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Liberi. Famiglia aggredita e tenuta sotto scacco da una gang di stranieri: il sindaco allerta il prefetto

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immigrati-15x10-business-12Liberi-15x10-frazione-profeti-11Con il truce fatto di cronaca registrato nel tardo pomeriggio di venerdì 6 novembre alla contrada Profeti, dove vivono i coniugi Giannino Tamborrelli e Anna D’Agostino con i figli Ferdinando e Giusi, a Liberi si è ormai superato il limite dell’umana sopportazione e molta gente impreca contro chi tuttora favorisce immigrati, clandestini e quanti altri continuano ad essere ospitati nel “belpaese” in cambio di circa 50 euro giornaliere pro-capite che in gran parte finiscono alle solite” coop”, per voce di popolo definite “rosse” ovvero “vicine” alla sinistra politica.

Ma veniamo ai fatti, come riferiti da un residente: intorno alle 18, mentre il capofamiglia, custode del cimitero comunale, non è ancora tornato, con l’imbrunite rincasa la moglie insieme al figlio Ferdinando, che la aveva aiutata nella raccolta delle olive, incombenza tipica di questi tempi anche per la famiglia in questione.
Da una casa in costruzione quasi attaccata all’abitazione dei Tamborrelli alcuni  individui provenienti dall’est Europa (l’accento era quello) balzano sul pianerottolo del primo piano dove la signora aveva appena finito di fare la doccia.
 
Questa, alla vista dei delinquenti, inizia a gridare attirando l’attenzione del figlio Ferdinando, mentre i malviventi la colpiscono ripetutamente alla testa e, appena si avvedono dell’arrivo del figlio, lo aggrediscono saltandogli addosso e proseguendo a scaricare pugni sul malcapitato.
 
La madre esce fuori al balcone ed inizia a gridare; tempestivamente raggiungono l’abitazione due vicini: Franco Diana e Guido Tamborrelli.
 
Nel frattempo uno dei due attiva l’allarme sul gruppo di WhatsApp “Segnalazioni e Allarmi” creato dai cittadini di Liberi, ma ideato dall’amministrazione comunale.
 
I due vicini cercano di entrare in casa, ma anche essi vengono travolti dalla furia dei delinquenti, che sferrano a Diana unfendente all’altezza del volto, colpendolo all’orecchio, mentre l’altro Tamborrelli riceve una violenta botta alla testa.
 
I delinquenti però sono costretti alla fuga grazie all’intervento di altre persone allertate tramite WhatsApp.
 
Lo scenario che si presentava ai soccorritori era davvero drammatico.
 
A terra erano rimasti Ferdinando Tamborrelli, figlio di Giannino e Franco Diana, e Guido Tamborrelli.
 
La padrona di casa era letteralmente sconvolta per quanto era stata costretta a subire.
 
Poco dopo sul posto giungeva l’ambulanza e gli stessi Carabinieri.
 
Per le quattro vittime si rendeva necessario il trasporto in ospedale; le prognosi per Ferdinando Tamborrelli, Franco Diana e Guido Tamborrelli erano di quindici giorni per il primo e sette giorni per gli altri due.
 
Prognosi di un giorno invece per la donna.
Sconfortato per quanto appreso, prontamente è intervenuto anche il sindaco Antonio Diana, che poi ha dichiarato:
“Oramai siamo arrivati al limite massimo di sopportazione.
Ogni parola è superflua, la gente qui vuole fatti, tradotto in termini semplici: sicurezza!
Questa gente, dopo l’ardire che ha avuto qualche mese fa di penetrare nell’abitazione di mia madre e combinare quello che poi le cronache hanno ampiamente riportato, ieri sera si sono ripetuti.
Segnale chiaro ed inequivocabile quello che implicitamente hanno lanciato: ‘Noi non temiamo nessuno!’
Per come ho saputo che si sono svolti i fatti, questi signori hanno dimostrato eloquentemente che erano in grado di uccidere!
Ho chiesto un incontro con il Prefetto per un tavolo di confronto con le forze dell’ordine.
Non devono abbandonarci al nostro destino, anche qui a Liberi, piccolo Comune della Provincia di Caserta, è Italia e spero che questi delinquenti vengano presto assicurati alla giustizia!”
(News archiviata in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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