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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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formazione

Campania. Corsisti senza compensi e sperperi per la formazione: Piccerillo interroga l’esecutivo

De Luca non fa GOL: Il Consigliere Piccerillo interroga la Giunta sui corsisti senza compenso e sui soldi buttati in una formazione professionale finta e improduttiva.

A oltre un anno dall’approvazione del Piano GOL in Campania e mesi dopo l’avvio dei percorsi formativi, numerosi partecipanti e formatori non hanno ancora ricevuto alcun compenso. La situazione ha spinto il Consigliere regionale Antonella Piccerillo (Lega) a presentare un’interrogazione ufficiale a risposta scritta, chiedendo chiarimenti sui ritardi nei pagamenti e sulla gestione dei fondi.

«Ci sono progetti avviati già da tempo, ma ad oggi i corsisti e formatori coinvolti non hanno ricevuto il compenso per il lavoro svolto. È assolutamente inaccettabile – afferma il Consigliere Piccerillo – La Regione deve rispondere per il mancato rispetto degli impegni presi e garantire che questi fondi vengano gestiti in modo trasparente ed efficiente».

Il Consigliere della Lega sottolinea anche la necessità di un controllo rigoroso sulla qualità della formazione e dei percorsi offerti che, come evidenziato in vari rapporti, non sempre rispondono alle reali esigenze del mercato del lavoro: «È fondamentale che questi percorsi formativi rispondano alle reali necessità del territorio e che i corsisti non vengano lasciati a metà del cammino, senza il giusto supporto né il giusto riconoscimento per l’impegno profuso».

E, per concludere, la candidata alla riconferma di uno scranno in Consiglio regionale, ha dichiarato che: «Quando il centrodestra sarà al governo della Regione, ci impegneremo affinché i fondi pubblici vengano utilizzati con la massima trasparenza e responsabilità. La Regione deve essere al servizio dei cittadini e non può continuare a ignorare chi sta investendo nel proprio futuro attraverso questi percorsi formativi».

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Corso di formazione per assistenti familiari promosso da ACLI: iscrizioni aperte

Le ACLI di Caserta, in collaborazione con Acli Colf Aps e l’Agenzia Generale Studi e Gestioni s.r.l. (AGSG), promuovono la seconda edizione del corso di formazione per assistenti familiari.

Il corso ha lo scopo di supportare i lavoratori e le lavoratrici domestiche, o aspiranti tali, nel percorso di inclusione socio-lavorativa attraverso l’acquisizione di competenze per l’esercizio delle professioni di colf, badante e baby-sitter.

L’inizio del corso è previsto per ottobre, con il calendario delle lezioni che sarà pubblicato nelle prossime settimane. Il corso è aperto a tutti: colf, badanti, occupati e disoccupati in cerca di lavoro nel settore domestico. Si articolerà in 16 lezioni da 4 ore ciascuna, per un totale di 64 ore.

Le lezioni si svolgeranno presso la sede in via Renato de Martino, 14 e saranno organizzate a cadenza bisettimanale. Tratteranno tematiche quali la relazione e la cura della persona, con particolare attenzione alla gestione della casa e alla sicurezza sul luogo di lavoro. Verranno approfonditi anche i diritti, con un focus sul CCNL per i lavoratori domestici, e i doveri fondamentali del lavoratore e del datore di lavoro.

Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. La formazione è gratuita e le iscrizioni sono aperte.

Per avere ulteriori informazioni e per la compilazione della domanda di iscrizione si indicando i seguenti canali:

Indirizzo email: lavorodomestico.caserta@patronato.acli.it,
Numero di telefono: 0823 325394,
Recandosi direttamente presso la sede in via Renato de Martino, 14, Caserta.

(ACLI sede Provinciale di Caserta– Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Fucina fu-cì-na SIGNIFICATO Focolare da fabbro, forno fusorio, laboratorio da fabbro; luogo che crea o favorisce la formazione di personalità importanti, idee, opere ETIMOLOGIA dal latino officina. «Quella scuola è una fucina di talenti.»






Fucina

fu-cì-na

SIGNIFICATO Focolare da fabbro, forno fusorio, laboratorio da fabbro; luogo che crea o favorisce la formazione di personalità importanti, idee, opere

ETIMOLOGIA dal latino officina.

  • «Quella scuola è una fucina di talenti.»

Che immagine potente, quella della fucina! Luogo rovente in cui si forgia, non senza rischio, qualcosa di formidabile — chiave della  di una comunità. È tanto divertente notare la differenza con la più semplice officina, a cui anche il nonno maneggione ha adibito una stanza, e che bazzichiamo quando l’automobile manda un rumore strano, o quando ci si è storta la ruota della bicicletta.

‘Fucina’ in effetti deriva dal latino officina — arcaicamente opificina, che così si nota essere peraltro sorella dell’opificio, che però ha iniziato ad essere un ambiente più altolocato, stabilimento , o per lo svolgimento di arte raffinata. Potremmo aggiungerci che qui s’incontra anche l’ufficio, in quanto officium è contrazione di opificium, ma non impelaghiamoci. Si tratta comunque di laboratori — opus è il termine latino più comune per ‘lavoro’ — e però c’è laboratorio e laboratorio.

Che la fucina, fornace e luogo della fornace, non sia un posto come gli altri, è chiaro praticamente da sempre. Anche chi ci lavora ha uno status particolare — il fabbro è il  del protagonista di una fiaba di antichità remota (certi studi la riportano all’Età del Bronzo) comunemente classificata come ‘Il fabbro e il diavolo’. In questa narrazione il fabbro riesce, grazie a poteri speciali, a mettere in scacco demoni di vario genere — ne esistono decine, centinaia di versioni, ma gira e rigira è anche la materia prima per il Faust.

L’officina ci dà l’idea di un locale attrezzato per  e riparazioni, e certo è un genere di bottega in cui può risuonare qualche  — anche se le piante  non si trovano nell’officina meccanica, ma nel silenzio in quella farmaceutica.
Nella fucina invece le  sono estreme e univoche: le braci rosseggiano e affocano l’aria, sprizzano baleni , le energie che agiscono rendono i materiali incandescenti — fusi, travasati, percossi, raffreddati — e i prodotti che escono da questo turbine di violenze elementali hanno proprietà eccezionali, addirittura  e resistenti come sono. Si capisce bene che succede qualcosa di grosso, qui, e che senz’altro si gioca sullo stesso piano di spiriti e demoni.

Ecco, presa in metafora la fucina ci rende la meraviglia di un luogo in cui si crea o raffina qualcosa di formidabile. È un qualcosa di materia sottile: idee, , opere alte (non solo roba positiva eh, anche maligna). Posso raccontare di come la collega sia una fucina di idee, di come quell’associazione sia stata una fucina d’intelletti di prim’ordine, di una piccola comunità che è una fucina di poeti o di opere d’arte, di un giornale che è una fucina di menzogne.

