Dragoni. Prefettura mobilitata per non far sloggiare i ‘migranti’ dalla struttura dichiarata inagibile dall’ASL?

all’interno di Villa De Pertis, l’ex albergo ubicato nel centro storico di San Giorgio, al centro di un braccio di ferro che va avanti da giorni tra l’ufficio territoriale di Governo, la cooperativa “Lavoro per la Salute” e la proprietà da una parte, ed il Comune dall’altra sulla agibilità o meno della struttura.

Per quasi tutta la mattinata di sabato 17 ottbre, in un clima di collaborazione istituzionale, il sindaco Silvio Lavornia, il vice prefetto vicario Michele Campanaro ed il vice prefetto aggiunto Immacolata Fedele, dirigente dell’ Area IV “Diritti civili, cittadinanza, condizione giuridica dello straniero, immigrazione e diritto d’asilo” della Prefettura di Caserta, hanno discusso della problematica con le parti che hanno illustrato le diverse posizioni, con l’ufficio territoriale di Governo che ritiene sufficiente l’agibilità di una sola porzione dello stabile per sistemarvi gli immigrati, considerando prioritario tale ultimo obiettivo, e l’amministrazione comunale che, invece, ai fini della tutela della pubblica e privata incolumità, reputa fondamentale accertare m prima il possesso di tutti i requisiti di agibilità e staticità sismica dell’intero immobile prima di destinarlo a centro temporaneo di accoglienza degli extracomunitari.

Dell’esame degli atti tecnico-amministrativi trasmessi dalla proprietà e dalla cooperativa che dovrà gestire il centro, la Prefettura è convinta che non vi siano motivi ostativi; di parere opposto il Comune che, tramite il proprio ufficio tecnico, non ritiene quella stessa documentazione probante l’agibilità dell’intero ex albergo, richiedendo pertanto una verifica suppletiva e complessiva che, però, né la proprietà né la cooperativa intendono fare, tanto da aver fatto orecchie da mercante fino ad oggi, nonostante i ripetuti inviti ad adempiere ed i successi solleciti notificati dal municipio.

Di mezzo c’è anche l’ordinanza di sgombero ad horas dei rifugiati firmata mercoledì dal sindaco Lavornia, ancora non eseguita, con la Prefettura che ha chiesto al primo cittadino di soprassedere per un’altra decina di giorni per dare il tempo ad un tecnico dalla stessa nominato, l’ingegner Adriano De Falco del Provveditorato alle Opere Pubbliche della Campania e del Molise, di prendere visione degli atti e di effettuare eventualmente anche un sopralluogo a Villa De Pertis prima di produrre un parere tecnico di merito sulle condizioni di agibilità e staticità sismica dell’edificio risalente al 1600.

Già da lunedì, in sinergia tra Comune e Prefettura, saranno avviate le opportune verifiche del caso così da chiudere la vicenda nel giro di qualche giorno e adottare i provvedimenti consequenziali, ovvero sgombero definitivo dei 18 immigrati o permanenza degli stessi a San Giorgio (come, per voce di popolo, sembra più che evidente dall’interessamento e le “pressioni”  esercitate dalla prefettura, ndr.).

Intanto, il sindaco Lavornia si è impegnato, qualora lo individuasse suo territorio comunale, a indicare un sito alternativo dove allocare il gruppo di rifugiati, purché in possesso della prescritta agibilità.