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Da Curti (CE) a Napoli onori toponimi per il compianto ingegnere Gioacchino Luigi Mellucci

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Nuove targhe commemorative saranno affisse in punti strategici partenopei; fra queste alcune sono dedicate all’ingegnere casertano (di Curti) Mellucci, come si evince da un nota del Comune di Napoli:

Nuove decisioni della Commissione toponomastica: tanti nuovi toponimi tra cui: Ippocrate, i Beatles, l’agente Apicella e Alighiero Noschese

La Commissione Consultiva per la Toponomastica Cittadina, presieduta dal Sindaco de Magistris con l’Assessore Alessandra Clemente, oltre ad approvare la denominazione Stadio Diego Armando Maradona per l’impianto di Fuorigrotta, ha esaminato ed approvato altre significative ed importanti proposte.

L’Assessore alla Toponomastica Alessandra Clemente e l’Assessore alle Pari opportunità Francesca Menna hanno proposto di intitolare a Ippocrate una piazzetta, uno slargo, preferibilmente nel quartiere Sanità, alla memoria di medici e personale sanitario che hanno dato la vita nella lotta contro il Covid-19; proposta che è nata dal dott. Franco Di Stasio, Presidente della Società Italiana di Odontoiatria Sportiva

La Commissione Consultiva per la Toponomastica Cittadina, presieduta dal Sindaco de Magistris con l’Assessore Alessandra Clemente, oltre ad approvare la denominazione Stadio Diego Armando Maradona per l’impianto di Fuorigrotta ha esaminato ed approvato altre significative ed importanti proposte.

L’Assessore alla Toponomastica Alessandra Clemente e l’Assessore alle Pari opportunità Francesca Menna hanno proposto di intitolare a Ippocrate una piazzetta, uno slargo, preferibilmente nel quartiere Sanità, alla memoria di medici e personale sanitario che hanno dato la vita nella lotta contro il Covid-19; proposta che è nata dal dott. Franco Di Stasio, Presidente della Società Italiana di Odontoiatria Sportiva e condivisa dal Presidente Scotti dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Napoli.

L’Assessore alla Toponomastica Alessandra Clemente ha proposto l’apposizione di una targa commemorativa alla memoria dell’agente di Polizia Pasquale Apicella, deceduto lo scorso 27 Aprile durante l’inseguimento di alcuni rapinatori in Calata Capodichino, da collocarsi, dopo sopralluoghi con l’ufficio competente e la moglie dell’agente Apicella, sulla facciata prospiciente su via Tommaso Cornelio del palazzo in angolo tra questa via e Calata Capodichino.

La Commissione ha approvato alcune proposte avanzate dal consigliere alla Memoria della Municipalità 3 Francesco Ruotolo – purtroppo recentemente scomparso proprio a causa del Covid-19 –, di intitolazione del piccolo emiciclo presente nel tratto iniziale di via Don Bosco a Maria, Ciro e Salvatore Palumbo, vittime in quelle zone nel settembre del 1943, nonché del punto preciso – frutto degli approfondimenti storici svolti con passione e competenza dallo stesso Ruotolo – per la localizzazione della targa commemorativa alla memoria della distruzione del Ponte di Bellaria, in via Miano, il cosiddetto Fondo Maranese.

Su proposta dell’Assessore all’Ambiente Raffaele Del Giudice e del Consigliere Comunale Mario Coppeto è stata approvata l’intitolazione a Alighiero Noschese (1932 – 1979), dello slargo pedonale antistante alla stazione della funicolare di Chiaia prospiciente sulla via Domenico Cimarosa con l’istituzione del toponimo Largo Alighiero Noschese.

Sempre su proposta del Consigliere Mario Coppeto, di intitolazione ai Beatles del tratto di via Sebastiano Conca ricadente all’interno del Parco Mascagna, è stata definita con l’istituzione del toponimo Viale The Beatles e l’ intitolazione a Carlo Maranelli del nuovo tratto stradale di collegamento tra via Amerigo Vespucci e piazza Duca degli Abruzzi.

Il Sindaco de Magistris e l’Assessore Alessandra Clemente sono stati i firmatari della intitolazione di una strada alla memoria di Antonia Bernardini morta dopo quattro giorni di agonia, nell’Ospedale Cardarelli di Napoli per le gravi ustioni riportate su tutto il corpo per l’incendio del letto dove era legata nell’allora manicomio giudiziario di Pozzuoli.

La richiesta era stata avanzata dalla Cooperativa Sociale Lazzarelle per l’iniziativa “Una strada per Antonia”.

