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Caiazzo. Centro storico, rifacimento: procedura errata, Comune ‘condannato’ dal Tribunale: chi pagherà?

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perde-15x10-caiazzo-vignetta-11presunzione-15x10-innocenza-giudice-11Accolto il ricorso prodotto dallo studio Discetti sull’aggiudicazione

definitiva da parte del Comune della gara per l’incarico integrato di direzione delle opere, di misura della contabilità e di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione del restyling del centro storico caiatino mediante il rifacimento ed il miglioramento delle infrastrutture specifiche.
Con sentenza emessa la scorsa settimana, il Tar Campania ha riconosciuto fondato il reclamo presentato dai professionisti Paolo ed Enzo Discetti contro l’affidamento della direzione dei lavori al raggruppamento temporaneo tra professionisti costituito dall’architetto Luigi Cosenza, capogruppo mandatario, e dai colleghi tecnici Manfredo Romeo, Monica Caporaso, Francesco Samperi, Alberto Fraterrigo Garofalo in veste di mandanti, con sede in Torino.
I giudici amministrativi partenopei della prima sezione, presieduta dal magistrato Cesare Mastrocola, infatti, che già a giugno avevano concesso la sospensiva che (per altrui gravi manchevolezze) ha determinato il blocco delle opere di rifacimento della parte più antica della città, hanno riconosciuto fondate tutte le motivazioni addotte dai ricorrenti, in primis quella relativa alla circostanza che non andavano ammessi -ma esclusi- sia i tecnici Cosenza-Romeo, sia la società di Ingegneria Groma Srl., seconda in graduatoria, oltre al fatto che andava valutata diversamente l’offerta economica e tecnica del R.T.P. Cosenza/Romeo e che, soprattutto, circostanza molto più grave, la commissione giudicatrice non era stata legittimamente costituita e nominata.
Censure queste tutte accolte dal Tribunale Amministrativo Regionale che ha annullato gli atti impugnati, con obbligo di riattivazione del procedimento ai fini della riformulazione della graduatoria finale.
Si allungano ancora, di conseguenza, i tempi di realizzazione dell’importante opera, finanziata lo scorso anno dalla Regione Campania con oltre 2.369.000 euro, atteso che bisognerà rifare tutto daccapo, con il serio pericolo di perdita dei finanziamenti da parte del comune qualora il cantiere non dovesse essere chiuso entro fine anno, come sinceramente, allo stato, pare impossibile.
Il progetto,  che prevede la realizzazione di opere di miglioramento funzionale e l’abbattimento delle barriere architettoniche, ha già ottenuto il parere già favorevole della Sovrintendenza, attesa l’idea dell’amministrazione di rivedere e migliorare via Aulo Attilio Caiatino e annessi vicoli e vicoletti, per creare percorsi di rivalutazione del patrimonio storico e culturale del centro storico.
Purtroppo, però, l’iniziativa è incappata nelle maglie del burosauro, ovvero in errori di funzionari, burocrati o politici che, pur avendo determinato gravi danni e commesso serissimi pateracchi, per quanto è dato sapere, difficilmente saranno chiamati a pagare anzi, per voce di popolo, sicuramente continueranno imperterriti come se nulla fosse accaduto, continuando a ignorare l’esistenza di una commissione provinciale, preposta in particolare all’aggiudicazione di appalti complessi, previa attenta disamina dei carteggi, espressamente costituita sotto l’egida della prefettura.
E non è tutto poiché altri danni potrebbero essere rivendicati dagli altri tecnici “indebitamente” nominati, il che, come è facile immaginare, avrebbe potuto indurli alla rinuncia di altre incombenze.
Dulcis in fundo, recentemente il Comune cercò di ovviare, disponendo la revoca del complesso incarico esterno, aggiudicato tramite il controverso appalto, per affidare il tutto al tecnico comunale (pure esterno), come se nulla fosse stato, senza neanche presagire l’esito della controversia, invece già immaginabile sulla base delle considerazioni espresse dal TAR nel concedere la sospensiva.
E ora si prospetta una lotta (già persa?) contro il tempo per tentare di non perdere definitivamente il cospicuo finanziamento regionale a beneficio di qualche altro ente locale meno “superficiale”.

(Comunicato Stampa elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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