Caiazzo. ‘Figli’: opera dedicata ai minori dello scultore Cesare Mondrone dal 10 in mostra al palazzo Mazziotti

“Figli 2019 2020”: opera in plastica riciclata, tecnica personale, dedicata ai bambini che, non di rado, subiscono maltrattamenti e soprusi, soprattutto da parte dei genitori, che li dovrebbero tutelare, o di chi sta intorno a loro, caricandoli di fardelli che si porteranno sulla schiena per tutta la loro vita.

É questo, in estrema sintesi, il senso dell’opera dell’artista scultore Cesare Mondrone che sarà esposta al palazzo Mazziotti di Caiazzo (città in cui Cesare è cresciuto) dal 10 al 20 maggio, mese durante il quale altre due opere dello stesso artista, ma di ispirazione religiosa, saranno esposte nel duomo di Barra (Napoli).

Di seguito un sintetico curriculum dell’artista

Entra in profondo contatto con il suo estro creativo al punto di perdere la concezione del tempo, ma dando vita ad opere uniche di impareggiabile originalità: è Cesare Mondrone, laziale di nascita, campano di adozione, professionista nella vita, artista nel tempo libero.

Curioso, creativo ed inventivo, sempre pronto a far nascere qualunque cosa dal nulla e dare un senso all’inaspettato.
Nato a Cassino (Frosinone) il primo febbraio, Cesare Mondrone ha vissuto la sua adolescenza a Caiazzo, in provincia di Caserta, per poi trasferirsi nel Salernitano, precisamente a Nocera Inferiore, dove tuttora lavora e risiede.

Cesare alterna il lavoro alla passione di dare forma alle cose, anche a quelle prive di un apparente significato.

Si esprime attraverso l’utilizzo di un’ampia gamma di tecniche di scultura e di disegno e l’uso di vari materiali di riciclo: bottiglie di plastica, vetro, viti bulloni, materiali metallici, legno, pietra, marmo, foglie, sono gli “oggetti” rianimati dal suo estro e che vengono riportati in vita come creazioni artistiche, che spaziano tra storia, mitologia, e stati dell’animo.

Sempre alla ricerca di nuove sperimentazioni, Cesare dà vita ad opere contemporanee che comunicano, provocano, rispondono ad un alto criterio estetico, ma soprattutto, che non si riducono ad un limite temporale.

Le sue realizzazioni sono votate all’ossessiva ricerca di quel senso di trasgressione che contrasta i criteri artistici dell’arte classica, da cui tuttavia trae ispirazione.

La sua è un arte che percorre la sua esistenza, rispecchiandola ed fondendosi con il suo essere artista.

Scultore autodidatta, ha partecipato a varie mostre ed eventi.

Con le sue opere cerca di andare oltre l’apparenza, le basi minimali, le rifiniture superficiali.

Per lui non conta la bellezza ma ciò che riesce a scuotere nella coscienza di chi si sofferma a guardare le sue opere, legate a questo mondo effimero e indifferente.

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