Anche se noi nelle fucine non mettiamo piede, di solito, continuiamo così a frequentarle idealmente —  il solco tracciato nell’immaginario. E nelle nostre narrazioni, più o meno fantasiose, continuano ad essere luoghi fondamentali.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

ASL Caserta, PROGETTO Diabete: sabato 6 luglio il corso di formazione per Medici Chirurghi e Infermieri

Caserta. Esempio patognomonico in quanto consente di riconoscere e pervenire ad una diagnosi certa della malattia, il diabete rappresenta una patologia cronica multidisciplinare ad elevato impatto clinico ed economico.
La sua gestione tuttavia è continuamente oggetto di criticità che fanno rilevare una incompiuta presa in carico dei pazienti.
Due i percorsi attraverso cui l’ASL Caserta intende rivolgere a tale gruppo di pazienti, con una prevalenza che supera il 6%, una rinnovata attenzione, nella fase post pandemica: un percorso organizzativo che trova la sua definizione nella revisione del PDTA alla luce del DM 77/2022 ed un percorso clinico-scientifico, quale avanzamento di una progettualità già attiva, per realizzare quanto indicato nello stesso DM 77/2022 e cioè addivenire alla stratificazione della popolazione.
Una progettualità già attiva ha permesso infatti di analizzare i dati correnti relativi ai pazienti con Diabete di tipo 2 in ASL Caserta e la qualità del percorso assistenziale ad essi erogato, mediante indicatori di esito estratti dai data base aziendali, custoditi dal Servizio Controllo Interno di Gestione (nel rispetto delle norme della privacy).
E proprio questa elaborazione con un quadro generale di valutazione si vuole sottoporre alla platea per procedere con una nuova fase progettuale che dall’analisi dei big data possa transitare verso l’individuazione della popolazione dei pazienti non adeguatamente presi in cura, per avviare una vera e propria Medicina di Iniziativa, ottimizzando il percorso terapeutico-assistenziale, riducendo complicanze e ricoveri impropri, facendo emergere i pazienti non diagnosticati.

Per il buon esito di questa seconda fase progettuale, è fondamentale un coinvolgimento attivo dei Medici di Medicina Generale dell’Azienda, quali principali attori nella presa in cura dei pazienti, unitamente agli Specialisti e agli attori del percorso assistenziale, coinvolgimento che si attua con questo percorso formativo propedeutico e dedicato, finalizzato a:
– Condividere le priorità di riorganizzazione dei percorsi di presa in carico del paziente con diabete di tipo 2 secondo il rinnovato PDTA
– Condividere le aree di miglioramento al fine di garantire una più efficace presa in carico del paziente con diabete di tipo 2
– Condividere obiettivi e modalità di svolgimento di attività di Medicina di Iniziativa dedicate, finalizzate al richiamo attivo dei pazienti
– Rafforzare le azioni per il miglioramento delle competenze, dell’appropriatezza prescrittiva, dell’aderenza terapeutica. Destinatari del Corso sono Medici Chirurghi (cardiologi; specialisti diabetologi; nefrologi; medici di medicina generale; neurologi) e Infermieri.

Crediti: L’ottenimento dei 4 crediti formativi rilasciati è subordinato alla partecipazione effettiva al corso per l’intero monte ore, alla rilevazione delle presenze e alla corretta verifica di apprendimento per il 75% delle domande.
Sulla base di regole ministeriali non sarà possibile erogare i crediti ECM ai partecipanti che non rientrano nelle professioni o nelle discipline accreditate, a meno che non siano equipollenti per disciplina o titolo di carriera.

Iscrizioni: L’iscrizione, obbligatoria e a titolo gratuito, potrà essere effettuata compilando il form sul sito  http://www.meetingwords.it al link ECM. In caso di difficoltà nella corretta compilazione del modulo online, è possibile contattare la segreteria organizzativa all’indirizzo di posta elettronica info@meetingwords.it.
Le iscrizioni saranno accettate sulla base delle disponibilità e dell’ordine di arrivo delle richieste.
È possibile iscriversi entro e non oltre il 6 luglio 2024 o comunque fino al raggiungimento massimo del numero previsto.

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A Caserta un Corso di Alta Formazione in Criminologia dell’Arte  di Ferdinando Terlizzi






 

A Caserta un Corso di Alta Formazione in Criminologia dell’Arte  di Ferdinando Terlizzi

 

 

Caserta – 24/06/ 19  – Il Formed, in convenzione con il Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale, ha organizzato un “Corso di Alta Formazione in Criminologia dell’Arte” il cui ideatore è il  Dr. Luigi Di Vaia. Per la prima volta, in assoluto, nasce il corso di Criminologia dell’Arte in Italia!  Il Corso ha come Direttore Scientifico il Prof. Avv. Giancarlo Scalese, dell’ Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, nonché  Professore Ordinario di diritto internazionale, Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza, Presidente del Polo delle Scienze Giuridiche Internazionalistiche.

 Il Direttore Didattico è il Dr. Luigi Di Vaia,   Direttore del Museo Dama, Direttore del CTOM, Grafologo d’Arte, Presidente della CrimiArt e di ASSOGAP. Il Corso è coordinato dalla Prof.ssa Vittoria Ponzetta,  Presidente del Formed A.P.S.

 

“Il nostro obiettivo  – ci ha dichiarato il direttore didattico – è quello di creare una nuova figura professionale: ‘esperto in criminologia dell’arte’, attraverso una metodica unica il criminologo dell’arte sarà in grado di ricostruire la dinamica e il profilo criminologico dell’identikit di un falsario o di un soggetto ‘violator’ artistico, intervenendo sulla scena criminis, in particolare sull’Opera d’Arte, sul suo processo ideativo e tecnico, sulle motivazioni che stanno dietro la scelta di certi stili o certi materiali, ma anche sull’Agorà, cioè sul luogo, la piazza, dove verrà venduta l’opera falsa o il reperto archeologico trafugato”.

“Per la prima volta in assoluto  – ha precisato il Dr. Luigi Di Vaia – sarà possibile utilizzare nuovi metodi di criminal profiling per redigere un identikit, anche clinico, non solo dei soliti serial killer o degli stupratori occasionali o dei ladri di appartamento, ma stavolta di criminali d’arte specializzati e ben organizzati, contraffattori con botteghe di produzione di falsi, abili falsificatori di firme d’arte e tombaroli che trafugano reperti antichi dal nostro territorio per piazzarli nei mercati internazionali, alimentando circuiti criminali di mafie globali molto più ampie e irrelate ad altre realtà criminali”.

