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Caiazzo ricorda la ‘mistica’ Teresa Musca, a 40 anni dalla morte, ma… a Caserta

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musco-teresa-messa-0445-200x300cesarano-giaquinto-brosio-fusco_300x200Nel quarantesimo anniversario del trapasso, avvenuto il 19 agosto 1976,

la fondazione presieduta da padre Franco Amico ricorda Teresa Musco, la mistica nata il 7 giugno 1943 in una modesta abitazione rurale di Caiazzo, ove tuttora risiede qualche suo familiare, ma da adulta trasferitasi a Caserta, si dice, per sfuggire alle ire di un padre-padrone.

Nel rispetto di una tradizione risalente alla nascita della benemerita fondazione, fortemente voluta dal sacerdote che per anni ha raccolto in confessione segreti e pene della donna, morta come suol dirsi in “odore di santità” e tormentata nella sua breve esistenza da oscuri mali che provocavano sul suo corpo e in particolare sulle mani dolorosissime fistole, o stimmate, che a molti fedeli hanno ricordato quelle di san Pio da Pietrelcina, il giorno della ricorrenza, nel duomo di Caserta, alle ore 11 sarà celebrata una messa, quest’anno presieduta dal vescovo monsignor Giovanni D’Alise.

Come ogni anno, fra i tanti fedeli che per l’occasione affolleranno la cattedrale casertana ci saranno diversi caiatini, quest’anno, si dice, capeggiati dal sindaco Tommaso Sgueglia, devoto della donna come i genitori che ne erano coetanei, almeno in questo accomunato nelle idee del predecessore ed ex vicario Stefano Giaqinto che, quando era primo cittadino, si prodigò perché in Cesarano, sua frazione di origine, si tenesse la presentazione (foto a destra) di un libro sui santi scritto da Paolo Brosio e contenente anche alcune pagine dedicate a Teresa Musco, di cui auspicano la beatificazione, e quindi la santificazione, tantissimi fedeli sparsi nel mondo, dei quali si possono trovare innumerevoli tracce sul web digitando su qualunque motore di ricerca proprio il suo nome.

Teresa è nota e venerata nel mondo non solo per le citate sofferenze terrene ma, come si legge i tanti volumi alla stessa dedicati da vari autori, anche per la bilocazione con San Pio da Pietrelcina e i tanti miracoli attribuiti alla pia donna, sostenuta con fermezza da una benemerita fondazione presieduta da padre Franco Amico, suo confessore e confidente sin dai primi anni della sua ‘seconda vita’ casertana, nella modesta dimora di via Battistessa, tuttora visitata con profonda devozione da migliaia di fedeli e turisti, provenienti da ogni dove e, si vocifera, disposti ad attendere anche un anno affinché giunga il proprio turno.

Commemorazione invece differita al trigesimo, ormai da anni, in Caiazzo dove, prima di trasferirsi definitivamente in Caserta, la pia donna nacque e trascorse l’adolescenza e dove il 19 settembre sarà celebrata una messa nella chiesa di San Pietro del Franco, la stessa in cui, da adolescente soleva intrattenersi anche tutti i giorni, quando, come ricordano le tante opere librarie a lei dedicate, la claudicante fanciulla riusciva a svincolarsi dal controllo serrato del ‘padre-padrone’ per correre all’altare e trattenersi in meditazione e preghiera finché non accorreva l’umile madre per scongiurarla a rincasare, essendo prossimo il rientro dalla campagna del burbero padre.

In attesa dell’agognata beatificazione, intanto, i fedeli venerano quale “serva di Dio” Teresa Musco, morta a 33 anni come Santa Faustina Kowalska.

(News archiviata in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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