Campania. La Regione vuole riorganizzare vari ospedali, compreso quelli di S.Maria C.V. e Piedimonte

Oggetto della riunione: la situazione di grave crisi in cui versa la sanità locale.

In particolare, sotto la lente di ingrandimento sono finite le strutture ospedaliere delle province campane.

Negli ultimi giorni è esploso il caso del Moscati di Aversa.

Ambulanze utilizzate come sale d’attesa per pazienti, anche gravi, che non riescono a trovare posto in pronto soccorso, nei reparti di medicina e di rianimazione.

Il 118 ormai in tilt e un flusso sempre maggiore di utenti, provenienti anche dal Napoletano.

Tanti gli argomenti sul tavolo, con criticità da superare in tempi brevi.

“E le risposte ci sono state – afferma Danzi – anche molto incoraggianti. Si andrà, nel 2016, verso lo sblocco totale del turn over, che ci permetterà di assumere nuovo personale. In più, verrà riorganizzato il servizio del 118 in provincia di Caserta, attenendoci alla legge Balducci“.

Tramutando le parole del commissario straordinario dell’Asl di Caserta in cifre, significa che l’Azienda sanitaria locale di Terra di Lavoro potrà ottenere 100 nuove unità sul territorio, tra medici, infermieri e personale amministrativo, che si avvicina molto al fabbisogno delle strutture sanitarie casertane.

“Servirebbero – continua Danzi – circa 150 unità, ma le assunzioni che riusciremo a fare con gli avvisi pubblici derivanti dallo sblocco del turn over daranno ossigeno alla sanità provinciale. Non bisogna trascurare, poi, il riassetto del 118, non tanto nel numero di ambulanze, ma di attrezzature e di equipaggiamento, che, secondo le norme vigenti, deve essere specializzato per il pronto intervento. È evidente che la priorità restano i reparti di emergenza, come il pronto soccorso.

Ad Aversa, l’Asl sta facendo lo sforzo maggiore, per reperire nuovi posti letto. Pochi mesi fa è stato inaugurato anche il nuovo servizio di emodinamica, che permette alla struttura ospedaliera aversana di essere in grado di eseguire coronarografie e interventi di angioplastica. L’emodinamica ha completato un reparto,che ha carichi di lavoro molto elevati.

La cardiologia di Aversa gestisce circa mille ricoveri all’anno, per l’80 per cento sindromi coronariche acute, con oltre 100 interventi chirurgici e quasi 20mila prestazioni ambulatoriali, sia per l’utenza esterna sia per quella interna.

Fino a un anno fa il reparto effettuava in modo autonomo l’elettrostimolazione temporanea e permanente.

Adesso è possibile effettuare anche i preziosi esami emodinamici.

Un salto di qualità notevole per il Moscati di Aversa, che ha visto crescere in maniera esponenziale, negli ultimi anni, il servizio di cardiologia.

Nel 2003 fu realizzato un blocco per l’emergenza, comprendendo in totale nove posti letto, mentre tre anni dopo, nel 2006, ha visto la luce il nuovo reparto Utic, con sei posti letto monitorati e 14 letti di degenza post-intensiva.

Mancava però l’emodinamica per rendere il reparto davvero eccellente.

Effettuare coronarografie e angioplastiche in convenzione esterna esponeva i pazienti al rischio del trasporto in ambulanza, cosa che adesso è scongiurata grazie al servizio interno.