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Ailano. Comune: Lanzone motiva la dissociazione dal gruppo ‘Palma Pacis’ e ‘fomenta’ la querelle sulle indennità di carica

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lanzone-10x15-mario-12Mancini-19x15-Fernando Nunzio-AilanoLa seduta del Consiglio Comunale  di venerdì 27 novembre è stata particolarmente intensa

ad Ailano.

L’ex sindaco Mario Lanzone (nella foto a sinistra) comunicava al consiglio, a norma dell’articolo 8 del Regolamento, di distaccarsi dal gruppo consiliare “Palma Pacis” e di costituirne uno nuovo, autonomo ed indipendente.
Tale decisione è scaturita da un’attenta analisi della situazione politica in quanto all’interno del gruppo consiliare “Palma Pacis” è venuta mancare l’unità e la condivisione di scelte e programmi comuni, il confronto e il dialogo democratico.
Gli altri due componenti del gruppo consiliare di minoranza (i consiglieri Covelli e Malinconico, assenti nella seduta consiliare) non hanno avuto in questi anni l’autonomia necessaria per supportare l’ex sindaco ed ex capo gruppo dalle critiche e offese mosse di continuo nei suoi confronti da persone, esterne al gruppo consiliare “Palma Pacis”, di dubbia credibilità.
Durante la seduta consiliare è stato approvato anche “l’assestamento generale del bilancio di previsione” con il solo voto contrario del consigliere Mario Lanzone, il quale ha evidenziato che nella proposta non erano riportate integralmente tutte le spese ed in particolare:
• Le spese derivanti dall’adozione della determina dell’ufficio tecnico 84 del 4 agosto 2015 e delle ordinanze sindacali 21 e 23 che complessivamente prevedevano ulteriori costi per lo smaltimento pari a circa 6500 euro, che determineranno la necessità di approvare un ruolo aggiuntivo Tari;
• le spese derivanti dall’ordinanza Sindacale 27 del 9 settembre 2015, con la quale venivano ordinati lavori urgenti necessari per l’avvio dell’anno scolastico con una spesa prevista di 5000 euro;
• le spese derivanti dalle ordinanze sindacali 33 e 34 del 23 novembre 2015, che hanno disposto la chiusura delle scuole per eseguire la messa in funzione dei riscaldamenti, che non era stata prevista e che quindi non poteva essere già presente in bilancio e non lo era nemmeno nella proposta di assestamento.
In riferimento al riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio, va precisato che esso non riguardava solo le indennità spettanti all’ex assessore Fernando Mancini (nella foto a destra), ma concerneva anche il riconoscimento del debito fuori bilancio relativo ai gettoni di presenza degli attuali consiglieri comunali e dei precedenti appartenenti al gruppo di minoranza “Il sole per Ailano” che ne avevano fatto richiesta (Cantelmo Giovanni, Toscano Maria Antonietta, Marra Vincenzo e Iuvaro Francesca).
Il consigliere Mario Lanzone faceva mettere a verbale la propria rinuncia ai gettoni di presenza (unico consigliere ad averlo fatto) e faceva eliminare dal debito fuori bilancio da riconoscere le somme a lui spettanti.
Egli, inoltre, precisava che: “nei dieci di mandato amministrativo ha rinunciato a stipendi ed indennità per circa 100.000 euro, quindi, mi sembrano pretestuose le critiche mosse dal vice sindaco, Cantelmo Giovanni, alla richiesta di indennità dell’ex assessore Mancini, considerato anche che Mancini ha lasciato nelle casse comunali le indennità che gli spettavano per il periodo dal 2004 al 2010, richiedendo il pagamento delle stesse solo a febbraio 2015 e solo in seguito alla decisione dell’attuale amministrazione di percepire le indennità spettanti al sindaco, al vice sindaco ed assessori, gravando, in tal modo, sulle casse comunali.
Il comportamento dell’amministrazione comunale non è stato imparziale, visto che nel periodo da maggio a dicembre 2014 sono state pagate le indennità al sindaco e agli assessori, senza l’adozione della determina di impegno di spese (determina adottata solo a gennaio 2015), mentre a Mancini è stato risposto che non era possibile liquidare le sue indennità, visto che non era stata adottata la determina di impegno di spesa, ed era necessario procedere prima al riconoscimento del debito fuori bilancio».
Preme precisare, tra l’altro, che le indennità spettanti all’ex assessore Mancini per il periodo che va da gennaio 2010 a maggio 2014 ammontano a 5075 euro e non dovrebbero rappresentare un grande problema per le casse comunali, considerato che le stesse hanno consentito il pagamento delle indennità spettanti agli attuali amministratori, nel periodo da maggio 2014 ad oggi per complessivi 28000 euro (circa 2000 euro per il Sindaco e circa 4000 ciascuno per vicesindaco ed assessore comunale).
In definitiva, Mancini percepirà 5075 euro per aver prestato il proprio  di assessore, a disposizione della comunità, della durata di quattro anni e mezzo, mentre i consiglieri di minoranza del gruppo “Il sole per Ailano” percepiranno circa 1000 euro, per aver semplicemente partecipato alle sedute di consiglio”.
(Mario Lanzone, Consigliere Comunale – News archiviata in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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