Telese Terme-Maddaloni. Forche Caudine, via disastrata: querelati tutti i preposti

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Riportiamo di seguito il testo di un circostanziato esposto-querela

prodotto dal presidente nazionale dell’associazione “Liberi Imprenditori”, dottor Alessandro Fucci, da Telese Terme, per le condizioni pietose in cui, nonostante i reiterati solleciti, versa la Strada Statale 265 (Via Forche Caudine):

Ecc.mo Procuratore della Repubblica, Il sottoscritto Fucci Alessandro (omissis), residente in Telese Terme (omissis), nella qualità di presidente dell’associazione nazionale “AsLimItaly – Associazione Liberi Imprenditori” espone quanto segue:

Il presente atto ha quale scopo di porre all’attenzione di questo Ecc.mo Procuratore della Repubblica accadimenti che si inseriscono nell’ambito di una vicenda che coinvolge noi tutti da vicino, affinché vengano effettuati gli opportuni accertamenti, nonché venga valutata la sussistenza di eventuali profili di penale rilevanza di specifici fatti dedotti.

ESPOSIZIONE DELLE ARGOMENTAZIONI

Vengo a Lei con questa mia esposizione per portarla a conoscenza di quanto ormai accade da circa un secolo nelle zone interessate anche dai nostri territori di aree interne, per quanto riguarda la Provincia di Benevento.

Il mio esposto in rappresentanza della classe imprenditoriale e non solo, verte su un’argomentazione precisa:

lo stato pietoso in cui versa la Strada Statale “Via Forche Caudine”, una strada percorsa da un migliaio di persone al giorno.

L’intervento che occorre deve essere radicale: è necessario sostituire i sotto servizi, le cunette laterali, impalcato e manto stradale.

Non sono più sufficienti quei pochi e sporadici interventi dell’ANAS, nelle tratte nevralgiche.

Quella Statale collega tutta la Campania: da Caserta a Benevento, da Napoli a Caserta, da Caserta ad Avellino, da Caserta a Salerno.

Non la si può ignorare per sempre.

Non si può intervenire sulle parti di pertinenza dei singoli comuni, perché non esistono fondi abbastanza cospicui per la manutenzione radicale di cui le zone necessitano.

Ci sono progetti approvati, addirittura fondi straordinari messi a disposizione dalla Regione Campania, un computo metrico di massima sui lavori urgenti già formulato dall’Anas per un importo minimo di 600 mila euro: per quale motivo non viene istruito un tavolo tecnico che preveda tutte le rappresentanze istituzionali dei territori interessati?

Amministrazioni comunali, provinciali, regione e Anas, per l’appunto.

Pongo l’attenzione per un momento sulla località Maddaloni, più precisamente i così detti “Giardinetti”.

Quello rappresenta un “quadrivio della morte”.

Lo scorso 12 ottobre addirittura due auto hanno impattato, ed una delle due, per il forte urto, è uscita fuori strada a ridosso dei cartelloni pubblicitari.

Se dovessimo, poi, quantificare economicamente i danni fatti ai pneumatici dei più svariati malcapitati, non smetteremmo di addizionare, da qui all’infinito.

Le stesse forze dell’ordine perdono ormai più tempo a sostituire i pneumatici o a soccorrere le auto in panne, per il suddetto motivo, che a fare il proprio dovere di vigilanza per la sicurezza pubblica.

Intanto se il bollo auto non viene pagato, è facile incorrere in un fermo amministrativo: cito:

“La tassa automobilistica (o anche detto “bollo auto”) dal 1983 è una tassa di possesso e tutti coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere proprietari, locatari utilizzatori (in caso di leasing) del veicolo al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) sono tenuti al pagamento della tassa alla Regione in cui hanno la residenza”.

Il bollo auto, o tassa automobilistica, è già incostituzionale come istituzione: pagare una tassa di possesso su una cosa che noi stessi già possediamo.

Ma è incostituzionale pretendere una tassa per percorrere strade dissestate, ridotte ad una mulattiera, percorribili ad oggi, solo con un trattore.

Rimetto a Lei la voce di oltre 1000 persone che io stesso rappresento, nella pubblica funzione di presidente dell’Associazione AsLimItaly, Associazione Nazionale Liberi imprenditori.

Imprenditori nel campo degli autotrasporti che si vedono ridotti a parcheggiare i propri mezzi, per non incorrere nell’ennesima bucatura, e nell’ennesima richiesta di risarcimento danni, mai presa in considerazione.

Un pneumatico di un bilico, non è proprio il pneumatico di un’auto.

 Per quanto sopra esposto e motivato,

il sottoscritto Fucci Alessandro, nella veste di presidente nazionale di “AsLimItaly-Associazione Liberi Imprenditori”

CHIEDE

che vengano accertate le colpevolezze di chi non ha dato seguito ai fondi straordinari stanziati dalla Regione Campania per il computo dei lavori urgenti già formulato dall’Anas che interessa la Strada Statale Forche Caudine;

che l’Ecc.ma Procura della Repubblica adita voglia disporre gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti esposti in narrativa, valutando gli eventuali profili di illiceità penale degli stessi e, nel caso, individuare i possibili responsabili e procedere nei loro confronti.

Formula altresì denuncia-querela qualora dagli accertamenti emergessero fatti o reati procedibili a querela di parte.

Chiedo di essere avvisato ex art. 406 c.p.p. in caso di richiesta di proroga delle indagini preliminari ed ex art. 408 c.p.p. in caso di richiesta di archiviazione. Con osservanza – Alessandro Fucci.

Il sottoscritto Fucci Alessandro

NOMINA

proprio difensore di fiducia l’Avv. Gennaro D’Agostino, con studio (omissis) in Limatola (BN) presso il quale elegge domicilio ai fini del presente procedimento.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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