L’operazione prevederebbe la cessione dell’intero pacchetto azionario: la quota di Paolo Berlusconi (71,5%), fratello di Silvio, che avrebbe già firmato l’accordo, quella detenuta dalla Mondadori (18,4%) presieduta dalla figlia del leader di Forza Italia, Marina Berlusconi, e quella della famiglia Amodei (9,9%), concessionaria di pubblicità.

La trattativa va avanti da tempo. Ma, almeno secondo fonti interne al comitato di redazione della testata, il closing non ci sarebbe ancora stato.

Da quel che è emerso, potrebbe arrivare solo dopo la certificazione del bilancio 2022, e i dettagli dell’operazione dipenderanno anche dalle perdite che emergeranno: lo scorso anno erano pari a circa 8 milioni di euro.

Proprio la situazione economica del quotidiano fondato nel 1974 – i dati Ads a ottobre 2022 parlano di un calo delle copie tra digitale e cartaceo di oltre il 10 per cento rispetto all’anno precedente – avrebbe spinto i Berlusconi a vendere alla famiglia Angelucci.

Il 15 dicembre il Cdr de Il Giornale aveva chiesto che eventuali acquirenti garantissero l’organico, sceso negli ultimi quattro anni da 80 a 51 redattori.