Caiazzo. Stadio comunale, inaugurazione ‘saltata’: nuovo affondo della minoranza contro il sindaco ‘ribaltonista’
Salta l’inaugurazione dello stadio comunale ristrutturato, ma inidoneo, a quanto lamenta la minoranza consiliare,
per incapacità amministrativa ovvero per non spendere 4000 euro ovvero per aver dimenticato di chiedere il sopralluogo propedeutico al rilascio del nulla osta da parte del Coni, a quanto si evince dal seguente comunicato del gruppo composto da Stefano Giaquinto, Patrizia Merola, Antonio Ponsillo e Antonio Di Sorbo:
Come diceva Francisco de Quevedo “Nessuno promette tanto come colui che non manterrà”.
Il Campo sportivo di Via Astolfi, ultimato dal mese di dicembre del 2015, doveva essere consegnato alla cittadinanza caiatina con una pseudo inaugurazione promessa dal Primo cittadino per l’11 giugno.
Almeno così sembrava!
Evidentemente ci siamo sbagliati, era previsto per l’anno 2017, perché nessuno sa niente, e niente è stato organizzato.
Forse il Sindaco ha dimenticato di dire ai tanti sportivi, in fervente attesa, che nel bilancio non ha inserito la somma necessaria (4.000-6.000 euro per ottenere l’agognata certificazione della Federazione Calcio o del Coni, a seconda delle categorie, che ci si augura in un futuro non troppo remoto, possano utilizzare l’impianto sportivo, che versa già in uno stato di abbandono.
Il Sindaco ha preferito prevedere l’acquisto di un immobile per un importo di 16.000 euro, che comporterà ulteriori costi di manutenzione, piuttosto che utilizzare tale somma per assicurare la struttura a quanti non attendono altro da mesi, per la manutenzione delle strade e delle scuole.
Il Sindaco Sgueglia se da un lato ha una particolare propensione a postare sui social opere programmate dal “Gruppo Uniti per Caiazzo”, appropriandosene, immeritatamente, della paternità, nel contempo, dimostra di essere assolutamente incapace di metterle al servizio della cittadinanza dopo la loro ultimazione.
Sindaco, non facciamo morire lo Sport a Caiazzo per il quale in tanti si sono spesi senza sosta!
Non costringiamo i giovani a spostarsi in altri paesi alla ricerca di strutture alternativa, laddove il nostro paese ha finalmente un complesso che tanti ci invidiano.
Nel 2014 il “Gruppo Uniti per Caiazzo” riuscì a trovare 60.000 euro per non perdere il finanziamento, ed ora il “bene comune” non è riuscito a recuperarne 4.000 per acquisire le idonee certificazioni?
Non ci resta che affidarci al buon senso.
(Comunicato Stampa – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