“Le sfide moderne della sicurezza e dell’anticontraffazione hanno portato alla creazione del primo e unico Corso in Italia dedicato alla Criminologia dell’Arte. Questo programma formativo innovativo è progettato per preparare professionisti specializzati nel riconoscimento delle tecniche di falsificazione, nell’analisi dei crimini culturali e nella collaborazione con le Forze dell’Ordine, Musei ed Istituzioni Statali e Private per combattere il traffico illecito di opere d’arte e la falsificazione di oggetti antichi e moderni”.

Preciso scopo del corso è quello di comprendere l’atto criminale del falsario dal punto di vista criminologico sociale e psicologico, soprattutto per la profilazione criminale e per meglio far emergere l’identikit del falsario, il cosiddetto violator, il soggetto che commette il crimine culturale.  Il Corso offre una formazione completa che copre una vasta gamma di argomenti, tra cui anche: Riconoscimento delle tecniche di falsificazione, Profilazione dei falsari e delle reti criminali, Indagini sugli ecovandali e sui furti d’arte, Fenomeni complessi come il riciclaggio di denaro tramite opere d’arte, Collaborazioni con laboratori diagnostici e professionisti dell’arte.

Il Formed per l’intero Corso ha ricevuto la Collaborazione Istituzionale del “MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli” e il Patrocinio Morale del “Museo DAMA”. Inoltre saranno organizzate visite presso la “casa museo Giorgio de Chirico” a Roma, e presso alcune Case d’Asta e Gallerie, e vi saranno collegamenti con il Sito di Aste Online “Novisburgh – Lon

 

 

 

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CRONACA E DIFFAMAZIONE, PRIVACY E DEONTOLOGIA:­LE REGOLE E L’EVOLUZIONE NORMATIVA Corso di formazione professionale rivolto ai giornalisti/  Complesso Monumentale “Belvedere di San Leucio’ Caserta Lunedì 17 giugno 2024, ore 9:00/13:00






CRONACA E DIFFAMAZIONE, PRIVACY E DEONTOLOGIA:­LE REGOLE
E L’EVOLUZIONE NORMATIVA

Corso di formazione professionale rivolto ai giornalisti/  Complesso Monumentale “Belvedere di San Leucio’ Caserta Lunedì 17 giugno 2024, ore 9:00/13:00

PROGRAMMA

In apertura i saluti di Carlo Marino Sindaco di Caserta e di  Ottavio Lucarelli presidente Ordine dei Giornalisti della Campania e di  Emiliano Casale Vicesindaco di Caserta

Introduce al dibattito  Sabrina Pietrantonio,  Responsabile della Segreteria Organizzativa
della Commissione Giuridica ed Economica dell’Ordine dei Giornalisti della Campania. I relatori sono:  Dott. Andrea Grassi Questore di Caserta,  Col. Manuel Scarso Comandante Provinciale Carabinieri di Caserta,  Dott. Enzo Battarra Giornalista, Assessore alla Cultura del Comune di Caserta,  Avv. Salvatore Cristiano Avvocato, Giornalista, vicepresidente della Commissione Giuridico-Economica dell’Ordine dei Giornalisti della Campania e  Ugo Clemente Presidente Commissione Giuridica ed Economica dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.

La partecipazione al corso di aggiornamento vale 6 crediti formativi per i giornalisti.
Ci si può iscrivere al corso da//a piattaforma on/ine www.formazionegiornalisti.it.

FONTE: Ordine dei Giornalisti della Campania -Commissione Giuridico-Economica, Via S. Maria a Cappella Vecchia,8113 -Napoli, Tel 081.764

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Torre del Greco. ‘@ttraversaMENTI’: all’istituto ‘Pantaleo’ 15 corsi di formazione per personale scolastico

Al via all’Istituto Pantaleo il Progetto @ttraversaMENTI finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU con 15 corsi di formazione gratuiti per il personale delle scuole.

Potenziare le competenze del personale scolastico sulla didattica digitale integrata e sulla trasformazione digitale dell’organizzazione scolastica.

 

È questo in sintesi l’obiettivo del Progetto @ttraversaMENTI finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU che sarà realizzato presso l’Istituto Eugenio Pantaleo di Torre del Greco, di cui è dirigente il prof. Giuseppe Mingione, tra l’altro reggente dell’Istituto Comprensivo Gallozzi di Santa Maria Capua Vetere.

I corsi, rivolti al personale, hanno la finalità di fornire strumenti aggiornati e competenze innovative fondamentali. Saranno svolti parte in presenza presso la sede dell’I.S.S.S. Pantaleo, in Via Cimaglia, 96 Torre del Greco, nel napoletano, e parte online,  per garantire la massima flessibilità e partecipazione. Durante il periodo di formazione, l’Istituto Pantaleo avrà l’opportunità di ospitare i docenti, offrendo pranzi e coffee break per favorire momenti di scambio e networking tra i partecipanti.

È possibile effettuare l’iscrizione sulla piattaforma Scuola Futura del Ministero dell’Istruzione e del Merito, il cui link di accesso è il seguente: https://scuolafutura.pubblica.istruzione.it/ poi bisogna consultare la sezione “Tutti i percorsi” e successivamente inserire Id del percorso scelto nella casella di ricerca.

L’Istituto Pantaleo di Torre del Greco, come rende noto il dirigente, è una delle 50 istituzioni scolastiche individuate come Polo Formativo con il progetto “@ttraversaMENTI”, che prevede percorsi nazionali mirati per il personale scolastico dell’intero territorio. Il catalogo dei corsi attivati dall’Istituto, la cui direzione e coordinamento è affidato proprio al preside Mingione, è consultabile sulla piattaforma Scuola Futura, per la formazione del Personale Scolastico, nell’ambito delle azioni del PNRR, Missione Istruzione. Si tratta di formazione gratuita e l’erogazione sarà in modalità Blended. Diversi i percorsi: Competenze specialistiche con le nuove tecnologie; Grafica 3D come competenza specialistica; Nuove metodologie didattiche per il mondo scuola; Percorsi metodologici innovativi; Algoritmi (coding) e problem solving; Computational Thinking; Intelligenza artificiale nella didattica; Intelligenza artificiale nella didattica; Creazione di nuove connessioni; Cloud computing e edge computing; Cloud computing e edge computing; Nuovi modelli di insegnamento con la sensoristica; “Gamification” come tecnologia inclusiva; Software per la didattica inclusiva; Software per la didattica inclusiva.

Il periodo di erogazione dei percorsi formativi va dal 27/05/2024 al 20/07/2024.