Infine la Commissione ha approvato l’apposizione di una serie di targhe commemorative alla memoria di Gioacchino Luigi Mellucci nella zona di ingresso della Funicolare centrale e del Teatro Augusteo, all’Istituto di Cultura Meridionale – La Cultura rende l’uomo libero e felice nei pressi del civico 63 di Via Chiatamone e su richiesta dalla Fondazione Castelcapuano, nei pressi della cella dove è stato recluso Luigi Settembrini nell’ambito dei lavori di riqualificazione del Castel Capuano nel Grande Progetto UNESCO Centro storico di Napoli.

Breve biografia dell’ing. Gioacchino Luigi Mellucci
 
E’ uno dei maggiori artefici di ingegneria strutturali nel panorama internazionale del Novecento. A lui si devono alcune delle più belle opere dell’architettura contemporanea, frutto di un’eccezionale coniugazione fra arte e scienza del costruire.
Insieme con altri ingegneri particolarmente sensibili alla sintesi fra invenzione statica e spaziale, primo fra tutti lo spagnolo Eduardo Torroja (1899-1961) ed il grande PierLuigi Nervi, Mellucci contribuisce alla rottura dei paradigmi formali del razionalismo.
Le sue costruzioni, basate su ardite soluzioni tecnico-strutturali, raggiungono risultati di straordinaria eleganza e divengono icone di un nuovo modo di fare architettura, ammirate a livello mondiale. Attraverso le sue realizzazioni, sparse fra Italia, Europa, l’architettura italiana vive in quegli anni una stagione di gloria.
Ingegnere italiano (Curti, Caserta, 1874 – Napoli 1942). Dedicatosi all’attività edile sin dai primi anni del Novecento (subito dopo gli studi in Ingegneria), Mellucci è stato un importante esponente del Liberty napoletano: grazie all’uso del cemento armato ha saputo risolvere i problemi strutturali tipici degli edifici dell’epoca, rispettandone la piacevolezza estetica.  
Fu professore di matematica e fisica, e autore di grandi opere architettoniche. Si laureò alla Regia Scuola d’Applicazione di Napoli e nel 1900 iniziò l’attività edile. La sua prima opera si inquadra perfettamente con lo stile liberty in voga in quel periodo: infatti tra il 1900 e il 1920 lo stile liberty raggiunse la massima diffusione nella città di Napoli. 
Questo stile si sviluppò con una certa rilevanza nei quartieri collinari di Napoli, come il Vomero e Posillipo; notevoli le costruzioni ammirabili nelle zone di via Luigia Sanfelice, via Palizzi e del Parco Margherita.
I temi comuni nel liberty napoletano sono il massiccio impiego di materiali quali il ferro battuto e il vetro, la presenza ricorrente di torri e pilastri, l’utilizzo diffuso di stuccati e motivi floreali a carattere decorativo e ornamentale, le forme curve del cemento.In questo periodo la sua opera si manifesta soprattutto nel progetto e nella direzione dei lavori per il rifacimento del Palazzo Buono, ubicato in via Toledo, per porvi la sede de La Rinascente, con l’articolazione dei suoi corpi di fabbrica che disegnano lo spazio della terrazza trapezoidale; l’Hotel Bertolini, dov’è evidente il gusto revivalista nell’inserimento di un arco moresco; le Terme di Agnano; Villa Frenna – Scogliamiglio, un edificio residenziale ubicato in via Domenico Cimarosa; Palazzo Leonetti, Mannajuolo, Petriccione, ubicato nel rione Amedeo e vari palazzi situati in via dei Mille. Progetti a Roma, Bologna, a Ischia la litoranea,a Firenze lo stadio, a Lucca con il palazzo Bertolli , a Salerno Palazzo dell’edilizia e Camera di Commercio,a Capri la Funicolare, l’edificio postale Roma Nomentano, noto come Posta di piazza Bologna.
Tra i progetti più significativi si ricordano il complesso termale di Agnano, il cinema augusteo e la funicolare centrale. Attivo anche a Ravenna, si occupò insieme a G.U. Arata del progetto del nuovo palazzo della Provincia, ultimato nel 1928.
Di lui è stato detto che aveva l’audacia dell’ingegnere, la fantasia dell’architetto, la concretezza dell’ imprenditore.
L’utilizzazione delle soluzioni tecniche più avanzate avviene infatti sempre da parte sua non solo in stretta sintonia con la ricerca dell’eleganza formale, ma anche con un’altrettanto forte attenzione per gli aspetti tecnici ed economici propri del cantiere e dell’attività di impresa.
All’ingegnere è stata intitolata una via a Napoli ed un’altra a Curti, in provincia di Caserta.
(Imma Canditone – Ing. Matteo Nastro – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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