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Sparanise. ‘Guerra e Pace’: conferenza e apertura ‘Sportello della Pace’ all’ISISS ‘Foscolo

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All’ISISS Foscolo di Sparanise, conferenza su “Guerra e Pace”. La memoria del passato per capire il presente e cambiare il futuro.
Inaugurato lo “Sportello della Pace”, presentato “l’inno alla Nonviolenza”. Presente il MIR, l’Associazione Combattenti e Reduci, il Movimento per la Pace.
Nell’ambito dei percorsi della memoria della Fiaccola della Pace, e della memoria della Shoah, venerdi 26 Gennaio 2024, presso l’ISISS Foscolo di Sparanise, si è tenuta una lezione magistrale sulla Pace, una conferenza dal titolo “Guerra e Pace” a cui hanno partecipato gli alunni delle classi terze e quarte, che ha visto l’attivazione dello “Sportello della Pace” presso la sede dell’Istituto.
Ad introdurre i lavori il Dirigente scolastico dell’ISISS Foscolo Paolo Mesolella, giornalista, storico e scrittore, autore di diversi testi sugli eccidi avvenuti a Sparanise e nell’Agro Caleno, che ha fatto una panoramica geografica su tutti i conflitti passati e presenti nel mondo: Le guerre nel mondo sono 59. E altrettanti sono i Paesi distrutti dalle guerre in Afghanistan, in Myanmar, nello Yemen, nella guerra russo-ucraina, di Gaza, nel conflitto del Tigray e in Etiopia. Per restare alle guerre principali.
In genere, ha spiegato il Preside del Foscolo Paolo Mesolella, le guerre si suddividono in base al numero di persone che perdono la vita ogni anno, pertanto esistono tre categorie di conflitti: le guerre maggiori, le guerre e i conflitti minori. I conflitti principali sono le guerre nelle quali perdono la vita oltre diecimila persone ogni anno.
Al momento sono sei: il conflitto in Afghanistan, la guerra civile in Myanmar, la crisi dello Yemen, la guerra russo-ucraina, la guerra di Gaza, israelo-palestinese, il conflitto del Tigray, in Etiopia. I motivi alla base dei conflitti possono essere i più svariati, ma alcuni fattori sono chiari: il possesso delle risorse e dell’energia, l’economia, la pressione demografica, le differenze culturali, la crisi climatica.
Eppure qualcosa per fermare la guerra e costruire la pace è previsto e si potrebbe attuare: il sedicesimo degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, infatti ricorda che è necessario “Promuovere società pacifiche e solidali per lo sviluppo sostenibile, garantire l’accesso alla giustizia per tutti e costruire istituzioni efficaci, responsabili e solidali a tutti i livelli e per tutti i popoli”. Nessuno escluso.
Al temine dell’intervento del preside Mesolella, è seguito il saluto dei rappresentanti della Sezione Combattenti e Reduci di Sparanise, con il Presidente Pierino De Felice e Salvatore Serino ed il saluto del prof. Salvatore Megna, già Presidente dell’ A.N.C.R. ( Combattenti e Reduci) sez. di Caserta. Quindi è seguito un video in cui si è potuta ascoltare la testimonianza di un sopravvissuto deportato dai campi di concentramento.
Al termine la parola è stata data al prof. Ermete Ferraro, Presidente del MIR di Napoli( Movimento Internazionale Riconciliazione), che ha invitato gli alunni presenti nella platea a considerare non solo le atrocità e i disastri provocati dalle guerre, ma soprattutto la necessità che la scuola li aiuti a capire come prepararsi a forme di difesa alternativa, fondate sulla nonviolenza attiva e la resistenza civile.
Fare memoria degli eccidi del passato, infatti, dovrebbe servire ai giovani per prendere coscienza dell’assurdità e della violenza criminale dei conflitti armati e per obiettare ad ogni forma di discriminaziome, sopraffazione, ingiustizia ed imposizione, utilizzando la non collaborazione, il boicottaggio e tutte le altre tecniche di opposizione non armata e nonviolenta, che da 100 anni si sono dimostrate non solo etiche, ma anche efficaci nel 60% dei casi“.
Quindi un paio di alunni prendendo parola hanno posto delle domande sull’attuale conflitto israelo – palestinese chiedendo le cause della guerra ed il perchè sulla Striscia di Gaza? Agnese Ginocchio ha spiegato sinteticamente la storia partendo da quanto accaduto dal 7 Ottobre, che è conseguenza di uno stato di ingiustizia che va avanti da oltre 75 anni, il popolo palestinese sotto occupazione dell’esercito israeliano gli viene negata e limitata la libertà di agire.