(Gabriella Montanaro – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Napoli Est, sport sociale e rigenerazione Mille persone coinvolte in tre anni di SCINN tra corsi sportivi gratuiti, laboratori e formazione






Napoli Est, sport sociale e rigenerazione
Mille persone coinvolte in tre anni di SCINN
tra corsi sportivi gratuiti, laboratori e formazione

 

Concluso il progetto della NEA sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD per favorire aggregazione, inclusione e stili di vita sani Sport gratuiti, rigenerazione sociale e riqualificazione di diversi spazi. A Napoli chiude SCINN, Sport Comunità Integrazione Nuove Narrazioni, progetto promosso da una rete di associazioni, scuole e altre realtà con capofila la onlus NEA Napoli Europa Africa e sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD. In tre anni sono stati coinvolti circa mille bambini, adolescenti e adulti in diverse discipline, laboratori, workshop e altre esperienze gratuite.

L’intento di coinvolgere persone di ogni età e sollecitarle a rivivere momenti di socialità dopo i mesi più cupi della pandemia è stato pienamente raggiunto grazie allo sforzo della rete che vede insieme Nuova Polisportiva Ponticelli, Maestri di Strada, Arci Movie Napoli, Partenope Rugby, Aste&Nodi, UISP Napoli e TerradiConfine. SCINN ha operato per includere persone con diverse forme di disabilità attraverso i corsi di sitting volley e il football integrato e ha agevolato l’accesso all’attività fisica a numerosi giovanissimi di famiglie dei quartieri Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio che vivono situazioni di forte fragilità economica e sociale. In ottica di integrazione e nel solco del lavoro contro discriminazioni e razzismo sono stati resi protagonisti i giovani della comunità Rom e di famiglie straniere presenti sul territorio.

«Giunge al termine l’esperienza di SCINN. In questi tre anni, grazie a Fondazione CON IL SUD, la NEA e diverse realtà del terzo settore e del mondo scolastico hanno realizzato un ricco programma sportivo completamente gratuito per bambini, giovani e adulti di Napoli Est e hanno restituito alla collettività una palestra abbandonata di Ponticelli, oggi cuore pulsante di sport sociale», evidenzia Annarita Cardarelli dell’associazione NEA Napoli Europa Africa, referente del progetto, che insiste: «L’esperienza di SCINN ha arricchito tanti, associazioni e scuole, istituzioni e cittadinanza ricordando a tutti che lo sport è un efficace veicolo di pace, legalità e inclusione specie in un territorio dove delinquenza, conflitto sociale e abbandono scolastico sono ancora, purtroppo, all’ordine del giorno».

Sfide o obiettivi raggiunti sono stati raccontati nell’evento finale del percorso dal titolo “SCINN A fine do’ munno” che ha visto protagonisti gli alunni e i docenti degli istituti comprensivi Marino Santa Rosa, Russo Solimena, Toti Borsi Giurleo, Porchiano Bordiga, De Filippo, Aldo Moro e Sarria Monti. Essi sono stati coinvolti nei laboratori di educazione alimentare e sensibilizzazione al benessere psicofisico così da provare a contrastare il fenomeno dell’obesità infantile che è purtroppo in continua crescita. Gli incontri con gli allievi, i momenti di sport, la ristrutturazione della palestra, la nuova parete di arrampicata, i percorsi di formazione con gli studenti delle superiori sono stati immortalati negli scatti della mostra allestita nel parco Zona Est che ha ospitato la tappa finale di SCINN tra performance di hip hop, laboratori all’aria aperta e occasioni di confronto della comunità educante.

All’evento ha preso parte Emmanuele Marigliano, atleta della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico, che ai Mondiali di Manchester 2023 ha ottenuto due bronzi nei 150 metri misti sm3 e nei 50 metri rana sb2 e, di recente, nei Campionati europei di Madeira 2024, ha strappato l’argento nei 50 metri rana sb2. Una storia di forte caparbietà che, attraverso lo sport, ha regalato sogni ed entusiasmo dimostrando che la disabilità non può e non deve essere un ostacolo. Testimonial anche Alessandro Velotto, nato e formatosi a Napoli Orientale, campione di pallanuoto, due volte ai Giochi Olimpici, difensore della nazionale Settebello e attuale giocatore nel Circolo di Marsiglia: l’atleta ha parlato ai tanti protagonisti di SCINN attraverso un caloroso videomessaggio. All’evento hanno preso parte gli assessori comunali Luca Fella Trapanese e Maura Striano e il presidente della VI Municipalità Sandro Fucito insieme agli assessori Gennaro Cavallaro e Antonio Di Costanzo.

«Voglio rivolgere i miei più sentiti ringraziamenti alle realtà associazionistiche, agli istituti scolastici e a tutte le persone che hanno reso possibile la realizzazione del progetto SCINN restituendo alla comunità della periferia Est di Napoli uno spazio gratuito di legalità, educazione, formazione, sport e condivisione esclusivo per i nostri ragazzi», afferma Emanuela Ferrante, assessore allo sport e alle pari opportunità del Comune di Napoli, che aggiunge: «Iniziative di rilievo come queste, che dimostrano il valore sociale che il Comune di Napoli riconosce nello sport, si inseriscono, impreziosendola, nella più ampia cornice di promozione dello sport e dei suoi principi rappresentata dal prestigioso titolo di “Capitale Europea dello Sport 2026”, recentemente conseguito dalla nostra Città».

«Oggi si chiude un percorso importante ma non si conclude affatto l’impegno di tutti i soggetti, istituzionali e non, che proprio grazie al progetto SCINN hanno posto le basi per una collaborazione strutturata che ha visto coinvolti in maniera attiva gli stessi attori del territorio, a partire dalle scuole e dalle famiglie che ne sono stati i protagonisti, diventando il motore del cambiamento», evidenzia Luca Fella Trapanese, assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli, che aggiunge: «Centrale il ruolo dello sport come collante e motivatore per i giovani, che nel caso dei ragazzi con disabilità può costituire un’occasione preziosa di socializzazione e inclusione. Grazie quindi alla N:EA, con cui collaboriamo in molti progetti, a Fondazione con il SUD, a tutti coloro che hanno contribuito e continueranno a lavorare per questo quartiere così fragile ma così vivo e coraggioso».

«Progetti come questo sono importanti per le scuole dei nostri territori soprattutto per territori particolarmente fragili perché consentono di creare delle opportunità per i bambini che normalmente non le vivono e poi di integrare all’interno del curriculum scolastico l’attività sportiva che è un momento importante per la crescita dei bambini. Ben vengano questi progetti, ben vengano le associazioni che entrano nelle scuole e ben venga la sinergia tra gli enti locali e il terzo settore», così Maura Striano, assessore all’istruzione e alle famiglie del Comune di Napoli.

