diverse irregolarità emettendo sanzioni amministrative per diverse centinaia di euro. Sono, infatti, state contestate l’apertura del centro scommesse ad una distanza inferiore ai 500 metri da luoghi sensibili; la mancata esposizione al pubblico dell’orario di apertura e chiusura; la mancanza di estintori antincendio e di certificazione dell’idoneità dell’impianto elettrico; la mancata comunicazione al Questore dei sati anagrafici del titolare; l’aver consentito l’effettuazione di scommesse a minori degli anni 18 ed altro.


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Caltanissetta, attivisti bloccano pullman della Polizia di Stato che stava rimpatriando alcuni cittadini stranieri irregolari trattenuti al C.P.R. di Pian del Lago. – Questura di Caltanissetta

pulmann bloccato

Denunciate 17 persone per interruzione di pubblico servizio, resistenza a P.U., travisamento e manifestazione non autorizzata. Il Questore ha emesso 15 fogli di via obbligatori e 2 avvisi orali.

Martedì mattina, in occasione del trasferimento di alcuni cittadini stranieri irregolari trattenuti al C.P.R. di Pian del Lago, per il successivo rimpatrio, un gruppo di 17 attivisti ha bloccato il pullman della Polizia di Stato lungo la S.P. 5 nella periferia di Caltanissetta. Due di essi, dopo che il gruppo di manifestanti ha occupato la carreggiata stradale, si è anche incatenato sotto il mezzo, impedendo la prosecuzione della marcia. Sul posto sono intervenuti diversi equipaggi della sezione Volanti, della Digos e della Squadra Mobile che hanno bloccato i manifestanti che sono stati condotti in Questura. Il pullman con gli stranieri ha ripreso regolarmente la marcia proseguendo il servizio. 

I 17 attivisti sono stati tutti compiutamente identificati, 12 di nazionalità italiana e 5 straniera, alcuni gravati da pregiudizi di Polizia, e denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta per i reati di interruzione di pubblico servizio, resistenza a P.U., travisamento e manifestazione non autorizzata. I predetti saranno, inoltre, sanzionati amministrativamente ai sensi del codice della strada, per blocco stradale.

Il Questore, nei confronti di 15 attivisti, non residenti a Caltanissetta, ha emesso anche la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio con divieto di far ritorno nel Capoluogo nisseno per un periodo di tre anni. Nei confronti di 2 di essi, residenti in questo Capoluogo, ha, invece, emesso l’avviso orale a cambiare condotta.


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AVVISO ALL’UTENZA – Questura di Fermo

Avviso all'utenza

Si comunica che, nella mattinata di venerdì 17 novembre 2023, dalle ore 6,00 alle ore 13,00, per motivi logistici l’accesso alla struttura, sarà interdetto alle autovetture. Gli utenti diretti in Questura, potranno parcheggiare nelle vie limitrofe. Ci scusiamo per il disagio.


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Weekend impegnativo per la Polizia di Stato: 1 persona arrestata e 3 denunciate nel corso di tre diverse operazioni di polizia giudiziaria – Questura di Arezzo

La Polizia di Stato di Arezzo, durante questo fine settimana, ha tratto in arresto un cittadino di origine slava e denunciato un inglese e due italiani nel corso di tre distinte operazioni portate a termine lungo l’autostrada del sole.

Tutto ha avuto inizio venerdì, quando una pattuglia della Polizia Stradale di Battifolle, durante il consueto servizio di vigilanza autostradale, ha fermato, per un controllo, un autoarticolato composto da un semirimorchio francese e un trattore stradale bulgaro, condotto da un autista inglese.

Detta così sembrava la classica barzelletta dal finale esilarante, ma, in realtà, per il conducente c’è stato ben poco da ridere, perché gli agenti prima lo hanno denunciato per falso, perché la revisione del suo veicolo è risultata fasulla, poi gli hanno sequestrato l’intero complesso veicolare e contestato una sanzione amministrativa di 4.138 euro, perché stava effettuando un trasporto internazionale totalmente abusivo.

Sabato 11, poi, nella rete degli stessi poliziotti aretini, sono incappati due pregiudicati italiani di 40 anni, trovati in possesso di 113 smart card di Poste Italiane prima trafugate e poi utilizzate per svuotare i conti correnti di altrettanti ignari titolari con la cosiddetta tecnica del fishing.

