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Ricotta di bufala: sulla Gazzetta Ufficiale nuove ‘versioni senza lattosio e ‘light’

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Nuovo disciplinare di produzione per la ricotta di bufala campana Dop: nascono le versioni light e senza lattosio.

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sono al rush finale le modifiche al disciplinare di produzione della Ricotta di Bufala Campana DO.

Il ministero delle Politiche agricole le ha recentemente notificate, ai sensi del Reg. UE 1151/2012, per la definitiva registrazione ai competenti uffici comunitari.

“Abbiamo ammodernato il nostro disciplinare con l’obiettivo di avere un prodotto che sia sempre di più al passo con le esigenze dei consumatori, sicuro e nutriente quando utilizzato tal quale e anche versatile quando viene impiegato come ingrediente”, dichiara Benito La Vecchia, presidente del Consorzio di Tutela Ricotta di Bufala Campana Dop.

Sono stati leggermente modificati alcuni parametri chimico-fisici del prodotto: grasso, umidità, acido lattico e sale. Così sarà possibile l’immissione sul mercato di Ricotta di Bufala Campana DOP con un contenuto di grassi inferiore, caratteristica oggi molto apprezzata e richiesta dai consumatori, che puntano sempre più a bilanciare nutrizione e piacere gastronomico.

“Un’altra modifica, considerata strategica, è quella che prevede la possibilità di realizzare una ricotta di bufala campana Dop senza lattosio che, insieme alla novità di quella light, vanno ad aggiungersi alle tipologie già esistenti, come ad esempio quella arricchita con panna o latte di bufala, in modo da soddisfare ogni tipo di consumatore”, spiega La Vecchia.

Tra le modifiche, inoltre, viene previsto un ampliamento delle tecniche di confezionamento nonché dei materiali utilizzati per il packaging. In tal modo i produttori possono adeguare la fase di confezionamento agli sviluppi delle tecnologie di confezionamento e l’utilizzo di materiali con maggiori caratteristiche tecniche e di sostenibilità ambientale.

L’introduzione della possibilità di confezionare il prodotto sottovuoto è funzionale a sua volta al prolungamento della durata di conservabilità dello stesso. Infine, la scelta di preconfezionare esclusivamente nello stabilimento di produzione è dettata da motivi di sicurezza alimentare e di certezza dei controlli da parte dell’Ente preposto alla certificazione DOP.

(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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