La giornata è proseguita con il torneo di calcio sociale presso il campetto “Ciro Colonna” che ha visto insieme le squadre della UISP Campania che sono scese in campo per giocare con i giovani dei corsi di calcio rionale e calcio integrato appena conclusi attraverso SCINN. Sono numerose le energie costruite e potenziate grazie allo sforzo corale di operatori, educatori, psicologi, volontari delle associazioni, docenti, presidi, alunni, allenatori, genitori e dei tanti che hanno fatto parte di una grande squadra che ha contribuito a far emergere bellezza e positività in un territorio molto spesso maltrattato e ancora da rivitalizzare.

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SCINN vede capofila l’associazione NEA Napoli Europa Africa e partner le associazioni Nuova Polisportiva Ponticelli, Maestri di Strada, Arci Movie Napoli, AP Partenope Rugby, Aste&Nodi, UISP Napoli, TerradiConfine, il Comune di Napoli, gli istituti comprensivi Russo-Solimena e Marino-Santa Rosa e l’istituto scolastico superiore Don Milani. Al progetto sono dedicati gli spazi social “SCINN a Napoli Est” e il blog www.esperienzeconilsud.it/scinnanapoliest.

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(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

PRESENTAZIONE PROGETTO “SPORTELLO ORIENTAMENTO ALLA FORMAZIONE” CRI






PRESENTAZIONE PROGETTO “SPORTELLO ORIENTAMENTO ALLA FORMAZIONE” CRI

 

Prende il via un progetto pilota della Croce  Rossa Comitato di Napoli,  lo “SPORTELLO ORIENTAMENTO ALLA FORMAZIONE CRI”.

Il giorno 13 alle 15 presso la sede del Comitato un momento di condivisione del progetto con tutti i volontari con la presenza dell’assessore regionale per la formazione professionale, Armida Filippelli.

diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti, sennò chiamateli privilegi. Gino Strada

L’idea nasce da una maturazione progressiva di attività in essere in Comitato, che da anni, con uno SPORTELLO ATTIVITA’ SOCIALI segue famiglie socialmente vulnerabili, un numero ragguardevole di utenti, interventi e dati che analizzati consentono di avere ben chiara la mappatura “sociale” di un territorio con istanze varie e complesse.

Da esse è possibile tracciare un perimetro chiaro di bisogni che spaziano dall’isolamento sociale, alla povertà economica ed educativa.

Nelle zone ad alta vulnerabilità, come quella della città Metropolitana di Napoli, stando ai dati ISTAT 2019, è maggiore l’incidenza di famiglie numerose o composte solo da anziani, monoparentali, adulti non scolarizzati, semianalfabeti, privi di una qualifica professionale, sempre più presenti i fenomeni dei NEET e degli HIKKIMORI.

Pertanto, la formazione quale “strumento e mezzo”, risulta l’unica via percorribile per soggetti socialmente vulnerabili al fine di innalzarne il livello delle tutele e facilitarne le transizioni occupazionali.

Da queste riflessioni nasce CRI+LAB un “Ponte tra istanze e offerte: bisogni e risposte”; iniziando dall’ascolto dei bisogni, supportando la persona nell’elaborare un progetto professionale e/o di studio, rispettandone l’individualità, e partire, e spesso RI-partire dalla formazione.

Come il Presidente della Comitato di Napoli, Dott. Monorchio, ha sottolineato durante uno degli incontri organizzativi “Questo primo appuntamento è testimonianza di un impegno costante nel costruire percorsi concreti e sinergie valide per raggiungere gli obiettivi statutari sotto l’egida dei 7 Principi CRI.

Solo un primo tassello, la pietra angolare di un lungimirante disegno: la formazione quale “strumento e mezzo” per il riconoscimento di diritti e tutele”

Il giorno 13 alle 15 presso la sede del Comitato un momento di condivisione del progetto con tutti i volontari  con la presenza dell’assessore regionale per la formazione professionale, Armida Filippelli.

L’Ass. Filippelli è sempre molto sensibile ed attenta a tutte le iniziative, degne di valore e credito, che  coinvolgono aree con equilibri socialmente fragili dove si rende necessario un consolidamento delle reti sociali

Lo Sportello CRI sarà un presidio sul territorio affiancando le già note attività di Croce Rossa che sono di supporto all’utente/cittadino

CRI+lab è finalizzato alla creazione di processi di empowerment, mirati a consapevolizzare gli utenti rispetto ai propri diritti e ne promuova l’autonomia ed opererà in rete mettendosi a disposizione dei servizi del territorio, quali il CPIA, il Centro per l’Impiego, le organizzazioni sindacali, le agenzie del lavoro, gli enti di formazione e tutte le realtà del pubblico e del privato che si occupano a vario titolo della formazione e dell’inserimento lavorativo.

Lo sportello di orientamento è un servizio gratuito. Ogni incontro sarà individuale ed i colloqui potranno essere effettuati presso la sede o in alternativa da remoto.

E senza fini di lucro saranno le attività e le prestazioni fornite agli utenti anche da enti terzi –

FONTE E CONTATTI : napoli@cri.it Ida Nunziante 3202791692

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Valorizzazione del turismo locale e formazione del personale






Valorizzazione del turismo locale e formazione del personale

Federalberghi propone itinerari culturali ed enogastronomici

 Sebastiano Simone: ‘Per promuovere un territorio bisogna conoscerlo adeguatamente’

Lucio Sindaco: ‘Così contrastiamo il fenomeno del ‘mordi e fuggi’ e sosteniamo l’economia’