I due, infatti, una volta sottratte le tessere, contattavano via mail o telefonicamente gli intestatari dei conti e, inducendoli in errore, carpivano loro le credenziali, così da poter effettuare prelievi ai bancomat, tanto da avere già accumulato la ragguardevole cifra di oltre 4.000 euro.

Infine domenica, ancora gli agenti della Stradale di Battifolle hanno intercettato un autista di origine slava, che, nel tentativo di dissimulare la propria identità, aveva esibito una carta d’identità italiana risultata falsa.

Il motivo di tanta riservatezza è stato presto svelato: sulla sua testa pendeva l’esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Foggia; oltre a essere arrestato per il documento falso posseduto, è, quindi, finito in carcere anche per scontare i 6 mesi di reclusione inflittigli per reati contro il patrimonio.

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LUNGOMARE, LA POLIZIA DI STATO VIGILA SULLA SICUREZZA DEI CITTADINI E DEI TURISTI. – Questura di Catania

Nell’ambito di una generale intensificazione dei servizi di controllo del territorio, fortemente voluti dal Questore di Catania, nella mattina di domenica, la Polizia di Stato ha svolto servizi specifici nella zona del lungomare di Catania, finalizzati alla prevenzione dei reati e, in particolare, ad assicurare il rispetto delle regole della circolazione stradale, con l’obiettivo di tutelare l’incolumità dei cittadini che numerosi frequentano quella zona.

I poliziotti del Commissariato Borgo Ognina, unitamente ad agenti della Polizia Locale, hanno effettuato alcuni posti di controllo nella trafficatissima piazza Mancini Battaglia, dove, in particolare nel fine settimana, viene registrato il fenomeno della “sosta selvaggia”, intralciando così la circolazione stradale e rendendo difficoltoso persino l’attraversamento ai pedoni.

Nel corso del servizio sono state controllate 77 persone e 32 veicoli. Sono state, inoltre, contestate 14 violazioni al Codice della strada per sosta vietata.

È stato sanzionato anche un automobilista che è stato sorpreso alla guida con il telefonino in mano e senza le cinture di sicurezza allacciate.

Inoltre, è stata individuata e restituita al suo legittimo proprietario una Fiat Panda rubata qualche giorno prima in zona Barriera.


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La Polizia di Stato di Mantova rintraccia e arresta due soggetti condannati in via definitiva dal Tribunale – Questura di Mantova

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La Polizia di Stato di Mantova, lo scorso venerdì, ha eseguito due provvedimenti definitivi dell’Autorità Giudiziaria, rintracciando nel centro cittadino due soggetti condannati definitivamente dal Tribunale di Mantova.

Il primo soggetto, un cittadino italiano di origini marocchine di trentuno anni, è stato destinatario di una condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione comminata dal Tribunale di Mantova nel 2020 e confermata dalla Corte d’Appello di Brescia nel 2022 per il delitto di rapina. Nel dettaglio, il soggetto aveva, in concorso con altri, sottratto nel centro storico una somma di danaro ad un minorenne dietro la minaccia di violenza fisica.

Il secondo soggetto, un italiano di settantacinque anni, è stato destinatario di una condanna a 9 mesi e 15 giorni di reclusione da parte del Tribunale Ordinario di Mantova per essersi appropriato di ventuno biciclette posteggiate sulla pubblica via del centro storico della città virgiliana.

I soggetti, dopo rapidi accertamenti volti alla localizzazione, sono stati raggiunti dai poliziotti della Squadra Mobile di Mantova che, esperiti gli accertamenti di rito, li hanno associati alla Casa Circondariale di via Poma.


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Truffe a mezzo web. Denunciati in quattro dalla Polizia di Stato. – Questura di Teramo

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Nell’ultima settimana gli uffici del Commissariato di Polizia di Atri sono stati interessati da diverse denunce presentate da altrettanti cittadini di Atri e comuni limitrofi relative alla recente pratica di truffa e frode informatica.

Nella fattispecie è risaltata agli occhi degli investigatori una nuova tipologia di adescamento messa in atto dai criminali del web, ovvero dopo aver scelto le vittime in base ai loro profili sui social (facebook, instagram ecc. ecc.) dai quali si riesce ad intuire quali sono i loro interessi e soprattutto la particolare ingenuità degli stessi, questi vengono contattati dapprima tramite le App messenger o instagram e poi anche su whatsapp una volta ottenuto il numero di telefono.

E’ accaduto infatti che un utente della cittadina ducale di Atri ha sporto denuncia negli uffici del locale Commissariato di P.S., lamentando di essere stato truffato di una ingente somma di denaro.