Poi ha fatto conoscere i numeri impressionanti del massacro dei civili e dei bambini che si è consumato dal 7 ottobre, le cui conseguenze sono devastanti: solo a Gaza ci sono stati 27 mila morti di cui 11.600 bambini , 6500 feriti, più di 12 mila dispersi sotto le macerie, 120 giornalisti uccisi, medici e personale sanitario arrestati e deportati nelle carceri israeliane.
Ospedali, chiese, moschee bombardati, università e siti archeologici rasi al suolo. Un milione e novecento mila palestinesi costretti ad abbandonare le loro case e a vivere in tende di plastica senza cibo, acqua, energia elettrica e medicinali.
Le città palestinesi di Nablus, Jenin, Tulkarem, Jericho, Betlemme, Gerusalemme, Ramallah sono continuamente sottoposte a Raid e attacchi dall’esercito e da bande di coloni con gravissime conseguenze: arresti di massa, esecuzioni sommarie di giovani e ragazzi, distruzione di infrastrutture, case ed esercizi commerciali, sradicamento di alberi e confisca di terre per costruire ed allargare gli insediamenti coloniali.
Quanto sta avvenendo viola tutti i trattati internazionali. La non applicazione della risoluzione dei due stati per i due popoli, che anni addietro era stata già approvata dall’ ONU, ha portato all’escalation a cui si sta assistendo. Il popolo palestinese chiede la propria autonomia. Questa guerra terminerà solo quando a questo popolo gli verrà riconosciuta l’indipendenza“.
Quindi è intervenuto anche il prof. Ferraro a spiegare altri dettagli sulla tragedia palestinese. La conferenza è seguita con la presentazione dello “Inno alla Nonviolenza”, il brano, corredato di video, di Agnese Ginocchio, che la stessa ha dedicato alla causa palestinese e a tutte le vittime delle guerre, che intende essere, come sottolineato dall’autrice “un messaggio che induca a riflettere contro la musica che fa distrazione di massa“.
Al termnine dell’ascolto è avvenuta la cerimonia con taglio del nastro, dell’inaugurazione dello “Sportello della Pace”, frutto del percorso della Fiaccola della Pace, da parte del Dirigente scolastico Paolo Mesolella, e dei rappresentanti dell’assemblea studentesca Nicandro Izzo, Francesco Pio Izzo e Davide De Felice, quindi gli stessi sono stati chiamati ad apportare la firma sul Patto dello “Sportello della Pace”, insieme alla Presidente del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio, Ente prmotore del progetto della Fiaccola e dello Sportello della Pace.
Come si legge sulla motivazione dell’attestato: “Lo sportello della Pace, chiama i giovani alunni ad essere i protagonisti di questa finestra che si affaccia sul mondo a farsi portavoce delle istanze e delle campagne a difesa degli ultimi della terra e dei senza voce, a prendersi cura dell’Umanità, della Madre terra, a prendere a cuore le sorti del mondo per progettare un futuro di Pace senza che il pericolo delle guerre, causa di morte e di distruzione, venga a lacerare e dilaniare la nostra umanità, mettendo a rischio sogni e speranze di ogni bambino, uomo e donne sulla terra. La difficile situazione dovuta al dilagare della violenza tra i giovani, rende urgente un’azione educativa e formativa di educazione alla pace, per ricordare le troppe vittime delle guerre, per riflettere sulla loro follia e disumanità e per proporre concrete e vincenti alternative di Pace“.
Ci si è dati quindi appuntamento per le prossime iniziative in vista dei due anni di guerra in Ucraina e dei quattro mesi di guerra in Palestina, per ricordare le troppe vittime delle guerre, per riflettere sulla loro follia e disumanità e per proporre concrete e vincenti alternative di Pace, perchè la cultura della Pace passa dalla scuola e la Scuola è vera solo quando educa alla Pace.
II preside dell’ISISS Foscolo Paolo Mesolella ha davvero a cuore la sua scuola e i suoi alunni, dimostrandolo attraverso le molteplici iniziative che promuove e che porta avanti presso le rispettive sedi che dirige, finalizzate alla crescita della coscienza civile dei giovani che sono la civiltà del futuro.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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