Conoscere il territorio per poterlo promuovere al meglio. Questo il presupposto dal quale ha preso vita l’idea, promossa da Federalberghi Confcommercio Caserta, di un percorso formativo destinato ai dipendenti di hotel e strutture ricettive e che toccherà ventidue comuni della provincia. Si parte lunedì 6 maggio alle ore 9 con un itinerario che avrà come prima tappa la basilica di Sant’Angelo in Formis e proseguirà verso i monumenti, i musei e le chiese di Capua. Tra le visite in programma fino a fine anno anche la Reggia di Carditello, il Real Belvedere di San Leucio, il borgo medioevale di Casertavecchia ma anche i siti storici, artistici, architettonici, naturalistici disseminati tra Santa Maria Capua Vetere, San Prisco, Calvi, Teano, Alife, Piedimonte, Carinola, Mondragone, Alvignano, Piana di Monte Verna, Caiazzo, Vairano Patenora, Sessa Aurunca, Aversa, Succivo, Maddaloni, Marcianise e tanti altri. ‘Il nostro compito – spiega Sebastiano Simone, coordinatore provinciale di Federalberghi Confcommercio Caserta – è quello di intercettare i bisogni e le esigenze degli albergatori e delle imprese del turismo. Nel corso della mia esperienza lavorativa mi sono reso conto che spesso gli addetti alla reception e più in generale il personale delle strutture ricettive si ritrova a promuovere luoghi di attrazione turistica nei quali non è mai stato o che non conosce abbastanza. Da qui gli itinerari culturali ed enogastronomici per formare coloro che quotidianamente si relazionano con visitatori e clienti consapevoli del fatto che dobbiamo essere noi i primi turisti del territorio che andremo a promuovere e far conoscere a chi soggiorna nelle nostre strutture. Solo così, attraverso un approfondimento delle risorse e delle tipicità di questi luoghi, saremo davvero in grado di valorizzarle agli occhi dei turisti e rispondere alla domanda sul perché scegliere Caserta. Il progetto, che vedrà il coinvolgimento di più attori impegnati nella definizione e nell’organizzazione degli itinerari, deve molto a Maria Russo, coordinatrice di Confcommercio Caserta ed esperta di politiche del turismo, e a Tommaso Tartaglione, cultore di storia locale’. ‘Questo progetto – è il commento del presidente provinciale di Confcommercio Caserta, Lucio Sindaco – nasce anche con l’intento di sconfiggere il fenomeno del turismo mordi e fuggi che attanaglia il nostro territorio e far sì che chi visita questa provincia scelga di trattenersi più notti nelle strutture, con notevole beneficio per l’economia locale, affascinato da tutte le bellezze, i siti e le produzioni enogastronomiche che lo caratterizzano’. Attraverso questi percorsi gli operatori potranno conoscere la storia del sito e avere informazioni anche sui prodotti tipici del luogo, i locali esistenti in zona, i servizi offerti (trasporti, parcheggi e non solo), le distanze dal capoluogo.

Ecco i primi dieci itinerari
1)         Sant’Angelo in Formis, Capua
2)         Santa Maria C.V., Carditello, Curti, San Prisco
3)         San Leucio, Casertavecchia, Casolla
4)         Calvi, Teano
5)         Alife, Piedimonte
6)         Caiazzo, Piana di Monte Verna, Alvignano
7)         Carinola, Mondragone
8)         Vairano Patenora, Sessa Aurunca
9)         Aversa, Succivo
10)       Marcianise, Maddaloni

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Carceri. Don Grimaldi: “Nuovi volontari, formazione per agenti, cappellanie e uffici di pastorale penitenziaria, il Giubileo negli istituti tra le sfide per il futuro”

Un incontro segnato dalla fraternità, dalla numerosa partecipazione e da un “vero senso di Chiesa”: queste le caratteristiche del quinto convegno nazionale dei cappellani e degli operatori della pastorale penitenziaria che è stato promosso ad Assisi, dal 24 al 27 aprile, dall’Ispettorato generale dei cappellani nelle carceri italiane, sul tema “‘Lo vide e ne ebbe compassione. (Lc 10,33). Dall’indifferenza alla cura”. A trarre un bilancio dell’appuntamento è don Raffaele Grimaldi, ispettore generale dei cappellani nelle carceri italiane.

(Foto Ispettorato cappellani nelle carceri italiane)

Don Raffaele, com’è andato il convegno ad Assisi?

Il V convegno pastorale di Assisi è andato molto bene con una ricca partecipazione di cappellani, volontari, religiosi e religiose e questo ha permesso di vivere questo convegno come una “grande realtà nostra”. Ringraziandomi, il card. Matteo Zuppi, che è intervenuto ad Assisi, mi ha detto: “Ho toccato con mano un vero senso di Chiesa”. Ci fa piacere sentire queste parole, che rispecchiano effettivamente quanto abbiamo vissuto nei giorni del convegno. Il “senso di Chiesa” che ha citato il card. Zuppi nasce dal fatto che il presidente dei vescovi italiani ha potuto vedere come siamo uniti. Ed effettivamente è stato bello perché si è creato un clima di grande fraternità. Vogliamo anche ringraziare la Cei perché attraverso il messaggio audiovisivo del segretario generale, mons. Giuseppe Baturi, e la presenza del presidente, card. Zuppi, l’assemblea è stata accompagnata dai pastori della Chiesa italiana, noi abbiamo bisogno del loro sostegno per le attività che facciamo.

Qual è stato l’obiettivo del convegno?

L’obiettivo del nostro convegno, in generale, è stato richiamare la comunità, non solo cristiana ma anche civile, ad avere compassione, ma non fermarsi neppure solo a questo, cercando di passare dall’indifferenza alla cura.

Durante il convegno ci siamo posti la domanda di come passare dall’indifferenza alla cura. A conclusione dei lavori ho rivolto degli appelli, soprattutto dicendo che se realmente vogliamo far passare la comunità dall’indifferenza alla cura dobbiamo impegnarci anche noi. Ho lanciato, perciò, la provocazione di promuovere percorsi per nuovi volontari perché questo ci aiuta a rigenerare il volontariato che è all’interno dei nostri istituti penitenziari; infatti, molti sono anziani, fanno anche bene il loro lavoro però rischiamo che se non c’è questo innesto di nuova linfa tra diversi anni avremo poca presenza di volontari all’interno degli istituti. E coinvolgere nuovi volontari è anche un modo per curare l’indifferenza.

Quali sono i temi che avete affrontato durante l’incontro?

Il convegno ha toccato tre tematiche: il Giubileo nelle carceri, la giustizia riparativa, le cappellanie e gli uffici diocesani di pastorale carceraria, con la presenza di figure autorevoli, come mons. Rino Fisichella e Antonio Sangermano, capo Dipartimento Giustizia minorile e comunità. Abbiamo anche ricevuto il messaggio del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha riconosciuto il nostro importante lavoro negli istituti penitenziari. Formando tre gruppi di lavoro sui tre temi, ogni gruppo ha proposto delle iniziative rispetto al Giubileo, alla giustizia riparativa, alle cappellanie e agli uffici di pastorale carceraria. Anche nei nostri istituti siamo chiamati a vivere il Giubileo, soprattutto il 14 dicembre 2025 quando si celebrerà, secondo il calendario, il Giubileo dei detenuti. Non tutti i detenuti potranno partecipare, quindi pastori e sacerdoti sono chiamati ad andare nelle carceri per celebrare in quella giornata il Giubileo dei detenuti e cercare di fare vivere nelle carceri il Giubileo, per raggiungere il maggior numero di ristretti possibile. Quando ci sarà la Giubileo delle famiglie, dal 30 maggio al 1° giugno 2025, potrà essere una bella occasione celebrare il Giubileo delle famiglie anche con i detenuti all’interno delle carceri. Oppure quando sarà il Giubileo dei giovani, dal 28 luglio al 3 agosto 2025, noi cercheremo di realizzare quella giornata con i giovani all’interno dei nostri istituti minorili ma anche nelle carceri dove ci sono giovani adulti ristretti.