Gli autori del raggiro lo avevano contattato su messenger, conoscendo ormai le sue abitudini di uomo molto legato alla chiesa e di temperamento mite, dove una fantomatica donna, spacciandosi per commerciante internazionale di petrolio ed adducendo di essere sola e malata terminale, proponeva al malcapitato di volergli donare in eredità la somma di euro 150.000,00 proprio perché, essendo uomo molto devoto alla chiesa, ne avrebbe sicuramente fatto uso a scopo benefico.

Dopo una serie interminabile di chat, sia con il social messenger e poi anche con whatsapp, riuscivano a raggirarlo completamente e via via, richiedendogli somme di denaro per pagamento di tasse e oneri dovuti alle pratiche di perfezionamento riuscivano a fagli versare la somma complessiva di euro 7.500,00 ed ovviamente senza che venisse elargita la tanto decantata eredità.

Dopo una breve ma intensa attività di indagine condotta dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Atri, venivano individuate quattro persone, residenti in quattro diverse regioni italiane, autori del raggiro che venivano tutte deferite in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria competente per il reato di truffa in concorso.


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Torino: controlli congiunti delle forze di polizia nelle aree della movida – Questura di Torino

Torino: Controlli nelle aree della “movida”

Quattro esercizi sanzionati

Nella scorsa notte hanno avuto luogo, come di consueto, i controlli congiunti della Polizia di Stato e delle altre forze di polizia – Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale –  nelle aree cittadine interessate dal fenomeno della “movida”.

L’attività, iniziata alle ore 20 del sabato sera, si è concentrata in aree maggiormente interessate dall’afflusso di persone: Piazza Vittorio Veneto, zona Murazzi, Lungo Po Cadorna, Lungo Po Diaz, Piazza Santa Giulia, via Cesare Balbo, via Pescatore, via Catania/Lungo Dora Firenze, via Dei Mille e via Baretti.

Complessivamente l’attività ha portato:

  • all’identificazione di 155 persone;
  • alla denuncia in stato di libertà di 2 persone;
  • al controllo di 4 esercizi pubblici;
  • all’emissione di sanzioni amministrative per 8700 euro.

Nello specifico, un esercizio di vicinato di via Baretti è stato sanzionato per 160 euro per la vendita di alcolici dopo l’orario previsto. Un altro esercizio di via Dei Mille è stato sanzionato dalla Polizia Locale per 3880 euro per diverse violazioni amministrative. Sempre al Polizia Municipale, ha sanzionato per 160 euro un bar di via Pescatore per l’assembramento di avventori sul marciapiede. Infine, un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande di via Balbo è stato sanzionato dai NAS dell’Arma dei Carabinieri e dalla Polizia Municipale per carenze igieniche e per diverse violazioni amministrative. Il locale complessivamente ha ricevuto sanzioni per 4500 ed è stato sequestrato dalla Polizia Municipale per la vendita di alcolici a minori di anni 16.  

I servizi di polizia nelle aree sopra menzionate continueranno con cadenza regolare.


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Tenta il furto prima alla Lidl e poi al Panorama. 29enne italiano denunciato – Questura di Parma

Ieri il personale  della Polizia di Stato Parma ha denunciato un 29enne italiano per i reati di rapina impropria e tentato furto  avvenuti in due esercizi commerciali distinti.

Nel primo episodio i poliziotti sono intervenuti presso il supermercato LIDL di Via Fleming per la segnalazione di furto.

I poliziotti giunti immediatamente sul posto hanno contattato l’addetto alla vigilanza, il quale ha riferito di aver fermato un soggetto oltre le casse con uno zaino al seguito. Il soggetto  era stato precedentemente notato da un addetto al reparto mentre occultava della merce all’interno del proprio zaino. Fatto ciò,  si è diretto verso l’uscita senza pagare la merce prelevata. Fermato per un controllo fiscale, l’uomo si è  rifiutato di mostrare il contenuto del proprio zaino, anzi allo scopo di guadagnarsi la fuga per eludere il controllo,  ha spintonato  sia l’addetto alla sicurezza che un responsabile del reparto nel frattempo intervenuto per contenerlo, riuscendo nel suo intento.

I poliziotti hanno trovato all’interno dello zaino  abbandonato dal fuggitivo la merce, alcune punte di parmigiano per un valore complessivo di 60 euro,  e  alcuni documenti con  i dati   personali riconducibili presumibilmente al fuggitivo.

