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Mondragone. Brogli elettorali per favorire un candidato poi eletto alla Regione: processo iniziato

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Oggi al tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) seconda battuta dell’udienza preliminare per il processo sulle presunte schede falsificate a favore del consigliere regionale Giovanni Zannini eletto alle elezioni regionali del 2015.

Sono quattro le persone che rischiano il giudizio dibattimentale per brogli elettorali: la presidente e tre scrutatrici del seggio numero 22 di Mondragone.

La polizia giudiziaria per effettuare le indagini è partita da un esposto al Tar Campania inoltrato dalla candidata dottoressa Filomena Letizia, che si era presentata alle regionali 2015 con Giovanni Zannini, nella stessa lista.

Quest’ultimo fu eletto ma la Letizia ha sempre sostenuto che il seggio spettasse a lei e per questo fece ricorso al Tar Campania, che però confermò l’elezione a consigliere di Giovanni Zannini.

Durante i controlli delle schede emerse il sospetto che alcune schede elettorali scrutinate potessero essere state contraffatte e da qui partì  l’indagine penale.

Oggi, con l’accusa di brogli elettorali, sono comparse dinanzi al giudice per l’udienza preliminare, dottoressa Alessia Stadio, la presidente del seggio elettorale di Mondragone, Rachele Miraglia (difesa da Marta Ceraldi) e tre scrutatrici dello stesso seggio: Michela Di Maio, (difesa da Edmondo Caterino), Vincenza Marino (difesa da Gaetano e Raffaele Crisileo, nella foto) e Maddalena Marano (assistita da Francesco Lavanga).

Secondo il Pubblico Ministero che ha coordinato le indagini, Rachele Miraglia avrebbe “formato falsamente le schede elettorali numero 107, 81, 64, 8 e 4 apponendovi di proprio pugno il voto di preferenza del candidato Zannini per la scheda 107 e 64, sul simbolo della scheda.

La Di Maio avrebbe formato invece falsamente le schede 106, 103 e 45 apponendovi, sempre di proprio pugno, il voto di preferenza al candidato Zannini“.

Stessa contestazione a Vincenza Marino e a Maddalena Marano (rispettivamente di 44 e 52 anni) per le schede 116, 72, 50, 31 e 109.

Il Giudice oggi ha rigettato la richiesta di giudizio abbreviato -condizionata alla nomina di un perito calligrafo- inoltrata dalla difesa durante la scorsa udienza, e si è riservato sulla decisione di disporre o meno il giudizio dibattimentale a carico di tutte le imputate.

La decisione sarà ufficializzata nei prossimi giorni.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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