È emerso qualcosa rispetto alle cappellanie e agli uffici di pastorale carceraria nelle diocesi?

Sul fronte delle cappellanie siamo tutti d’accordo che è necessario organizzare in modo più strutturato nelle carceri le cappellanie che già in qualche forma esistono. In ogni diocesi dove c’è un carcere il vescovo dovrebbe emanare un decreto per la costituzione della cappellania, di cui il cappellano dovrebbe essere il moderatore, con il supporto di tutte le altre figure che lavorano all’interno dei nostri istituti penitenziari. Le cappellanie devono avere la funzione di sostenere i cappellani, che tante volte vivono il loro servizio da soli, con fatica. Per promuovere gli uffici di pastorale carceraria all’interno delle diocesi ci darà un grande aiuto la Conferenza episcopale. Da parte dell’Ispettorato siamo disponibili ad aiutare le diocesi a istituire questi uffici, che sono importanti perché con l’ufficio di pastorale carceraria le diocesi si sentono ancora maggiormente coinvolte nell’annuncio del Vangelo in luoghi di sofferenza come il carcere. L’ufficio di pastorale carceraria dovrebbe essere integrato nella pastorale diocesana, non dovrebbe essere un’azione pastorale a parte, di modo che il cappellano non si senta solo un delegato ma parte di una comunità che a nome del vescovo entra nel carcere per esercitare un servizio.

Durante il convegno avete parlato delle violenze ai danni di ragazzi nel carcere Beccaria di Milano?

Con Sangermano abbiamo discusso di quanto accaduto e in generale della violenza all’interno dei nostri istituti penitenziari, anche se non vogliamo mai generalizzare perché ci sono tante forze che negli istituti penitenziari lavorano con professionalità. Anche tra la Polizia penitenziaria ci può essere qualcuno che esercita il suo servizio con prepotenza.

Noi abbiamo chiesto che la Polizia penitenziaria sia aiutata, educata, formata

perché negli istituti penitenziarie ci sono anche poliziotti o figure professionali che non sono pienamente formate per affrontare problematiche che toccano soprattutto i giovani. In questi istituti c’è bisogno di persone formate per questo tipo di servizio, altrimenti si rischia, com’è successo al Beccaria e in qualche altro istituto, di esercitare una forma di potere e non di servizio.

Vi siete dati appuntamento all’anno prossimo?

Sì, abbiamo annunciato che il sesto convegno di pastorale penitenziaria si terrà sempre ad Assisi dal 29 aprile al 2 maggio 2025.

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Napoli. Alta formazione teatrale con ‘ICRA Project’: da Beckett a Shakespeare e Cechov

Napoli, città del gran Teatro del Mondo: da luglio a novembre: da Beckett (nella foto) a Cechov passando per Shakespeare.

Alta formazione teatrale firmata ICRA Project, con Napoli ancora una volta casa del grande teatro mondiale. Un trittico di appuntamenti di grande spessore quello varato dall’accademia diretta da Michele Monetta e Lina Salvatore.

 

Prima masterclass al Teatro Trianon, in piazza Calenda, dal 23 al 27 luglio,dalle ore 10 alle 16.30 intitolata “Una macchia nel silenzio”, improntata sul drammaturgo irlandese, premio Nobel,Samuel BeckettIl lavoro di training movimento-voce, studio ed esegesi del testo, lettura, improvvisazione e messinscena sarà improntato su  “Aspettando Godot” e “Giorni felici”.

Secondo appuntamento dal 23 al 27 settembre, alla Chiesa di San Severo al Pendino, in via Duomo a Napoli, sempre dalla 10 alle 16.30. Focus sul Teatro elisabettiano intitolata“Se noi ombre…”sul grande autore inglese William ShakespeareIl lavoro di training movimento-voce, studio, sviluppo e interpretazione del testo, gioco, improvvisazione e messinscena sarà improntato su “Sogno di una notte di mezza estate”.

Terzo e ultimo appuntamento in programma dall’11 al 15 novembre, alla Chiesa di  San Severo al Pendino, in via Duomo a Napoli, sempre dalla 10 alle 16.30, sul Teatro russointitolato “Inquieta e’ la mia anima” e verterà sull’opera dell’autore simbolo del percorso registico di Stanislavskij, il drammaturgo  Anton Cechov. Il lavoro di studio e interpretazione del testo, articolazione voce e micromovimenti, respiro, immaginazione, partitura dell’azione e memoria emotiva verteràsull’opera“Il gabbiano”.

Le masterclass intensive saranno condotte da Gianni Garrera del Teatro Stabile Nazionale di Roma (drammaturgia, analisi ed esegesi del testo), Michele Monetta dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma (interpretazione, improvvisazione, gioco teatrale e messinscena), Lina Salvatoredell’Accademia di Mimodramma/ICRA Project di Napoli (vocalità funzionale e movimento – Metodo Feldenkrais).

Le masterclasssono organizzate daICRA Project, nell’ambito del vasto programma a carattere nazionale “Attori si nasce, ma si diventa – riconosciuto dal MiC Ministero della Cultura e Regione Campania – coordinando attività di produzione e formazione con i partner: AIFAS (Marche), Teatro Atlante (Sicilia), Hdue TeatrO (Basilicata), Onirica Poetica Teatrale (Puglia), STTEA (Sardegna), Teatrop (Calabria).

Per dettagli sul BANDO di partecipazione visionare la pagina MASTERCLASS di  www.icraproject.it

Info:  formazione@icraproject.it/ .