Ultimato l’intervento alla Lidl e riconsegnata la merce rinvenuta al responsabili del supermercato, i poliziotti   sono intervenuti presso il supermercato Panorama per  la segnalazione di un nuovo furto

Il richiedente, addetto alla sicurezza del negozio,  ha riferito ai poliziotti prontamente intervenuti sul posto, di aver fermato oltre le casse  un soggetto sospetto che presentava un vistoso rigonfiamento all’altezza del giubbotto e delle tasche.

I poliziotti  hanno  immediatamente  controllato  l’uomo, che versava  in forte stato di agitazione . L’uomo è stato trovato in possesso di 8  punte di parmigiano per un valore complessivo di 100 euro.

Alla luce dei fatti e in base a quanto ricostruito  l’uomo è stato accompagnato in Questura  per essere compiutamente identificati mediante rilievi fotodattiloscopici da parte del personale della Polizia Scientifica.

L’uomo è stato identificato per un cittadino italiano 29enne  senza fissa dimora, con precedenti di polizia per ricettazione.  In base agli accertamenti  effettuati, alle descrizioni fornite dai responsabili del negozio, ai documenti rinvenuti nello zaino risultato poi essere di proprietà del 29enne  come lui stesso ha dichiarato,   i polizotti hanno appurato che il 29enne era stato  sia  l’autore della  rapina  impropria ai danni del responsabile Lidl   che del tentativo di furto al supermercato Panorama.. Al termine degli accertamenti di rito il 29enne è stato denunciato per rapina impropria commesso presso il supermercato LIDL e per tentato furto presso il supermercato Panorama.

La merce integra e rivendibile  è stata riconsegnata agli aventi diritto.

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LA QUESTURA DISPONE TRE ORDINI DI ALLONTANAMENTO DAL CENTRO CITTADINO PER ALCUNI SOGGETTI MOLESTI DEDITI AL BIVACCO E ALL’ ACCATTONAGGIO IN PIAZZA DUOMO – Questura di Monza e della Brianza

duomo di monza centro città

Ai fini del contrasto dei fenomeni di degrado urbano, nell’ambito dei dispositivi di pattugliamento delle vie del centro cittadino di Monza disimpegnate dalla Questura di Monza e della Brianza, nella data di giovedì 09 novembre 2023 verso le ore 9.30 del mattino l’attenzione di una Volante della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Monza e della Brianza veniva attratta dal comportamento di una donna all’apparenza di nazionalità est-europea che, osservata per circa cinque minuti, impediva imperturbata l’ingresso dei fedeli all’interno del Duomo di Monza, senza preoccuparsi della presenza della Polizia ad osservarne il comportamento. Considerato l’atteggiamento della donna, cittadina rumena priva di occupazione lavorativa, gli Agenti della Questura la invitavano a cessare la sua condotta e ad allontanarsi dal luogo di culto, redigendo a suo carico il provvedimento amministrativo dell’ordine di allontanamento (ODA) dall’area del centro cittadino e, in particolare, nelle vie Italia, Carlo Alberto e Vittorio Emanuele, nonché nelle Piazze Duomo, Roma e Trento e Trieste. Nella medesima Piazza Duomo, continuando la perlustrazione del centro cittadino, la Volante sorprendeva bivaccare all’interno di un cantiere posto sul suolo pubblico di Piazza Duomo due soggetti di origini rumene, entrambi senza fissa dimora, i quali avevano arrangiato un bivacco di fortuna con materasso e coperta, circondati da immondizia dagli stessi prodotta e avendo altresì al seguito numerose bottiglie di bevande alcoliche già consumate. Anche nei confronti di tali soggetti veniva redatto dall’equipaggio della Polizia di Stato il provvedimento dell’ordine di allontanamento dalle vie del centro cittadino, intimandogli di non farvi ritorno per bivaccare e di cessare immediatamente la consumazione di bevande alcoliche sul suolo pubblico, in quanto comportamento vietato da ordinanza comunale. In relazione ai fatti di quella mattina, i tre soggetti venivano compiutamente identificati e segnalati agli Uffici Anticrimine della Questura di Monza e Brianza per l’adozione di idonei ed opportuni provvedimenti amministrativi per contrastare l’insorgere di eventuali fenomeni di degrado urbano.​Inoltre, il Questore di Monza e della Brianza ha attivato l’Ufficio Immigrazione al fine di verificare la sussistenza della permanenza dei requisiti di soggiorno in Italia in capo ai tre cittadini comunitari.


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