(Giuseppe Argiuolo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Azione cattolica: la formazione è un continuo invito alla conversione

All’interno dello statuto e del progetto formativo di Azione cattolica emerge chiaramente il primario impegno dell’associazione nella cura alla formazione integrale di ogni associato, attraverso l’intreccio della vita associativa, vita ecclesiale e vita civile. Reinterpretando una preziosa intuizione di Yves Congar, potremmo dire che l’Ac ritrova il senso autentico della sua missione “nell’opera stessa che Dio gli ha affidato, [comprende che] la sostanza delle cose in sé stesse esiste ed è interessante” (Y. Congar, Per una teologia del laicato). Tutto ciò non significa altro che andare al cuore dell’esistenza per cogliere quel principio di bene che Dio ha affidato all’umanità per continuare a realizzare il comandamento primordiale del “portare frutto” (cfr. Gen 1,22).
L’Ac ha a cuore una formazione capace di far crescere ogni persona nella sequela di Cristo, nella testimonianza e nell’annuncio del Vangelo all’interno dei vari passaggi di vita. In tal senso è assolutamente necessario che la formazione della coscienza credente di ogni aderente si nutra della capacità di abitare con l’intelligenza della fede la realtà, così da poter comprendere, giudicare e agire alla luce del Vangelo e dare ragione della speranza che abita il proprio cuore (cfr.1 Pt 3,15).
Così si esprimeva Vittorio Bachelet durante l’Assemblea del 1970: “La nostra associazione ha come suo compito quello di formare le coscienze e di far costante riferimento ai principi che se – come la fratellanza universale e la pace fra gli uomini – sono principi radicatamente cristiani, si rendono sempre più urgenti come principi indispensabili per la salvezza dell’umanità”.
La cura di coscienze evangeliche è un compito arduo e paziente; è un cammino che si fa compagnia nel comune discepolato di Gesù Cristo per poi diventare testimoni e missionari della sua Parola. Su questa strada ciascuno riscopre, con gratitudine e gioia, la propria vocazione per condividere con responsabilità il proprio carisma. In quest’ottica la formazione è un continuo invito alla conversione, interpellando la profondità dell’umano per rinnovare sempre l’adesione totale a Cristo e al suo Vangelo. “La formazione deve portare a conoscere Gesù e a decidersi per Lui, a scoprire che Lui realizza il desiderio di umanità piena che c’è nel nostro cuore. Attraverso la formazione, Gesù plasma la nostra vita, la riempie di sé e ne diventa la ragione. Attraverso la conoscenza sapienziale, la formazione ci porta a riconoscere in Gesù Cristo il volto di Dio, il volto di ogni fratello e anche il nostro vero volto” (Progetto formativo, p.29).



La cura e promozione di una coscienza matura comporta l’attenzione di tutta l’associazione nell’accompagnare il cammino umano e credente di ragazzi, giovani e adulti verso la consapevolezza dei doni ricevuti e la capacità di unificare nella propria esistenza i vari aspetti emotivi, cognitivi, relazionali, spirituali. All’interno del Progetto formativo ritroviamo le mete attraverso le quali formare coscienze laicali di Ac per questo tempo: “l’interiorità, la fraternità, la responsabilità e l’ecclesialità” (pp. 50-ss). Crescere nella novità dello Spirito, condividere la scommessa della fraternità, spendersi nella responsabilità, vivere l’appartenenza alla Chiesa in tutta la sua verità e bellezza sono le vie essenziali per diventare discepoli-missionari che rispondono con fedeltà alla propria chiamata a vivere con gioia questo tempo per trasmettere la luce della fede.
L’Ac porta nel cuore il desiderio di accompagnare tutte quelle “persone che sono afferrate da Cristo, che aspettano la manifestazione della sua gloria, che attendono la trasformazione di ogni cosa nel Regno di Cristo” (C.M. Martini, Che cosa significa essere cristiani). Dall’incontro autentico e decisivo con Cristo scaturisce una testimonianza credente nella storia, capace di mostrare la convivialità delle differenze e l’originalità di ogni persona, la dignità di ogni uomo e di ogni donna, la fecondità della carità: un’autentica con-formazione a Cristo permette, così, a ogni aderente di farsi prossimo, di ascoltare l’intimo desiderio di felicità custodito nel cuore di ogni persona e di rimuovere dal cuore ogni macigno che ostacola l’incontro con il Vivente.
Concludo rivolgendo l’invito all’Azione cattolica di continuare a farsi seme per la vita del mondo: il Seminatore (cfr. Mc 4,1-8) continua ancora oggi a spargere con generosità e abbondanza il seme buono – che poi siamo ciascuno di noi – e, anche se bisogna affrontare gli imprevisti, l’aridità e le inconsistenze del terreno, quel seme porterà frutto e rallegrerà la vita degli uomini e delle donne di questo tempo.

(*) assistente centrale dell’Azione cattolica ragazzi

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Castelvolturno. Giovani per la Campania: Antonio Caterino alla Commissione occupazione e formazione

Grande soddisfazione a Castel Volturno per la nomina quale componente della Commissione occupazione e formazione del giovane e promettente imprenditore Antonio Caterino.
A renderlo noto è Cesare Diana, leader di Progetto per Castel Volturno, che con orgoglio ha precisato come “la presenza dei nostri giovani ai tavoli istituzionali non fa che accrescere le speranze per una meritata svolta di Castel Volturno.
La partecipazione alla commissione regionale è il segnale della crescita dei nostri giovani, che rappresentano il futuro della nostra Città. Giovani che, a differenza di altri, sono quotidianamente svantaggiati rispetto ai loro coetanei, eppure riescono ugualmente ad emergere.
Il nostro futuro – ha concluso il professionista castellano candidato alla fascia tricolore – sarà roseo, questo è sicuro”.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Curti. Formazione informatica per le fasce più deboli, c’è l’intesa: corsi nella biblioteca comunale

Il Comune di Curti, il Consorzio dei Servizi sociali e socio-sanitari dell’Ambito C8 e l’associazione ‘Bridge the digital divide Italia/StMicroeletronics Foundation’, firmano il protocollo di intesa per promuovere la formazione informatica nelle fasce più deboli della popolazione.

Venerdì mattina, alla presenza del sindaco Antonio Raiano, é stato siglato l’accordo; i corsi si terranno nella Biblioteca comunale di Piazza della Repubblica a Curti.

Il progetto é rivolto agli anziani, ai cittadini con disabilità fisica, psichica e sensoriale, minori in povertà educativa, nuclei familiari beneficiari dell’assegno di inclusione, donne vittime di violenza, immigrati, residenti nei sette
comuni consorziati (Santa Maria Capua Vetere, Casapulla, Curti,
Grazzanise, San Prisco, Santa Maria la Fossa, San Tammaro).

Ogni corso avrà la durata di venti ore.

Sul tema il sindaco di Curti Antonio Raiano ha affermato: «Nella società moderna la formazione informatica assume un’enorme importanza, utile a ridurre anche la disuguaglianza tra le varie fasce sociali. Per questo motivo ritengo molto importante il protocollo d’intesa siglato con l’Ambito C8 e la società Bdd volto a promuove le conoscenze informatiche tra i cittadini con disagio economico e sociale.

Per il nostro Comune é un piacere ed un orgoglio mettere a disposizione i locali della Biblioteca Comunale per la
diffusione di un progetto così importante, anche per i comuni che con noi fanno parte del Consorzio C8, a favore delle fasce più deboli della popolazione».

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)